Tumgik
#takakasa
knbfanfic · 4 years
Note
KasaTaka where Takao accidently confesses like it's nothing and Kasamatsu gets pissed?
//Takao really comes at you from outta left field huh? Hope this satisfies your imagination nonny~ I couldn’t see this going anywhere else but Fluff-ville~//
December 22nd, the last day most clubs get to practice at school clubs, before the week vacation. Shuutoku usually practices early in the day and gets out before dinner, Kaijou practices until late. So Takao decided to hop on a train to Kanagawa after practice, he had to drop by a relative’s place anyway to pick up something for his sister. 
Stretching as he climbed off his train he headed over to Kaijo, waiting at the entrance originally was his plan. But Kise caught sight of him as he was leaving and brought him back to the gym, Kasamatsu was still practicing. It was still strange that he’d been able to get along with Kise, so it felt weird being caught by the model and dragged back to the gym “Senpai!” 
Takao felt himself flinch as Kise’s loud voice cut across the otherwise silent gym, and he saw Kasamatsu’s form slip and the ball ricocheted off the rim. The brunette shook his head glancing at the sparkling blonde beside him, mentally counting down until the kick. 30 seconds maybe? 1s Kasamatsu was tense... 5s he turned his head towards the entry of the gym... 10s he realized that Kise was there, probably didn’t register the brunette with him at all... 15s Kise called out again waving dramatically... 20s Kaijo’s captain ran over towards them... 35s A jump kick to the side brought Kise to his knees and he ended up pulling Takao down with him.
Takao who had been more or less expecting it, tried to free his arm, but the rainbow crew were all a lot more muscular than they looked. So realizing there was little chance of escape he braced himself so he wouldn’t fall. So he was awkwardly standing leaning to the left with Kise clinging to his arm. Despite that he offered a sheepish smile and greeted “Yo Kasamatsu-senpai~ Sorry~ I came to visit” He offered his own smile and sparkle to keep the captain from abusing the ace anymore.
Kasamatsu felt his anger wane a bit as he finally took notice of the hawk, who was linked to the kitten whimpering on the ground. Takao petted Kise’s hair comforting the teary model with a soft “There, there. Thank you Kicchan, sorry you got kicked because of me” He helped the model up and was hugged tightly which earned a wince and Kasamatsu asked exasperatedly “...Right... So why are you here Takao...?”
The point guard who was trying to placate the model and have a conversation with his crush simultaneously was not doing a good job focusing on Kise, Kasamatsu and not being suffocated at once so he answered in his usual playful tone something he hadn’t said yet despite their random dates “Hm... Is it wrong of me to visit someone I like before they go away for Christmas?” Takao managed to escape Kise’s embrace and tried to catch his breath. Kise smiled and whispered to Takao “Have a good date Takacchi, tell me all about it later. You owe me dinner for letting me get kicked~” He headed out leaving a very confused hawk.
Takao’s eyes went wide as he turned from watching Kise disappear down the steps and found Kasamatsu was red from his ears to his neck. “Idiot... That’s how you chose to confess?!” Blinking a few times he tilted his head and grinned “Hmmmm? But Yuki-chan~ I’ve told you before that I like you. Remember back when we first met? You didn’t believe me at all~” The hawk hummed and walked over to his senpai putting his hand on Kasa’s cheek. The captain was trying to cover his face, his eyes narrowed in a glare at Takao “Tsk...Don’t get so cocky.. That was you trying to set Kise and Midorima up, that wasn’t a confession.”
“Mah, mah~ Sure I wanted to make things fun, but I really was confessing to you~ I did want to spend more time with you, but Shin-chan is super needy~ Be-sides~ You were going to turn down the food I made you anyway because you said you were full.” Takao pouted a bit and turned his eyes away “So... How could I tell you again? You avoid it every time Yuki-chan...” Takao might always be smiling and radiating happiness like Kise, but he was also actually fragile in a way that the model was not.
