Recensione a caldo della Serie Broken World di Kate L. Mary
Sarà colpa delle temperature bollenti, non lo so, ma mi sentivo proprio in vena di qualche recensione a caldo. E tra gli ultimi libri che ho letto figurano i romanzi di questa serie zombie che, nonostante io non ami gli zombie, mi ha comunque colpito.
La serie è inedita in italiano ed è formata da 6 libri, più un settimo che è una specie di spin off e un ottavo che è una specie di sequel ambientato anni dopo la serie. Io qui in questa sede vi parlerò solo della serie principale di sei libri.
1. Broken World
2. Shattered World
3. Mad World
4. Lost World
5. New World
6. Forgotten World
Link: Link: https://amzn.to/3O1ermD
Trama: Quando un virus mortale si diffonde nel paese, Vivian Thomas parte per la California nella speranza di vedere la figlia che ha dato in adozione. Poi la sua macchina si guasta e lei si trova di fronte a una scelta. Arrendersi o accettare un passaggio da due fratelli che sembrano dei poco di buono: Angus e Axl. Vivian sa che l'offerta comporta dei rischi, lei è una donna sola e attraente perchè faceva la spogliarellista di lavoro e loro sono due uomini robusti, ma è pronta a tutto pur di raggiungere sua figlia, perciò accetta e sarà la sua salvezza. Il virus si sta diffondendo in mdo fulmineo e quando il gruppo arriva in California, la maggior parte della popolazione è stata spazzata via. ma il peggio è che poco dopo i morti iniziano a tornare in via come zombie. Vivian e gli altri si rendono conto che la mancanza di elettricità o acqua corrente è l'ultimo dei loro problemi, ma anche che avere avuto una vita dura da bassifodi ha preparto sia lei che i fratelli a quanto li aspetta: un mondo pericoloso senza più regole. Ora Vivian deve capire come essere madre nelle circostanze più spaventose, far fronte agli sbalzi d'umore aggressivi di Angus e risolvere la sua crescente attrazione per il fratello minore Axl. Durante la ricerca di un posto sicuro dove andare, raccolgono un pomposo miliardario che potrebbe essere la risposta a tutti i loro problemi. Fidarsi di lui significa addentrarsi nel deserto del Mojave e possibilmente rischiare la vita, ma con le strade invase e nessun altro a cui rivolgersi, sembra che potrebbe essere la loro unica possibilità di sopravvivenza.
Punti a favore della serie:
1. Nonostante il tema zombie qui sia trattato in modo classico non risulta comunque banale, e viene dosato bene, non è mai troppo, anzi sono più gli umani che gli zombie qui a fare paura spesso.
2. I personaggi non sono mai troppo buoni, troppo perfetti, troppo eroi, troppo positivi o troppo negativi, ma hanno molte sfumature sia di bianco che di grigio, nessuno è del tutto buono o del tutto cattivo, tutti hanno difetti, tutti si scoraggiano, tutti si deprimono, tutti si incavolano. Non ci sono eroi qui, come è normale in circostanze così estreme l’egoismo regna spesso sovrano, anche se vorrebbero loro stessi che non fosse così.
3. La scrittura non è male, semplice, scorrevole, forse alcune scene sono un po troppo telefonate e i pensieri di lacuni personaggi poco coerenti a ratti, ma nulla di grave.
Punti a sfavore della serie:
1. Il fatto che la serie non contenga eroi o personaggi particolarmente eroici o generosi o carismatici un po si fa sentire. La loro assenza è realistica, ma un po’ deprime perchè in tali circostanze tutti vorrebbero degli eroi o personaggi positivi a controbilanciare la disperazione del momento, ma qui non si fanno sconti e alla lunga il lettore si deprime pure lui. Anche la storia d’amore principale, che comunqe non è super centrale alla storia, non è poi così positiva viste le circostanzee non mi ha mai convinto del tutto.
2. Meglio non affezionarsi ai personaggi siete avvertiti anche se sembrano importanti l’autrice non risparmia quasi nessuno.
