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#basilica san fedele
sebsrainbowbicycle · 7 months
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Basilica di San Fedele - Como
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Ravenna e la sua magia… Non solo la magia dei suoi mosaici, ma dei meravigliosi angoli che troviamo passeggiando tra le vie storiche. La storia del territorio ravennate si lega indissolubilmente a quella dell’Impero bizantino a partire dal 540 d.C., e ancora oggi si distingue per le tracce concrete e ineliminabili del periodo di fioritura, avvenuto sotto il governo di Giustiniano e sotto i suoi successori. Molti sono i monumenti costruiti a Ravenna a partire da questo periodo di rinnovata fertilità, e che sono l’immagine fedele delle forme artistiche praticate a Bisanzio in quello stesso periodo, volte a una simbolizzazione e a un’esaltazione dell’immagine dell’Imperatore. Uno dei gioielli architettonici maggiormente riconosciuti di questo periodo è certamente la Basilica di San Vitale. Qui mi trovo davanti al cancello d'ingresso alla Basilica di San Vitale, al Mausoleo di Galla Placidia e al Museo Nazionale di Ravenna. Probabilmente una delle esperienze più belle che ho fatto in questo viaggio è stato scoprire la bellezza degli esterni e degli interni delle meraviglie di Ravenna. In collaborazione con @viralpassport #inEmiliaRomagna @inEmiliaRomagna #myRavenna @RavennaTourism #ravenna #emiliaromagna #romagna #italia #italy #ravennacentro #myravenna #love #romagnamia (presso Ravenna, Italy) https://www.instagram.com/p/Cjnt5GeMse0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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personal-reporter · 5 days
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Fiera di Pasqua 2024 a Como
La fiera di Pasqua 2024  si terrà a Como da giovedì 28 marzo a lunedì 1 aprile, giorno di Pasquetta. con oltre 150 bancarelle  lungo il perimetro al di sotto delle mura storiche di Como, mentre il grande assente di quest’anno  sarà il Luna Park. Domenica 24 marzo comincerà  la settimana della Pasqua a Como con la Domenica delle Palme, dove alle 10 dalla Basilica di San Fedele si arriverà fino…
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Un anno fa moriva Joseph Ratzinger, la messa in suffragio a San Pietro
A San Pietro si celebra la messa in suffragio per Joseph Ratzinger, primo “Papa emerito” della storia, morto il 31 dicembre dello scorso anno.  Il rito è celebrato dal cardinale Gerhard Mueller insieme a Monsignor Georg Gänswein all’interno della Basilica Vaticana. Padre Georg, fino all’ultimo fedele segretario particolare ed ex prefetto della Casa Pontificia, torna in Italia per l’occasione dopo…
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giancarlonicoli · 8 months
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28 lug 2023 11:54
TROPPI INFLUENCER SUL LAGO E I TURISTI… DILAGANO! - I COMUNI NEI DINTORNI DEL LAGO DI COMO SONO PRESI D'ASSALTO DAI VIAGGIATORI CHE VOGLIONO SEGUIRE LE ORME DEI FERRAGNEZ, CLOONEY E COMPANY, MANDANDO IN TILT I LOCALI E I TRASPORTI - UNA GUIDA TURISTICA: "C'ERA UNA COPPIA CHE SBUFFAVA, CREDEVA DI AVER PRENOTATO UN TOUR PER UNA LOCALITÀ CHIAMATA #LAKECOMO, SCRITTO PROPRIO CON L'HASHTAG. MOLTI ARRIVANO ATTIRATI DAI SOCIAL, SENZA INFORMAZIONI, GESTIRLI E OFFRIRE LORO UN'ESPERIENZA DI QUALITÀ STA DIVENTANDO DIFFICILE..." -
Estratto dell'articolo di Francesco Moscatelli per “la Stampa”
Due turisti colombiani passeggiano annoiati in piazza San Fedele, fra le case medievali e la basilica romanica del centro storico di Como. La loro guida, all'ennesimo segnale di disinteresse, prova ad andare a fondo della questione. «Continuavano a sbuffare e ho chiesto cosa si aspettassero di vedere […] Credevano di aver prenotato un tour per una località chiamata #LakeComo, scritto proprio con l'hashtag incorporato, e mi hanno mostrato il profilo Instagram di una influencer sudamericana che aveva scattato foto in vari punti del lago, senza però precisare che si trattava di luoghi distanti uno dall'altro. Ormai succede sempre più spesso: molti arrivano attirati dai social, senza informazioni, con aspettative irrealistiche e idee confuse su quello che davvero vogliono fare. Qualcuno chiede il giro del lago a piedi, sono 160 km, è impossibile! Si presentano confusi, partono delusi: gestirli e offrire loro un'esperienza di qualità sta diventando difficile».