Still the captain sighed angrily “Tsk... Don’t get so upset over that. You made waaaay too much food. Besides you always confess like it’s a joke. Do you not trust me? How long have we been dating? Next time you better say it properly. And not in front of Kise or I won’t forgive you” His face was red and he was glaring straight into the hawk’s eyes but Kasamatsu was both happy and pissed that he got to hear those words as an early Christmas gift.
He was going to be too happy to focus on the movie or the cake they lined up for tonight.
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nanodayolooo · 10 years
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AU!TakaoKasamatsu - dopo anni di silenzi, Takao si è dichiarato a Yukio, il vicino di casa più grande di lui che ha sempre ammirato (e non solo). Stanno insieme da quasi un anno, e non sono mai andati "oltre". Takao non voleva abbassarsi a tanto, ma crede proprio che sfrutterà l'imminente compleanno e la propria sfacciataggine. Dammi porn *heart*
Tieni, sorella. 
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 A: Yukio-senpai (´・` )♡
Messaggio: Sei libero dopo cena? Avrei bisogno di parlarti.
 Non se lo sarebbe mai aspettato.
Kasamatsu rappresenta qualunque cosa che Takao non è mai riuscito a diventare, nonostante gli innumerevoli sforzi per sopprimere la sua natura e dar spazio a qualcosa che non poteva davvero venire fuori. Kasamatsu è l’uomo ideale, il modello da seguire - vorrebbe dire il fratello che non ha mai avuto, davvero, ma non sarebbe onesto proprio per nulla. Takao lo adora. Oserebbe quasi dire che lo ama, se non fosse che il pensiero lo fa imbarazzare in modi che non ha mai provato prima. Ha contato gli anni a partire dall’inizio di quella condanna, e tra qualche settimana si concluderà il quarto. Quattro anni persi dietro a un uomo che Dio solo sa perché se lo è ritrovato come vicino di casa, poco importa che sia così da tutta la sua esistenza. Quattro anni persi a morire dietro a una persona che nella sua testa è sempre stata irraggiungibile. Almeno, fino a due minuti fa.Non se lo sarebbe mai aspettato. Al momento, in realtà, fa davvero fatica a credere a quello che ha sentito.“... puoi ripetere, scusa?”Kasamatsu fa fatica a guardarlo. Per quando le sue braccia siano ferme lungo i fianchi, la sua testa non fa che muoversi, gli occhi che guardano oltre la sua spalla, o totalmente lontano dalla sua figura. Si schiarisce di nuovo la voce, prima di parlare. Passano pochi secondi, e a lui sembra di aver appena vissuto un’esistenza intera. “Ho detto… ho detto che va bene. Che accetto le tue parole. Che-”Takao non lo fa nemmeno finire di parlare.
 È strano, le prime volte che escono come coppia, e non come amici. È strano perché in fondo non cambia poi molto - vanno in un bar in centro, bevono un cappuccino assieme e parlano del più e del meno, senza scambiarsi effusioni, senza dirsi parole morbide. Il cambiamento vero lo nota quando si trovano insieme in luoghi appartati, quando per strada non c’è nessuno e le dita di Kasamatsu sfiorano le sue, Takao non capisce mai se per pura distrazione o meno. Non che gli importi poi molto, comunque. Il vero cambiamento è quello che li accoglie ogni volta che sono uno in casa dell’altro e il silenzio li copre come una mantella pesante, mentre loro si sdraiano sul letto e si stringono le mani così forte che il sangue smette persino di circolare, a un certo punto. Sembrano bambini, più che ragazzi nel pieno di un bombardamento ormonale: nessuno dei due ha mai pensato di andare oltre le carezze, oltre le coccole che, fuori di casa, non si concederebbero nemmeno se qualcuno puntasse loro una pistola alla tempia. I baci sono il confine più intimo che varcano. Ogni volta è un avvicinarsi lento, un toccarsi fugace che solo dopo un’infinità di minuti e di occhiate piene di imbarazzo diventa qualcosa di più serio. A Takao piace baciare Kasamatsu. Sa di liquerizia, il più delle volte, quelle che gli vede mettere in bocca di tanto in tanto quando sono fuori casa, o quando lui gli va incontro all’uscita da scuola. Più lo bacia e più vuole baciarlo, e ogni volta che si separano sente un velo di frustrazione attanagliarglisi all’inguine, implorante come un neonato a stomaco vuoto. Si chiede se Yukio prova lo stesso. Non ha il coraggio di chiederglielo.
