Tumgik
#25novembre
emanuelacauphoto · 5 months
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"…se domani non torno, brucia tutto"
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inutilipensieri · 5 months
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SU GIULIA CECCHETTIN
Vedo amiche che giustamente fanno appello agli uomini, che devono condividere questo dolore e aiutarci a combattere la cultura patriarcale. Leggo decaloghi condivisibilissimi.
Io stavolta vorrei concentrarmi sul concetto di "bravo ragazzo" o di "brav'uomo".
- Se, con i tuoi amici maschi, senti il bisogno di ribadire la tua eterosessualità commentando il culo di ogni essere di sesso femminile che ti passa accanto, o condividendo foto di giovani donne sconosciute in costume da bagno per commentarne le tette (e magari sei pure fidanzato o sposato, Dio non voglia con prole), o vantandoti del fatto che tuo figlio ti ha detto che se fosse ricco, spenderebbe tutti i suoi soldi in puttane (sì, una volta ho sentito anche questa) NON SEI UN BRAVO RAGAZZO/UOMO e SÌ, STAI CREANDO I PRESUPPOSTI PER UCCIDERE UN'ALTRA GIULIA.
- Se taci di fronte ai tuoi amici che si comportano così, forse NON SEI UN BRAVO RAGAZZO/UOMO come credi, anche se non condividi il loro pensiero. Meglio soli che con un mucchio di stronzi. Non hai la forza morale per gestire la solitudine? Diventa adulto. Anche se magari hai più di 40 anni. CRESCI.
- Se hai problemi con le donne che ti rispondono a tono, magari snocciolando dati, esempi e numeri, quando dici una cazzata - sia essa legata alla politica, alla cultura, allo sport o a qualunque altro argomento - e ti senti in diritto di zittirle con insulti solitamente rivolti al loro corpo, prese in giro, e con atteggiamenti paternalistici del tipo: "guarda che io lavoro da molto più tempo di te", anche se poi si copre che non è vero, o addirittura con messaggi privati aggressivi che ti servono a spiegare alla donna che ha osato contraddirti come dovrebbe vivere la sua vita, cosa dovrebbe pubblicare, ma anche cosa dovrebbe dire o pensare, SÌ, SEI COME L'ASSASSINO DI GIULIA e NO, NON SEI UN BRAVO RAGAZZO/UOMO.
- Se usi la manipolazione mentale - love bombing, gaslighting, tentativo di instillare pena o sensi di colpa - per tenerti accanto una persona e/o per testare costantemente il suo affetto per te e/o per averla in pugno, NON SEI UN BRAVO RAGAZZO/UOMO e SÌ, SEI COME L'ASSASSINO DI GIULIA, solo che non hai ancora ucciso. Non fisicamente, intendo.
- Se ti senti in diritto di dire alla tua fidanzata/compagna/moglie cosa dovrebbe fare, come si dovrebbe vestire, cosa dovrebbe pensare, chi dovrebbe vedere e pretendi che sia meno intelligente di te, guadagni meno di te, sia comunque sempre "meno di te", e che si comporti come un soprammobile che dove la metti, sta, NON SEI UN BRAVO RAGAZZO/UOMO e soprattutto SEI L'ASSASSINO DI UN'ALTRA GIULIA.
- Se durante le conversazioni provi, da un lato, a difendere la naturale propensione dell'uomo a usare la violenza "perché è così da sempre" (spoiler di un'archeologa: non è vero) e dall'altro affermi che le donne sono emotive e quindi "meno razionali", punto primo: devi fare pace con il tuo cervello. O sei un essere accecato dalla violenza , e quindi irrazionale, e allora accetti che la donna con cui stai ti tenga in gabbia a casa e ti faccia uscire, se ne ha voglia, con un bel guinzaglio; oppure, se sei così razionale perché sei un uomo, allora la smetti di difendere "la naturale propensione alla violenza". Le due cose cozzano, genio. Non puoi essere contemporaneamente sia più intelligente che incline alla perdita di controllo. Punto secondo: se la pensi così, SEI ESATTAMENTE COME L'ASSASSINO DI GIULIA.
***
Allora, amici maschi, io non vi dico cosa dovete fare. Detesto quando lo fanno con me, perché dovrei farlo io con voi? Mi rifiuto, siete adulti.
