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#aph lituania
cawe-sama · 1 year
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hAPPY BIRTHDAY TO MY FAVOURITE BOY EVER
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MY LOVELY MAN
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LIET MY GUYYYY 🇱🇹😩
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fuckyeah-hetalia · 8 months
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Status: Complete
Summary:
1982, Berlin. Gilbert and Tolys are navigating their turbulent teenage years when they are introduced to the Berliner underworld of drugs, clubs, and sex. The deeper they venture into this underworld, the more entangled they become in Berlin’s hell, and in each others’ ruined lives, until eventually, escape seems impossible. Loosely inspired by the classic German book Wir Kinder vom Bahnhof Zoo and by various 80s New Wave tracks.
Chapters: 16/16 Words: 134,278
Creator: prussiacide
Fandoms: Hetalia: Axis Powers
Rating: M
Warnings: Graphic Depictions of Violence, Rape/Non-Con
Relationships: Lithuania/Poland, Lithuania/Belarus, Lithuania & Prussia
Characters: Lithuania, Prussia
Tags: Alternate Universe - Human, Coming of Age, Heavy Angst, Drug Use, Drug Addiction, 1980s, Rape/Non-con Elements, this is pretty fucked to read so read if you like fucked up shit, im sorry to gil and tolys to all the suffering i put them through,sorry boys
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keikotwins · 3 years
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Thanks to chapter 385 of Hetalia World☆Stars for this new alignment chart.
235 notes · View notes
kyuhu · 3 years
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I’m once again drawing plotless cheesy lietpol comics because that makes me happy v.v
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lillystarreds · 3 years
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💗Happy Valentine’s Day💗
💗💗💗
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aphaestheticsforyou · 7 years
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|Nyo!Lithuania Aesthetic|
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disaster-fruit · 4 years
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Sometimes I remember these two are in love and I just 🥺🥺
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hetaaliajunk · 7 years
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What Hetalians binge watch:
“Castle”:
 Italy, Japan, Iceland, Ukraine, Belarus (They got each other hooked and honestly both have a celebrity crush on Esposito) Liechtenstein, Seychelles, Korea, Cyprus, Estonia, Egypt
“Elementary”:
 England, China, Finland, Russia, Romano, Belgium, Vietnam, Turkey, Netherlands, Switzerland, Bulgaria, Monaco, Latvia, Estonia, Cameroon     
“Game Of Thrones”:  
America, England, France, Canada, Iceland, Spain, Hungary, Hong kong, Portugal, Poland?, Romania, Cuba, Lithuania, Estonia, India 
“Supernatural”:
 America, Canada, Norway, Iceland, Hungary, Taiwan,  Hong kong. Poland!, Greece, Mexico, 
“Grimm”: 
Germany, Prussia (boy do these boys love this show!) Iceland, Sweden, Denmark, Austria, Luxembourg, Romania, Mongolia     
  “Merekat manor”: 
Australia and America (love binge watching together and constantly cry about Daisy)
Some are featured more than others and I based this list off of shows I watch/have watched. So if you disagree with my list and/or have a better show more designed for a character please add it!
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cawe-sama · 2 years
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I got nostalgic of aph family week 😔
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gwensparlour · 7 years
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Per l’iniziativa “Halloween Party – La Grande Zucca” a cura di Fanwriter.it!, che spammo anche qui.
Fanfic in italian, sorry for my English followers
Titolo: Il Lupo di Ferro
Rating: giallo
Personaggi: APH Lituania/Toris Laurinatis, APH Polonia/Feliks Lukiasewicz
Prompt/Traccia: A sa che non dovrebbe inoltrarsi nella foresta, di notte, con la luna piena. Ma ha visto B sparire oltre gli alberi ed è preoccupato/a. 
A cinque anni Toris aveva incontrato, il Lupo di Ferro, lo stregone che abitava nel cuore della foresta dove persino gli esploratori esperti perdevano la via. Lo aveva incontrato al limite del bosco, ora belva, ora uomo senza tempo coperto di pelli. Non avrebbe dimenticato quello sguardo severo. Il Lupo di Ferro popolava le leggende dei vecchi del villaggio. Si doveva rispetto al Lupo di Ferro. E si doveva temere la foresta. A otto anni la famiglia di Toris si era trasferita in città. Il ragazzo aveva frequentato l’università a Vilnius e trascorso due anni in America. La paura per la foresta, però gli era rimasta.
