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#lupo cattivo
i-mmaginando · 2 years
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Perfetto... ma, il lupo cattivo quando arriva?
Spero di non rimaner sola a lungo
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lalupabianca · 2 years
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-LaLupaBianca(29/6/2022)
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5oliloquio · 1 year
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Picchiano il lupo finché non li morde e poi dicono che è cattivo, è così che sono molte persone
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poisonedbybeauty · 2 years
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Siamo tutti il lupo cattivo in una storia raccontata male.
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A poco a poco, ti spingono fino al limite dell'abisso.
Ti portano al limite della pazienza...
E tu resisti.
Per rispetto.
Per educazione.
A volte anche per amore.
Ma si scopre che quando sei già sull'orlo dell'abisso, solo una piccola spintarella o quasi impercettibile brezza, ti fa cadere e va tutto a puttane.
E tutti vedono la follia che si impossessa di te quando esplodi.
Ma nessuno ricorda tutto quello che hai sopportato prima.
Prendono a calci il lupo addormentato.
Perché li morda...
E poter dire che lui è il cattivo.
Buongiorno!
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dottssapatrizia · 1 year
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Alle mille parole inutili… Ai cuori anaffettivi … Io scelgo il lupo cattivo.
Lui agisce … Lui sbrana… Lui ama.
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canesenzafissadimora · 9 months
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Il lupo non è, come ti hanno detto nelle favole, cattivo. Il lupo non è né cattivo né buono… Azzanna solo quando ha fame. L’uomo azzanna non per fame ma per invidia, per gelosia, per rivalità e questo, a differenza del lupo, lo rende colpevole.
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Andrea Camilleri "Ora dimmi di te"
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CHAPEAU
LETTERA DI UN VETERINARIO AL PAPA
Predicare l’amore e seminare l’odio
Mi presento, ho 62 anni, sono un Veterinario ed ho 2 figli di cui uno autistico, sono padre e proprietario di animali, genitore coscienzioso ed a contatto quotidianamente col mondo dell’animalismo e col mondo della disabilità, padre e veterinario contemporaneamente.
Una frase che i miei clienti mi ripetono costantemente è “chi non ha mai avuto un cane/gatto non riesce minimamente ad immaginare il mondo di amore che queste creature sanno donare.
Ecco, lei non ha mai avuto un cane o un gatto, lo si capisce dal modo in cui sottovaluta la questione, non è colpa sua, me ne rendo conto, se avesse provato quel tipo di affetto che il suo predecessore conosceva bene (Papa Ratzinger amava la compagnia dei gatti) non avrebbe detto cose tanto superficiali e fuorvianti.
La cosa grave che, mi permetta, non le fa onore è il creare la contrapposizione “chi ama gli animali non ama i bambini”, è un concetto errato e divisivo, chi ama la vita riconosce il dolore, negli occhi di un bambino o di un animale, amare vuol dire immedesimarsi, capire, ascoltare, quella dell’amore è una ginnastica quotidiana e non è mai divisiva, l’amore per la vita, sotto qualsiasi forma, arricchisce e non impoverisce.
Ma davvero lei crede che quello di Francesco di Assisi, il santo povero, l’uomo che camminava a piedi scalzi e coperto di umili panni, fosse tempo perso?, che non avrebbe dovuto parlare agli uccellini, scrivere il cantico delle creature, ammansire il lupo di Gubbio?
Ma lo sa che il santo d’Assisi diceva: “Se avete uomini che escluderanno una qualsiasi delle creature di Dio dal rifugio della compassione e della pietà, avrete uomini che trattano nello stesso modo i simili”
Ma ha mai visto la benedizione degli animali che si tiene in molte chiese il 17 gennaio nella tradizionale festa di S. Antonio Abate? E’ un tripudio di gioia, vecchietti e bambini ognuno col proprio animaletto domestico, tutti uniti dalla fede e dalla speranza, io stesso ci andai portando Tommasino un gatto reso diversamente abile dall’aggressione di un branco di cani nella speranza di un miracolo
Ma davvero lei crede che la fame nel mondo sia dovuta allo spreco di risorse per acquistare le crocchette? E no, qui divento cattivo io!, ma non è che forse dovrebbe preoccuparsi della ristrutturazioni degli immobili da 700 mq del cardinale Bertone finanziate coi soldi delle elemosine?, non dovrebbe preoccuparsi degli spot a pioggia per l’8 per mille? (nel 2004 sono costati 4.650.000,00 euro, non oso pensare adesso) per accaparrarsi la gestione di fondi che normalmente andrebbero comunque alla beneficenza ma che passando per voi vengono ridotti da spese folli?
