Tumgik
#autoctona
anexcoyotl · 10 months
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les comparto un extracto de mi primer material. 
(❂ Nexcóyotl ❂)
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germanmoreira · 1 year
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#ecfa #estacion #cria #fauna #autoctona #cerro #pandeazucar #cerropandeazucar #piriapolis #uruguay https://www.instagram.com/p/ClrmhP7vkzd/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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sufranstevens · 11 months
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ive got my own personal humidity detector right here in my room: when its been too humid for too long, the door from my room expands and if i close it i get stuck in my room. Roomstuck if you will. And i literally cant get out unless someone from the outside opens it for me
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unfilodaria · 1 year
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Che poi uno che si impasticca può sentirsi a un rave anche sparando a tutto volume “siamo I Watussi”… sempre musica di merda è
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fridagentileschi · 3 months
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MULTICULTURALISMO e INTEGRAZIONE: assurda contraddizione in termini (di Helmut Leftbuster)
Se il multiculturalismo intende affermare un modello in cui diverse culture convivono come per magia nello stesso territorio a prescindere dalla naturale spettanza di quel territorio medesimo alla sua originaria popolazione autoctona, significa che altri, da altre terre, sono venuti ad occupare indebitamente quel delimitato spazio (nazionale) che la Costituzione consacra come “sovrano“. E quindi:
a) i MULTICULTURALISTI sono dei FILO-COLONIALISTI post litteram, poiché negano la sacertà dei confini politici e naturali di un paese e del suo popolo.
b) i MULTICULTURALISTI auspicano l’avvento del MULTICULTURALISMO solo nei territorii europei, dal momento che nessuno parla mai di calate di islandesi in Arabia Saudita, o di tedeschi in Cina. Quindi applicano (forzosamente e senza alcuna considerazione per il parere degli indigeni) un modello ideologico e parziale basato il più delle volte su un distorto e mendace spirito pauperista del tutto mal riposto.
c) i MULTICULTURALISTI blaterano sempre e contestualmente di INTEGRAZIONE: ma se MULTICULTURALISMO significa coesistenza di culture diverse in un medesimo spazio limitato, chi dovrebbe integrare chi? Chiunque riuscisse ad “integrare” l’altro spingerebbe verso uno sbilanciamento mono-culturale che snaturerebbe il significato stesso del “multi”, sia che a sbilanciare fossero gli ospiti sia che fossero i padroni di casa; quindi, quella dell’integrazione è solo una ciancia per infiocchettare in qualche modo un concetto subdolo e palesemente contro-natura; un concetto senza senso.
E quando non c’è senso non c’è ragione, e senza la ragione non può esserci diritto.
HELMUT LEFTBUSTER
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instabileatrofia · 7 months
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Mi ricordo il filobus che passava in via Martorelli ed io ero microscopico in quel mondo di mura annerite dalla fuliggine di una città che era dimenticata e fuori da qualsiasi passaggio per qualsiasi direzione.
Che per contrasto a tutto quel grigio con mediocri aspirazioni di nero, per andare a scuola ci mettevano pullover blu su camicia blu, col papillon giallo. E tutto questo sembrava loro normale. Le bambine, sembravano tanti angeli candidi nel grembiulino bianco, l' immancabile molletta su un lato dei capelli, il colletto di pizzo colorato.
I regali, che siano d'oro, alla maestra a fine anno, da un plotone di morti di fame che erano la maggior parte delle nostre famiglie.
Gente di altrove, molti altrove.
Un bel cazzo di bordello, la maestra piemontese e bigotta ed alcuni compagni che ancora a stento parlavano italiano. I cocchi della maestra, quelle tre o quattro creature da WWF che per puro caso erano di origine autoctona, poi tutti "noialtri", cosa che ai tempi non mi era troppo chiara, dal momento che parlavo solo e perfettamente italiano.
Rubavo le Bic in drogheria.
Anche la Bic era un lusso, un sogno, abituati alla Corvina, penna di merda vera.
L.
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viendiletto · 4 months
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Il Consiglio della Minoranza accusa la Regione Istriana: «Svilite storia e memoria della componente italiana»
Pola. Un duro atto d’accusa nei confronti della Regione Istriana, colpevole d’ignorare sistematicamente richieste e proposte avanzate per valorizzare la componente identitaria italiana presente nella penisola. A sferrarlo è stato il Consiglio della Minoranza italiana autoctona che, nel corso dell’ultima riunione del 2023 organizzata a Fasana, ha denunciato i troppi silenzi delle autorità. A farne le spese alcuni progetti particolarmente sentiti dagli italiani in Istria, come l’intitolazione del nuovo ospedale di Pola al dottor Geppino Micheletti, l’eroe di Vergarolla.
