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#Renato Guttuso Illustrations
ueinra · 6 months
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Les Misérables | Éponine Thénardier Illustrated by Renato Guttuso (Italian Edition, 1966)
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mirellabruno · 4 months
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Les Misérables | Éponine Thénardier Illustrated by Renato Guttuso (Italian Edition, 1966)
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portraituresque · 1 year
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Renato Guttuso - Self-Portrait
Renato Guttuso (26 December 1911 – 18 January 1987) was an Italian painter and politician. Guttuso also designed sets and costumes for the theatre and did illustrations for books. A fierce anti-Fascist, he developed out of Expressionism and the harsh light of his native land to paint landscapes and social commentary.
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centrifuge-politics · 2 years
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My barricade day surprise is that I tracked down a copy of I Miserabili, published in 1966 and illustrated by the incredible Renato Guttuso!
His illustrations are absolutely out of this world and he uses so many different styles and levels of polish just in this book. I tried to show a decent sampling here while also getting the most impressive page spreads (imo).
Let me know if anyone wants to see illustrations of any particular character/scene because he drew them all and I mean that 👀 I will happily post more pics below of some faves. Marius looks like a particularly forlorn shade of grey rat in this one, I will say.
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patron-minette · 1 year
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'La hovel Gorbeau', I Miserabili (illustrated by Renato Guttuso, 1966) [source]
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iltrombadore · 2 years
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FASCISMO, ANTIFASCISMO E COMUNISTI "TOGLIATTIANI" . UNA POLEMICA DEL 2005 CHE E’ SEMPRE ATTUALE
“Non è un delitto per nessuno essere stati fascisti a vent’ anni ed è tutt’ altro che una colpa avere scritto sulla rivista “Primato” di Giuseppe Bottai negli anni della guerra. Rasenta invece l’infamia chi oggi insinua il sospetto di razzismo antisemita su coloro che come Mario Alicata , Antonello Trombadori ,Renato Guttuso e Carlo Muscetta collaborarono a Primato e poi combatterono anche con le armi la guerra clandestina antitedesca a fianco di partigiani ebrei comunisti e antifascisti”.
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Così dice Duccio Trombadori , critico d’arte e figlio di Antonello , che fu dirigente del PCI e protagonista della Resistenza romana , indignato dalla “sottile campagna diffamatoria in corso da qualche anno” e culminata a suo dire nel recente libro “I Redenti” a firma di Mirella Serri , che ricostruisce la biografia di tanti intellettuali presenti prima nella rivista diretta dal gerarca fascista Giuseppe Bottai dal 1940 al 1943 , e poi protagonisti della vita culturale e politica nella Italia del dopoguerra da compagni di strada e da intellettuali militanti nel PCI di Togliatti.”Il libro della Serri -dice Trombadori- si basa su una premessa falsa e tendenziosa : che la rivista Primato fosse una ‘corazzata’ della campagna antisemita inaugurata con le leggi antiebraiche del 1938. Bottai porta la responsabilità incancellabile di avere firmato e sostenuto quelle leggi . Ma la storia dice che poi egli cambiò del tutto atteggiamento fino al colpo di stato del 25 Luglio che lo vide infamato successivamente come “traditore” e braccato da tedeschi e fascisti .
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Sulle pagine di Primato firmarono illustri personalità di origine ebraica , da Arrigo Benedetti a Carlo Bernari e Gianfranco Contini,per fare qualche nome : chi parla di antisemitismo non sa quel che dice o vuole imbrogliare le carte per macchiare la memoria degli uomini che hanno dato lustro alla cultura e alla politica di sinistra nella Italia repubblicana” . Ma la polemica di Duccio Trombadori si dirige anche contro la “compiacenza informativa” destinata al libro della Serri quasi fino al punto doloroso per lui di toccare “il ferreo rapporto di affinità e amicizia” con il direttore de “Il Foglio” , Giuliano Ferrara, perché durante la sua trasmissione “Otto e mezzo” sul canale televisivo “La 7” di Lunedì scorso non avrebbe praticamente mosso obiezioni al libro di Mirella Serri invitando l’autrice assieme a Bruno Vespa senza “ interlocutori capaci di smentire fandonie argutamente somministrate” . Così Trombadori ha inviato una lettera personale a Ferrara manifestandogli il suo disappunto : “Ho detto a Giuliano quello che penso . Non si può dare spazio alla insinuazione ripetuta . Già su “Il Foglio” - grazie a Giuliano - due anni fa avevo rimbeccato Paolo Mieli che lumeggiava presunte “responsabilità” di Alicata , Muscetta , Trombadori e Guttuso. Qualche settimana fa “Il Giornale” aveva opportunamente ospitato una mia netta stroncatura del libro di Mirella Serri .Perché Giuliano non se ne è accorto? Di fronte a certe manovre che annegano nella miseria del pettegolezzo ,alla fine chi tace acconsente ”.