[…] Sovraffollamento da influencer e del loro indotto: il safari dei selfie.  L'overtourism, passati gli anni duri del Covid e dopo aver messo in ginocchio Venezia e Firenze, sta contagiando anche il resto d'Italia.  A #LakeComo, dove i Ferragnez hanno appena acquistato la loro nuova villa deluxe con piscina a sfioro e attracco per il motoscafo "Il Raviolo", gli elementi del mix esplosivo ci sono già tutti: un territorio stretto fra l'acqua e le montagne, l'aumento esponenziale delle case vacanza e degli appartamenti in affitto su Airbnb, un sistema di trasporti pubblici inadeguato a gestire numeri sempre più grandi, locali affollati e prezzi delle pizze Margherita e degli spritz che cominciano a diventare proibitivi.
[…] «Com'è possibile pagare a pranzo 58 euro per due pastasciutte collose, un calice di vino e un caffè in un posto dove solo l'anno scorso in due spendevamo massimo 35 euro?» si chiede Valentina, che sul lago ci vive e ci lavora tutto l'anno.
[…] «Il sito della navigazione è vintage e non permette l'acquisto di tutti i ticket – spiega un pendolare –. Quando ai problemi tecnologici si sommano le riparazioni degli aliscafi restiamo tutti a terra. Ho visto scene incredibili». Isabella, la studentessa che lavora all'infopoint proprio accanto al pontile, sembra la versione lariana del povero Malaussène di Pennac: finisce per fare il capro espiatorio.
La gente del posto, ormai, è divisa in due fazioni: chi non sopporta l'orda disordinata che prosegue ininterrotta da maggio senza se e senza ma e chi, lavorando con i turisti, teme soprattutto l'effetto boomerang delle recensioni negative sulle prossime stagioni. «Ieri il bus C30 che percorre la Lariana come al solito era ridotto a un carro bestiame – spiega Giusi Lucini, un'altra guida –. Mi hanno fatto salire a Blevio solo perché ho mostrato il tesserino. Dovrebbe fermarsi in ogni paese ma ormai parte pieno a Como e va dritto fino a Bellagio perché tanto non ci starebbe nessun altro. Ci vorrebbero linee riservate per i residenti».
Sulla Regina, la strada che costeggia il lato occidentale del ramo comasco, dal 4 giugno i bus turistici possono procedere solo in direzione Nord, perché altrimenti il traffico si paralizza. Fra Menaggio e Argegno, inoltre, hanno appena inaugurato una navetta gratuita serale. Palliativi. Il parcheggio selvaggio ha raggiunto livelli tali che domenica scorsa a Laglio, dove George Clooney dicono voglia ormai affittare la sua magione L'Oleandra per 30 mila euro al giorno, il sindaco è andato di persona ad appiccicare le multe sui parabrezza. A Bellagio, il borgo da cartolina che può vantare una copia formato casinò a Las Vegas, le code per mangiare un gelato o per aspettare un battello durano ore. Stanno pensando di regolamentare gli accessi, ma nessuno sa davvero come si potrebbe fare. [...]
Claudio Corbella è il primo cittadino di Pognana Lario. Che poi sarebbe il comune da cui i Ferragnez hanno lanciato la loro ultima story immobiliare su Instagram. Non ha ancora avuto il piacere di conoscere i due nuovi "cittadini", però una sua idea sull'effetto influencer già ce l'ha: «Il turismo porta lavoro e sviluppo, è un bene anche se presenta qualche inconveniente – dice –. L'unica cosa a cui bisogna stare davvero attenti per non snaturare i nostri borghi è il rapporto turisti-residenti». Pognana Lario ce la metterà tutta. Ma cosa faranno a #LakeComo?
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Anche oggi ci siamo.
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💥 DIRETTA : Ore 09:00 (08:00 UTC) ad aprire la conduzione in diretta Buongiorno Cantù - Radio Cantù FM 89.600 al microfono e regia come ogni domenica Andrea, dallo Studio dell'Oltrepo Pavese.
💥 A seguire, alle ore 10:00 in Diretta dalla Basilica San Paolo, trasmetteremo la SANTA MESSA. Buona Domenica dagli 89.6 .
