Tumgik
#umiliata
2stelle · 2 months
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i playoff scudetto pallavolo sono un po’ umilianti per determinati match 😭
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gotaholeinmysoull · 2 years
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non mi piace per nulla essere al centro dell'attenzione in nessun tipo di situazione, però mi farei scopare volentieri, senza nessun problema, davanti ad una finestra consapevole che potrebbe vedermi chiunque
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blogitalianissimo · 8 months
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Maschio italiano sentirà l'ennesima notizia di una donna mortificata, umiliata e massacrata da uno o più uomini, e commenterà con "non siamo tutti così"
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aurozmp · 4 months
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mi sono umiliata piangendo di fronte a qualcuno che nemmeno comprendeva le mie lacrime
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ma-pi-ma · 10 months
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Io quando parlano di adozione-gay mi sento derubata nel mio ventre di donna. Anche se non sono riuscita a far nascere i miei bambini mi sento usata, sfruttata, come una mucca che partorisce vitelli destinati al mattatoio. E nell'immagine di due uomini o di due donne che col neonato in mezzo recitano la commedia di Maria e Giuseppe vedo qualcosa di mostruosamente sbagliato. Qualcosa che mi offende anzi mi umilia come donna, come mamma mancata, mamma sfortunata, e come cittadina.
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Sicché offesa e umiliata dico: mi indigna il silenzio, l'ipocrisia, la vigliaccheria, che circonda questa faccenda. Mi infuria la gente che tace, che ha paura di parlarne, di dire la verità. E la verità è che le leggi dello Stato non possono ignorare le leggi della Natura. Non possono falsare con l'ambiguità delle parole "genitori" e "coniugi" le leggi della Vita.
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Lo Stato non può consegnare un bambino, cioè una creatura indifesa e ignara, a genitori coi quali egli vivrà credendo che si nasce da due babbi o due mamme non da un babbo e una mamma. E a chi ricatta con la storia dei bambini senza cibo e senza casa (storia che oltretutto non regge in quanto la nostra società abbonda di coppie normali e pronte ad adottarli) rispondo: un bambino non è un cane o un gatto da nutrire e basta, alloggiare e basta. È un essere umano, un cittadino, con diritti inalienabili. Ben più inalienabili dei diritti o presunti diritti di due omosessuali con smanie materne o paterne. E il primo di questi diritti è sapere come si nasce sul nostro pianeta, come funziona la Vita sul nostro pianeta. Cosa più che possibile con una madre senza marito, del tutto impossibile con due "genitori" del medesimo sesso. Punto e basta.
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Oriana Fallaci
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kon-igi · 8 months
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A COSA FA MALE IL PORNO
Il titolo è fuorviante ma siccome cerco di tenerli corti per il colpo d'occhio incuriosente (non è proprio clickbait ma quasi), in realtà l'argomento è estremamente serio e si riaggancia al mio precedente post sul patriarcato dei 'cari amici uomini'.
Il porno, così come lo si (dovrebbe) intende(re), è la rappresentazione visiva di una manifestazione fisica, nello specifico della sessualità e in genere dell'affettività: ci si sofferma in modo evidente sull'atto del copulare o su pratiche che orbitano comunque intorno alla sfera genitale o paragenitale.
Premettendo che LA CONSENSUALITA' sta alla base di qualsiasi pratica - anche la più estrema - e che questo mio ragionamento ha pure valore indicativo di una mia intuizione senza alcun giudizio (TL;DR fate tutto quello che volete con il/la vostro/a partner se maggiorenne e capace di decidere per sé) ho notato che il porno mainstream offre TANTISSIMO MATERIALE su pratiche sessuali in cui la donna, per quanto immagino e spero consensuale, viene degradata e umiliata dalla controparte maschile, con tanto di mascara colato per lacrime e secrezioni varie, difficoltà respiratorie per dita strette attorno alla gola oppure oggetti e parti di corpo infilati a lungo in gola e posizioni un po' troppo costrette.
Per carità, io lo so che chi mi legge lo fa come gioco di ruolo in cui la propria partner è consenziente e consapevole di recitare un ruolo limitato nel tempo e che poi la vita prosegue nel rispetto reciproco
MA
vista L'ENORME QUANTITA' di materiale video con tali modalità che, senza scomodare canali specifici, sembrano comunque essere la norma, non vi sembra che il ruolo dell'attrice, dell'esordiente o della semplice persona che fa il video amatoriale sia quello DI SODDISFARE IL DESIDERIO DELLO SPETTATORE MASCHILE DI AVERE UNA DONNA SOTTOMESSA A TUTTE LE PROPRIE FANTASIE DI CONTROLLO E DI DOMINIO?
