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#simpatia
sinfonia-relativa · 5 months
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"Empuja esa sonrisa aunque cueste, arrastra la simpatía y cómete el mundo."
Sad_Boy☕
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miciagalattica · 2 months
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L’arte di riuscire simpatica consiste nel trovare simpatici gli altri.
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as30-57 · 6 months
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gregor-samsung · 7 days
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" Vengo invitato come relatore a un convegno di tre giorni a Torino, un workshop internazionale con decine di partecipanti. Non conosco nessuno di questi colleghi, ma apprezzo la circostanza di un ambiente del tutto nuovo e di gente mai vista. S. è morto da sei mesi. Al ristorante dell’albergo dove si svolge il convegno i posti non sono assegnati e alla prima pausa per il pranzo mi ritrovo a dividere il tavolo con un relatore olandese, un afroamericano di Miami, una canadese, un belga, una brasiliana e un altro italiano, di Roma. L’imbarazzo iniziale dura poco, ci troviamo a discorrere come se ci conoscessimo da mesi, amici di lunga data. La casualità che ci ha riunito allo stesso tavolo si trasforma all’istante in un legame. Finiamo per trascorrere insieme il resto di questi tre giorni. Il convegno, i pranzi, le cene, le serate fuori a bere nei bar della città. Essere sconosciuto fra sconosciuti è rilassante, l’atmosfera di unità che si è venuta a creare fra noi, destinata a durare una finestra di tempo così limitata, ha qualcosa di magico. Ognuno di noi lo riconosce.
L’ultima notte del convegno faccio un sogno eccezionale. Sono in un enorme luna-park e mi aggiro incuriosito fra le diverse attrazioni. Giungo a una giostra composta da una ruota orizzontale alla quale sono agganciate una serie di seggioline a due posti. Decido di salire e ne occupo una da solo. La giostra si mette in moto e dapprima gira piano, poi acquista velocità e comincia a piacermi parecchio. Anzi, mi dico che era tanto che non salivo su un’attrazione del genere e che avevo dimenticato quanto potessero essere divertenti. La velocità del carosello si fa vertiginosa, ormai non riesco neppure a intravedere i volti degli occupanti degli altri seggiolini, è tutto troppo frenetico e confuso, ma questa folle velocità invece di preoccuparmi mi fa ridere fino alle lacrime. Poi il mio seggiolino si stacca dal resto della giostra e comincia a schizzare verso il cielo. Non provo alcuna paura, al contrario ne sono estasiato. Sto volando incontro al cielo, il vento nei capelli, la terra che si allontana sotto di me, sto compiendo un viaggio imprevedibile ed è una sensazione stupenda. Con un’improvvisa intuizione razionale mi rendo conto che sono felice, felice come non ero da mesi. Ed è a quel punto che accade: sento la voce di S. al mio fianco, che nell’orecchio mi sussurra: “Questa felicità è il mio regalo. Buon compleanno”. Mi risveglio all’istante. È la mattina del 18 aprile: me ne ero dimenticato, ma è il mio compleanno.
Questa felicità è il mio regalo. A oggi è il sogno più bello che abbia mai fatto. "
Matteo B. Bianchi, La vita di chi resta, Mondadori, 2023¹; pp. 144-145.
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ragazzoarcano · 9 months
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“La bellezza si osserva...
l'intelligenza attrae,
la simpatia incuriosisce,
la dolcezza conquista..
ma la semplicità innamora...”
— C. Prevale
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mercantedispezie · 6 months
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A me sta roba fa morire...
Scrivi a qualcuno. Ci parli un po', e magari una volta, due volte, ci scrivi tu e va bon. Poi decidi di non scrivere, un po' perché son quindici anni che non hai piú quindici anni, e un po' perchè vuoi vedere se vieni effettivamente cercato.
Macché.
Poi non contenta, ti vedi questa persona a far la vittima online, a scrivere post su "gente che sparisce", su "gente che riappare dopo anni solo per due chiacchiere e poi se ne va"..
Oh ma lo volete muovere quel fottuto culo e farvi avanti anche voi? Una relazione è bella quando ora cerca un po' uno ora cerca l'altro. Eccheccazzo la volete metter giú quella coroncina? Va' che dimostrare che ci si tiene è bello, essere cercati è bello pure per l'altro!
Ma che paura avete? Non è che son stronzi loro, sei stronz* tu! Dimostra loro che ci tieni pure te.
Ma roba da matti...passassero meno tempo a vedere degli stronzi dove non esistono...si renderebbero conto che i primi stronzi sono proprio loro.
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separarprapensar · 10 months
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Vamos parar pra pensar sobre o amor no Reino de Deus... Os discípulos começaram a discutir sobre qual deles seria o maior. Jesus, conhecendo seus pensamentos, trouxe para junto de si uma criança pequena e disse: “Quem recebe uma criança como esta em meu nome recebe a mim, e quem me recebe também recebe aquele que me enviou. Portanto, o menor entre vocês será o maior”. Lucas 9:46-48 A. J. Cronin conta a respeito de uma enfermeira que conheceu quando atuava como médico. Por vinte anos tinha servido sozinha em um distrito de dezessete quilômetros. “Maravilho-me com sua paciência, fortaleza e simpatia. De noite nunca estava cansada para levantar-se para um chamado de urgência. Seu salário era muito inadequado, e uma noite, tarde, depois de um dia especialmente cansativo, animei-me a lhe dizer em tom de protesto: "Enfermeira, por que não faz com que lhe paguem mais? Deus sabe que você o merece.” Ela respondeu: “Tudo o que me interessa é que Deus saiba.” Não estava trabalhando para os homens, e sim para Deus. E quando trabalhamos para Deus o prestígio será a última coisa que entrará em nossa mente porque saberemos que o melhor que pudermos fazer não é suficiente para Ele.