Detto questo, però, vi chiedo: vi sentite DAVVERO dei bravi ragazzi?
Non serve che rispondiate A ME. Rispondete a voi stessi e poi agite di conseguenza.
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francepittoresque · 5 months
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25 novembre 885 : siège de Paris par les Normands ➽ http://bit.ly/Siege-Paris-Normands Après leur défaite par les milices de la Neustrie, en 884, les Normands restèrent pendant une année sans reparaître sur les rives de la Seine. Ils y revinrent en 885, et entrèrent dans le fleuve avec sept cents vaisseaux à voiles, et un nombre d’autres petits navires si considérable qu’ils « couvraient les eaux de la Seine sur un espace d’un peu plus de deux lieues »
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mylove80 · 5 months
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"La vittima è sempre la stessa:
la donna.
Cambiano nomi e volti,
non la preda, non il movente.
È l’ininterrotta linea sacrificale in cui il maschio,
aggressivo e insicuro di sé,
timoroso di perdere il suo potere,
macchia di sangue l’orizzonte."
(Fabrizio Caramagna)
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yuliakornevapainter · 5 months
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25 November. No violence
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#25november for ever. Inktober 2023 sketchbook bonus illustration
#25novembre sempre. Illustrazione bonus dello sketchbook inktober 2023
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#25ноября Международный день борьбы за ликвидацию насилия в отношении женщин.
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costancen · 5 months
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👠👠
Qualcuno, forse, ha voluto che io nascessi donna.
In quanto donna desidero sentirmi libera di camminare per le strade di questa terra scegliendo cosa indossare e chi essere. Gli abiti sono espressione della propria identità e l'identità è un processo in fìeri. In quanto donna voglio vivere le trasformazioni della mia identità in maniera libera e spassionata, senza dover pensare esistano uomini incapaci di tenere a freno i loro istinti o persone, in generale, non in grado di dosare le parole. Non voglio subire il giudizio di nessun'altro, né farlo subire alla mia prossima, in quanto anch'essa presente su questo pianeta e deve godere degli stessi diritti.
Il caso ha voluto che io nascessi donna, non che subissi violenza verbale, fisica, psicologica, diretta o indiretta da chicchessia. Sì, perché la violenza non giunge soltanto dagli uomini, ma anche dalle donne che "temono" le altre o che non accettano ci sia sempre la possibilità di scegliere nelle varie strade che la vita propone, dove nessuno ha in partenza disposto che i diritti fondamentali dell'essere umano venissero sottratti.
Il caso ha voluto che io nascessi donna e di questo sono grata, anche se la società fatica ancora ad accettare ognuna possa esser fatta a suo modo: con un corpo che racconti una propria storia e che non per forza rispecchi rigide immagini, canoni o stereotipi; con sogni da inseguire, ambizioni e desideri da avverare senza dover per forza spiegare il perché. Una donna deve avere la possibilità di dire "no" e non bisogna pretendere essa si giustifichi. Una donna può essere chi vuole e nessuno deve erogarsi il diritto di decidere al posto suo.
Appartengo all'unica e universale "razza" dell'essere umano, anche se vengono spesso presi d'esempio coloro che dimenticano o addirittura non conoscono la loro umanità e seminano odio in ogni sentiero percorso. A un certo punto ci si chiede come mai esista la violenza, eppure ogni giorno essa assume sfumature d'ogni sorta attorno a noi, talvolta difficili da rilevare.
"Normalizzare" qualsiasi tipo di violenza - sminuendola o giustificandola - significa normalizzare l'odio. In realtà non bisognerebbe mai smettere di indignarsi dinanzi all'ennesimo insulto, all'ennesimo atto di bullismo o di cyberbullismo, all'ennesimo tentativo di prevaricazione, all'ennesimo abuso. Soprattutto non bisognerebbe mai sentirsi indifesi e impotenti.
Spesso non si discorre di come la violenza nasca da altra violenza, ma ci si limita al giudizio impervio. Non ci si domanda quali siano i fallimenti del nostro sistema, da quali "malattie" sia affetto e come noi agiamo per "prevenire" e "curare" i batteri della disuguaglianza, della disparità, del sessimo, del maschilismo, del razzismo, dell'intolleranza.
