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allefoglie · 3 years
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allefoglie · 3 years
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allefoglie · 3 years
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3 canzoni dai
ok era arrivato il momento di buttare giù alcuni dei pezzi che più ascolto questo periodo:
- VRCVS - Gengive
forse uno dei testi più impressionanti che ho letto negli ultimi tempi. Sarà che essendo l’italiano la nostra lingua madre riusciamo a cogliere delle sfumature nel testo che sono difficile da comprendere un altre lingue. Mi ripeto sempre che vorrei scrivere qualcosa che ha questa potenza distruttiva pur mantenendosi agli occhi banale, scollegato e non violento. Dare in regalo qualcosa a qualcuno, solo che in realtà stai riportando qualcosa che la tua ex aveva dimenticato da te.
mettiam le cose bene in chiaro io tutto questo pragmatismo mai l'ho avuto e mai l'avrò nutro la costante speranza che tutto vada a posto da solo o quanto meno sia scordato come una multa in un cruscotto come le buste d'insalata che hai comprato 10 giorni fa e quante volte me l'hai detto che senza vitamine le mie gengive non smetteranno più di sanguinare  quante volte in piedi davanti al frigo quasi urlando hai detto sono ancora qua facciamo schifo amore mio puzziamo delle cattiverie che ci siam sputati addosso facciamo schifo amore mio la gente dovrebbe evitarci non guardarci negli occhi non sfiorarci noi due dovremmo star da soli come quei mostri che non riescono a lasciare la città sono ancora qua ma dimmi, quanto davvero ti piace la vita per cui non ero pronto? scrivilo sul muro su cui prima o poi io piscerò oppure piangerò
Bastano due righe per non sentirsi poi così duri, come siamo sempre convinti di essere. Io credo che sia questo l’aspetto più pazzesco di questo genere musicale. Che riesce ad essere
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- FINE BEFORE YOU CAME - Forme Complesse
Altro gruppone che anche se a volte mi pare si stia spegnendo, nella realtà sta solo maturando, diventanto più maturo, come è nella vita. Così se ascolto Sfortuna ci trovo un certo tipo di emozioni, se ascolto uno dei loro ultimi pezzi, come Forme Complesse, ci ritrovo altro. Non so se è sempre Filippo Reider (VRCVS) e batterista nei FBYC ad aver scritto il testo.
Ti vengo a trovare appena ho del tempo. Il 30 o il 31 è un po’ presto però. Non stare a spostare le cose, aspetto che paghino il conto di un vecchio lavoro, talmente lontano che ora quei soldi sarebbero oro. Sai meglio di me come funziono. Sto zitto per mesi e poi parlo da solo. Sto zitto per mesi e poi parlo parlo parlo parlo parlo. Nemmeno ti chiedo come ti senti. Se dormi anche tu sopra un letto precario. Se pensi che non stiamo facendo alcun piano. Schivare le feci di chi non merita un cane. Raccoglier bronzini e rientrare per cena. Sfidar geometrie che poi variano sempre. Che tanto alla fine di quello si tratta. Capire se è facile quando calza a pennello oppure adattarsi alle forme complesse. L’avresti mai detto che sarebbe stato così?
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- LA DISPUTE - A Letter
sono tornato dopo tanti, troppi anni, su questo gruppo e su questa canzone. Questi marmocchi possono stare antipatici, possono a volte essere troppo esuberanti, ma hanno anche tirato fuori vere e proprie perle. Il fatto di partire con calma e arrivare alla distruzione pure, emotiva e della voce del cantante sono pazzesche. Provate a focalizzarvi sul primo minuto, in cui di fatto passa dal parlare, al cantare all’inizio dell’esplosione; pensate all’inevitabile fine.
In un minuto e 35 avrete già esplorato tantissime emozioni diverse tra loro. Quando poi imparerete a memoria la canzone, allora sarà ancora uno step successivo, vi immaginerete di cantarla direttamente in faccia al cantante, in un concentro. Mi è successo. Altra memoria che ho è questa ragazza conosciuta in un ostello in British Columbia con un tatuaggio disegnato dal cantante.