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nah-primavera · 1 year
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lidia-vasconcelos · 3 months
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Não há nada melhor!
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itsmyecho · 1 year
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Una lacrima al giorno non leva la sofferenza di torno
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good-memory · 2 years
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Que increíble como me convenzo de que no me gustes para no pensarte tanto, pero apareces en cada pensamiento que tengo.
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jessemachado777 · 8 months
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gregor-samsung · 2 years
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“ Per noi occidentali baciare è sempre e comunque un fatto di labbra. Mentre la filematologia, cioè la scienza dei baci, dice chiaramente che in molte culture le manifestazioni amorose non sono necessariamente orali. Ma impegnano altre parti del corpo. Gli Inuit, meglio noti come Eschimesi, per esempio, si scambiano effusioni, ma anche convenevoli, strofinandosi teneramente o calorosamente il naso. E cosí pure Malesi e Polinesiani. Charles Darwin sostiene che questo approccio nasale risalga all’età della pietra e rappresenti una forma di riconoscimento olfattivo. Una manifestazione di compatibilità corporea. Che produce empatia, simpatia, legame, ma anche attrazione, passione, simbiosi. Tanto che in alcune regioni dell’India antica al posto di baciare si usava il verbo annusare. Chi avvicinava le labbra al viso del partner, invece che «ti adoro» diceva «ti odoro». E nella Cina tradizionale, ci si baciava accostando il naso alle guance e soffiando leggermente per far arrivare il proprio profumo. Del resto, è cosa ben nota che nell’attrazione erotica giochi una forte componente olfattiva. Insieme a quella tattile e gustativa. Tutte e tre presenti nel bacio. Che, in piú, chiama in causa anche l’udito. Visto che lo schiocco, lo smack, il mwah, il chu, il pciú, il risucchio e altri suoni rappresentano l’essenziale componente rumoristica di ogni plaisir d’amour. In realtà, come suggerisce l’etologo Eibl-Eibesfeldt, il bacio labiale e linguale è molto piú diffuso di quanto appaia a prima vista. Intanto per l’origine filogenetica del gesto, derivante da operazioni alimentari ancora presenti e osservabili nelle scimmie antropomorfe. In questo senso baciarsi rappresenta la ritualizzazione di quello che in tempi remoti è stato uno scambio di cibo: nutrizione e protezione. E poi, anche nelle società in cui sembra assente, il bacio sulla bocca a un’osservazione piú approfondita può rivelarsi presente, seppure in forma latente. Infatti sono molte le culture che accanto alla confricazione nasale o frontale, praticano anche il bacio labiale. Ma ragioni di tabú, segretezza, intimità culturale hanno confinato questo gesto in una sorta di semiclandestinità. È il caso della Nuova Guinea, di Bali o del Giappone. Nel Paese del Sol Levante si dice di solito che il bacio sia stato introdotto dagli Europei. Ma il bacio linguale anche in passato non era affatto sconosciuto, tant’è vero che in certe fonti medievali si mette in guardia la coppia dall’indulgere a questa forma di effusione amorosa. Ecco perché, piú che i rapporti di coppia, a provare l’eventuale presenza o assenza del bacio, è casomai la relazione madre/figlio, che è molto meno carica di tabú e quindi piú facilmente osservabile (Eibl-Eibesfeldt 1977, p. 175). In effetti nel Giappone tradizionale il bacio tra adulti ha poco a che fare con l’affetto e molto con il desiderio, come mostrano le stampe erotiche chiamate shunga, dove compare il kuchisū, cioè letteralmente «succhiare la bocca». Si tratta di un gesto trasgressivo di estrema licenziosità e fortemente stigmatizzato soprattutto se a compierlo sono i religiosi, perché si ritiene che la loro bocca sia destinata esclusivamente a trasmettere gli insegnamenti buddisti (Shigeru 1984, pp. 466-67). “
Elisabetta Moro, Marino Niola, Baciarsi, Giulio Einaudi editore (collana Vele), 2021 [Libro elettronico]
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grizzly213 · 1 year
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L i m ó n
Tu amor es como el agua de limón, ácido pero dulce al mismo tiempo por eso me gustas tanto.
Aunque a veces sabes a pay de limón, más dulce y crocante de lo normal, más adictiva de lo habitual.
Y eso me gusta de ti, puedes transformar nuestra agria pelea en un dulce momento de disculpas y películas.
Por eso te amo, porque sabes a limón.
— Grizzly
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suspirocotidiano · 11 months
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Estranhas coisas são os pressentimentos, as simpatias e os sinais! Os três juntos constituem um mistério que a humanidade ainda não conseguiu decifrar.
Jane Eyre – Charlotte Brontë
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sugarxgiu · 11 months
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L'unica volta che mi sei stato simpatico
eri ubriaco
e io forse pure
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