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#Melody de Cova
lamilanomagazine · 1 year
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Milano, le Ebbasis portano a teatro "Così fan tutte"
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Milano, le Ebbasis portano a teatro "Così fan tutte". Dal 7 al 12 marzo, sul palco del Teatro Menotti di Milano, Così fan tutte, liberamente tratto dall’opera di Mozart con le Ebbanesis (Serena Pisa e Viviana Cangiano) nei panni delle sorelle Fiordiligi e Dorabella. Leandro Piccioni e Mario Tronco, anime musicali dell’Orchestra di Piazza Vittorio, danno vita ad una riduzione musicale per chitarra e voci del Così fan tutte di Mozart attingendo all’antichissimo mondo della “posteggia napoletana”, la musica dei suonatori di strada. L’adattamento dello scrittore Andrej Longo approfondisce i personaggi di Fiordiligi e Dorabella, interpretati dal duo Ebbanesis, e Giuseppe Miale di Mauro le proietta in un gioco di tempo e spazio che le fa rivivere in un palazzo dei Quartieri Spagnoli o più lontano in una nobile villa della chiaja o di Posillipo. La storia è raccontata dalle due sorelle come fosse un lungo flash-back. Il progetto "Tutto il mio lavoro – dice Mario Tronco – da sempre, dagli Avion Travel fino all’Orchestra di Piazza Vittorio, segue una linea che è quella della ricerca dell’origine che muove il processo compositivo. E questo, puntualmente, si presenta attraverso una matassa disordinata di notizie, esperienze, totalmente diverse che improvvisamente si snoda seguendo il percorso di un unico filo con cui costruire il disegno. Questo metodo io lo seguo soprattutto come musicista e mi aiuta a non pensare al Teatro come racconto che avviene mediante sequenze di scene. Nel Flauto Magico il filo era la società multietnica raccontata da Bergman all’inizio del suo indimenticabile film". "Nella Carmen - spiega il musicista - il viaggio dei nomadi del Rajasthan e dell’espansione prodigiosa della cultura Rom. Nel Don Giovanni la libertà sessuale attraverso la musica da ballo. Il Così fan tutte invece mi porta a Napoli, non solo come ambientazione geografica ma come mondo musicale e linguistico. Nella Napoli libertina e cosmopolita, colta e scurrile. Il filo della matassa, questa volta, seguirà la strada tracciata dal Maestro De Simone con le sue trasposizioni della musica popolare in forma di melodramma, facendo finta che Mozart abbia ascoltato le melodie del “Così fan tutte” per strada, a Napoli, da musicisti ambulanti". Idea, libretto e interpretazione teatrale "A tal proposito - continua Mario Tronco - i linguaggi adoperati saranno diversi, pur essendo attinti dalla stessa espressività napoletana. Un dialetto quotidiano realistico usato normalmente in città (sia pure oggi contaminato a diversi livelli). Con tale linguaggio si svolgeranno il libretto e i dialoghi atti a mettere in risalto una realtà quotidiana di oggi come di trecento anni fa. L’idea è stata quella di trasformare COSÌ FAN TUTTE in una storia cantata e recitata da due sole attrici, che vestono i panni di Fiordiligi e Dorabella. La storia è raccontata dalle due sorelle come fosse un lungo flash-back". Le ebbanesis "In tutta onestà è nata prima l’idea di affidare il ruolo di Fiordiligi e Dorabella a Serena Pisa e Viviana Cangiano, conosciute come Ebbanesis - spiega Tronco -, e poi la rielaborazione musicale che è stata composta assecondando e ispirandosi al loro straordinario mondo interpretativo. È stato divertente ed emozionante, lavorando insieme sul testo, scoprire la vicinanza caratteriale tra i due personaggi e le due interpreti. Fiordiligi e Dorabella vivono dunque da sole e, da quel giorno in cui accaddero gli avvenimenti e l’imbroglio organizzato da Don Alfonso e i loro promessi sposi, è passato circa un anno. Sotto la cenere cova ancora qualche scintilla d’amore per i loro ex fidanzati, ma non per questo le due sorelle hanno intenzione di tornare con loro". Rielaborazione musicale "La rielaborazione musicale attinge - conclude Tronco - dallo stile della Musica ambulante napoletana conosciuta come “Posteggia”. Le azioni cantate e i recitativi, saranno accompagnate da un trio di corde classico di questo genere (chitarre e mandolini) e spazieranno dal tessuto popolareggiante cinquecentesco (villanelle, moresche), da quelle dell’opera buffa napoletana fino alla sceneggiata". Read the full article
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lunafeatherart · 3 years
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Melody art dump! Her face claim is Gal Gadot, which I kiiind of got in the newest sketch (gold lines). Also you can see my style when I am edging towards more anime/cartoon, and when it leans more realistic lol also included is my trying to capture the color of copper as a skin color, which is difficult. Her skin glimmers and shines like copper, which I need to figure out how to turn into art.