Come noto, nell’esplosione di residuati bellici del 18 agosto 1946 sulla spiaggia di Vergarolla a Pola, morirono oltre 100 bagnanti e quell’episodio fece scattare l’esodo degli Italiani. Quel giorno Micheletti era di turno al reparto chirurgia e continuava a operare i feriti che arrivavano in continuazione, nonostante avesse saputo che nella strage erano morti i suoi due figlioletti e altri familiari. Ecco dunque che dare il suo nome all’ospedale ancora fresco di inaugurazione viene ritenuto atto dovuto. Eppure l’autorità regionale non ha mai dato risposta non solo al Consiglio della Minoranza, ma neanche all’Unione Italiana che aveva approvato una mozione ad hoc nella riunione del dicembre 2021 a Buie. Ora sembra che tale battaglia sia definitivamente persa visto che dal primo gennaio l’ospedale di Pola rientrerà nelle competenze dello Stato per cui la Regione non avrà più voce in capitolo.
Va ricordato che il citato Consiglio è un organismo contemplato dalla Legge sulla Tutela delle minoranze nazionali in Croazia, quindi è un ente differente rispetto all’Unione Italiana che è invece l’associazione rappresentativa di tutti gli Italiani rimasti, residenti in Croazia e Slovenia. Però le loro finalità sono simili: la tutela degli Italiani sul territorio del loro insediamento storico.
Come constatato a Fasana, l’autorità regionale è rimasta e rimane sorda anche ad altre richieste. Una riguarda l’esodo e le foibe. È stato chiesto che a livello regionale venisse istituita una data a ricordo del grande esodo degli Istriani, che in maggioranza furono Italiani e che una delle numerose foibe venga scelta come simbolo di quella pagina dolorosa di storia in modo che i discendenti delle vittime ed altre persone possano portare lì un fiore.
L’ultima richiesta riguarda la canzone solenne Krasna zemljo (Terra Magnifica) dell’Istria che viene intonato nelle celebrazioni importanti. Ebbene nel testo si esalta la componente nazionale croata dell’Istria mentre quella italiana viene totalmente ignorata. Per cui si chiede di rimediare, considerato che ufficialmente l’Istria è regione bilingue, con la lingua italiana parificata al croato. Di lì a richiedere di un nuovo incontro chiarificatore con il governatore Boris Miletić per arrivare a una soluzione.
Valmer Cusma
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abatelunare · 2 months
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Ragni e minestroni
Il nido del ragno è un horroraccio in salsa autoctona, che mischia nel calderone svariati ingredienti pescati qua e là. Mi piacerebbe parlarne bene, dato che adoro il nostro cinema di genere degli anni Ottanta. Ma non posso. Intanto perchè detesto i ragni (anche se il mio supereroe preferito è proprio l'Uomo Ragno). E poi la storia sa di già visto. Un cciovane studioso di religione va a Budapest per completare un progetto relativo a un inquietante culto religioso che pare sia vivo e pure vegeto. Mal gliene incoglierà, perché gli adepti - tra cui una vezzosa donzella che se lo scopa a dovere - gli faranno fare una brutta fine. La vicenda, oltre a non essere originale, è abbastanza prevedibile. E gli effetti speciali sono tali da far esclamare allo spettatore: non può essere se non un film italiano... Il finale, oltre a grondare presagi di imminente Apocalisse, è anche esageratamente urlato. Confesso di essere contrariato. Se perfino il passato mi tradisce, io cosa ghezzo mi guardo?
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colonna-durruti · 5 months
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Potere al popolo
🔴PERCHE' POTERE AL POPOLO NON ERA IN PIAZZA IERI ALLA MANIFESTAZIONE "CONTRO L'ANTISEMITISMO" A PIAZZA DEL POPOLO? PER NOI RIFIUTARE L'ANTISEMITISMO OGGI VUOL DIRE ESSERE AL FIANCO DEL POPOLO PALESTINESE.
Vogliamo essere chiari. Rifiutare, oggi, concretamente, l'antisemitismo, vuol dire essere solidali con il popolo palestinese.
