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#Ragazze interrotte
vorreimorireadesso · 9 hours
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Il rasoio fa male, il fiume è troppo basso, l'acido è bestiale, la droga da il collasso, la corda si spezza, la pistola è proibita, il gas puzza... allora viva la vita!
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libellula92 · 4 months
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Quando nasci interrotto, come fai?
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"Avete mai confuso un sogno con la vita? O rubato qualcosa pur avendo i soldi in tasca? Siete mai stati giù di giri? O creduto che il vostro treno si muovesse mentre invece era fermo? Forse ero pazza e basta, forse erano gli anni '60 o magari ero solo una ragazza interrotta." ~ Ragazze interrotte di James Mangold
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iamsaphe · 1 year
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i really shouldn’t relate to this movie this much
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rraskolnikovv · 24 days
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1 a me piace il taglio
2 quindi immagino tu sia la persona sbagliata a cui chiedere quali film o serie tv guardare, le ho finite ormai
3 se ne hai guardate, qualcuna che ti è rimasta impressa?
ti ringrazio :) posso dirti le solite, a me è piaciuta you, black mirror, il problema dei tre corpi, young royals, criminal minds, mind hunter, le regole del delitto perfetto.
di film shutter island, la teoria del tutto, zodiac, a beautiful mind, ragazze interrotte, il buco, perfetti sconosciuti.
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astra-zioni · 9 months
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Io sento frantumarsi gli organi riproduttivi quando nel mezzo di un discorso sulla psicologia e i problemi mentali - anche con persone intelligenti ed illuminate - accennando al fatto di essere border, ADHD o bipolare, l’interlocutore deve sempre immettere la battutina del cazzo dicendo “eeeeh, ormai siete tutti borderline, tutti avete l’ADHD” etc. Ora. Io mi domando quale neurone ti porta a partorire una battuta così di merda. È vero che viviamo in un periodo storico in cui le diagnosi sui disturbi mentali sembrano il nuovo oroscopo, ma si presuppone tu mi conosca ed abbia stima delle mie facoltà cognitive e parta dunque dal presupposto che se affermo di soffrire di un disturbo non è perché voglia interpretare la protagonista del film “Ragazze interrotte” o ci tenga particolarmente a sbandierare ai quattro venti le mie diagnosi perché ora è di moda, piuttosto perché magari (ed il bello è che lo sai) brancolo da circa dieci anni nel buio toccando baratri di disagio che non mi lascerebbero manco il tempo, pure a volerlo, di romanticizzare la merda che vivo e che tu probabilmente non vivrai mai. Ma soprattutto: sono stronza io che pur accorgendomi della deriva malsana che sta prendendo la narrazione circa le problematiche mentali, quando conosco qualcuno, non ho mai la presunzione di pensare che possa star mentendo circa le sue patologie? Io credo sempre a tutto fino a prova contraria. Se uno mi dice che è tossicodipendente, perché dovrei pensare che me lo sta dicendo per chissà quale tornaconto personale? Perché devo proiettare sugli altri i miei pregiudizi? Perché devo fargli presente che possa star esagerando la sua condizione quando magari quel poveraccio è stato fino all’altro ieri ricoverato? Perché c’è bisogno che uno vi si ammazzi davanti per riuscire a discernere il malessere vero da ciò che invece è frutto di una posa del cazzo? Ma soprattutto: perché devo farmi ogni cazzo di volta paranoie circa il proferire parola sulle mie diagnosi perché sono certa che l’altra persona penserebbe che voglia enfatizzare il mio stato quando possiedo più cartelle cliniche che pagelle scolastiche? Ma quanto cazzo è ingiusto?
“Eh, ma tu non parli mai dei tuoi problemi, però…” ma grazie al cazzo Gianfranco, se le premesse son queste piuttosto fingo d’essere assolutamente funzionale.
