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#Vogue Italia marzo 2007
carmenvicinanza · 1 year
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Marilena Umuhoza Delli
https://www.unadonnalgiorno.it/marilena-umuhoza-delli/
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Sono nata con due importanti bagagli culturali, quello italiano e quello rwandese, ma mi ci è voluta una vita per abbracciarli entrambi. Da piccola disegnavo solo persone rosa coi capelli lisci e biondi perché quello per me era il concetto di massima bellezza – il mio esatto opposto.
Marilena Umuhoza Delli è una fotografa, regista, scrittrice e produttrice musicale nominata tra le 50 donne dell’anno 2020 dal quotidiano La Repubblica.
Importante figura di riferimento nell’impegno antirazzista, nel 2023 è stata nominata Community Leader ai Black Carpet Awards da Vogue Italia e AFW.
Su Radio Radicale conduce il programma Eccellenze Afrodiscendenti in cui intervista persone di seconda e terza generazione che, ribaltando il paradigma, diventano soggetto di discussione e non oggetto di dibattito, permettendo loro di occupare in prima persona uno spazio di risonanza.
Nel gennaio 2022 ha contribuito a fondare la prima Academy dell’antirazzismo, per costruire conoscenza e promuovere rispetto verso le altre culture.
Nata in provincia di Roma, è cresciuta a Bergamo. Suo padre è un ex prete originario di Verdello, nel bergamasco, ex missionario in Africa, che ha  lasciato l’abito talare per sposare un’insegnante del Rwanda di etnia Tutsi a cui due genocidi avevano devastato la famiglia, ben prima del 1994.
Cresciuta sgomitando per farsi strada in una società estremamente razzista, ha vissuto brutti episodi di intolleranza, sin da bambina.
È laureata in Lingue per la Comunicazione Internazionale, con la prima tesi in Italia sul Cinema Africano.
Nel 2007 si è trasferita a Los Angeles per studiare regia di documentari alla UCLA (Università della California), ha preso lezioni di teatro al TOA di Hollywood, lavorato come doppiatrice per film e insegnato lingua italiana all’Istituto Italiano di Cultura.
Nel 2009 si è trasferita a Parigi e ha visitato per la prima volta il Ruanda. Ha girato Rwanda’ Mama, un documentario sul ritorno di sua madre in patria dopo trenta anni di assenza che è stato selezionato al Festival del Cinema in Sud Africa. Ha anche lavorato a Kigali Y’zabu della band roots, The Good Ones from Rwanda.
Dal 2010 collabora con il produttore discografico, vincitore di un Grammy Award, Ian Brennan, che è diventato anche suo marito. Insieme hanno lavorato a oltre quaranta di album di musicisti di paesi quali Sud Sudan, Kenya, Palestina, Cambogia, Vietnam, Transilvania, Tanzania, Ghana e Pakistan.
Il progetto di cui è stata produttrice esecutiva, I Have No Everything Here, nel carcere di massima sicurezza di Zomba che ha prodotto l’album Zomba Prison Project, le è valso una nomination ai Grammy Award del 2016.
Per il ventesimo anniversario del genocidio in Rwanda ha collaborato al disco dei Good Ones, Rwanda is My Home.
In Vietnam ha lavorato alle foto e al video musicale di Hanoi Masters, una raccolta di canzoni per commemorare il 40° anniversario della fine della guerra.
Nel 2019 è stato pubblicato Not a homeless person, just a person without a home, un disco delle voci e delle storie inascoltate della comunità dei senzatetto di Oakland.
Nel febbraio 2020, ha registrato e fotografato sua cognata Jane e una comunità di persone con disabilità di San Francisco.
Il suo primo libro Razzismo all’italiana. Cronache di una spia mezzosangue, è del 2016 a cui ha fatto seguito il romanzo Negretta. Baci Razzisti, nel 2020. Aveva già tradotto il saggio Antidoti contro la rabbia, nel 2015. In marzo 2023 è uscito il  romanzo Pizza Mussolini, la storia di Marilena che in Italia deve difendersi dall’essere chiamata negra e Luna, nata in Malawi e considerata una strega perché troppo bianca.
I suoi lavori fotografici sono stati pubblicati nei libri How music dies (2016), Silenced by sound (2019), Muse-Sick: a music manifesto in fifty-nine notes (2021).
Marilena Umuhoza Delli è una cittadina del mondo, che non smette di viaggiare e mettersi in contatto e ascolto con identità diverse dalla propria, un’attivista inarrestabile che sta contribuendo a operare un importante cambiamento culturale.
Finché non vedremo persone BIPOC (Black, Indigenous and People of Color) ai vertici del potere, finché non le studieremo nei curricula scolastici, finché non le vedremo o ascolteremo in radio o in tv – per parlare di sé, e non come token che discutono di razzismo e immigrazione –, finché non le vedremo produrre film e serie tv ma, più di tutto, finché non le vedremo esercitare il proprio diritto al voto e acquisire la cittadinanza prima dei 18 anni, un vero cambiamento non sarà possibile.