Everybody wants a reason for everything. It's so much easier with someone or something to blame. I've always struggled at the root of the problem. Has it been absence or my constant lack of defense? I've never spent a lot on finding a remedy. I guess I figured that it hurt for a reason, I guess that's why I've always turned to writing it down. Not just in stories, but the letters in between. And I guess that's why it haunts The pages of everything—to self-examine.I think the thing is that I shut off from everything. From friends and family and my own ambitions. From having fun. I just shut off from everything. Self-defeating? Yeah, probably. But I don't Know that I had total control over it. And I'm not sure it even matters why. Sometimes things Happen and you can't do anything. Plus, I'm the only one who deals with it anyway. So if Everyone could do me a favor And just put their fingers down I'd—and keep your mouthsSorry. I know I seem angry. I'm not, I I promise. I just know I did this to me. And I will deal with It accordingly. And I don't need opinions from those never a part of it. Don't need them pointing Out my problems, they're mine. Don't need reminders I know better than anyone.And yeah, I know, I should be finding another way. I know that I should be out seeking a Substitute. But just forgetting never really made sense to me. So I haven't been.Do I feel embarrassed about it? I think you know the answer to that. I think you'd probably feel a Little bit embarrassed for me, wouldn't you? I know I should've moved on ages ago, been happy already, But it's never been that easy for Me. Or maybe it was me that made it so hard. I know I've only ever tried a handful of times To sever this thing torturing me. It never got me Anywhere, with anyone. No friendship or hobby, no lover's bed worked. But looking back I Maybe never tried hard enough, And it is my fault.Maybe I never tried at all.
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allefoglie · 3 years
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allefoglie · 3 years
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mettiam le cose bene in chiaro / io tutto questo pragmatismo mai l'ho avuto e mai l'avrò / nutro la costante speranza che tutto vada a posto da solo / o quanto meno sia scordato come una multa in un cruscotto / come le buste d'insalata che hai comprato 10 giorni fa / e quante volte me l'hai detto che senza vitamine le mie gengive non smetteranno più di sanguinare  / quante volte in piedi davanti al frigo quasi urlando hai detto sono ancora qua / facciamo schifo amore mio / puzziamo delle cattiverie che ci siam sputati addosso  / facciamo schifo amore mio / la gente dovrebbe evitarci / non guardarci negli occhi / non sfiorarci / noi due dovremmo star da soli / come quei mostri che non riescono a lasciare la città / sono ancora qua / ma dimmi, quanto davvero ti piace la vita per cui non ero pronto?/ scrivilo sul muro su cui prima o poi io piscerò / oppure piangerò
VRCVS - Gengive
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allefoglie · 3 years
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Ti ho visto volar via come foglie secche al vento senza opporre resistenza a quanto attorno accadeva e ho visto lacrime color della pece cadere da occhi dipinti di nero un nero un nero cela il vero a nulla sono valse le mie grida solo sospiri nel rumore che mi circonda ma continuo a pensare continuo a sperare che nulla attorno cambi ancora ma il nero il nero nero cela il vero perchè a cambiare non è mai quello che voglio io sono stremato distrutto da questo incessante mutare e quanto vorrei esistesse almeno una cosa su cui poter sempre contare senza ombra di dubbio che prima o poi anche questa volerà via e lascia che sia io a decidere della mia vita
With Love - Prospettive per il futuro
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allefoglie · 3 years
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I sit here waiting as time keeps slipping away In my heart are all the words that I want to say Without you I know that I, I would die And with you I know my heart would always try You have my heart You have my soul True love It should last forever Time's slipping away I can't shut up my mouth I have to say how I feel Cause when I can't control my heart I know that it's real I hold on tight and try to convince you to stay And have my heart tell you what I've been dying to say You have my heart You have my soul True love It should last forever Time's slipping away My mind's made up and I know that I want you Because these words and feeling of love are all true I'll never say it but I always want you to know As each day goes by my love continues to grow You have my heart You have my soul True love It should last forever, forever You don't remember me I sit here waiting as the years keep slipping away In my heart were all of the words that I wanted to say I didn't get the chance to show my feelings were real And my heart would never tell you just how I feel My hopes and dreams are crushed and have washed away Leaving my heart empty and without a word to say My hopes and dreams are crushed and have slipped away My hopes and dreams are crushed and all washed away
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allefoglie · 3 years
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Questo video lo trovo pazzesco. pensate trovarvi in questa situazione, costantemente. Questa secondo me è una delle rappresentazioni più fedeli mai esistite della vita di un punk.
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allefoglie · 3 years
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La mia playlist SHOEGAZE
“Guardarsi le scarpe” Cosa si intende per Shoegaze? in buona sostanza questo affascintissimo termine negli anni 90 si riferisce all’atto di guardarsi le scarpe per utilizzare i pedali della chitarra e degli altri effetti sonori. Un genere musciale in cui chi suona è più intento a guardarsi i piedi che il pubblico. Nato in Inghilterra questa piccola nicchia musicale prevede suoni distorti, forti riverberi e distorsioni. La parte vocale è di solito molto melodica, i riff ripetitivi e spesso suonati in monocorda; le atmosfere di sogno create avvicinano molti gruppi al dream pop.