Fino a quando esisterà una "Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne" non potremo mai ritenerci pienamente al sicuro. Fino a quando esisteranno giornate volte a sensibilizzare contro qualsiasi genere di violenza, significherà che l'essere umano non avrà ancora compreso i principi basici su cui si fonda ogni singola esistenza.
La promessa urgente che ogni donna deve fare a se stessa è quella di non sentirsi mai sbagliata. Quando succede essa deve allontanarsi da persone e ambienti tossici. Ogni donna deve rivendicare il sacrosanto diritto di essere se stessa.
Il tempo è un bene prezioso e va donato a chi veramente merita: chi è capace di posare lo sguardo con assoluta delicatezza e non a chi vorrebbe vederci sofferenti o, addirittura, esanimi.
Il primo dovere che abbiamo è quello di essere libere di amarci!
Prometto questo e tanto altro a me stessa e anche a Giulia, Oriana, Martina, Teresa, Alina, Giuseppina, Antonia, Rosina, Stefania, Cesina, Iulia, Rossella, Francesca, Wilma, Safayou, Pierpaola, Floriana, Anna, Mara e a tutte le vittime di femminicidio in ogni parte del mondo, dunque alle attiviste politiche Mirabal che vennero deportate, stuprate e uccise sotto la dittatura della Repubblica Dominicana del 1960.
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pensieriincircolo · 5 months
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la-imilla-prospettiva · 5 months
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abracadabra-pop · 1 year
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Posted @withrepost • @donnevincenti Posted @withrepost • @chiostrodelbramante_roma #stopviolenceagainstwomen L'arte e gli artisti, da sempre, usano le loro opere per sfidare le convenzioni sociali e politiche della loro epoca. @petahcoyne , nella sua opera "Color of Heaven" , elogia le figure femminili del mondo dell’arte e della cultura troppo poco celebrate e da cui trarre ispirazione. Uno dei suoi bouquet esposto nella mostra Crazy- "Untitled #1529" – è dedicato ad Ana Mendieta, l'artista cubana che indaga l’identità di genere, la morte, la violenza con una forte componente politica. Tutta l’estetica di Mendieta, incentrata sulle violenze subite dalle donne, risuona come un eco attraverso l’omaggio poetico di Petah Coyne. Il Chiostro del Bramante si unisce alla #giornatainternazionalecontrolaviolenzasulledonne, portando avanti l'idea che l'arte sia un veicolo importante per cambiamenti concreti all'interno della società in cui viviamo. #chiostrocrazy #chiostrodelbramante - #stopviolenceagainstwomen Art and artists have always used their works to challenge the social and political conventions of their time. In her work "Color of Heaven", Petah Coyne praises important female figures of the world of art and culture, too little celebrated while being a fundamental source of inspiration. One of her bouquets exhibited in the exhibition Crazy – "Untitled #1529" – is dedicated to Ana Mendieta, the Cuban artist who investigates gender identity, death, and violence with strong political comments. Mendieta’s poetics, focused on the violence suffered by women, resonates like an echo through Petah Coyne’s poetic homage. The Chiostro del Bramante joins the #internationaldayofeliminationofviolenceagainstwomen , shedding light on the idea that art is an important vehicle for concrete changes within the society in which we live. © Petah Coyne Courtesy l’artista / the artist e / and @galerielelong & Co., New York Foto/Photo: 1,3 Christopher Burke Studio (@shootart_nyc_la ); 2,4,5 Petah Coyne #25novembre #giornatamondialecontrolaviolenzasulledonne #stopviolenceagainstwomen #donnevincentialba (presso Alba, Italy) https://www.instagram.com/p/ClZVF4yLefT/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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guidosileoni · 1 year