🌈 Questa domenica la frase o l’aforisma del giorno porta la firma di Georges Moustaki "Solo con la mia solitudine. Ho dormito così spesso con la mia solitudine che mi è diventata quasi un’amica, una dolce abitudine. Lei mi segue passo passo fedele come un’ombra. Mi ha seguito ai quattro angoli del mondo: no, io non sono mai solo con la mia solitudine. "
⭐️ Le nostre coordinate sono gli 89.6 FM o dal nostro sito e con la App gratuita
☎️ Whatsapp e Telegram 377 456 30 33 ( 🏴‍☠️ Studio Pirata Oltrepo’) ⚡️ Sito web radiocantu.com ~ radiocantu.it 📪 Via Vittorio Veneto, 14 - 22063 Cantù (CO)
⭐️ Nei #Tag alcuni degli argomenti della puntata
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NAPOLI JENTILE
BREVI NOTE SUSAN DOMENICO MAGGIORE E LA PIAZZA SAN DOMENICO MAGGIORE DI NAPOLI
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San Domenico Maggiore a Spaccanapoli risulta esser stato il più antico dei ginnasi napoletani1 costruito nei sette anni tra il 1284 fino al 1291. Dunque annessa al patrimonio immobiliare antico da tutelare secondo le norme prescritte dal Fondo Edifici di Culto. La sua storia coincide con la fondazione delle altre due erigende basiliche di
medesime dimensioni e medesima importanza, Santa Chiara e Sant'Agostino alla Zecca, con le quali, condivide la nascita dello studium generale per l'insegnamento della teologia a Napoli. Tuttavia, conseguentemente ad altre ricerche, emerge che in quest'ambiente fu insegnato anche Medicina Giurisprudenza2 ed l professor Gianclarlo Alisio nelle sue indagini sulle origini della sede universitaria della Federico II di Napoli ai tempi del regno di Carlo I d'Angiò intercetta la storia dello studium di teologia ospitato nel convento di questa basilica, ricordando le origini prima benedettine del grandioso complesso dei Predicatori di Napoli ed ancor prima anche quelle basiliane fino al 1116.
Una storia naturale che come tutti sanno coinvolse persino il destino di San Gregorio Armeno. San Domenico Maggiore ed il suo atrio di ingresso lato vico San Domenico. Continua ancora, lo studioso, furono i domenicani ad ottenere dal regnante i finanziamenti necessari ad edificare il magnifico complesso che fu poi San Domenico Maggiore.
Attrezzato, scrive il ricercatore, per ospitare un gran numero di studenti e che si estendeva da piazza San Domenico a Via Tribunali, molto oltre piazzetta Miraglia, fino a confinare col convento di San Pietro a Majella ripiegava quindi su via San Sebastiano. Uno spazio occupato da edifici che ospitavano le celle dei monaci professi solenni e quelli semplici, lo spazio per le aule studio, gli auditorium per le congregazioni, le biblioteche, i giardini, i refettori, i dormitori, le foresterie, i magazzini, i granai, le farmacie, definendo un cotesto urbano molto esteso e riservato ad un solo Ordine conventuale, un profilo di cittadella religiosa unica nell'Europa del Trecento. Per quanto riguarda l'atrio principale della basilica lato vico San Domenico lo si è sfruttato per erigere la forma architettonica a quinta barocca del pronao d'ingresso alla basilica stretto tra le due cupole minori delle cappelle, ma, in questa sede ciò che maggiormente conta è il medesimo cortile sul quale affacciano ancora oggi gli antichi edifici ossatura portante della storia di questo magnifico complesso. Una buona e fedele descrizione è custodita in un libro finito l'8 aprile del 1641, oggi presso i Manoscritti e Rari della Biblioteca Nazionale di Napoli, dal titolo eloquente di Dell'antico ginnasio napoletano. Opera postuma di Pietro Lasena. Dedicata all'eminentissimo et reverendissimo signor Carlo di Barberino. Con l'imprimatur di Francesco Maria, cardinal Brancaccio3. Lo scrivente La Sena indica l'atrio di ingresso a San Domenico come in origine dedicato alla sosta studenti perchè ivi vi erano due edifici dedicati allo studio. L'autore del testo scrive che nel cortile vi erano due volte terrene, al di sopra delle quali, Ettore Carafa, conte di Ruvo ebbe fatto costruire in bell'ordine una serie di stanze per accogliere i frati Domenicani infermi; le volte di cui scrisse l'autore del testo formavano a loro volta tre stanze, due delle quali, con finestre ricavate nel muro di mezzogiorno, quindi con affaccio dirimpetto al tempio vennero usate per praticare l'insegnamento della grammatica greca ed il diritto canonico. Mentre una terza stanza con affaccio a oriente verso l'interno fu assegnata per la cattedra degli artisti.