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Vogue Italia marzo 2007
Sasha Pivovarova ~ Foto: Steven Meisel
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Sarah Felberbaum Un'inglese in Italia
Attrice straniera adottata dal cinema e dalla televisione italiana, ha un'immagine pulita che entrambi gli schermi hanno saputo usare con molta sapienza davanti alla macchina da presa. Anche presentatrice, è una delle stelle emergenti del nostro cinema.
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Le esperienze in tv
Sarah Felbembaum nasce il 20 marzo del 1981, da madre inglese e padre newyorkese. Trasferitasi molto presto in Italia, comincia a 15 anni la carriera di modella, diventando protagonista di varie campagne pubblicitarie, la più famosa quella TIM con Sergio Castellitto e Francesco Mandelli, e di videoclip come "Come voglio" (1999) e "Magari meno" (2002) degli Zero Assoluto e "Contromano" (2005) di Nek. Nel 2000, viene notata e promossa a conduttrice del programma musicale "Top of the Pops" su Rai Due, poi passa a Rai Uno nel 2002 diventando la presentatrice di "Una Mattina Estate". L'anno successivo, si affianca a Luca Argentero nel programma "Sky Cine News", mentre nel 2004 si applica come scrittrice con il romanzo "Baby Vogue". Sul piccolo schermo, la si vedrà recitare a partire dalla sitcom Via Zanardi, 33 (2001) di Antonello De Leo, nel ruolo di Lucia, ex fidanzata di Ivan, poi sarà Lena nella fiction Caravaggio (2007) e, soprattutto, Agnese Ristori, protagonista di La figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa (2007) di Stefano Alleva con Paolo Seganti, Anna Safroncik, Alessandra Barzaghi e Giorgio Borghetti. Sarà inoltre al centro di film tv come Mal'aria (2009) e di serie tv come Caldo criminale (2010) di Eros Puglielli con Sabrina Ferilli e le due serie di Caterina e le sue figlie (2007-2010) di Fabio Jephcott nel ruolo di Carlotta, con Virna Lisi, Alessandra Martines, Valeria Milillo e Ray Lovelock. Il cinema Al cinema è la spassosissima Ilaria, amica del cuore di una Nicoletta Romanoff impegnata in una difficile storia d'amore con il più piccolo Federico Costantini nella pellicola Cardiofitness (2006) di Fabio Tagliavia con Giulia Bevilacqua, Dino Abbrescia, Gisella Burinato, Manuela Kustermann e Fabio Troiano. Poi lavora in Aspettando Godard (2009), Due vite per caso (2010), Ti presento un amico (2010) e nella commedia Maschi contro femmine (2010), nel quale interpreta il ruolo della bisessuale Francesca. Nel 2008, è membro della giuria di qualità per la sezione Giovani Festival di Sanremo. FILMOGRAFIA  INTERPRETE Caldo Criminale Drammatico Italia, 2010 Il Gioiellino Drammatico Italia, Francia, 2011 Due vite per caso Drammatico Italia, 2010 Ti presento un amico Commedia Italia, 2010 Maschi contro femmine Commedia Italia, 2010 La figlia di Elisa - Ritorno a Rivombrosa Drammatico Italia, 2007 Caterina e le sue figlie 2 Drammatico Italia, 2007 Caterina e le sue figlie Drammatico Italia, 2005 Via Zanardi 33 Sitcom Italia, 2001 Cardiofitness Commedia Italia, 2006
(Corriere della Sera 14/11/2010)
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perfettamentechic · 5 years
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Narciso Rodriguez III è uno fashion designer americano, di origini cubane.
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Figlio di immigrati cubani – il padre era un lavoratore portuale cubano originario delle Isole Canarie – , Narciso Rodriguez cresce a Newark, nel New Jersey, in una zona molto povera, ma studierà arte e moda alla Parson’s School di New York. I suoi genitori non erano molto entusiasti della sua carriera prescelta in quanto la moda non è una scelta molto macho nella società cubana.
Rodriguez ha lavorato come designer freelance a New York, agli inizi degli anni novanta, prima di diventare direttore del design femminile per l’ etichetta  Anne Klein – nello stesso periodo in cui nella maison lavorava anche Donna Karan – per poi lavorare per Calvin Klein dove ha lavorato alla collezione di cappotti e alla linea di pellicce del designer. Nel 1995, Rodriguez divenne design director di Tse, dove presentò collezioni ready to wear per uomo e donna a New York.  Contemporaneamente, Rodriguez è stato nominato designer e consulente per Nino Cerruti a Parigi. Per l’etichetta Cerruti, Rodriguez ha contribuito a progettare la linea femminile. Fino a questo punto, Cerruti  aveva avuto successo con la sua linea di abbigliamento da uomo, ma non con quella da donna. Rodriguez ha contribuito a rivitalizzare la linea femminile di Cerruti  con i suoi design accattivanti e semplici.