3. le ambientazioni non sono male ma non sono super approfondite quando in alcuni casi sarebbe utile lo fossero. Alcune cose vengono introdotte ma non spiegate mai bene.
A volte sembrava quasi che l’autrice dopo averci mostrato un lato positivo di un personaggio dovesse per forza smontare il nostro entusiasmo mostrandoci subito un suo lato negativo e i lati negativi in quasi tutti i personaggi superavano i lati positivi, ma nel complesso la serie è comunque scritta bene e specie il secondo libro è molto bello, il mio preferito tra tutti, perciò se siete in cerca di una lettura post apocalittica con zombie che non sia troppo assurda o stupida o banale o stereotipata o splatter e sapete leggere in inglese, ve la consiglio veramente. Secondo me se siete fan della serie THE WALKING DEAD dovrebbe piacervi. Inoltre la serie non manca di citare anche famosi film con zombie.
2 notes
·
View notes
LA CANZONE DI ANGUS IL VAGABONDO -THE SONG OF WANDERING AENGU
William Butler Yeats
Fu così che al bosco andai,
chè un fuoco in capo mi sentivo,
un ramo di nocciolo io tagliai
ed una bacca appesi al filo.
Bianche falene vennero volando,
e poi le stelle luccicando,
la bacca nella corrente lanciai
e pescai una piccola trota d'argento.
Quando a terra l'ebbi posata
per ravvivare il fuoco assopito,
qualcosa si mosse all'improvviso
e col mio nome mi chiamò.
Una fanciulla era divenuta,
fiori di melo nei capelli,
per nome mi chiamò e svanì
nello splendore dell'aria.
Sono invecchiato vagabondando
per vallate e per colline,
ma saprò alla fine dove e`andata,
la bacerò e la prenderò per mano;
cammineremo tra l'erba variegata,
sino alla fine dei tempi coglieremo
le mele argentee della luna,
le mele dorate del sole.
WENT out to the hazel wood,
Because a fire was in my head,
And cut and peeled a hazel wand,
And hooked a berry to a thread;
And when white moths were on the wing,
And moth-like stars were flickering out,
I dropped the berry in a stream
And caught a little silver trout.
When I had laid it on the floor
I went to blow the fire a-flame,
But something rustled on the floor,
And some one called me by my name:
It had become a glimmering girl
With apple blossom in her hair
Who called me by my name and ran
And faded through the brightening air.
Though I am old with wandering
Through hollow lands and hilly lands,
I will find out where she has gone,
And kiss her lips and take her hands;
And walk among long dappled grass,
And pluck till time and times are done
The silver apples of the moon,
The golden apples of the sun.
6 notes
·
View notes
A chegada de Angus e Bride
The Coming of Bride de John Duncan
Durante todo o longo inverno Beira mantinha em cativeiro uma linda jovem princesa chamada Bride. Ela tinha ciúmes da beleza de Bride, então deu-lhe roupas esfarrapadas para vestir, e colocou-a para trabalhar entre os criados na cozinha de seu castelo na montanha, onde a garota tinha que realizar as tarefas mais cruéis. Beira a repreendia continuamente, criticando tudo o que ela fazia, e a vida de Bride tornou-se muito miserável.
Um dia Beira deu à princesa um velo marrom e disse: “Você deve lavar esse velo no riacho até ficar totalmente branco”.
Bride pegou o velo e saiu do castelo, começando a lavá-lo em um lago abaixo de uma cachoeira. Durante todo o dia ela trabalhou, mas sem nenhum sucesso. Ela achou impossível tirar a cor marrom da lã.
Ao anoitecer, Beira repreendeu a menina e disse: "Você é uma atrevida inútil. O velo está tão marrom como quando eu te dei."
Bride disse: “Durante todo o dia lavei-o no lago abaixo da cachoeira da Pedra Vermelha”.
“Amanhã você deve lavá-lo novamente”, disse Beira; "e se não lavar até ficar branco, você continuará lavando no dia seguinte, e todos os dias depois disso. Agora vá embora e faça o que eu mandei."
Foi uma época triste para Bride. Dia após dia ela lavava o velo, e parecia-lhe que se continuasse lavando até o fim dos tempos, a lã marrom nunca se tornaria branca.
