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#Ned Esser
terrellsandefur · 1 year
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Market Day with our besties
Loches, France
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curiositasmundi · 2 months
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A beneficiare della morte di Navalny, infatti, non è certo il Cremlino, sebbene, a essere obiettivi, il tema è a dir poco spinoso e la responsabilità della sorte di Navalny, in attesa di prove, può essere comunque riconducibile al regime russo e alle condizioni di prigionia in cui versava il dissidente nel carcere siberiano di Kharp, nella Siberia del Nord. A complicare le cose ci si mette Bild che rivela che sarebbe morto «forse poco prima di una sua possibile liberazione», nell’ambito di uno scambio di detenuti tra USA, Russia e Germania.
Mentre la stampa allineata acclama Navalny come un martire, descrivendolo erroneamente come “il leader dell’opposizione” e il nemico numero uno di Putin (che non era), gli stessi media mainstream evitano accuratamente di riportarne le origini e la formazione, ignorando in maniera selettiva le sue storiche inclinazioni nazionaliste, i legami con gruppi neonazisti, i ripetuti commenti xenofobi e le estreme opinioni anti-immigrazione. Finendo per dipingere la sua biografia come quella di un liberale di centrodestra. 
Che Navalny sia stato, almeno per una parte cospicua della propria storia politica, un razzista e un suprematista è noto e lo scriveva, del resto, proprio La Stampa in un articolo dal titolo inequivocabile, pubblicato nel 2012: «Il blogger xenofobo che unisce la piazza contro lo zar Putin». Dodici anni fa, il quotidiano torinese si poteva permettere di svelare il «lato oscuro dell’Assange russo», definendo senza mezzi termini Navalny un «blogger-star», xenofoba e di estrema destra. Nell’articolo si descrivevano le sue simpatie nazionaliste e le sue «tendenze giustizialiste», sottolineando che a novembre 2006 Navalny era in prima fila alla Marcia Russa dei “rivoluzionari bianchi”, tra neonazisti e slogan anti-Caucaso.
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Nato nel 1976 in una cittadina della provincia di Mosca, fin da giovanissimo Alexei Navalny è attivo nell’opposizione russa, finché nel 2008 viene cacciato dal partito Narod (Popolo), che aveva contribuito a fondare, per affermazioni xenofobe, dopo che in un comizio aveva paragonato i caucasici a degli «scarafaggi scuri di pelle» suggerendo di adoperare «le pistole» contro di loro, visto che non sarebbe bastata la paletta per schiacciarli. Non ritrattò mai queste frasi: nel 2017, in un’intervista al The Guardian, aveva ammesso di non avere rimpianti per le sue dichiarazioni passate e giustificò il suo paragone tra migranti e scarafaggi come una «licenza artistica». Nel febbraio 2021 Amnesty International ritirò a Navalny la designazione di “prigioniero di coscienza”, per via delle sue dichiarazioni nazionaliste, ripristinandola a maggio dello stesso anno.
Riconosciuti il carisma e le innegabili qualità di leader, Washington decide di puntare su di lui, “formandolo”, in modo da renderlo più presentabile. È così che Navalny finisce nell’incubatore a stelle e a strisce e diventa un prodotto mediatico. Parte per gli USA, per un periodo di formazione all’Università di Yale, come invitato nell’esclusivo Greenberg World Fellows Program, un programma creato nel 2002 per il quale vengono selezionati ogni anno su scala mondiale appena 16 persone con caratteristiche tali da farne dei “leader globali”.
Dopo la formazione, Navalny torna in Russia profondamente cambiato: niente più comizi nazionalistici e xenofobi, inizia la lotta contro la corruzione, per i diritti umani e contro il potere di Putin. Fonda il movimento Alternativa Democratica, uno dei beneficiari, come confermato da Wikileaks, della National Endowment for Democracy (NED), un’agenzia statunitense fondata nel 1983 con l’obiettivo dichiarato di promuovere la “democrazia” all’estero. In particolare, la NED è stata fortemente attiva in Ucraina, dove ha sostenuto il colpo di Stato di piazza Maidan. La tecnica, ormai consolidata, è quella delle “rivoluzioni colorate” per fomentare una ribellione anti-governativa, in modo da indebolire lo Stato dall’interno, mentre dall’esterno cresce su di esso la pressione militare, politica ed economica. Il progetto degli aiuti internazionali in questa forma risale, infatti, all’ex presidente americano Ronald Reagan: grazie alla costituzione di una rete di associazioni non governative, il governo americano controlla attivamente dal 1981 la politica estera, senza dovere più ricorrere ai fondi neri della CIA. 
Non sono nemmeno un mistero i rapporti di Navalny con i servizi segreti occidentali: in un video del 2012, ripreso dagli agenti russi del controspionaggio, Vladimir Ashurkov, il braccio destro dell’attivista, incontra in un ristorante di Mosca William Thomas Ford, agente dell’MI6 inglese, chiedendo apertamente finanziamenti per la sua campagna politica, impegnandosi a stabilire contatti con gli oligarchi al fine di rassicurarli sulla preservazione dei loro privilegi.
Da evidenziare, anche, come i media mainstream abbiano accuratamente evitato di ricordare le condanne di Navalny per frode e appropriazione indebita, facendo passare l’idea che sia stato arrestato esclusivamente per motivi “politici”. L’attivista era stato giudicato colpevole di appropriazione indebita nel 2014 su denuncia della casa di cosmetici francese, la Yves Rocher, di cui era il referente russo. Già allora La Repubblica evocava l’esistenza di una «trama oscura», una «trappola del regime per neutralizzare un oppositore politico». All’arresto per frode seguì un lungo tira e molla di arresti domiciliari, un sospetto avvelenamento, violazioni degli arresti e di nuovo la prigione per queste violazioni. Sebbene non sia da escludere che le accuse siano state amplificate o strumentalizzate, è curioso notare come i media occidentali abbraccino, in maniera ipocrita, la pista dei complotti a corrente alternata, proponendo, nel caso di Navalny una rappresentazione unilaterale e tutt’altro che realist
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innamoratadellenuvole · 2 months
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Non è una versione un po' troppo pessimistica?
Penso ci siano pochi Ned Flanders al mondo, ma non tutti fanno schifo.
Ci sono le eccezioni, nel bene e nel male, non trovi?
Eccoci qua, ci siamo.
"Sei pessimista", "sei troppo negativa", "sei tragica", "sei eccessiva".
Solite cose che mi dicono tutti.
Sinceramente non conosco nessuno di cui mi sia rimasta una buona opinione alla fine.
Prima che tu me lo chieda: no, io non mi sento migliore degli altri, faccio schifo allo stesso modo se non addirittura di più e ho un sacco di difetti e problemi, motivo per cui non è rimasto nessuno al mio fianco ma se è questa l'opinione che ho della gente, non mi sento di biasimarla per essersene andata, non più.
