Tumgik
#Occidente
pre-hispanic · 1 year
Photo
Tumblr media
“ Esta figurilla procede de Colima y fue elaborada en torno al 300 0 600 d. C. Muestra un especialista ritual vestido como cocodrilo el casco puede ser removido en su totalidad. “
Figure from Colima around 300-600 AD. It shows a person dressed with a crocodile helmet. The helmet is removeable.
638 notes · View notes
samuraideoccidente · 6 months
Text
Tumblr media Tumblr media
𝗥𝗔Í𝗖𝗘𝗦 • 𝗜𝗗𝗘𝗡𝗧𝗜𝗗𝗔𝗗 • 𝗙𝗨𝗧𝗨𝗥𝗢
🧔🏻👶🏼👩🏼
► Samurái de Occidente:
instagram
21 notes · View notes
gregor-samsung · 6 months
Text
“ Nel giro di 24 ore Yuri è diventato libero, ricco e possessore di un autoveicolo. Le leggi della DDR, la Repubblica Democratica Tedesca, cioè la Germania est, non permettevano di visitare i paesi occidentali; prima dell’età della pensione si poteva viaggiare solo nei cosiddetti paesi fratelli, del blocco orientale, e neanche in tutti. A partire dall’ottobre del 1989 le grandi manifestazioni di protesta a Lipsia e a Berlino costringono alle dimissioni il primo ministro Honecker, e in seguito l’intero governo. Il 4 novembre la Cecoslovacchia apre le frontiere con la Germania ovest, creando cosí un corridoio che verrà subito attraversato da decine di migliaia di tedeschi dell’est. Il 9 novembre cade il Muro di Berlino, ma Yuri quasi non se n’è accorto. Come tutti ascoltava le notizie, alla radio e in televisione, ma il giorno prima si erano aggravate le condizioni di suo zio Hannes, che viveva da solo. La madre l’aveva pregato di prendersi un permesso per stargli vicino; nonostante si muovesse ormai a fatica, lo zio non aveva mai voluto farsi ricoverare. Yuri non ha chiesto il permesso, tanto in quei giorni non lavorava nessuno. Aveva le chiavi; è salito dallo zio la mattina presto, e l’ha trovato seduto per terra con la schiena contro il divano. Respirava a fatica, aveva rovesciato sul pavimento delle pastiglie e non era riuscito a raccoglierle. Yuri ha raccolto le pastiglie, ne ha date due allo zio con un bicchier d’acqua e ha chiamato l’ambulanza. Siccome però in quei giorni non lavorava nessuno, l’ambulanza è arrivata due ore piú tardi. Intanto, lo zio Hannes aveva fatto in tempo a rivelare a Yuri dove teneva nascosti i suoi risparmi, convertiti al mercato nero in marchi occidentali (in una cartellina sul tavolo; lo zio aveva letto Edgar Allan Poe); a consegnargli le chiavi della sua Trabant verde pisello; a dirgli che per lui era stato come un figlio, il figlio che non aveva avuto; e a morire. Yuri ha atteso l’ambulanza carezzando i capelli dello zio, ancora folti e quasi neri. Poi, rimasto da solo, ha aperto la busta. Gli è sembrato che i soldi fossero parecchi. Ha passato lo sguardo sulla libreria, enorme, in cui per decenni lo zio aveva conservato, insieme ai grandi capolavori della letteratura mondiale, uno sterminato archivio di riviste, anche qualcuna russa, polacca o cecoslovacca. «Kultur im Heim»; «Eulenspiegel»; la «NBI», la «Neue Berliner Illustrierte»; «Film und Fersehen»; «Frischer Wind»… Le aveva raccolte per tutta la vita, dio sa per farsene cosa, e adesso era morto. A Yuri è venuto prima da piangere, poi un attacco di rabbia. Per metri e metri di scaffali, quelle riviste denunciavano in maniera insopportabile che lo zio, e lui stesso, e tutti, avevano sprecato la vita in mezzo a tante sciocchezze che non contano niente. Cosa se ne faceva lo zio, adesso, dei grandi successi sportivi della DDR, delle grandi conquiste sociali a cui nessuno credeva tranne, forse, lui? Meglio bruciarle, quelle riviste, e subito. Yuri ha aperto la finestra perché voleva buttarle in cortile, ma lo sguardo gli è caduto sulla macchina, parcheggiata lungo il muro; adesso era sua. È andata subito in moto, cosa che non si poteva mai dare per scontata, con una Trabant. Lo zio la teneva bene, teneva bene tutto: i suoi libri, le camicie che si stirava da solo. Trattava con rispetto tutto quello che gli stava intorno, povero zio Hannes, cosí onesto, cosí convinto della bontà delle sue idee, evaporate nel giorno della sua morte. Il serbatoio era pieno. “
Guido Barbujani, Soggetti smarriti. Storie di incontri e spaesamenti, Einaudi (collana Super ET Opera Viva), febbraio 2022¹; pp. 150-151.
