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#Giovanni storti
travellingtribble · 5 months
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Italian Good Omens mpreg au in 2023 was not on my bingo card, and yet
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statoprecario · 1 year
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BAFF FILM FESTIVAL ECCO I TITOLI DI "MADE IN ITALY SCUOLE 2023: " LE VOCI" "BRADO" "PIANO PIANO" E "L'OMBRA DEL GIORNO" DAL 15 AL 21/04 LA XXI EDIZ.
Primi annunci sui contenuti della ventunesima edizione del BA Film Festival, in programma dal 15 al 21 aprile.La rassegna Made in Italy – Scuole, che si rivolge agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado con proiezioni ad hoc, commentate da ospiti e critici, propone quattro storie molto diverse tra loro ma ugualmente coinvolgenti: Le voci sole di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi, Brado…
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lyrics724 · 1 year
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Dott. Sirchioli
[Testo di “Dott. Sirchioli”] Allora questa è l’ultima volta, va bene? AvvicinateloNinna nanna, ninna oh Questo bimbo a chi lo do? Lo daremo alla Befana, che lo tiene una settimana Lo daremo al lupo nero, che lo tiene un anno intero Lo daremo al paparino, se lo porta in motorino Ninna nanna, ninna oh Questo bimbo a chi lo do? Lo daremo alla nonnina, che lo mette giù in cantina Lo daremo al…
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firstimeintheuniverse · 6 months
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mi irritia tremendamente l’intercalare boh
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omarfor-orchestra · 8 months
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bestie sei letteralmente l'unica persona che conosco che so che ha visto i peggiori giorni, ho bisogno di sapere una cosa importantissima prima di avventurarmi al cinema per vederlo: il segmento con Giovanni Storti e Rocco Papaleo com'è?? (è vagamente omoerotico?) letteralmente loro due l'unico motivo per cui voglio vedere questo film, ma se è una cacata evito ;;
Purtroppo non è omoerotico (anche se c'è una scena che il mio humiliation kink ha particolarmente apprezzato) ma è secondo me quello più bello dei quattro e soprattutto quello che fa più piangere. Il film in generale merita ma quella storia mi ha stretto il cuoricino
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Movies watched in February, 2022
FIRST VISIONS:
Twins (1988). Directed by Ivan Reitman
Rec 4 (2014). Directed by Jaume Balagueró
Easy Street (1917). Directed by Charlie Chaplin
The Gorilla (1939). Directed by Allan Dwan
Horrors of Spider Island (1960). Directed by Fritz Böttger
Spider Baby (1967). Directed by Jack Hill
Grandma's House (1988). Directed by Peter Rader
Dream Demon (1988). Directed by Harley Cokeliss
Goodfellas (1990). Directed by Martin Scorsese
Kill Bill: Volume 2 (2004). Directed by Quentin Tarantino
Deux hommes dans la ville (aka: "Two Men in Town"), (1973). Directed by José Giovanni
The Deer Hunter (1978). Directed by Michael Cimino
Area 407 (2012). Directed by Dale Fabrigar & Everette Wallin
Dead in Tombstone (2013). Directed by Roel Reiné
Johnny Mnemonic (1995). Directed by Robert Longo
The Horde (2009). Directed by Yannick Dahan & Benjamin Rocher
Hannibal (2001). Directed by Ridley Scott
Hannibal Rising (2007). Directed by Peter Webber
Body Armour (2007). Directed by Gerry Lively
Vanishing on 7th Street (2010). Directed by Brad Anderson
Gangsters, Guns and Zombies (2012). Directed by Matt Mitchell
The Carillon (2018). Directed by John Real
Isolerad (aka: "Corridor"), (2010). Directed by Johan Lundborg & Johan Storm
Public Enemies (2009). Directed by Michael Mann
Shock (1977). Directed by Mario Bava
La bambola di Satana (aka: "The Doll of Satan"), (1969). Directed by Ferruccio Casapinta
I tre volti della paura (aka: "Black Sabbath" - "The Three Faces of Fear"), (1963). Directed by Mario Bava
Hostel (2005). Directed by Eli Roth
Hostel: Part II (2007). Directed by Eli Roth
Tenebrae (1982). Directed by Dario Argento
Una farfalla con le ali insanguinate (aka: "The Bloodstained Butterfly"), (1971). Directed by Duccio Tessari
Hostel: Part III (2011). Directed by Scott Spiegel
Strangers on a Train (1951). Directed by Alfred Hitchcock
The Expendables (2010). Directed by Sylvester Stallone
Play Misty for Me (1971). Directed by Clint Eastwood
The Beguiled (1971). Directed by Don Siegel
The Way Back (2010). Directed by Peter Weir
Gemini Man (2019). Directed by Ang Lee
Fitzcarraldo (1982). Directed by Werner Herzog
Monster Man (2003). Directed by Michael Davis
Southbound (2015). Directed by R. Benjamin, M. Bettinelli-Olpin, etc.