Voglio aprire con la traduzione della canzone che apre la playlist, ovvero The Same Thing Happening to me all the time, even in my Dreams, dei Teen Suicide: LE STESSE COSE SUCCEDONO SEMPRE ANCHE A ME, ANCHE IN SOGNO Ho sognato che morivo / E mi sono visto diventare di nuovo un’ombra/ Proprio come mi succedeva quando ero piccolo./ Ho visto le mie ossa spezzarsi ed aprirsi e tutte le cose che ti ho tenuto nascoste uscirne. / Tutti i segreti che non pensavo avrei mai rivelato a nessuno. Sono caldo e annoiato e vago in questo posto. / Non è meglio o peggio di qualsiasi cosa mi sia mai successa / Ma vorrei non aver mai incontrato molte delle persone che ho incontrato. / Non perché non mi piacciono, ma perché non faccio che deluderle. / E quando deludi sempre tutti è difficile non aver voglia di morire. Ho sempre questa sensazione strana di vergogna / Come se stessi venendo guardato da mille occhi brillanti, vendicativi / Dietro a finti specchi in bagni pubblici e vagoni della metropolitana. / E so che, ovunque io vada, non sono il benvenuto. 1- Teen suicide - the same things happening to me all the time, even in my dreams
i have dreamt about what it's like to die and i saw myself becoming shadows again just like i did when i was a kid
Gruppo con sonorità Lo-Fi e Minimali, nato da Sam Ray, mente di altri gruppi che troveremo nella playlist. Testi veramente introspettivi, malinconici e accompagnati da riff allegri e suoni dolci e soffusi. Questa band di Philadelphia, Pennsylvania, che adesso ha cambiato nome in "American Pleasure Club" per ragioni che ignoro, ha pubblicato svariati dischi e secondo me meritano più di un’ascolto, per l’atmosfera surreale e molto particolare che riescono a creare
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2- salvia palth - girl Adoro questa canzone, ma tutto l’album Melanchole in generale. Questo progetto che proviene dalla Nuova Zelanda è opera di Daniel Johann, un ragazzo che ha messo in piedi questa opera all’età di 15 anni. Credo che per questo motivo l’album sia ancora più sincero, reale e meritevole di ascolto che mai, perchè la finzione è zero e le emozioni e i testi parlano sul serio di un adolescente. Voglio dedicare a questo artista un approfondimento a parte, perchè secondo me lo merita. 
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3) Crywank - Memento Mori Voliamo dall’altra parte dell’Oceano e arriviamo in Europa (o quello che si considerano insomma), cioè Manchester, UK. I membri sono solo due: James Clayton e il batterista Dan Watson i quali dichiarano di sciogliersi dopo il tour del 2020. Fatto sta che scoppia una pandemia mondiale (ah si giusto, lo sapete) e la band deve troncare il tour a metà, e al momento non so dirvi se si siano sciolti o meno. Ascoltare questa roba in questo periodo credo che in qualche modo possa farcela apprezzare in pieno.
4) Elvis Depressedly - Pepsi/Coke Suicide Canzone di assoluto spessore, che ti entra in testa e non se ne va più. Pensate alle notti passate sveglie da adolescenti, in cui si ha paura di qualsiasi cosa, nonchè a quella malinconica gioia di vivere che accompagna quel periodo, fondamentale, della vita. Gli Elvis Depressedly sono una band della Carolina del Nord.
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5) I Don't Love · Have a Nice Life Questa è una delle band che viene riconosciuta come padre fondante di questo genere. Il muro di suoni distorti e le sovrapposizioni prodotto dal duo di Dan Barrett e Tim Macuga è ipootico e tendente alle atmosfere di sogno. Questa band si è formata nel 2000 ed è ancora attiva, alcuni pezzi, nonstante fossero pioniristici, ha ottenuto un successo (per questo genere) molto alto.
6) Dandellion Hands - Lonely è veramente difficile sapere qualcosa su Nick Heck, la persona che sta dietro questo progetto che si colloca geograficamente a Philadelphia. Tutto ciò che serve sapere è alzare il volume e godersi l’ascolto.
7) Carissas Wierd - Unfailable Leggendaria band di Seattle, di cui ho parlato in un approfondimento (ma in realtà ho detto poco e niente, pur rimanendo uno dei pochi pezzi buoni che credo di aver scritto) QUI Qualcuno potrà dire che non sono realmente shoegaze, ma solo in parte e stronzate del genere, tuttavia ritengo che, il modo di cantare dei due cantanti, ma in particolare di Jenn Champion, che poi è il progetto autonomo della prossima canzone e della band S li possano tranquillamente far includere in questa playlist. Che dire, ho demolito il viniile a forza di ascoltarlo, secondo me uno dei migliori della storia della musica (che conosco io)
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7) S - White House Come stavo giusto dicendo prima, questo è il progetto solista di Jenn Champion (per un pò si è fatta chiamare Jenn Ghetto, salvo poi cambiare nome in quanto ritenuto da molti offensivo). Questa ragazza di Seattle riesce a mettere in campo delle emozioni che nessun altro, secondo me, è mai riuscito prima. Ho provato a contattarla per provare a organizzargli un concerto qui in Italia, ma senza successo. Le sonorità e la consapevolezza di questa ragazza hanno un’impronta indelebile del Pacific Northwest americano e sono uno degli svariati motivi per cui mi piacerebbe chiudere gli occhi e risvegliarmi lì, e viverci per sempre.
