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#è il regalo più bello che si possa fare
lunamagicablu · 7 months
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Sono i piccoli gesti che cambiano il mondo. Un sorriso regalato ad uno sconosciuto, aiutare un animale a nutrirsi in mezzo ad una strada e donargli un pò d’amore, fare sempre del nostro meglio per rendere questo mondo un posto migliore… Poter vivere queste esperienze è il regalo più bello che si possa ricevere. Se tutti noi donassimo quel poco, avremmo una ricchezza infinita… la cosa piu’ preziosa che possediamo… La ricchezza dell’ Anima. *Federica* art by_aisteria_ ******************** It's the small gestures that change the world. A smile given to a stranger, helping an animal feed itself in the middle of the street and giving it a little love, always doing our best to make this world a better place… Being able to live these experiences is the best gift you can receive. If we all donated that little, we would have infinite wealth... the most precious thing we possess... The wealth of the soul. *Federica* art by_aisteria_
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nonlosomale · 3 months
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Tra Master e sottomesso.
Devo sfogare le immagini che mi assillano la mente ormai da troppo tempo.
Il mio regalo di natale dei sogni di parecchio tempo ad oggi sarebbe essere infiocchettato, legato ed imbavagliato sotto il tuo albero di natale.
Li in attesa da ieri notte, tra sogni e veglia e passione incontrastabile e nessuna possibilità di muovermi se non di pochi piccoli centimetri.
Nudo o vestito lo avresti deciso tu. Con o senza accessori di piacere, un tuo semplice capriccio. Sarei stato lì in fremente attesa della tua voce, delle tue mani, o dei tuoi calci, ma con il desiderio come unica compagnia, o infine stremato da stimolazioni prolungate, con il duro avvertimento di una grave punizione in caso di un orgasmo non deciso da te.
Mi chiedo mentre scrivo questi miei sogni se qualcuno si sia mai abbandonato ai tuoi unici desideri. Se ci sia stato qualcuno che invece di volerti prevalere non ha sempre e solo desiderato che tu prevalessi su di se, liber* e padron* del tuo volere e del corpo altrui.
Immagino anche il dopo, tu che mi scarti con un sorriso un po' sadico un po' dolce, mi accarezzi la testa e mi dici che sono stato bravo ad aspettarti. Che merito un premio.
Che quel premio è servirti meglio.
Prendi il mio guinzaglio, mi sleghi solo i piedi. Vai nella tua camera, sedendoti al bordo del letto, con una vestaglia a coprirti appena, non per pudore, ma perché sai in quel momento che valore hai, e che posare gli occhi su di te è un premio che va meritato con sudore e..saliva. tanta saliva.
"mi sento sporc* dopo oggi, puliscimi tu."
Lo dici mentre mi levi il bavaglio dalla bocca, sporco della mia saliva, e mi sfiori una guancia con un piede. Ho gli occhi bendati, non hai mai rimosso la benda. Con le guance cerco il contatto mentre estraggo dolcemente la lingua e la faccio scorrere sul dorso dei tuoi piedi. Ti sento ridere, mi spingi indietro il volto con la pianta di quello stesso piede. "Avvicinati." Dici, mentre ti fai spazio sul tuo letto. Io arranco, le mani legate dietro la schiena, finché con il petto non sento le tue gambe. E ricomincio. Più intensamente, dalla pianta del piede destro fino al ginocchio, poi di nuovo con il sinistro. Seguo quindi il bordo del tuo corpo con la lingua, attento ad ogni centimetro di pelle , nuda, adesso, il fianco sinistro, l'ascella, la mano, la spalla, il collo. Mi avvicino al viso. Li mi concedi un unico lungo bacio umido di piacere, per poi spingermi con la mano dal lato destro, con un secco "continua." Ed io eseguo il tuo volere. Spalla, braccio, mano, braccio, ascella, fianco. Un percorso preciso che finisce sulla coscia sinistra, per poi salire e salire, fino al petto. È uno spazio ampio e mi concentro a dovere per soddisfare *l* mi* Master. Sui capezzoli dó le dovute accortezze, senza esagerare e sbilanciarmi tra l'uno e l'altro. Continuo a leccare la tua pelle, boccheggiando per la ormai poca saliva. Ma il tuo odore è lì, lo sento ad un passo e mai nulla mi farà salivare più di quello. Proseguo sul tuo addome, scendendo sempre di più, finché non sento la tua mano sulla testa che mi concede il comando più bello che possa esistere. Ed inizio ad assaporarti, lentamente e con dolcezza, concentrato su ogni tuo movimento, su ogni sospiro o gemito, su ogni chiara e diretta richiesta, su ogni sussurro abbozzato, frequente e insistente o dolce e delicato, veloce o lento, sei tu ed il tuo corpo a dirmi quali sono i movimenti corretti, le parti giuste, cosa posso fare per soddisfare i desideri del(lə) mi* padron*.
Alla fine spero di riuscire a portarti al climax, al puro piacere, a sentirmi ripetere che sono stato bravo. Solo questa sarebbe la più grande soddisfazione.
Ma sono tuo, in balia tua, e non per amore, ma pura e semplice dedizione, puro abbandono a te.
Sono tuo in termini che non credo qualcun'altro potrebbe eguagliare.
Per il tuo piacere, sempre.
Che essere meraviglioso sei.
Oh, quanto potere hai.
Prendo il mio guinzaglio tra i denti,cercandolo a tentoni sul pavimento, sei sudat* e soddisfatt* sul tuo letto. O forse ancora no.
Infatti mi inginocchio ed alzo la testa come a porgerti il guinzaglio stretto dolcemente tra i miei denti.
Sono qui per obbedirti e mostrare la mia dedizione a te, Master.
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Essere mamme mica è facile. Non ti danno le istruzioni, non ti dicono cosa è giusto o cosa no, non ti fanno dei corsi. Al massimo ti spiegano come partorire, e anche quello mica ci serve troppo. O come allattare, e poi tanto va come deve andare. 
Perché è proprio così, puoi anche pensare di saperle, le cose, di aver letto dei manuali, di aver ricevuto i migliori consigli, di aver studiato nelle migliori università, ma quando poi sei tu, con quell’essere tutto nuovo, si azzera tutto, i libri non servono, i dogmi trovano il tempo che trovano e i consigli ti sembrano sempre sbagliati, e sempre troppo vicini alle critiche. 
Non è facile capire quando un neonato ha fame, ha sete, ha sonno, è stanco o ha bisogno di coccole. )
Ci possono dire quello che vogliono, che basta osservarli, ma la verità è che in preda agli ormoni, e con la fatica, il sonno, i kg di troppo,
come si fa ad osservare, semplicemente? 
Non è facile quando crescono e ci mettono di fronte a nuove sfide, a nuove paure, a nuove domande. Quando ci dobbiamo staccare da loro e non vorremmo, quando ci dobbiamo staccare da loro e non vorrebbero. 
Non è facile essere mamme quando la notte è dolce e amara, è riparo e voglia di fuggire, è bisogno di dormire e bisogno di contemplare.
Non è facile nemmeno quando ti dicono che in fondo l’hai voluto, questo figlio, ed ora di cosa ti lamenti? Non è facile trovare sempre le parole giuste, mantenere il sorriso, non perdere la pazienza, non chiudersi in camera infilando la testa sotto al cuscino. 
Quando ti dicono che non dovresti sgridarlo, che dovrebbe mangiare diversamente, che non ci passi troppo tempo, che ci passi troppo tempo, che è viziato, che non lo stimoli abbastanza, che comunque fai qualcosa che non va c’è sempre, in quei momenti ti rendi conto che
fare la mamma sì, è difficile.