Space Jam: A New Legacy (2021). Directed by Malcolm D. Lee
REWATCHED:
Moby Dick (1956). Directed by John Huston
The Blues Brothers (1980). Directed by John Landis
Kill Bill: Volume I (2003). Directed by Quentin Tarantino
Jesus Christ Superstar (1973). Directed by Norman Jewison
The Legend of Al, John & Jack (2002). Directed by A. Baglio, G. Poretti & G. Storti
Small Soldiers (1998). Directed by Joe Dante
Memento (2000). Directed by Christopher Nolan
Dead Silence (2007). Directed by James Wan
Mindhunters (2004). Directed by Renny Harlin
SHOWS:
Drag Race Italia (2021)
Biography: WWE Legends (2021)
TV SERIES:
CHiPs (1977 - 1983)
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nonsaremodellestar · 2 years
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Giovanni Storti che tagga in una storia Antonella Clerici e Davidino
Il multiverso è qualcosa di cui sappiamo spaventosamente poco
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Cinema: Zamora di N. Marcoré
Ieri sera visto Zamora di Neri Marcoré. Bel film. Leggero, dalla recitazione precisa e puntuale, anche da parte di alcuni (Giovanni Storti) abituati per mestiere ad esagerare un po’ toni ed espressioni. La storia è quella di un giovane contabile degli anni sessanta che capita in una azienda dove il titolare è fissato col calcio e pretende che tutti i dipendenti maschi lo pratichino. Il football…
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movienized-com · 2 months
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I peggiori giorni (2023)
I peggiori giorni (2023) #MassimilianoBruno #EdoardoLeo #AnnaFoglietta #RenatoCarpentieri #FabrizioBentivoglio #GiuseppeBattiston Mehr auf:
Jahr: 2023 (August) Genre: Comedy Regie: Massimiliano Bruno, Edoardo Leo Hauptrollen: Edoardo Leo, Massimiliano Bruno, Anna Foglietta, Renato Carpentieri, Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Battiston, Claudia Pandolfi, Anna Ferzetti, Neri Marcorè, Ricky Memphis, Rocco Papaleo, Giovanni Storti. E con Sara Baccarini, Marco Bonini, Liliana Fiorelli, Massimo Wertmüller … Filmbeschreibung: Weihnachten…
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Milano, piazzale Baiamonti: la polemica di Giovanni Storti
L’attore contro il progetto edilizio che togliera’ il verde: “Chi governa questa citta’?”source
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ferris60 · 7 months
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E' la settimana del TORX
C'è il Tor!
E noi non ce lo facciamo mancare. Ne parlo tutti gli anni o quasi (qui il 2021 e il 2022 ) ma in realtà lo seguo da parecchi anni – da quando ho sentito Giovanni Storti parlarne a “Ring!” l’ormai defunto festival di critica cinematografica (è risorto con un altro nome per fortuna e ci sarà anche quest’anno con Marco Bellocchio ospite d’onore). Al Rifugio della Barma sono in testa Romain Olivier…
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giancarlonicoli · 7 months
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3 set 2023 11:00
“GINO E MICHELE? SONO SPREGIUDICATI. DA FLAVIO BRIATORE TE LO ASPETTI, NON DA CHI FINGE DI ESSERE UN “COMPAGNO” – MAURIZIO MILANI, UNO DEI FONDATORI DELLO STORICO ZELIG, ATTACCA: “NON MI HANNO PIÙ CHIAMATO, MA POSSO CAPIRLI PERCHÉ HANNO DATO ALLO 'ZELIG' UN TAGLIO DA VILLAGGIO TURISTICO - CON FABIO FAZIO HO LAVORATO IN SEI EDIZIONI DI 'CHE TEMPO CHE FA' MA PER LA COLLABORAZIONE CON 'IL FOGLIO' MI SONO ACCORTO CHE MI FACEVANO MOBBING. NON VOLEVO RIMANERE DI FIANCO A FILIPPA LAGERBÄCK COME UN FIGURANTE" - "PAOLO ROSSI? UN FURBO. BEBO STORTI? ARRIVAVA ALLA CAZZO DI CANE MEZZ’ORA PRIMA DI SALIRE SUL PALCO" -  E SU VALERIO AIRO’ SPIEGA CHE… - VIDEO -
Gianmarco Aimi per www.rollingstone.it 
Qualche tempo fa circolava sui social una foto, in bianco e nero, dov’erano ritratti alcuni dei comici più significativi della scorsa generazione: Aldo, Giovanni e Giacomo, Antonio Albanese, Antonio Cornacchione e… “l’ultimo a destra”. Era Maurizio Milani, che con quel manipolo di cabarettisti è stato uno dei fondatori dello storico Zelig, il locale milanese che ha sfornato i migliori talenti dell’umorismo a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90 ma che, a differenza degli altri, ha raccolto – almeno a livello di notorietà – molto meno di quello che in tanti si sarebbero aspettati. Surreale, caustico, disincantato, il collega Daniele Luttazzi, di certo non tenero nei giudizi, lo ha incensato: «Fra noi comici ci sono come delle gerarchie, e lui in questo momento è Dio».