8) Julia Brown - An Abundance Of Strawberries Band da Baltimora, nata dalle ceneri dei Teen Suicide nel 2013.
9) Ricky Eat Acid - Hey ltro progetto di Sam Ray, ragazzo di Baltimora: ovvero colui che sta dietro sia a Julia Brown che ai Teen Suicide. Altro da dire?
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10) Slowdive - Catch the Breeze Non potevo non inserire un pezzo degli Slowdive, a cui prima o poi dedicherò un articolo a parte. Band unica, irripetibile, che ha saputo portare un’influenza indelebile per molte altre band venute dopo di loro, sia nel dream pop che soprattutto nell’emo. La registrazione, che risulta volutamente fatta in modo grossolano è un viaggio unico, che ognuno di noi dovrebbe concedersi almeno una volta nella vita. posto questo video chiaramente più recente, con l’audio rivisto (è del 2018). Il meglio di Reading, UK. https://www.youtube.com/watch?v=JVUot9vF9X4
11) Swirlies - Pancake Direttamente da quella realtà musicalemente pazzesca e più unica che rara che è Boston, questa band è una di quelle che ha saputo creare qualcosa di nuovo, mischiando sonorità punk al lo-fi e suoni semplici, oltre a una grande sperimentazione. Questa è una di quelle canzoni che bene o male tornano con prepotenza nelle mie cuffie.
I get headaches from time to time It's kind of foggy and I can't hardly see right
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12) Leave the Planet - Surrender Ancora una volta Inghilterra, questa volta meno suoni Lo-Fi di bassa qualità e un pò più di pop.
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13) DIIV - Taker Dalla città di Brooklyn, New York, I DIIV nascono dal poliedrico Zachary Cole Smith (batteria nei Beach Fossil e chitarra nei Soft Black) nel 2011 circa dalla canzone Dive dei Nirvana, salvo poi modificare il nome nel 2012 perchè uguale a quello di una band dal Belgio. I membri di questa band fanno largo uso di droghe, il che provoca grossi problemi, tali per cui Colby Hewitt venne allontanato e sostituito da Ben Newman, nel 2015. Il problema dell’eroina però non è solo del bassista, ma anche dello stesso Zachary Cole Smith che tra ricadute, riabilitazioni e altre ricadute nella roba riesce si a produrre molta musica, ma è spesso incapace di esibirsi e dare continuità al progetto, che sembrerebbe aver trovato consistenza solo qualche anno fa. Una band favolosa, che merita l’ascolto dei loro LP interi, e che speriamo non venga completamente offuscata dalla roba (e i casini che ne derivano) e faccia piomabre Zachary nell’oblio.
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Trovate tutta la playlist cliccando SU QUESTO LINK
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allefoglie · 3 years
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Una volta la musica serviva a sognare un futuro migliore. Ora no.
Una volta la musica serviva a sognare un futuro migliore. Ora no. Serve ad annullare la consapevolezza che non solo ci è negato il futuro, ma probabilmente anche il presente. Serve a zittire tutte quelle voci che tutti i giorni ci martellano l’anima, mettendoci davanti a quello che siamo diventati. Serve a dimenticarsi, per un pochino, che la nostra vita non sta andando e non andrà mai come l’avevamo immaginata.
Ho studiato sociologia e ho amato studiare anche se mi è sempre stato sul cazzo che spesso, quando si diventa esperti in qualcosa, si tende a rinchiudersi nella propria cerchia, finendo a esprimere concetti in un modo che non è più fruibile da tutti, rinchiudendosi a parlare solo tra esperti del settore. è una cosa che mi è sempre stata sul cazzo dei professori, ma più in generale è un modo di fare che diffuso non solo tra professori, ma anche tra altri esperti, tipo gli avvocati. Devono sempre spiegarti una cosa banale citando i codici di commi e gli anni, i numeri di legge di cui non può sbattertene di meno. Questo è esattamente il modo di parlare che voglio provare ad evitare, nel senso che sarebbe anche facile utilizzare un certo tipo di linguaggio, delle citazioni o degli eventi particolari, ma mi farebbe parlare solo con chi già conosce questa realtà. Tantissimi anni fa avevo creato una fanzine di nome Sleeplike (ho scritto due numeri e non chiedetemeli perchè ho poi cancellato ed eliminato fisicamente tutto) in cui provavo a spiegare delle teorie sociologiche in termini semplici, a uso di tutti, o per meglio dire, a chi voleva sbattersi un minimo per aprire il cervello a cose nuove (non è mia volontà parlare con chiunque perchè non ho nulla da vendere e non sono la chiesa).
