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#110 e lode
s-memorando · 2 months
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18 febbraio 2010
È stata una data importante, una di quelle date che diventano spartiacque tra un prima e un dopo. La data è quella del 18 febbraio 2010 quando ho realizzato il mio sogno: mi sono laureata in Informatica Umanistica a Pisa. Mi sembra impossibile che siano passati già 14 anni da quel giorno emozionante. Ricordo tutto di quei momenti, sono stampati con inchiostro indelebile nel mio cuore. Ogni anno…
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fioredialabastro · 5 months
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Una rabbia costruttiva
La vicenda di Giulia mi ha sconvolto più delle altre. Penso a quando mi sono laureata alla triennale quattro anni fa e il mio ragazzo di allora, malato di depressione, arrabbiato col mondo e per nulla intenzionato a farsi aiutare nonostante gli sforzi, era palesemente invidioso, al punto da sussurrarmi all'orecchio, un minuto prima di essere chiamata sul palco e proclamata dottoressa: "Certo che qua i 110 e lode li regalano, alla mia facoltà te li sogni". Quella frase, ovviamente, fondava le radici su parole e gesti ben più gravi, come quando prendevo bei voti agli esami e mi diceva che ero stata solo fortunata a ricevere le domande giuste, o quando mi costringeva a studiare con lui e mi lasciava rinchiusa nella stanza, impedendomi di tornare a casa o di andarsene dalla mia finché non aveva finito ciò che doveva. Allora penso all'invidia di Filippo per i successi professionali di Giulia, a come la sua rabbia si sia trasformata in un agghiacciante omicidio premeditato e realizzo quanto io sia stata fortunata del fatto che le violenze del mio ex si fossero fermate a qualche passo dall'inevitabile, anche dopo averlo lasciato.
È una sensazione terribile, perché solo adesso, a distanza di tutti questi anni, mi rendo conto profondamente della gravità della situazione che stavo vivendo. Tante volte, di fronte all'ennesima sopraffazione da parte sua, ho pensato: "Stiamo insieme da quattro anni, mi ama ma non riesce a dimostrarlo e poi non sono mai tornata a casa con un occhio nero, non può essere paragonabile a quelle storie che sento al telegiornale". Invece sì, lo è. Probabilmente, se non lo avessi lasciato facendogli credere che la scelta fosse sua, se mio papà non fosse intervenuto in maniera diplomatica dopo la rottura, a lungo andare avrei fatto la stessa fine di Giulia e di tutte le altre vittime. Perché quando vivi una relazione tossica, non sei consapevole di dove può arrivare la persona che dice di amarti e che credi di amare, anche se conosci bene i suoi problemi e ciò che un rapporto sano richiede. Si minimizza, si giustifica, si muore, lentamente.
Così, quando credo di aver superato il passato perché mi sento in pace per essere riuscita a perdonarlo e a non augurargli il peggio, ecco l'ennesima donna che muore per mano maschile, ricordandomi che il perdono ha senso solo se non si dimentica il male ricevuto. Perciò sì, sono stata fortunata, ma non per questo vado a ringraziare il mio ex per non avermi ammazzato. Piuttosto, voglio che questa rabbia rimanga, per continuare a lottare per una società più giusta, per non sentirmi più una sopravvissuta ogni volta che si parla di femminicidio.
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falcemartello · 1 year
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LA SINISTRA SI È STUFATA DEI DEBOLI
Il nuovo che avanza,o la nuova, insomma Elly la quale basa la sua campagna sull'ideologia woke, nuovi diritti, cancel culture, rivoluzione green e transumanesimo lgbt.
La classe operaia? Non è più "cool"
Pezzo da 110 e lode🥇
@boni_castellane
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iread-studies · 3 months
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17.01.2023 || My Language Teaching exam is in one hour and I'm feeling a lot of things. Mainly stress.
But why am I stressed? When I was in my bachelor's, I had a perfect GPA to defend. Now that I'm in my master's, I need to build that GPA back up again and that feels even more overwhelming.
A part of me also wonders if I should really stress about my grade for this exam. I had some pretty awful exam in my bachelor's. But my GPA stayed high— not perfect, but high, and I got the highest final grade possible at the end of my degree.
I'm proud of that 110 e lode and I know I shouldn't complain about it. But I also feel like it hides everything I went through for 3 years. It wasn't a perfect journey. I struggled, I was stressed and wanted to give up. That 110 e lode at the end of it nullifies that.