(...)
Ormai il tuo “posto fisso” è a Il Foglio, dove collabori da anni.
Devo ringraziare della segnalazione Mariarosa Mancuso, che mi ha fatto conoscere all’allora direttore Giuliano Ferrara. Lui mi dedicò anche una puntata monografica su La7. Finché c’è stato il produttore Paolo Guerra ho sempre lavorato (è venuto a mancare nel 2020, nda), oggi faccio un po’ più fatica. I produttori più potenti sono Beppe Caschetto e Lucio Presta, che vendono programmi alle tv a scatola chiusa. Anche se poi in Rai si lamentano le maestranze.
(...) A Bolzano con Paolo Rossi inciampai per davvero in una cassa acustica e le persone cominciarono a ridere. La sera dopo l’abbiamo inserito nel copione e hanno riso in due. Si percepiva che era finto. Anche se mangi le parole o sbagli i congiuntivi va bene, ma risulti fresco e arrivi. Poi c’è chi esagera, come Bebo Storti.
È famoso per il personaggio del Conte Uguccione. Che cosa faceva?
Lui non preparava nulla, una roba da pazzi. Almeno un canovaccio su un’ora e mezza di spettacolo dovresti averlo, lui niente. A Forlì il direttore del teatro alla fine ci ha detto: «Una roba così non l’ho mai vista, non so neanche dire se è bella o è brutta». Un’altra volta al Ciak di Roma, arriviamo in camerino e la moglie di Bebo ci fa: «Non si viene qui a fare queste figure…». È come se io e te adesso salissimo sul palco a improvvisare per un’ora.
Dopo ci avete riso sopra o è qualcosa su cui si recrimina?
Bebo aveva questa caratteristica: se ingranava subito l’improvvisazione andava alla grande, ma se non succedeva era facile prendere i fischi. Come a Livorno, siamo andati davanti alla gente ma si capiva che non avevamo voglia di lavorare. Al teatro Goldoni a Venezia altra situazione imbarazzante con me e Dario Vergassola, non rideva nessuno. Ma proprio perché non rideva nessuno, paradossalmente, c’era una signora in prima fila che rideva come una matta. Una scena talmente parossistica che si è trasformata in un successo.
È anche per questa vena da improvvisatore che non ti abbiamo mai visto al cinema?
Può essere, eppure Bebo Storti lo ha fatto. Anche Paolo Rossi, che è furbo, improvvisa ma ha sempre un canovaccio al quale aggrapparsi. Bebo invece saliva sul palco alla garibaldina. Ma un conto è andare in discoteca con tutti ubriachi, un altro nei teatri importanti con il tuo spettacolo in abbonamento. E lui arrivava alla cazzo di cane mezz’ora prima. Intanto che camminiamo per le strade e nel parco pubblico della cittadina lombarda, ogni passante lo saluta con un sorriso, tanto che a un certo punto ci appartiamo in un angolo.
(...)
Dopo sei anni, dal 2003 al 2009, non ti abbiamo più visto anche a Che tempo che fa condotto da Fabio Fazio. Come mai?
Perché Fazio è bravo, però è molle. Quando ho accettato di collaborare a Il Foglio di Giuliano Ferrara, mi chiamò l’allora capo struttura di Rai3 in quota Pd, Loris Mazzetti, che mi disse: «Guarda che la linea editoriale qui è chiara e tu vai a scrivere su un giornale di Berlusconi?». Da quel momento i miei spazi sono stati ridotti e spostati nella zona meno nobile. Poi sono passato a una settimana sì e una no, a seguire solo il sabato finché una volta non mi hanno mandato in onda dicendo di aver sforato con i tempi. Così gli ho detto che non ci sarei più andato. Quando ti fanno mobbing lo capisci. Non volevo rimanere di fianco a Filippa Lagerbäck come un figurante. Fazio poteva dire qualcosa a Mazzetti, ma non lo fece.