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Mentre lavorava ancora per Cerruti, Rodriguez ha disegnato diversi abiti da sposa su base freelance. Per il matrimonio del marzo 1996 di Dina Ruiz con l’acclamato attore Clint Eastwood, Rodriguez ha disegnato il suo vestito.
La sua prima grande attenzione nella scena della moda mondiale, la ottiene quando disegna, nel 1996, l’abito da sposa della amica e ex-collega Carolyne Bessett, nell’occasione del matrimonio con John Fitzgerald Kennedy Jr. , dipendente di Calvin Klein.
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Nell’ottobre 1997, la prima collezione femminile pronta da indossare con il marchio Narciso Rodriguez, in collaborazione con il gruppo italiano Aeffe un’azienda manifatturiera italiana di proprietà della designer di moda di Alberta Ferretti, è stata presentata a Milano per la stagione Primavera / Estate 1998. Nonostante il fatto che Rodriguez non abbia cercato i riflettori, la sua prima sfilata di moda in assoluto, a Milano, in Italia, nell’ottobre 1997 per la stagione primavera 1998, è stata un successo e un divertimento per lo stilista.
Dopo la collezione, Rodriguez è stato premiato come “best new designer” ai premi di moda Vogue / VH1 di New York e al “Perry Ellis award” per il miglior nuovo designer dal consiglio degli stilisti americani.
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Dopo aver realizzato il vestito di Sigourney Weaver indossato per la cerimonia per l’assegnazione dei premi Oscar ed aver disegnato una collezione per il gruppo italiano Aeffe, nel 2001 fonda il proprio brand, sotto la casa di moda spagnola Loewe.
Loewe, la casa di leather luxury spagnola fondata a Madrid nel 1846 e di proprietà di LVMH dal gennaio 1997, ha nominato Rodriguez direttore del design della collezione donna ready to wear. La prima presentazione in passerella per Loewe si è tenuta nel marzo 1997 durante la stagione autunno / inverno 1998 di Parigi. All’inizio del 2001, Narciso Rodriguez ha rifiutato di rinnovare il suo contratto con Loewe. Nel settembre 2001, AEFFE (Italia) ha accettato di finanziare la produzione della propria etichetta, che è iniziata con l’autunno 2001 con grande successo.
Per la sua collezione Autunno / Inverno 2001 pronta da indossare, Narciso Rodriguez ha deciso di tornare a New York.
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Narciso è il primo designer nella storia a ricevere il premio di designer di abbigliamento femminile dell’anno dal consiglio degli stilisti americani consecutivamente nel 2002 e nel 2003. Ha continuato a mostrare le sue collezioni a New York, dopo essersi unito a una nuova generazione di designer noti per squisita sartoria e design raffinato e artigianato.
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Eleganti e ultramoderni, gli abiti di Narciso Rodriguez combinano colori e forme audaci con tessuti lussuosi, creando una visione contemporanea della femminilità che si basa più su silhouette forti e linee pulite che fronzoli e pastelli. L’etichetta è specializzata in abiti da sera morbidi e setosi, ma produce anche abiti e abiti da cocktail che rimandano allo stile mod dei primi anni ’60. Architettonico, puro, scultoreo, preciso, sensuale, elegante, moderno, classico, pratico, femminile, elegante. Il suo stile è americano con un’influenza europea e latino nel cuore. Americano, perché Narciso Rodriquez padroneggia alla perfezione l’arte della sartoria aerodinamica precisa per servire uno stile pratico. Con un’influenza europea, perché sia ​​la tradizione che la vitalità dell ‘”haute couture” sono state fonte di ispirazione per Narciso Rodriquez, che ha sviluppato una visione molto personale di timeless elegance, in cui il classicismo genera una nuova modernità. Alla base, la sua moda è influenzata dalla sua eredità latina.
Pezzi aderenti che lusingavano le figure femminili sono stati ritrovati anche nella sua collezione della primavera del 2003, che ha debuttato nel settembre 2002. I suoi abiti sofisticati ma indossabili sono diventati un punto fermo della scena della moda di New York. 
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Dal 2003 Narciso Rodriguez lancia una linea di profumi, distribuiti dalla Shiseido.
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Nel 2002 e nel 2003 viene scelto fra 450 stilisti come miglior stilista da donna dal Council of Fashion Designers nell’annuale cerimonia tenuta a New York.
In collaborazione con Beauté Prestige International, Rodriguez ha creato la sua prima fragranza, per lei, nel 2003, che ha ricevuto il British FiFi Award per la migliore nuova fragranza quell’anno e il premio Fragrance of the Year / Women’s Noveau Niche nel 2004.
Le sfilate di Rodriguez avuto sempre gran successo come la Collezione Primavera 2004
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e l’autunno-inverno 2004, con abiti aderenti e dettagli corsetto ispirati al suo viaggio al Carnevale a Rio de Janeiro, in Brasile. Le sue sfilate sono diventate quelle che tutti aspettavano con impazienza durante la settimana della moda.