Certa manhã, enquanto ela lavava a roupa, um velho de barba grisalha se aproximou. Ele teve pena da princesa, que chorava lágrimas amargas em seu trabalho, e falou com ela: "Quem é você e por que está triste?"
Disse a princesa: "O meu nome é Bride. Sou cativa da Rainha Beira e ela ordenou-me que lavasse este velo marrom até ficar branco. Infelizmente isso não pode ser feito."
“Sinto muito por você”, disse o velho.
"Quem é você e de onde você vem?" perguntou Bride.
“Meu nome é Pai Inverno”, disse o velho. "Dê-me o velo e eu o deixarei branco para você."
Bride deu ao Pai Inverno o velo marrom e, depois de sacudi-lo três vezes, ele ficou branco como a neve.
O coração de Bride imediatamente se encheu de alegria e ela exclamou: "Querido Pai Inverno, você é muito gentil. Você me poupou muito trabalho e tirou minha tristeza."
Pai Inverno devolveu o velo à Princesa Bride com uma das mãos, e ela o pegou. Então ele disse: “Pegue também o que tenho na outra mão”. Enquanto falava, ele deu a ela um monte de snowdrops brancos e puros. Os olhos de Bride brilharam de alegria ao contemplá-los.
Disse o Pai Inverno: "Se Beira te repreender, dê-lhe estas flores, e se ela perguntar onde você as encontrou, diga-lhe que elas vieram dos verdes e farfalhantes bosques de abetos. Diga-lhe também que o agrião está brotando nas margens dos riachos, e que a nova grama começou a brotar nos campos."
Tendo falado assim, Pai Inverno despediu-se da princesa e foi embora.
Bride regressou ao castelo da montanha e colocou o velo branco aos pés de Beira. Mas a velha rainha mal olhou para ele. Sua atenção estava fixada nos snowdrops que Bride carregava.
"Onde você encontrou essas flores?" Beira perguntou com raiva repentina.
Bride disse: "Os snowdrops agora estão crescendo nos verdes e farfalhantes bosques de abetos, o agrião está brotando nas margens dos riachos e a nova grama está começando a brotar nos campos."
"Más são as notícias que você me traz!" Beira chorou. "Saia da minha vista!"
Bride se virou, mas não com tristeza. Uma nova alegria invadiu o seu coração, pois sabia que o inverno selvagem estava a passar e que o reinado da Rainha Beira chegaria em breve ao fim.
Enquanto isso, Beira convocou suas oito servas bruxas e falou com elas, dizendo: "Cavalguem para o norte e cavalguem para o sul, cavalguem para o leste e cavalguem para o oeste, e eu cavalgarei também. Golpeiem o mundo com geadas e tempestades, para que nenhuma flor desabroche e nenhuma folha de grama sobreviva. Estou travando uma guerra contra todo crescimento.
Depois de ela ter falado isso, as oito bruxas montaram nas costas de cabras peludas e cavalgaram para cumprir suas ordens. Beira também avançou, segurando na mão direita seu martelo mágico. Na noite daquele mesmo dia, uma grande tempestade açoitou o oceano com fúria e trouxe terror a todos os cantos da terra.
Agora, a razão pela qual Beira mantinha Bride prisioneira era porque seu filho mais belo e querido, cujo nome era Angus-o-Eterno-Jovem, tinha se apaixonado por ela. Ele foi chamado de "o Sempre Jovem" porque a idade nunca chegou perto dele, e durante todo o inverno ele viveu na Ilha Verde do Oeste, que também é chamada de "Terra da Juventude".
Angus viu Bride pela primeira vez em um sonho e, quando acordou, falou com o Rei da Ilha Verde, dizendo: "Ontem à noite tive um sonho e vi uma linda princesa a quem amo. Lágrimas caíram de seus olhos e falei com um velho que estava perto dela e disse: 'Por que a donzela chora?' Disse o velho: 'Ela chora porque é mantida cativa por Beira, que a trata com muita crueldade.' Olhei novamente para a princesa e disse: 'De bom grado eu a libertarei.' Então acordei. Diga-me, ó rei, quem é esta princesa e onde devo encontrá-la?”