Ora, credo che se esiste una cosa in grado di annientare questo comportamento di chiusura, sia la musica. Perchè la musica richiede semplicemente un ascolto, che sia critico e ragionato o superficiale per arrivare alle persone. Ma quale è il rapporto tra la musica e le persone? La musica riflette la società in cui viviamo e il rapporto tra la musica e la società è biunivoco, nel senso che si influenzano a vicenda.
Molte sottoculture nascono in seno alla società in cui vivono - in contrapposizione o in conflitto- e si esprimono tramite la musica. il punk ne  è l’esempio più lampante, dove al rifiuto di alcuni valori della società (una vita regolare, il culto del lavoro e l’aspettativa di costruire un futuro, la religione come dogma e la mediocrità come stile di vita) che si esprime appunto con un genere musciale (oltre che un codice di abbigliamento, di linguaggio etc). Così come lo è la musica per definizione POP (popolare) in cui i valori della società contemporanea vengono sposati e dati per giusti (Britney Spears era l’esatta rappresentazione dell’adolescente degli anni 2000): ovvero l’adolescente bianca e bella che utilizzava il suo corpo come strumento di sensualità e che afrontava temi come le relazioni umane nello stesso modo con cui venivano affrontati da MTV, dai mass media e dall’industria fashion di quegli anni. Britney ha creato e prodotto un impero economico con le sue canzoni. Insomma, la musica in questo caso era una cassa di risonanza dei valori dominanti della società così come al contrario i Sex Pistols e il loro nichilismo erano la contrapposizione della società bacchettona inglese. Per spiegare questo concetto credo che il testo di questa canzone dei Raein sia il metodo più efficace e semplice che si possa esprimere:
It is not just music for most of us A recollection of hope And broken dreams That can leave you Filled with anger Grief, joy Frustration and love It flows from our heart Through our bleeding lungs To reach you deep inside To make you feel like we feel... Alive Raein - Artmachine Observation Tower
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Ma in che misura i generi musicali riflettono la società? Quello che è impossibile, o veramente molto difficile è sapere se venga prima la musica o la società con le sue mutazioni (nasce prima l’uovo o la gallina?), ma per ciò che rappresenta il processo culturale è tutto molto evidente. è il motivo per cui, tendenzialmente, la musica che va di moda in un periodo fa quasi sempre schifo a chi proviene da una generazione antecededente, perchè in qualche modo ogni generazione appartiene ad alcuni generi musicali. è il motivo per cui a uno della mia età tendenzialmente farà schifo la musica Trap, del perchè i nostri genitori non apprezzano la musica che ascoltiamo e così via. I messaggi che un genere musicale propone possono anche non essere in conflitto con i valori sociali, ma il modo con cui vengono espressi è in conflitto. Significa che la musica trap sostanzialmente riflette i valori di un qualsiasi 30/40 enne medio (fai più soldi che puoi / falli in qualsiasi modo/ importanza egoismo rispetto all’altruismo / materialismo e liquidità delle relazioni) solo che il 40 enne medio dice che picchierebbe suo figlio per il fatto di ascoltare trap perchè ha dei testi che reputa offensivi “fai i G facili coi social / diventa milionario e gira su una Tesla / fumati una canna lunga mezzo metro/ fottiti tutte le troie che riesci) anche se in realtà sono le stesse, identiche cose che vengono proposte a una persona della nostra epoca e a cui la stragrande maggiornaza delle persone della mia generazione ambisce: soldi, macchina costosa che esprime il tuo status sociale, cocaina, donne fighe da mostrare in giro come trofei.
In altre occasioni invece, è proprio un genere musciale a proporre valori e visioni diverse, spesso in conflitto con le altre sottoculture. Ad esempio la musica EMO che pone l’importanza delle relazioni in un contesto (il punk) in cui storicamente si parla di egoismo e di lotta sociale, nonchè di temi di rilevanza politica. Stessa cosa per lo Straight Edge, dove allo storico culto nichilistico delle droghe e dell’autodistruzione si contrappone una visione diversa, più o meno riflessa su se stessi, tipo il rifiuto delle sostanze, ma sempre in ottica di rifiuto del sistema di valori dominante della cultura occidentale capitalistica.