(...)
C’è qualcuno che ti ha deluso nel mondo dello spettacolo?
Direi Gino e Michele. Non mi hanno più chiamato, ma posso capirli perché hanno dato allo Zelig un taglio da villaggio turistico. Io sono un monologhista che non ha bisogno di travestirsi con le pinne o come una drag queen. La comicità di situazione è un’altra cosa.
Insomma, con Gino e Michele sembri avere un conto aperto.
Sono stato a casa di Michele Mozzati sul lago di Varese, ha una villa della madonna. A un certo punto vado in bagno e vedo che c’è una vasca lunghissima molto strana. Così quando esco chiedo a cosa serve a Diego Parasole, un collega che era con me. E lui: «Ah non lo sai? Quella vasca fa le onde al contrario, così nuoti e intanto fai esercizio». Ed era vent’anni fa. Sai, Flavio Briatore è Flavio Briatore ed è coerente, non va a far finta di essere un “compagno” che gli spiace per il salario minimo. Così come non ti aspetti che un calciatore vada a rompere le vetrine per protestare insieme a quelli dei centri sociali.
C’è ancora chi, come hai raccontato in passato, rimane spiazzato alle tue battute?
Alcuni mi dicono: «Scusi, ma sa che lei non mi fa ridere?». La gente è ormai abituata al comico che deve avere il naso rosso tipo clown. Ma come nella musica ci sono vari generi. A me piacciono, oltre a Nino Frassica, Valerio Lundini, Nicola Vicidomini e Rocco Tanica.
Sai che c’è un giovane comico che alcuni dicono ti somigli?
Se ti riferisci a Valerio Airò, vai a vedere su Youtube i commenti ai suoi filmati. In moltissimi scrivono: “Milani come sei invecchiato bene” oppure “ma chi è il figlio di Milani?”. Mentre sotto ai miei video: “Sei uguale a Valerio Airò”. Lì però gli ho risposto: “Questo è stato girato nel 1993 a Cielito Lindo”. Lui avrà 30 anni, forse non era neanche nato. Non c’è problema, però non ditemi che sono io a copiare lui. Ma sai che ho avuto una soffiata?
Su Valerio Airò?
Mi hanno detto che lui si è messo su quella strada imbeccato da Gino e Michele e da Giancarlo Bozzo, che sono spregiudicati. Lo so perché ho ancora conoscenze all’interno di Zelig. Pare gli abbiano fatto vedere le videocassette dei miei vecchi sketch consigliandogli di prendere spunto. Pensa che quando fece un’apparizione a Sky e c’era Rocco Tanica gli disse: «Assomigli a Maurizio Milani». Lui può fare quello che vuole, ma i pezzi si sovrappongono. Mi pare stia succedendo quello che era accaduto tra Giorgio Porcaro e Diego Abatantuono.
Ti riferisci alla paternità del personaggio del “Terrunciello”?
Lo inventò Giorgio Porcaro, ma i benefici se li prese tutti Diego Abatantuono. Diego non aveva voglia di andare a scuola e la mamma, che faceva la guardarobiera al Derby, lo portava con sé. Non aveva la patente e andava in giro con i I Gatti di Vicolo Miracoli ad aggiustare le luci. Un giorno ha visto Giorgio Porcaro che interpretava il ‘Terrunciello’ e l’ha rifatto avendo successo. Un po’ come sta succedendo tra me e Airò.
Maurizio Milani ce l’ha ancora un sogno che vorrebbe realizzare?
Se ci penso, di tutti i colleghi della mia generazione sono l’unico che non ha mai fatto neanche una posa al cinema. Con Aldo Giovanni e Giacomo una volta gliel’ho detto: «Ma con tutti i film che avete fatto, cosa vi costa mettermi lì a fare il barista?». A 62 anni non sono mai stato su un set per lavorare. Non spero mi chiami Marco Bellocchio, basterebbe un regista underground. Ho fatto la tv, il teatro, i libri e i giornali, ma il cinema non è capitato.
In effetti, guardando quella foto degli inizi allo Zelig sei l’unico che manca all’appello.
E la gente sui social si chiede “chi è il primo a destra?”. Sono cose che fanno rimanere male.
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philophober · 9 months
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Le piante ci hanno inventato | Giovanni Storti | TEDxMantova
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reginadeinisseni · 9 months
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Aldo Giovanni e Giacomo - Che Tempo Che Fa 18/12/2022
MESSAGGIO A GIOVANNI STORTI E ALDO BAGLIO
SCUSATE SE SOGNO SOLO GIACOMO MA NON E' COLPA MIA I SOGNI SON DESIDERI!!!!!!!!