E chi, come Salvini, Tajani e La Russa, ma anche Schlein e Conte, ha manifestato ieri spalla a spalla "contro l'antisemitismo" sotto la bandiera di uno stato genocida come Israele, sta in realtà fomentando l'odio razziale nelle nostre società.
Partiamo dalla definizione più semplice, quella di antisemitismo. Essa è "l'avversione nei confronti dell'ebraismo, maturatasi in forme di persecuzione o addirittura di mania collettiva di sterminio da una base essenzialmente propagandistica, dovuta a degenerazione di pseudoconcetti storico-religiosi o a ricerca di un capro espiatorio da parte di classi politiche impotenti". E' l'odio per gli ebrei in quanto ebrei.
Se una lezione ci ha lasciato l'Olocausto, è quella di non ripetere la disumanizzazione di una etnia o di una religione in quanto tali, facendone un capro espiatorio da abbattere e sterminare. Tanto Zygmunt Bauman, quanto Hannah Arendt (autrice quest'ultima non a caso per lungo tempo osteggiata dalla stessa cultura israeliana) hanno dimostrato che lo sterminio degli ebrei ad opera dei nazifascisti non sia stata una parentesi diabolica della nostra modernità burocratica, ma una sua conseguenza diretta, che rischia di ripetersi in forme diverse.
La sostanza di ciò che è avvenuto agli ebrei nel corso del Novecento, si sta riproducendo oggi in forme diverse in quel fazzoletto di terra che è la Palestina ai danni degli arabo-palestinesi, e ciò da almeno 75 anni. Il sionismo, alla base della fondazione dello Stato di Israele, è infatti una corrente politica dell'ebraismo europeo che nasce alla fine dell’800 in piena epoca coloniale e che teorizza la fondazione di uno stato ebraico, Israele appunto, nella regione della Palestina storica.
Il sionismo non solo immagina, ma pratica questo processo, a partire dagli inizi del 900, intensificandolo mentre la Palestina era sotto controllo britannico. Nei fatti, quello che il movimento sionista ha realizzato in Palestina in alcuni decenni - precedenti alla seconda guerra mondiale e all’Olocausto - è la colonizzazione di una terra che gli scritti sionisti pretendono “vuota”, o abitata da rozzi e inferiori arabi (come sempre accade nel contesto di una colonizzazione).
E' su questa base che è nato lo Stato di Israele. Un progetto che da prima della sua nascita ha goduto dell'assenso del colonialismo occidentale e in particolare anglosassone, il quale, mentre in Europa non muoveva un dito per contrastare le pericolosissime ondate antisemite che vi prendevano piede, aveva bisogno di un alleato in Medio Oriente per contrastare le legittime aspirazioni nazionali e anticoloniali delle masse arabe.
Scrive Ilan Pappe che “Il concetto di “transfer” era ed è profondamente radicato nel pensiero politico sionista” così come la “connessione tra sionismo e colonialismo” e “ l'idea di un'economia esclusivamente ebraica". Dal 1948 in poi l'espansione israeliana è esplosa, dell’esproprio di terre e risorse a danni dei palestinesi, della cacciata di 800.000 arabi dalla regione (oggi sono 6 milioni i profughi palestinesi che non hanno diritto a tornare nella propria terra, alle proprie case).
Il sionismo è anche l’ideologia che copre e legittima questo movimento - ormai vecchio di quasi un secolo - di espulsione ed espropriazione fatto sulla pelle dei palestinesi, lo stato di apartheid di fatto in cui vivono gli arabi palestinesi e la pulizia etnica che continua imperterrita nel tentativo di sterminare la popolazione autoctona.
Esso si basa sulla continua vittimizzazione del carnefice: mentre occupa le terre palestinesi, uccide a sangue freddo in Cisgiordania, Israele ha bisogno di raccontare a sé e agli altri come la legittima resistenza del popolo palestinese, che è anche resistenza armata all'occupazione, sia guidata dall'odio "degli ebrei in quanto ebrei", cioè da antisemitismo, e non dal diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese che ne è esattamente l'opposto in quanto principio che riconosce a tutti i popoli pari dignità.
Israele ha bisogno di disumanizzare gli arabi e di equipararli ai nazisti, in un gioco di specchi pericoloso, che ha effetti devastanti nelle società occidentali dove vivono milioni di stranieri e cittadini arabi o di origine araba.
L'illusione ottica che la propaganda israeliana spaccia per verità da decenni, e che era alla base della manifestazione di ieri, consiste appunto nel far coincidere il progetto sionista di colonizzazione della Palestina con l'essere ebrei tout court, e dunque di far coincidere la critica alla colonizzazione, ossia l'antisionismo, con l'odio per gli ebrei, ossia l'antisemitismo.
