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#La Sartoria
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https://www.modaonlinemagazalari.com/moda-markas/la-sartoria/
La Sartoria
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givemeanorigami · 2 years
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È ufficiale: sono fatta della stessa sostanza di cui è fatto il gelato. Questo spiega perché io mi senta in procinto di sciogliermi per il caldo.
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sognareleggiesogna · 10 months
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RECESIONE: La sartoria degli amori imperfetti di Silvia Maira
Cari Sognatori, Lily ha letto per noi un romanzo di Silvia Maira, pubblicato dalla Land Editore!! GENERE Contemporary Romance DATA DI USCITA 11 aprile 2023 Link d’acquisto Ebook / Cartaceo TRAMA Un romanzo che ha il sapore autentico della felicità. Bentornati nella magica Sicilia, dove anche l’amore ha un pizzico di colore in più. E se Orgoglio e pregiudizio avesse un suo corrispettivo…
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costumeinperformance · 6 months
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Costume worn by Teresa Stratas as Violetta Valéry in Franco Zeffirelli's "La Traviata" (1983) designed by Piero Tosi, made by Sartoria Tirelli
from Tirelli's archives.
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fashionbooksmilano · 1 month
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Umberto Tirelli Ritorno a Gualtieri
a cura di Gabriella Pescucci
Corsiero Editore, Reggio Emilia, seconda edizione 2019, 136 pagine, 21x30,5cm, ISBN 978-88-98420-94-0  
euro 35,00
email if you want to buy [email protected]
Catalogo dell’omonima mostra, curata dalla costumista premio Oscar Gabriella Pescucci, a Palazzo Bentivoglio di Gualtieri (Reggio Emilia) con oltre una trentina di costumi realizzati dalla Sartoria Tirelli per spettacoli teatrali e film.
Questa mostra segna il ritorno simbolico di Umberto Tirelli al suo paese d’origine, ma ne attraversa nel contempo l’intera carriera, attraverso le sue stesse parole che descrivono l’amicizia con Romolo Valli e Gian Luigi Pizzi, con Luchino Visconti e Danilo Donati, con Piero Tosi e Federico Fellini. La storia della Sartoria Tirelli non si esaurisce però con la figura di Umberto Tirelli: la sua eredità di valori e di dedizione al lavoro continua tuttora, attraverso la collaborazione con i maggiori costumisti del panorama internazionale.
Nel catalogo sono presenti i costumi di Milena Canonero, Massimo Cantini Parrini, Danilo Donati, Alessandro Lai, Gitt Magrini, Maurizio Millenotti, Ursula Patzak, Gabriella Pescucci, Pier Luigi Pizzi, Carlo Poggioli, Ann Roth, Piero Tosi e Mariano Tufano, realizzati per i film e gli spettacoli teatrali di Sofia Coppola, Fanny Ardant, Matteo Garrone, Federico Fellini, Ferzan Ozpetek, Bernardo Bertolucci, Paolo Virzì, Anthony Minghella, Martin Scorsese, Luchino Visconti, Giorgio Diritti, Carlo Hintermann, Mauro Bolognini e Giorgio De Lullo.
14/03/24
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sartoria-scavelli · 8 months
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-SERVIZIO SU MISURA SU APPUNTAMENTO-
Nel nostro Show-room, dove mettiamo insieme le migliori materie prime con le competenze e la passione dei nostri artigiani, si respira tradizione, alta qualità ed eleganza. Collaboriamo con i migliori produttori di tessuti per abiti e camicie presenti sul mercato, Ermenegildo Zegna, Loro Piana, Vitale Barberis Canonico, Scabal, Holland & Sherry, Filati Drago, Carlo Riva e Thomas Mason. Vi aspettiamo in Sartoria per aiutarvi a scegliere il vostro capo su misura.
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Sartoria Scavelli via Sora,19a Roma
📞0668392164
www.sartoriascavelli.it [email protected]
Per Appuntamenti, Info e direct order
Whatsapp & voice 📲3480116043.
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myborderland · 5 months
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L’infanzia è lo straccio dei grandi ma i bambini non lo sanno vado sull’altalena passeggiamo nel vento fumi le sigarette e stiamo in silenzio abbiamo la stessa età in realtà e io sono te e tu sei me e tutto è pace e tormento.
© Maria Moresco in “Antenate”, Edizione Sartoria Utopia
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telefonamitra20anni · 11 months
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Giochiamo al se fosse?