PIAZZA SAN DOMENICO MAGGIORE NAPOLI
Piazza San Domenico Maggiore (2) è una delle piazze del centro antico di Napoli, epilogo storico di vita sociale e distrettuale della regio Nilensis, ottenuta con riscatto su quel che resta delle sommerse fortificazioni primarie della città greco romana3, distesa e sepolta fino al piano sud di Spaccanapoli rappresentato in quel punto dalle botteghe dell’allume entro il perimetro d’area archeologica della basilica di San Lorenzo Maggiore a San Gregorio Armeno. È occupata da patrimonio immobiliare antico, collocato sul posto in seguito a stratificazioni insediative che, oltre a garantirne la sopravvivenza fino all’età moderna, l’hanno mantenuta al riparo da eventi traumatici.
Alla medesima maniera della vicinissima piazza del Gesù Nuovo, infatti, l’arredo urbano antico ha rappresentato la quota ostativa agli interessi politici che alimentarono a Napoli, durante il Ventennio fascista, gli sventramenti lineari a tutti i costi, specie per gli anni commissariati da Castelli nel 1925 e da Pietro Baratono l’anno successivo, sopraggiungendo indenni dai bombardamenti del 4 agosto 1943, ed al tremendo terremoto del 1980.
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L'OROGRAFIA DI PIAZZA SAN DOMENICO MAGGIORE ED I SUOI COLLEGAMENTI.
La sua forma urbana moderna è più limitata agli sbocchi regolari di Via Benedetto Croce, con gli spigoli di palazzo Carafa degli Spina e palazzo Petrucci, il varco di Mezzocannone, grazie al quale, la piazza è raggiungibile direttamente dal Corso Umberto I.
Infine, alimentata dall’omonima strada proveniente dai Tribunali a lato del palazzo Sangro di Sansevero, laddove, nel 1906, in occasioni di scavi per la costruzione di moderni collettori pluviali, furono riportati alla luce quattro filari di blocchi di tufo innervati su pozzolana, e disposti a coltello, alla maniera di come i greci costruivano le loro mura di cinta4(5)6. E' stata importata integralmente nel centro storico UNESCO, ed è divenuta poi il cuore dello schema occidentale della città ducale ridisegnata su scala dal Castagnoli, che ne conferma l’ideale allineamento col ciglio settentrionale dell’acropoli nell’area di Sant’Aniello a Caponapoli e Villa Chiara a Sant'Andrea delle Dame. La piazza tutttavia, è collegata, con la discesa di Via del Sole, e l’attraversamento che questa compie penetrando nell’area dei padiglioni del Policlinico fino a piazzetta Miraglia, alla plateia inferiore dello spazio greco, oggi contestualizzato dall’arredo urbano di via San Biagio dei Librai. Pur tuttavia piazza San Domenico Maggiore resta conforme al punto obbligato del percorso che compiono le mura greche, mantenendo la posizione marginale rispetto all’antico abitato della Regio Nilensis ed oggi ben definito anche da documentazione archivistica prodotta in seguito allo scavo archeologico sotto il bastione di palazzo Corigliano, unico segno in superficie dell’allargamento ipogeico del V secolo dopo Cristo, che caratterizzò l’estensione ad ovest della cinta muraria sommersa, la quale, però non perderà nel tempo comunque la sua funzione di limite dello spazio greco7. Il segno di un’importante trasformazione urbana subita dallo scenografica disposizione degli immobili in piazza, tra la prima metà del ‘400 e la seconda del ‘500, è rappresentato dall’assetto dell’area adiacente l’abside della chiesa di San Domenico Maggiore, la quale, col muro di facciata del presbiterio ed il lato destro occupato dalla basilica di Sant’Arcangelo a Morfisa, domina il fuoco visivo centrale dell’invaso intercettato nel 1737 dall’innalzamento della Guglia di San Domenico.
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NOTE (Atrio San Domenico Maggiore)
(1) P. Lasena, Dell’antico ginnasio napoletano, Napoli, 1688.