O Rei da Ilha Verde respondeu a Angus, dizendo: "A bela princesa que você viu é Bride, e nos dias em que você for o Rei do Verão ela será sua rainha. Disto sua mãe, a Rainha Beira, tem pleno conhecimento, e é seu desejo mantê-lo longe de Bride, para que seu próprio reinado possa ser prolongado. Fique aqui, ó Angus, até que as flores desabrochem e a grama comece a crescer, e então você libertará a bela Princesa Bride."
Angus disse: "Que bom pois sairei imediatamente para procurá-la."
“O mês do lobo (fevereiro) chegou”, disse o rei. " E incerto é o seu temperamento."
Angus disse: "Vou lançar um feitiço no mar e um feitiço na terra, e pedir emprestado para fevereiro três dias do mês de agosto."
Ele fez o que disse. Pegou emprestado três dias de agosto, e o oceano dormiu pacificamente enquanto o sol brilhava intensamente sobre as montanhas e os vales. Então Angus montou em seu corcel branco e cavalgou para o leste, para a Escócia, alcançando as montanhas Grampians ao amanhecer. Ele estava usando vestes de ouro brilhante, e de seus ombros pendia seu manto real carmesim, que o vento levantava e espalhava em resplandecente esplendor por todo o céu.
Um velho bardo olhou para o leste e, quando avistou o belo Angus, ergueu sua harpa e cantou uma canção de boas-vindas, e os pássaros da floresta cantaram com ele. E foi assim que ele cantou: -
Angus chegou - o jovem, o belo,
O deus de olhos azuis e cabelos dourados--
O deus que traz ao mundo
Esta manhã a promessa da primavera;
Que move os pássaros para cantar
Ele banha e desperta a violeta,
Ou a prímula macia na encosta íngreme,
Enquanto os botões são postos em sono fechado,
E neves brancas envolvem as colinas serenas,
Antes brilha o verde vívido do lariço
Pela floresta marrom e nua. Todos saúdam!
Angus, e que a tua vontade prevaleça...
Ele vem... ele vai... E por toda parte
Ele procura pela Princesa Bride.
Angus subiu e desceu pela terra, mas não conseguiu encontrar Bride em parte alguma. A bela princesa viu-o num sonho, porém, e soube que ele desejava libertá-la. Quando ela acordou, derramou lágrimas de alegria, e no lugar onde suas lágrimas caíram, brotaram violetas, e elas eram azuis como seus lindos olhos.
Beira ficou zangada quando soube que Angus estava à procura de Bride, e na terceira noite da sua visita ela provocou uma grande tempestade que o levou de volta à Ilha Verde. Mas ele voltou várias vezes e finalmente descobriu o castelo onde a princesa era mantida prisioneira.
Então chegou o dia em que Angus conheceu Bride em uma floresta perto do castelo. As violetas desabrochavam e as prímulas amarelas e suaves abriam os olhos maravilhadas para contemplar o príncipe e a princesa. Quando falavam entre si, os pássaros erguiam suas doces vozes cantando e o sol brilhava forte.
Disse Angus: "Linda princesa, eu vi você em um sonho chorando lágrimas de tristeza."
Bride disse: "Poderoso príncipe, eu te vi em um sonho cavalgando sobre montes e através de vales em beleza e poder."
Disse Angus: “Vim resgatá-la da Rainha Beira, que a manteve em cativeiro durante todo o inverno”.
Bride disse: “Para mim este é um dia de grande alegria”.
Disse Angus: “Será um dia de grande alegria para toda a humanidade depois disso.”
É por isso que o primeiro dia da primavera – o dia em que Angus encontrou a princesa – é chamado de “Dia de Bride”.