Ma lo sa quanti bambini avreste saziato coi 4 milioni dati a Mediaset e Rai?
Gesù diceva “quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”e allora tutti questi spot autocelebrativi per l’8 per mille? Il vangelo lo citate solo quando vi conviene?
Per giudicare bisogna conoscere la gente, non il lusso. Lei non ha la minima idea di quante vite hanno salvato gli animali, di quanto un gatto possa curare la depressione di un anziana vedova e col nido svuotato, di quanto un cane possa essere di aiuto all’autostima di un ragazzo disabile, di quanto un cucciolo possa aiutare un bambino abbandonato dal padre fuggito con un’altra donna, di quanto un cagnolino possa attenuare il dolore di una coppia di anziani che hanno perso il loro unico figlio, tutte storie di vita che non potrebbero sfociare nell’adozione di un bambino, tutte storie di vita che lei dal suo trono dorato non vede.
Le persone, caro Papa, non fanno più figli perché non se lo possono permettere, perché in Italia un fitto costa quanto uno stipendio e quindi si deve lavorare fulltime in due, perché a Milano un asilo nido costa più dello stipendio di un call center, perché ti offrono solo lavoro precario ed orari impossibili… con quale presupposto una persona coscienziosa e non ricca può fare un figlio?
Vuole più accudimento per i bambini? Faccia la guerra al precariato, al lavoro nero, allo sfruttamento e si troverà circondato da persone felici di fare figli ma, la prego, la smetta di far guerra agli animali, sono creature di Dio, sono un dono per l’anima, sono una palestra per imparare la tolleranza, il rispetto, sono una manna dal cielo nell’universo di solitudine ed alienazione che sempre di più attanagliano le nostre metropoli.
L’amore, quello vero, non divide ma aggrega, in ogni cuore ogni sentimento crea lo spazio per uno nuovo.
L’amore per la vita, qualunque vita, è un valore totalizzante e mai riduttivo.
Amare insegna ad amare.
La donna che lei ha pubblicamente scacciato e deriso è una credente ed ha 50 anni, non è propriamente l’età per fare o adottare figli, certamente avrà sbagliato dicendo “mi benedice mio figlio?” ma lei che ha benedetto finanche una lussuosa Lamborghini bianca forse avrebbe potuto perdonarla, in ogni caso quel cagnolino sarà importante per quella donna e lei era venuta fiduciosa ad incontrarla.
Una occasione persa
(Dottor Vincenzo Minuto, Medico Veterinario)
Medita Francesco!
Medita se ne sei capace!!!
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relaxbeach1 · 1 month
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Andavano dicendo che il Lupo era buono, che era l'Uomo ad essere cattivo ma... Ma se un Uomo per caso fosse stato buono e rinchiusi nella stessa gabbia non volesse fargli del male, il Lupo sarebbe stato buono con lui? O seguendo il suo istinto se lo sarebbe sbranato e se lo avesse fatto per loro sarebbe stata comunque colpa dell'Uomo? Perché secondo loro è colpa delle favole dell'Uomo che il Lupo è cattivo e credendo ad un altra favola ci raccontano che il Lupo non è un animale che ha degli istinti ma un angelo che ha una ragione superiore all'Uomo da cui farsi sbranare! Diamo al Lupo quello che è del Lupo.
RelaxBeach© (Tutti i Diritti  Riservati.) 07/03/2024
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Ogni Epoca ha le sue storie! Lasciatele vivere senza stupide revisioni.
Inventatene altre o un giorno revisioneranno anche Voi!