Perché fare la mamma comprende un milione di cose, tra cui nutrire, lavare, coccolare, aiutare, sostenere, capire, divertire, disinfettare, ricucire, colorare, studiare, comprende tutte queste cose insieme e nemmeno i premi Nobel sono capaci di fare tutte queste cose, a meno che non siano mamme. 
Essere mamme non è facile per niente e potranno dirci quello che vogliono, che il nostro non è un lavoro, che in fondo lo fanno tutte le donne del mondo, che abbiamo aiuti… Ma solo una mamma sa quanto è difficile svegliarsi ogni giorno con la consapevolezza di dover crescere un essere umano, di pensare ad ogni singola cosa lo riguardi, dalla bottiglietta dell’acqua alle scarpe, dal disegno per le maestre al regalo per l’amico, dall’appuntamento con la pediatra al corso di nuoto. 
Essere mamme non è per niente facile, ma è il mestiere (non pagato) più bello che si possa immaginare ,ed io non lo cambierei con niente al mondo.
Pensieri a riguardo ?
Ditemi la vostra opinione ❤️
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libero-de-mente · 1 year
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A Natale puoi...
No, non è vero una mazza. Puoi sempre, puoi ogni santo giorno.
Di Santo non esiste solo il Natale, dovrebbe esserlo ogni giorno.
Perché ogni giorno che ci è concesso di vedere sorgere il sole, e ammirare il suo tramonto la sera, è un regalo.
È stato spensierato il Natale fino a quando i regali che volevamo erano acquistabili, da un negozio o da un catalogo; il Natale si è fatto più serio da quando ci siamo resi conto che quello che volevamo non aveva un prezzo in denaro. Che non era esposto in qualche vetrina, non lo si trovava manco su Amazon.
Eppure tutti potremmo creare la gioia di ricevere tutti i giorni, donando al prossimo in modo da ricevere. Se tutti lo volessimo sarebbe davvero un miracolo.
Sono stato fermato da una ragazza ieri in centro, mi ha chiesto se potevo scattarle una foto davanti al presepe che hanno allestito in centro città. Si è messa in posa abbassandosi vicino al suo cane, lo ha abbracciato e le ho fatto più scatti.
Ho pensato mentre mi allontanavo che quegli scatti li avrebbe condivisi con qualcuno. Poi mi è sorto un altro pensiero, che forse erano tutti in quello scatto le anime a cui lei vuole bene, che è bastato così. Lei e il suo cane.
Mi chiedo quando ho smesso di credere che tutto potesse accadere, per magia. 
Eppure l'arrivo dei figli mi aveva rispolverato la voglia di crederci. Non dovremmo mai smettere di credere in qualcosa di bello che possa accaderci.
Il Natale acuisce le mancanze, che ti penetrano nel cuore come stilettate. Questo è il lato negativo che ci porta spesso a detestarlo.Magari se non sono delle persone a mancare può essere un certo modo di vivere la vita.
Che non abbiamo più.Sembra che oggi per Natale quasi tutti vorrebbero darti il loro IBAN, o il carrello della spesa di qualche sito internet.
Per molti il Natale è quel momento di chiudere la porta, di restare nel silenzio sentendo lo scoppiettare di un fuocherello, il rumore della pioggia e delle foglie che cadono, o semplicemente il battito del loro cuore. Sarebbe bello se quel loro cuore fosse in sintonia con un altro cuore vicino a loro. Me lo auguro tanto.
Io, moltissimi di voi, non vi conosco di persona, ma a volte mi sembra di conoscere più voi delle persone che conosco nella vita reale.
Sento aprirsi il portone del condominio, sento salire gente, che va oltre il mio pianerottolo o si ferma prima. Lo so non aspetto nessuno, eppure chiudo gli occhi e mi immagino che siate voi, o meglio qualcuno di voi, che mi vuole fare una sorpresa.
Perché il Natale quando arriva... arriva, potrebbe anche non essere il 25 dicembre.
Buon Natale a tutti voi, in qualsiasi modo vi possa far bene.
Ah dimenticavo: anche a te e famiglia.
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superanonima97 · 9 months
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I vostri messaggi mancano.
Ogni anno ormai ne sento la mancanza, sento proprio il vuoto che avete lasciato, un vuoto che mi accompagna ogni giorno. Il compleanno è sempre stato un giorno strano per me, non l'ho mai vissuto con spensieratezza e voglia di festa tanto quanto ci si aspetterebbe o come si dovrebbe vivere, ogni anno questa sensazione è sempre più forte, ma ormai non c'è più solo questo.
Ormai il compleanno da 3 anni a questa parte è l'ennesimo dejavu, l'ennesimo ricordo di quelli passati dove c'eravate VOI i miei amici. Il ricordo della vostra assenza, il ricordo dell'ultimo compleanno passato con voi. Un promemoria di quanto siano cambiate le cose in questi anni. Sono talmente sopraffatta che a momenti mi manca l'aria.
Mancate voi ragazzi, voi con i vostri messaggi pieni del vostro bene e di sincerità (cosa ormai rara), con i vostri regali sempre perfetti e scelti per me, voi che mi avete sempre spronata a festeggiare e ad essere lì per me. Voi che ormai passo il tempo a fare cose che mi ricordano i nostri momenti perché non voglio lasciarli andare.
In questa MIA giornata voglio solo dedicarvi un pensiero come voi lo avete sempre dedicato a me. E voglio ripensare al regalo più bello che ci possa essere: la NOSTRA Amicizia. Con la A maiuscola.
Amici miei per sempre.
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enkeynetwork · 5 months
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cinquecolonnemagazine · 5 months
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Tennis, Berrettini si separa dallo storico coach Santopadre
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(Adnkronos) - Matteo Berrettini annuncia oggi, sabato 28 ottobre, la separazione dal suo storico coach Vincenzo Santopadre. "Ero indeciso, non sapevo se scrivere qualcosa o comunicarlo e basta" scrive su Instagram. Il post di Berrettini "Pensavo dovesse essere una cosa solo mia e tua, invece, poi ho realizzato che sì, quello che abbiamo costruito, fatto e vissuto è solamente nostro, ma è anche la testimonianza tangibile che i sogni si avverano, che il duro lavoro porta sempre a qualcosa di positivo e che nella vita, a volte, non bisogna prendersi troppo sul serio. Sono arrivato nelle tue 'braccia tennistiche' non sapendo ancora cosa volessi fare della mia vita, sei riuscito a farmi sognare lontano, tenendomi però attaccato alle singole giornate che vivevamo. Ogni allenamento un mattoncino, ogni sconfitta una lezione e ogni infortunio un'opportunità per migliorare e tornare più forti".   Continua il finalista di Wimbledon 2021 "Non credo di poter riuscire a buttare giù qualcosa che possa veramente far capire quello che sento per te. La riconoscenza, l'affetto, il rispetto, l'ammirazione, la gratitudine, la gioia e tutto quello che c’è di bello nel nostro rapporto si possono raccontare solo con un abbraccio - aggiunge il finalista di Wimbledon 2021 -. Il nostro è un arrivederci professionale che probabilmente accresce ancor di più il rapporto personale. Ti ho sentito con me in ogni difficoltà affrontata negli ultimi 13 anni, e nonostante siano state tante, quando penso a noi sento solo gioia. Sono felice e grato alle persone che hanno reso possibile il nostro incontro, e fiero di noi per come abbiamo sfruttato questo regalo che ci è stato concesso. Senza di te ci sarebbe stato Matteo Berrettini, ma non ci sarebbe stato The Hammer".  [email protected] (Web Info) Read the full article
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occhidibimbo · 1 year