14 notes · View notes
oldfilmsflicker · 1 month
Text
Tumblr media
new-to-me #252 - Occidente
5 notes · View notes
jgmail · 7 months
Text
La civilización judeocristiana no existe
Tumblr media
Por Alexander Dugin
Traducción de Juan Gabriel Caro Rivera
La escalada de la guerra palestino-israelí sin duda esta consolidando la independencia del mundo islámico. Mientras tanto, los conservadores occidentales han vuelto a hablar de la defensa de la “civilización judeocristiana en contra de los musulmanes”, siendo la ideología islámica radical de Hamás la excusa perfecta para ello. Sin embargo, una civilización que hace tiempo dejó de lado la teología y los valores tradicionales, que promueve el ateísmo, el materialismo y legaliza toda clase de perversiones no puede ser considerada ni como cristiana ni como judía. Si Occidente hoy en día se dedica a apoya a Israel tal y como es ahora, no puede ser sino una gran ironía. Al fin y al cabo, la actual civilización occidental esta del lado del diablo, por lo que hablar de un mundo judeo-cristiano inexistente no tiene sentido. El mundo islámico, por el contrario, sí existe y sigue teniendo muchos elementos tradicionales, por lo que la actual lucha no puede entenderse en una especie de confrontación entre el mundo judeocristiano contra los musulmanes, sino más bien del mundo islámico en contra de la civilización satánica creada por el Dajjal. La idea de Biden de apoyar tanto a Ucrania como a Israel deja claro este punto, pues Occidente solo ayuda a quienes se someten a su hegemonía. El mundo musulmán, salvo países escatológicamente despiertos como Irán y Siria, no eran enemigos de Ucrania o aliados de Rusia, aunque es probable que todo esto cambie de ahora en adelante.
Rusia es uno de los polos del mundo multipolar y el mundo islámico también lo será. Ambos tienen en común su oposición a los desesperados intentos occidentales de preservar la unipolaridad y su dominio global a cualquier precio, incluso a costa de desatar una nueva guerra mundial. El conflicto palestino-israelí no había adquirido una dimensión de guerra entre civilizaciones, ahora sí lo es. Lo mismo sucedía con el conflicto regional entre Rusia y Ucrania, que hoy ha adquirido tal dimensión desde que Occidente comenzó a apoyar a los nazis de Kiev, convirtiendo a la guerra de Ucrania en la primera gran confrontación entre la multipolaridad contra la unipolaridad. La dimensión de estas confrontaciones no deja de crecer y la situación se torna cada vez más ominosa. Hoy en día miles de millones de personas en todo el mundo consideran que el Occidente colectivo y sus aliados son la encarnación del mal absoluto al servicio del Anticristo. Quizás solo el regreso de Trump al poder o el estallido de una guerra civil en Estados Unidos puede detener el inicio del Apocalipsis, o al menos posponerlo. Los demócratas, globalistas y neoconservadores están llevando a la humanidad directamente al abismo y, como muchos saben, allí habitan los demonios.
8 notes · View notes
a-tarassia · 1 year
Text
I fascist* fasc*steranno?