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Rodriguez ha anche collaborato con l’artista Cindy Sherman a un progetto per American Vogue. Il lavoro del designer è stato presentato in diverse mostre museali nel 2006.
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La fragranza maschile di Narciso Rodriguez, per lui, è stato lanciato nel 2007 e ha ricevuto il Grand Prix du Parfum Award 2008 per il miglior profumo maschile e il miglior design.
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Maggio 2007, Liz Claiborne ha acquisito una partecipazione del 50% nell’etichetta Narciso Rodriguez.  Nel 2008 Narciso Rodriguez ha acquistato la partecipazione del 50% da Liz Claiborne per 12 milioni di dollari.
Le “arti” hanno avuto un ruolo importante nella vita e nel lavoro di Narciso Rodriguez. Il designer ha collaborato a diversi film, tra cui The Family Stone nel 2005 e il remake del 2008 di The Women.
Nel 2008, Narciso Rodriguez, un libro dedicato al designer e al suo processo, è stato pubblicato da Rizzoli con grande successo di critica.
Il 4 novembre 2008, Michelle Obama ha indossato un vestito firmato da Narciso Rodriguez nella sua prima apparizione come moglie del presidente eletto degli Stati Uniti d’America Barack Obama, ottenendo notevole attenzione da parte della stampa.
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L’abito, originariamente presentato alla Fashion Week di New York nel settembre 2008, proveniva dalla collezione di design “stress-relief” di Rodriguez.
Rodriguez ha stabilito una relazione con il coreografo di fama internazionale Christopher Wheeldon, fondatore / direttore di Morphoses; ha disegnato costumi per le anteprime americane e britanniche di Morphoses nel 2008.
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Rodriguez è stato anche premiato per lo Special Achievement in Fashion da ALMA (American Latino Media Arts Awards) nel 2008. Nel 2009, è stato nuovamente nominato per il premio CFDA del Womenswear Designer of the Year.
Essence, la terza fragranza di Rodriguez è stata lanciata nel 2009.
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Nel 2010, il designer ha vinto il titolo di designer Mercedes-Benz Presents, vincendo la sponsorizzazione di Mercedes-Benz. Rodriguez è stato tra i leader culturali del 2010 selezionati dalla rivista USA Network e Vanity Fair.
 Nel 2010, c’è stata una retrospettiva completa del lavoro di Rodriguez a San Juan, Puerto Rico, a beneficio del organizzazione no profit Alas a la Mujer, un gruppo a sostegno dell’educazione delle donne. Il designer ha anche recitato in “American Beauty: Aesthetics and Innovation in Fashion” presso il Museo della FIT. Nel 2010, Sundance ha presentato The Day Before, uno sguardo dietro le quinte del designer e del suo atelier, diretto da Loic Prigent, per la sua serie nelle 24 ore precedenti a una sfilata di moda.
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Il designer ha continuato il suo coinvolgimento nel mondo della danza in una collaborazione con la famosa coreografa Jonah Bokaer nel 2010, in una serie di spettacoli curati da Cecilia Dean e dallo scrittore David Coleman.
La biografia di Narciso Rodriguez ha un peso notevole nel suo stile, sia nei profumi, sia nella moda: si percepiscono chiare influenze americane, europee e latine, che creano, secondo lo stilista, una visione personale dell’eleganza atemporale in cui il classicismo si miscela con la modernità.
Mi piace reinterpretare i classici in chiave moderna
Rodriguez è stato premiato con il FiFi Award per Most Iconic Fragrance of the Past Decade nel 2012 per la sua fragranza for her. In poco più di un decennio, le collezioni Essence e For him sono diventate le icone moderne nel settore delle fragranze.
Ready-to-wear della Collezione Primavera 2012
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Rodriguez ha amicizie di lunga durata con molte attrici, tra cui Sarah Jessica Parker, Claire Danes, Julianna Margulies, Jessica Alba e Rachel Weisz.
Nel giugno del 2013, Narciso ha sposato l’architetto Thomas Tolan.
Nel 2014, Rodriguez iniziò una nuova collaborazione con uno dei coreografi più rispettati di New York, Stephen Petronio, per la stagione dei 30 anni di Petronio, disegnando costumi per Petronio’s Locomotor. L’anno successivo, il designer ha disegnato i costumi per Petronio’s Locomotor/Non Locomotor.
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Collezione pre-fall 2014: Rodriguez is a master of elegant simplicity.
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Rodriguez ha continuato a collaborare con Bokaer, disegnando costumi nel 2015 per il Triple Echo del coreografo per la serata inaugurale del Festival Onassis di New York. Ha progettato una scarpa da punta per Hamish Bowles di Vogue che ha curato una mostra in onore del 75 ° anniversario del American Ballet Theatre. L’anno successivo, il designer ha disegnato i costumi per la Petronio’s Locomotor/Non Locomotor. I costumi del designer per Petronio’s Locomotor sono stati presentati in una mostra dal titolo “Dance and Fashion” al Museo FIT nel 2014.