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sammylikesyaoi · 6 years
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L’headcanon che nessuno mi ha richiesto (ovvero Metamoro e i siti d’incontri) - parte 2
E’ passata un’eternità lo so ma ecco a voi la parte due di questo mio delirio
(un grazie gigantesco a chi è piaciuto questo headcanon e mi ha dato ispirazione senza saperlo per continuarla :*)
parte 1 parte 3
passano i giorni e le settimane
e Fabrizio ed Ermal parlano parlano parlano
in pratica fanno le 3 di notte ogni sera SOLO A PARLARE
la chimica è potente tra questi due
Fabrizio è entusiasta di questo
da tempo le uniche persone con le quali interagiva con piacere erano i suoi pochi amici, i suoi figli e Giada
adesso sta parlando online su un sito d’incontri con un ragazzetto che ha tutte le carte in regola per essere qualcosa di più di un semplice amico
al solo pensiero Fabrizio è pieno di ansie inutili
inutili perchè non sa che ogni volta Ermal riceve un suo messaggio, guarda il telefono sì Ermal ha l’app sul telefono e bizio resta fedele al pc con un sorrisone da ebete e gli occhi a cuoricino
inutile dire che questo è diventato il nuovo hobby di Vige e montanari: perculare il raro esemplare di Ermal innamorato perso
Ermal odia quel nomigliono perché non si considera innamorato di questo dolcissimo uomo di 43 anni, bello anche più del sole e tremendamente sexy senza saperlo
preferisce etichettarsi “cotto perso”
passano così le loro giornate solamente a parlare
ma una tempesta di nome Giada sta per abbattersi su di loro
una sera come le altre giada è arrivata a casa Moro per riprendere i figli dopo una giornata passata con il papà
trova stranamente Fabrizio davanti al pc in cucina non sapeva manco ne avesse uno
e questo le basta per capire che qui gatta ci cova
i due si salutano e cominciano a parlare del più e del meno
ad un certo punto il pc emette un trillo: un nuovo messaggio da parte di Ermal
Giada Che di cognome se non lo sapete fa Bolt con uno scatto olimpionico si fionda sul pc
e apre il messaggio, mostrando il selfie di un ragazzetto super carino
Il messaggio recita: “non ti ho dato ascolto e alla fine ho tagliato i capelli? quanto sto male da 1 a 10?” con tanto di emoji che manda bacini
Giada gongola mentre scorre la chat e scopre la nuova fiamma di Fabrizio.
L’uomo nel frattempo è sbiancato poi è arrossito fino alle orecchie.
“Bella Fabbrizietto mio, vedo che ti stai già sistemando. e con uno niente male BRAVO”
Fabrizio ancora rosso annuisce senza guardarla e dopo un paio di minuti le racconta del sito d’incontri e delle conversazioni con Ermal e del fatto che...
“MA COME NON VI SIETE ANCORA VISTI FABBRI’?! MA SEI DE COCCIO?! QUESTO QUA CE STA CAZZO PROVACI SUL SERIO! delicatezza femminile
“oh ma che voi? ce sto a lavorà e poi non so manco se gli piaccio o meno eh”
Ma Giada non lo sta ascoltando minimamente: è già entrata nell'account facebook di fabrizio inattivo dal lontano 2012 e sta mandando una richiesta di amicizia ad un certo Ermal
Fabrizio sbianca parte 2
“MA SEI PAZZA?!”
“fidati te sto a da na mano che se sto povero ragazzo aspetta a te invecchia”
il romano si arrende per la seconda volta in quella serata e comincia a sbirciare il profilo del ragazzo con Giada
I loro sguardi si posano sull'ultimo posto di Ermal in cui pubblicizza una sua esibizione in un locale non lontano da casa di Fabrizio quella stessa sera
Lo sguardo di Giada s’infiamma e Fabrizio sbianca per la terza volta
la donna si alza e decreta il suo piano malvagio: Fabbrì andrà in quel locale e finalmente lo incontrerà
Mentre Giada sceglie qualcosa di decente nell'armadio di Fabrizio, l’uomo seduto sul letto pensa e anche troppo
Non vede l’ora di poterlo vedere ma una vicina nella sua testa sta rovinando l’atmosfera
“E se non vuole che vada? e se poi mi vede dal vivo e non gli piaccio? e se era tutto uno scherzo o una scommessa persa con gli amici? e se e se e se...”