 L’impulso di toccarlo, a volte, è più forte di lui. Si manifesta nella mano che si sofferma più a lungo nella sua spalla, in una carezza di troppo sulla coscia da sotto il tavolo. Si vieta categoricamente di dire o fare qualunque cosa a riguardo, e il risultato è spesso una fastidiosa erezione che pulsa per essere soddisfatta, una volta tornato a casa. Non dovrebbe esser così imbarazzante, chiedere al proprio ragazzo di provare ad avere un rapporto meno casto, magari nemmeno troppo esagerato. Ogni tanto butta giù una battuta stupida, ride mentre gli dà una pacca sulla spalla quando prova a entrare in argomento fallendo miseramente. Takao non riesce proprio a vedersi mentre chiede a Yukio una cosa del genere. E intanto il suo povero corpo paga. Non sa se potrà andare avanti così ancora a lungo.
 È una giornata di luglio calda, particolarmente afosa. Takao sente le lenzuola appiccicarglisi addosso, e sente che in un attimo balzerà giù dal letto per scappare in bagno e farsi una doccia gelida. Non ama particolarmente l’estate. Se deve essere sincero, in realtà, non la ama proprio per niente. Se non fosse per il compleanno di Yukio, sinceramente ne farebbe tabula rasa, di quella stagione inutile.
… il compleanno di Yukio. Ha bisogno davvero di una doccia. Di una doccia lunga possibilimente ghiacciata per punirsi di ciò che ha pensato per meno di un secondo.
 Deglutisce. I genitori di Kasamatsu sono via per qualche giorno, in un resort sulla baia di Sagami. Sa benissimo che, sgattaiolando fuori di casa e andando da lui non troverà nessun altro, in casa. Non sa di preciso perché gli sia venuta in mente un’idea tanto subdola, ma in fondo si ripete sempre che tentar non nuoce - ha portato bene quando si è dichiarato, perché non dovrebbe adesso. Di certo Kasamatsu non lo ucciderà. Forse gli scoppierà a ridere in faccia, ma non crede, sarebbe una cosa così fuori dal suo personaggio che gli farebbe domandare chi è davvero l’uomo con cui ha scelto, se mai sarà possibile davvero, di passare il resto della sua vita. … l’idea che possa ucciderlo diventa improvvisamente più concreta.
Esce fuori di casa cercando di far meno rumore possibile per non svegliare sua madre, camminando in punta di piedi almeno finché non abbandona il ciottolato. Arrivare a casa di Yukio mangia circa tre minuti della sua vita, e stare davanti alla sua porta d’ingresso se ne divora altri dieci. Decide di chiamarlo, perché per quanto possano essere le undici e mezza di notte, non è detto che sia sveglio, e non ci tiene davver a fargli venire un infarto. Il telefono squilla a vuoto per tre volte, prima che la chiamata trovi una connessione pochi metri più in là. “Kazunari? Che succede?”“Sono sotto casa tua, mi apri?”
La serratura elettronica scatta nemmeno cinque secondi più tardi. Takao spinge la porta con un sorriso sulle labbra che cancella, almeno apparentemente, ogni traccia di tensione che gli pervade il corpo. Mentre si toglie le scarpe, vede Yukio fermarsi sullo stipite della porta e sorridere appena. “Non ti aspettavo.”
“È stato un lampo di genio dell’ultimo minuto,” risponde, rizzandosi in piedi e raggiungendolo per dargli un bacio all’angolo della bocca. “Mi dispiaceva pensarti da solo, e in fondo vivo qua di fronte, non è che sia andato troppo lontano,” ride poi, cingendogli la vita e fregandogli il naso sul collo.“Come siamo premurosi.”
“Colgo della sottile ironia o sbaglio?”
“Assolutamente no.”