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Nella lettera , Trombadori ricorda il legame che fin dagli anni dei Littoriali univa Alicata, Muscetta e Trombadori a Bruno Zevi ( “illustre ebreo campione del liberal - socialismo : perché Mirella Serri non ne chiede conto a Tullia sua moglie , tanto per avere testimonianze dirette ?” ) nonché la stretta amicizia e fratellanza di idee e sentimenti tra Giame Pintor - altro personaggio “incriminato” - e Misha Kamenetzky , alias Ugo Stille , finito poi negli USA per sfuggire alle leggi razziali . “ Ho ricordato inoltre -sostiene ancora Duccio Trombadori- i numerosi compagni ebrei arrestati con mio padre Antonello nel 1941 per avere manifestato contro la guerra all’università , nonché i compagni comunisti partigiani ebrei come Mario Fiorentini e Giorgio Formiggini che formarono dopo l’8 Settembre l’ossatura dei Gap romani . Che dire? Speravo che durante la trasmissione di Lunedì 14 Novembre ,con la Mirella Serri invitata accanto al conduttore neo-storico Bruno Vespa, ci sarebbe stato quanto meno un correttivo. E invece i due si sono misurati e spinti in esplicite illazioni “di razzismo e antisemitismo” riguardo ai collaboratori di Primato poi passati tra i dirigenti e intellettuali del PCI. Non hanno fatto nomi, guardacaso . Ma la vergogna e la falsità resta. E per questo la disinvoltura di Giuliano mi ha colpito e addolorato” .Appena avuta conoscenza della lettera di Trombadori Giuliano Ferrara ha però fatto subito pervenire all’amico una precisazione nella quale egli si dichiara più che dispiaciuto per avere improvvisamente ferito una “amicizia fraterna per me non incrinabile” ma che comunque da parte di Trombadori vi è stata una interpretazione “falsata da un momento di autentica emozione” . Nella lettera inviata a Trombadori Ferrara ha poi aggiunto quanto segue : ”Io il libro della Serri non l’ho letto. Non ho letto nemmeno la recensione che ne ha fatto il mio giornale . Se hai voglia di distruggerlo con gli stessi toni della intemerata che facesti a Paolo Mieli ,sono a disposizione. La mia generica posizione in argomento la conosci, ed è questa. I revisionisti defeliciani dicono che le compromissioni e le contiguità degli intellettuali italiani con il fascismo ,sulle quali è caduto per la abilità egemonica di Togliatti un sipario di ferro, dimostrano che la Repubblica è nata bacata . Ho sempre sostenuto , al contrario ,che quelle compromissioni dimostrano che “il fascismo non era poi così male” , non era cioè quel male che è stato rappresentato da certa retorica estranea primaditutto ai nostri genitori ,e a Togliatti stesso , buon analista del regime reazionario di massa e autorizzatore dell’appello ai fratelli in camicia nera e teorico del malinteso tra le generazioni nel dopoguerra . Il fascismo fu anche un orizzonte intrascendibile di cultura e di sensibilità ideologica compreso nel canone degli anni Trenta , al quale si sottrassero per motivi generazionali i dodici che non prestarono giuramento e poco più di quel numero . Può esserci una sfumatura di differenza da quello che tu pensi,ma è una sfumatura dentro una comune impostazione storicistica e non moralistica ,che condividiamo da sempre. Ti abbraccio,Giuliano”.
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vitapictor · 3 years
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Paolo Eleuteri Serpieri (born February 29, 1944) is an Italian comic book writer and illustrator, noted for his works of highly detailed renderings of the human form, particularly erotic images of women. He is best known for his work on the Druuna erotic science fiction series.
He studied architecture and painting at Rome's Fine Arts Academy in Rome under Renato Guttuso, and began his career as a painter in 1966, but in 1975 he shifted his focus to comics. He produced work for the Italian comics magazine Lanciostory. A big fan of the American Old West
n 1985, he published Morbus Gravis, the first work of the Druuna saga. The series is noteworthy for featuring realistic and explicit content including graphic violence and sex.
Due to the interest in this series, Serpieri has also published numerous sketchbooks, such as Obsession, Druuna X, Druuna X 2, Croquis, Serpieri Sketchbook, Serpieri Sketchbook 2 and The Sweet Smell of Woman. Serpieri's highly detailed portrayals of well-endowed heroines have earned him the distinction of "Master of the Ass"
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deputamare · 7 years
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ueinra · 4 months
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Two days after the events which we are at this moment narrating, he set out, thanks to Marius’ care, for America under a false name, with his daughter Azelma, furnished with a draft on New York for twenty thousand francs.
The moral wretchedness of Thénardier, the bourgeois who had missed his vocation, was irremediable. He was in America what he had been in Europe. Contact with an evil man sometimes suffices to corrupt a good action and to cause evil things to spring from it. With Marius’ money, Thénardier set up as a slave-dealer.
— Les Misérables, V.IX.IV Illustrated by Renato Guttuso (Italian Edition, 1966)
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ueinra · 1 year
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A quartette of ruffians, Claquesous, Gueulemer, Babet, and Montparnasse governed the third lower floor of Paris, from 1830 to 1835.
These four men were not four men; they were a sort of mysterious robber with four heads, working Paris in a big way; they were a single monstrous polyp of evil living in the crypt of society.
— Les Misérables, Patron Minette Illustrated by Renato Guttuso (Italian Edition, 1966)
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ueinra · 1 year
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I love Guttuso's side doodles so much <3
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ueinra · 2 years
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“ Magnon was a sort of fashionable woman in the sphere of crime. She was careful about her toilet. She shared her lodgings, which were furnished in an affected and wretched style, with a clever gallicized English thief. This English woman, who had become a naturalized Parisienne, recommended by very wealthy relations, intimately connected with the medals in the Library and Mademoiselle Mar’s diamonds, became celebrated later on in judicial accounts. She was called Mamselle Miss. ”
— Les Misérables, Magnon ( Illustrated By Renato Guttuso, 1966 )
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ueinra · 1 year
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Les Misérables | Fauchelevant Covering His Melons (Illustrated By Renato Guttuso, 1966)
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ueinra · 2 years
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Les Misérables | Marius Pontmercy ( Illustrated By Renato Guttuso, 1966 )
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ueinra · 2 years
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Les Misérables | Bishop Myriel Accompanies A Man Sentenced To Death ( Illustrated By Renato Guttuso, 1966 )
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ueinra · 2 years
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“..She preferred the garden, and did not dislike to promenade back and forth in front of the railed fence. ”
— Les Misérables, Cosette ( Illustrated By Renato Guttuso, 1966 )
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