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tinxanax · 2 years
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"Il rasoio fa male, il fiume è troppo basso, l'acido è bestiale, la droga dà il collasso, la corda si spezza, la pistola è proibita, il gas puzza, allora viva la vita."
Ragazze interrotte
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lamilanomagazine · 2 months
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Gabrielle Scharnitzky nella nuova serie TV di Roland Emmerich: "Una storia di libertà e destino"
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Gabrielle Scharnitzky nella nuova serie TV di Roland Emmerich: "Una storia di libertà e destino". L’attrice Gabrielle Scharnitzky è nella nuova serie tv Those about to Die, diretta da Roland Emmerich. La serie esplora un lato dell’antica Roma mai raccontato prima: il business dell'intrattenimento delle masse, che offre agli spettatori ciò che desiderano di più, il sangue e lo sport. Parlando del suo personaggio, Gabrielle dice: “Sono catturata dai pirati e venduta come schiava alla famiglia di una ricca coppia di patrizi, il console Marsus (Rupert Penry-Jones) e sua moglie Antonia (Gabriella Pession), entrambi spregiudicati e crudeli nella loro sete di potere. Drusilla ha curato e cresciuto la loro figlia Cornelia (Alice Lamanna). È solo il profondo amore di Drusilla per questa ragazza che le permette di superare le infinite difficoltà sotto il dominio abusivo di Antonia e Marsus. Dopo aver perso la speranza di essere liberata dalla schiavitù, Drusilla porta avanti il suo destino con grande dignità” Gabrielle ha recentemente partecipato all'evento Meet & Greet del Festival di Berlino, organizzato da Crawford Talents, Red Carpet Actors, Black Universe, The Actors Home di Luci Lenox, che mira a creare una rete tra attori, registi e produttori. “Il networking è uno dei compiti più importanti per ogni attore, non importa se alle prime armi o se già lavora con successo nel mondo del lavoro - dice Gabrielle - Dobbiamo entrare in contatto con registi, direttori, direttori di casting, colleghi attori. Dobbiamo conoscerci personalmente, condividere, scambiare, conversare, ottenere informazioni su nuovi progetti, ma soprattutto avere la possibilità di presentarsi di persona e mostrare chi siamo al di là di curriculum, foto e show reel. Soprattutto i giovani attori devono avere la possibilità di farlo, perché non possono ancora offrire un'opera compiuta. Quindi è il loro impegno, la loro passione, il loro fuoco che deve essere visto e i festival cinematografici sono una piattaforma perfetta per presentarsi, lasciare una buona e duratura impressione e possibilmente creare una bella collaborazione in futuro”. Per quanto riguarda i progetti futuri, dice: “Ci sono diversi progetti in vista. Tuttavia, non sono ancora in grado di parlarne. Ma vi assicuro che dal punto di vista lavorativo sarà un 2024 entusiasmante”. Gabrielle Scharnitzky, di nazionalità tedesca, ha lavorato alle serie tv Devils, Shantaram, Treadstone. Al cinema ha lavorato in Ragazze interrotte e Anime veloci.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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"Dichiarata sana e rispedita nel mondo. Diagnosi finale: borderline recuperata. Che cosa voglia dire ancora non l'ho capito. Sono mai stata matta? Forse sì. O forse è matta la vita. La follia non è essere a pezzi o custodire un oscuro segreto. La follia siete voi o io, amplificati: se avete mai detto una bugia e vi è piaciuto, se avete mai desiderato di poter restare bambini in eterno... Non erano perfette ma erano amiche mie. Negli anni '70 quasi tutte erano uscite e vivevano la loro vita. Alcune le ho riviste, altre no, mai più. Ma non c'è un giorno in cui il mio cuore non le ritrovi."
- Ragazze interrotte -
Questo film ogni volta mi emoziona...