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Libri per bambini 3 anni: piccoli lettori crescono! Al compimento del terzo anno l’area cognitiva è già abbastanza sviluppata. Ovviamente, amano muoversi, correre e giocare. Ma, di tanto in tanto, un curioso racconto riscuoterà il loro apprezzamento. Curati nelle illustrazioni e piacevoli da ascoltare, alcuni testi sono pietre miliari. Per trovarle non serve scavare nei decenni: la creatività esiste ancora, basta sapere dove andarla a cercare. Ecco alcuni tra i libri per bambini 3 anni che dovreste assolutamente aggiungere alla vostra collezione.   Libri per bambini 3 anni Passo davanti (Nadine Brun-Cosme) In Passo davanti tre amici si mettono in viaggio: Leon “Il grande”, un gigantesco cagnolone rosa, Max “Il secondo”, un bimbo con una confezione regalo e Remi “Il più piccolo”, un minuto coniglietto bianco. Il trio passa per vie cittadine, lunghe distese baciate dal sole, grandi foreste e l’azzurro mare. Disposti secondo uno prestabilito schema: Leon apre la fila, a protezione. Max e Remi lo accettano, si sentono infatti riparati. Mano nella mano, il coniglietto ascolta con piacere storie sui castelli che Max narra con fantasia. Le giornate vanno avanti così, fino a quando, una mattina, scatta una domanda inaspettata: "Posso passare davanti?". Così Max passa in testa, mentre dietro Leon e Remi seguono in fila. Leon è nuovo al ruolo di cantastorie, lui deve proteggere dai pericoli. Presto Remi si stufa a starsene in fondo solo soletto e allora passa davanti. L’ordine invertito non porrà fine alla lunga traversata. Ma tutti scopriranno quanto sia bello intraprendere insieme il cammino. Professione coccodrillo (Giovanna Zoboli, Mariachiara Di Giorgio) Nuova giornata, stesso rituale. In città milioni di persone hanno la stessa routine: sveglia mattutina, colazione e di corsa verso il lavoro. Il simpatico coccodrillo verde qui protagonista non fa eccezione. Lo vediamo all’opera nelle sue piccole attività domestiche, e poi fuori casa. Con lui camminiamo per strada, prendiamo la metropolitana, diamo una sbirciata alle vetrine e, fra profumi di dolci e polli arrosto, entriamo nei negozi. Non vi roviniamo il finale! Affamato come un Lupo (Silvia Borando) La storia - intrisa di comicità - è totalmente incentrata sulle analogie con gli animali, in particolare sui modi di dire. La lumaca, poverina, è lenta, non può farci niente. Per metterla al sicuro dai pericoli occorre un amico veloce. Ma se sei cocciuto come un mulo non c’è nessuno che ti possa aiutare. Papà mi prendi la luna per favore (Eric Carle) Questo tra i libri per bambini 2-3 anni si basa sull’incredibile forza che sanno suscitare le immagini. Al centro della trama un papà che, immerso nei lavori domestici e l’accudimento di un gatto nero, si arrabatta per fare contenta la sua bambina. Monica vorrebbe tanto la luna per giocarci. E lui coraggioso parte, pronto ad accontentarla. Non è mica facile però arrampicarvisi. Dopo innumerevoli sforzi ci riesce. Qui però scopre che la luna è troppo grande da portare a casa! Eppure, persevera. Come risolverà il problema è… una piacevole sorpresa. Nelle pagine, che si aprono in alto, in basso e nella pagina centrale, le pennellate di Carle, semplici ma vigorose, accompagnano il papà fin sulla luminosa luna. Gatto Nero Gatta Bianca (Silvia Borando) Gatto Nero esce solo di giorno, Gatta Bianca solo di notte. Ma, un bel giorno, i due finiranno per incontrarsi e scopriranno di avere molte cose in comune. Sotto un cielo stellato e inediti regali tra loro scatterà la scintilla e finiranno anche per dare alla luce sei gattini! Ma di che colore saranno i nuovi arrivati? Tre bianchi e tre neri, tutti grigi, a macchie, metà e metà? Tra i libri per bambini 3 anni imperdibili.
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Una poesia è il regalo più bello che si possa fare; una bella poesia è il regalo più utile che puoi fare.
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E se invece tutto fosse connesso.
Se invece volessi vedere quel fil rouge che è lì che è contornato di buio.
Se io volessi vederlo.
Se volessi vedere gli ultimi segnali.
Tutto parte dal mio desiderio della scorsa estate dove volevo lavorare. Allora ho iniziato dove ho conosciuto D. il mio pezzo di cuore meraviglioso.
Poi. Ho iniziato a lavorare da LV il 22.11..
Poi ho conosciuto su un'app S., ma la cosa non è andata, perché era poco più che scontato che dovessi conoscere MF. che doveva farmi capire che posso ancora amare e che non posso dipendere da qualcuno, che devo imparare a stare sola e smetterla di poggiarmi a qualcuno, emotivamente parlando e di conseguenza anche il resto, abitudini, finanze.
Il 30.01 è il mio ultimo giorno da LV.
Sto malissimo, era l'unico compromesso fra me stessa ed il mio benessere che potessi trovare.
Febbraio è bello, anche con MF.
Poi abbiamo discusso ed anche a marzo abbiamo discusso.
Nel frattempo 3 persone concordano su una cosa, che un uomo non troppo grande arriverà nella mia vita dandomi lavoro e forse, forse, ci sarà un innamoramento.
Che mi farà sentire al posto giusto nel momento giusto, che finalmente capirò perché ho sofferto tanto prima.
Solo 1/3 ha detto che la proposta non sarà alta, che mi dovrò adattare.
C'è chi ha detto che sarò piena zeppa di soldi.
Come è giusto che sia btw+tbh.
Mi è stato detto 2/3 che dovrò fare una scelta.
A questo ricollego la mia rigiocata a Life is Strange.
Scelte.
Ma alla fine è solo una questione di percentuali, il finale del capitolo non cambia, si arriva comunque alla doppia scelta all'ultimo.
Mentre meditavo mi chiedevo di togliere sto blocco che mi impedisce di avere nella mia vita, poco dopo la Tiktoker mai vista che parla di nonchalance. Che poi stra vero se ci penso.
È l'attitude di nonchalance che ti fa avere le cose.
Ogni persona è posizionata al posto giusto nella nostra vita.
La stessa M. è qui perché così io possa pusharla via, la stessa M. è qui per farmi capire che sono fortunata, che c'è chi il destino ha deciso che non può avere tutto, che non tutti sono fortunati come me, di successo.
G. è un regalo che mi è stato fatto dall'Universo per portarmi più avanti, per farmi iniziare l'università, per alzarmi di livello prima degli altri.
Probabilmente A. l'ho conosciuta solo per avere quello in un pomeriggio di alcol.
Probabilmente, ho amici solo di contorno, come M. e G., solo per ricordarmi che non sono sola.
Così come la morte di D. mi ha aiutata ad alleviare il dolore stesso che mi ha provocato.
Così come la scomparsa totale di D. in realtà dopo 10 anni penso "oh che sollievo" anche se ovvio la curiosità rimarrà per sempre.
L'Universo è un equilibrio perfetto.
Ed io, dovrei iniziare a credergli.
Dovrei allontanarmi dai cattivi pensieri, anche e soprattutto se l'ultimo ha azzeccato con il discorso di G. fin da subito.
Mi sto anche facendo forza con MF. perché ti tengo e non sto sfanculando e so che questo in un modo o nell'altro darà responso positivo.
Dovrei anche imparare ad ascoltarmi.
Mi dico che tutto quello che succede è solo un piccolo tassello di un progetto più grande che si sta realizzando.
C'è da dire che poi, è sempre stato così.
Alla fine ogni cosa ne ha portata ad un'altra ed io direi in meglio.
Sono pronta ad accettare la felicità, voglio lasciar andare tutto ciò che c'è di negativo, voglio imparare a camminare sola finalmente, ogni cosa che mi circonda mi sta aiutando a questo, io traino ed il resto è a mio supporto.