ПОСЛАНИЕ ДЖОВАННИ РЕТТИ И АЛЬДО БАГЛИО
ИЗВИНИТЕ, ЕСЛИ Я МЕЧТАЮ Т��ЛЬКО О ДЖАКОМО НО ЭТО НЕ МОЯ ВИНА. МЕЧТЫ-ЭТО ЖЕЛАНИЯ!!!!!!!!
#gustavopetro #colombia #DONALDTRUMP #TRUMP #BOLSONARO #DORIGHEZZI #STRISCIALANOTIZIA #FRANCESCO #RUTELLI #PROPAGANDALIVE #ELUANA #ENGLARO #ELUANAENGLARO #CRISTIANODEANDRE #twitter #facebook #skyrock #linkedin #instagram #okru #tiktok
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personal-reporter · 10 months
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Festival del cinema di Taormina 2023
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La 69ª edizione del Taormina Film Festival, che si terrà dal 23 giugno al 1  luglio 2023 in Sicilia, sarà una grande kermesse all'insegna del meglio del cinema internazionale. Il sipario si alzerà sull'attesissimo ultimo capitolo della saga di Indiana Jones, Il Quadrante del Destino, diretto da James Mangold e in uscita in sala il 28 giugno e gli interpreti, da Harrison Ford a Phoebe Waller-Bridge, da Antonio Banderas a John Rhys-Davies e Mads Mikkelsen, saranno presenti alla proiezione. Sono due le prime assolute, I giorni peggiori, diretto da Edoardo Leo e Massimiliano Bruno, con Edoardo Leo, Massimiliano Bruno, Anna Foglietta, Renato Carpentieri, Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Battiston, Neri Marcorè, Anna Ferzetti, Ricky Memphis, Claudia Pandolfi, Rocco Papaleo, Giovanni Storti, Massimo Wertmüller, Marco Bonini, Sara Baccarini e Liliana Fiorelli e Lo Sposo Indeciso, regia di Giorgio Amato, con Gianmarco Tognazzi, Ilenia Pastorelli, Stefano Pesce, Francesco Pannofino, Morena Gentile, Giulia Gualano, Mimmo Ruggiero, Jenny De Nucci, Lucia Guzzardi, Martin Loberto, Pietro Romano, Gilles Rocca, Ornella Muti, Claudia Gerini e Giorgio Colangeli. Una prima visione è  anche per il documentario I Am Everything diretto da Lisa Cortes, sulla vita e la carriera del leggendario cantante e pianista Little Richard,  e per i film A Thousand and One, diretto da A.V. Rockwell con Teyana Taylor e Jeanne du Barry, diretto da Maïwenn e interpretato da Johnny Depp. La settimana del festival parte il 23 giugno con il Galà Pavarotti Forever al Teatro Antico di Taormina, a favore della Fondazione Luciano Pavarotti, dove verranno presentati spezzoni di concerti e documentari degli anni passati, con ospiti speciali e star del mondo dell'opera e della musica pop. Oltre alla celebrazione dei 90 anni della Warner Bros con una selezione di venticinque dei più grandi film del catalogo degli ultimi novant'anni e un documentario sulla storia dello studio, il programma vede due retrospettive, una sulla carriera del regista John Landis, con film selezionati dallo regista e diretti da amici e colleghi e la seconda è dedicata all'attore americano Willem Dafoe e al regista Abel Ferrara per celebrare la loro collaborazione e amicizia di lunga data, con film come New Rose Hotel (1998), Go Go Tales (2007) e i più recenti Pasolini (2014), Siberia (2020) e Sportin' Life (2020). Infine il prestigioso premio cinematografico Nastri d'Argento, pietra miliare del Taormina Film Festival, torna quest'anno nella città siciliana con una serata che prevede la proiezione del film di Roberto Andò La stranezza, interpretato da Toni Servillo, Valentino Picone e Salvatore Ficarra. Read the full article
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noisynutcrusade · 1 year
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Giovanni Storti, his video "Never throw away pasta cooking water" conquers Instagram
https://video.repubblica.it/il-gusto/gusto/giovanni-storti-il-suo-video-mai-buttare-l-acqua-di-cottura-della-pasta-conquista-instagram/443754/444717? rss Copy Copy The actor of the Aldo Giovanni and Giacomo trio gives anti-waste advice on his social profile. In this video, he talks about what you can do with pasta cooking water. Suggesting possible reuses in the kitchen and beyond. In two…
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