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somehow---here · 5 days
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Pablo Picasso (1881-1973), Femme allongée, joueur de flûte
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somehow---here · 7 days
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Te, nuda dinanzi la lampada rosa,
e gli avori, gli argenti, le madreperle,
pieni di riflessi
della tua carne dolcemente luminosa.
Un brivido nello spogliatoio di seta,
un mormorio sulla finestra socchiusa,
un filo d’odore, venuto
dalla notte delle acacie aperte,
e una grande farfalla che ignora
che intorno a te
non si bruciano le ali,
ma l’anima.
Luciano Folgore, Tutta nuda, dalla raccolta "Città veloce", 1919
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somehow---here · 7 days
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Ti cado dentro come il latte nel caffè / Cammino in centro ad occhi chiusi e tento / Di immaginarti ancora / Con gli occhi chiusi a controllare l'ora / prima di andare via / di scivolare via
Umberto Maria Giardini, Nei giardini tuoi ("Mondo e Antimondo", 2023)
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somehow---here · 7 days
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“A volte è solo uscendo di scena che si può capire quale ruolo si è svolto.”
— Stanislaw Jerzy Lec
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somehow---here · 7 days
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Egon Schiele
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somehow---here · 9 days
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Gli venne fatto di pensare che nei momenti di crisi non ci si trova mai in lotta contro un nemico esterno, ma sempre contro il proprio corpo.
George Orwell, "1984", cap. 8
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somehow---here · 9 days
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Fino a che non diventeranno coscienti del loro potere, non saranno mai capaci di ribellarsi, e fino a che non si saranno liberati, non diventeranno mai coscienti del loro potere.
George Orwell, "1984", cap. 7, dal diario di Winston
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somehow---here · 10 days
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Tra il tempo e il mio umore c’è ben scarsa relazione; ho le mie nebbie e il mio sereno dentro di me; e lo stesso buono o cattivo andamento delle cose v’influisce poco.
Blaise Pascal, dai "Pensieri"
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somehow---here · 12 days
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Gustav Klimt, The lovers
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somehow---here · 12 days
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Di calma non ce ne può mai essere nell'amore, perché quel che si è ottenuto non è che un nuovo punto di partenza per desiderare dell'altro.
Marcel Proust, da "Alla ricerca del tempo perduto", All'ombra delle fanciulle in fiore; parte prima: Intorno a Madame Swann
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somehow---here · 14 days
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Pierre Mornet
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somehow---here · 14 days
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Ernesto Cardenal
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somehow---here · 15 days
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Illustration by @Pennika
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somehow---here · 15 days
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Al cospetto di ogni verità un'angoscia segreta ci pervade.
Nicolás Gómez Dávila , "In margine a un testo implicito" (Escolios a un texto implícito I), 1977
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somehow---here · 15 days
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Giorgio Caproni, da "Il franco cacciatore", 1982
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somehow---here · 16 days
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Lorenzo Mattotti
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somehow---here · 16 days
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Nel medioevo l'uomo era abitante di due città: quella terrena e quella celeste. Quella terrena non era perfetta, quella celeste sì. Era inutile cercare la realizzazione di se stessi, la felicità nella città terrena, poiché questa completa realizzazione l'uomo poteva trovarla, dopo una vita proba, nella città celeste.
La Raison, la civiltà industriale che ne derivò, abolirono la città celeste. All'uomo ora restava di realizzarsi nella città terrena: trovare cioè in vita quella felicità che gli era stata promessa dopo la vita. Da qui la filosofia del successo, del libero amore, del perseguimento della felicità e del benessere.
L'uomo non vuole più soffrire in questa sua città terrena, né rinunciare a nulla. Ma la civiltà del benessere porta con sé proprio l'infelicità, poiché propone all'uomo i simboli del suo stato, da raggiungere, e riduce ogni conquista in termine materiali, quindi deperibili.
Ennio Flaiano, dal "Diario degli errori"
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