Come il aver avuto l'appartamento a RDR, come la morte del povero D. a cui poi son succeduti F. e poi ancora Z.
Ancora quegli innamorati francesi da Modo per cui ho pianto mercoledì, non ho mai visto tanto amore. Lui la guardava come se fosse il mondo stesso, lei un po' imbarazzata come se non sentisse di meritare tutto quell'amore, ma che le piaceva, ma che alla fine erano solo sue paranoie mentali.
La rappresentazione di quello che voglio sta accadendo davanti ai miei occhi stessi, mi si mostra.
Sono segnali che sta succedendo.
Che è dietro l'angolo. Sto aspettando così in maniera impaziente, ma ci sono cose che molto semplicemente senti dentro di te.
Io quando era non so, giugno, uscita con M. a Centocelle, non sentivo un cambiamento da alcun punto di vista. Adesso posso sentire dentro di me le energie che si muovono verso una nuova direzione mai vista prima.
Questa cosa mi sovreccita, nel contempo purtroppo credo sia normale che mi freni, che abbia paura che le sensazioni di stomaco non siano reali, quindi non riesco mai a vivere 100% un'emozione.
In ogni modo è scontato dire che ciò che ho dentro è reale, perché quello che sentiamo non è mai falsato.
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lunamagicablu · 1 year
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Sono i piccoli gesti che cambiano il mondo.
Un sorriso regalato ad uno sconosciuto, aiutare un animale a nutrirsi in mezzo ad una strada e donargli un pò d’amore, fare sempre del nostro meglio per rendere questo mondo un posto migliore…
Poter vivere queste esperienze è il regalo più bello che si possa ricevere.
Ti accorgi che basta davvero poco per cambiare le cose.
Se tutti noi donassimo quel poco, avremmo una ricchezza infinita… la cosa piu’ preziosa che possediamo…
La ricchezza dell’ Anima.
*Federica*
****************************
It's the little gestures that change the world.
A smile given to a stranger, helping an animal to feed itself in the middle of a road and giving it some love, always doing our best to make this world a better place ...
Being able to live these experiences is the best gift you can receive.
You realize that it takes very little to change things.
If we all donated that little, we would have infinite wealth ... the most precious thing we possess ...
The wealth of the Soul.
* Federica *
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nessunotrannenoi · 2 years
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13/03/22 - 23:00
Sono a letto dopo una giornata di inferno. Ho avuto un attacco di panico, uno dei più brutti mai avuti. Ieri notte il tuo messaggio con scritto "vabbuo buonanot" mi ha spezzata in due. In questo periodo mi stavo sforzando a lasciar perdere e a non alimentare le discussioni per proteggerci tenerci. Stamattina ti ho scritto "buongiorno amo" perché sei stato il mio primo pensiero, come ormai da un anno. Ma il tuo "buongiorno" freddo e distaccato come quelli che si dà agli estranei o quando entri in un negozio, mi ha fatto capire che il fuoco volevi alimentarlo tu. Ho provato a chiederti quale fosse il problema ma senza nessun risultato. Ti sei arrabbiato perché ieri sera sono tornata da lavoro e mi sono messa sul divano al pc a studiare. Poi mi sono addormentata. Giusto il tempo di chiudere il computer e poggiarlo sulla sedia e sono crollata. Mi hai chiamata alle 3:30 di notte e ti ho scritto che volevo dormire. Alle 6 sarebbe suonata la sveglia ma tu non mi hai creduta. Non ti sei fidato di me. Ma come è possibile? Dove sarei mai potuta andare in piena notte, senza green pass, senza amici con cui uscire e senza nemmeno un cane con cui potergli dire che mi sento uno schifo? Sono sola, non ho nessuno ma ti sei fatto qualche film perché di me non ti fidi. Eppure io, nonostante tutto quello che mi hai fatto, ti ho dato ancora fiducia. Sei andato a ballare, eri felici e spensierato, c'era anche lei e nonostante ci sono stata male non ti ho detto nulla. Ti ho scritto di divertiti mentre dentro mi sentivo a pezzi. Io mi odio da morire perché non mi sento abbastanza. Non sono bella e magra come loro e ho smesso di mangiare per poterti piacere. Ho avuto per giorni i crampi allo stomaco perché mi odio così tanto e mi sento inferiore a chiunque. Ma in fondo tu questo non lo sai. Ti è bastato un "non ho fame" detto tutti i giorni, per farti credere che non mangiassi perché non avessi appetito..invece volevo solo sentirmi all'altezza e bella ai tuoi occhi. Ho amato solo due volte nella mia vita e c'è chi è dovuto andare via e chi ha scelto di andare. Sono stata abbandonata e lasciata da sola. Ma non ti odio e mai lo farò. Mi hai abbandonata perché in fondo qualcosa di così schifoso chi vorrebbe averli accanto? Tu non lo sai ma io mi sono impegnata tanto per tenerci stretti. Ho provato a smussare gli spigoli, ad aprirmi un po' e penso di aver sbagliato. Qualcosa si è rotto proprio quando ti ho detto che ero a conoscenza di tutto quello che mi stavi facendo e te l'ho detto spesso che dopo essermi confidata con te, eri diventato freddo e distaccato, ma mi hai sempre tranquillizzata dicendo che fosse solo una mia percezione. Adesso mi rendo conto che ciò che sentivo era vero. Che probabilmente di me non ti importava più, ma va bene, non importa. Mi hai lasciata da sola e per me eri tutto. Non ti odio perché per me sei stato un angelo, un amore meraviglioso, un amico, un confidente e tutto ciò che di bello può esistere. Adesso però mi ritrovo sola, con la chemio da finire e la mia vita incasinata come sempre. Mi ritrovo persa e non so che fare se non sperare di morire. Ti avevo preso un regalo, un portachiavi con i due mignoli che si stringono. "E giur" mi dicevi, e io ti mandavo la foto del mio mignolo e tu facevi lo stesso. Ti ho giurato che saresti diventato mio marito, il papà dei miei bimbi e tutta la mia vita e il mio futuro. Ti ho giurato amore e tutto ciò che di bello abbiamo sempre progettato. Adesso mi ritrovo da sola ma non smetterò mai di amarti. Amare in silenzio ha un caro prezzo e io sono disposta a soffrire così tanto ma non smetterò per un solo secondo di amarti e custodire ogni singolo ricordo. Ti auguro il meglio, sempre, e tutte le cose meravigliose di questo mondo. Spero tu possa star bene e dimenticarti di me, dello schifo di persona che sono e di tutto il tempo che hai perso dietro ad un errore come me.
Ti amo amore mio.
Tua, sempre.
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weirdesplinder · 3 years
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Carla Kelly
Oggi voglio parlarvi di un’autrice di romance spesso sottovaiutata: Carla Kelly.
Certamente non scrive bene quanto autrici affermate come Mary Balogh o Lisa Kleypas e i suoi romanzi sono molto semplici e non esenti da qualche difettuccio, specie sul piano del realismo, ma  secondo me vale la pena di leggere almeno qualche sua opera che a mio avviso si innalza al di sopra della media della sua produzione. Alcuni suoi romanzi, sono molto dolci, altri ironici, e sono tutti molto casti. Solo baci per questa autrice, siete avvertiti e trame molto ma molto semplici, perchiò se cercate l’avventura guardate altrove..