I fumetti di Linus, il rumore del treno, le sigarette, la pasta e fagioli preparata amorevolmente, il telefono, l'architettura, gli Skyline Newyorkesi, Parigi, Roma, la neve, la pioggia, il mestiere d'attore, il cinematografo, il teatro, Ginger Roger & Fred Astaire, Anton Čechov, il preludio, un cuscino condiviso con una donna, la bellezza in genere, un quadro, l'arte, un bicchiere di cognac, la fedeltà di un cane, un ricordo, le scarpe, gli orologi, le macchine, un buon vestito di sartoria, viaggiare, il caffè, la casa, la vita.
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crazy-so-na-sega · 1 month
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moderato sive de grege
Spesso mi sono chiesto quali siano i moventi psicologici che spingono i sedicenti moderati a dichiararsi tali e a sottoporsi a un processo di manipolazione così umiliante. Oltre al già detto bisogno di affermare la propria degnità morale, la risposta credo sia da cercare nella qualità estetica dell'apparato mediatico che sostiene l'operazione. I protagonisti e le istituzioni dell'opinione moderata - i quotidiani storici, i salotti televisivi, le firme di Mieli, Mauro, Severgnini, Scalfari, Romano, Galli della Loggia, Ostellino e i volti di Vespa, Fazio, Floris, Mentana e mille altri, se non tutti - incarnano un rassicurante cliché altoborghese che non ha mai smesso di affascinare la nostra classe media. Un cliché senza tempo sotto i cui abiti di sartoria pare indovinarsi una cultura profonda ma non esibita, una proprietà di giudizio che si impone senza urla né insulti, una signorilità indulgente che sa sorridere delle debolezze umane. Ma soprattutto, il savoir-vivre degli uomini di mondo che con accorta eleganza scivolano da un sistema di potere all'altro senza sporcarsi il vestito e cadendo sempre in piedi, quasi appartenessero a una civiltà a sé che trascende gli accidenti storici e se ne immerge senza corrompersi. Ciò che qualcuno - incluso chi scrive - definirebbe prostituzione intellettuale è invece per molti un modello di realizzazione personale e sociale da imitare: di chi si piega (al padrone di turno) ma non si spezza.
Il Pedante
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140eoltre · 9 months
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"− Dal punto di vista della vita privata? Io ho deciso di vivere come figlia, non ho mai pensato di avere un'altra famiglia. Questo come donna mi ha reso più libera di impiegare tempo e tenacia per ciò che volevo fare. Mi stava a cuore l'amore inteso come conquista, il piacere di piacere. Come con il pubblico: piacevo agli spettatori, conquistavo gli uomini. − Una volta conquistati non le interessavano più? Purtroppo questo era un mio difetto. È una cosa che oggi non farei, mettere via tutti quegli uomini che ho messo via. Probabilmente anche il marito serve, col tempo diventa un compagno, un complice, una persona di fiducia. Questo io non ce l'ho perché non ho mai voluto sposarmi. Ho una struttura da dongiovanna. E me ne sono pentita, di mariti se ne sono proposti diversi e io ero fuggitiva, ma è stato sbagliato perché adesso mi farebbe piacere. − Ha tanti amici? Sì, ma non è proprio lo stesso. Da piccola volevo scrivere i nomi di tutti quelli che avevo conquistato, era una lunga fila. E si è allungata per tanti anni. Finché il mio ultimo compagno, molto più giovane di me, è morto in un incidente d'auto. Da allora penso: potrei fare un elenco di tutti gli amici e le amiche che ho. Sono elenchi allegri. Io sono innamorata dell'amore. − Non rimpiange la mancanza di figli? No, non avevo nessun interesse per i figli. Pensavo solo al mio nome e all'amore, che è un grande antidoto contro la morte. E anche se adesso non ho un innamorato, penso che potrei averlo benissimo nonostante io sia grande. Mi servirebbe, contro la malattia, la morte. − La morte le fa paura? Non riesco ad accettarla, perché amo molto la vita. Prima di andare via, spero di trovare un modo per godermi tutto il tempo che sto qua, in maniera piena. − Diceva che si è sempre sentita «diversa»: fin da bambina? Abbastanza. Credo di essere una persona un po' originale, ho dentro una forza canterina. Questo, unito a una visione tragica, fa di me una persona singolare. Poi, siccome non sono andata a scuola e ho sempre vissuto di fantasia, è facile che nel bisogno io chieda aiuto a me stess a anziché ai libri. − Se non andava a scuola, non aveva compagni. Si sentiva sola? Sì. Da una parte vedevo i ragazzi che andavano a scuola e pensavo: poveretti devo alzarsi, prendere paura del maestro... sa, io temevo molto i rimproveri. Dall'altra avevo molto tempo a disposizione, le ore diventavano lunghe, anche quando stavo a lavorare in sartoria. Questo procedeva di pari passo con i traumi: portare la mamma (che era bipolare, ndr) al manicomio, vedere mio padre criticato. Ma io li ho affrontati anche con aria canterina, e non ho mai voluto abbandonare i miei genitori.