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giancarlonicoli · 10 months
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6 giu 2023 09:02
“A NIZZA RACCOGLIEVO PEZZI DI CIOCCOLATO PER STRADA, AVEVO FAME” – YANNICK NOAH SI RACCONTA A "L’EQUIPE" 40 ANNI DOPO LA VITTORIA AL ROLAND GARROS: "HO VISSUTO MOLTI MOMENTI DI SOLITUDINE. NON AVEVO UNA RACCHETTA. HO GIOCATO CON LA STESSA PALLA PER UN ANNO. HO FATTO IL ROLAND GARROS JUNIOR, SENZA MAI MANGIARE. CI SONO PERSONE CHE HANNO VINTO MOLTO DI PIÙ E NON PROVANO LA METÀ DI QUELLO CHE PROVAVO IO” -
Da ilnapolista.it
Quaranta anni fa Yannick Noah vinceva al Roland Garros. Un francese campione di Francia. I giornali celebrano l’evento da un po’. Noah nel frattempo è diventato prima una rockstar, poi un capovillaggio impegnato nel sociale in Camerun.
Oggi gli dedica un lungo ritratto anche il New York Times. Ma è in un’intervista a L’Equipe, nella quale ripercorre partita dopo partita quel successo leggendario, che Noah regala qualche piccola perla di tennis che non c’è più.
Dice che ai suoi tempi i giocatori erano diversi l’uno dall’altro, e ogni partita era un match di personalità. Erano “ruoli che recitiamo. E oggi, penso che l’abbiamo perso un po’… Con le nuove regole del tennis e il fatto che abbiamo meno diritto di esprimerci, il pubblico non conosce i giocatori. La gente crede di conoscere Nadal, Federer, Djokovic, il che è normale visto che li vede tutti i giorni da vent’anni. All’epoca non era così. Ma il pubblico sentiva le voci dei giocatori. Penso a Nastase che ha aperto una porta. La gente amava Nastase perché era un giocatore brillante ma le partite venivano costantemente interrotte, c’era umorismo, passione, dramma”.
E poi c’è “il gioco invisibile”, lo chiama così. Le personalità che appaiono o scompaiono in campo. “L’aura, il posto che prendi in campo. Alcuni giocatori, quando entrano in campo, ti sembra che stiano rimpicciolendo. Altri, hai l’impressione che occupino tutto lo spazio. Ricordo Victor Pecci che era alto, imponente e quando entrava in campo si aveva l’impressione che fosse quasi più grosso del campo.
McEnroe, se ha iniziava a ridere era molto piccolo! Quando urlava, era più grosso. Io avevo il mio posto, quello di questo gladiatore che attaccava, che poteva finire pieno di creta con un gioco sgargiante, qualcosa di un po’ artistico. Lendl era il ragazzo serio, pulito, potente, duro”.
Di Pecci Noah racconta che sentiva una rivalità tra maschi. Era più bello di lui, e questa cosa lo infastidiva: “Tutte le ragazze sognavano Pecci ed era super fastidioso perché quando arrivi in campo vuoi prendere quel posto. E quel posto che mi è capitato di avere, lo prendeva lui. Era più facile per me giocare contro un ragazzino che aveva una faccia da torta che contro un bel ragazzo”.
“Forse è la mia educazione, il fatto che vengo da una famiglia molto modesta, che ho avuto dei momenti difficili… Ma ogni volta che vincevo una partita, ero quasi sorpreso. Mi è capitato di vincere partite in cui piangevo, mentre invece mi dicevano ”ma aspetta, sei più bravo di lui!”. Ho sempre avuto questa cosa in cui ero tipo ‘me lo merito?’ Certo, sei un duro. Ma se faccio un concerto dopo trent’anni di carriera, c’è sempre questa sensazione ‘è troppo bello, dammi un pizzico’.
La mia carriera è stata quella. È così bello, tutti questi viaggi, questa vita, tutti questi amici, tutta questa avventura, vincere un Grande Slam. È pazzesco. E tienilo per te. È fantastico perché non mi ci abituo, non sono stanco, mai. Ci sono persone che hanno vinto molto di più e non provano la metà di quello che provavo io”.
