Perdere chi non conosce rispetto, è un grandissimo guadagno.
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Caccia via la tristezza adesso,
perché la meraviglia
ti prende per mano ti indica il sentiero
che porta tra i boschi,
dove gli alberi non li puoi contare
e neanche le sfumature di verde
le vibrazioni di luce,
qualcuno alza i rami verso il cielo
come braccia in attesa del volo.
E tu lasci il peso della vita inchiostro
il tuo pianto adesso è rugiada
che saluta il mattino.
Gianluigi Gherzi, da “Alfabeti della gioia” (AnimaMundi Edizioni).
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Le compagnie più piacevoli sono quelle nelle quali regna, tra i componenti, un sereno rispetto reciproco.
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31 marzo
23:55
Ho iniziato a fare cose
che prima non mi sarei mai
e dico, mai
permessa di fare.
Ho capito che provando qualcosa,
la paura magicamente si annulla,
o quasi.
Un po’ come quando dici:
«questo cibo non mi piace»
senza averlo mai provato,
anche se poi, in verità
non sai realmente che bontà ti stai perdendo.
Io ho perso qualcosa?
Si, ogni cosa,
ogni volta,
in ogni attimo.
Però ti giuro che sto recuperando.
Sto avendo paura,
una paura giustificata
senza bugie non dette.
E, davvero
mi sto divertendo un sacco.
La paura è un’arma,
solo che bisogna saperla maneggiare bene;
forse sono ancora alle prime armi,
ma tra qualche mese
saprò padroneggiarla a dovere.
Ci credi?
scrittricedannata;
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“Io sono doppia.”
“Sì, io sono sensibile. E sono anche forte.
Sono introspettiva. Ed estroversa.
Amo la solitudine. E sono espansiva.
Sono fragile. Ed intensa. Mi sento umile.
E so quanto valgo. Sono riservata.
E a volte esplosiva. Sono delicata.
E determinata.
Mi ferisco facilmente e cado. E ho una grande resilienza per rialzarmi ogni volta.
Sono pervasa da un’idea romantica della vita che non sempre mi facilita l’incontro con la realtà.
Mi indigna profondamente l’ingiustizia e divento un leone quando sento invasi i diritti miei, di chi amo o degli esseri umani in generale.
A volte sento male al fisico quando un’emozione è forte, bella o brutta che sia.
Se assisto al successo di qualcuno mi commuovo di gioia ed empatia;
ma anche se assisto al dolore di qualcuno, non posso evitare di piangere.
Sento tutto, sento sempre.
Tengo moltissimo al significato delle parole perché le parole sono semi per il nostro cervello, che generano pensieri buoni come frutti maturi o cattivi come la gramigna.
Tutti questi aspetti a volte rendono più complicata la mia vita e anche le mie relazioni, ma le rendono anche dense di una ricchezza impareggiabile: dobbiamo saperlo noi e devono saperlo le persone che scelgono di averci nel loro mondo.”
Nicoletta Travaini
Illustrazione: Christian Schloe
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La paura costante di essere un fastidio nella vita di chiunque.
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“Alla fioca luce d’una candela,
il Mio PENSIER s’esprime… al meglio.”
Il Silente Loquace ©
— @ilsilenteloquaceblog
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Noi siamo i non voluti,
gli epici minuti andati sulle strade
ed oramai perduti.
Cassius (Daniele Scopigno)
Foto di: Francesca Piccardi
Se volete sostenere le mie creazioni potete farlo con una libera donazione al seguente link: paypal.me/DanieleScopigno
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