Kasamatsu gli lascia un bacio sulla testa, prima di stringerlo in vita a sua volta e accompagnarlo verso il salotto. “Ti fermi molto? Se vuoi puoi restare a dormire.”“Ci speravo, in realtà.” Si fanno cadere entrambi sul divano, i piedi di Takao che si stendono in avanti mentre sprofonda. Cerca con la mano la coscia dell’altro, e lo stesso fa con lo sguardo, sorridendo appena incrocia le sue iridi chiare. In verità, non sa assolutamente come introdurre l’argomento al ragazzo, e non capisce se sia per vergogna o semplice pudore. Forse non dovrebbe semplicemente dire niente. In fondo, questo genere di cose arrivano sempre da sole, se devono arrivare. O forse no. La sua mano risale per cercare quella di Yukio, e quando la trova tentenna appena, prima di far scivolare le dita tra le sue.
“Kazunari,” sussurra Yukio, ma Takao non solleva lo sguardo, perso tra le loro dita incrociate. Se lo guarda adesso, capirà cosa gli sta passando per la testa, e se gli riderà davvero in faccia allora morirà lì, cadrà a pezzi e piangerà come un bambino di cinque anni a cui han tolto dalle mani il suo giocattolo preferito. Yukio non continua a parlare, però. Takao sente il suo sguardo addosso, e sa che sarà così finché lui non si deciderà a ricambiare. “Mh?” borbotta, sperando possa bastare perché l’altro vada avanti senza per forza volerlo guardare in faccia. Non funziona, ovviamente. Yukio non lo chiama di nuovo per nome, come fa di solito quando vuole la sua attenzione e lui si lascia desiderare, no. Lo prende per il mento e lo obbliga a voltarsi verso di lui, e quando Kazunari incontra i suoi occhi, il brivido che gli percuote la schiena è davvero difficile da ignorare. “Kazunari,” ripete ancora, e stavolta è intenzionato ad andare avanti, “tu non mi stai dicendo qualcosa.”“Assolutamente no,” lo scimmiotta. Kasamatsu lo lascia andare, ma non è convinto delle sue parole, Takao lo legge nelle labbra contratte. “Volevo solo stare un po’ con te, ma se questa è la tua accoglienza, posso anche tornare a casa,” dice, incrociando le braccia e dandosi per offeso. Deve risultare poco credibile anche questa volta, perché quando smette di parlare le labbra di Yukio si increspano in un sorriso. “Quanto sei stupido,” esclama, prima di sollevarsi dal divano. “Vado a prepararti un té.”
E prima che possa dire una parola, Kasamatsu è già sparito dietro la porta della cucina.
 Takao allaccia le braccia attorno al collo di Kasamatsu, baciandogli la guancia calda, l’angolo della bocca, le labbra. “Buon compleanno,” sussurra, prima di premere ancora sulla sua carne morbida, facendosi strada con la lingua. Sospirano entrambi quasi allo stesso tempo, quando Yukio risponde al bacio e cerca con le mani la sua vita. Takao non ha idea di quanto tempo perdano a restare così, sul divano a baciarsi, a deliziarsi l’uno delle risposte dell’altro ai tocchi di una lingua calda. Sa solo che, quando l’idillio si spezza, accade troppo presto. “... che c’è?” chiede, e spera che il tono della sua voce non sia né troppo piccato né eccessivamente carico di entusiasmo, o aspettativa, o Dio solo sa cosa potrebbe interpretare l’altro. Kasamatsu lo fissa, solleva una mano per accarezzargli una guancia, e impiega secondi che a Takao paiono anni, prima di dire qualcosa.“Continuo a pensare che tu stia nascondendo qualcosa.”Takao, a quel punto, non sa più davvero come comportarsi. Alla fine, decide che prendere le mani dell’altro e lasciarci un bacio su entrambi i dorsi sia un inizio patetico, ma che lo aiuta a trovare il controllo. “... io vorrei chiederti se ti fidi di me, ma è di un banale che mi fa venire il voltastomaco. Puoi fare finta che te lo abbia chiesto e dirmi sì o no? Così so se posso andare avanti, perché non ho assolutamente intenzione di mettere a parole qualcosa che coi fatti renderebbe molto meglio.”