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orotrasparente · 10 months
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siamo tutti il lupo cattivo nella storia raccontata da qualcun altro, nessuno è puro e casto ma non significa che siamo tutti delle merde irrecuperabili, nella vita è impossibile essere bianco o nero, esistono non so quante sfumature di colori e essere vivi, crescere, esplorare sé stessi significa anche saper accettarlo
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vividiste · 6 months
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" Ci sono due lupi in ognuno di noi. Uno è cattivo e vive di odio, gelosia, invidia, risentimento, falso orgoglio, bugie, egoismo. "
" E l'altro? "
" L'altro è il lupo buono. Vive di pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede. "
" E quale lupo vince? "
" Quello che nutri di più. "
- Racconto indiano -🌻
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Foto Pinterest
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Siamo tutti il lupo cattivo nella favola raccontata da qualcun'altro...
Buongiorno!
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lunamagicablu · 4 months
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"Un giorno una bimba molto sveglia si rivolse al vecchio nonno Cherokee mentre egli stava in meditazione dinnanzi a uno splendido tramonto. «Nonno: perché gli uomini combattono?» E proprio mentre il sole stava perdendo la sua battaglia con la notte, il saggio indiano spostò lo sguardo dalla rossa sfera e guardò dritto negli occhi della bimba, perle altrettanto infuocate. «Ogni uomo», disse calmo e sicuro, «è chiamato a compiere le proprie battaglie e la madre di tutte le battaglie è lo scontro che avviene tra i due lupi.» «Quali due lupi, nonno? » «Quelli che ogni uomo cela dentro di sé.» La bimba non comprese subito, tuttavia cominciò ad ascoltarsi e percepì in sé forti sensazioni mentre il nonno continuò: «Dentro ognuno di noi ci sono due lupi, uno è ferito, deluso, incattivito e vive di paura, invidia, gelosia, risentimento, menzogna ed egoismo.» Fece una pausa vedendo che la nipote era profondamente assorta. «E l’altro?» disse ella all’improvviso. «L’altro è un lupo felice, gentile, compassionevole. Vive in pace, nell’amore, nella fiducia e nella generosità. Si esprime in modo autentico.» La bimba, sempre più assorta e intenta a comprendere, chiese infine con trepidazione: «E quale lupo vince?» Il saggio Cherokee, con gli occhi lucidi e luminosi, con lo sguardo libero e profondo, rispose così: «Quello che scegli di nutrire di più!» La ragazza sveglia ne fu molto colpita e durante la notte fece curiosi sogni di epiche battaglie. Al risveglio una domanda le sgorgò urgentemente dal cuore. La rivolse al nonno alla prima occasione: «Nonno, tra il giorno e la notte io scelgo il giorno, ma mi piace anche la notte. Tra il caldo e il freddo, io scelgo il caldo, ma apprezzo anche il fresco. Perché ci deve essere sempre una battaglia? Perché ci deve essere sempre una cosa migliore dell’altra?». Il nonno, compiaciuto, si illuminò in volto. «Hai colto nel segno, non c’è un lupo davvero buono e un lupo davvero cattivo. Tutto è parte dell’Uno. Entrambi i lupi sono parte della Perfezione. Il giorno esiste solo perché c’è anche la notte, puoi inspirare soltanto dopo aver espirato. Entrambi i lupi vanno dunque nutriti, tuttavia occorre essere svegli e presenti per farlo in modo corretto, cogliendo di entrambi l’autentica natura, il potenziale e la forza. Rispettando i caratteri di entrambi i lupi tu crei un equilibrio che ti permette di stare nella pace: nessuno dei due vorrà attirare maggiore attenzione e tu potrai sentire di volta in volta la voce più profonda della tua coscienza». «Allora vincono tutti e due i lupi!» esclamò la ragazza con allegria. «Esatto!» confermò il nonno. «La quiete è l’obiettivo di un uomo di Conoscenza! Grazie al silenzio e alla pace interiore ogni conflitto perde significato. Tutto torna a splendere alla luce della Perfezione». La giovane ragazza sorrise di tutto cuore."
