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dama-velata · 1 year
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Sono una donna sola. Non so se sia colpa delle persone sbagliate al momento giusto o delle persone giuste al momento sbagliato, non so se sia soprattutto colpa mia o magari del caso, del destino; non lo so. Quello che so è che ci si abitua a tutto, davvero a tutto, ma non alla solitudine. O meglio: io non mi ci posso abituare. La solitudine mi ha reso una persona libera, mi ha insegnato l’indipendenza, mi ha insegnato a godere delle piccole cose. La solitudine mi ha insegnato il coraggio e la forza di volontà, ma soprattutto mi ha insegnato a guardarmi dentro, ad accettare i miei difetti e ad ammettere di avere dei pregi; la solitudine mi ha insegnato ad amare, a voler bene. Qualcuno mi dirà: “Ad amare si impara in due”, ma non è mica detto. Io quale sia il valore da dare alle persone l’ho capito così, con un posto vuoto accanto.
- Susanna Casciani
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dama-velata · 1 year
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dama-velata · 2 years
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Quando sai fare qualcosa e non ti spieghi come. Quando sai qualcosa e non capisci in che modo. Quando ti viene facile, spontaneo, naturale…
Non è la tua personalità a muovere i fili. Non è il tuo ego, né il tuo studio.
É ciò che resta. É ciò che sei e che viene prima. Che non finisce e che ti richiama.
Il cuore non mente e non dimentica.
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dama-velata · 2 years
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Sono profondamente arrabbiata con la mia vita e per quello che mi sta dando. Avrei solo voluto sentirmi viva, rinata, sarei voluta uscire da quella bolla che mi circondava ormai da troppo tempo e mi teneva lontana da qualsiasi tipo di emozioni, che mi impediva di conoscere le persone, i sentimenti, che mi faceva sentire ma non ascoltare gli altri e nemmeno me stessa. Avrei voluto respirare aria nuova, percorrere strade nuove e perdermi tra i volti di gente sconosciuta. Non chiedevo molto, non chiedevo affatto tanto e questi piccoli sprazzi di serena quotidianità, la vita avrebbe dovuto concedermeli. Perché si, perché ci ho sempre messo l'anima e il cuore in tutto, perché mi sono sempre impegnata e sacrificata, perché me lo meritavo. E non mi meritavo di rimanere chiusa in questa stanza, a mangiare, a dormire, a piangere, a guardare sempre le stesse quattro mura, senza poter parlare con nessuno, senza poter vedere nessuno, se non i fiori che iniziano a sbocciare e le persone che cominciano a uscire, mentre io sono bloccata a osservarli da questa finestra, da oltre due mesi e per chissà ancora quanto. La vita non avrebbe dovuto farmi questo.
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dama-velata · 2 years
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(vorrei imparare a non piangere, a non arrabbiarmi e a non rassegnarmi. Ma quando si sussegue una brutta notizia dopo l'altra come si fa?)
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dama-velata · 2 years
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Ehii, non posti più??? 😘😘
Quando ritroverò la voglia di scrivere forse lo farò ❤️
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dama-velata · 3 years
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A coloro che si son persi ma non dimenticati
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dama-velata · 3 years
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Promemoria per me: non rimandare partenze sperando che ti chiamerà perché non lo farà.
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dama-velata · 3 years
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Non hai niente da rimproverarti. Niente di cui pentirti. Non hai niente da ascoltare da chi ti dice come avrebbe fatto se fosse stato al tuo posto. Tu, sei il tuo posto. Che gli altri rimangano al loro. E sei un posto bellissimo. Non sei una tappa, sei la destinazione finale. Non sei il mezzo, ma il fine. Non sei un messaggio senza risposta, né mancanze di rispetto continue. Non sei un amore dove ad amare sei solo tu. Non sminuirti, non accontentarti, non fare di qualcuno la tua priorità assoluta. Costruisciti una casa in cui tornare quando tutto finisce. Una casa tua, di interessi, passioni, segreti, sogni. Tu sei i tuoi libri, il tuo profumo preferito, la felpa che usi sempre quando l’estate piano piano finisce e la sera rinfresca un po’. Sei la miglior canzone del mondo, quella scritta per te, quella che ascolti da sempre. Non sei un periodo di attesa, non sei un’alternativa, né un rumore di vestiti rimessi velocemente dopo aver fatto sesso. Non avere fretta, sei tutto il tempo che ti occorre. Tu sei i tuoi capelli, lisci, ricci, ribelli, mossi, neri, biondi, raccolti, sciolti, senza senso per nessuno ma per qualcuno ti assicuro di sì. Tu sei tutti i tuoi pianti sdraiato sul letto fissando quella foto che da domani hai deciso che toglierai. Tu non sei una spiaggia che possono raggiungere tutti, tu sei il mare. Non sei un punto interrogativo, sei la risposta. Ricordatelo sempre.
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dama-velata · 3 years
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Non sei più presente su questo social, mi mancano i tuoi post 🥺
Ti ringrazio del pensiero.
Hai ragione, non sono più presente perché non sento più mio questo social. Lo preferivo anni fa, quando potevo liberamente scrivere tutto quello che pensavo e sentivo, quando potevo leggere gli scritti degli altri e sentirmi meno sola, quando potevano instaurarsi conversazioni sane e stimolanti.