Di suo personalmente vi consiglio:
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Titolo: Le impreviste vicende di Miss  Chartely
Titolo originale: Miss Chartley’s Guided Tour
Trama: Miss Omega Chartley è una gentildonna impoverita che si procura da vivere come insegnante. Mentre si sta concedendo una vacanza, accetta un’allettante proposta di lavoro per una località del Nord e ne approfitta per allungare il suo itinerario di svago. Tutto va però all’aria quando aiuta un ragazzino a sfuggire a un agente di Bow Street, per ritrovarsi infine senza soldi e in fuga insieme a lui. Quando Omega lo consegna allo zio, il visconte di Byford, scopre scioccata che questi è il fidanzato che otto anni prima l’ha abbandonata all’altare ed è scomparso nel nulla. Tuttavia sente di amarlo ancora, ma per sapere se potrà esserci una seconda possibilità, Omega deve prima chiarire perché lui l’ha lasciata e cosa prova ancora per lei…
La mia opinione: alla Kelly piace raccontare i viaggi delle persone, ha scritto parecchi romanzi simili che partono da questo presupposto, e secondo me questo è quello più carino. Ironico e sentimentale.
TItolo: Dama di compagnia
TItolo originale: The lady’s companion
Trama: Susan Hampton ha la sfortuna di avere un padre con l’irresistibile vizio del gioco. Per colpa sua hanno perso la casa di famiglia e ora sono ospiti della zia di Susan, che la tratta come una domestica. Stanca della situazione, e tramontata ormai l’idea di poter fare un degno debutto in società, la ragazza cerca lavoro e lo trova come dama di compagnia di lady Bushnell, un’anziana e burbera signora con cui, dopo i primi contrasti, finisce per entrare in sintonia. È proprio qui che Susan conosce David Wiggins, il rude fattore che, giorno dopo giorno, conquista il suo cuore. Anche se le differenze sociali sembrano insormontabili, alla passione non si comanda…
La mia opinione: trama classica dei romance la dama di compagnia che si innamora di chi non dovrebbe, solo che la Kelly iverte i soliti ruoli, invece della ragazza non nobile o nobile impoverita che si innamora del ricco padrone di casa titolato per lei irraggiungibile socialmente, qui è lei ad essere nobile e colui di cui si innamora invece non lo è, il che genera comunque più o meno gli stessi problemi, a parte il fatto che lei di certo non gli offre carte blanche. E io devo dire che ho trovato questa inversione dei ruoli interessante. 
Altri due titoli un poco meno interessanti ma che vi consiglio comunque però giusto per passare alcune ore con una lettura piacevole sono:
La casa sul mare  (The Admiral's Penniless Bride)                             
Inghilterra, 1816 - Charles Bright, ex ammiraglio della Marina britannica, si trova in una sala da tè di Plymouth quando nota una fanciulla seduta tutta sola a un tavolo. Rimane subito colpito dal suo bel viso e dagli occhi incantevoli velati dalla preoccupazione. Impulsivamente, decide di avvicinarsi e fare la sua conoscenza e, conversando con lei, nella sua mente si fa strada un'idea folle e tuttavia affascinante, di cui lui è il primo a stupirsi: chiedere la mano della malinconica fanciulla. Non si aspetta certo di ricevere una risposta affermativa, e ancor meno di affezionarsi a lei.
Il viaggio di Mary Rennie (The Wedding Ring Quest)
Inghilterra, 1814 - Mary Rennie conduce un'esistenza tranquilla e protetta a casa degli zii a Edimburgo ed è ormai rassegnata a rimanere zitella. Ma quando l'anello di fidanzamento della cugina si perde in una delle torte destinate a essere spedite ai parenti come regalo di Natale, si ritrova costretta a partire per quella che si rivelerà un'incredibile avventura: rintracciare e recuperare il prezioso gioiello. Arrivata a Carlisle, incontra per caso un lontano cugino, il capitano di vascello Ross Rennie, che è in viaggio di piacere con il figlioletto e che impulsivamente decide di accompagnarla nella ricerca. La missione però si rivela più difficile e si protrae ben oltre le previsioni.
Vi segnalo anche un racconto breve disponibile in ebook di argomento natalizio e molto ma molto carino. Da notare che Carla Kelly a mio avviso è un’autrice i cui libri sono particolarmente adatti da leggere a Natale:
Titolo: Un dono speciale
Titolo originale: Christmas Promise
Autore: Carla Kelly
https://amzn.to/2ZF27OT
Trama: Inizio XIX secolo - Il Capitano Jeremiah Faulk non sa cosa fare ora che la guerra è finita e a lui non è rimasta altro che la sua stessa vita. Oltretutto il Natale si avvicina e il calore di una famiglia e di un amore si sente ancora di più. Ci vorrebbe un dono speciale…E lo riceve quando passeggiando per Plymouth incontra per caso il suo primo amore Ianthe Mears, ora vedova e madre di due figli, che saputo della sua situazione lo invita a passare il Natale con la sua famiglia.  
La mia opinione: La storia è semplice e non contiene colpi di cena, ma è dolce e piacevole lo stesso. Due persone mature che hanno un affettuoso ricordo l’uno dell’altra si reincontrano al momento giusto, e dall’affatto nasce qualcosa di più. Una storia così normale da coinvolgere ancora di più il lettore, o almeno me.  
E ora passiamo a qualche consiglio che riguarda romanzi purtroppo non disponibili in italiano:
Titolo: Libby’s London Merchant
Inedito in italiano
Trama: Abbiamo un duca, detto Nez (vero nome Nasbitt) reduce da Waterloo, che sentendosi in colpa per essere sopravvissuto mentre molti altri migliori di lui sono morti si è dato all’alcool e alle frivolezze della vita, diventnado un tale alcolizzato che persino la sua servitù non ne può più di vederlo ridotto così. Fortuna vuole che un perdigiorno peggio di lui e suo amico gli chieda un favore. Siccome fin da piccolo per volere del padre è fidanzato con una ereditiera che non ha mai visto e ha accuratamente evitato, ma ora è veramente indebitato fino al collo e si vede praticamente costretto a sposarla o andare al’estero, vuole che Nez sottomentite spoglie vada a casa di lei in campagna e poi riporti a lui com’è sia di aspetto che di carattere.
Nez, sobrio non avrebbe mai accettato, ma visto che non è mai sobrio accetta, per poi pentirsene e ritrattare, ma la servitù lo ricatta minacciando di licenziarsi in toto e lo costringe a portare avanti l’assurdo piano con la speranza che lontano da Londra e amicizie nefaste possa riprendere giudizio. Così il povero Nez travestito da mercante di cioccolatini si mtte in viaggio. Il piano è semplice, fingere un piccolo incidente vicino alla magione della promessa sposa Miss Lidia Ames, in modo che siano obbligati a soccorrerlo e ospitarlo. Purtroppo però gli ubriachi e la guida non vanno molto d’accordo e Nez finisce in un vero incidente. Il piano comunque funziona e gli abitanti della residenza degli Ames lo soccorrono, peccato che in residenza non ci sia Lidia, ma solo Libby sua cugina destituita e senza un penny di dote, figlia del fratello diseredato del padrone di casa perchè decise di sposare la figlia di un venditore di tabacco.
Libby è molto bella, dolce, altruista e priva di arie, essendo cresciuta sui campi di battaglia con sua madre al seguito del padre di carriera nell’esercito. Dal momento che suo zio, sua madre e sua cugina sono al mare per una vacanza, in casa ci soono solo i servitori, lei, suo fratello minore che purtroppo è ritardato a causa di una caduta da cavallo da piccolo, e una sua lontana zia anziana che le fa da chaperone, in teoria. Nez, neanche a dirlo scambia Libby per Lidia e da lì i malintesi si susseguono.
La mia opinione: state tranquilli il classico scambio di identià/travestimento, è solo l’inizio del libro e non è poi così centrale alla trama.