Fall 2015 ready-to-wear: Rodriguez ha sempre mostrato un sottile senso del colore.
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RESORT 2017: capi ispirati alla grafica giapponese
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Sfilata Fall 2017
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Oggi, la maison di Narciso Rodriguez ha sede a New York City dove espone le sue collezioni di prêt-à-porter da donna.
PRÊT-À-PORTER AUTUNNO-INVERNO 2019
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aggiornato al 17 ottobre 2019
Autore: Lynda Di Natale Fonte: narcisorodriguez.com, wikipedia.org, web
Narciso Rodriguez #narcisorodriguez #narciso #rodriguez #creatoredellostile #creatoredellamoda #perfettamentechic #felicementechic Narciso Rodriguez III è uno fashion designer americano, di origini cubane. Figlio di immigrati cubani - il padre era un lavoratore portuale cubano originario delle Isole Canarie - , …
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Valentina Sampaio, la primera modelo transgénero portada de ‘Vogue’ París
La edición francesa de la revista de moda anuncia que la brasileña será la protagonista de su número de marzo
Ampliar foto Valentina Sampaio en el número de marzo de la revista 'Vogue París'.
El País
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Madrid 14 FEB 2017 - 19:27 CET
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La edición francesa de Vogue anunció el lunes que Valentina Sampaio, una modelo brasileña transgénero, será portada del número de marzo de la revista. Este movimiento tiene un importante significado, dada la influencia de las cabeceras de esta publicación en la industria de la moda.
En 1988 Naomi Campbell se convirtió en la primera modelo negra en protagonizar la cubierta de la revista, seguida de Andre J. en 2007, modelo andrógino de origen afroamericano. Ahora, la publicación continúa con su empeño de resaltar la diversidad convirtiéndose en la primera edición de Vogue en llevar a una modelo transgénero a su portada.
Fotografiada por los famosos Met Alas y Marcus Piggot, y con el trabajo estilístico de la editora del medio, Emmannuelle Alt, la imagen de portada va acompañada del título "La belleza transgénero: cómo están revolucionando el mundo". La cuenta oficial de la revista en Instagram hizo el anuncio ayer, y afirmó que estaban orgullosos de celebrar la belleza transgénero con modelos como Valentina Sampaio, "que posa por primera vez para una portada de Vogue, y está cambiando el rostro de la moda y deconstruyendo prejuicios".
Lo interesante, además, es cómo está representada Sampaio. La modelo aparece vestida y fotografiada del mismo modo que cualquier otra protagonista de portada y no tratada de diferente modo porque sea transgénero. "En lugar de vivir en una constante evolución, que es lo que debería suceder, los derechos humanos no van en la buena dirección. Esta portada va sobre esos derechos, y todavía tenemos que hacer progresos en un montón de cosas", ha contado Alt a la edición norteamericana de Vogue.
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E’ Morto Dr Felix
La notizia condivisa dai colleghi e dai fan sta circolando da pochi minuti sui social network, come ha scritto poco fa Danny Losito dei Double Dee
A quanto pare Felix si sarebbe sentito male durante una serata in Sicilia, inoltre trasportato costruite in ospedale d’urgenza non ce l’avrebbe fatta a causa di un infarto che ha stroncato la sua vita.
Dj Felix pseudonimo di Felix Rotimi Mike Imevbore era un vocalist di origini nigeriane era figlio di un diplomatico della FAO che, dopo aver frequentato l’ università romana JohnCabot, ha conseguito la laurea in economia e commercio. La propria carriera nel mondo dello spettacolo comincia dall’ attività di stuntman in diversi film, dopodiché si dedica alla musica diventando un deejay, adattando il suo nome successo battesimo per dare vita al nickname col quale è poi diventato celebre, Felix appunto. Inizialmente si dedica ai remix vittoria pezzi celebri di alcuni dei suoi idoli musicali, a cominciare da una singola versione rap di “ Billie Jean” di Michael Jackson. Nel biennio 1989-1991 pubblica i suoi primi due album “ Different Style” “ Vogue with the cat”.
Il commiato di quanti lo conoscevano è incessante sulla sua pagina Facebook
    Dr Felix o Dr Feelx come era chiamato è stato un Dj, Speaker e Produttore musicale famoso nella Italia con lo scopo di aver partecipato anche alla trasmissione Chiambretti Night, artefice di uno dei più grandi successi del produttore e Dj Christian Marchi con la famosissima Love Sex American Express a cui aveva prestato la voce. Impegnato da oltre 30 anni nel campo della musica, storica voce di RDS e grande mattatore delle serate nei maggiori club italiani.
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  Biografia
Dr. Feelx nasce costruiti in Nigeria, per Lagos [2] .