I wish people could see the effort I put in. I wish I didn't have to put the effort in again.
What will happen if I don't get a perfect final grade for my master's too?
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blackrosesnymph · 4 months
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Quel giorno prendendo 109 ho realizzato che non sarei mai diventata ricercatrice, nemmeno volendo e mi son detta fanculo, molliamo anche questo sogno irrealizzabile, la vita va anche vissuta ed ecco perché ora non riesco a laurearmi presto perché non ho più lo stimolo per fare le cose in fretta...
E no 109 a filosofia non è un buon voto...perché tanto tutti dicono che i 110 e lode ce li regalano...
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sisif-o · 6 months
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ho sognato che mi laureavo con 110 e lode e che andavo da un tatuatore per farmi tatuare il braccio destro, ma non voleva e mi prendeva in giro perché non avevo idee
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crazy-so-na-sega · 11 months
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Nessun commento sul richiedente asilo che ad #Annecy ha accoltellato quattro bambini, nessuna “interpretazione semantica” sugli uomini del GOI che, con il battaglione San Marco, hanno liberato la nave turca dai pirati clandestini, nessun post sul tunisino che ha ucciso la moglie e rapito la figlia di 8 anni. Insomma, il nulla…
-Francesca Totolo
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laureato in filosofia, indirizzo "merda", 110 e lode....mica caxxi.....
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nienteedispeciale · 4 months
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cugino ha finito con 110 e lode 🤠
e io per i miei dovrei andare alla festa? sto cazzo e sto cazzone🤠
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monnys-world · 1 year
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Ieri,per l'ennesima volta ho letto che una ragazza si è tolta la vita a causa dello stress universitario. Condivido il pensiero di tanti,che pensano che,per certi punti di vista ,l'università sia disumanizzante,la domanda è come può uno studente arrivare a pensare di essere un fallimento al punto di togliersi la vita? E sono numerosi gli studenti che arrivano a tanto.. c'è sicuramente qualcosa di sbagliato nel sistema scolastico e ho visto moltissime persone condividere questo pensiero.
La mia vita non può dipendere da una media,un voto,una competizione sfegatata con gli altri per cui devo pensare che se qualcuno ha preso più di me,ha memorizzato più di me,ha passato un esame che io non riesco a passare sia allora migliore di me. Quante sono le volte in cui,anche io,da studentessa,mi sento enormemente schiacciata dal peso del " devo fare questi esami altrimenti finirò con l'arretrarli" e quante volte ci ritroviamo a doverli fare anche in ritardo perché imprevisti, situazioni,non ti hanno dato il tempo sufficiente per prepararti bene. Allora senti l'ansia,la paura,il senso di fallimento.
L'università non dovrebbe mettere pressioni in questo senso. Uno studente fuori corso non solo non conclude gli studi in tempo,ma è costretto oltretutto a pagarsi il doppio delle tasse,così come cercano di convincerti a volte che la media non serve,e in realtà , la media per alcuni lavori conta più che non la tua esperienza o ciò che saresti capace di dare. Vorrei capire cosa è che,chi,stabilisce che un 110 con lode vale più di un 90?.
Tutto questo è distruttivo, malsano, vanifica i sacrifici che uno studente fa. Persino i test d'ingresso ad alcune facoltà ,limitando l'accesso,indirettamente creano quel senso di frustrazione e impotenza che solo chi ha vissuto questa esperienza può capire. Non passare un test d'ingresso equivale a perdere un altro anno della tua vita per poi cercare di ritentare l'anno successivo senza comunque avere certezze,dove che tutti abbiamo diritto di studiare ciò che ci piace ,a maggior ragione se noi studenti paghiamo per farlo.
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gandol · 9 months
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Al Nord non ne tengono conto? «Non so, credo che al Nord tengano conto più degli standard che di una didattica concentrata sullo studente, come succede qui al Sud. I docenti hanno un modo diverso di vedere i passi in avanti dei ragazzi e riconoscere i loro passi avanti».
Eccerto! Lorusso è tanto 'nu bravo guaglione che porta sempre i cornetti (le pastarelle, mica come al nord che chiedi i cornetti e ti danno la verdura!) alla signora professoressa! Ecché, non glielo vogliamo dare il 100 e lode?! Ma diamogli pure il 110!