Através da floresta veio um belo grupo de fadas, que saudaram Bride como rainha e deram as boas-vindas a Angus. Então a Rainha das Fadas acenou com sua varinha e Bride se transformou. Tão rapidamente quanto o sol brilhante surge de trás de uma nuvem escura, espalhando beleza por toda parte, tão rapidamente Bride apareceu em novo esplendor. Em vez de roupas esfarrapadas, ela usava um manto branco adornado com lantejoulas de prata brilhante. Sobre seu coração brilhava um cristal em forma de estrela, puro como seus pensamentos e brilhante como a alegria que Angus lhe trazia. Esta joia é chamada de “a estrela-guia de Bride”. Seu cabelo castanho dourado, que descia até a cintura em cachos brilhantes, estava enfeitado com lindas flores primaveris – snowdrops, margaridas, prímulas e violetas. Azuis eram seus olhos, e seu rosto tinha a vermelhidão e a brancura da rosa selvagem de beleza incomparável e graça terna. Na mão direita ela carregava uma varinha branca e na esquerda uma cornucópia dourada.
O pintarroxo foi o primeiro pássaro da floresta a saudar Bride em sua beleza, e a Rainha das Fadas disse: "Sempre depois disso você será chamada de 'Pássaro de Bride'." À beira-mar, o primeiro pássaro que cantou de alegria foi o ostraceiro, e a Rainha das Fadas disse: "Depois disso você será chamado de 'Pajem de Bride'."
Então a Rainha das Fadas conduziu Angus e Bride ao seu palácio subterrâneo com telhado verde no meio da floresta. À medida que avançavam, chegaram a um rio coberto de gelo. Bride colocou os dedos no gelo e a Bruxa do Gelo gritou e fugiu.
Uma grande festa foi realizada no palácio da Rainha das Fadas, e foi a festa de casamento de Bride e Angus. As fadas dançaram e cantaram com alegria, e todo o mundo se emocionou a dançar e cantar com elas. Foi assim que surgiu o primeiro “Festival de Bride”.
"A primavera chegou!" os pastores gritaram; e levaram os seus rebanhos para as charnecas, onde foram contados e abençoados.
"A primavera chegou!" tagarelou o corvo e voou em busca de musgo para seu ninho. A gralha ouviu e seguiu atrás, e o pato selvagem surgiu do meio dos juncos, gritando: "A primavera chegou!"
Bride saiu do palácio das fadas com Angus e acenou com a mão, enquanto Angus repetia feitiços mágicos. Então a grama cresceu, e todo o mundo saudou Angus e Bride como rei e rainha. Embora não tenham sido vistos pela humanidade, a sua presença foi sentida em toda a Escócia.
Beira ficou furiosa quando soube que Angus havia encontrado Bride. Ela pegou seu martelo mágico e bateu no chão incessantemente até que ele ficou congelado como ferro novamente - tão forte que nenhuma erva ou folha de grama poderia continuar a viver em sua superfície. Terrível foi sua ira quando viu a grama crescendo. Ela sabia muito bem que quando a grama florescesse e Angus e Bride se casassem, sua autoridade desapareceria. Era seu desejo manter seu trono o maior tempo possível.
"Bride é casada, salve Bride!" cantavam os pássaros.
"Angus é casado, salve Angus!" eles cantaram também.
Beira ouviu o canto dos pássaros e chamou suas servas bruxas: "Cavalguem para o norte e cavalguem para o sul, cavalguem para o leste e cavalguem para o oeste, e façam guerra contra Angus. Eu cavalgarei também."
Suas servas montaram nas cabras peludas e seguiram em frente para cumprir suas ordens. Beira montou num corcel preto e partiu em perseguição de Angus. Ela cavalgou rápido e com força. Nuvens negras varreram o céu enquanto ela cavalgava, até que finalmente chegou à floresta onde a Rainha das Fadas morava. Todas as fadas fugiram aterrorizadas para o seu monte verde e as portas foram fechadas. Angus olhou para cima e viu Beira se aproximando. Ele pulou nas costas de seu corcel branco, colocou sua jovem noiva na sela à sua frente e fugiu com ela.
Angus cavalgou para oeste sobre as colinas e sobre os vales e sobre o mar, e Beira perseguiu-o.
Há uma ravina rochosa na ilha de Tiree, e o corcel preto de Beira saltou sobre ela enquanto perseguia o corcel branco de Angus. Os cascos do corcel preto fizeram um corte nas rochas e até hoje a ravina é chamada de “O Salto do Cavalo”.