inutile dire che Giada lo deve schiaffeggiare un paio di volte per svegliarlo dai suoi pensieri
lo fa vestire di tutto punto: un paio di jeans scuri una bella t-shirt aderente (perché nascondere quei muscoli è un reato Fabrizietto) e immancabile capellino nero (questa è un’aggiunta di Fabrizio)
In meno di dieci minuti è all'interno del locale, aspettando che inizi lo spettacolo
Ermal è incazzato: ha mandato un selfie a Fabrizio due ore fa e non ha ancora risposto
E PER DI PIU’ HA ANCHE VISUALIZZATO
Beh almeno si è salvato mandandogli la richiesta d’amicizia su Facebook
Richiesta subito accettata
con l’incazzatura ormai alle spalle, sale sul palco carichissimo, saluta tutti cordialmente e passa lo sguardo sulla folla che popola il locale
Poi lo vede e il cuore gli si ferma
i loro sguardi s’incrociano e il tempo intorno a loro si ferma
Fabrizio non sa che fare, perso com'è in quegli occhi scuri
Ci vuole un po’ per riprendere il cantante e cominciare finalmente l’esibizione
La serata per loro passa tra sguardi che spogliano l’altro e canzoni strimpellate alla chitarra
A fine serata Ermal va a ritirare il compenso della loro esibizione
Quando ad un certo punto un paio di mani calde gli coprono la vista e una voce roca gli sussurra all'orecchio:
“Non stai tanto male con i capelli corti piccolé”
Ermal.exe ha smesso di funzionare
DEFINITIVAMENTE
In un attimo il ragazzo si volta per lanciarsi tra le braccia possenti di Fabrizio
Il romano dopo un momento di confusione lo stringe forte a sé, ispirando l’odore di menta del suo shampoo
E per la seconda volta in quella notte romana, il mondo intorno a loro sparisce
Persi l’uno nel profumo dell’altro (Fabrizio sa di muschio bianco)
Ci mettono un po’ prima di scogliere il loro abbraccio e accorgersi di essere rimasti ormai da soli
(Perché la band di Ermal non fa la candela, soprattutto quando si tratta di Ermal)
Mentre ritrovano contatto con la realtà, Ermal pronuncia una frase che per Fabrizio è la più dolce delle melodie
“ti va di fare due passi?”
E fine!
Mi sono dilungata fin troppo questa volta. Adoro il ruolo di Giada in questa parte perché io me la immagino così: fata madrina del nostro CenerentoMoro
Grazie a tutti quelli che leggeranno questo headcanon
E adesso angolo foto: perché tutte volete vedere il selfie di Ermal
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E anche l’outfit di Fabrizio (così capire anche in che condizioni si ritrova Ermal quando lo vede)
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selencis · 7 years
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Pausa
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Respiro. 
Agafo aire. 
El trec. 
Inspiro. 
Expiro. 
M’adormo. 
Somio.
Em desperto. 
Començo l’aventura.
Surto de la cova. 
Aparec en la superfície.
Em poso els auriculars. Engego la música. S’introdueixen sons al meu cos. Melodies que no surten a l’exterior.
Passen els minuts.
Hi ha gent. Hi ha reaccions. Hi ha socialització. Ganes d’aparentar. Ganes de ser com vull. Ganes de trobar la persona exterior que equilibri la interior.
Em desgasto.
Passen els minuts.
Contemplo el món. Veig la gent parlar. No para. 
Miro. Callo. Penso. 
Les persones es fotografien. Somriuen. Desprenen felicitat. Avancen. S’estimen entre si i per si. 
Segueixo contemplant. Segueixo callat. 
Penso.
Em desgasto.
Passen els minuts.
Agafo una forquilla i me la clavo a la templa. 
Faig un forat profund i m’hi fico ben endins. No en puc sortir. 
Busco una pel·lícula. La contemplo. Veig vida. 
Quiet, totalment estàtic, miro la pantalla. Contemplo i veig vida. Veig accions.
Em desgasto.
Passen els minuts.
No veig res. És tot fosc.
Aixeco els braços. Crido. Alço la veu. 
Ningú em sent? No, són sords. 
No. Sóc jo, que sóc mut.
Demano un silenci dins meu. Proclamo el silenci. 
Callo per fora. 
No reacciono. 
Callo per dins.
I passen els minuts.
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lunafeatherart · 3 years
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Melody de Cova. Protector Aasimar Paladin, Oath of the Guardian (reflavored Oath of the Crown)
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