Osserva come il viso di Yukio si imporpori rapidamente, partendo dal collo e risalendo fino alla radice dei capelli. Apre la bocca per dire qualcosa, e a Takao fa così tenerezza che non riesce proprio a trattenersi dal riprendere di nuovo possesso della sua bocca, denti che sfregano contro il suo labbro inferiore. Sente quel briciolo di timore che lo aveva accompagnato fino a quel momento cominciare a sciogliersi per abbandonarlo, e ne è sollevato. Vuole davvero dare a Yukio tutto quello che può.Si separano con uno schiocco leggero, quando Takao preme contro le sue labbra e lo lascia poi libero di parlare. Se è possibile, Yukio è ancora più rosso. “... potevi dirmelo da subito, invece di fare l’idiota.”Adesso è lui, ad evitare il suo sguardo. Per quanto il suo tono leggermente duro gli faccia mancare un battito, Takao sa che, alla fine, è solo per via dell’imbarazzo se gli si sta rivolgendo a quel modo.“... quindi il tuo è un sì o un no?” dice, chinando la testa arrivando a poggiarla sullo schienale del divano. Yukio sbuffa con forza.“... sì,” risponde, e a Takao potrebbe scoppiare il cuore. Non fa in tempo nemmeno a reagire che l’altro è in piedi e lo guarda, la mano tesa verso di lui. “Andiamo in camera.”
 Le lenzuola - quelle che Takao ha eliminato del tutto da camera sua, accantonate su una sedia perché non ha intenzione nemmeno di rischiare di avercele addosso anche solo per un istante - sono già attorcigliate sul fondo del letto, spinte via dai loro piedi quando si sono sdraiati e, abbracciandosi, hanno ripreso da dove avevano interrotto. Non sa se sia la prospettiva di quello che sta per succedere ad elettrizzarlo, ma adesso che ha in qualche modo ricevuto la benedizione di Kasamatsu le sue mani non riescono a stare ferme, scivolano sotto la maglietta di Yukio e toccano, toccano come se ogni centimetro fosse fondamentale da sfiorare, come se la sua pelle fosse così calda da non potersi trattenere troppo a lungo su uno stesso punto. Ha caldo ovunque, Takao, complice l’estate, complice i sospiri di Yukio che dentro la sua bocca si sciolgono come zucchero, così languidi da attorcigliargli lo stomaco. Insegue la sua lingua quasi con affanno, perché sente la necessità di fare tutto e subito e baciarlo e toccarlo assieme non gli è mai sembrato così difficile. Yukio gli stringe le spalle, o i fianchi, non lo sa bene pure lui perché ogni volta che se ne rende conto il posto è cambiato. Takao si appoggia al gomito e si solleva, aiutandosi con la gamba che trova il suo spazio tra quelle di Kasamatsu. Un attimo di respiro. Gli occhi di Yukio sembrano più scuri, adesso, complice la poca luce nella stanza, quella di una abat-jour sulla scrivania di fianco al letto, complice l’eccitazione rimasta conficcata tra cuore e stomaco per troppo tempo. Takao si china a baciarlo sulla radice del naso, prima di seguirne il profilo e perdersi per l’ennesima volta tra le sue labbra. Sente il suo nome, per un momento, ma finisce nel fondo della sua gola assieme al respiro dell’altro. Adora il modo in cui Kasamatsu freme sotto le sue mani, come si pieghi appena contro di lui quando lo sfiora sull’aureola sensibile, quando in un moto di fame si china sul suo collo e lo bacia, lo morde senza fargli male. La sua mente ha partorito le peggiori fantasie, quando si procurava piacere da solo tra le mura della sua camera, ma adesso che stanno prendendo sostanza ha quasi paura di fare qualcosa di troppo avventato. Si ferma per un momento e recupera fiato, stringendo il labbro inferiore tra i denti prima di parlare.“È la mia prima volta,” sussurra, così piano che a malapena riesce a sentire lui stesso la sua voce. Deglutisce, e sente Yukio fare lo stesso. È il segno del loro amore infinito, pensa sorridendo. Yukio gli porta una mano alla testa, cerca a fatica il suo viso e ne bacia il mento, e Kazunari può sentire le sue labbra piegarsi in un sorriso, ed è questa la cosa che gli importa di più. “Non c’è fretta,” risponde. “Abbiamo tutto il tempo del mondo.”