(2) G.Sigismondo, Descrizione della città di Napoli e suoi borghi, Napoli 1788 (ristampa 1989), II, p.30.
NOTE (Piazza San Domenico Maggiore)
(1) Liberamente estratto da: Palazzo Corigliano. Tra archeologia e Storia In sintesi dall'Istituto Universitario Orientale di Napoli, ottobre 1984, DON 1.209.562 BNN sez nap MIsc VII C 3/4 copia estratta da 1167802 D.S. BNN distribuzione 1994 D 87 relazione a cura di Irene Bragantini e Patrizia Castaldi, premessa di Maurizio Taddei.
(2) ASN., Pergamene della Società napoletana di Storia Patria, San Domenico Maggiore, 11.1. III, 70; 11.1.III, 29;
(3) F. Colonna, Scoperte di antichità in Napoli 1876-1897, Napoli 1898; Bartolomeo Capasso Napoli greco-romana Napoli 1905; Gabrici 1951-1952; Castagnoli del 1956-1959; Cesare De Seta, Cartografia della città di Napoli, Napoli 1969; ed ancora: AA.VV., Archeologia urbana e centro antico di Napoli; documenti, Napoli 1983; AA.VV., Archeologia urbana e centro antico di Napoli. Atti del convegno 1983, Napoli 1984; Santoro Napoli, 1984
(4) Gabrici, 1951. Coll. 560-561; l’autore non ha assistito personalmente agli scavi, e siccome gli stessi furono nuovamente interrati non vi sono né foto né testi per testimoniarlo, ma questa dovrebbe esser la zona nord del tracciato greco di Napoli.
(5) Gli stessi furono reinterrati, sotto l’attuale pavimentazione pubblica della piazza, ed assieme ai resti, ancora oggi sopravvive l’antica sistemazione di blocchi di tufo in assise piana a doppia cortina con briglie trasversali, conferen il suo tipico andamento est-ovest, interrompendo di fatto il percorso lineare nord-sud di Spaccanapoli all’altezza del tratto interrato dell’antichissima sede napoletana dedicata al culto della Fratria degli Eumelidi sotto al palazzo dei Casacalende
(6) C. Fiengo Gioffredo e Vanvitelli nei palazzi Casacalenda Napoli 1976, pagina 88. Per la citata sede del culto, cfr, CDP 1978, pagina 95; la sede è stata ipotizzata per il ritrovamento di una lastra dedicatoria e la presenza di un tempio greco sotto alla chiesa di Santa Maria della Rotonda scoperti durante gli scavi del 1910.
(7) L’allargamento della cinta muraria la si attribuisce con pressocchè con totale certezza sulla basi di un testo epigrafico (CIL, ZX, 1485) a sua volta attribuito a Valentiniano III, databile 440 a. C.
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MERCOLEDI 07 DICEMBRE 2022 - 🔸♦️SANT'AMBROGIO♦️🔸 Aurelio Ambrogio (in latino: Aurelius Ambrosius), meglio conosciuto come sant'Ambrogio (Augusta Treverorum, 339-340 – Milano, 4 aprile 397) è stato un funzionario, vescovo, teologo, scrittore e santo romano, una delle personalità più importanti nella Chiesa del IV secolo. È venerato come santo da tutte le chiese cristiane che prevedono il culto dei santi; in particolare, la Chiesa cattolica lo annovera tra i quattro dottori della Chiesa d'Occidente, insieme a San Girolamo, sant'Agostino e san Gregorio I papa. Conosciuto anche come Ambrogio di Treviri per il luogo di nascita, o più comunemente come Ambrogio di Milano, la città di cui assieme a san Carlo Borromeo e san Galdino era il patrono e della quale fu vescovo dal 374 fino alla morte, nella quale è presente la basilica a lui dedicata che ne conserva le spoglie. Come vescovo, prese una posizione ferma contro l'arianesimo e tentò di mediare il conflitto tra gli imperatori Magno Massimo e Teodosio I (e fu un fedele collaboratore, se non anche una fonte di ispirazione per quest'ultimo). Da Il Santo del Giorno. Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia Sicilia Terra di Tradizioni #Tradizioni_Barcellona_Pozzo_di_Gotto_Sicilia #Sicilia_Terra_di_Tradizioni Rubrica #Santo_del_Giorno (presso Milano italy) https://www.instagram.com/p/Cl3rnhzIinn/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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paoloferrario · 1 year
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Basilica di san Fedele, porzione orientale (in evidenza il rapporto fra l'abside e l'esedra), Como
Basilica di san Fedele, porzione orientale (in evidenza il rapporto fra l’abside e l’esedra), Como
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nobeerreviews · 2 years
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Memories are dangerous things. You turn them over and over, until you know every touch and corner, but still you’ll find an edge to cut you.