Nell’esempio di altri generi musicali l’influenza con la società è evidente, perchè sono il luogo e la realtà a influenzarne i messaggi e la musicalità. L’esempio più banale è la musica rap da ghetto povero degli States, piuttosto che generi musciali praticolarmente forti in luoghi molto peculiari, come il Nord Europa. Ho passato tantissimo tempo, in modo che in molti potreste definire ossessivo compulsivo, a cercare i luoghi da cui venivano le band, andando personalmente a vedere il quartiere che c’era scritto sull’indirizzo stampato sul vinile e provando a risalire ai luoghi da cui venivano determinati elementi di alcune band. Credo che se ascoltiamo alcuni generi musciali e ci perdiamo il contesto ambientale in cui nascono (o spesso l’epoca storica) stiamo perdendo l’opportunità di capire sul serio quella band. Se Britney poteva venire da una qualsiasi città occidentale contemporanea (era di fatto la rappresentazione di ogni teenager occidentale dell’epoca), per altri generi è affascinante capire perchè proprio li. è la domanda che mi sono da sempre posto con band come i La Quiete/Raein: perchè proprio Forlì? 
Cosa rende qualcosa più o meno socialmente accettabile all’opinione pubblica? In tutti gli anni in cui mi sono posto questa domanda la sola e unica risposta che ho trovato è questa: la commercializzazione. La commercializzazione è quel processo per cui alcuni attori della società riescono a vendere qualcosa agli altri, solo per fini di lucro e senza necessariamente credere in ciò che vendono. Creano bisogni e prodotti da acquistare per soddisfarli. In parole povere, se la musica dichiaratamente POP nasce per questo fine: pensate alle hit estive sole/cuore/amore o alla sopracitata Britney Spears, gli altri generi musicali diventano commerciabili (e quindi accettabili e vendibili dalla società) dopo il processo di commercializzazione. Pensate a band pop punk, come gli emo truccati e coi ciuffi, alle band stile Avril Lavigne o Green Day, pensate all’alta moda che propone borchie, giubbotti in pelle, jeans strappati e altri elementi del punk vendendoli a cifre altissime ai loro acquirenti ignoranti di sottoculture ma col portafoglio gonfio, disposti ad acquistare una borsa dell’IKEA con scritto Luis Vuitton per migliaia di euro e così via. Praticamente ogni sottocultura viene sottoposta a questo tipo di processo e normalmente ciò che accade è che una persona “regolare” (che non fa parte di una sottocultura) arriva ad ascoltare di un genere musicale è solo la versione commercializzata della reale musica di quella sottocultura. Insomma, pure la musica trap non si esprimerà con Sferaebbasta, ma avrà sotto sotto delle band che non sono commercializzabili e che hanno segnato la nascita e i canoni di quel genere musicale. Sfera è la versione pop di quella sottocultura e di quel sottogenere musicale dell’hip hop.
Un’ultimo accenno da considerare, con cui voglio concludere, andando a ripartire dall’inizio è questo. Perchè ascoltiamo la musica oggi? Se è evidente che i sessantottini ascoltavano determinata musica perchè speravano in un futuro migliore, se è vero che i messaggi del punk sono andati da una visione nichilistica di rifiuto, verso una positivistica di messaggi nella direzione di cambiare il mondo in meglio negli anni 90, e poi c’è stata sempre più un’ondata introspettiva ed emotiva negli anni 2000, fino ad arrivare all’influenza sempre maggiore con l’elettronica che per definizione è la musica più ambientale e con meno messaggi di azione sociale in assoluto, che vive solo nel presente e non nel futuro, è inequivocabile che la musica rifletta, sempre, l’epoca in cui viviamo. Guardandola con questi occhi è assolutamente normale e scontato che un adolescente dei nostri giorni ascolti musica trap, priva di idee politiche, di volontà di cambiamento sociale e di alcuni valori per quelli della nostra generazione fondamentali. La musica serve ad alleggerire le sue giornate. Se io a 16 anni sarei stato disposto a morire per i miei idealismi, mentre in cuffia mi sparavo certa musica punk è normale che un 16 enne di ora ascolti Trap e abbia solo voglia di fumarsi una canna e non pensare. Stiamo vivendo una realtà in cui un giovane non solo non ha alcun futuro, ma nemmeno un presente. Questo è ciò che ci sta dicendo la musica che ascoltano e questo è ciò che ci stanno provando a dire loro. Se continuiamo a valutare sempre tutto in modo superficiale continueremo a creare una società di mediocri borocrati e gente non interessante, che ascolta “un pò di tutto” in modo ignorante e non consapevole e che produce quella società disfunzionale in cui viviamo, appiattita dal solo valore di ricerca di ricchezza economica anche a qualsiasi costo.
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allefoglie · 3 years
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Una volta la musica serviva a sognare un futuro migliore. Ora no. Serve ad annullare la consapevolezza che non solo ci è negato il futuro, ma probabilmente anche il presente. Serve a zittire tutte quelle voci che tutti i giorni ci martellano l’anima, mettendoci davanti a quello che siamo diventati. Serve a dimenticarsi, per un pochino, che la nostra vita non sta andando e non andrà mai come l’avevamo immaginata.