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#guidosileoni #workinprogress #aliuspulchritūdo #tarquinia #studio #donna #25novembre #giornatacontrolaviolenzasulledonne #painting #oilpainting #art #artwork #contemprary #contemporaryart #contemporaryartist #fineart #kunst #arte #arteitaliana #artecontemporanea #artcollector #artcollectorworld #contemporaryfigurativeart (presso Tarquinia) https://www.instagram.com/p/CnCzX9uKRIj/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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mylove80 · 5 months
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Lᴇɪ ᴇʀᴀ ᴇɴᴛʀᴀᴛᴀ ɪɴ ǫᴜᴇʟʟᴀ ᴘᴀʀᴛᴇ ᴅᴇʟ ᴄᴜᴏʀᴇ ᴅᴏᴠᴇ ᴄɪ sᴏɴᴏ ʟᴇ ᴄᴏsᴇ ᴘɪᴜ̀ ʙᴜᴏɴᴇ, ǫᴜᴇʟʟᴀ sɪᴍɪʟᴇ ᴀᴅ ᴜɴᴀ ᴄʀᴇᴅᴇɴᴢᴀ ᴅᴇɪ ᴅᴏʟᴄɪ ᴅᴏᴠᴇ ᴄ'ᴇ̀ ʟᴀ Nᴜᴛᴇʟʟᴀ, ɪ ʙɪsᴄᴏᴛᴛɪ, ʟᴇ ᴍᴇʀᴇɴᴅɪɴᴇ, ʟᴀ ᴍᴀʀᴍᴇʟʟᴀᴛᴀ; ǫᴜᴇʟʟ'ᴀɴɢᴏʟᴏ ᴅɪ ᴄᴜᴏʀᴇ ᴅᴏᴠᴇ ǫᴜᴀɴᴅᴏ ᴜɴᴏ ᴄɪ ᴇɴᴛʀᴀ, sᴜᴄᴄᴇᴅᴀ ǫᴜᴇʟ ᴄʜᴇ sᴜᴄᴄᴇᴅᴀ, ᴅᴀ ʟɪ̀ ɴᴏɴ ᴜsᴄɪʀᴀ̀ ᴍᴀɪ.
Cɪ sᴏɴᴏ ᴘᴇʀsᴏɴᴇ ᴄʜᴇ ᴅᴀ ǫᴜᴀɴᴅᴏ ʟᴇ ᴄᴏɴᴏsᴄɪ
ɴᴏɴ sᴍᴇᴛᴛɪ ᴍᴀɪ ᴅɪ ᴠᴏʟᴇʀɢʟɪ ʙᴇɴᴇ.❤️
Fᴀʙɪᴏ Vᴏʟᴏ
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francepittoresque · 1 year
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25 novembre 885 : siège de Paris par les Normands ➽ https://bit.ly/2pou5jo Après leur défaite par les milices de la Neustrie, en 884, les Normands restèrent pendant une année sans reparaître sur les rives de la Seine. Ils y revinrent en 885, et entrèrent dans le fleuve avec sept cents vaisseaux à voiles, et un nombre d’autres petits navires si considérable qu’ils « couvraient les eaux de la Seine sur un espace d’un peu plus de deux lieues »
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nomeutenteerrato · 1 year
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Si avvicina il 25 novembre e già inizio a leggere i primi post che condannano la violenza sulle donne. Sì, parliamone. Parliamo *anche* di tutti gli altri episodi di "violenza" che gli uomini compiono nei nostri confronti. Parliamo anche dell'abuso del loro privilegio e della loro posizione di potere, perché loro sanno perfettamente come approfittare di una situazione. Loro sanno di metterti a disagio, violando la tua sensibilità, con certi atteggiamenti, ma lo fanno comunque. Loro lo sanno di importunarti con quelle parole o con quei gesti, ma lo fanno comunque.
Siamo arrivati al punto in cui io non posso sentirmi al sicuro nemmeno sul luogo di lavoro, trovandomi bloccata, con le spalle al muro - letteralmente - da quell'uomo che sta provando in tutti i modi di farsi notare. "No è no", però anche vedere una persona in difficoltà, che non sa quale scusa usare per sfuggire da quella situazione scomoda è no. Non ho detto no, ma il mio corpo urlava "No!" da ogni poro. E, per qualche strano motivo, mi sento in colpa perché mi chiedo "Forse ho sbagliato? Forse avrei dovuto dire "No!" ed essere più chiara?". Mi sento in colpa per non aver detto espressamente no, assurdo come gli uomini possano farci sentire in colpa e colpevoli anche quando non lo siamo. Io devo vivermi in silenzio attenzioni indesiderate e atteggiamenti inopportuni, a tratti un po' molesti, sentendomi sporca ed in colpa, mentre lui probabilmente se la vive senza nemmeno il dubbio di essere stato invadente.
Il rispetto ed il consenso: parole che mancano al vocabolario di molti.
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