Quando sono arrivato in Francia “avevo fame, raccoglievo roba per strada a Nizza, pezzetti di cioccolato. Per un torneo junior al Roland Garros un amico dei miei genitori mi aveva dato un appartamento in rue du Point du Jour, a Boulogne, un appartamento superbo ma avevo zero franchi. E quando arrivi al Roland e non hai il buono pasto perché sei troppo giovane…
Ho fatto il Roland junior, senza mai mangiare. Rinforza. Ci sono persone che mi hanno fatto un po’ male e la mia unica difesa era vincere. Ho vissuto molti momenti di solitudine. Ma il desiderio non è qualcosa che hai nei tuoi geni, è un corso di vita. Non sono nato a Parigi andando al Racing o al Tcp, andando a lezioni di gruppo da quando avevo quattro anni. No, non avevo una racchetta. Ho giocato con la stessa palla per un anno. Restano quelle cose”.
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Update
Ho scritto già cinque poesie dedicate a Leopardi da quando lo conobbi, circa due mesi e mezzo or sono. Non l'ho conosciuto, come tante ragazze, attraverso il libro di Alessandro D'Avenia o il film di Mario Martone, ma attraverso delle visioni intense ed improvvise verificatesi in un periodo di grave crisi. Su questo blog ho scritto fin troppo (o non abbastanza, a secondo dei punti di vista) su queste mie visioni.
Volevo uccidermi, ma lui mi ha distolto dal farlo. Avevo una neoformazione al nervo acustico e nell'ultima risonanza magnetica non ve n'è più traccia. Io non credo alla comunicazione con gli spiriti e non ho molta fede; ma scrivo poesie a Leopardi, senza vergogna, anche per i motivi sopra esposti.
Vorrei specificare che non ho un rapporto di tipo utilitaristico con lui, ovvero non mi servo di lui per ricevere favori e grazie; al contrario, nella mia intenzione sono io ad occuparmi di lui, a indirizzargli il mio pensiero. Tuttavia, poiché mi fido totalmente di lui, gli ho affidato la mia vita.
Volendo sapere se altre persone avessero dedicato poesie a Leopardi, ho fatto una breve ricerca e mi sono imbattuta in quella Preghiera per Leopardi di Giovanni Papini; su Wordpress, in una leopardista che talvolta gli dedica dei pensieri che potrebbero definirsi poesie, ma molto più rispettose e costumate delle mie e, su Instagram, in una studentessa che ha scritto una poesia simile a un tema scolastico su di lui. Un'altra, non gli scrive poesie, ma in compenso ha realizzato, fotografato e pubblicato su Instagram un pancake con sopra il suo ritratto. Insomma, ognuno di Leopardi fa ciò che vuole.
Attualmente sto leggendo le Operette Morali su Google Books. Se avessi dovuto farlo per un esame, mi sarei messa a piangere. Ma ora lo faccio perché lui mi manca molto; le cosiddette visioni dopo un po' si sono interrotte, quindi ho cercato un canale più convenzionale per connettermi con lui: leggerne le opere.
Se potesse raggiungervi una mia raccomandazione, sarebbe questa: se un giorno doveste imbattervi in Leopardi, trattatelo con molta cura, perché, sebbene il suo nucleo energetico sia forte e stabile, le vestigia ancora presenti della sua ultima incarnazione ricordano la delicatezza di petali di fiori e la luce di una fiamma di candela; insomma mi è sembrato un poco precisino e permaloso; tuttavia molto accogliente ed affettuoso, quindi state tranquilli, ma sappiatevi regolare: non me lo sciupate. Per oggi ho concluso.