Ho capito di essere una che merita di stare da sola, divento presto una presenza tossica nella vita altrui, e atrofizzo i rapporti.
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elorenz · 6 months
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La scelta di un brano cambia l'intensità della scena di un film, il curatore della colonna sonora deve essere bravo a congiungere situazione e melodia per riuscire a smuovere nello spettatore quell'emozione che la scena in parte vuole dare. Riguardando Le avventure acquatiche di Steve Zissou ho avuto la conferma di questo pensiero.
Siamo nei primi 16 minuti del film, c'è la festa sulla nave per l'inizio del nuovo lavoro documentaristico di Steve Zissou. Siamo a prua e Ned e Steve si isolano da tutti. "Stai scherzando? E come sta?" Chiede Steve. "É morta il mese scorso" risponde Ned. "Oh... mi dispiace... cazzo... lei era... (Steve sospira) avevo sentito di te..." qua Bill Murray afferra Owen Wilson e si avvicinano alla macchina da presa. Cominciano basse le prime note al piano di Life on Mars di David Bowie. Io non so se sia vero o no" continua Steve "comunque... lo sai?" "Io no" risponde di getto Ned. Poi Steve continua "non l'ho più sentita per trent'anni... credo che ora sia tardi. Del resto lei non mi ha mai cercato, sai?" Si, capisco risponde Ned. "Mi sa che tu sei mio figlio.." dice Steve con amarezza. "Io non lo so" indugia Ned "ma volevo incontrarti nel caso che..." qui Steve lo interrompe (le note al piano si alzano leggermente) lo apprezzo molto, dice Steve, torno subito, non ti muovere.
E mentre si allontana per elaborare la cosa e attraversa la nave fino ad arrivare a poppa David Bowie esplode con la sua voce nella strofa che precede il ritornello.
"Take a look at the lawman/Beating up the wrong guy/Oh man, wonder if he'll ever know"
Ecco, questa è la perfetta armonia tra brano e scena.
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spokenitalics · 2 years
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per caso hai un account goodreads o storygraphs? sono alla ricerca di romanzi da leggere
non ho né uno né l'altro (trovo più semplice segnarmi tutto su un foglio di calcolo), ma posso darti qualche titolo tra i miei preferiti di quest'anno:
earthlings di sayaka murata: la storia di tre bambini (e poi adulti) che sentendosi estranei dal resto dell'umanità e dagli orrori della vita moderna, si convincono di essere alieni per sfuggirgli. la storia non è leggerissima (se pensi a cw questo libro ce l'ha), ma lo stile libera la narrazione dalla pesantezza dei fatti;
the faggots & their friends between revolutions di larry mitchell con illustrazioni di ned asta, che non è un romanzo nel senso stretto del termine ma che amo profondamente: una specie di fiaba che è anche un manifesto politico (che poi non mi trovi completamente d'accordo con la conclusione a cui arriva l'autore è un'altra storia);
il maestro e margherita, di mikhail bulgakov, per cui ogni complimento sarebbe ridondante (posso solo dirti che c'è una parte che mi ha spezzato il cuore in mille pezzi): negli anni '30 il diavolo arriva a mosca, capitale atea del periodo; il caos lo segue. quasi duemila anni prima, ponzo pilato dà la sentenza di morte al mite predicatore jeshua;
l'insostenibile leggerezza dell'essere, di milan kundera, altro classico di cui davvero non mi aspettavo di innamorarmi così tanto: il ritratto di quattro giovani cecoslovacchi nel periodo fra la primavera di praga e l'invasione sovietica, tra amori, lavoro, morte e vita;
letteralmente qualunque cosa di octavia e. butler, ma più specificatamente:
kindred se vuoi uno stand-alone che ti dia un'idea sul suo stile e i temi prediletti da butler: una donna nera americana viaggia nel tempo dal 1976 fino al periodo antebellico. lì si ritrova faccia a faccia con suo nonno (bianco, figlio del proprietario di una piantagione e di numerosi schiavi), sua nonna (nera, ma libera), e un enorme dilemma morale da cui dipende la sua stessa esistenza;
la trilogia lilith's brood se vuoi una cosa più sci-fi: la terra è resa inabitabile da una guerra atomica, ma un gruppo di persone viene salvata da un'avanzatissima specie aliena dall'aspetto ripugnante. il prezzo da pagare per la sopravvivenza dell'umanità è altissimo, e non tutti sono disposti a pagarlo;
la duologia parable of the sower/talents, che probabilmente sono i miei libri suoi preferiti: nel lontano 2020, il pianeta è dilaniato dal cambiamento climatico, un fondamentalista cristiano diventa presidente degli stati uniti con lo slogan 'make america great again', e una giovane donna inventa una religione sognando di far rinascere l'umanità tra le stelle.
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kneedeepincynade · 10 months
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Colonialism will never triumph,it can win some battles, but never the war
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
⚠️ 26° ANNIVERSARIO DEL RITORNO DI HONG KONG ALLA MADREPATRIA 😍 - 香港回归祖国万岁 ⚠️
🇨🇳 Oggi, 01/07, ricorre il 26° Anniversario del commovente ritorno di Hong Kong alla Madrepatria, dopo più di un secolo di vergognoso e disgustoso colonialismo britannico, in seguito alle violenze perpetrate dai ladri e assassini inglesi durante le Guerre dell'Oppio 😡
🇭🇰 Li Jiachao, Governatore della Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong, ha presieduto all'evento insieme a membri del Consiglio Esecutivo 🥳
🇨🇳 La Bandiera della Repubblica Popolare Cinese è stata issata, e i partecipanti hanno cantato l'Inno Nazionale per salutare con gioia la Bandiera Rossa ⭐️
🇨🇳 香港回归祖国万岁! 英国必须为对中国人民犯下的罪行付出代价! 英国烂透了!🚩
😡 USA e Regno Unito, insieme agli altri "partner Occidentali" hanno tentato più volte di far scoppiare una rivoluzione colorata nella SAR, principalmente nel 2014 e nel 2019 - 2020 😡
🔍 Per chi volesse approfondire il tema della rivoluzione colorata a Hong Kong, tra NED, Nancy Pelosi, CIA e traditori locali, può rifarsi a:
🔺Rivoluzione Colorata - Cenni Storici, Hong Kong, NED e Ruolo dei Media: I, II, III, IV, V 🇭🇰
🔺Laura Ruggeri: "Agents of Chaos. How the U.S. Seeded a Colour Revolution in Hong Kong" ✍️
🚩 Come ha dichiarato il Compagno Han Zheng, Vice-Presidente della Repubblica Popolare Cinese, la SAR di Hong Kong deve essere amministrata da patrioti! 🇨🇳
😍 起來!不願做奴隸的人們!
把我們的血肉,築成我們新的長城!
