Tumgik
#Miriam Coppola
thebestestwinner · 9 months
Text
See pinned post for the full bracket!
0 notes
complicitsacrilege · 1 month
Note
Well, now I want to know who are your favorite cinema vampires?! Maybe a top 10? 😸
Oh man this is tough I love them all - except Queen of the Damned 💀 that was… yeah. That was unfortunate. I’m just gonna say a mix of vampire movies/characters in general tbh bc it’s too hard to narrow down characters in some cases.
IWTV - it’s one of the first movies I really remember loving, and I love both the movie and show for different reasons! I think both Tom Cruise and Sam Reid capture different aspects of Lestat in really fun ways. Also hot take but Jacob Anderson is the superior Louis. Brad Pitt was unintentionally good for the role because of how depressed he was, whereas Jacob wanted the role and it very much shows. Though I’m not a fan of some of the changes the show made, I think it’s still fun! It’s like fanfiction of the original, and I’m all for fanfiction.
The Lost Boys. This will always be one of my favorite vampire movies and I love all of them equally.
Near Dark is a very, VERY close third. Jesse is my fave, though all of them are great. I just love Lance Henriksen 🥰
Adam and Eve from Only Lovers Left Alive - this movie is SUCH a chill stoner film I love it so much. I have a tattoo from it
Bela Lugosi’s Dracula - will always be the best version of Dracula, though I do love the Coppola movie as well.
Quinlan from The Strain - WHAT THAT TONGUE DOOOO 😂
Miriam Blaylock from The Hunger - the whole movie is so good, if you haven’t seen it, watch it!
Jerry Dandridge from Fright Night is such a fun vampire character - I love the original Fright Night. It’s so gay.
Selene from the Underworld movies - no explanation needed there lol
Dracula from Blood for Dracula - THE most dramatic bitch lmao I love him.
7 notes · View notes
hoodharlow · 3 months
Note
i was just watching clips of priscilla on tiktok and was wondering what miriam thought of it or whether she watched it🤗
They definitely watched it. Miriam is a huge Sofia Coppola fan and one fo her dreams is to work with her. She even had her mom send her movie script to SC but SC was the one who encouraged her to direct it herself. But all in all yes Jack and Miriam went. Jack tried his best to Jacob Elordi's version of Elvis but failed lol
0 notes
askmcs · 3 years
Text
Kiss
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
A compilation of kisses
5 notes · View notes
chrisdrawings · 5 years
Photo
Tumblr media
Miriam (MC2) hates seaweeds.
Luckly for her, her prince in shining armor is ready to protect his princess from anything.
I kinda like how this turned out.
Hope you like it!
-Christy
28 notes · View notes
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
SOKO 2020, LA
On set for her video shoot “Are You A Magician?” Directed by Gia Coppola
Styling by Lindsey Hartman
Hair by Chanel Croker
Makeup by Jeffrey Baum
Set design by Natalie Zeiring
©Miriam Marlene Waldner
10 notes · View notes
cristinacusani · 4 years
Link
Tumblr media
Il Museo Civico di Palazzo Santi, a Cascia, noto per la ricca collezione composta da testimonianze che vanno dall’antichità al XVIII secolo, sia apre al dialogo con l’arte contemporanea, con la collettiva Sciame Mobile Residence Exhibition.Disabitare/Disabituare. Con il coordinamento di Miriam Montani e a cura di Davide Silvioli, l’evento rappresenta il primo momento espositivo dell’omonimo programma di residenza artistica sul web partito a gennaio 2020, organizzato da Athanasios Aléxo, Miriam Montani e Vincenzo Zancana e, a sua volta, nato in seno a Sciame Project; progetto artistico ideato da Miriam Montani nel 2016. 
L’esposizione inaugurerà sabato 22 agosto alle ore 18.00 e sarà aperta al pubblico fino al 26 settembre, secondo i seguenti orari: durante il mese di agosto dal giovedì alla domenica con orario 10:30-13:00/15:00-18:00 e nel mese di settembre il sabato e la domenica con orario 10:30-13:00/15:00-18:00.