-- Mark Lawrence
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michelangelob · 3 years
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I cavalli di San Marco
I cavalli di San Marco
La meravigliosa quadriga che decora la facciata della Basilica di San Marco a Venezia è un’opera che ha alle spalle una lunga storia di vinti e vincitori. In realtà i quattro cavalli che vediamo oggi sono una fedele riproduzione di quelli originali, spostati all’interno del Museo della Basilica di San Marco per questioni conservative nel 1982. Mettetevi comodi che vi racconto la loro storia…
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amnesicmnemosyne · 3 years
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Tra Barocco e contemporaneità
Quello presentato oggi è un pezzo che si distingue per il virtuosismo dimostrato dal suo autore. Si tratta del Reliquiario di San Casimiro, conservato nella basilica di San Lorenzo a Firenze, e commissionato dal Granduca Cosimo III a Massimiliano Soldani Benzi. Sicuramente, l’elemento dell’opera che maggiormente colpisce gli osservatori è la capacità dell’artista di realizzare in argento una composizione straordinariamente dettagliata e caratterizzata dalla presenza di un cestino intrecciato, contenente l’osso del santo, e dei piccoli gigli dal realismo stupefacente. Il reliquiario è datato 1687-1688, perciò rappresenta il saggio di una maestria piuttosto precoce, considerando il breve lasso di tempo trascorso dal rientro dello scultore da Parigi, dove si è recato per un viaggio formativo.
La composizione è chiaramente stata pensata per produrre un effetto scenografico atto a stupire l’osservatore e questo può essere visto come un elemento che il Soldani trae dal suo soggiorno romano, precedente a quello parigino, durante il quale studia presso l’Accademia granducale e durante il quale ha modo di osservare i capolavori barocchi. Proprio quest’ultimo aspetto rappresenta uno dei motivi fondamentali per i quali Cosimo III decide di inviare i più promettenti artisti toscani nell’Urbe: lo Stato mediceo, infatti, assimilerà le nuove istanze dettate da Bernini e Borromini con una certa cautela e, soprattutto, per merito dei Granduchi; perciò Cosimo III sviluppa questo progetto per incoraggiare tale tendenza.
Tornando all’analisi dell’opera, si può affermare che la realizzazione di tutti questi piccoli elementi floreali non è un mero esercizio di bravura ma rappresenta un aspetto tratto proprio dallo studio del Bernini e all’espediente del coinvolgimento dell’osservatore da lui molto curato. I fiori sarebbero un rimando alla credenza secondo la quale le reliquie emanassero, in particolari occasioni, un intenso profumo, perciò i gigli (che sono anche uno degli attributi del Santo al quale è dedicato l’oggetto), conosciuti per il forte aroma che emanano, richiamerebbero nel fedele quella sensazione, inducendolo a ricreare nella propria mente l’esperienza olfattiva. Tutto ciò fa pensare a come il Barocco sia stato un importante antecedente per l’opera d’arte “totale” e multisensoriale sviluppata in età contemporanea.
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t-annhauser · 4 years
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Chiese chiuse
Dice: ma non si può pregare anche da casa? Sì, certo, ma essendo la fede sorretta dalla suggestione c'è bisogno anche della suggestione degli altri per trovare conferma della propria. Io stesso quando entrai nella basilica di San Fedele prima del lockdown trassi da quel buio come un'ispirazione, come un rapimento mistico e sensuale, una pulsione a vestire gli abiti monacali come fanno i cosplayer di Star Wars che si vestono da Jedi sui divani. Prendersela con Giuseppe Conte, che vuoi, lascia il tempo che trova, per giunta se andate a vedere su Wikipedia c'è scritto nero su bianco che è devoto di Padre Pio. Gli si potrà far presente, al limite, che la scienza è un'eresia e che farebbe meglio a rivolgersi a San Rocco protettore degli appestati se vuole saperne qualcosa di veramente serio sulla pandemia, ma non lo fanno perché a San Rocco, ahimè, non ci credono più neanche loro, e questo è il vero guaio dell'occidente.