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allefoglie · 3 years
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Hazer · Palence (2012)
Savanh Phaophanit aka Palence  è un artista di Londra. I suoi strumenti sono una chitarra Gibson ES-335 del 1981 e un Tandberg 4000X Stereo Tape Recorder, e non utilizza alcun sample o suono già pre registrato. Sono riconducibili a lui sonorità di vecchi gruppi emo, nonchè suoni Lo-Fi. Il suo sito, molto figo è questo: https://www.palence.com/
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allefoglie · 3 years
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Du Selection playlist - Screamo
Iniziamo con una playlist di musica screamo, che è in assoluto uno dei generi che ascolto di più. Credo che queste canzoni mi abbiano accompagnato per tantissime ore durante gli allenamenti e le gare, ma non solo. è un genere che non è di facile ascolto, richiede comunque un pò di impegno, per apprezzare le parti melodiche così come quelle più tirate e i testi urlati.
1) Funeral Diner - We become Buried
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Non potevo che cominciare con una delle mie band preferite, per me una delle più influenti, complete e appassionanti di sempre: una delle band più importanti della storia. Forse la più grande di sempre. Half Moon Bay, California, attiva tra il 1998 e il 2007. Prima o poi scriverò un approfondimento solo su di loro, ma la carenza di materiale e il senso di inappropriatezza a scrivere qualcosa su questa band finora mi ha fermato. è una delle band fondatrici del genere screamo, che riesce amescolare lati cupi e oscuri con parti melodiche e tirate allo stesso tempo. Testi favolosi e discografia eccezionale la rendono una delle mie band preferite di sempre (ah lo avevo già detto);
And we resign ourselves to existence in the dark You must stay, stay afraid, you must stay afraid And the hate only gets worse, hidden in the low light The hate only gets worse
2) Portaits of Past - Kqed Equal Volvo
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Altra band leggendaria, altra band californiana attiva tra il 1994–1995 e sempre della zona della baia di San Francisco.
Questo LP intero è un viaggio pazzesco, i Portraits of Past nella storia sono riusciti a delineare delle emozioni che probabilemente nessuna altra band è mai riuscita ad esprimere. Nel loro vinile comprato in una bancherella anni fa ho trovato racconto scritto con la macchina da scrivere, favoloso.
A sick look glazed over my repression Humbly I'm dismissed with no warning A sick look glazed over my repression Humbly I'm dismissed with no warning
3) Ampere - We Neither Rise Nor Fall
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Cambiamo lato della costa americana, e si capisce subito come in East Coast le cose suonino doverse, si va nel colto Massachussets. Boston è patria di Streight Edge e band tamarre, gli Ampere hanno influenze dall’hardcore veloce, le loro canzoni sono veloci e tirate. I loro LP e i loro live faticano ad arrivare alla mezz’ora. Ne ho scritto un approfondimento qui
4) City of Caterpillar - As Curtains Dim
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Questo è un altro di quegli LP che ho distrutto a furia di ascoltare. Li ho visti live e posso solo confermare come li ha descritti un mio caro amico. “hanno suonato due note e hanno annullato tutti quelli che avevano suonato prima” Band di Richmond, Virginia, a cui trovare un’etichetta sembra stupido. I City of Caterpillar dovrebbero, a essere precisi, essere sotto la categoria “post hardcore”, ma li ho inseriti qui perchè questo è uno dei pezzi che ho ascoltato per interi periodi della mia vita in loop, mentre correvo. Ricordo interi autunni trascorsi ascoltando la ripetività delle loro canzoni, fino a quasi entrarci dentro. Ho scelto questa canzone “postuma”, registrata dalla band dopo che si erano sciolti per poi riformarsi (grazie gesù), perchè secondo me descrive meglio di tutte chi sono i City of Caterpillar. Una canzone introspettiva, oscura, a tratti visionaria, che parla di ciò che la band sarebbe diventata e dei fantasmi di noi stessi che tutti siamo diventati
Close your eyes Sway your bodies As I turn my back Cos I'm scared I'll cringe At this ghost I am
5) La Quiete - Cosa sei disposto a perdere Vabè, i La Quiete. Credo sia superfluo anche solo spendere due parole su questa band, di cui ci sarebbe da parlare per un libro intero. è assurdo pensare che a Forlì possa essere nata ed esistita una band che ha saputo far cantare tutto il Mondo. Siamo fortunati del fatto che i loro testi siano in italiano, così da poterli imparare a memoria con facilià e tenerli a mente, sempre, quando nella vita serve cantarli.
Solleticati dal vento correre per farsi rubare la prima risata, gli occhi bambini e bagnati. Vorrei corressero ancora ginocchia sbucciate e non dipingere risposte prive di colore.
6) Malady - Tongue Like a Serpent
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Band assolutamente diversa da tutte le altre, non a caso al suo interno ci sono dei membri dei City of Caterpillar e dei PG. 99, che si sciolsero entrambe nel 2003. Mescolano generi diversissimi tra loro riuscendo a creare qualcosa di nuovo e inaudito. Sperimentali e avanguardisti.