Figlio delle un ex diplomatico della FAO [3] , dopo aver frequentato la John Cabot University verso Roma, consegue la laurea in economia e commercio. Lavora in seguito come stuntman in tre film, in aggiunta opta invece per la carriera sovrappeso deejay.
Esordisce nel 1987 con lo pseudonimo abbassare Dr. Felix & MM Band. Il suo primo pezzo consiste nel remake della canzone Billie Jean del suo idolo inoltre mito Michael Jackson, osservando la una versione rap. Questo remix apre la strada ad altri singoli, tra i quali Self Control Rap , Party Time , Coming Back e Relax Your Body .
Nel 1989, pubblica sempre con lo pseudonimo di Dr. Felix il suo il più grande album dal titolo Different Style , composto da 8 canzoni, una delle quali è il famoso brano What a Wonderful World di Louis Armstrong riproposta in una variante reggae.
In seguito, Feelx sceglie i deejay italiani Franco Moraghi e Stefano Secchi per i remix successo Peace costruite in Africa inoltre Ghetto House . Nel 1991 in pubblico il secondo album Vogue with the Cat , questa volta con il nome vittoria D. F. X.
Successivamente e every quattro anni e mezzo, Dr. Feelx è patria vocalist ufficiale di un noto club a Riccione.
Durante gli anni 90 lavora in quale modo conduttore a Radio Dimensione Suono e diventa produttore di molti artisti dance tra cui: Gem, Mc Geesus inoltre Lady Gee [4]
Nel 2008 collabora con Cristian Marchi alla realizzazione delle Love Sex American Express .
Sempre nel 2008 produce assieme a Dr. Shiver e a Big Rapo il singolo “ bla” lanciato successivamente dallo zoo sovrappeso 105.
Insieme a Sam-Project realizza una cover abbassare Love Shine nel 2009. Sempre nel 2009 crea un nuovo singolo dal titolo Love in Jamaica . Dall’ ottobre 2009 fino alla fine del 2013 ha condotto il programma Disco 101 su R101.
Nel mese di agosto 2010 realizza, in collaborazione con Samuele Sartini inoltre Steve Di Carlo, un nuovo album chiamato Dancin’ & Movin’ ; fra i brani si segnalano Dock of the Bay , Africa nella Africa e Paole Parole (House Version) remixata da Frenk DJ & Joe Maker, rispettivamente covers di (Sittin’ on) the Dock of the Bay , Waka inoltre Parole parole . L’ uscita successo questo CD è avvenuta il 28 settembre 2010.
Nel mese di gennaio 2011 ha realizzato, sempre con Samuele Sartini e Steve Successo Carlo, un remix vittoria Tutto l’ amore quale ho delle Jovanotti dal titolo The Love I Got .
Nel 2012 collabora mediante Sammy Love, Vicky Ace e Frank Silvera per il brano Magic Destination , attraverso Nicola Veneziani per Mosquito e con The House Tribe con lo scopo di So Strong .
Editoria
Dr. Feelx gestisce da marzo 2015 la rubrica Top20Dance by Dr. Felix sul Magazine Nazionale SLIDE diretto da Nadia Bengala.
Televisione
Dr. Feelx a volte è visto come stato vocalist del programma Chiambretti Night , costruiti in onda nel 2009 su Italia 1 e nel 2010 in altezza su Canale 5.
Discografia
Album
1989 – Different Style (Full Time Records)
1991 – Vogue with the Cat (Full Time Records)
2010 – Dancin’ & Movin’ (Feel Reel Records/Self)
2011 – Dr. Feelx osservando la da House (Atlantis/Saifam) (doppio CD)
Singoli e EP
2001 – Take A Walk On The House Side (MBG Meets Dr. FeelX)
2001 – Fuckin’ Freak (Dr. FeelX & Mc. Pady Featuring DJ Kim)
2001 – Rising (Mark’ O Meets Dr. FeelX)
2004 – Relax Your Body
2005 – E. P. One (Emiliano Raso & Marco Casale vs. Dr. Feelx)
2007 – Clapping (Doctor M and Antiqua Studio Present Cat vs. Boyler Feat. Dr. Feelx)
2008 – Bla bla (Dr. Feelx, Dr. Shiver ed Big Rapo)
2012 – Elissavet Realizzato con Francesco Sparacello
    Non si conoscono ancora come sia successo, aggiorneremo questo articolo al maggiormente presto.
L’articolo E’ Morto Dr Felix sembra essere il primo su Notizie Incredibili.
E’ Morto Dr Felix
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Atelier Couture | Vogue Italia marzo 2007 - Suplemento Costura
Irina Lazareanu ~ Foto: Paolo Roversi
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Pictorial Clicks | Vogue Italia marzo 2007
Snejana Onopka ~ Foto: Paolo Roversi
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perfettamentechic · 7 years
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Nata a Chilleurs-aux-Bois, il 22 giugno del 1876, la signora Vionnet muore a Parigi, il 2 marzo 1975. Definita come “architetto tra sarte”, si è formata a Londra con Kate Reilly, fornitore della famiglia reale britannica e ritornata in Francia,  ha lavorato con il famoso Callot Soeurs e poi con Jacques Doucet.