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francesca-fra-70 · 10 months
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Stefano Bonaccini
@sbonaccini
"Patrick Zaki si è laureato oggi con 110 e lode.
Lo studente dell’Università di Bologna ha discusso la tesi in videocollegamento dall’Egitto, dove è obbligato a rimanere senza poter lasciare il Paese.
Congratulazioni Patrick, non vediamo l’ora di poterti riabbracciare."
E io ci metto "la vastità del cazzo ce ne frega"... e voi?
Tutta questa passione per un ragazzo che non è neppure italiano!😏
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rideretremando · 1 year
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Se avete figli o figlie adolescenti che non studiano, insistete.
Vi racconto una storia.
Ho passato un'adolescenza difficile, costellata di interruzioni scolastiche. Avevo la sensazione di vivere in una nebbia fitta, umida, insalubre, ogni mia cellula era immersa nel disagio.
Non vedevo a un palmo dal naso e gli adulti mi parlavano del futuro, dell'importanza di finire un liceo. Futuro. Una parola inconcepibile per un adolescente nella nebbia. Mi piaceva solo leggere poesie tristi, scrivere pensieri tristi e ascoltare la Ballata degli Impiccati di De André. Mi è sempre piaciuto scrivere.
A 17 anni non avevo finito nessun liceo, continuavo a cambiarli.
Mia madre, provvidenziale, trovò una strana scuola a Genova, si chiamava Leopardi come il poeta.
Questa scuola, creata apposta per ragazzi nella nebbia, preparava, “cinque anni in uno”, a un esame di maturità per Assistenti alle Comunità infantili. L'esame sarebbe stato esterno, in una scuola di Lucca che prendeva sul serio la formazione per maestri d’asilo e non faceva sconti.
Al Leopardi i professori non erano professori di liceo, erano professionisti nella loro materia. Una era medico, un’altra maestra d’asilo, quello di matematica era ricercatore di matematica all'università. Amavano il loro mestiere. Ci appassionavano.
Non so come, mi ritrovo a essere tra i primi della classe. I miei temi prendono voti alti.
Per l'esame di Lucca partiamo in macchina all'alba con due care amiche che mi ero fatta nella scuola, Adria e Chiara. Lasciamo Genova alle spalle e ricordo, sull’autostrada, una sensazione di sole improvviso. Per la prima volta la nebbia si era diradata. Non sapevo come sarebbe andato l'esame, ma sentivo fiducia. Era una cosa calda dentro le vene, qualcosa che aveva a che fare col futuro. Anche io adesso potevo avere un futuro.
Su 19 studenti della mia classe siamo passati in due.
Mi sono iscritta a Lettere e Filosofia. Ero curiosa di sapere se qualcuno avesse trovato delle risposte a questa cosa stranissima che è la vita.
A Filosofia ho scoperto, non un interesse, ma una passione per lo studio. Non mi interessava più nulla delle risposte sulla vita. Era solo bello studiare fino a notte tarda con Adria. Divorare libri e idee.
Mi sono laureata con 110 e lode con il professor Angelino, che nella foto vedete parlare con entusiasmo dell'oggetto della mia tesi, la percezione delle immagini nel Monsieur Teste di Paul Valéry.
Ogni volta che ho un piccolo successo professionale, come quando la settimana scorsa sono stata invitata a insegnare Storia dell'illustrazione alla Cattolica di Milano, traballo.
Mi viene il dubbio che si siano sbagliati. Invece no, sono proprio io. È la mia storia.
Auguro a tutti i ragazzi e le ragazze nella nebbia di trovare un Leopardi, e ai loro genitori di avere fiducia.
Anna Castagnoli
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deathshallbenomore · 2 years
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grazie alla tua benzione ho avuto 107 come voto di entrata alla discussione di tesi...poi ho preso 7 punti (su 8 max credo) per la tesi e ho finito la magistrale con 110 e lode ; ; piango
DA OGGI ANCHE UN PRATICO SANTINO IN VERSIONE POCKET
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come si dice sempre in queste occasioni, ad maior- benvenutə nel precariato <3
abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene, perché hai pigliato la laurea! sono contentissima per te!!! congratulazioni!!!!✨💓🔆🎊💛
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blackrosesnymph · 4 months
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Sono già consapevole stavolta che non verrà una tesi all'altezza delle aspettative accademiche, ma sono anche sempre più convinta che non sarei mai riuscita a coltivare la mia eccellenza in quell'ambito, sempre che ne abbia una, per la semplice ragione che ho bisogno di spazi differenti in cui evolvere. Temevo di doverla scrivere proprio perché avrei realizzato che non ci tenevo ad eccellere in quel modo e non volevo deludere chi invece voleva vedere coronati anni di effettiva bravura ed effettivi successi scolastici.