Vorrebbe poterlo vedere negli occhi, vedere la stessa emozione che sente nella sua voce riflessa nelle sue iridi. Gli viene spontaneo stringerlo con forza e ridere, premere le labbra sulla sua tempia, mentre il cuore batte così forte che ha paura persino di morire. Non sarebbe comunque orribile, mettere fine ai suoi giorni tra le braccia di Yukio, ma in fondo è così tanto presto che non gli andrebbe bene. Ha voglia di dirgli mille volte ti amo, perché sarebbe così bello vedere il suo volto imbarazzato.
Pensa che lo dirà.
“Ti amo.”
Ed è un sussurro che fa irrigidire Yukio per un attimo, che gli imporpora le guance. Hanno lo stesso effetto di ciò che ha detto prima che si facessero inghiottire dalla penombra della camera da letto, quelle due parole che, in effetti, non ha mai pronunciato prima di ora. Il viso di Kasamatsu è contratto in modo così tenero che Takao si china e bacia la pelle corrugata tra le sopracciglia. E poi si ferma, irrigidito dalla reazione dell’altro. “Anche io.”Adesso capisce perché nessuno dei due le abbia mai pronunciate. La stretta allo stomaco lo coglie alla sprovvista e lo fa mugolare, non sa bene per quale motivo. Sa solo che adesso sente il viso andare a fuoco e la testa girare, ed è terribilmente imbarazzante e piacevole allo stesso tempo che l’unica cosa che riesce a fare è baciarlo ancora - ormai ha perso il conto. Le mani scivolano da sotto la maglia di Kasamatsu per poi sollevarla, sfilandola per buttarla in un angolo a caso della stanza. Mentre il suo cuore batte in petto come un martello, Kazunari passa dalla bocca a baciargli il petto, a mordere la pelle sotto la clavicola, prima di andare ad accogliere un capezzolo tra le sue labbra. Ripete il gesto più volte e solo per sentire la voce dell’altro incrinarsi in un gemito ogni volta - Kasamatsu si scioglie sotto la sua bocca, Takao si scioglie sopra di lui. Non ha idea di fin dove osare, lui che ha avuto esperienze solo con se stesso, ma sa che i baci non fanno male ovunque essi vengano dati, per cui abbonda mentre dal petto si sposta verso l’ombelico, seguendo la linea degli addominali scolpiti. La pelle di Yukio è calda contro le sue labbra, trema ad ogni respiro, che si fa via via più rapido man mano che scende sotto l’ombelico, e poi fino all’elastico dei pantaloni del pigiama.La lentezza con cui lo fa scivolare sulle sue cosce, Takao non sa se sia data dalla voglia di stuzzicare l’altro o dal timore di far qualcosa di sbagliato. Osserva l’erezione latente dell’altro ancora avvolta nell’intimo, sentendo lo stomaco fare una capriola e diventare piombo. Lentamente, vi lascia scorrere il palmo della mano per percorrerme la lunghezza, la voce di Yukio che, strozzata, fuoriesce a tratti dalla sua gola. Più che il desiderio di vederlo nudo, a Takao preme sentire quel suono all’infinito, perché non ricorda di aver sentito niente di più bello. Sospira, inarcandosi, e quando sfila via anche le mutande è un attimo, prima che le sue labbra si chiudano attorno all’erezione di Yukio e comincino a leccarla, piano. Lo sfregare della sua carne calda e salata contro la lingua gli fa girare la testa, il suo sapore è nuovo, l’odore inebriante. Socchiude gli occhi e lascia all’istinto il compito di guidarlo, perché pensare serve a poco, in casi del genere. È la sua testa, a dettare il ritmo, lei e i sospiri di Kasamatsu che si fanno più brevi e frammentati, suoni gutturali che gli rimbombano nel cervello e mandano scariche di eccitazione al basso ventre. Non gli ci vuole molto, ad abbandonare l’erezione di Yukio per abbassarsi i suoi di pantaloni, e ritornare alla sua posizione quando una mano trova posto tra le sue gambe. Sospira di sollievo contro la pelle bollente di Yukio, che in risposta allunga le mani sulla sua