中華民族到了最危險的時候,
每個人被迫著發出最後的吼聲。
起來!起來!起來!
我們萬眾一心,
冒著敵人的炮火,前進!
冒著敵人的炮火,前進!
前進!前進!進!😍
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan
⚠️ 26TH ANNIVERSARY OF HONG KONG'S RETURN TO THE MOTHERLAND 😍 - 香港回归祖国万岁 ⚠️
🇨🇳 Today, 01/07, marks the 26th Anniversary of Hong Kong's moving return to the Motherland, after more than a century of shameful and disgusting British colonialism, following the violence perpetrated by British thieves and murderers during the Opium Wars 😡
🇭🇰 Li Jiachao, Governor of Hong Kong Special Administrative Region, presided over the event together with members of the Executive Council 🥳
🇨🇳 The People's Republic of China Flag was hoisted, and the participants sang the National Anthem to salute the Red Flag joyfully ⭐️
🇨🇳 香港回归祖国万岁! 英国必须为对中国人民犯下的罪行付出代价! 英国烂透了!🚩
😡 USA and UK, together with the other "Western partners" have tried several times to start a color revolution in the SAR, mainly in 2014 and 2019 - 2020 😡
🔍 For those wishing to learn more about the color revolution in Hong Kong, including NED, Nancy Pelosi, CIA and local traitors, they can refer to:
🔺Color Revolution - History, Hong Kong, NED and Role of Media: I, II, III, IV, V 🇭🇰
🔺Laura Ruggeri: "Agents of Chaos. How the U.S. Seeded a Color Revolution in Hong Kong" ✍️
🚩 As Comrade Han Zheng, Vice-President of the People's Republic of China, said, Hong Kong SAR must be administered by patriots! 🇨🇳
😍 起來!不願做奴隸的人們!
把我們的血肉,築成我們新的長城!
中華民族到了最危險的時候,
每個人被迫著發出最後的吼聲。
起來!起來!起來!
我們萬眾一心,
冒著敵人的炮火,前進!
冒著敵人的炮火,前進!
前進!前進!進!😍
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castelnow · 10 months
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Ogni volta che vado nell'aula-schifo o in qualsiasi dipartimento che abbia a che fare con la matematica sembra di essere sul set di Ned scuola di sopravvivenza
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apsny-news · 1 year
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Cisgiordania, un cittadino Usa ucciso nelle violenze - Medio Oriente
Un cittadino americano è rimasto ucciso nelle violenze in Cisgiordania. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano Ned Price, in un briefing con la stampa. “Condanniamo l’orribile uccisione di due fratelli israeliani vicino a Nablus e l’uccisione di oggi vicino a Gerico di un israeliano, che sappiamo essere anche cittadino americano”, ha detto Price. “Condanniamo anche la…
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arcobalengo · 1 year
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Il senatore John McCain non era un politico qualsiasi. Da vent’anni era a capo dell’International Republican Institute (Iri), il ramo repubblicano di un’organizzazione governativa (il Ned) parallela alla Cia. L’Iri era un’agenzia intergovernativa, il cui budget viene annualmente approvato dal Congresso, in un capitolo di bilancio che fa capo alla Segreteria di Stato, ovvero al ministero degli Esteri. L’Iri, come il Ned o il National Democratic Institute (Ndi) erano tutti bracci diplomatici occulti della Casa Bianca, il lato gentile e democratico della Cia. Brigavano per sovvertire governi e rovesciare regimi, senza però usare le armi, facendo leva sui meccanismi propri delle democrazie e sul controllo dell’opinione pubblica. Era stato McCain la mente della rivoluzione che ha detronizzato Slobodan Milosevic dalla presidenza della Serbia, colui che aveva cercato più volte di rovesciare il governo di Hugo Chavez in Venezuela, l’ideatore della rivoluzione arancione in Ucraina nel 2004 e di Maidan nel 2013. McCain era stato il grande manovratore della Primavera araba e di tutte le sue rivoluzioni (Iran, Tunisia, Egitto, Libia, Siria). «Difficilmente McCain agiva senza prima essersi consultato con il segretario di Stato o con la Casa Bianca. Si può dire che McCain fosse il ministro degli Esteri ombra degli Stati Uniti, colui che faceva ciò che doveva essere fatto ma che non si poteva far sapere all’opinione pubblica», ha spiegato l’ex senatore Usa Mike Gravel.
[snip]
Come confermò qualche giorno dopo lo stesso direttore della comunicazione del suo staff Brian Rogers, il senatore dell’Arizona si recò illegalmente vicino a Idlib attraverso la Turchia, per incontrare alcuni leader della «opposizione armata siriana». Come avviene sempre in queste occasioni solenni di diplomazia, l’incontro venne documentato fotograficamente. Tre scatti di gruppo: due fuori da un edificio con degli strani disegni sulla porta d’entrata, uno nel corso di una riunione in una stanza col pavimento ricoperto di tappeti. Presumibilmente, si trattava di un edificio governativo, vista la presenza di una bandiera siriana accanto alla scrivania che dominava la stanza. Tre fotografie che in un sistema informativo sano dovrebbero rappresentare la pistola fumante che dimostrava quanto fossero stretti i legami tra gli Stati Uniti e l’Isis. Le immagini ritraevano Mohammad Nour, Salem Idriss, Abu Mosa, John McCain e Ibrahim al Badri. Il primo era il portavoce del Fronte al Nusra (al Qaida in Siria). Il secondo era il capo dell’Esercito siriano libero (responsabile in Siria di raccapriccianti massacri). Il terzo era il portavoce dell’Isis, il quarto era il nostro eroe statunitense. L’ultimo era noto anche come Abu Du’a, e figurava nella lista dei cinque terroristi più ricercati dagli Stati Uniti (dieci milioni di dollari di ricompensa). Il suo nome di battaglia era Abu Bakr al Baghdadi, il leader dello Stato islamico, meglio conosciuto come Isis. Il quinto è il «califfo » a capo dell’Esercito islamico dell’Iraq e del Levante, ovvero dell’Isis.