Feliks, purtroppo, non era dello stesso avviso. Toris gli aveva raccontato della foresta durante quello strano periodo in cui avevano cominciato ad essere una coppia senza sapere di esserlo. Feliks ne era rimasto affascinato - almeno per quei cinque minuti in cui era stato attento - tanto da insistere per visitarla di persona. Quando Feliks si fissava su una cosa, infine la otteneva. Erano anni che Toris non tornava al villaggio. La stazione più vicina distava due ore a piedi e c’era un solo bus, che passava due volte al giorno, alle cinque di mattina per raccogliere chi andava a lavorare e alle nove di sera, per riportarli indietro. Toris noleggiò un auto. “Siamo, tipo, in mezzo al nulla. E io sono tipo stufo” protestò Feliks dando dei calci annoiati al cruscotto. “Manca ancora qualche chilometro” cercò di blandirlo Toris. “E poi sei tu che hai insistito per venire.” Feliks sporse in fuori il labbro inferiore. “Questa macchina va davvero troppo piano.” E tossiva fumo nero dal tubo di scarico, singhiozzando di protesta quando Toris premeva appena di più sull’acceleratore. Sebbene gli fosse stato assicurata la completa affidabilità della vettura, iniziava a nutrire dei dubbi. Aveva appena formulato tale pensiero che l’auto tossì un’ultima volta prima di arrestarsi del tutto. I tentativi di riavviare il motore andarono a vuoto. Toris sospirò e Feliks pestò i piedi. Si trovavano nel punto in cui la strada cominciava a costeggiare la foresta, facendo una larga curva prima di piegare a est e offrire il villaggio alla vista. Se avessero tagliato per il bosco avrebbero accorciato notevolmente la via, ma nessuno aveva mai osato avanzare una simile proposta. Toris strinse il volante. Pur camminando a passo svelto non sarebbero comunque arrivati al paese prima di due ore. D’altra parte, trascorrere la notte in macchina non avrebbe cambiato il fatto che fossero in piena campagna e senza campo. “Ti va di cammina- “ Si era voltato per conoscere l’opinione di Feliks, solo per scoprire che l’altro era scomparso, mentre egli era tanto immerso nei propri pensieri da non sentire il rumore della portiera che si chiudeva. Oh, non andava bene, per nulla bene. Cercando di mantenere il sangue freddo, il giovane prese la propria torcia, la accese e la puntò sulla strada. Davanti a lui: nulla. Si girò per controllare alle spalle. Ancora nulla. Con una certa reticenza mosse il fascio di luce a sfiorare i confini della foresta, giusto in tempo per vedere una sagoma farsi strada tra i primi abeti. “Oh, Feliks.” Forse aveva deciso di cercare una scorciatoia. O magari aveva sentito un impellente bisogno di svuotare la vescica. Quali fossero state le ragioni, Feliks si era inoltrato nella foresta, mentre la luna piena sorgeva in cielo. Toris ricordava bene le raccomandazioni degli anziani. Bisogna stare lontani dalla foresta, soprattutto durante il plenilunio. Il Grande Lupo di Ferro mangia i bambini durante il plenilunio. E altri racconti del genere. La maggior parte serviva a mettere i più giovani a letto quando facevano i capricci e non volevano dormire, ma le testimonianze di ululati nel bosco erano troppe per essere ignorate. Il Lupo di Ferro faceva sentire la sua voce animale solo quando la luna si mostrava in tutto il suo splendore. Toris raccolse il proprio coraggio per muovere i primi passi verso la foresta e oltre i confine con la strada. Un manto di aghi e mischio copriva il terreno e qualche radice sporgeva tra i sassi, costringendo il giovane a muoversi con cautela, con la torcia puntata ai suoi piedi, per non inciampare. A tratti chiamava il compagno, quando non sbirciava preoccupato la luce lunare che argentava le fronde più alte. D’un tratto un grido acuto ruppe il silenzio. Toris vi riconobbe la voce di Feliks, coperta da ringhi e ululati e grugniti, mentre correva seguendo il suono. Corse con i rami che gli schiaffeggiavano la faccia. Corse tra tronchi così fitti da impedire il passaggio. Corse alla cieca, incespicando in un groviglio di radici mai toccate dall’uomo. Corse fino a trovarsi faccia a faccia con il lupo di ferro. Ai suoi piedi del lupo di ferro stava Feliks, coperto di sangue e apparentemente senza vita. Toris vide il Lupo di ferro chinarsi sul corpo del ragazzo. “No!” gridò allora, gettandosi in avanti con le mani protese verso la mascella della belva. Sentì le dita stringersi su un ciuffo di pelliccia grigia prima di essere sbattuto con violenza a terra. Una zampa premette sul suo petto quando il Lupo di Ferro avvicinò le fauci fetide al suo viso. Toris aveva iniziato a perdere le speranze quando l’animale arricciò il muso e gli sfiorò la fronte col naso umido. Per un istante Toris fu sommerso dai pensieri, dai ricordi della creatura, da un’intera esistenza vissuta tra uomo e bestia. Vide la macchia confusa di chi si era avventurato nella foresta per li incontrare la morte e seppe che quella sarebbe stata la sua fine se il Lupo di Ferro non avesse riconosciuto in lui il bambino che sedeva ai limiti del bosco. Toris non osò muoversi o distogliere lo sguardo o anche solo respirare finché il Lupo di Ferro non si fu allontanato. Solo allora, come uscendo da un gelido torpore, corse da Feliks che stava rinvenendo. Per fortuna le sue ferite erano meno gravi del previsto. Si inginocchiò per sollevarlo tra le sue braccia - non sembrava, ma Toris era forte. “Andiamo a casa.” La foresta si aprì al suo passaggio.
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tiras-hetalianas · 8 years
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Una pequeña bendición para el solitario
Ver post de  APHヘタリア:Toxic Allies
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保護しました => Guardada
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一人ぼっちのあなたへ => Para ti que estás solo
ささやかな祝福を        = > Una pequeña bendición 
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Artista:�� 紅茶眉(Blacktea) Ver publicación orginal
Traducción: Keiscy-Van
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