Gli artisti in mostra sono Alessio Barchitta, Sonia Bellinaso, Federico Borroni, Giulia Cacciuttolo, Lucia Cantò, Edvige Cecconi Meloni, Irene Coppola, Cristina Cusani, Simone Doria, Alessandra Draghi, Benedetta Galli, Maddalena Granziera, Giulia Lanza, Francesca Mussi, Matteo Nuti, Emanuele Resce, Thomas Scalco, Thomas Soardi, Meri Tancredi, Vincenzo Zancana.
Dando corpo fisico al lavoro di artisti che, approfondendo i concetti guida di “disabitare” e “disabituare”, hanno preso parte alla residenza virtuale, l’evento giunge a Palazzo Santi nel segno dell’interdisciplinarità e della pluralità di linguaggio distintivi dell’attualità artistica, ospitando autori diversi per formazione, tecniche e stile.
«Sciame Project – spiega Miriam Montani – ha seguito dal lavoro decennale di Lucisorgenti. Siamo mancati fisicamente sul territorio di Cascia per ben quattro anni, siamo ora lieti di ritornare con “Sciame Mobile Residence”, parentesi del progetto. Speriamo di riportare, a partire dal prossimo anno, l’intero Sciame. Disabitare/Disabituare sono i temi scelti per la residenza web, in mostra a Palazzo Santi dal 22 agosto. Si tratta di temi sviluppati da quelli dell’intero progetto quali: Impermanenza, Memoria, Abitare, Disabitare, Radicamento, Sradicamento e Motus. Sono molto attuali e, come abbiamo visto negli ultimi mesi, quasi pionieri, hanno fatto riflettere gli artisti sulle modalità di vita che l’essere umano attua a discapito del proprio habitat e della propria incolumità e quella di altre specie»
«Nel progetto di mostra – scrive Davide Silvioli – si cerca di attribuire equilibrio a un elevato grado di eterogeneità estetica, seppur considerando le rispettive specificità. Le opere presentate, raccordate dalla tematica aperto “Disabitare/Disabituare”, dimostrano sia contrasti che analogie, ponendo in evidenza un’affascinante diversità di soluzioni tutte, a loro modo, efficaci nel parafrasare la tematica di fondo. Infine, non secondario sarà il rapporto con la collezione del museo, impostando un’autentica osmosi fra antico e contemporaneo, fra reale e virtuale».
Sciame project “nasce in seguito al terremoto che ha colpito il centro Italia il 30 ottobre 2016. Sciame è una pagina web, una raccolta di pensiero e opere di oltre centoquaranta partecipanti tra artisti, curatori, operatori culturali e voci sul territorio. Presentato presso l’associazione Viafarini (Fabbrica del Vapore) di Milano e il museo MACRO di Roma, il progetto si pone come contributo immateriale per far rigermogliare la materia caduta, in un momento in cui ci troviamo nel punto di scegliere se disabitare la terra o radicarci ancora, con tutte le forze sensibili (Miriam Montani)”.
Tumblr media
Durante la residenza Sciame Mobile Residence di Sciame Project, svoltasi dal 12 al 17 marzo 2020 sono stata invitata a presentare una nuova ricerca “web-specific” che rispondesse appunto al tema disabitare/disabituare. Ho presentato In corpore un’esplorazione del corpo come la parte più vicina a noi, che abitiamo da sempre e che, al suo interno ha le sembianze di un pianeta estraneo. Per la mostra ho deciso di riassumere il lavoro nell’opera In corpore – Souvenir, un dischetto come quelli che si mettevano nei visori 3D e si usavano per ricordare i luoghi che si visitavano.
Tumblr media
Sciame Mobile Residence Exhibition. Disabitare, disabituare.
Curatore: Davide Silvioli
Coordinamento: Miriam Montani
Sede: Museo Civico di Palazzo Santi
Indirizzo: via Gaetano Palombi, 4. Cascia (PG)
Date: 22 agosto – 26 settembre 2020
Inaugurazione: sabato 22 agosto 2020, ore 18.00
Ingresso: 7 euro (Ingresso – circuito museale).
