rraskolnikovv

[rraskolnikovv]

hai presente quando va tutto perfetto, alla meraviglia, ma proprio non ci riesci?

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cosa cazzo stai facendo?

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mimanchi

senza spazio.

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cuore che tutte le notti fa:

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ma come dimenticare…

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è egocentrismo se ancora oggi non capisco perché se ne sia andato?

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i’m leaving one page, just in case you return”.

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cosa ne sai tu, dell’amore.

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[…] Volevo ringraziarti, innanzitutto. Nel mio egoismo, per quanto volessi sempre qualcuno che riuscisse a scegliermi sopra tutto, ho tanto pensato al valore di trovare qualcuno che ti rifiuta. Ero preoccupata internamente, quando pensavo che sono sempre stata io ad andarmene e mai nessuno a lasciarmi, ero preoccupata di iniziare a crogiolarmi nel mio essere e di iniziare una staticità che sapevo non mi avrebbe soddisfatta. Io voglio la dinamicità, voglio essere migliore ogni giorno e voglio saper trarre spunto anche dalle situazioni che mi dilaniano all’interno. Il dolore ti costringe a crescere, a cambiare, a maturare per te stesso e per il tuo benessere, ma devi essere abbastanza matura da accettarlo, viverlo, accoglierlo.

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can friendship really bridge the gap between a broken heart and unrequited love?

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the saddest part about us is that every single time i tried to explain to you how i felt […] you just thought i was trying to start an argument, when all i wanted was for you to understand how i was feeling.

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Ok (non penso) sei stronza ma comunque mi manchi 🙂

J.

eccomi.

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vabbè okay sono stronza.

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thinkin b u.

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se c’è una cosa che odio e che mi fa arrabbiare da matti è quando nei rapporti interpersonali (partner e non) si crea competizione. diventa tutto un primeggiare, un non fare una cosa perché l’altro fa e viceversa, un mettersi a paragone, un giudicare costante e comportarsi di conseguenza per non essere giudicato (non perché si consideri il comportamento come legittimo o meno). la cosa peggiore è legata al fatto che una volta che questo meccanismo si innesca, sarà pressoché impossibile sradicarlo.

[rraskolnikovv]

ciao. ci ho pensato, anche oggi. a volte sembra quasi sia un dovere, una cosa autoimposta. sta andando tutto bene? sei serena? sei sicura? non stai dimenticando qualcosa? ed ecco, puntualmente riappare. sono 535 giorni che io penso a te, dalla prima volta che le nostre strade si sono incrociate. ho poi pensato che non è così giusto contare i giorni partendo da zero, è facile farlo quando la persona è presente nella tua vita; la vivi, la respiri, la tocchi, la assapori. tutti i sensi sono inebriati dalle sue forme. Togliamo, quindi. Ottantasei giorni. Ottantasei giorni che vivi qui, nella mia testa, perennemente. Chissà se in uno di questi ci siamo pensati insieme, chissà se mi fai visita nei sogni perché non puoi più nella realtà, chissà se sono solo un ricordo lontano. Chissà se smetterò di cercarti negli altri. Oggi ci sei di più, oggi sei qui affianco a me. Mi manchi fottutamente tanto e vorrei odiarti ma giuro non ci riesco. Buonanotte.