Noi invece vogliamo dirlo forte e chiaro. Chi oggi in Italia è più ferocemente a sostegno della politica coloniale e razzista di Israele, sono non a caso gli stessi à la Ignazio La Russa che hanno il busto di Mussolini in casa, ossia di colui che ieri ha contribuito a deportare e sterminare milioni di ebrei in tutta Europa. Sono gli stessi personaggi che ancora oggi covano o mantengono relazioni nemmeno tanto velate con personalità, correnti e gruppi apertamente antisemiti.
Le immagini di Schlein e Conte a braccetto con questa gente ci dicono solo di quanto il centrosinistra italiano sia succube dell'ultradestra e della politica estera USA, e di come ci sia un maledetto bisogno di far crescere una vera sinistra oggi, concretamente antirazzista e senza se e senza ma per il diritto all'esistenza, all'autodeterminazione e alla resistenza del popolo palestinese.
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rosesandalfazemas · 9 months
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The twin brother of Aurora~ :D Hope you like it!
HCS (spanish - english) below the cut!
-Si bien desde el 900 al 1000 DC fueron habitadas por vikingos y los pueblos originarios los Inuit, ancestros que comparte directamente con Matthew, y los nordicos e Inglaterra llegaron desde el S XIV, las primeras expediciones modernas comenzaron en el S XIX. -Sus países de influencia directa (sus "tutores") son Canadá, los nórdicos (Dinamarca, Finlandia, Islandia, Noruega Suecia), Rusia y Estados Unidos. -A diferencia de su hermana no tiene bandera actual ni nominal, pero en 1991 se declaró el Concilio Artico desde Estado Unidos, dándole una simbología propia, con el objetivo de preservar la geografía y el medio ambiente, en la responsabilidad de todos los tutores y países observadores. Más info: arcticportal.org/
FISICO:
-Sus ojos son iguales a Aurora, pero su pelo tiene la característica de las nubes iridiscentes o nacaradas que se ven con frecuencia en los polos (fenómeno conocido como irisación). -Habla suave y lento, pero tiene un humor más jocoso que Aurora, ya que el tuvo siempre habitantes humanos y está más acostumbrado a los viajes y las visitas. -Su aspecto tiene más rasgos asiáticos, por la permanencia histórica de los Inuit. -Si bien su fauna autoctona es escasa, hay muchas migraciones en las que se destacan el zorro ártico, el charrán artico y el oso polar (¡Sí, comparten a Kumajiro!).
SOBRENATURAL:
-Así como Aurora, su nombre es una opción. Viene de la etimología griega y significa "oso". Algunos países lo llaman de manera puntualmente diferente: por ejemplo, Heracles lo llama Calisto, referido a la mitología relacionada con la Osa Mayor. Por su lado, relacionado con la mitología súfi derivada del Islam, Sadik lo llama Jabal Qaf, "la montaña del Norte de los Nortes". Finalmente, Feliciano y Lovino lo llaman Rupes, refiriendo a la Rupes Nigra, la ascención máxima del alma peregrina, que aparece en la Divina Comedia de Dante Alghieri. -Sabe donde está Papa Noel (Santa Claus), pero es un secreto que guarda junto con Finlandia. Algunos dicen que es una metáfora de la pureza espiritual que conserva en sí mismo, y muchas religiones y mitos comparten esta idea.