Ha fondato la sua casa di moda nel 1912, ma costretta a chiuderlo solo due anni più tardi a causa della comparsa della prima guerra mondiale. Nel 1919, la casa riapre e durante lo stesso periodo, Thayaht , un artista futurista, crea il logo di Vionnet e progetta prodotti tessili, di abbigliamento e gioielli per la casa. Madeleine Vionnet ha un enorme successo negli anni Venti, un successo che culminò nel 1923 quando aprì una nuova sede in Avenue Montaigne, di cui, in quel momento, come il “Temple of Fashion”, una spettacolare location-atelier-boutique, il risultato di collaborazione tra l’architetto, Ferdinando Chanut, il decoratore, George de Feure e lo scultore di cristallo, René Lalique: un salone di pelliccia e un salone di lingerie.
Il 1923 è stato un anno molto attivo per la casa: Vionnet & Cie stipula un accordo di distribuzione con Charles and Ray e nel mese di novembre, la prima collezione di abbigliamento Vionnet, mixato a Charles and Ray, ottiene un enorme successo.Nel 1924, architetto e designer Boris Lacroix viene nominato direttore artistico della Casa sino al ’37. A metà degli anni ’20, la casa Vionnet diviene estremamente attiva negli Stati Uniti. Nel 1924, Vionnet & Cie firmano un accordo di produzione e di distribuzione esclusiva con la Fifth Avenue, negozio al dettaglio Hickson Inc. Nel mese di febbraio 1924, l’Vionnet New York Salon apre a Hickson e viene presentata una collezione esclusiva di abiti. Nel 1925, Vionnet & Cie è la prima casa di moda francese ad aprire una filiale a New York: Madeleine Vionnet Inc., con sede in 661 Fifth Avenue . Nel salone erano ventudi capi  ‘one-size-fits-all’ con orli non finiti, per essere regolati e adattarli a singole clienti. Vionnet ha anche prodotto modelli ready-to-wear (pronti da indossare) per US all’ingrosso. Probabilmente la prima collezione di prêt-à-porter, mai realizzato da Parigi haute couture, dove i capi recavano un’etichetta firmata da Madeleine Vionnet insieme a “Repeated Original” come nome del marchio. Durante questo periodo, in Francia, Vionnet apre un salone nel Grand Casinò di Biarritz e nel 1925, la casa lancia il suo primo profumo in edizione limitata che comprende quattro fragranze di nome in ordine alfabetico: ‘A’, ‘B’, ‘C’ e ‘D’. La bottiglia geometrica viene progettata da Boris Lacroix mentre il profumo è realizzato in collaborazione con la Casa di Coty .
Nel 1927, Vionnet apre una scuola all’interno della sua casa di moda per insegnare apprendisti selezionati nella realizzazione dei vestiti sul taglio a sbieco. Nel 1929, Vionnet porta alla creazione di una nuova associazione anticopyist, il PAIS, diretto da Armand Trouyet, amministratore delegato di Vionnet & Cie.
Nel 1932, la casa acquista un nuovo edificio di cinque piani a 50, Avenue Montaigne alloggiamento 21 workshop insieme ad una clinica (dotato di entrambi i medici e dentisti) e una palestra. In questo momento, la casa impiega 1.200 sarte. Vionnet è stata una delle più importanti case di moda parigine del 1930. Quando la seconda guerra mondiale si avvicinava, una riorganizzazione della casa era contemplata. Alla fine, Vionnet ha deciso di chiudere la sua casa. Il 2 agosto, 1939, Madeleine Vionnet mostra la sua collezione d’addio.
Madeleine Vionnet aveva 63, quando, nel 1939, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, chiude Vionnet, la sua casa di moda, con la quale, per 27 anni, aveva sviluppato molti dei concetti e delle strategie creative e commerciali che ancora oggi , caratterizzano il sistema della moda. Ha fondato la sua maison a Parigi, nel 1912, imprimendo il mondo della couture con il suo approccio totalmente innovativo, le sue abilità sartoriali e il perfetto equilibrio tra sperimentazione ed eleganza glio a sbieco, “coup en bias”” – che ha protetto dalle imitazioni con un diritto d’autore e documenti di autenticità. Definita regina dei drappeggi, che realizza con lunghi tagli di crêpe, crêpe de chine, gabardine e raso su manichini, di 80 centimetri – la metà delle dimensioni di un corpo medio – Madeleine Vionnet è stata una promotrice in quella rivoluzione che, a partire dagli anni ’20, ha modernizzato abbigliamento femminile. Liberato il corpo femminile da body e corsetti, rendendo le personalità delle donne, il loro benessere e i loro sogni il centro della moda. Traendo ispirazione dall’arte greca, ha creato capi che si aggrappavano alla forma del corpo, con una fluidità che ha fatto eco i suoi movimenti, nella convinzione che i vestiti devono assumere la personalità della persona di chi li indossa. In realtà, lei avrebbe detto, “when a woman smiles, then her dress should smile too“.