They like me like flies on stinking meat.
7) Saetia - Some Natures Catches Ho approfondito questa band qui Band leggendaria e pilastro per praticamente tutta la musica screamo mai esistita. Autentici pionieri del genere, mai diventati famosi e sempre e per sempre band indimenticabile per chi gli ha dato almeno un ascolto nella vita. La voce più tirata e dolorosa che esiste.
8) Age Sixteen - Peter Pan Complex
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Di questa band ho scritto un approfondimento qui Si tratta di una band proveniente dalla Baltimora più grigia e problematica. Una band che parla di emozioni in un posto dove l’umanità è ridotta all’osso.
9) Frail Hands - Nothing Said Ok tra le tante band forse quella è la meno importante, ma è comunque nella playlist. Band fresca di Halifax, NS, che ha un suono pulito e per certi versi elegante. Qualcosa di più semplice ed orecchiabile andava inserito, e loro mi è capitato di ascoltarli.
10) Suis la Lune - My Mind is a Birdcage
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Band che a qualcuno piace da morire e a molti fa schifo, è una band molto particolare, che io amo, che viene dal freddo nord svedese di Stoccolma. Questo lavoro del 2005 contiene dei pezzi che vanno ascoltati con calma, coi loro climax e discese lente e costanti. Ho dei ricordi a tratti spiacevoli a tratti bellissimi legati a questa canzone. Sarai nella mia memoria come un uccello in gabbia.
but you will stay in my memory like a bird in a cage. you will never be released from my mind. save me, please. and it always comes down to this. wake me up, and open my eyes.
11) Touche Amore - Throwing Copper
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Saranno anche considerati fighetti. Saranno quello che vi pare ma questa canzone è spettacolare. Tirata dall’inizio alla fine, con un grande testo e un suo senso, sia estetico che musicale. Una band che dal vivo è coinvolgente e ascoltata da cuffietta rende comunque bene. è post hardcore? massì, ma ci stava in playlist. Di dove sono? Los Angeles.
Like staring at a flickering light: You don’t know when it’ll burn out Or how much time you have left to let it light up your life Because when you’re at your darkest It’s all you have to survive Like throwing copper in a well: You’ll never know if wishes work only time can tell But if superstitions can give someone faith Then I’m throwing my wallet and begging for change
12) Kodan Armada - Say Something Band che viene dal fottutissimo Kentucky, città di Louisville. Si, è lo Stato dei cazzo di polli fritti KFC, delle pianure desolate, della gente armata in casa e dei bifolchi più bifolchi. Questa canzone mi piace nella sua sincopata ripetizione della frase “say something”, quando il crescendo di suoni parte da poco più di una cantilena a un urlo. Grand band, forse sottovalutata, nella mia playlist c’è sempre.
13) Loma Prieta - Uniform
I stand alone My strength unyeilding My mind a martyr This is all i fucking have to give to you This is all i know And i'll ever known So don't try to fucking pull me down I know what i do Right i know I can't hold my head high But who has faith in me? Who has faith in me? Who has faith in me? But who has faith in me? Who has faith in me? Who has faith in me? No love No hope No fucking change No love No hope No fucking change No fucking change I swear I will never change
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Non si può rimanere indifferenti a un pezzo come questo, sono 3 minuti della vita spesi bene. E la voglia di rimetterlo in loop è ogni volta la stessa, da quando ho ascoltato questo pezzo la prima volta nel 2012.
Band che deve il suo nome al devastante terremoto del 1989 che distrusse la Baia di San Francisco, da dove proviene la band. Come potete notare sono molte le etichette e le band screamo di quell’aerea, segno di forte sottocultura e cultura musicale e di una tradizione di questo genere. I Loma Prieta possono risultare ripetitivi nell’ascolto di un intero LP, ma questa canzone per me è una perla assoluta. Provate a cantarla, il testo è sopra.
trovate l’intera playlist Screamo su Spotify cliccando QUI
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allefoglie · 4 years
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Chewbecca Kaboom, 1992, Washington State, Olympia
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allefoglie · 4 years
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Per me questo è uno dei testi più belli mai scritti nella musica italiana Ancora adesso ricordo cosa indossavi, come dicevi cosa. Come guardavi, cosa credevi come. Quel che indossavi non era certo rosa. Chi ti assicura che a sbagliare non eri tu? Il mondo esplode ed io sto attento a chi dar del lei e a chi del tu. La gente muore ed io sto attento a non accostare il nero al blu. Quando saremo grandi io non sarò niente. Eppure ti mancherò.
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allefoglie · 4 years
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Dite quel cazzo che volete ma sto live è da brividi si sentono le emozioni dallo schermo
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