Orario di visita: agosto; dal giovedì alla domenica ore 10:30-13:00/15:00-18:00settembre; sabato e domenica ore 10:30-13:00/15:00-18:00INFORMAZIONI:
Tel: 0743 751010 3389018564 3389018564
0 notes
onoranzetriolo · 6 years
Text
è morta Antonina Isabella Nocera
è morta Antonina Isabella Nocera
View On WordPress
0 notes
italianaradio · 4 years
Text
Il 2020 potrebbe essere l'anno in cui tornano di moda i cappelli 
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/il-2020-potrebbe-essere-lanno-in-cui-tornano-di-moda-i-cappelli/
Il 2020 potrebbe essere l'anno in cui tornano di moda i cappelli 
Il 2020 potrebbe essere l’anno in cui tornano di moda i cappelli 
“Un cappello è essenziale per completare l’outfit. E’ il miglior modo per esprimere la tua personalità”. Lo scriveva Christian Dior nel 1954  e a sessantasei anni di distanza il dogma modaiolo vergato nel suo “The little dictionary of fashion” continua ad essere inattaccabile. Lo dicono i dati finanziari, con le aziende italiane dei cappelli immuni dalla crisi (fatturato stabile a 161 milioni nei primi nove mesi del 2019, importazioni e soprattutto esportazioni in crescita) e lo suggeriscono anche certe immagini scolpite nell’anno che ci siamo lasciati alle spalle: da un Brad Pitt da urlo sormontato da coppola al Festival di Venezia a Giorgia Meloni che si è eccezionalmente piegata al rosso per il berretto di lana della foto capodannesca su Instagram, passando per il sindaco di Milano Beppe Sala con il cappellino da Babbo Natale negli auguri in stile giocatore di curling, il berretto rosa shocking con cui Chiara Ferragni ha chiuso l’anno a Madonna di Campiglio e il fiabesco cappello di Pinocchio riproposto da Matteo Garrone al cinema. Senza dimenticare i“must have” dell’estate 2019, i cappelli di paglia-tormentone proposti sotto l’ombrellone da vere e sedicenti influencer.
Quel che è certo è che accessoriarsi la testa, anche se non ai livelli della Regina Elisabetta, secondo leggenda dotata di cinquemila cappelli, sarà un inevitabile must del 2020 e le proposte sono parecchie, per maschi e femmine, come il  “bucket hat” di Dior, il cappello da pioggia rivisitato (in vernice, tartan e perfino con la veletta) e il cappello musicale per tecnodipendenti ideato da Hanpure: un berretto di lana accessoriato di bluetooth e microfoni con tasti per il volume pausa sui lati. Per capire come va il mercato e non commettere fatali errori, AGI si è rivolta ad Andrea Troncarelli,  titolare dell’omonima storica cappelleria romana che dal 1857 in via della Cuccagna, all’ingresso di piazza Navona, ha messo cappelli in testa ad Al Gore, Silvio Berlusconi, Mick Jagger e più recentemente Jude Law, tra poco nel New Pope di Paolo Sorrentino, alla nuova Eva Kant dei Manetti Bros Miriam Leone e a Milly Carlucci, appassionata di baschi.
Quali sono i cappelli maschili di tendenza per il 2020?
Ci sarà un grande ritorno agli anni Quaranta, con i cappelli di feltro a falda larga e nastro alto, stile Borsalino. Un discorso a parte va fatto invece per i giovani, che a parte l’immarcescibile zuccotto di lana, si stanno avvicinando ad altri modelli di tendenza, unisex, sempre stile vintage.
Quali?
Su tutti la coppola spinta sul mercato dalla serie tv “Peaky Blinders”, ambientata dopo la prima guerra mondiale a Birmingham, protagonista una gang, i “Peaky Bliders” appunto che nasconde una lametta nel risvolto della coppola. E’ un cappello richiesto da ragazzi e ragazze, come quello da pescatore appena rilanciato da Dior in vari tessuti.