PIERA DEGLI ESPOSTI intervistata da Marina Cappa per Vanity Fair n. 48 del 4 dicembre 2019
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malefashiontrends · 10 months
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(vía Las calles de Ostuni se convierten en escenario para el magnífico desfile Alta Sartoria de Dolce & Gabbana)
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mucillo · 1 year
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27 gennaio giorno della memoria
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Ma la memoria non è fatta solo di giuramenti, parole e lapidi,è fatta di gesti che si ripetono ogni mattino del mondo.
E il mondo che vogliamo noi va salvato ogni giorno, nutrito,tenuto vivo.
Basta mollare un attimo e tutto va in rovina”.
Baruch scrutò verso i monti, come se cercasse le orme dei suoi passi, e di quelle dei suoi compagni.
“Torneranno” disse tristemente ” tra vent’anni o trenta ma torneranno.
Non vedremo cingolati entrare in paese, non parleranno tedesco.
Sorrideranno e avranno delle belle auto ammirate da tutti.
Vestiranno giacche di sartoria invece della divisa di ordinanza.
Non gireranno le squadracce, ma si sparirà in silenzio, cancellati in qualche nuovo modo elegante.
Così sarà.
Stefano Benni "saltatempo"
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principessa-6 · 4 months
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La vita, a ben pensarci, assomiglia ad una sartoria e il destino è il suo abile sarto.
Non possiamo scegliere il tessuto e nemmeno avere pieno controllo su tutti i tagli e le cuciture,
ma possiamo decidere il modello che indosseremo per tutto il nostro tempo.
᭄۫۫۫۫❤️𑜞᭄۫۫۫۫✿✿❤𑜞᭄۫۫۫۫✿✿❤𑜞᭄۫۫۫۫
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donaruz · 1 year
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"Non mi sento proprio di mettermi nei panni di quello che si loda da sé, né ritengo sia il caso di sopravvalutare quello che definiscono il mio talento. Preferisco lasciar decidere al pubblico: se lo soddisfo, so che ho ottenuto un risultato e questo mi basta."
L'immenso Daniel Day Lewis compie oggi 66 anni
L'unico interprete maschile ad aver vinto tre volte l'Oscar come miglior attore protagonista!
-Per il film "l'insostenibile leggerezza dell'essere" imparò la lingua Ceca e non uscì dal personaggio per gli 8 mesi di riprese.
-Per il primo ruolo da Oscar ne "Il mio piede sinistro" si faceva imboccare, portare in bagno o a letto, come se fosse veramente paraplegico, imparò ad usare il piede per dipingere e scrivere e si incrinò due costole per la posizione storta che tenne per tutte le riprese.
-Per "l'ultimo dei Mohicani" ha imparato a cacciare nella foresta e a costruire delle canoe.
-Per "Nel nome del padre" ha passato delle notti in isolamento in una prigione abbandonata ed è rimasto sveglio per tre giorni di fila prima della scena dell'interrogatorio.
-Per "La seduzione del male" si costruì da solo la casa in legno e non si lavò per i tre mesi di riprese.
-Per "The Boxer" si allenò un anno e mezzo con un ex pugile prima delle riprese.
-Per "Gangs of New York" diventò apprendista macellaio per imparare il mestiere e non mise mai dei vestiti pesanti perché non in linea con il periodo.
Si ammalò di polmonite ma non prese farmaci moderni.
-Per il secondo Oscar ne "Il Petroliere" imparò ad usare i vecchi macchinari per estrarre il petrolio e si ruppe una costola perché non volle una controfigura.