Vorrei dire che ieri stavo riflettendo sulla situazione attuale, dell’Italia e del mondo, ma non è vero, ci penso tutti i giorni. Non scrivo più di politica, non parlo più di politica, ma come dissi già sempre qui, tutto è politica, ogni nostro atteggiamento porta una conseguenza al mondo perché siamo tutti cittadini del mondo e tutto ci riguarda, tutto è una nostra emanazione in qualche modo. Però non vale più la pena di ridurre gli argomenti ad un contenuto social perché la discussione è sempre bidimensionale, i concetti vengono tagliati con l’accetta, nessuno vede più grigio, nessuno nota le sfaccettature, nessuno legge la stanza, nessuno più si informa per davvero. Pappagalli che sbattono le ali. Ho quarantuno anni e ho militato in realtà politiche e sociali ed ero qui a manifestare quando al governo c’era Fini con B. ho avuto modo di avere un dibattito con lui sulla legalizzazione delle droghe così come con Matrapasqua quando era presidente dell’INPS ho avuto una litigata molto brusca su contratti precari flessibilità e stipendi. Così come, con alcuni di voi, ho partecipato all’ultima mia manifestazione in strada, che fu contro Fontana e la sua Family Day a Verona. Fontana che oggi è pres, della camera. Mi sono fatta picchiare dagli scagnozzi di Alemanno quando era in campagna pre elettorale per Roma (una sua campagna), mi hanno chiuso dentro Villa Ada perché delle teste nere ci anno aggredito con delle bombe carta e coltellini durante un concerto della Banda Bassotti. Ho occupato la fabbrica della Fiat aTermini Imerese. Non conosco il fascismo, so di cosa si tratta, lo so benissimo cos’è il fascismo, ma non l’ho (ancora) vissuto, conosco chi si professa fascista, questo sì, conosco le sue emanazioni che sono giunte fino a noi e si aggirano intorno a noi come uno spettro, ancora come solo spettro. Mi chiederete se secondo me siamo sotto governo fascista, ecco questo al momento non so dirlo e non so se l’attuale squadra abbia i margini di manovra per portare avanti le proprie ideologie perché boy if they have fascist intents. La Russa una volta, quando un tipo nel pubblico di un comizio elettorale gli ha dato del fascista urlando, gli ha risposto “adulatore”, mi fermo qui perché sarebbe come prendere a calci un uomo appeso a testa in giù. La Meloni ha la formazione di destra sociale MSI, fate voi, una figlia di Almirante. Loro fanno così, ti prendono da piccolo, ti promettono scalata e ti formano come un soldato che va in giro ad attaccare volantini con slogan del tipo “l’Italia o è cattolica o non è”. E tu fai la gavetta dal basso, dal pulire i cessi nei centri dei meeting, attacchini manifesti nella notte picchiando gente a caso, organizzi Atreju e poi per varie vicissitudini arrivi a diventare Pres del cons, chiaramente ha un percorso politico alle spalle, che poi sia fascista ecco, quella c’ha na tenacia che Sisifo scansate ed è un prodotto del mondo patriarcale, l’ha formata l’uomo a sua immagine e somiglianza per preservare il sistema delle cose. Di Rodolfo Graziani ha già parlato @autolesionistra molto bene nel suo ultimo post. Urso viene dall’MSI. Poi Calderoli. E Lollobrigida che è il cognato della Meloni. Fontana ha organizzato il family day per difendere la famiglia tradizionale, non dico altro. La Roccella è passata da essere Radicale ad essere antiabortista con motivazioni alquanto discutibili. Zangrillo è il medico di B. Nordio è controverso, diciamo che è sempre stato un esponente della giustizia che a me è sempre sembrato schierato e comunque era un promotore del sì nel periodo del referendum sulla giustizia. Valditara è un nome che era molto in voga durante la riforma Gelmini ed è della stessa scuola Fontana.
Allora io non voglio togliere nulla ad alcuni nomi che mi sembrano anche competenti, mi duole dirlo, ma qualche scelta forse non è stata avventata, altri nomi sono lì da tipo 30 anni e molti sono amici di amici e parenti di e satelliti di altri partitini e lobby, quindi diciamo che è una politica che sta politicando come in Italia accade da sempre però quello che ha mosso la mia espressione ieri (che poi ho voluto condividere con @autolesionistra) è che se in un governo c’è già solo un fascista esso è un fascista di troppo. Che abbia o no la possibilità di fascistare.
Che ci sia un gruppo di fascisti più alto della media italiana è un male? Chiaro, è male che ci siano fascisti, ma facciamo che la cultura storica e sociale e antropologica italiana produce fascisti, il fatto che questi siano un po’ troppi al governo vuol dire che abbiamo un governo che farà cose fasciste?
E questo io lo chiedo, non a voi che siete na manica di copie delle copie di slogan andati a male, ma io me lo chiedo. Perché qui entra in gioco un’altra riflessione, di cui parlavo sempre con autolesionistra qualche settimana fa, ovvero: quand’è che i governi politici al giorno d’oggi lavorano per conto della politica e non per conto dei mercati?