Angus fugiu para a Ilha Verde do Oeste e lá passou dias felizes com Bride. Mas ele ansiava por regressar à Escócia e reinar como Rei do Verão. Repetidas vezes ele cruzou o mar; e cada vez que ele chegava à terra dos vales e montes, o sol brilhava e os pássaros cantavam alegremente para recebê-lo.
Beira levantou tempestade após tempestade para afastá-lo. Primeiro ela invocou o vento chamado "O Apito", que soprava alto e estridente e derrubou rápidas chuvas de granizo frio. Durou três dias e houve muita tristeza e amargura por toda a Escócia. Ovelhas e cordeiros foram mortos nas charnecas, e cavalos e vacas também morreram.
Angus fugiu, mas logo voltou. O próximo vento que Beira levantou para prolongar o seu reinado de inverno foi o "Vento de bico afiado" que se chama "Gobag". Durou nove dias, e toda a terra foi perfurada por ele, pois bicou e mordeu todos os cantos e recantos como um pássaro de bico afiado.
Angus voltou, e Beira levantou o vento turbulento que se chama "O Varredor". Suas rajadas rodopiantes arrancaram galhos das árvores em flor e flores brilhantes de seus caules. Durante todo o tempo em que soprava, Beira ficava batendo no chão com seu martelo mágico para impedir que a grama crescesse. Mas seus esforços foram em vão. A primavera sorria lindamente ao redor, e cada vez que ela se virava, cansada de seus esforços, o sol nascia em esplendor. As pequenas e modestas prímulas abriam as pétalas ao sol, surgindo em recantos aconchegantes que o vento "Varredor", não conseguia alcançar. Angus fugiu, mas logo voltou.
Contudo, Beira ainda não estava totalmente sem esperança. Seus esforços trouxeram o desastre para a humanidade, e as “Semanas de Magreza” começaram. A comida tornou-se escassa. Os pescadores não podiam aventurar-se no mar devido às tempestades de Beira e não conseguiam pescar. Durante a noite, Beira e as suas bruxas entravam nas casas dos humanos e roubavam as suas reservas de comida. Foi, de fato, um momento triste.
Angus ficou com pena da humanidade e tentou lutar contra as bruxas de Beira. Mas a feroz rainha levantou os "Vendavais de Queixa" para mantê-lo afastado, e eles se ventaram até a primeira semana de março. Cavalos e gado morreram por falta de comida, pois os ventos fortes derrubavam pilhas de forragem e as espalhavam pelos lagos e pelo oceano.
Angus, no entanto, travou uma luta feroz contra as servas bruxas e, por fim, expulsou-as para o norte, onde elas ficaram irritadas e furiosas.
Beira ficou muito alarmada e fez o seu último grande esforço para subjugar os Poderes da Primavera. Ela acenou com seu martelo mágico e atingiu as nuvens com ele. Para o norte ela foi em seu corcel preto, reuniu suas servas e as chamou, dizendo: "Cavalguem para o sul comigo, todas vocês, e arrasem com nossos inimigos."
Saindo do norte sombrio, elas cavalgaram em uma única matilha. Com elas veio a Grande Tempestade Negra. Parecia que o inverno havia retornado com força total e duraria para sempre. Mas até Beira e suas bruxas tiveram que descansar. Numa noite escura, elas se agacharam juntas na encosta de uma montanha e, quando o fizeram, uma súbita calma caiu sobre a terra e o mar.
"Ha! Ha!" riu a pata selvagem que odiava a bruxa. "Ha! Ha! Eu ainda estou viva, assim como meus seis patinhos."
"Tenha paciência, tagarela!", respondeu a bruxa. "Ainda não terminei."
Naquela noite, ela pegou emprestados três dias de Inverno, que não haviam sido usados, pois Angus já havia emprestado para o Inverno três dias de agosto. Os três espíritos dos dias emprestados eram espíritos da tempestade, e vieram para Beira montados em porcos pretos. Ela falou com eles, dizendo: "Há muito tempo vocês estão presos! Agora eu os libertei."