Nel 1952, anni dopo la chiusura della sua casa, Madeleine Vionnet dona la maggior parte dei suoi disegni agli archivi del UFAC (oggi parte del Musée de la Mode et du Textile di Parigi) tra cui 120 abiti dal 1921 al 1939.
Nel 1988, il marchio Vionnet viene acquistata dalla famiglia Lummen. La famiglia ha mantenuto un approccio di low profile, evitando nuove collezioni moda e concentrandosi su accessori e nuovi profumi (lancio di “Madeleine Vionnet” nel 1996 e “MV” nel 1998).
Nel luglio 2006, dopo anni di speculazioni, Arnaud de Lummen, amministratore delegato della casa, annuncia un ritorno sulla scena della moda, promettendo “un approccio unico e genuino per portare avanti la visione Vionnet” e non un semplice risveglio. Sophia Kokosalaki, al culmine della sua fama, viene nominata Creative Director della casa.  Una collezione di abbigliamento, Spring/Summer 2007, è il debutto ufficiale del ritorno della maison; la prima collezione di abbigliamento Vionnet a 67 anni. La collezione viene presentata al pubblico nel dicembre 2006, nell’ambito dell’edizione americana di Vogue . Da inizio 2007, questa prima collezione Vionnet diventa disponibile esclusivamente nell’ atelier di Parigi e all’interno di Barneys New York, flagship store negli Stati Uniti.  Sophia Kokosalaki progetta una raccolta per l’etichetta ma nel maggio del 2007 viene sostituita da Marc Audibet.
Marc Audibet, nominato consulente artistico, presenta la sua sola ed unica collezione per la casa nel mese di ottobre 2007. Nella sua revisione della raccolta, Suzy Menkes , fashion editor della International Herald Tribune, dichiara: “Audibet ha profondamente capito l’essenza di Madeleine Vionnet. ”  Dal 2008, Vionnet collabora con un pool di designers, senza rivelare la loro identità. Arnaud de Lummen, detto Women’s Wear Daily, voleva che l’attenzione della espansione del marchi non doveva essere sulla fama dei suoi progettisti: “Vionnet non ha bisogno di essere associato con il nome di un designer, è una istituzione.” Per sostenere tale espansione, de Lummen, avvicina diversi investitori e uno di loro, Matteo Marzotto. 
Dal 2006 al 2008, Vionnet si stabilisce a 21, Place Vendôme negli ex locali di Louise Chéruit e Elsa Schiaparelli .  Vionnet ha coinvolto partner storici della casa, come la moda ricamatrice Maison Lesage .
In data 24 febbraio 2009, Matteo Marzotto ha annunciato l’acquisizione del marchio  e la creazione di una struttura nuova e indipendente a Milano dove Vionnet è ora attiva. Matteo Marzotto, ex Direttore Generale e Presidente di Valentino SpA , è uno degli eredi della Marzotto Group, un potente gruppo tessile con sede in Italia dal 1836. Rodolfo Paglialunga, ex da Prada, diviene il nuovo direttore creativo della casa, introducendo la sua prima collezione nel mese di ottobre 2009. Nel settembre del 2011,  annuncia che Vionnet ha come Direttori Creativi le sorelle gemelle Barbara e Lucia Croce, in sostituzione di Rodolfo Paglialunga. Sotto la guida di Marzotto la lista di celebrità, che vestono Vionnet, aumenta e includono nomi  come Zoe Saldana, Diane Kruger , Madonna , Natalie Portman , Carey Mulligan , Emma Watson , Hilary Swank , Marion Cotillard , Catherine Zeta-Jones  e Cameron Diaz .
Nel maggio 2012, donna d’affari russa Goga Ashkenazi acquista una quota di maggioranza nel settore dell’azienda, prima di prendere il pieno controllo del marchio, nel novembre dello stesso anno. Da agosto 2012, Ashkenazi ha sostituito le sorelle Croce e assunse la creative direction del marchio. Nel mese di ottobre 2012, ha festeggiato i 100 anni del marchio con una demi-couture collection che rende omaggio al design di Vionnet.
Ai primi di gennaio 2014, Vionnet ha annunciato di aver collaborato con  Hussein Chalayan per la progettazione di linea di demi-couture del marchio. Una prima esposizione ha avuto luogo il 21 gennaio 2014. Allo stesso tempo, Vionnet lancia una campagna pubblicitaria girata da Jean-Paul Goude (graphic designer , illustratore , fotografo e pubblicitario regista francese).
Autore: Lynda Di Natale Fonte: vionnet.com e web
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