L'indiano e le altre creature che erano nate qui e che vivevano, avevano una madre comune: la terra. Egli era imparentato con tutto ciò che vive e riconosceva a tutte le creature gli stessi diritti come a se stesso. Quanto era legato alla terra, egli l'amava e l'ammirava. (Orso in piedi) art by Alfredo Rodriguez *********************** "One day a very smart little girl turned to her old Cherokee grandfather while he was meditating in front of a splendid sunset. «Grandfather: why do men fight?» And just as the sun was losing its battle with the night, the Indian sage moved his gaze from the red sphere and looked straight into the little girl's eyes, equally fiery pearls. «Every man», he said calmly and confidently, «is called to carry out his own battles and the mother of all battles is the clash that occurs between the two wolves.» «Which two wolves, grandfather? » «The ones that every man hides inside himself.» The little girl did not understand immediately, however she began to listen to herself and felt strong sensations within herself while her grandfather continued: «Inside each of us there are two wolves, one is hurt, disappointed, angry and lives of fear, envy, jealousy, resentment, lies and selfishness.» He paused as he saw that his niece was deeply engrossed. "And the other?" she said suddenly. «The other is a happy, kind, compassionate wolf. He lives in peace, in love, trust and generosity. He expresses himself authentically." The little girl, increasingly absorbed and intent on understanding, finally asked with trepidation: “And which wolf wins?” The wise Cherokee, with bright and shining eyes, with a free and deep gaze, responded thus: “The one you choose to feed the most!” The awake girl was greatly affected and during the night she had curious dreams of epic battles. When she woke up, a question of hers urgently welled up from her heart. She addressed it to her grandfather at the first opportunity: «Grandpa, between day and night I choose the day, but I also like the night. Between hot and cold, I choose warm, but I also appreciate cool. Why does there always have to be a battle? Why must there always be one thing better than the other? The grandfather, pleased, lit up his face. «You hit the nail on the head, there is no really good wolf and no really bad wolf. Everything is part of the One. Both wolves are part of Perfection. The day exists only because there is also night, you can only inhale after having exhaled. Both wolves must therefore be fed, however we need to be awake and present to do it correctly, grasping the authentic nature, potential and strength of both. By respecting the characters of both wolves you create a balance that allows you to stay in peace: neither of you will want to attract more attention and you will be able to hear the deepest voice of your conscience from time to time." “Then both wolves win!” the girl exclaimed cheerfully. "Exact!" confirmed the grandfather. «Quiet is the goal of a man of Knowledge! Thanks to silence and inner peace, every conflict loses meaning. Everything shines again in the light of Perfection." The young girl smiled wholeheartedly."
The Indian and the other creatures who were born here and lived had a common mother: the earth. He was related to all living things and recognized the same rights for all creatures as for himself. As much as he was tied to the earth, he loved and admired it. (Bear standing) art by Alfredo Rodriguez 
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petalididonna · 11 months
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LETTERA DI UN VETERINARIO AL PAPA
Predicare l’amore e seminare l’odio
Mi presento, ho 62 anni, sono un Veterinario ed ho 2 figli di cui uno autistico, sono padre e proprietario di animali, genitore coscienzioso ed a contatto quotidianamente col mondo dell’animalismo e col mondo della disabilità, padre e veterinario contemporaneamente.
Una frase che i miei clienti mi ripetono costantemente è “chi non ha mai avuto un cane/gatto non riesce minimamente ad immaginare il mondo di amore che queste creature sanno donare.
Ecco, lei non ha mai avuto un cane o un gatto, lo si capisce dal modo in cui sottovaluta la questione, non è colpa sua, me ne rendo conto, se avesse provato quel tipo di affetto che il suo predecessore conosceva bene (Papa Ratzinger amava la compagnia dei gatti) non avrebbe detto cose tanto superficiali e fuorvianti.
La cosa grave che, mi permetta, non le fa onore è il creare la contrapposizione “chi ama gli animali non ama i bambini”, è un concetto errato e divisivo, chi ama la vita riconosce il dolore, negli occhi di un bambino o di un animale, amare vuol dire immedesimarsi, capire, ascoltare, quella dell’amore è una ginnastica quotidiana e non è mai divisiva, l’amore per la vita, sotto qualsiasi forma, arricchisce e non impoverisce.