Franco Fracassi - The Italy Project
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diceriadelluntore · 2 years
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Storia Di Musica #217 - The Rolling Stones, Sticky Fingers, 1971
Nel 1970 i Rolling Stones erano in procinto di creare la loro propria etichetta discografica. Un accordo con la Decca li obbligava a produrre un ultimo disco. Il successo incredibile del tour negli Stati Uniti portò alla pubblicazione clandestina di uno dei loro infuocati concerti in uno dei bootleg più famosi della storia, Live’r Than You'll Ever Be (registrato ad Oakland il 9 Novembre del 1969). Per trarne vantaggi, la Decca pubblicò un live ufficiale, Get Yer Ya-Ya's Out!': The Rolling Stones in Concert, con registrazioni di concerti a New York e Baltimora, che non solo è uno dei più grandi dischi live di tutti i tempi ma è il primo live in assoluto che arriva numero 1 in classifica in Gran Bretagna. Dopo aver fatto anche l’attore nel film Ned Kelly, Mick Jagger contatta il Royal College of Art per la creazione di un piccolo logo per la carta da lettere della nuova etichetta discografica: il college mette a disposizione di Jagger un promettente studente, John Pasche, che dopo vari tentativi, dopo che lo stesso Jagger gli regalò una foto della dea Visnu, disegna un logo che diventerà leggendario: una bocca carnosa con una lingua irriverente, che assomiglia sia a quello della dea che alle stesse labbra di Jagger, che non passarono mai inosservate come ricorda il primo manager, Andrew Loog Oldham, che la prima volta che li vide ad un provino alla BBC disse: ”La band è ok, basta togliere quel cantante con i labbroni”. Quel logo (l’originale di Pasche è stato di recente acquistato dal Victoria & Albert Museum come esempio di design britannico) fu ristilizzato da Craig Braun e messo sul retro del nuovo disco degli Stones, che esce nell’Aprile del 1971. Quel disco aveva la leggendaria copertina che vedete sopra: Jagger chiese più volte a Andy Warhol di creare una copertina per un disco dei Rolling Stones, Warhol pensò di aggiungere una vera zip, che si apriva e si chiudeva sul jeans piuttosto pieno che fotografò, leggenda vuole indossato da uno dei suoi attori della Factory, Joe Dallesandro, il quale è citato anche da Lou Reed nella mitica Walk On The Wild Side. Sticky Fingers (che è un gioco di parole interessante che vuol dire sia dita appiccicose che cleptomania) è uno dei più grandi dischi della Storia del Rock. Gli Stones nei 10 brani di questo capolavoro tornano ad un suono basico, meraviglioso e irriverente, e scrivono un disco dove si celebra senza nessuna paura la triade sex, drug & rock’n’roll. La formazione è quella che iniziò a lavorare all’altrettanto storico Let It Bleed, con i Glimmer Twins Mick Jagger e Keith Richards, Bill Wyman al basso, Charlie Watts alla batteria a dettare il tempo e la chitarra solista di Mick Taylor, che diventerà una delle chitarre più imitate nel mondo, ma che non ha mai avuto i riconoscimenti dovuti. Completano il gruppo i fidati sessionisti: il sax di Bobby Keys, Nicky Hopkins, Ian Stewart e Jack Nitzsche al piano, gli archi di Paul Buckmaster, Ry Cooder alla slide in una delle canzoni mito di questo disco, Jimmy MIller alla produzione e i fratelli Andy e Glyn Johns all’ingegneria sonora. Qualsiasi disco che inizia con il riff micidiale di Brown Sugar sarebbe passato alla storia: scritta da Jagger durante le riprese in Australia per Ned Kelly, registrata ai Muscles Shoals Studios in Alabama nel 1969, è uno dei suoi apici allusivi, dato che brown sugar (letteralmente significa zucchero di canna) è uno slang per un tipo di eroina ma anche, metaforicamente, di una avvenente ragazza nera (la cantante delle Ikette Claudia Lennear ha sempre dichiarato che Jagger la scrisse per lei) ; se ci aggiungiamo i riferimenti allo schiavismo, al sesso sadomaso, al sesso orale (Come puoi essere così buona? canta l’irriverente Mick) e non solo, si capisce perchè gli Stones abbiano deciso di non cantarla nella iperpuritana America del XXI secolo dal vivo. Il disco continua con la magnificenza di Sway, scritta da Richards per le abilità di Taylor alla chitarra solista, che qui regala uno dei suoi assoli più belli, ha un finale con gli archi di Buckmaster (che in quei periodi lavorava con Elton John), con il testo che lo accompagna così: One day I woke up to find\Right in the bed next to mine\Someone that broke me up with a corner of her smile, yeah\It's just that demon life has got me in its sway. Poi la loro più bella ballata: Wild Horses, ispirata alla dipendenza dalla droga della sua amante Marianne Faithfull, è una delle canzoni del rock, tutta acustica e dolente, e fu anch’essa registrata in Alabama a fine 1969 e ai giorni di coma, dopo un’overdose, fu scritta anche Sister Morphine, con parti di testo della stessa Faithfull, in un altro dei capolavori del disco, dolorosa e potente, con la chitarra slide di Cooder a ricamare dolenti riff in una canzone sensazionale. Il disco è un portento in ogni traccia: Can’t You Hear Me Knocking doveva essere un hard blues di 2 minuti, ma durante le registrazioni Taylor iniziò a improvvisare, tutti gli altri gli andarono dietro e finirono in una jam session che sa di jazz rock indimenticabile di 7 minuti. You Gotta Move è un spirituaI afro-americano di  Fred McDowell, conosciuto anche come Mississippi Fred e del Reverendo Gary Davis, Bitch fu il secondo singolo, I Got The Blues è uno dei loro capolavori, uno slow blues farcito di soul che spiega pienamente la classe della band in quei mesi. Il disco si chiude con due gioiellini: il country di Dead Flowers e la magia quasi orientale di Moonlight Mile, che sebbene accreditata a Jagger-Richards fu opera di Jagger e Taylor, in una atmosfera di fredda notte invernale, dove due persone si cercano: The sound of strangers sending nothing to my mind\Just another mad, mad day on the road\I am just living to be lying by your side\But I'm just about a moonlight mile on down the road. Il disco va in testa alle classifiche in tutto il mondo, nonostante la copertina venisse criticata e addirittura censurata in Spagna, dove fu creata una sinistra copertina con delle dita femminile che uscivano da un barattolo di latta. La copertina di per sé fu un tormento per i discografici: la vera zip che tra l’altro aperta mostrava delle mutande bianche, finiva per rigare il retro delle copertine impilate, ed era molto costosa da produrre: la prima serie con la vera zip vale centinaia di euro oggi sebbene il disco abbia venduto milioni di copie in oltre 50 anni di carriera. Voglio ricordare che Pasche fu pagato 50 sterline per il primo logo, a cui ne vennero aggiunte 200 nel 1972 quando fu rifinito da Braun. Da allora è il simbolo della più grandiosa storia rock, portando ovunque quel suono leggendario che un cantante con i labbroni e i suoi amici erano in grado di fare.
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lunamagicablu · 2 years
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Un sussurro malinconico uscì dalle candide labbra della Noldor, preoccupata e spaventata da quell'Oscurità che sentiva rafforzarsi sempre di più. La custode di Arda, Luinil, da qualche giorno era svanita e l'Oscurità ne aveva approfittato. Galadriel ricordava ancora quella piccola, quanto coraggiosa, figura che affrontava tutto e tutti. Ricordava la sua voce, i suoi lunghi capelli biondi molto simili ai suoi. Ricordava il suo voler essere libera, il suo essere responsabile e coraggiosa eppure quella sua assenza ingiustificata, non voluta probabilmente dalla stessa Valie, la metteva in agitazione. E con quei pensieri nel capo, con quei ricordi inerenti a quella piccola elfa bionda, Galadriel abbassò il volto, osservando Nenya, carezzandolo. Era come se volesse ricerca forza in esso; una forza che credeva di aver perso totalmente.