Immaginavo che Nez si sarebbe innamorato di Libby così bella, dolce, perfetta e così è stato. E immaginavo pure che lei lo redimesse, e ricambiasse il suo amore, solo per poi scoprire che l’aveva ingannata e da lì due avrebbero dovuto superare il problema delle origini di lei e delle bugie di lui per vivere felice e contenti, invece no…il libro non prosegue affatto così, ma prende una strada ben diversa e molto più originale.
Tanto per iniziare ci sono molte sottotrame alla trama principale e altri personaggi centrali. Il più importante è il vicino di casa di Libby, il Dr. Cook, di nobili origini ma medico, un omaccione alto e ben piantato, molto goffo ma dal cuore grande come il mondo, innamorato da sempre di lei. Nonostante Cook capisca subito che il raffinato mercante di cioccolato così aitante e bello è chiaramente un possibile contendente per il cuore di Libby, che ignora ciò che prova il dottore perchè ha il salame sugli occhi, lui non esita un attimo a decidere che vuole salvare ben più della gamba di quell’uomo. Capisce che ha sofferto in guerra e che ora è un alcolizzato e decide di liberarlo dalla sua dipendenza con l’aiuto di Libby.
L’astinenza per Nez è tremenda sia fisicamente che mentalmente, ma dopo giorni, finalmente sobrio, riesce a pensare chiaramente  dopo tanto tempo. E’ grato sia al dottore che a Libby, ed è ammirato dalla morale e dalla condotta di Cook che non si risparmia con nessuno, così come Libby e capisce quanto sia stato inutile al prossimo se confrontato con loro.
Capisce anche che il dottore è innamorato di Libby e lo rivela alla ragazza che finalmente apre gli occhi, ma al tempo stesso decide che ella che lui crede Lidia e titolata sarà sua moglie perchè la ama.
Libby è un poco ingenua e a volte avrei voluto scuoterla perchè è molto indecisa. Ammira il dottore quello che fa come si dona ai poveri in cambio di nulla, come è pronto ad affrontare ogni pericolo per un malato (ne accadono di belle nel libro) ma non lo ha mai considerato un possibile marito. Lo ha sempre e solo trovato divertente e simpatico…e basta. Mentre il mercante di cioccolata è così bello, e misterioso e sicuro di se’ e lei ne è attratta…Così entrambi fiscono per baciarla, in momenti e circostanze molto diverse, e lei ricambia entrambi i baci, e non capisce chi dei due ama… e non lo capisce per molto tempo. E in fondo poi ho capito che questa sua indecisione è veramente ciò che la rende umana e reale come personaggio…tanti avrebbero avuto la sua stessa indecisione. Come capiamo chi amiamo veramente? Come distinguere tra amore e semplice attrazione o semplice affetto?. Lei vuole prendersi cura di entrambi….poi però segue l’attrazione, e bè sceglie il più bello dei due. Ancora, normale, triste , ma normale, plausibile.
Peccato che Nez dopo averle chiesto di sposarlo, scopra grazie all’arrivo della vera Lidia chi è Libby, e cambi la proposta di matrimonio in una di…er…protezione. Insomma le offra il posto di amante, perchè la ama, anche se non può sposarla viste le sue origini.
Al che Libby rinsavisce, declina fin troppo educatamente l’offerta, e lo manda mentalmente a quel paese. Nez esce quindi di scena, ora sobrio e redento, ma ancora leggermente stron…tronfio, come abbiamo visto e Libby è molto ferita dal suo comportamento.
Un terribile incidente che accade a suo fratello fa avvicinare lei e il Dr. Cook, che rinnova la sua richiesta di matrimonio, e lei stavolta giù di corda la accetta. Ora non è come sembra, prima di accettare ci pensa e gli dice che al momento non lo ama, e gli racconta pure cosa è accaduto con Nez…insomma lui sa di essere un rimpiazzo al momento, ma non gli importa.
Poi però accadono alcune cose che riguardano il padre del dottore e che non vi rivelerò, e mentre Libby ha sempre più prova delle incredibili doti di Cook, che è coraggioso, altruista e chi più ne ha più ne metta…e bacia pure bene…lui sembra invece allontanarla da sè. E qui il lettore è più che sopreso. E che cavolo per tre quarti del libro l’ha adorata e ora che potrebbe sposarla subito la allontana?!
Arriva addirittura a dirle di andare da sua madre al mare a Brighton col fratello convalescente…lui le scriverà. Ma non le scrive e Libby è convinta non la voglia più. Poi però dopo settimane ecco che si rifà vivo a Brighton e le rivela il perchè del suo momentaneo allontanamento, una scemata, ma che spiega molte cose, i due si riappacificano e scelgono la data delle nozze.
Al che ecco ricomparire Nez. Sempre più redento, che ha capito i suoi errori. E che ora ha cercato e aiutato i suoi ex commilitoni caduti in miseria, ha iniziato a far rifiore la sua tenuta di famiglia, non ha più toccato una goccia di alcool e tutto questo per Libby, per essere degno di lei. E ora la vuole sposare al diavolo le sue origini, non importano.
Lui bello e impossibile e duca arriva aitante in groppa al suo destriero e come un principe si dichiara a Libby che mi torna confusa di nuovo davanti a tale beltà e al titolo ducale.. Confusa, ma mica scema, non ha scordato la ferita che le ha inferto e per quanto tentata non è che gli cade fra le braccia. Però il medico, preso da mille pazienti la trascura e lei è sempre più confusa. Non sa quello che prova. In  modo diverso tiene a entrambi quegli uomini, ma non sa chi ama veramente.
Poi accade un terribile incendio e sia il medico che il duca (per motivi diversi) restano coinvolti e rischiano la vita, e lì, davanti alla possibiltà di perdere….Libby capisce di amare…..
Eh eh non vi rivelo altro. Anche se è intuibile. Se volete sapere cosa succede dovrete leggere il libro, in inglese. Dovrete leggerlo anche perhchè ci sono molte sottotrame che meritano di essere lette e che io non ho nominato, la medicina viene trattata, l’intolleranza, viene trattata, i disturbi post traumatici vengono trattati, la diversità, l’ipocrisia, le dipendenze…..E’ veramente un libro ricco di contenuti. Sì ha qualche difetto non lo nego, e a volte avrei voluto strozzare Libby ma solo perchè è stata molto più umana e sincera con se stessa di molte altre eroine di romance che sanno fin da subito che ameranno lui e solo lui per sempre al primo sguardo. Nella vita reale difficilmente accade questo. Sono l’attrazione e l’affetto che nelle circostanze giuste si trasformano in amore. E non sempre è facile capire quando questo accade. Inoltre ho trovato rinfrescante vedere un’eroina baciare due uomini, e ammettere a se stessa che le son piaciuti entrambi i baci e che è fisicamente attratta da entrambi.
In conclusione comunque vi consiglio questo libro se sapete l’inglese, e se non lo sapete sappiate che credo sia stato tradotto in altre lingue tipo spagnolo e francese.
