me-and-you-14-09

[me-and-you-14-09]

Mi chiedo tante volte se ho qualcosa di speciale, ma non trovo nulla.

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Dimmelo.

Se mi vuoi di nuovo nella tua vita devi dirmelo.

Se ti manco tanto, o anche solo un po’, devi dirmelo.

Se hai capito di essere stato un coglione a lasciarmi andare via dalla tua vita, allora devi dirmelo.

Cosa stai aspettando? Prendi quel telefono e chiamami!

Chiamami per dirmi che sono la cosa più bella che ti sia capitata nella vita.

Chiamami per dirmi che nulla ha senso se non ci sono io al tuo fianco.

Chiamami per dirmi che mi pensi sempre, mi pensi tanto.

Chiamami per dirmi che la mia mancanza si sente eccome e che non avresti mai pensato che ti sarei mancata cosí.

Chiamami per dirmi che ci vuoi riprovare, che vuoi farti perdonare.

Chiamami per dirmi che ti è mancato sentire il suono della mia voce.

Se proprio non riesci a chiamarmi allora scrivimi un messaggio.

Scrivimi un messaggio nel cuore della notte, dimmi che di notte la mia mancanza si sente di piú.

Scrivimi un messaggio e dimmi che non vedi l'ora di rivedermi.

Scrivimi un messaggio e dimmi che sono un pensiero fisso per te, che qualsiasi cosa ti ricorda di me.

Scrivimi un messaggio e dimmi che mi vuoi.

Trova un modo, trova un modo per tornare da me.

Fallo prima che sia troppo tardi.

Fallo anche se non sei mai stato bravo a trovare i modi.

Non importa come, tu fallo!

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Aveva qualcosa addosso che sapeva di felicità, sapevo che potevo ritrovarmi in quegli occhi anche dopo tanto tempo. Il suo modo di guardarmi mi bastava per dare il permesso alla mia anima di non nascondersi più. Era come se mi trovassi nel periodo perfetto con lei, quello dei film che mi piacciono, aveva l'atmosfera degli anni 80, la loro semplicità. Aveva il profumo dei vinili e del tabacco, delle polaroid sbiadite. Stare con lei era come avere come sottofondo in ogni istante la sua playlist rock, con una canzone perfetta per ogni momento, a regolare il ritmo del cuore. Mi dava il senso del tempo di una giornata di soli tramonti e di albe che si susseguono, con la certezza che ad aspettarmi ci fosse qualcosa di bello. Aveva la malinconia del suono di una chitarra davanti ad un fuoco, del profumo del mare. Aveva le mani fatte per incastrarsi nelle mie, a riempire perfettamente lo spazio fra le mie dita.

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Trattala come una principessa e scopala come una puttana. Dedicati completamente al suo piacere, realizza le sue fantasie più perverse. Penetra nella sua mente e scopala, fai uscire fuori la troia che è in lei e domala. Sii il suo dio del sesso.

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Lei è quella ragazza che sorride troppo spesso, la gente la deride, la vita le ha riservato tante sfide che ha perso tutte, adesso ride per coprire le tendenze suicide, ride forte, ma tra poco si uccide.

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Trattala come una principessa e scopala come una puttana. Dedicati completamente al suo piacere, realizza le sue fantasie più perverse. Penetra nella sua mente e scopala, fai uscire fuori la troia che è in lei e domala. Sii il suo dio del sesso.

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Cambiare

Ti accorgi ad un certo punto della tua vita di esser cambiato. Semplicemente, la persona che sei è talmente diversa da quella che eri da stentare a riconoscerla quando ci pensi. Sei ancora tu ma non sei più lo stesso e, per quanto la nuova versione di te sia magari oggettivamente migliore, non puoi che guardare al "modello precedente" con una certa vena nostalgica. Come quando ti capita di vedere un film in bianco e nero, sa di vecchio ma ti piace. Cosa resta di quel bambino che aveva mille sogni, cosa di quel ragazzo insicuro che si muoveva all'ombra di un mondo troppo complicato, cosa rimane della persona che un tempo conoscevi ed ora non esiste più? Solo tracce, da qualche parte, ricordi sparsi. Cambiare è l'essenza del vivere, evolversi ne è lo spirito. E tu sei cambiato e ciò che sei divenuto non è affatto male, dopotutto. Fattelo bastare.

