Erano vecchi, storpi, malati, ciechi. Abbandonati dagli altri ma sempre legati alla vita, come ogni animale. Osservando quei musi sofferenti, illuminandoli con una lampada che avevo preso, pensavo a Dio; a quanto potesse essere crudele farci combattere per qualcosa che alla fine ci viene tolta.
Bernardo Zannoni, I miei stupidi intenti
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𝑽𝒊𝒕𝒂
*la più grande ricchezza di un essere umano*
eppure ci sono persone che preferiscono perderla perché non si sentono al proprio posto, esasperati da qualcosa che li rende infelici, esasperati dai problemi, esasperati dalla loro stessa mente. Ma quant’è semplice non viverla più? Basta poco per porre fine a questo. Sto vivendo un periodo buio da un po’, ho costantemente un nodo alla gola…un peso sul petto, vivo e passo le mie giornate sperando che un giorno possa cambiare questa solita routine che mi fa stare male tutto il giorno, ma alzarsi ogni giorno e strascinarsi fino a sera è così estenuante se la cosa diventa una routine, è così “triste” che mi viene da pensare: ma se al posto mio la vita fosse stata donata ad una di quelle persone che vorrebbe davvero vivere ma non può? Quelle persone che gli rimane poco tempo ma vorrebbero averne ancora avanti. Quando penso a me stessa penso solamente agli errori, agli anni passati a quanto sono cambiata e a quanto cambierò, mi sento ripetere tutti i giorni “che ti è successo una volta non eri così”ed è vero, una volta non ero così ma sono cambiata per rispetto verso me stessa, per voler essere libera ma ho alzato troppo il gomito e sono finita in un buco nero, adesso non riesco più ad uscire da lì, continuo a vedere sbagli, in testa ho una specie di trappola, una prigione, vedo me stessa seduta nel bel mezzo di una stanza senza finestre e senza porte , vedo solo muri alti,la situazione è claustrofobica quasi e sono costretta a passare le giornate così, le descrivo così le mie sensazioni, questo è per spiegare quanto è difficile non saper andare avanti da sola, e vedere una sola via d’uscita quella che non dovresti mai vedere perché la vita va vissuta, felici, con tanti sacrifici ma FELICI, io quella felicità l’ho persa da un bel pezzo, quando ho iniziato a vedere che tutto ciò che tocco marcisce, tutto ciò che incontro lo rovino lo estirpo alla radice perché non sono più capace di vivere e quindi rovino gli altri con i miei errori, ma la cosa più brutta è vedere la sofferenza negli occhi di chi mi ha sempre amato e non poter fare nulla se non pensare “se solo non ci fossimo mai incontrati forse potevi evitarti tutto questo” “se solo non fossi mai esistita” , sono una persona orribile e ho fatto miliardi di sbagli alcuni rimediabili altri no, e continuo a farli non riesco più a fermarmi perché ormai per la mia testa è tardi per tutto, vorrei poter porre fine a tutto questo, vorrei poter vedere quel buio e quel silenzio che si vede quando chiudi gli occhi e c’è silenzio, forse sta lì la felicità o forse non c’è semplicemente nulla e se allora volessi il nulla?