«Portare l'anello del potere vuol dire essere soli, come vuol dire essere soli custodire Arda. Eppure, Nenya, son certa che la custode sta agendo per il nostro bene. Oh, Elbereth Gilthoniel, ti prego, sposa del grande Manwe, aiuta il Bene.»
Per la prima volta nella sua eterna vita, forse con immane terrore, la Noldor volse una preghiera a Varda, molto desiderata dagli eldar, signora e sposa di Manwe. Per la prima in tutti i suoi anni, Galadriel si sentiva impotente. E mordendosi il delicato labbro inferiore, osservando la luminosa Luna, ella sussurrò ancora quella piccola "canzone" che, per tutto il tragitto verso quel balcone, l'aveva accompagnata.
«I amar prestar aen (Il mondo è cambiato) Han mathon ne nen (Lo sento nell'acqua) Han mathon ne chae (Lo sento nella terra) A han noston ned 'wilith (Lo avverto nell'aria). Perchè il Male, prima o poi, si scontrerà con il Bene ed allora Arda cambierà.»
E con quel sussurro, quasi come preghiera alla nobile Varda, la Noldor si volto, ritornando all'interno del castello. Con Nenya al dito, con le ansie nel cuore e le paure nella mente, la Noldor ritornò nelle stanze reali. Da quel momento persino i Noldor, insieme a tutti gli altri popoli, avrebbero dovuto lottare per la libertà. E questo Galadriel lo sapeva; lo sapeva fin troppo bene. Tolkien art Sandrine Gestin ************************** A melancholy whisper came from Noldor's white lips, worried and frightened by that Darkness that she felt getting stronger and stronger. Arda's keeper, Luinil, had vanished a few days ago and the Darkness had taken advantage of it. Galadriel still remembered that little, how brave, figure who faced everything and everyone. She remembered her voice, her long blond hair very similar to hers. She remembered her wanting her to be free of her, being responsible and courageous about her and yet her unjustified absence of her, probably unwanted by Valie herself, made her agitated. And with those thoughts in his head, with those memories inherent to that little blonde elf, Galadriel lowered his face, observing Nenya, caressing him. It was as if she wanted to seek strength in it; a strength he believed he had totally lost.
“To wear the ring of power means to be alone, as it means to be alone to guard Arda. Still, Nenya, I'm sure the caretaker is acting for our good. Oh, Elbereth Gilthoniel, please, wife of the great Manwe, help the Good. "
For the first time in her eternal life, perhaps with tremendous terror, Noldor turned a prayer to Varda, much desired by the Eldar, lady and wife of Manwe. For the first of her in all her years, Galadriel felt helpless. And biting her delicate lower lip, observing the bright Moon, she whispered again that little "song" which, all the way to that balcony, had accompanied her.
«I amar prestar aen (The world has changed) Han mathon ne nen (I feel it in the water) Han mathon ne chae (I feel it in the earth) A han noston ned 'wilith (I feel it in the air). Because Evil, sooner or later, will collide with Good and then Arda will change. "
And with that whisper, almost like a prayer to the noble Varda, Noldor turned around, returning inside the castle. With Nenya on her finger, with anxieties in her heart and fears in her mind, Noldor returned to the royal chambers. From that time on, even the Noldor, along with all other peoples, would have had to fight for freedom. And this Galadriel knew; she knew it all too well. Tolkien art Sandrine Gestin
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kon-igi · 4 years
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Qual è la sua previsione di Covid in Europa da qui a uno, due mesi?
I amar prestar aen. Il mondo è cambiato. Han mathon ne nen. Lo sento nell'acqua. Han mathon ne chae. Lo sento nella terra. A han noston ned 'wilith. Lo avverto nell'aria... Molto di ciò che era si è perduto, perché ora non vive nessuno che lo ricorda. 
Tutto ebbe inizio con la forgiatura dei Grandi Anelli. Tre furono dati agli Elfi, gli esseri immortali più saggi e leali di tutti. Sette ai Re dei Nani, grandi minatori e costruttori di città nelle montagne. E nove, nove anelli furono dati alla razza degli uomini, che più di qualunque cosa desiderano il potere. Perché in questi anelli erano sigillate la forza e la volontà di governare tutte le razze. 
Ma tutti loro furono ingannati, perché venne creato un altro anello. Nella terra di Mordor, tra le fiamme del monte Fato, Sauron, l'Oscuro Signore, forgiò in segreto un Anello Sovrano per controllare tutti gli altri. E in quest'anello riversò la sua crudeltà, la sua malvagità, e la sua volontà di dominare ogni forma di vita. Un anello per domarli tutti. Uno a uno, i paesi liberi della Terra di Mezzo caddero sotto il potere dell'Anello, ma alcuni opposero resistenza. 
Un'ultima alleanza di Uomini ed Elfi marciò contro le armate di Mordor. E sui pendii del monte Fato combatté per la libertà della Terra di Mezzo.
La vittoria era vicina. Ma il potere dell'Anello non poteva essere sopraffatto. Fu in questo momento, quando ogni speranza era svanita, che Isildur, figlio del re, afferrò la spada di suo padre. 
Sauron, il nemico dei popoli liberi della Terra di Mezzo, venne sconfitto. 
L'Anello passò a Isildur, che ebbe quest'unica possibilità di distruggere il male per sempre. Ma il cuore degli uomini si corrompe facilmente. E l'Anello del Potere ha una volontà sua. Esso condusse Isildur alla morte. E alcune cose che non avrebbero dovuto essere dimenticate andarono perdute. 
La storia divenne leggenda, la leggenda divenne mito. E per 2.500 anni dell'Anello si perse ogni conoscenza. Finché, quando si presentò l'occasione, esso irretì un nuovo portatore.
L'Anello pervenne alla creatura Gollum, che lo portò nei profondi cunicoli delle Montagne Nebbiose. E lì l'Anello lo consumò.
L'Anello diede a Gollum un'innaturale, lunga vita. Per 500 anni avvelenò la sua mente. E nell'oscurità della caverna di Gollum, attese. Le tenebre strisciarono di nuovo nella foresta del mondo. Correvano voci di un'ombra a Est, sussurri di una paura senza nome. E l'Anello del Potere percepì che era giunto il suo momento. Abbandonò Gollum. Ma accadde qualcosa che l'Anello non aveva previsto. Fu raccolto dalla creatura più improbabile che ci fosse.
Un Hobbit. Bilbo Baggins, della Contea.
Perché presto arriverà il momento in cui gli Hobbit plasmeranno la fortuna di tutti.