Le signore che non giocano a fare le ragazzine cosa metteranno in testa, invece?
“La cloche di tessuto, stile Audrey Hepburn in ‘Sabrina’, con il nastro tinta su tinta. Il colore femminile imperate è il rosso ciliegia, per gli uomini vanno come sempre il nero e il marrone ma ci sarà anche una riscoperta del beige.
A proposito di cinema, quale cappello e quale relativo attore l’hanno colpita nel 2019?
Il “Borsalino” di Edward Norton in “Motherless Brooklyn”.
Ma quanto si deve spendere per assicurasi un cappello pregiato?
“Dai 70 euro circa della coppola ai 300 del Borsalino”.
Passiamo al galateo, secondo il bon ton quando si deve mettere il cappello e quando invece bisogna toglierlo?
“Gli uomini devono togliere il cappello quando entrano nei luoghi chiusi, dalle chiese ai ristoranti e dovrebbero alzarlo, un tempo si usava così, quando incontrano una donna camminando all’aperto. Le donne invece possono tenerlo anche nei luoghi chiusi, sono obbligate a toglierlo solo quando si siedono a tavola e al cinema. Nei matrimoni invece si tiene sulla testa anche durante il ricevimento”.
“Un cappello è essenziale per completare l’outfit. E’ il miglior modo per esprimere la tua personalità”. Lo scriveva Christian Dior nel 1954  e a sessantasei anni di distanza il dogma modaiolo vergato nel suo “The little dictionary of fashion” continua ad essere inattaccabile. Lo dicono i dati finanziari, con le aziende italiane dei cappelli immuni dalla crisi (fatturato stabile a 161 milioni nei primi nove mesi del 2019, importazioni e soprattutto esportazioni in crescita) e lo suggeriscono anche certe immagini scolpite nell’anno che ci siamo lasciati alle spalle: da un Brad Pitt da urlo sormontato da coppola al Festival di Venezia a Giorgia Meloni che si è eccezionalmente piegata al rosso per il berretto di lana della foto capodannesca su Instagram, passando per il sindaco di Milano Beppe Sala con il cappellino da Babbo Natale negli auguri in stile giocatore di curling, il berretto rosa shocking con cui Chiara Ferragni ha chiuso l’anno a Madonna di Campiglio e il fiabesco cappello di Pinocchio riproposto da Matteo Garrone al cinema. Senza dimenticare i“must have” dell’estate 2019, i cappelli di paglia-tormentone proposti sotto l’ombrellone da vere e sedicenti influencer.
Quel che è certo è che accessoriarsi la testa, anche se non ai livelli della Regina Elisabetta, secondo leggenda dotata di cinquemila cappelli, sarà un inevitabile must del 2020 e le proposte sono parecchie, per maschi e femmine, come il  “bucket hat” di Dior, il cappello da pioggia rivisitato (in vernice, tartan e perfino con la veletta) e il cappello musicale per tecnodipendenti ideato da Hanpure: un berretto di lana accessoriato di bluetooth e microfoni con tasti per il volume pausa sui lati. Per capire come va il mercato e non commettere fatali errori, AGI si è rivolta ad Andrea Troncarelli,  titolare dell’omonima storica cappelleria romana che dal 1857 in via della Cuccagna, all’ingresso di piazza Navona, ha messo cappelli in testa ad Al Gore, Silvio Berlusconi, Mick Jagger e più recentemente Jude Law, tra poco nel New Pope di Paolo Sorrentino, alla nuova Eva Kant dei Manetti Bros Miriam Leone e a Milly Carlucci, appassionata di baschi.
Quali sono i cappelli maschili di tendenza per il 2020?
Ci sarà un grande ritorno agli anni Quaranta, con i cappelli di feltro a falda larga e nastro alto, stile Borsalino. Un discorso a parte va fatto invece per i giovani, che a parte l’immarcescibile zuccotto di lana, si stanno avvicinando ad altri modelli di tendenza, unisex, sempre stile vintage.