Lo dico perché io ho ricevuto questa impressione e anche se non mi addentrerò mai nel ginepraio del vietato (lol) ai minori di 18 anni, mi chiedo come una persona giovane possa codificare per sé una sessualità rispettosa del consenso se praticamente non esiste il concetto di educazione sessuale/affettiva e questi è demandato a contenitori di porno dove un 80% di video dipinge il ruola della donna in questo modo.
Nessuna soluzione diretta e/o immediata, per carità, e soprattutto nessuna censura o proibizione, però se esistono video che provengono da un sito (forse ora chiuso) che si chiama ex-gf e che alcune donne hanno sentito il bisogno di inaugurare un genere che si chiama 'porn for ladies', forse un problema di percezione e di educazione a monte esiste.
Grazie degli eventuali contributi ben ragionati ma tenete i coltelli nei foderi perché io comunque sarò sempre più veloce a estrarre e a rovesciarvi le budella sulle scarpe <3
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la-novellista · 4 months
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Signore e non Padrone. Un uomo che sia Signore nel farmi capace di essere padrona del suo piacere, femmina compiacente del proprio Uomo. Libera di esprimere i miei desideri, non sottomessa nè umiliata dalle sue parole, dai suoi pensieri o dalle sue mani. Signore dei miei vizi, delle mie voglie, delle mie fantasie. Signore al quale "appartengo" oltre la pelle. Signore al quale sono legata non da funi ma da mani, da braccia, che mi fanno sentire la sua Donna, sua e di nessun altro. Signore mio. Uomo mio. Complice mio. Amante mio. Maschio mio. Amato mio.
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haiku--di--aliantis · 28 days
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"Più avanzi con l'età, più realizzi che molti ameranno l'idea di te, ma mancano di afferrare la realtà di te."
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A volte vuoi solo perderti. Sentirti dominata, comandata, umiliata e posseduta. Come un oggetto qualsiasi che lui prende, usa e poi rimette a posto. Senza più responsabilità o decisioni da prendere. Trattata come una puttana di infimo ordine. Senza neanche essere pagata. Annullata nella tua personalità. Goduta come un semplice corpo in cui versare il suo seme. E la adori, quella sensazione di degrado profondo. Di maltrattamento psicologico. Poi sai che ti rivestirai e assieme ai vestiti tornerai a ricoprire i tuoi soliti ruoli. Con retrogusto di seme in gola.
Aliantis
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belladecasa · 5 months
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Se tra noi non fosse finita due anni fa, mi chiedo, ascolterei questa canzone con le stesse orecchie? Tu lo sai, ero insopportabile, giocavo, secondo te ad angosciarti, le sere in cui volevi solo non sentire niente e invece io ti facevo sentire tutto il mio dolore insensato, assurdo, tutto il rimosso, tutto quello di cui nessuno parla mai, le mie fobie, il mio essere sdraiata in limine tra la vita e la morte sempre. Il mio essere Fosca e Medusa. Sai, secondo alcune versioni del mito, Medusa diventa mostro dopo essere stata posseduta da Poseidone. Il possesso senza consenso dell’uomo condanna la donna alla vita mostruosa. Il brutto di essere viva è che c’è un serpente, da quel giorno, dentro al mio giardino, sopra al mio cuscino - due anni di insonnia cronica li riesci ad immaginare? Sì, lo so. Sentire il proprio cranio che scricchiola, scollato dal cervello - ma pure tra i miei capelli, solo serpenti, lo stesso stesso veleno che sgorgava dai capelli di Medusa. Dai capelli di Fosca che avviluppano Giorgio nella morsa dell’amore carnale, gli stessi capelli che lo portano al delirio. Ma chi è il primo artefice della malattia di Fosca? L’uomo che manipola, che abbandona, che abusa. E allora poi la donna diventa vittima e carnefice. Medusa, Fosca, io, qualunque donna umiliata. Ma poi che gusto c’è a vivere senza mai farsi del male? Il dottore mi ha detto che sembra io provi gusto nell’autodenigrarmi, gusto nel dire solo male di me. Ma che posso fare, mi hanno insegnato solo questo, solo questo mi hai insegnato, a dire male di me. Non c’è forse dentro la mia voce l’eco di un amore atroce, il tuo?
youtube
#s
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2stelle · 1 year
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vintagebiker43 · 1 year
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In 31 anni di lavoro, sono stata rispettata, applaudita, premiata.
E in 31 anni di lavoro, sono stata umiliata, portata al punto di rottura, discriminata, molestata.