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Actionaid: gravi alluvioni in Bangladesh
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Forti piogge hanno causato gravi alluvioni improvvise nel nord-est del Bangladesh. Interrompendo le reti di trasporto e di comunicazione, le strutture per il trasporto di acqua potabile e devastando le comunità. ActionAid Bangladesh sta fornendo assistenza alle famiglie in alcune delle aree più colpite.  Bangladesh: i danni delle alluvioni Più di 4 milioni di persone sono intrappolate a causa delle inondazioni nei distretti di Sylhet e Sunamganj, con un accesso estremamente limitato a cibo e acqua. Più di 63.000 persone sono già state segnalate come sfollate dalle loro case, ma questi numeri sono in continuo aumento.    Il Bangladesh è uno dei Paesi più colpiti al mondo dagli effetti del cambiamento climatico ed è costantemente a rischio di gravi inondazioni. Nonostante gli sforzi del governo, delle agenzie di sviluppo e delle comunità locali, le perdite e i danni associati agli impatti climatici aumentano ogni anno.  "La situazione è assolutamente devastante e molto peggiore di quanto pensassimo inizialmente. Stiamo facendo il possibile per sostenere le popolazioni colpite, ma è imperativo che i governi di tutto il mondo riconoscano che sono le persone delle comunità più povere a essere le prime vittime di una crisi climatica che non hanno causato. Gli sforzi globali continuano a non essere all'altezza e la mancata risposta agli impatti delle crisi climatiche, come quella in corso ora in Bangladesh, continuerà a costare la vita a donne, uomini e bambini. I governi del nord del mondo devono assumersi la responsabilità delle perdite e dei danni che stanno causando dall'altra parte del mondo" afferma Farah Kabir, direttore di ActionAid Bangladesh.   La conta dei danni Ma i rifugi sono sempre più affollati e non ci sono spazi separati per uomini e donne. Questo mette a rischio di violenza di genere e di danni psicologici donne e bambini, che sono i più vulnerabili in qualsiasi contesto di disastro ed emergenza.  Difficoltà di accesso L'accesso alle aree colpite è limitato sia per via stradale che aerea e gli operatori umanitari sono costretti a raggiungere queste zone in barca. L'elettricità e le reti mobili sono state in gran parte interrotte e le fonti di acqua potabile e le strutture igienico-sanitarie sono state danneggiate. Le azioni di Actionaid in Bangladesh ActionAid sta attualmente fornendo aiuti di emergenza a Sunamganj. Forniremo alle persone colpite cibo e generi di prima emergenza tra cui pastiglie per la purificazione dell'acqua e articoli per l'igiene, come sapone e assorbenti igienici. La risposta di ActionAid si strutturerà anche per ridurre la violenza di genere attraverso la creazione di spazi sicuri per le donne e le ragazze.  Read the full article
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"Dichiarata sana e rispedita nel mondo. Diagnosi finale: bordeline recuperata. Che cosa voglia dire ancora non l'ho capito. Sono mai stata matta? Forse si. O forse è matta la vita. La follia non è essere a pezzi o custodire un oscuro segreto. La follia siete voi o io, amplificati: se avete mai detto una bugia e vi è piaciuto, se avete mai desiderato di poter restare bambini in eterno... non erano perfette, ma erano amiche mie. Negli anni '70 quasi tutte erano uscite e vivevano la loro vita. Alcune le ho riviste, altre no mai più, ma non c'è un giorno in cui il mio cuore non le ritrovi."
~ Ragazze interrotte
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io-sono-fuoco · 2 years
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Ragazze interrotte
La descrizione di come il malessere di una persona possa farti diventare,nei due personaggi principali di Wynona Rider e Angelina Jolie.
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la-ragazza-di-carta9
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prongsthings · 3 years
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Non ho bisogno di spiegare le mie lacrime.
Non ho bisogno di rendere pubbliche le mie paure.
Non ho bisogno di spiegare ciò che sento, anche perché è un qualcosa di troppo grande per le parole.
Non ho bisogno di niente, quindi non perdete tempo a chiedermi come sto, servirebbe solo a farmi scoppiare più in fretta.
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