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personal-reporter · 10 months
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Custodi di arte e fede: Abbazia di San Nilo
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Nel cuore del Lazio si trova un’abbazia dalla storia singolare, che unisce Oriente e Occidente… L'Abbazia di San Nilo, conosciuta anche con il nome di Santa Maria di Grottaferrata,  venne consacrata nel 1024 dal Pontefice Giovanni XIX, ed ospita religiosi Basiliani che seguono il rito della Chiesa di Costantinopoli. Il complesso  fu fondato circa 50 anni prima dello Scisma d’Oriente, ma anche dopo la separazione il cenobio fu sempre fedele alla Chiesa di Roma, infatti i cattolici possono partecipare al rito bizantino celebrato nell’Abbazia di San Nilo ed accostarvisi ai Sacramenti. All’esterno il Monastero è  racchiuso da una massiccia cinta muraria merlata dotata di camminamento di ronda e da una rocca con una torre semicircolare, la cui edificazione venne decisa nel 1482 dal Cardinale Giuliano della Rovere per la difesa del luogo di culto. La progettazione del Castello Roveriano fu affidata agli architetti Antonio da Sangallo e Baccio Pontelli, ma l’edificazione venne interrotta nel 1503, quando Giuliano della Rovere divenne Papa con il nome di Giulio II. Oggi si conserva ancora il portone principale decorato da bassorilievi celebrativi, che all’epoca era dotato di ponte levatoio, che  introduce al cortile con la grande statua di San Nilo ed al portico del Sangallo. La Chiesa di Santa Maria è affiancata da un campanile in stile romanico e ha una facciata ornata da un enorme rosone poi, attraverso la porta detta Speciosa per le ricche decorazioni che la ricoprono, si accede all’interno della Basilica. Gli ornamenti interni, in stile romanico, sono stati ricoperti nel 1754 da un rivestimento in stucco di stile barocco, il soffitto in legno è del 1577, il pavimento in marmo policromo è legato al gusto del XIII secolo, mentre l’arco trionfale che divide la navata centrale dal presbiterio è decorato da mosaici del XII secolo con la Pentecoste. La navata laterale contiene la Grotta Ferrata e la Cappella Farnese con affreschi del Domenichino, mentre all’ingresso dell’abside spicca l’icona di Maria col Bambino di Gian Lorenzo Bernini, oltre al Santuario con il baldacchino da cui pende la Colomba argentata che custodisce il Santissimo Sacramento. All’interno dell’Abbazia si trova una Biblioteca dove sono conservati più di mille manoscritti antichi e circa 50.000 volumi di grande valore, spesso risalenti agli anni della fondazione dell’Abbazia ed appartenuti allo stesso San Nilo. Oltre alla Biblioteca, dal 1931 l’Abbazia possiede un Laboratorio di Restauro del Libro Antico, che annovera fra i suoi lavori più importanti il restauro del celebre Codice Atlantico di Leonardo da Vinci e fu fondamentale nel restauro dei manoscritti salvati dall’alluvione di Firenze del 1966. La visita del museo dell’Abbazia permette di ripercorrere duemila anni di storia del territorio, attraverso una ricca  raccolta di reperti archeologici e di opere d’arte, formatasi grazie all’interesse dei monaci per le antichità e per la storia del monastero, a cui recentemente si sono aggiunti altri importanti materiali. La raccolta è ospitata nelle sale rinascimentali, di cui una è affrescata, del Palazzo del Commendatario e presenta un allestimento che segue un ordine cronologico tra la scultura antica e la statuaria antica, i sarcofagi, l’ipogeo delle Ghirlande, che  mostrano la ricchezza artistica che caratterizzavano le residenze e le sepolture dell’ager tusculanus in età romana. Inoltre vi sono esposti i notevoli resti dell’arredo liturgico e gli affreschi che ornavano la chiesa abbaziale nel Medioevo, fino alle sculture, dipinti e oggetti liturgici che vanno dal Rinascimento all’età barocca. Read the full article
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schizografia · 4 years
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youtube
l’ora legale offre il sole alla sera
ubriaco di primavera
l’eco di un eco lontano
lampi negli occhi smanie in mano
un tempo ignoto avanza
un drappello medico militare
cavalleria cinese, galoppa nella neve.
Presidio del contagio in terre d’Asia.
Basilica lucente, fuochi ardenti
piazza San Pietro immota
grigio piovigginosa
un Papa solitario officia
Urbe et orbi
muove l’Impero di Mezzo
la Santa Sede siede, bimillenaria
Rus’ in disparte, Umma silente
i regni d’Occidente in caos
lungimirante, a scadenza.