Ho viaggiato in auto con l’autista, ho avuto responsabilità, gratifiche.
E ho lavato le scale dei condomini, i pavimenti dei capannoni, lavorato alle stagioni di pomodori e cipolle, come cameriera, lavapiatti, operaia stagionale e su turni, in call center. Ho pedalato chilometri nelle sere d’inverno per portare pizze a domicilio. Ho avuto spesso paura.
Dopo aver perso chi conoscevo sotto un erpice, dopo essermi sentita dire di firmare dimissioni in bianco, dopo essere andata via in lacrime e senza essere pagata perché non accettavo le mani addosso del primo porco che si sentiva in diritto di farlo perché mi aveva firmato un contrattino di merda, la demagogia non la tollero più.
Cominciamo però per primi a non lasciare il tavolo del ristorante come una discarica, che c’è qualcuno che per questo dovrà subire risultati di cose che a casa nostra non faremmo mai.
Rassicuriamo che va tutto bene chi ci consegna la pizza in ritardo, che forse ha fatto semplicemente ciò che poteva.
Chiudiamo bene i sacchi di rifiuti, che chi li viene a portar via alle cinque del mattino non debba pure sporcarsi delle nostre schifezze.
Ringraziamo i commessi, i corrieri che ci lasciano pacchi, chi in ospedale ha cura di farci i prelievi cercando di non farci male, gli insegnanti dei nostri figli che affrontano difficoltà che conosce davvero solo chi sa cos’è stare a scuola tutti i giorni.
E scostiamoci per far passare chi spinge la lavapavimenti nel supermercato, notiamo quanto spesso tiene gli occhi bassi e domandiamoci perché una persona che sta facendo il suo mestiere deve sentirsi in modo tale da non sollevare lo sguardo sul prossimo.
Ricordiamoci che per ogni cartaccia che ci scivola e non raccogliamo, ci sarà un altro essere umano che si dovrà chinare al posto nostro.
Nel mare di ingiustizia, almeno non facciamo mancare il nostro rispetto e il nostro “grazie e buona giornata” a ogni fratello e sorella che ogni giorno tenta come noi di sopravvivere con dignità
@ Sarah Savioli
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blogitalianissimo · 1 year
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Informazioni apprese oggi: - Musical femminista su Berlusconi - Germania umiliata dal Giappone ai mondiali - In Pokémon Violetto parlano in romano
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aurozmp · 3 months
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stasera proverò ad usare tumblr come quando ero ragazzina, come quando nessuno mi conosceva e il sentirmi giudicata era l’ultimo dei miei pensieri. è da un po’ che sento il bisogno di sfogarmi qui sopra ma sono costantemente frenata da una sorta di paura apparentemente senza senso. mi sono ripromessa più e più volte di non cedere alla tentazione e di non commettere azioni che potessero ferire la mia salute, fino all’altra sera. un paio di giorni prima dell’accaduto la vocina nella mia testa, che tanto mi ha tenuta compagnia per molti anni, si è fatta sentire rumorosamente, impavida come non mai. ho cercato di frenarla, di non ascoltarla e fare finta di niente. ci ho provato, ma è bastato essere un minimo su di giri che ho ceduto all’impulso. io continuo a dire che non so perché l’abbia fatto, che non ho ragioni per aver commesso una cosa simile ma la verità è che aspettavo questo momento da tempo. l’ho assaporato, ho tolto tutto ciò che in mia convinzione mi deforma e continuato finché di me non è rimasto solo ossigeno nei polmoni. inutile dire che io ora sto facendo finta di niente, sto vivendo le mie giornate come se nulla fosse successo, come se io stessi comunque bene. ho paura che questa sia la classica “goccia che fa traboccare il vaso” perché è così che funziona. parlarne è difficile, ammettere agli altri, a voce alta, tutto questo è vergognoso, umiliate. mi sento umiliata da me stessa e questo odio smisurato verso le mie azioni mi costringono a pensare che oramai farlo una, due, tre, cento volte non cambi la situazione. sono delusa del mio comportamento, sono delusa perché ora come ora posso dire con certezza che queste sono scelte prese e ben pensate. che una parte di me sapeva che in quella determinata situazione e circostanza sarebbe stato semplice, che sarebbe andato tutto secondo i piani che la mia parte malata idealizzava da tempo. io non voglio rimproverarmi troppo, ho timore nel farlo. vorrei solo capirmi meglio e cercare di consolarmi ma è così difficile. appena incontro un problema lo scanso, ci passo sopra, lo evito. non riesco ad affrontare niente senza la paura di crollare e questa cosa prima o poi mi si ritorcerà contro. mi sento sola in questa situazione, mi sento non capita da chi mi sta intorno, da chi fa finta di niente nonostante sapesse determinate cose. mi sento presa in giro. mi tengo impegnata il più tempo possibile, mi riempio di cose da fare per non concentrarmi su quanto io, anche se in modo più lento e meno continuativo, mi stia rovinando. la sera a letto, quando sono da sola, non riesco a evitare tutto questo e ogni notte sono terrorizzata da ciò che la mattina seguente dovrò affrontare, per ciò che la mia mente ha pensato nel mentre sono circondata da buio e silenzio, e che la parte razionale quando mi alzo dal letto il giorno dopo deve affrontare.