Mi dispiace se non valgo 110 e lode come tutti si aspettavano, il mio percorso scolastico è una grande colossale bugia che è durata quanto ha potuto...
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pizzettauniversale · 2 years
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come è andata la discussione cara :) dicci tutto!
È andata benissimo! Ho parlato a macchinetta, inglese perfetto, sono morta di caldo, però benissimo ero con tutte le persone che amo che si sono fatte 200 km per vedermi o online da casa e da lavoro, anche con 40º. 110 con lode ma era scontato 🤪
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ross-nekochan · 1 year
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#che poi ogni argomento di questi la gente ci fa una tesi di dottorato e io penso di parlare di tutto in una tesi magistrale di merda?!?!
I miei post migliori nel 2022:
#5
Una volta l'università era una cosa d'elite: ci potevi andare se avevi i soldi; i soldi ce li avevano in pochi per cui si erano quattro gatti e si conversava, macinando idee. Oggi l'università è di massa. E se sembra democraticamente corretta una cosa del genere in verità non lo è.
L'università non deve essere di massa, non deve essere nemmeno d'elite, ma deve essere di chi vuole fare l'università. Invece no. Ormai l'università è fatta di quelli che hanno bisogno dell'università per imparare il mestiere (poveri stolti). Si pensa che l'università sia necessaria come pezzo di carta per accedere nel mondo del lavoro e poi ci si lamenta che l'università ti dà solo la teoria e non la pratica e ci si lamenta di quelli che prima studiano filosofia e poi con i corsi a parte diventano colleghi degli ingegneri. HELLO???
L'università è e deve essere PURA TEORIA (inserire bias da sistema accademico italiano perché all'estero non sempre è così). Deve essere per quelli che studiano, fanno ricerca e alimentano il sapere. Se non vuoi fare questo nella vita VAI A LAVORARE SUBITO perché tutti i migliori recruiter non fanno che rompere il cazzo con i loro fantastici "minimo 2 anni di esperienza" quindi tanto vale che ti fai il mazzo già dai 18 anni cercando di portarti verso il lavoro che ti piacerebbe fare.
Tutti a lamentarsi del bassissimo numero di laureati in Italia rispetto al resto d'Europa, ma è davvero un problema? Che cavolo ce ne facciamo di un numero di laureati di merda più alto, se, appunto, sono ciucci come la merda perché tanto hanno preso il loro pezzo di carta da 110 e lode rotti in culo perché dopo vogliono solo guadagnarsi la pagnotta? Secondo voi a questo gregge di laureati sarà entrato qualcosa di buono nel cervello? Vero è che, alcuni provenienti da contesti culturalmente poveri, grazie all'università hanno l'opportunità di affacciarsi a delle idee nuove che permettono loro di allargare un po' gli orizzonti. Ma un po'. Raro che esca il nuovo rivoluzionario o il nuovo pensatore del millennio. Possibile, ovviamente, ma se e solo se, questi avrà una vera e propria vocazione per lo studio. Non studio 'finalizzato a', ma studio puro e semplice 'study for study's sake'.
La vera democratizzazione del sapere avverrebbe in questa maniera: dando borse in denaro a chi, proveniente da qualsiasi classe sociale, vuole studiare, studiare e basta. Il resto vada a lavorare, che il cv vale di più dei titoli di studio (PA a parte).
Questa sì che sarebbe una rivoluzione di proporzioni epiche che renderebbe finalmente al mondo una vera giustizia - poi però in Africa muoiono ancora i bambini delle elementari e, di grazia, di quale giustizia stiamo parlando? Dell'ingiustizia dei privilegi, forse.
62 note - Postate 22 gennaio 2022
#4
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69 note - Postate 23 agosto 2022
#3
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12 luglio 2022
Ciao a tutti raga, ho partorito. Da oggi sono diventata ufficialmente madre.
やっと卒業できましたー
74 note - Postate 12 luglio 2022
#2
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76 note - Postate 25 agosto 2022
Il mio post numero 1 del 2022
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120 note - Postate 9 agosto 2022
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