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Perdonami... da vecchio quale sono mi sono perso nei ricordi.
Dicevamo, la previsione di Covid in Europa da qui a uno, due mesi.
Dunque, se il 15 di Settembre riaprono le scuole, già verso il 20 cominceranno le chiusure isteriche a macchia di leopardo con gran scuotimento di scudi e strapparsi di chiome. A fine mese cominceranno ad aggiustare il tiro perché le industrie rallenteranno a causa dei genitori che si assenteranno i giorni pari per andare a prendere i figlioli e quelli dispari per accudirli. Saranno quindi riviste le regole di distanziamento e di protezioni, coi tamponi fatti non più a tutta la classe ma solo a chi presenterà febbre e tosse.
Tutto sembra procedere nel verso giusto senonché a Ottobre inizierà la campagna per il vaccino antinfluenzale e a scuotere gli scudi e a strapparsi le chiome saranno gli antivax.
Verso Novembre cominceranno le prime infezioni stagionali, sia batteriche che virali, e quindi la gente avrà automaticamente il Covid, bloccando per saturazione qualsiasi servizio che abbia dentro le sillabe OSP- O SAN- e poiché quasi nessuno avrà fatto il vaccino antinfluenzale, i sanitari dovranno fare tamponi come se fosse esplosa una fabbrica di cotton fioc perché la sintomatologia influenzale e quella da Covid-19 sono uguali identiche.
A Dicembre i telegiornali avranno il tono da ‘Gesù Bambino quest’anno non nasce’ e la gente indosserà le mascherine anche per dormire, questo nonostante i numeri di ricoveri sia solo leggermente sopra la media e i decessi stabili sui 10-20 al giorno.
L’anno finirà con il rogo di tutti quelli che hanno manifestato l’intento di festeggiare il capodanno in compagnia nonostante la fine del mondo.
Gennaio, Febbraio e Marzo 2021 saranno mesi confusi e fusi assieme, coi telegiornali che avranno un tono da ‘Gesù non risorge e resta morto ad aspettarci’ e che cercheranno morti dove non ci sono e positivi dove è ovvio che ci siano... cioè OVUNQUE.
Poi ad Aprile-Maggio arriva IL VACCINO ANTISARS-COV2 e la gente ritrova le forze per scendere in piazza a manifestare contro lo strapotere di Bigpharma che ci avrà messo dentro i feti morti dei bambini di Bibbiano uccisi con l’elettroshock e il mercurio dai cinegri comunisti musulmani sionisti.
A Giugno finiscono le scuole, tutti al mare e fottesega.
Bene... con questo auruspicio a lungo termine spero di aver risposto alla tua domanda.
Namárie... merin sa haryalye alasse
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mynameis-gloria · 4 years
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Io con la stessa espressione di Ned quando capisco di essere una delle poche persone ad aver visto questa serie bella in un modo tutto suo. Troppi ricordi!
Pushing Daisies (2007)
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veronica-nardi · 4 years
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Chief of staff Commento
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Dopo aver passato diverso tempo a guardare serie piuttosto leggere e divertenti, è stato piuttosto difficile riprendere il ritmo con un drama così impegnativo come Chief of staff. I primi due episodi sono una carrellata di intrighi politici talmente frenetica da non darti quasi il tempo di respirare, e questo è stato davvero un problema.
Ogni episodio dura un'ora buona, e dopo aver passato tutto il tempo a seguire le vicende politiche dei personaggi in scena, quell'ora si fa sentire. A mano a mano che si prosegue con le puntate, la trama si fa sempre più avvincente e sono sempre stata curiosa di sapere cosa sarebbe successo, ma non sarei mai riuscita a guardare più puntate di seguito o a maratonarmi questa serie, perché semplicemente mi si sarebbe fuso il cervello.
Ma una volta introdotti i personaggi, le loro psicologie ed obiettivi, una volta capito di che cosa si sta parlando, una volta preso il ritmo, la serie scorre molto meglio ed è più facile seguirla.
Chief of staff non è una serie perfetta, tuttavia penso che sia una serie molto interessante, che racconta un mondo politico in modo terribilmente onesto, veritiero, crudo, che mi ha fatto intristire ed arrabbiare.
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Durante la visione mi sono letteralmente segnata varie frasi pronunciate dai personaggi che mi hanno colpito molto perché in quelle parole ho sempre visto una triste verità. Giusto per citare due esempi:
"La nostra società è diventata immune e intollerante al dolore degli altri."
"Non si può cambiare niente senza il potere."
Inoltre la serie presenta anche alcune questioni molto interessanti e dilemmi morali che mi hanno portata a riflettere e a chiedermi come avrei agito io in quella situazione.
Per esempio, questo drama mi ha ricordato l'atmosfera politica di Designated Survivor, e come ho trovato difficile e incomodo il lavoro di presidente di una nazione, la stessa cosa ho pensato dei politici. Per quanto un uomo sia retto e onesto, penso che per raggiungere certi obiettivi sia spesso necessario scendere a compromessi con la propria moralità.
Ecco perché aggiungo la politica nella lista dei lavori che non potrei mai fare.
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Passando ai personaggi, penso che tutti quelli principali siano caratterizzati bene e mi sono davvero piaciuti.
Il protagonista non è il classico eroe che combatte per la giustizia e per i più deboli. Jang Tae-joon vuole sì cambiare il mondo, ma giocando in un certo modo. Mi aspettavo una sua evoluzione che lo portasse definitivamente dalla parte buona, e sono rimasta piacevolmente sorpresa quando l'ho visto tornare ad abbracciare "l'oscurità". È stato per me un colpo di scena e stimo la sceneggiatura per questa scelta che trovo molto coraggiosa.
Bello anche il personaggio della lead, nemmeno lei una santa (in questa serie nessuno lo è). Devo dire che ho empatizzato molto per lei e le sue battaglie nel corso della serie. L'unica piccola pecca è che, come ha giustamente fatto notare @dilebe06, non è ben chiaro perché a un certo punto diventi fredda col protagonista per un paio di puntate.
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Il deputato Lee è la prova definitiva che nessuno a questo mondo è immacolato e che siamo tutti un po' ipocriti. Lo avevo soprannominato Ned Stark per la sua inflessibile rettitudine, ed è stata davvero una sorpresa scoprire la "macchia" sulla sua coscienza. Ho empatizzato tantissimo per lui e l'ho trovato davvero molto umano, e alla fine dei giochi penso sia diventato il mio personaggio preferito di questa stagione.
Molto carina e interessante la bromance tra lui e Jang, un po' maestro e allievo, un po' amici con lo stesso sogno (anime gemelle?), un po' padre e figlio. Ho trovato interessante il dibattito tra "bianco e nero" e sui limiti che non bisogna superare che accompagnano il rapporto tra i due.