testa, affonda le dita nei capelli corvini e si rizza sulla schiena per incollare gli occhi ai suoi.Takao si sente avvolto in una bolla calda da cui non vuole uscire. Se prima teneva le palpebre basse, adesso non riesce a staccare gli occhi da quelli di Yukio, l’azzurro chiaro delle sue iridi che adesso sembra essere diventato oro, sotto la luce giallastra dell’abat-jour. Sorride con lo sguardo, e questo imbarazza Yukio e incita lui a continuare. Tra la mano che si bagna e le cosce dell’altro che premono contro la sua testa, Takao è sicuro che non resisterà ancora a lungo. Sente il cuore battergli a mille. Sente il viso prendere fuoco mentre la vista si riempie di uno sfarfallio biancastro, e le sue labbra si stringono e succhiano sulla punta dell’erezione di Kasamatsu per riflesso. L’orgasmo lo scuote con forza, mentre il bacino spinge contro la sua mano - mentre quello di Yukio spinge contro la sua bocca e sfrega contro la sua gola. Deglutisce, mandando giù i suoi stessi sospiri e strappando a Yukio un gemito più forte, e si vergogna di se stesso per essere venuto per primo, lui che in fondo non si è toccato che per pochi minuti. Quando riapre gli occhi, Yukio gli sorride, a metà tra il divertito e qualcosa che non ha mai visto prima nei suoi occhi. Takao non riesce a sentirsi quello sguardo addosso, e sentendo le guance avvampare con più forza, lascia che la sua bocca accolga del tutto l’erezione dell’altro, deglutendo ancora una volta, trascinando la punta umida con sé. Lo sente nella presa che si è fatta più forte tra i suoi capelli, che anche lui ormai è al limite. Bastano pochi movimenti della mano, una suzione più forte, e la voce di Yukio si scioglie in un modo dolce e nuovo, che Takao dubita dimenticherà mai. Si riscopre a desiderare di sentirlo per sempre.
Non ha idea di che ore siano. Hanno passato il resto della serata a baciarsi pigramente sulle labbra, finché Yukio non ha chiuso gli occhi e si è lasciato andare al sonno, e Takao non è riuscito a seguirlo. Il cuore continua a battergli nel petto con forza, non sa se per l’emozione di ciò che è successo o per il desiderio di ripetere l’esperienza ancora, e ancora, e ancora. Si ranicchia contro il petto dell’altro, cercando l’appoggio del suo braccio. Prova a chiudere gli occhi, ma dietro le sue palpebre non c’è altro che il viso di Yukio contratto di piacere e le sue labbra gonfie dei suoi baci. Sospira e si arrende al fatto di essere disperatamente innamorato. Bacia il fianco di Yukio e poi si impone di dormire, mentre sente la pressione leggera della mano dell’altro contro i suoi capelli.“Dormi,” sussurra pigramente Kasamatsu, e Takao non può far altro che obbedire, baciandogli il mento e sperando che il sonno venga presto a portarlo con sé.
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takaoecchi · 10 years
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midotaka, takakasa, takakaga
MidoTaka
Who would be the big spoon?
It alternates. Midorima would be the obvious choice, but Takao likes to take over the spot sometimes when he’s in a particularly cuddly mood.
Who would wake up first?
Definitely Midorima. Takao is a heavy sleeper and he also likes to sleep a lot. 
Do they have nicknames for each other?
Of course, Takao calls Midorima, “Shin-chan” while really the only nickname the shooter has for the point guard is, “baka.”
What happened when they met each other’s parents?
Takao’s parents absolutely fell in love with Midorima. His mother thinks he’s so adorable and fashionable. Midorima’s parents are very strict, so the giant was nervous of their first encounter with his boyfriend. Takao however, was very excited. He acted like a toned down version of his normal self and everything ended up going very well.