e niente, tutto qui, per ora
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francesca-fra-70 · 7 months
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Video-diretta da Lampedusa, panoramica sui migranti: Omaccioni di 80kg, buoni in salute e alcuni anzi la maggior parte con taglio di capelli e accessori alla moda. Sono uomini dai 20 ai 30 anni in condizioni fisiche perfette.
Bambini pervenuti 0
Donne pervenute 0
La buffonata della guerra e carestia continua!
Suvvia venite a noi, la valle delle lacrime accoglierà tutti, il blocco navale era solo una fregnaccia.
8.000 clandestini in 24 ore. L'Italia derisa, umiliata, presa d'assalto da popolazioni straniere pronte a farne il proprio pisciatoio, sputando sulla nostra storia, cultura, dignità.😏
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kon-igi · 11 months
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NON SONO UNA BRAVA PERSONA MA CI PROVO
L’altro giorno un’amica mi ha mandato su whatsapp lo screenshot di un post di tumblr, in cui il protagonista scriveva che aveva dovuto lasciare l’università prima di laurearsi perché doveva cominciare a lavorare per restituire i soldi ai suoi genitori.
La cosa, per chi non lo avesse conosciuto nella vita reale e ignorasse la sua vera storia, aveva anche un suo senso e scatenava una certa qual partecipazione emotiva nei confronti della sfortunata persona che aveva dovuto rinunciare ai suoi sogni.
Ma per me è stato come se Salvini avesse ricevuto una plastica facciale e si fosse messo a frignare sulle sue sfortune di uomo sensibile perseguitato da tutti, perché - vedete - io credevo che esistesse un confine di decenza oltre il quale non si poteva dipingere il personaggio in modo così difforme dalla persona. E invece.
Il primo sentimento è stata l’incredulità (’Sta sicuramente facendo autoironia!’), poi lo stupore (’No, dai... non è possibile!’), poi la rabbia (’Ma davvero si permette di offendere così chi ha vissuto sul serio queste tragedie?!’) e infine la stanchezza (’Davvero non potevo essergli d’aiuto più di così...’).
Ma questo post non vuole parlare di lui (ha scelto il suo percorso di uomo ‘adulto’ e vaya con dios... mi auguro solo per la sua preziosa privacy che tenga il suo egocentrico livore vendicativo a freno) ma di come a volte io faccia fatica a fare pace con quelli che nei momenti di grande stanchezza percepisco come fallimenti.
Per trovare la pace con me stesso mi sono lasciato contagiare dalla sindrome del salvatore e va bene così... in fondo se posso aiutare qualcuno, alla fine il mondo farà un po’ meno schifo.
Sapete chi è un’Incudine-Scudo? No, vabbe’... roba da nerd che capiranno in quattro e quindi evitate di impelagarvi in ricerche che vi confonderanno di più.
A volte immagino cosa si provi a pensare solo a se stessi e alla propria famiglia: io contro il mondo là fuori, con la mia compagna e le mie figlie sotto la mia ala... ma poi ricordo che non è mai stato così, che sono stato educato all’ascolto e alla comprensione, che la mia famiglia non ha mai lasciato nessuno indietro e che i periodi più duri sono stati quando credevo di dover lottare contro qualcosa per poter strappare la mia felicità da qualcun’altro.
Non so... può darsi che senta il peso di questi anni di pandemia, di guerra, di catastrofi ambientali, di risiko nostrani, di gente percossa, umiliata, ghettizzata e lasciata indietro.
L’altro giorno ho visto qua su tumblr questa striscia di Peanuts
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E boh... magari sarebbe bello se voleste condividere con me il colore e la forma di quel Pensiero Felice che una volta vi ha reso così pieni di gioia da non riuscire a trattenere le lacrime.
Ve lo ricordate?
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l-idiota · 1 year
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Sorpresa slegata spezzata
Nera umiliata macchiata
Siamo due noi o sono solitaria?
Paul Eluard.
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