Altro titolo inedito in italiano di carla Kelly che vi suggerisco è:
Titolo: Marian’s Christmas wish Inedito in italiano Trama: Marian ha quasi diciassette anni, un carattere deciso, ma dolce e una famiglia perennemente bisognosa della sua guida. O così lei crede. Tra un cagnolino da salvare e curare, un partita a scacchi da vincere ad ogni costo, e classici greci e latini da leggere, deve perciò trovare il tempo per mangiare (ehi dopotutto sta crescendo) e risolvere i problemi dei suoi famigliari in modo da poter passare un Natale perfetto. Punto primo: aiutare sua sorella maggiore Ariadne a convincere il suo innamorato, il vicario del paese, a dichiararsi Punto secondo: evitare che la loro madre spenda gli ultimi spccoli rimasti in famiglia e affligga tutti con malanni immaginari Punto terzo: aiutare suo fratello minore, espulso stavolta per sempre da Eton a tenerlo nascosto ancora un pò al loro fratello maggiore Punto quarto: cercare di non voler male a suo fratello maggiore per il fatto di aver portato a casa per Natale un grasso, pomposo e antipatico collega diplomatico con l'idea di farlo sposare alla loro sorellina Ariadne Punto cinque: non strozzare suddetto pomposo pretendente Con così tante cose da fare Marian è felice che l'altro ospite invitato da suo fartello sia almeno simpatico e deciso ad aiutarla. Ora se solo il suo stomaco non sobbalzasse ogni volta che lo vede…probabilmente i troppi dolci le stanno facendo male. La mia opinione: romanzo carinissimo! Posto che io non amo particolarmente i romance con protagoniste molto giovani, e che Carla Kelly non è tra le mie autrici di romance preferite, devo dire che questo romanzo mi ha piacevolmente sorpresa. L'ho letto quasi per caso. Lui era lì, io ero lì, la trama sembrava carina e d'impulso l'ho preso non aspettandomi molto, ed invece l'ho divorato! Non vedevo l'ora di voltare pagina (digitale) e l'ho finito tutto d'un fiato. Veramente veramente carino. Ve lo consiglio. Purtroppo non è disponibile in lingua italiana, ma in lingua inglese sì, poichè è un romanzo risalente al lontano 1993. Sopra vedete la copertina dell'edizione vecchia e di quella nuova, a confronto. Infatti molti romanzi rosa di successo in Amrica vengono spesso ripubblicati. I protagonisti sono entrambi simpatici e complessi. Lei è molto matura per la sua età, e la sua personalità frizzante balza fuori dalle pagine, tanto che risulta normale al lettore che l'eroe maschile resti affascinato da lei, nonostante sia un diplomatico di 28 anni con un passato difficile alle spalle e una cicatrice sul volto a ricordarglielo per sempre. Poi la trama è romantica, ma anche molto movimentata da diversi scherzi e avventure..spie francesi…..e insommma è veramente un bel libro che sopremde fino alla fine.
Purtroppo questo romanzo non è ancora stato tradotto in italiano, e non lo è stato nemmeno un altro romanzo abbastanza carino di Carla Kelly:
Miss Whittier Makes a List 
Miss Hannah Whittier è una ragzza per bene, ma si trova in una situazione piuttosto compromettente. Non solo è l’unica donna su un anave militare di soli uomini, ma il capitano della suddetta nave Sir Daniel Spark, sembra ritenere che lei gli debba molto di più che semplice gratitudine per averle salvato la vita. ripescandola dal mare.
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corallorosso · 3 years
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Vi chiedo oggi di farvi solo un regalo. Leggere queste parole di Arisa. Nude, vere, preziose. Sono balsamo e pugno. Potenti e delicate. Fatevi questo regalo. Sono parole che possono cambiare tanto dentro ognuna e ognuno di noi. “Questa è la prima foto che faccioda quando ho deciso di ritornare allo stato originale della mia faccia. Senza filtri. Mi spiego meglio: negli ultimi anni la paura del tempo che passa era diventata incombente. Le mie serate le impiagavo a scrutare i difetti sul mio volto e a contare i buchi di cellulite sul mio sedere e sulle mie cosce. Chirurghi e medici estetici sono diventati i miei confessori, pensavo che se fossi diventata più bella la gente mi avrebbe amata di più, che avrei trovato l’amore della mia vita e che sarebbe stato tutto più facile per me con amici e lavoro. Guerre infinite coi miei capelli e tempo perso che non torna più. Io lo so che non sono bella come le tipe che vedo sui giornali e sui social, ma non voglio che sia più un mio problema. Ci sono tante persone care nella mia vita, che amo alla follia, che pur non aderiscono ai canoni del bello che ci propone questo mondo, eppure niente sarebbe lo stesso senza di loro per me. Mi chiedo allora perché solo io dovrei sentirmi meno amabile con la mia faccia, la mia età e la mia cellulite. Un essere umano è quello che è, quello che dà, o quello che appare??Ogni problema diventa un problema solo se gli permettiamo di esistere. Quando portavo gli occhiali e il caschetto mi sentivo me stessa, ma la gente per strada mi prendeva in giro, si permettevano di fare apprezzamenti veramente pesanti sul mio aspetto fisico. Per non parlare del “ ci è o ci fa(?)”che mi ha fatto sentire sbagliata fin dall’inizio della mia avventura. Questo alle donne capita spesso perché siamo in una società che dà per scontato che una donna possa essere messa in discussione per aspetti futili già in famiglia e che sia tutto normale. Da bambine dobbiamo essere accettate da nostro padre e non dare troppo fastidio a nostra madre che è una donna come noi problemi annessi,adolescenti dobbiamo passare l’esame della classe,dei primi flirt, delle amiche fighe che decidono se siamo all’atezza di stare nel gruppo;poi:vogliamo parlare del mondo del lavoro?? È ora di svegliarsi. Sentirci sbagliate ci rende ottime acquirenti.Depotenzia il nostro valore; ci divide e il mondo va a rotoli. Amiamoci per quello che siamo. Siamo Vita”. (Cathy La Torre)
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dorothymacgillivray · 3 years
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«Ti ho portato una cosa» le propina a tradimento. Non la guarda, non più, degnando di attenzione solamente lo zaino rattoppato che riposa lì vicino, aprendone la zip e frugandoci all`interno. «Non mi stai simpaticissima, eh» la trasparenza prima di tutto, come ben sappiamo «Poi devo ancora capire se mi piaci o meno, però ho detto che ti devo educare e dobbiamo fondare insieme questa band» altre motivazioni, piazzate una ad una senza un vero senso logico «Quindi» suspense di rito, anche perché qualunque cosa stesse cercando sembra averla scovata. Ora si acquieta ed estrae una sorta di busta lucida, sottile e di forma quadrata che, ben presto, si presenta come il fodero di un vinile. «Interpretalo come un voto infa- Infrr-» spallucce tattiche e occhiolino da leccacu-ore «boh, una tregua.» Due passetti ed è già pronto a porgerle quella tacita promessa, in modo che la neo-tredicenne possa accettarlo. «È un regalo, ovviamente.»
Si cambia nuovamente discorso e a quella rivelazione inclina lateralmente il capo. Prima semplicemente perplessa, senza fare domande. Poi più il Grifondoro continua quel preambolo, e più diventa confusa. Ma proprio tanto. Lo segue infatti con le iridi grigio tempesta scovare dentro quello zainetto pieno zeppo di toppe, lasciando spazio all’immaginazione e a chissà quale aspettativa. Il suo compleanno è ormai passato da giorni, che si tratti realmente di un regalo? Ancora silenziosa e con l’intento di studiarlo, lo lascia fare finchè non vede quell’oggetto quadrato e sottile tra le sue mani. Un po’ come prima, attende ancora seduta, ma non più rilassata. E’ composta per essersi fatta più attenta. «Voto infrangibile.» Insomma, è pur sempre Corvonero e tra i suoi compiti c`è quello di correggere dove si può. E anche dove non si può. Solo quando decide la signorina, finalmente si alza dalla postazione trovandosi esattamente dinanzi il Grifondoro che le porge quella strana cosa. Prima ancora di commentarla, allunga una mano per prenderla e poi la lascia scivolare in entrambe. «Aerosmith.» Legge la scritta al centro quasi in un sussurro, come se si fosse ritrovata con un fossile o un amuleto indecifrabile. Lo sguardo anche sull’immagine di copertina della presumibilmente band babbana che logicamente non si muove, ma per appurarne il contenuto da inesperta cerca con le dita l’apertura laterale. Così, con estrema delicatezza, tenta di sfilarne appena il contenuto. E poi lo sguardo è tutto per Hektor, decisamente più rilassato. «È bello.» Un lieve, ma proprio accennato, sorriso sincero che le increspa le labbra sottili.