Ma davvero lei crede che quello di Francesco di Assisi, il santo povero, l’uomo che camminava a piedi scalzi e coperto di umili panni, fosse tempo perso?, che non avrebbe dovuto parlare agli uccellini, scrivere il cantico delle creature, ammansire il lupo di Gubbio?
Ma lo sa che il santo d’Assisi diceva: “Se avete uomini che escluderanno una qualsiasi delle creature di Dio dal rifugio della compassione e della pietà, avrete uomini che trattano nello stesso modo i simili”
Ma ha mai visto la benedizione degli animali che si tiene in molte chiese il 17 gennaio nella tradizionale festa di S. Antonio Abate? E’ un tripudio di gioia, vecchietti e bambini ognuno col proprio animaletto domestico, tutti uniti dalla fede e dalla speranza, io stesso ci andai portando Tommasino un gatto reso diversamente abile dall’aggressione di un branco di cani nella speranza di un miracolo
Ma davvero lei crede che la fame nel mondo sia dovuta allo spreco di risorse per acquistare le crocchette? E no, qui divento cattivo io!, ma non è che forse dovrebbe preoccuparsi della ristrutturazioni degli immobili da 700 mq del cardinale Bertone finanziate coi soldi delle elemosine?, non dovrebbe preoccuparsi degli spot a pioggia per l’8 per mille? (nel 2004 sono costati 4.650.000,00 euro, non oso pensare adesso) per accaparrarsi la gestione di fondi che normalmente andrebbero comunque alla beneficenza ma che passando per voi vengono ridotti da spese folli?
Ma lo sa quanti bambini avreste saziato coi 4 milioni dati a Mediaset e Rai?
Gesù diceva “quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”e allora tutti questi spot autocelebrativi per l’8 per mille? Il vangelo lo citate solo quando vi conviene?
Per giudicare bisogna conoscere la gente, non il lusso. Lei non ha la minima idea di quante vite hanno salvato gli animali, di quanto un gatto possa curare la depressione di un anziana vedova e col nido svuotato, di quanto un cane possa essere di aiuto all’autostima di un ragazzo disabile, di quanto un cucciolo possa aiutare un bambino abbandonato dal padre fuggito con un’altra donna, di quanto un cagnolino possa attenuare il dolore di una coppia di anziani che hanno perso il loro unico figlio, tutte storie di vita che non potrebbero sfociare nell’adozione di un bambino, tutte storie di vita che lei dal suo trono dorato non vede.
Le persone, caro Papa, non fanno più figli perché non se lo possono permettere, perché in Italia un fitto costa quanto uno stipendio e quindi si deve lavorare fulltime in due, perché a Milano un asilo nido costa più dello stipendio di un call center, perché ti offrono solo lavoro precario ed orari impossibili… con quale presupposto una persona coscienziosa e non ricca può fare un figlio?
Vuole più accudimento per i bambini? Faccia la guerra al precariato, al lavoro nero, allo sfruttamento e si troverà circondato da persone felici di fare figli ma, la prego, la smetta di far guerra agli animali, sono creature di Dio, sono un dono per l’anima, sono una palestra per imparare la tolleranza, il rispetto, sono una manna dal cielo nell’universo di solitudine ed alienazione che sempre di più attanagliano le nostre metropoli.
L’amore, quello vero, non divide ma aggrega, in ogni cuore ogni sentimento crea lo spazio per uno nuovo.
L’amore per la vita, qualunque vita, è un valore totalizzante e mai riduttivo.
Amare insegna ad amare.
La donna che lei ha pubblicamente scacciato e deriso è una credente ed ha 50 anni, non è propriamente l’età per fare o adottare figli, certamente avrà sbagliato dicendo “mi benedice mio figlio?” ma lei che ha benedetto finanche una lussuosa Lamborghini bianca forse avrebbe potuto perdonarla, in ogni caso quel cagnolino sarà importante per quella donna e lei era venuta fiduciosa ad incontrarla.
Una occasione persa
Dottor Vincenzo Minuto
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