Um após outro, em cada um dos três dias que se seguiram, os espíritos saíram montados nos porcos pretos. Eles trouxeram neve, granizo e fortes rajadas de vento. A neve embranqueceu as charnecas e encheu os sulcos da terra arada, os rios subiram em enchentes e grandes árvores foram destruídas e arrancadas. Ovelhas e gado morreram e muitos seres humanos foram mortos em terra e afogados no mar.
O reinado de Beira estava agora chegando ao fim. Ela se viu incapaz de lutar por mais tempo contra o poder da nova vida que surgia em cada veia da terra. A fraqueza da extrema velhice tomou conta dela que desejou mais uma vez beber das águas do Poço da Juventude. Quando, numa manhã ensolarada de março, ela viu Angus cavalgando pelas colinas em seu corcel branco, arrasando suas ferozes servas diante dele, ela fugiu em desespero. Antes de partir, ela jogou seu martelo mágico debaixo de uma árvore de azevinho, e essa é a razão pela qual nenhuma grama cresce sob as árvores de azevinho.
O corcel preto de Beira seguiu para norte com ela em fuga. Ao saltar sobre o Lago Etive, deixou marcas de seus cascos na encosta de uma montanha rochosa, e o local é até hoje chamado de "Ferraduras". Ela não parou seu cavalo até chegar à ilha de Skye, onde encontrou descanso no cume do "Monte da velha esposa" (Ben-e-Caillich) em Broadford. Lá ela ficou sentada, olhando fixamente para o outro lado do mar, esperando até que o dia e a noite tivessem a mesma duração. Durante todo aquele dia ela chorou lágrimas de tristeza por ter perdido o poder e, quando a noite caiu, ela seguiu para oeste, atravessando o mar, até a Ilha Verde. Na madrugada do dia seguinte ela bebeu as águas mágicas do Poço da Juventude.
Naquele dia que tem a mesma duração da noite, Angus veio para a Escócia com Bride, e eles foram aclamados como rei e rainha dos seres invisíveis. Eles cavalgaram de sul para norte pela manhã e meio-dia, e de norte a sul à tarde e à noite. Um vento suave os acompanhava, soprando para o norte desde o amanhecer até o meio-dia, e para o sul desde o meio-dia até o pôr do sol.
Foi nesse dia que Bride mergulhou suas lindas mãos brancas nos altos rios e lagos que ainda retinham gelo. Quando ela fez isso, a Bruxa do Gelo caiu em um sono profundo do qual ela não conseguiu acordar até que o verão e o outono terminassem.
A grama cresceu rapidamente depois que Angus começou a reinar como rei. As sementes foram plantadas e o povo pediu à Bride que lhes concedesse uma boa colheita. Em pouco tempo toda a terra ficou linda com flores primaveris de todos os matizes.
Angus tinha uma harpa de ouro com cordas de prata e, quando tocava nela, jovens e donzelas seguiam o som da música pela floresta. Os bardos cantavam seus louvores e contavam que ele mandava beijos para os amantes e que quando eles se separavam para voltar para suas casas, os beijos se transformavam em pássaros invisíveis que pairavam em volta de suas cabeças cantando doces canções de amor e sussurravam lembranças queridas. Foi assim que um bardo cantou sobre ele:-
Quando soprou suavemente o vento sul sobre o mar,
Balbuciando a esperança primaveril e o orgulho de verão,
E o reinado áspero de Beira deixou de existir,
Angus, o Sempre Jovem,
O lindo deus do amor, o de cabelos dourados,
O de misteriosos olhos azuis,
Brilhava como a estrela da manhã entre
As estrelas que encolheram com medo
Quando o amanhecer proclamou o triunfo que ele compartilhou
Com Bride, a donzela incomparável.
Então ventos de doces violetas subiram e suspiraram,
Nenhuma conquista é comparada
Às alegrias transcendentes do Amor que nunca desaparecem.
A história da luta entre Angus e Beira é a história da luta entre o crescimento e a decadência, a luz e as trevas, o calor e o frio...
1 note
·
View note