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«Quello che è» sul voto infrangibile e il suo parallelismo colto non riuscito «Qui invece» fa un altro passo, per poter tamburellare giusto un indice inanellato sulla copertina della custodia «Ti farai un’idea più chiara di che cosa intendo quando parlo di Rock.» Sogghigna, riacquistando il solito temperamento leggero e dispettoso. Intanto gironzola un poco in giro, riappriopriandosi nuovamente della chitarra quando gli passa per la testa l’idea di rimettersi a sedere. «Beh, intanto vuoi sentire dell’altro? Abbiamo ancora un po’ di tempo.»
«Mi stai palesemente trattando come un’apprendista.» Perché forse lo sei, Dorothy, ma non lo vuoi ancora ammettere. E questa è la volta definitivamente del «Grazie, comunque. Non me lo aspettavo.» Ammette sinceramente e continuando a studiare i profili dei cantanti in copertina. «E tregua sia.» Conferma con un singolare sguardo d’intesa. «Sai, sarebbe stato più preoccupante il contrario.» E qui si riferisce al fatto di non stargli totalmente a genio, che non è una novità, ma apprezza l’onestà che alla fine non è da tutti. Infine annuisce ritornando ad un lieve entusiasmo, quindi fa lo stesso e si mette seduta col vinile poggiato sulle cosce. «Tutto quello che vuoi.»
#auladimusica #hektor #regalo #secondoanno
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rivendicatestesso · 4 years
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“La parte più difficile in ogni cosa è iniziare, come adesso. Non è facile trovare le parole giuste per aprire la strada alle milioni di cose che vorrei dirti. Ogni inizio è spaventoso, difficile. E me lo ricordo che qualche mese fa di paura ne avevo tanta, temevo tutte le cose che avremmo dovuto vivere. E poi di colpo eccoci qui, dopo aver fatto tante cose, con tante esperienze e ricordi. Tu sei la prima volta in cui ho perso il controllo, in cui mi sono buttata nel vuoto e mi son detta 'Ora o mai più'. Perchè in fondo te lo senti che alcune cose puoi farle solo adesso e che non c'è altro momento giusto per viverle. Sei il mio momento giusto, su questo non ho dubbi, mi sei piombato addosso per caso e senza alcuna pretesa, nessuna forzatura e nessuna speranza, sei rimasto. Non hai neanche dovuto lottare per entrarci nella mia vita, perchè ti avevo lasciato ogni porta aperta. Hai avuto tutto, prima ancora che te ne rendessi conto. Ti ho parlato di qualsiasi cosa ed ho lasciato tu mi abbracciassi mentre piangevo fin dal primo incontro. Ho fatto per la prima volta in vita mia qualcosa di potenzialmente pericoloso, ma non avevo paura, perchè sapevo chi eri. Forse ho perso la testa, questo ti dicono quando fai qualcosa che loro non avrebbero mai il coraggio di fare, ed è vero. Tu mi hai fatto perdere la testa, perchè adesso non sento neanche di essere io, perchè adesso ho meno paura di tutto e provo cose talmente diverse che mi destabilizzano. Mi rendi migliore di quello che sono e riesco ad essere un po' più forte di prima, perchè vedo te che lo sei e mi dico che devo imparare anch'io. Nonostante questo non lo sarò mai abbastanza da poter stare senza di te. Siamo diversi, da morire, eppure sei esattamente quella parte che mi manca per essere come vorrei. E' bastato un istante, uno sguardo e ti ho riconosciuto, come se in fondo ti avessi sempre aspettato. Delle volte sono istanti piccolissimi a cambiarci la vita, momenti così insignificanti da non rendercene nemmeno conto. Ti ho amato fin da subito ed ho avuto paura della velocità con cui un sentimento del genere sia cresciuto, ne ho avuta perchè mi son chiesta, che vuoto lascerà una persona del genere nella mia vita? Tu lasceresti un vuoto enorme, incolmabile. Oramai occupi tutto, tutto lo spazio che c'è, sei ovunque e neanche me ne rendo conto. Hai reso tutto pieno di significato, pieno d'amore e di timori. Per la prima volta ho davvero paura di perdere qualcuno, per la prima volta penso che non esista qualcosa che non farei per te, qualsiasi cosa pur di farti stare bene. Non lo dico perchè ti amo, ma lo dico perchè sei una persona speciale. Meriti qualsiasi cosa di bello possa esserci, tutta la felicità che puoi provare. Hai così tante cose dentro, che non dici e che non mi mostri. Ed io vorrei sapere tutto, conoscerti meglio di te stesso perchè niente che ti riguarda mi è estraneo, nulla. Mi stai donando qualcosa che non potrò che inscrivermi nel cuore, quelle cose che ti porti gelosamente dentro, che sai di poter vivere solo adesso e con quella persona. Mi hai dato talmente tanto che adesso sono piena di te e non potrei dimenticarti mai, seppur volessi. Ti ho fatto vedere parti di me non molto belle, che portavo come un peso, con vergogna, ma con un tocco le hai aggiustate tutte. Non voglio ci sia mai un'ultima volta a niente, voglio che sia tutto una prima di innumerevoli volte. Che poi con te è sempre la prima volta, tutto è sempre differente e tutto è sempre nuovo, cancelli così tutto ciò che esiste al di fuori di te. Dicono che nella vita abbiamo sempre un prima ed un dopo che ti cambia del tutto, ed io so che sei tu. So che dopo di te niente sarebbe più lo stesso, nulla avrebbe più senso e saresti un muto dolore eterno. Ma allora voglio che questo momento duri per sempre e non ci sia nessun dopo, ciò che importa è solo adesso, questo instabile istante che vorrei durasse un'eternità. Un durante perpetuo dove posso dire di averti vicino e di sentirmi la persona più fortunata al mondo. Mi hai riempita di un amore che non credevo avrei mai provato, così forte che adesso fatico nello scrivere senza commuovermi, perchè pensarti mi fa questo effetto. Esattamente come ti guardo troppo a lungo, penso a quanto sei bello e quanto sai farmi stare bene ed allora escono dagli occhi tutte le parole che mi restano bloccate in gola. Non riesco a dirtelo mentre ti ho davanti che hai dato alla mia vita un valore aggiunto e che avrei milioni di parole da dedicarti se solo riuscissi a concentrarmi mentre mi guardi con quegli occhioni da cui non riesco a fuggire, ma dei quali non riesco nemmeno a sostenere lo sguardo. Mi stupisci sempre, in brevi istanti in cui mi rendo conto di avere davanti la cosa più bella del mondo e che niente potrà mai essere altrettanto prezioso. Vorrei scattare una fotografia in questi momenti, per paura di scordarli. Vorrei rivivere ogni ora passata insieme, per rendermi conto di quanti dettagli mi son persa, ma poterli assaporare tutti, coglierli e conservarli. Sei un regalo grandissimo, per il quale sarò per sempre in debito verso il destino, che probabilmente di contro mi toglierà tutto il resto, ma non importa, ho già avuto tutto ciò che conta. Non importa se oggi si aggiunge un numero, perchè anche fra vent'anni, ti amerò esattamente come adesso, probabilmente di più. E sarai sempre e comunque tu, niente ti renderà diverso di fronte ai miei occhi, adesso non vedo altro che la tua essenza. Buon compleanno amore, non vedo l'ora di poterti baciare, mi manchi da morire e niente mi rende felice come averti accanto e poter sentire il calore di un tuo abbraccio che tanto ho desiderato. Sei ciò di cui ho più bisogno e che non voglio lasciar andare per nulla al mondo. Ti amo, come non amo altro. Non esistono altre persone al mondo come te, sei solo mio.“
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