Adesso, invece, tumbrl è diventato un posto che non riconosco più e da cui, di conseguenza, mi sono allontanata.
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dama-velata · 3 years
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Giulia si è suicidata a 29 anni.
Abbiamo trascorso insieme ogni vacanza dai 10 ai 24 anni. Oggi, mentre la madre lo raccontava alla mia, a 6 mesi dalla sua morte, ha detto:
"Giulia, aveva un sogno, diventare ingegnere edile. Dopo 3 anni di lavoro non retribuito, il suo datore di lavoro le ha detto che non valeva nulla e che al massimo avrebbe potuto fare l'aiuto cantiere, perché non aveva né competenza, né talento.
E quando lei gli ha risposto a tono, lui le ha detto che avrebbe fatto più successo mettendo le tette fuori. Dopo 3 giorni, mia figlia si è suicidata. Non ha lasciato nessun messaggio, non ha voluto nemmeno darci una spiegazione.
Ma io sono convinta, che quell'umiliazione, quel sogno spezzato, le hanno tolto la vita. E oggi Franca, prego per le ragazze come tua figlia, affinché i loro sogni siano più forti di chi li mortifica"
Mia madre non ha avuto la forza di risponderle, si sono abbracciate e non hanno più parlato. In quell'abbraccio c'erano tutte le paure e il coraggio delle madri delle "figlie femmine".
Ora sono a lavoro e mia madre, forza della natura indiscussa, mi ha inviato questo messaggio.
Io lo dedico a Giulia.
Lo dedico a tutte le ragazze che rincorrono i loro sogni, non curandosi del maschilismo e del cinismo che le circonda. Lo dedico alle ragazze e ai ragazzi , quelli fragili che si lasciano convincere di non valere nulla da dominus incapaci e disumani. Lo dedico ai professori che non riconoscono i talenti e ammazzano i sogni e la creatività. Lo dedico alle famiglie, a quelle più distratte e più superficiali. Alle madri fragili e timorose di chiedere cosa stia accadendo.
Lo dedico a mia madre, a mia sorella e a mia figlia. Alle donne che non mettono le tette in mostra ma riconoscono il loro valore.
Lo dedico a questa strage silenziosa, che in pochi conoscono. Alle 400 vittime di suicidio all'anno. Al disagio giovanile e ai tanti suicidi, che un messaggio come questo potrebbero evitare.
Per ogni persona che vi distruggerà un sogno, ci sarà sempre una madre pronta a ricostruirne mille.
Maria Prisco
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Soumaila Diawara
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dama-velata · 3 years
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I vuoti e i silenzi che cerchi di colmare circondandoti di persone che, in fondo, non hai neanche voglia di vedere e finisci per fare cose che, tutto sommato, non hai nemmeno voglia di fare.
Ma non sfuggi al vuoto e al silenzio di quando torni a casa da sola, solo con la piena consapevolezza di non essere abbastanza, neanche stasera, neanche stavolta, neanche per una persona, neanche per te stessa.
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dama-velata · 3 years
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Che sciocca sono stata a pensare di esser forte solo perché piango di meno. Che sciocca, se poi mi manca qualcuno e divento cattiva, che vuol dire esser ancora più fragile di prima. Molto di più. Piangere è un po’ come dare da bere ai sogni, fare come faccio io è come cercare di distruggere tutto prima che tutto mi distrugga.
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dama-velata · 3 years
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“Poi ti trovi che un giorno sei tu ad avere l'arma ma non spari, perché di colpire chi ti ha ferito non te ne importa più nulla.”
-Alda Merini.
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dama-velata · 3 years
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Non può essere una lotta continua per ogni cosa, anche la più semplice e banale
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dama-velata · 3 years
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Ho deciso di uscire con te in un momento probabilmente poco lucido. Non che io non abbia voglia di vederti, perché in fondo mi manchi e rivederti è sempre bello. È che ogni volta mi frego da sola, immagino di uscire con la persona che io ho idealizzato e che in realtà non ti appartiene, non ti appartiene nemmeno un po'. E così, ogni volta che ti incontro, puntualmente, distruggi ogni parte bella che io mi sono immaginata di te oltre che ogni piccola parte che sono riuscita a ricostruire di me. E un paio di ore dopo mi ritrovo sul pavimento al buio a piangere per la persona che sono, che mi hai palesemente detto che io sia o non sia, e perdo il mio equilibrio e la mia stabilità. Non avrei dovuto accettare di incontrarti, non ci avrei dovuto nemmeno pensare un attimo. Così, dall'euforia del giorno prima sono passata angoscia del giorno dopo. E sono qui, mentre passo il mascara sulle mie ciglia impregnate di lacrime già prima di incontrarti. Perché questa volta il momento di lucidità e razionalità è arrivato prima, come il mal di pancia e il cuore in gola. Farò un respiro profondo e fingerò di non aver pianto, che è solo allergia. Tu fingerai di crederci e poi infilzerai l'ultima coltellata
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dama-velata · 3 years
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Per una volta in vita mia mi sono fatta coraggio e ho risposto alla maleducazione. Adesso vado a farmi un piantino in attesa di essere mangiata viva
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