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Voglio citare anche Han Do-kyeong, il "Bambi" della situazione, un giovane ragazzo fresco di laurea, idealista e sognatore, ingenuo ed inesperto. L'ho trovato un personaggio carino e ho trovato commovente il suo rapporto con la Nonna, tuttavia penso che la sua ingenuità sia stata un po' esagerata.
Per quanto riguarda i villain, ne abbiamo ben tre:
- il signor Jo, una banderuola sessista che cambia idea a seconda di come gli va comodo.
- il signor Oh, viscido, antipatico e leccaculo. E anche povero illuso oserei dire.
- il signor Song, ipocrita, falso, egoista, senza una morale. Devo però fargli i complimenti perché, nonostante Jang sia stato un protagonista estremamente intelligente e se il suo capo è dove è ora è grazie a lui, Song mi ha stupita perché ha saputo giocare bene anche lui, e quando in una serie sia la parte "buona" sia la parte "cattiva" vantano personaggi astuti a me piace tantissimo, perché in questo modo è uno scontro equilibrato. Inoltre ancora complimenti alla sceneggiatura per aver tratteggiato Song un personaggio coerente fino alla fine e per non essere caduti nel buonismo.
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Di solito prediligo villain complessi e sfaccettati, che abbiano lati con cui io magari possa empatizzare, mentre questi tre cattivi sopracitati sono antipatici e basta, è davvero impossibile empatizzare per loro per una qualsiasi cosa, tuttavia la cosa non mi ha infastidita, perché questi uomini rappresentano tutti i difetti e le macchie negative della politica. @dilebe06
Sono molto curiosa di vedere come andranno le cose nella seconda stagione e come si metterà la relazione tra i due protagonisti, che a parte qualche momento in questa prima stagione sono riusciti a rimanere piuttosto uniti. Cosa che mi ha sorpresa, devo essere sincera.
È una serie che consiglio, ma bisogna stare davvero molto attenti durante la visione (cervello assolutamente acceso), perché le cose che accadono sono tante e spesso il ritmo usato è frenetico.
Punteggio: 7.9
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kneedeepincynade · 11 months
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Don't ask a man about his salary,a woman about her weight, and a protester against the CPC why he has so many dollars
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
⚠️ JIN GUANTAO, "FUTURE SOCIETY OF PEKING UNIVERSITY" E VOICE OF AMERICA - PARTECIPANTI DIRETTI AL GOLPE ANTI-CPC DEL 1989 ⚠️
⭐️ Come scrive il Compagno Huang Yongxi, l'Esercito Popolare di Liberazione, sotto la saggia guida del Compagno Deng Xiaoping, ristabilì l'ordine dopo il chaos perpetrato dai rivoltosi pro-US, assicurò l'Indipendenza e la Sovranità della Cina dalle influenze straniere, e costrinse un'intera generazioni di traditori della Nazione a fuggire all'estero, principalmente negli USA 🇺🇸
🇨🇳 Come scritto nel Rapporto "制止动乱和平息反革命暴乱的决议", i disordini e le rivolte a Pechino furono pianificate con cura dai nemici della Cina, dagli USA tramite Lilley, da George Soros tramite il sostegno finanziario a figure anti-CPC e da traditori in seno al CPC, Zhao Ziyang in primis 😡
🤮 Il 07/12/1988, anno in cui venne istituito un ufficio del NED in Cina, poi bandito da Deng Xiaoping post-tentativo di golpe, un traditore liberale, di nome Jin Guantao, fondò la "Future Society of Peking University", un'organizzazione anti-CPC che si stava organizzando per far crollare il Governo Cinese ⚔️
🤦‍♀️ In quel periodo, Zhao Ziyang si incontrò con degli economisti degli USA, che lo incoraggiarono a promuovere - all'interno del CPC - una linea di privatizzazioni e liberalizzazioni 😡
🤡 Nel 1987, a New York, venne pubblicata una Dichiarazione "pro-democracy" della Columbia University ai liberali anti-CPC in Cina, tramite due figure: Wang Bingzhang e Tang Guangzhong 🤮
😡 I leader rivoltosi, una volta dato il via al tentativo di rivoluzione colorata, diffusero notizie fasulle, come le dimissioni del Compagno Li Peng, e si inventarono una serie di menzogne contro il CPC per istigare la violenza 😡
🤮 A maggio del 1989, poco prima della "protesta", leader di organizzazioni anti-CPC distribuirono coltelli da cucina, pugnali, sbarre di ferro e pali di bambù appuntiti ai rivoltosi, dichiarando che dovevano essere utilizzati per «combattere fino alla morte» e assassinare soldati e poliziotti 😡
🇺🇸 USA e UK, tramite Hong Kong - all'epoca ancora sotto il giogo colonialista britannico - promisero un pagamento a teppisti e rivoltosi per bruciare veicoli dell'EPL 😡
🇹🇼 Presso il regime-fantoccio di Taiwan venne anche istituita una raccolta fondi per un «fondo per il sostegno al movimento per la democrazia», il che è ancora più disgustoso, se a parlare di "democrazia" erano gli assassini di Song Zhenzhong 😡
🇺🇸 Voice of America, intanto, diffondeva voci false in Occidente, parlando di «spargimenti di sangue», poi smentiti persino dagli stessi dissidenti, come Hou Dejian 😡
💕 Grazie a Huang Yongxi 😍
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⚠️ JIN GUANTAO, "FUTURE SOCIETY OF PEKING UNIVERSITY" AND VOICE OF AMERICA - DIRECT PARTICIPANTS IN THE 1989 ANTI-CPC COUP ⚠️
⭐️ As Comrade Huang Yongxi writes, the People's Liberation Army, under the wise leadership of Comrade Deng Xiaoping, restored order after the chaos perpetrated by pro-US rioters, ensured China's Independence and Sovereignty from foreign influences , and forced an entire generation of traitors to the nation to flee abroad, mainly to the USA 🇺🇸
🇨🇳 As written in the "制止动乱和平息反革命暴乱的决议" Report, the riots and riots in Beijing were carefully planned by China's enemies, US via Lilley, George Soros via financial support to anti-CPC figures and as traitors within the CPC, Zhao Ziyang in the first place 😡
🤮 On 07/12/1988, the year in which an office of the NED was established in China, then banned by Deng Xiaoping post-coup attempt, a liberal traitor, named Jin Guantao, founded the "Future Society of Peking University", an anti-CPC organization that was organizing to bring down the Chinese Government ⚔️
🤦‍♀️ At that time, Zhao Ziyang met with US economists, who encouraged him to promote - within the CPC - a line of privatization and liberalization 😡
🤡 In 1987, in New York, a "pro-democracy" Declaration by Columbia University to anti-CPC liberals in China was published through two figures: Wang Bingzhang and Tang Guangzhong 🤮
😡 The rioter leaders, once the color revolution attempt was launched, spread fake news, such as Comrade Li Peng's resignation, and fabricated a series of lies against the CPC to instigate violence 😡
🤮 In May 1989, shortly before the "protest", leaders of anti-CPC organizations distributed kitchen knives, daggers, iron bars and pointed bamboo poles to the rioters, declaring that they should be used to "fight to the death" and assassinate soldiers and policemen 😡
🇺🇸 USA and UK, through Hong Kong - at the time still under the yoke of British colonialism - promised payment to hooligans and rioters to burn PLA vehicles 😡
🇹🇼 A fundraiser was also set up under the Taiwan puppet regime for a «democracy movement support fund», which is even more disgusting, if the killers of Song Zhenzhong were talking about "democracy" 😡
🇺🇸 Voice of America, meanwhile, spread false rumors in the West, speaking of "bloodshed", later denied even by the dissidents themselves, such as Hou Dejian 😡
💕 Thanks to Huang Yongxi 😍
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underoos-shield · 5 years
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little italy
summary: peter’s first day in a foreign country
warning: peter speaking italian
A/N: hello angels, i just rewatched ‘call me by your name’ and this fic series is going to be based on it. i hope you guys like it 💓 also, i’m trying to learn italian this year, so 99% of these translations are through google. please let me know if there are any errors so i can fix them!