-Per il film "Nine" ispirato a "8 e mezzo" di Fellini, imparò l'italiano.
-Per il terzo Oscar in "Lincoln" imparò per un anno l'accento esatto del ex presidente degli stati uniti, soggiornando nei luoghi dove era nato e cresciuto e per tutto il film si fece chiamare "Mr. President" da Spielberg e dalla crew.
-Per "Il filo nascosto" ha cucito da solo un intero abito di sartoria a mano.
-Dal 1997 al 2001 sparisce dallo Star System, facendo anche l'apprendista calzolaio in una bottega a Firenze, il venerdì usciva prima per andare a Parigi dal figlio, per poi tornare tutti i lunedì mattina al lavoro.
-Solo 20 film in carriera, sei dal 1997 ad oggi.
-Nel 2018 da l'addio al mondo del cinema. L' attore britannico con cittadinanza irlandese.
Viene considerato uno dei maggiori interpreti della Storia del Cinema
Atlantide
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paolochermaz · 1 year
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The George’s manifesto ————————————- Come ogni anno, ormai per tradizione, ci teniamo a ribadire il nostro scetticismo rispetto al Black Friday. Riteniamo che uno sconto temporaneo, di un giorno, o una settimana, nel pieno di una stagione iniziata con forte ritardo, oltre a minare la fiducia dei clienti che hanno acquistato o acquisteranno, svaluti il lavoro di ricerca ed i sacrifici di una intera filiera, rendendo il prezzo di un capo un argomento variabile e soggettivo. Al contrario, il prezzo di ognuno dei nostri capi, ed il margine in esso contenuto, sono il frutto delicato di una attenta valutazione di costi di acquisto e gestione: ricerca, filati, tagli, tessuti e stile, rispetto dell’ambiente e del lavoro. Per offrire ai nostri clienti le migliori condizioni di acquisto, in termini di rapporto prezzo qualità, sia del capo che dei servizi ad esso collegati: sartoria, consegne etc. non ci serve un venerdì o una settimana “neri”, abbiamo tutto l’anno, compreso il prossimo 25 novembre. #blackfriday #noblackfriday #alwaysquality #qualityfirst #qualitytime #menswear #womenswear #georgesroma #style #styleblogger (presso George's Roma) https://www.instagram.com/p/ClRGLK0qOJq/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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fashionbooksmilano · 1 year
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Sartoria Italiana
Uno sguardo nel mondo dei grandi sarti italiani
Yoshimi Hasegawa
Fotografie di Luke Carby
Skira, Milano 2018, 209 pagine
euro 42,00
email if you want to buy :[email protected]
L’alta sartoria italiana e i suoi maggiori protagonisti: un viaggio nella storia di un’eccellenza italiana.L’alta sartoria è una tradizione d’eccellenza del nostro paese. Gli abiti, soprattutto quelli di sartoria maschile, sono infatti vere e proprie opere d’arte, che celano in sé i segreti e la storia della città in cui sono prodotti e sono il risultato di una lunga tradizione sartoriale fatta di eleganza e gusto, dove anche il minimo dettaglio è eseguito con la massima cura e attenzione. Gli abiti e le scarpe realizzati su misura comportano infatti la minuziosa esecuzione delle misurazioni sul cliente e la trasformazione di quelle misure in un capo perfetto, grazie alla sapiente manualità dei sarti e alla raffinatezza delle stoffe. Un lavoro lungo e di grande maestria per uno stile unico che si riconosce al primo sguardo. Introdotto dal capitolo dedicato a Vitale Barberis Canonico (la celebre azienda del Made in Italy che produce tessuti dal 1663) e suddiviso in quattro sezioni (Italia settentrionale, Italia centrale, Italia meridionale Napoli e Italia meridionale Bari e Palermo), il libro presenta 27 sartorie storiche in Italia e i loro maggiori protagonisti (da Donnadio a Musella Dembech, da Liverano&Liverano a Rubinacci e Attolini, da A. Caraceni a Ciardi e Pirozzi) in una guida completa attraverso l’Italia, da nord a sud, alla scoperta dell’alta sartoria e dei sarti che hanno plasmato lo stile italiano conosciuto in tutto il mondo. Giornalista freelance, Yoshimi Hasegawa è rimasta stregata dal fascino della cultura europea, in particolare quella britannica, di cui scrive abitualmente.
14/01/23
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