Ho letto un interessante testo su NOT di Mattia Salvia che tocca un punto non irrilevante del sistema di cose in cui viviamo. Siamo in un periodo storico molto complesso e delicato, finita una pandemia che è durata due anni tra picco e strascichi, una guerra in corso, in Europa, tra la Russia, una delle realtà mondiali più influenti e l’Ucraina. Il prezzo di qualsiasi cosa è aumentato in modo disumano, le birre medie costano il doppio e son diventate piccole, le famiglie avranno difficoltà enormi a passare l’inverno indenni, in UK la situa è imbarazzante, i colossi digitali stanno trasformando il modo di percepire le cose e i giovani stanno allontanandosi sempre più dalla politica e soprattutto dal mondo del lavoro che perde risorse e deve ad ogni modo gestire quelle che sono rimaste mentre linee di produzioni chiudono per i costi energetici e di gas. Nel 2023 il fondo monetario internazionale ha previsto una decrescita del PIL per l’Italia (e per il mondo) e ci sarà una stretta monetaria.
Siamo in recessione con un aumento inverosimile del costo della vita. E secondo voi perché ogni governo da tempo si somiglia sempre di più uno con l’altro? Sono tutte per caso espressioni del liberalismo? Mi chiedo io e afferma Salvia. Liberalismo soprattutto economico, ma non solo. Quanto conviene al mercato italiano, in questo periodo, decretare delle leggi contro i diritti civili? Quanto conviene alla Meloni e co. nazionalizzare il mercato? In questo periodo in cui poi il liberalismo (occidente) è nel suo punto più debole, mi chiedo è possibile temere e quanto, non tanto l’avvento nel neo fascismo, ma un accostamento alle politiche sociali ed economiche simili a quelle di un governo non occidentale? L’Italia di oggi è figlia del secondo dopo guerra, della guerra fredda. In un momento storico in cui il nuovo colonialismo vede la Cina al comando e la concorrenza del non occidente si sta facendo più forte sui mercati, in questo contesto l’Italia dove andrà a posizionarsi? Avrà margini di manovra per distaccarsi dal liberalismo e tornare alle politiche di destra o deve essere ingranaggio nel sistema capitalistico per non soccombere?
La domanda è sempre la stessa: chi pensa alle persone?
55 notes · View notes
haikyou · 1 month
Text
Tumblr media
Impreparati
All’ineluttabile
Vacui, distratti
Noi, complici idioti
Del nostro olocausto.
WakaBaoTzeBao, 17 marzo 2024 - 21.52, Kontowood.
2 notes · View notes
dominicrojas · 8 months
Text
El nazismo está en todas partes | Franco ´Bifo´ Berardi
Tumblr media
Pasado el umbral de la pandemia, el nuevo panorama es la guerra que enfrenta al nazismo contra el nazismo. Günther Anders había presagiado en sus escritos de la década de 1960 (Die Antiquiertheit des Menschen) que la carga nihilista del nazismo no se había agotado con la derrota de Hitler, y que volvería al escenario mundial como resultado del poder técnico, que provoca un sentimiento de humillación de la voluntad humana, reducida a la impotencia. 
Ahora vemos que el nazismo resurge como la forma psicopolítica del cuerpo demente de la raza blanca que reacciona airadamente a su implacable declive. El caos viral ha creado las condiciones para la formación de una infraestructura biopolítica global, pero aterroriza la percepción de la ingobernabilidad por proliferación caótica de la materia, que pierde orden, se desintegra y muere.
La mente occidental ha removido la muerte porque no es compatible con la obsesión del futuro. Remueve la senescencia porque no es compatible con la expansión. Ahora el envejecimiento (demográfico, cultural e incluso económico) de las culturas dominantes del norte del mundo se presenta como un espectro en el que la cultura blanca ni siquiera puede pensar, y mucho menos aceptar. Así que aquí está el cerebro blanco (tanto el de Biden como el de Putin) entrando en una furiosa crisis de demencia senil. El más salvaje de todos, Donald Trump, cuenta una verdad que nadie quiere escuchar: Putin es nuestro mejor amigo. Ciertamente, es un asesino racista, pero nosotros no lo somos menos. Biden representa la ira impotente que sienten los ancianos cuando se dan cuenta del declive de las fuerzas físicas, la energía psíquica y la eficiencia mental. Ahora que el agotamiento está en una etapa avanzada, la extinción es la única perspectiva tranquilizadora.
¿Podrá la humanidad salvarse de la violencia exterminadora del cerebro demente de la civilización occidental, rusa, europea y estadounidense, en agonía? Sea como sea que evolucione la invasión de Ucrania, que pase a ser ocupación estable del territorio (improbable) o que acabe con una retirada de las tropas rusas tras haber llevado a cabo la destrucción del aparato militar que los euroamericanos han proporcionado en Kiev (probable), el conflicto no puede resolverse con la derrota de uno u otro de los dos antiguos patriarcas. Ni uno ni otro pueden aceptar retirarse antes de haber ganado. Por tanto, esta invasión parece abrir una fase de guerra tendencialmente mundial (y potencialmente nuclear).