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Sto andando a fare un lavoro utile peccato la mia vita sia diventata inutile e senza senso
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Sono esplosa ho urlato con tutto il fiato in gola il mio sentirmi inutile, non saper vivere, non trovare la mia strada e quanto ci sto male ogni cazzo di giorno, vedo i giorni passare senza senso e i giorni stanno diventando anni, anni di è tutto inutile, niente di questa vita ha senso. Mamma e papà meritavate una figlia migliore una figlia felice di essere viva e invece vi ritrovate questo mostro che non è capace di vivere, che piange di continuo, che non si sa semplicemente adattare al fatto che così si vive che così è tutto già stabilito ci sono sempre le stesse tappe in ogni vita che bisogna prima studiare, poi prendere la patente, poi trovare un lavoro, mettere su famiglia e invecchiare fino ad arrivare alla morte. Perché non riesco semplicemente a farmela andare bene questa vita terrena prenderla così com'è, no io mi devo interrogare su a cosa è servito studiare così tanto e poi non ricordare più niente, a cosa è servito imparare cose che ogni giorno cambiano, che non posso riutilizzare ciò che ho studiato per l'università perché nel frattempo sono sopravvenute riforme su riforme, allora azzera il tutto e ricomincia di nuovo da zero come se non avessi già fatto un gradino. Sono sempre allo stesso punto, appena riesco a fare a fatica un gradino c'è qualcosa che distrugge quel gradino e mi ritrovo di nuovo allo stesso punto di prima. Non riesco a trovare il senso di tutto questo e soprattutto non riesco semplicemente ad accettarlo. Sono sbagliata perché sono diventata questo ma che dico sono sempre stata la diversa e mi sono sentita sempre sbagliata proprio come ora, solo che ora crescendo tutto si è più complicato, tutto si è ingigantito e tutte quelle piccole preoccupazioni legate al futuro si sono concretizzate perché questo presente è quel futuro che tanto temevo ma tanto era lontano invece ora è il presente e nel frattempo non ho trovato nessuna soluzione, non è cambiato niente e questo non va bene.
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Trattati meglio.
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Io sono un gioco
Di quelli scartati una volta rotti
Buttati tra rifiuti
Io sono un gioco
Di quelli che usi per poco
Perché ti stufi sempre
Io sono un gioco inutile
Come è inutile essere vivo
Mentre dentro ti assale la tristezza
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Come spesso mi sento…
È anche per questo che adoro Morrissey
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cretine cassette di ambigui liquori
(Alla sacrosanta regola dell'inutilità c'è una grande eccezione, valevole solo per Natale, però: la roba da mangiare e da bere. Non si regaleranno mai abbastanza dolci, salumi pregiati, tartufi giganti, barili di caviale, damigiane e bottiglie di vini; se non altro, fanno allegria. Al bando però quelle cretine cassette di ambigui liquori assortiti con cui i produttori cercano di sbolognare vecchi fondi di cantina che altrimenti nessuno comprerebbe mai.)
da D. Buzzati, La tecnica dei regali è piuttosto in ribasso (Corriere della Sera, 21 dicembre 1960), in Il panettone non bastò
(questo passaggio di buzzati mi ha rievocato alla memoria un vecchio aneddoto di vita vissuta: una volta in uno scatolone di cose dolci si inserì - noi stupidini che si voleva fare i simpatici tra amici - un vasettone di sottaceti, però nascosti, anzi sottaciuti. non se ne seppe mai la sorte. i dolci invece, almeno in parte, li si condivise subito con giovialità e letizia)
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“Alternavo momenti di grande socialità ad altri di isolamento estremo”
The Woman in Me
Britney Spears
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Spesso quando spengo una sigaretta penso che mi sento così, uno schifo. Inutile e nocivo.
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oggi a lavoro ho ammesso di farmi pare mentali à gogo. sono tornato a casa e mi sto facendo ALTRE pare. si parla ora in ufficio de "le famose pare di nico" e mi fa ridere (davvero, non ironicamente) ma in tutta serietà ed onestà devo calmarmi un pochettino con ste pare perché ultimamente mi sto rovinando la serenità da solo un po' troppo spesso
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La vita non è altro che lo sforzo continuo di vivere.
Jackie Polzin, Quattro galline
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Sono stanca, stanca di tutto.. stanca della solita routine e della solita vita di merda.
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No ma grazie della solidarietà
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Vorrei sentirmi speciale per una persona.
Vorrei sentirmi amato.
Vorrei essere la prima scelta.
Vorrei essere il "ne vale la pena" di qualcuno.
Vorrei che qualcuno avesse paura di perdermi.
Vorrei essere il primo pensiero e l'ultimo.
Vorrei essere la notte insonne di qualcuno.
Per una volta, non sentirmi sempre inutile.
- @comenellecanzoni
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