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so far, italy was beautiful. it was 6 in the afternoon when peter and his class arrived and the sun was setting, casting a beautiful glow on the buildings and architecture around them. it was golden hour in the beautiful city of milan.
peter had to resist the urge to kiss the floor once they made it out of the aircraft. the flight from new york to milan was eight hours too long, and peter had always hated airplanes, anyway. his family had a bad history with the huge machine and he was happy to be back on the ground. but he wasn’t home free yet, they still had an hour bus ride to get from the milan airport to their actual hotel in bergamo, italy.
after grabbing his luggage and typing a quick message to may, peter walked out of the airport and on the bus with the rest of his classmates.
ned was sitting next to the window near the center of the bus and the boy was furiously turning his head left and right as if he was afraid to miss anything. it was only their first day. and they had plenty of time for sightseeing.
they had to return home in a month, which was great, but the trip was expensive and peter was so grateful that may allowed him to go. although may had to take dozens of extra shifts to cover the expenses, it was worth seeing her boy’s excitement.
“what do you want to see first?”. ned breaks the silence as peter reads ‘call me by your name’ by andré aciman. he’s reading the italian version though, wanting to get a better grip on how to properly speak the language. although he’s completed the four years of learning italian at school and has gotten an a+ in every grading period, peter was slightly obsessed with mastering every hobby he had, and his latest one was one of the romance languages.
“not sure”, he says as he keeps his index finger under the sentence he was reading. one of peter’s pet peeves was losing his place, especially when he was reading a good book. “i’m hoping wherever we go has food. i’m starving”, peter laughs. ned agrees, none of the kids had had a proper meal in hours.
they stop at a small cafe in piazza vecchia. it was a beautiful place with amazing architecture. the contarini fountain was displayed at the center of it, decorated with sculptures of lions. peter lifted up his sunglasses until they rested on top of his head, holding back the mocha curls that he had spent a few months growing out. he’s just about to tell ned how happy he is to be there when a sweet voice fills his ears.
“benvenuto in italia!” (welcome to italy!).
the young boy frowns and lifts onto the balls of his feet to see who could have spoken those words, surely not any of his classmates. and although it was a simple sentence, peter had never heard of anything more beautiful in his life.
a young girl with gorgeous skin and silky hair greeted them once they had taken their seats at the small cafe. she was wearing a loose and flowy summer dress that made her appear to be sweet and innocent. her hair was out and slightly frizzy from the light wind. the stunning stranger’s voice was so velvety and peter raised his eyebrows once he got to look at her clearly.
she was so beautiful.
peter slips his way past his classmates to the front of the small crowd. she looked so different from the girls he had seen back home, none of them quite catching his eye the way she has.
her eyes skim over everyone and peter just about loses it when she smiles at him. she takes a moment to look over his appearance, and she admires him in his white t-shirt and beige khakis. he looks so american. his chocolate curls and brown eyes were basic, but attractive and captivating for some reason.
“per favore, lascia che ti faccia fare uno spuntino” (please, let me get you all a snack).
and by a snack, she apparently meant a platter of crackers, fancy cheeses (that even peter had a hard time pronouncing), and a plethora of different meats.
he’s starving, not having real food for almost half-a-day, but peter can only muster a few bites. although peter knows he should been enjoying the moment rather than spending it reading his new book, he can’t help but distance himself from his excited classmates. he likes to be alone sometimes.
“ciao, come va?” (hello. how are you?). music fills peter’s ears once again and it takes him a moment to realize someone was actually speaking to him. peter looks up from his page and is met with a friendly smile. he sits up from his bad posture and smiles back at her as he closes his book, this time not marking his place. he replies, saying he’s doing well, and tries not to get lost in her eyes as she introduces herself.
“sei molto carina” (you are very pretty). a small, shy laugh emerges from her and she tucks her hair behind her ears, allowing peter to see her beautiful face even clearer now. his eyes cast over her nose and mouth and finally her ears. he hums to himself as he sees her non-pierced earlobes...it was just something to notice.
“perché non sei con i tuoi amici?” (why are you not with your friends?). there’s genuine concern in her voice and she’s worried he might have not liked the snack she made for them.
“mi piace essere solo ogni tanto” (i like to be alone sometimes). it was odd to her, she didn’t understand it. she loved being with her friends at all times...maybe it was an american thing?
the girl-peter now knowing she goes by y/n- politely nods. she wasn’t a very judge-y person.
y/n lifts her neatly polished nails on the table, inching closer and closer to peter’s softcover copy. she’s impressed that he’s reading in her native language.
“posso leggerlo con te?” (may i read it with you?).
of course peter said yes. how could he refuse? it would have been foolish of him to say no. and he was happy he didn’t, especially now that her head was lightly resting on his shoulder.
the pair read a full chapter together, perfectly in sync until it got too dark to read. even their breathing evened out to match the other’s.
she left with a soft “ciao” and two kisses on peter’s cheeks. she would be seeing him tomorrow morning along with the rest of his class, they had breakfast planned out.
peter happily leapt into bed once he was in the comfort of his and ned’s hotel room. although his roommate had bid him a good night already, peter still kept his bedside light on. he was caught up in thought about his book, although he couldn’t think of much since most of his memory was filled with thoughts of y/n.
peter shakes his head as he grabs his copy from his bag, realizing he’s forgotten all about the chapter.
andré aciman summed it up perfectly; But it might have started way later than I think without my noticing anything at all... How couldn’t I have known, you ask? I know desire when I see it—and yet, this time, it slipped by completely.
-
chapter 2
tags! (plz let me know if u want to be removed)
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