Quali?
Su tutti la coppola spinta sul mercato dalla serie tv “Peaky Blinders”, ambientata dopo la prima guerra mondiale a Birmingham, protagonista una gang, i “Peaky Bliders” appunto che nasconde una lametta nel risvolto della coppola. E’ un cappello richiesto da ragazzi e ragazze, come quello da pescatore appena rilanciato da Dior in vari tessuti.
Le signore che non giocano a fare le ragazzine cosa metteranno in testa, invece?
“La cloche di tessuto, stile Audrey Hepburn in ‘Sabrina’, con il nastro tinta su tinta. Il colore femminile imperate è il rosso ciliegia, per gli uomini vanno come sempre il nero e il marrone ma ci sarà anche una riscoperta del beige.
A proposito di cinema, quale cappello e quale relativo attore l’hanno colpita nel 2019?
Il “Borsalino” di Edward Norton in “Motherless Brooklyn”.
Ma quanto si deve spendere per assicurasi un cappello pregiato?
“Dai 70 euro circa della coppola ai 300 del Borsalino”.
Passiamo al galateo, secondo il bon ton quando si deve mettere il cappello e quando invece bisogna toglierlo?
“Gli uomini devono togliere il cappello quando entrano nei luoghi chiusi, dalle chiese ai ristoranti e dovrebbero alzarlo, un tempo si usava così, quando incontrano una donna camminando all’aperto. Le donne invece possono tenerlo anche nei luoghi chiusi, sono obbligate a toglierlo solo quando si siedono a tavola e al cinema. Nei matrimoni invece si tiene sulla testa anche durante il ricevimento”.
antonella piperno
0 notes
askmcs · 3 years
Photo
Tumblr media
Day1 pag.16
First
Previous-Next
Yoosung’s got a fan.
Meet other two MCs: the cutest and the toughest... descriptions may not be for who you think they are.
I love drawing Mindy!
10 notes · View notes
askmcs · 3 years
Photo
Tumblr media
Mystictober Day 3: Favourite Ending/Monster
Really rushed I know, but I’m too busy these days. The cat is a true monster, thugh... for Zen. I find it kinda cute :3
6 notes · View notes
askmcs · 3 years
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Mystictober Day 11: ZENxMC/Witch
I hope the AU counts for the Witch part of the Day. Hogwwarts AU when Miriam is Slytherin, ZEN a Griffyndor, and the latter is also a great quidditch player. Miram sucks at flying, but loves to support her boyfriend (unless her house is playing, in that case ZEN must lose!)
3 notes · View notes
askmcs · 3 years
Photo
Tumblr media
Mystictober Day 26: Genderbend/AI
Detroit: Become Human AU. Miriam is an android, while ZEN is a human. They meet when Zen’s friend gift him a night with her at the Eden club. He doesn’t feel like using an android for that, so they have a nice time together singing and talking. He starts to be a regular, and eventually she becomes a deviant because she starts to fall in love with him, and she remembers him even when her memories should be wiped away. He feels the same. He promise to take her away from that place as soon as possible
3 notes · View notes
askmcs · 4 years
Photo
Tumblr media
Day 1 pag.11
First
Previous-Next
Some backstory!
Also called: an excuse for not drawing backgrounds
3 notes · View notes
askmcs · 4 years
Photo
Tumblr media
Day 1 pag.10
First
Previous-Next
Some hackerxposition. This page was really difficult to colour
Next we will have... backstory!!
2 notes · View notes
askmcs · 3 years
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Mystictober Day 4: Angel/Demon
I wanted to do a minicomic with Jaehee and Megan as Aziraphael and Crowley from Good Omens, but I couldn’t finish it in time. So here’s some sketches from an Angel/Demon AU I created some time ago.
There are the twins, the MCs and Yoosung as a normal human. The plot was biasically that Rika was a fallen angel who wanted to destroy the world or something and the others wanted to stop her. Others were angels, some random humans and a couple nice demons. 
1 note · View note