La pregunta que actualmente aparece sin respuesta se relaciona con el mundo no occidental, que durante algunos siglos ha sufrido la arrogancia, la violencia y la explotación de europeos, rusos y estadounidenses. En la guerra suicida que Occidente ha librado contra el otro Occidente, las primeras víctimas son los que han sufrido el delirio de los dos Occidentes, los que no quieren ninguna guerra, sino que deben sufrir los efectos. La guerra final contra la humanidad ha comenzado. Lo único que podemos hacer es ignorarla, abandonarla, transformar colectivamente el miedo en pensamiento y resignarnos a lo inevitable, porque solo así puede suceder lo impredecible en los contratiempos: la paz, el placer, la vida.
Fuente: Franco 'Bifo' Berardi: “El economicismo neoliberal es una enfermedad mental” | Perfil
3 notes · View notes
minimenozioni · 7 months
Text
"Aqui......Onde a terra se acaba e o mar comeca......"
#Cabo da Roca #Camoes #Portugal
4 notes · View notes
pizzachinaski · 10 months
Text
Vorrei camminare sul fondo del mare,
vedere dal basso il riflesso del sole,
riprendermi i sassi che erano miei,
stringerli stretti per un attimo ancora
prima di lasciarli per sempre.
Salire in superficie continuamente,
e che ogni respiro sia quello che ho sempre sognato.
3 notes · View notes
bocadosdefilosofia · 1 year
Text
Tumblr media
«Sin duda alguna, sin tener un cabal conocimiento respecto de qué se pensó en la India, cómo se pensó y qué puntos de contacto se dan entre el pensamiento filosófico indio y el pensamiento filosófico occidental, es imposible dar una respuesta, seria y que merezca respeto, a la pregunta acerca de la existencia de Filosofía en la India. Sin ese conocimiento, todo lo que se diga al respecto será fruto de la ignorancia y el prejuicio. Desgraciadamente esa es por lo general la forma de proceder de las personas que declaran enfáticamente que Filosofía sólo hubo en Grecia y en Occidente.»
Fernando Tola y Carmen Dragonetti: La Filosofía de la India. Editorial Kairós, pág. 25. Barcelona, 2010.
TGO
@bocadosdefilosofia
@dies-irae-1
3 notes · View notes
samuraideoccidente · 6 months
Text
Tumblr media Tumblr media
ESPAÑA ACABA DE DESPERTAR
🇪🇸⚔️🔥
► Samurái de Occidente:
16 notes · View notes
gregor-samsung · 2 years
Text
“ [Lo zar] Pietro lanciò la Russia in una gara tecnologica con l’Occidente, gara che la Russia sta ancora sostenendo. La Russia non ha mai potuto concedersi un riposo perché l’Occidente ha avuto in continuità nuovi scatti. Per esempio, Pietro e i suoi successori del secolo diciottesimo portarono la Russia all’altezza del mondo occidentale di allora, tanto da mettere la Russia in grado di battere nel 1709 gli invasori svedesi e nel 1812 gli invasori francesi; ma nella rivoluzione industriale del diciannovesimo secolo, l’Occidente si lasciò indietro ancora una volta la Russia dimodoché nella prima guerra mondiale la Russia rimaneva sconfitta dagli invasori occidentali tedeschi come due secoli prima lo era stata dai polacchi e dagli svedesi. L’attuale governo autocratico comunista poté soppiantare lo zarismo in Russia in seguito alla sconfitta che la tecnologia industriale occidentale aveva inflitto alla Russia nel 1914-17; e allora il regime comunista si accinse a rifare per la Russia, dal 1928 al 1941, quello che Io zar Pietro aveva fatto circa 230 anni prima. Per la seconda volta nel capitolo moderno della sua storia la Russia fu costretta da un governatore autocratico a una marcia forzata per mettersi a pari di una tecnologia occidentale che ancora una volta aveva preceduto la sua; e il tirannico indirizzo di occidentalizzazione tecnologica seguito da Stalin finì per essere giustificato, come quello di Pietro, dalla prova del campo di battaglia. La rivoluzione tecnologica comunista in Russia sconfisse gli invasori tedeschi nella seconda guerra mondiale come la rivoluzione tecnologica di Pietro aveva sconfitto gli invasori svedesi nel 1709 e francesi nel 1812. E poi, pochi mesi dopo il completamento della liberazione russa dall’occupazione occidentale tedesca (1945), gli alleati occidentali americani della Russia sganciavano sul Giappone una bomba atomica che annunciava l’erompere di una terza rivoluzione tecnologica occidentale. Così oggi per la terza volta la Russia si trova a dover fare una marcia forzata per portarsi alla pari di una tecnologia occidentale che per la terza volta l’ha fulmineamente distanziata. Il risultato di questo terzo evento della perpetua competizione fra Russia e Occidente è ancora nascosto nel futuro; ma è già chiaro che questo rinnovarsi della gara tecnologica è un’altra delle serissime difficoltà che intralciano i rapporti fra queste due società ex-cristiane. “
Arnold J. Toynbee, Il mondo e l'occidente, con una nota di Luciano Canfora, traduzione di Glauco Cambon, Sellerio (collana La memoria n° 268), 1993²; pp. 18-20.