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Ti passo a prendere

ci ubriachiamo

e facciamo l’amore

tutta la notte?

- Cit.

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Hai portato con te un pezzo di me.

@l-amore-di-un-angelo

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è come avere un esercito.

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Nonna,

Perdere te è sgretolarsi, è andare in mille pezzi.

Perdere te è stare fino a notte fonda con gli occhi sbarrati e tenere un fazzoletto tra le mani, che son sensibile e gli occhi miei non reggono il peso dei ricordi.

Perdere te è pregare di sognarti, farlo, e svegliarsi tutto d'un colpo perché convinta di averti vista ancora una volta.

Perdere te è il lutto che non si supera, si affronta o, almeno, si tenta.

Perdere te è il dolore.

Perdere te è perdere me, un po’.

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Avete presente quando sapete come una certa situazione andrà a finire? Sapete che andrà a finire di merda, ma comunque sia non mollate le speranze, perché sperate che qualche forza misteriosa faccia andare le cose diversamente. E poi, la cosa che sapevate che sarebbe accaduta avviene e li non sapete più cosa fare. Non sapete come rimanerci, non sapete come gestire la situazione. Cercate di guardare il lato positivo, ma sapete che un lato positivo non c'è. L'unica cosa che c'è da fare è restarci male, sperando che quel dolore che vi trafigge il petto passi dopo qualche giorno. Sono passati più di quattro mesi e quel dolore non è ancora passato.

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“Ti accorgi che gli anni passano quando a Natale non desideri più i regali, ma le persone”

— Anonimo

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“Mi mettono sempre un po’ di tristezza gli anziani perché loro sono consapevoli che il loro tempo sta finendo e penso a me e a tutte le persone che mi circondano e che amo.In un futuro non ci saranno più…”

—

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Ciao nonna, non mi manchi perché mi sono abituata alla tua assenza proprio come ci si abitua ad andare a scuola tutti i giorni, proprio come ci si abitua a stare con gli occhi aperti sott'acqua, proprio come da bambina ero abituata a stare zitta se parlavano i grandi. Allo stesso modo adesso mi sono abituata al fatto di girarmi senza trovarti, che tutto ciò che è stato sempre certo -il tuo sguardo, la colazione a letto- s'è dissolto e tutto ciò che è sempre stato mio -un tuo abbraccio- è diventato aria, circola nello spazio. Ciao nonna, come va? Tutto bene, qua. Te ne sei andata via quando non ero pronta, ho tagliato i capelli che dicevi che erano troppo lunghi.. Con certe persone ho tagliato i ponti. Ho una tua foto piegata nel portafogli e sono così contenta di somigliarti.. Mi piacerebbe farti sapere che sono cresciuta e ho la testa sulle spalle, a tratti è pure un po’ pesante. Mi piacerebbe che tu sapessi che ogni volta che guardo qualcuno tu mi brilli negli occhi e se mi dicono “che begli occhi che hai” ti stanno facendo un complimento, perché tu sei i miei occhi. Ciao nonna è da troppo tempo che non ti dico ciao, ma non mi manchi, mi sono abituata a non poterti più abbracciare.. Se c'è una cosa che fa veramente male è che l'ho fatto fin da quando ho avuto le braccia attaccate al corpo e poi da un momento all'altro non ho potuto più farlo, mi spiego? Il problema tante volte è soltanto il distacco. Ho pianto tanto e tutt’ora lo faccio.. Volevo essere nelle tue braccia per abbracciare la mia famiglia, volevo dirti ancora cose per farti ridere, poi vederti ridere ed impazzire di gioia e invece la vita ha spezzato l'incantesimo.. ma sono felice di averti conosciuta. Nonna non mi manchi mica, io mi sono abituata al fatto di non fare mai e poi mai una torta insieme, al fatto di non poterti mai più guardare.. Ah, che cazzata mi sono abituata…ma che non mi manchi è una cazzata. Tu mi manchi come mi manca il mare quando non ci posso stare dentro, d'inverno.. Mi manchi come se fosse proprio il primo giorno che t'ho perso e non volevo dirtelo per non farti preoccupare… Ma tanto tranquilla, sto bene, solo che mi mancherai finché avrò fiato per respirare.. Sarai sempre il mio angelo, continua a brillare come hai sempre fatto.. A presto nonna.

24.01.2018