-Datos curiosos:
-La única bandera que posee en sus geografía es la rusa, plantada en 2007. Los Yupik, gente de la siberia, llegó a mezclarse con algunos grupos Inuit en edades tempranas. -El 10 de abril de 2013, el argentino Juan Benegas llegó a pie al polo norte geográfico a partir de la base rusa Barneo, distante unos 170 km del objetivo. Fue acompañado por cinco rusos, un italiano y un belga. -Autora también tiene el Tratado Antártico, conformado por Argentina, Australia, Chile, Francia, Noruega, Nueva Zelanda y el Reino Unido. -Argentina llegó a plantar bandera finalmente en 2016, www.telam.com.ar/notas/201604/…
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Finally! It was a little more complex to make this OC because I had to read twice as much as with Aurora, but here it is! I hope you like it~
Some HCs:
-Although from 900 to 1000 AD they were inhabited by Vikings and the original Inuit peoples, ancestors that they share directly with Matthew, and the Norse and England arrived from the XIV century, the first modern expeditions began in the XIX century. -His countries of direct influence (his "tutors") are Canada, the Nordics (Denmark, Finland, Iceland, Norway, Sweden), Russia and the United States. -Unlike his sister, does not have a current or nominal flag, but in 1991 the Arctic Council was declared from the United States, giving it its own symbology, with the aim of preserving geography and the environment, under the responsibility of all guardians and observer countries. More info: arcticportal.org/
PHYSICAL:
-Her eyes are the same as Aurora's, but his hair has the characteristic of the iridescent or pearly clouds that are frequently seen at the poles (a phenomenon known as iridescence). -He speaks softly and slowly, but he has a more jocular humor than Aurora, since he always had human inhabitants and is more accustomed to travel and visits. -His appearance has more Asian features, due to the historical permanence of the Inuit. -Although its native fauna is scarce, there are many migrations in which the arctic fox, the arctic tern and the polar bear stand out (Yes, they share Kumajiro!).
SUPERNATURAL:
-Just like Aurora, his name is an option. It comes from the Greek etymology and means "bear". Some countries call it in a different way: for example, Heracles calls him Callisto, referring to the mythology related to. For his part, related to Sufi mythology derived from Islam, Sadik calls him Jabal Qaf, "the mountain of the North of the Norths". Finally, Feliciano and Lovino call it Rupes, referring to the Rupes Nigra, the highest ascent of the pilgrim soul, which appears in Dante Alghieri's Divine Comedy. -He knows where Papa Noel (Santa Claus) is, but it is a secret that he keeps together with Finland. Some say that it is a metaphor for the spiritual purity that he preserves in himself, and many religions and myths share this idea.
-Fun facts:
-The only flag it has in its geography is the Russian one, planted in 2007. The Yupik, people from Siberia, came to mix with some Inuit groups at an early age. -On April 10, 2013, the Argentine Juan Benegas reached the geographic North Pole on foot from the Russian base Barneo, some 170 km from the target. He was accompanied by five Russians, an Italian and a Belgian. -Author also has the Antarctic Treaty, made up of Argentina, Australia, Chile, France, Norway, New Zealand and the United Kingdom. -Argentina finally planted the flag in 2016, https://www.telam.com.ar/notas/201604/144574-la-primera-expedicion-nacional-al-polo-norte-planto-la-bandera-argentina-en-su-destino.html
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semprelibera · 7 months
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Sentire italiani adoperare il nome slavo per città dalmate storicamente italiane ma la cui comunità autoctona è oramai ridotta a due gatti e in cui l’italiano non è più ufficialmente riconosciuto (Spalato, Ragusa, Zara etc;) anziché quello italiano già è imbarazzante, ma sentir fare la stessa cosa per le città istriane in cui l’italiano è la lingua co-ufficiale è da ricovero.
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i-am-a-polpetta · 1 year
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come quella volta che andando al cesso all'aereoporto di Palermo signora non autoctona si lamentava che da lavandino 1 non scendeva l'acqua, lavandino 2 era intoppato e il coso per asciugare le mani non funzionava dicendo "ma non funziona niente qui"
sorge allora dalla fila una voce femminile da vera e propria local "signora mia ma qua siamo a Palermo"
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germanmoreira · 1 year
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#ecfa #estacion #cria #fauna #autoctona #cerro #pandeazucar #cerropandeazucar #piriapolis #uruguay https://www.instagram.com/p/ClWW1oFr_9G/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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marikabi · 1 year
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Il fantacalcio pedagogico
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Ma tu sai che cos'è il fantacalcio?
Mi ha chiesto mio cugino qualche sera fa, intravedendo nelle sue parole un nonsoché di scettico, mentre passeggiavamo per il Corso.
Sì sì, lo so cos'è il fantacalcio. Conosco storie di gente che ci perde l'essere, nel creare squadre vincenti e dannarsi nei tornei, col calciomercato, per gli scambi e le cessioni. Insomma un universo parallelo, ed ugualmente caotico, al calcio giocato, ché già quest'ultimo è una perdizione.
Ho fatto una piccolissima indagine famigliare e mio figlio mi ha raccontato di non aver retto che due mesi al fantacalcio: troppa tensione, troppe regole, troppe condizioni da tenere a mente. Insomma, troppa fatica. Non comprendeva - e tuttora io con lui - il senso di tutto questo rodersi per dimostrare di averci visto lungo sulle capacità dei singoli giocatori, non bastasse il rosicamento quando perde la nostra squadra del cuore.