[1ª Edizione originale: The World and the West, (Oxford University Press, 1953) edizione della Reith Lecture (programma culturale annuale della BBC radio) tenuta da Toynbee nel 1952]
11 notes · View notes
rrrauschen · 11 months
Text
Tumblr media Tumblr media
Ana Vaz, {2014} Occidente
6 notes · View notes
Text
La belleza según la IA según los humanos según lo mismo de siempre
Estoy probando todas las inteligencias artificiales que puedo, porque siempre que sale una nueva droga la consumo para testear. Con esas que generan imágenes a partir de texto les pedí lo siguiente: mujer hermosa. En inglés también. Beautiful girl, woman, pretty, hasta girlfriend. Nunca apareció alguien con rasgos indígenas, afrodescendiente, trans, asiática, gorda, tampoco vieja, enana, entre otras variables que se les pueda ocurrir, no no: occidental y muy hemisferio norte, joven, casi siempre ojos claros a no ser que le pidiera otro color, sin tatuajes y seguro que si le pregunto hasta era cristiana. Maquillaje a veces sí y otras no. La ropa también occidentalísima, casual o de fiesta o en traje de baño muy de vez en cuando (algunas tienen una especie de pudor algorítmico). Esa mujer hermosa según las distintas IA no lo era si estaba trabajando, no tenía ningún uniforme como bombera, moza, enfermera, piloto. Tampoco tenía ni la más mínima cicatriz, rara vez un lunar. En general piel lisa recién salida del mármol. La única excepción fue (me pongo de pie) la IA de Canva, que al escribir beautiful woman me dio los resultados de la imagen que acompaña este post (primero intenté con pretty woman y me informó que “algunas palabras podrían generar contenido ofensivo o inapropiado, reformula la frase o vuelve a intentarlo”, algo parecido me dijeron otras IA al pedirle por ejemplo fat woman). Los mismos resultados con hombre hermoso. Vi tutoriales, leí guías, apliqué los diferentes modos y filtros cuando los había, lo usé indirectamente desde chatGPT cuando era posible...nada, el resultado insistía en ser el mismo. Qué bueno que no me perdí este último estertor de la humanidad, esta postrera arcada con vómito hegemónico incluido. Nos extinguimos, sí, pero antes creamos estas inteligencias maravillosas para expandir nuestra mierda mejor, más lejos, más mierda. Nos extinguimos, sí, porque no nos exigimos. Más de lo mismo. Hasta el fin de los tiempos. Ya es costumbre.
Tumblr media
Acostumbradoalfindelmundolandia: linktr.ee/acostumbradoalfindelmundo
3 notes · View notes
aitan · 1 year
Text
"Abbiamo abbattuto il sistema valoriale preilluministico senza riuscire a sostituirlo con quello illuministico; intenti come eravamo ad assurgere a valore primario (quanto non unico e assoluto) il possesso ed il consumo dei beni materiali (a qualunque prezzo e a qualunque costo), e questo, ora, ci fa sentire smarriti di fronte a una crisi economica che ci sta togliendo sotto i piedi le fondamenta su cui avevamo basato la nostra costruzione di senso."
Viene da un mio post molto pen(s)oso di qualche anno fa che mi farebbe piacere che leggeste. Almeno per le citazioni di cui l'ho infarcito: una rassegna di pietre miliari del pensiero occidentale, più o meno tutte perennemente attuali.
5 notes · View notes