How do they apologize after an argument?
Takao cuddles up to Midorima and with a pouty face, says, “I’m sooooooorrryyyy, Shin-chan.” Midorima adjusts his glasses and looks away while muttering, “Sorry.”
What would they be like as parents?
They both would be very caring. Midorima would be on the more strict side while Takao would spoil their child.
Who is the better cook?
They’re both about even. Takao is more creative while Midorima is more precise. 
Who is more romantic?
Takao goes all out for romantic events. Midorima does small, less noticeable things.
What sort of gifts do they get for each other?
Takao buys Midorima a whole bunch of stupid, dorky knick knacks that he hopes will eventually be his lucky item someday. Midorima gets Takao actual significant gifts that he can use purposefully. 
Who gets jealous easiest?
Takao. Midorima only gets jealous if it’s blatantly obvious that his relationship with Takao is being threatened. The shorter male however, notices every little thing.
Who gets more excited for events e.g.. Birthdays, Christmas?
Takao. Of course.
Who is the most adventurous?
Takao.
Who is the most protective?
It may seem like it’s Takao at first glance, but really it’s Midorima.
What would they have been like as childhood sweethearts?
They would be super cute and get in little arguments a lot.
*BONUS: Song to sum them up?*
It’s kinda angsty but Starring Role - Marina and the Diamonds.
 Do I ship it?
 NOTP / Crack only / AU only / Not really / Maybe a little / Well now I do/ Yes/ Of course! / OTP
TakaKasa
Who would be the big spoon?
They alternate.
Who would wake up first?
Kasamatsu.
Do they have nicknames for each other?
Nah, just the normal, “senpai” and “kouhai.”
What happened when they met each other’s parents?
Takao’s parents kept teasing Kasamatsu about his socks and eyebrows. Kasamatsu refuses to let Takao meet his parents.
How do they apologize after an argument?
Kasamatsu stubbornly says sorry while Takao kisses his cheek before saying sorry.
What would they be like as parents?
Awfully chaotic.
Who is the better cook?
Kasamatsu.
Who is more romantic?
Takao. Hopelessly.
What sort of gifts do they get for each other?
Kasamatsu doesn’t believe in gift giving therefore he refuses to accept any gifts from Takao.
Who gets jealous easiest?
Kasamatsu.
Who gets more excited for events e.g.. Birthdays, Christmas?
Takao.
Who is the most adventurous?
Takao.
Who is the most protective?
Kasamatsu.
What would they have been like as childhood sweethearts?
Trouble-makers.
*BONUS: Song to sum them up?*
All I could think of was Kiss with a Fist - Florence + the Machine
 Do I ship it?
 NOTP / Crack only / AU only / Not really / Maybe a little / Well now I do/ Yes/ Of course! / OTP
TakaKaga
Who would be the big spoon?
Kagami.
Who would wake up first?
They both wake up at about the same time.
Do they have nicknames for each other?
Not really, just a slur of insults.
What happened when they met each other’s parents?
Both set of parents were just happy for their sons.
How do they apologize after an argument?
They both are stubborn with saying sorry.
What would they be like as parents?
Soooo bad.
Who is the better cook?
Kagami.
Who is more romantic?
Takao.
What sort of gifts do they get for each other?
Kagami never remembers to get gifts but Takao always buys him stupid shit like hair gel and cooking utensils.
Who gets jealous easiest?
Kagami.
Who gets more excited for events e.g.. Birthdays, Christmas?
Takao.
Who is the most adventurous?
Kagami.
Who is the most protective?
Kagami.
What would they have been like as childhood sweethearts?
They would also be trouble-makers. 
*BONUS: Song to sum them up?*
I cannot think of one.
 Do I ship it?
 NOTP / Crack only / AU only / Not really / Maybe a little / Well now I do/ Yes/ Of course! / OTP
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laurineandersen · 11 years
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仲良しPG
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laurineandersen · 11 years
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プレゼントはキスでいいッスよ
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