Un’ape. La luna. Il caffè. È quello che mi ricordo dell’ultima notte insieme.
E poi, di nuovo il nulla.
Ho imparato ad accettarlo. Forse. Ad ogni separazione fai un passo. Con i tuoi tempi, ovviamente. Sono lentissimi, dilatati, come un’onda d’urto. Vengo travolta in ogni cellula. Scomposta totalmente. Poi mi ritrovo nelle piccole cose. Un raggio di sole, una nuvola buffa, una gentilezza inaspettata e torna la leggerezza. E torni tu. A piccoli passi, in silenzio. Torni.
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.sono qui. Ti aspetto subito dopo le fragilitá. Quelle che hai portato a galla e che mi hanno spronato. Io sono qui. Dove le farfalle impavide arrivano e fanno rumore. Dove l’acqua viene domata. Dove mi rendi unica. Io non ho mai avuto il coraggio di amare. Grazie mio grande amore. Io, finalmente sono io.
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mi sveglio. sorrido. poi ricordo che non ci sei accanto a me. vado avanti.
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🍆
sarà sempre e solo per te.
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la prima volta che ci siamo avvicinati, sfiorati, toccati, abbracciati è saltata la luce. Ricordi?
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