(Poi scopri che è tutta una questione di fattore ‘C’, come tutto del resto.)
Ma mio figlio è un po’ pigro, molto più fantasioso nella sua tigna di speculatore filosofico che disciplinato nel seguire qualsiasi tipo di regole, fossero pure quelle del Gioco dell’Oca.
Eppure il fantacalcio prende. Tant'è che la formula è stata applicata anche in altri ambiti e con requisiti perfino lontanissimi dalla bravura e dalle capacità positive degli inserimenti in squadra. Per esempio, al Fantacitorio vince punti il politico che fa la cazzata stratosferica, non il più serio o il più capace e la bravura del fantacitorista è quella di accaparrarsi i politici più cazzari/incompetenti/sboroni/narcisisti, e davvero ce n’è di imbarazzo nella scelta.
(Ma diciamocela tutta: il politico di oggi cerca visibilità e non esiste strumento migliore che sparare cazzate e/o sboronare al fine di attirare l'attenzione e polarizzare l'opinione pubblica. Non c'è bisogno di un talento particolare, attualmente la classe politica è quasi tutta una gran manica di incompetenti e boriosi in cerca di palcoscenici.)
Il fantacalcio - ho recentemente scoperto - è anche un mezzo per crescere, per capire il mondo e le persone, per formarsi insomma. L'ho capito leggendo un testo fresco e spigliato, divertente qubbì, quasi un trattato di insospettabile sociologia della post-adolescenza, ai tempi dei social ed anche del covid.
L'autore di questo simpaticissimo Il prossimo anno non contatemi (Urbone publishing, già esaurita la prima edizione!), Giuseppe Maria de Maio, racconta i carpiati delle sue emozioni di post-adolescente, descrivendo il contesto umano in cui vive, durante un anno - di tanti - stra-impegnato col fantacalcio (quasi salta la tesi), ripromettendosi di smettere all’eventuale riuscita dell'impresa.
Ritroviamo Edo, il protagonista, alle prese con una fauna giovanile che i miei concittadini riconosceranno autoctona, ma passioni, modi e aspirazioni sono comuni a quasi tutta la gioventù italica.
Tra un motto in vernacolo ed uno aulico, una cadenza partenopea e una partenirpina (con spuntature in romanesco, che si porta tanto), Edo e i suoi amici sciamano per le strade (e i bar) di una cittadina a loro indifferente (ma vi garantisco che il sentimento è reciproco) impattando a raffica gioie e delusioni, filosofie e regole, rifiuti, passioni, innamoramenti e finanche magiche epifanie orientali.
Edo, o meglio l’alter-eDo dell’autore, è un ragazzo comunque allegro e sereno, consapevole dell’importanza della sorte come della sfiga, sfidate continuamente dalla sua caparbia giovane età.
Che Edo vinca o meno al fantacalcio, lo scoprirete solo leggendo, ma vi appassionerete inseguendolo sulle montagne russe dove scorrazzano le sue emozioni.
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gaysessuale · 1 year
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Allora salve, senta, sto cercando di tradurre l'iconicissima tumblerissima omosessualissima poesia autoctona "his wife filled his house with chintz, to keep it real I fuck him on the floor" perché ho visto un thread in cui veniva tradotta in diverse lingue quindi adesso mi è partita la 💫fissa💫. Per il momento ho tradotto "la moglie gli ha inondato la casa di [boh], per [non so manco questa] me lo scopo per terra"
E sa non mi convince proprio tutta, però volevo in particolare il suo aiuto per "chintz" e "keep it real" perché, come lei ben sa, sono particolarmente ostiche. Quindi pensavo che magari lei un quanto tumblerino e occasionalmente traduttore avrebbe potuto avere qualche consiglio!
(Se vuole le posso spiegare bene i termini e la costruzione che ho scelto ma l'infodump debbe essere consensuale).
Cordiali saluti,
Una Checca.
gioia mia tu non sai che svarione mi hai fatto partire, ho un essay pronto, ma prima devi snocciolarmi tutto, lanciami l'infodump
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pizzettauniversale · 2 years
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Mi sono sentita molto autoctona oggi. C'era uno in strada che da 10 minuti stava fischiando, palesemente ubriaco con 7 birre intorno a lui, all'ennesimo fischio mi sono alzata, andata in balcone e gli ho urlato "OH HAI ROTTO IL CAZZO".
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