Non pervenute altre istanze.
casting in diretta
schermo regnante
vale chi c’è, h24
selezioni aggiornate
eliminati miracolati salvati
audience voti
milioni di milioni di visualizzazioni
quanta tristezza quanta malinconia
emoticon i like e pandemia
MAL’ARIA
mani che non toccano parole che non fiatano
occhi schermati mascherine guanti
corpi obsoleti ingombranti
impresa teologica oltre che tecnologica
la Torre di Babele è in marcia
comanda la Finanza esegue la Politica
intrattenendo
sprazzi di carità e sprazzi di poesia
la Torre di Babele accelera
psico/bio/d’Io in sintesi farmaceutica
non mi prostro alla Scienza
i valorosi chierici, Ordini specialistici
dogmi stabiliti in vitro
la temo, la rispetto: carne riconoscente
spirito in allerta cuore sospetto
la Scienza avanza per se stessa per la propria potenza
travolge indifferente ciò che non comprende
non gli interessa, lascia macerie
d’apparenza inerte e sostanza funesta
per i miseri implora perdono
per i deboli implora pietà
il cielo e la terra
le cose visibili ed invisibili
in breve vita, fragile
vibrante di mistero, irripetibile
c’è una frattura originaria, non si ricompone
non si riaggiusta in terra
chi lo promette mente chi lo progetta terrorizza
per attitudine, per tradizione, per scelta
stiamo bene
se così si può dire bisognosi d’amore
per il resto si vive per il resto si muore.
Oggi è un altro giorno. Si vedrà.
Nei borghi, sui monti, dispiace dirlo tra tanto dolore intorno, è il paradiso terrestre ma è come se l’angelo stesse già posizionato sulla porta. La spada non l’ha ancora sguainata.
Sono giornate di una dolcezza allibita, d’improvviso una tristezza con connotazioni cosmiche le avviluppa, prepotente l’inquietudine s’addensa e manca l’aria: qualcosa non torna, lo sentono gli animali, lo sento anch’io.
So cosa fare, devo scrivere, trasformare i pensieri in parole, prima un torrente tumultuoso che tutto raccoglie e cumula in bacino poi via via, selezionando e scartando, la riduzione ad un bacile: poche manciate d’acqua in cui rinvigorirmi, rinfrescarmi. Non conosco altro modo e funziona dal tempo dei CCCP. Emilia Paranoica è nata così e continua a sferzarmi ogni volta che l’intono.
Di questo testo avrei voluto farne canzone, da saltare e sbracciarsi e sudare sputacchiando (ops!) ne è uscita una cosa malsana giusto specchio di giorni in cui il lavoro a distanza, da casa, viene imposto e osannato ma ci sono cose che non si possono fare in solitudine né da postazione: l’amore o anche semplicemente certe canzoni: bisogna almeno essere in due e vicini e darsi da fare. Mentre lo scrivevo pensavo di intitolarlo fedele ma rimpallando con Luca email registrazioni iPad e frustrazioni ne è uscito mal’aria.
S’addensano livide tonalità: al telegiornale il presidente del consiglio legifera di dinamiche familiari: sì a fugaci saluti ma niente party (!!) in casa, 15 al cimitero ma le chiese ben sigillate. Utenti, pazienti, assistiti, con autocertificazione. Eccitati, rassicurati, protetti, dagli esperti. Nelle mani di un pool, una task force, un breaking for exit fase 2.0....niente party in famiglia mi raccomando.
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kxowledge · 5 years
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Urgent! Hi I will be in Milan from Thursday, for 9 days. And I was wondering what are the must haves to see, hear, go to, eat etc. And perhaps also other nearby cities (max. 1 hour or so with the train). Also, do you have some tips on how to see everything on a budget. I've been looking at the prices for the tickets, but it's soooo expensive. Any tips, not only related to points above, are welcome. (I had to ask you because we have similar tastes)
Incomplete and not as descriptive as I’d like list, but I wantedto get back at you fast:
If you like liberty architecture and art noveau: walk around Porta Venezia (suggestions: via settembrini, via Pancaldo, corso Venezia, piazza Eleonora Duse) because there are lots of beautiful palazzi (Palazzo Serbelloni, Palazzo del Senato, Palazzo Crespi, Casa Campanini, Casa Berri-Meregalli, Casa Ferraio, Palazzo Castiglioni, Palazzo Bocconi), if I had to pick two favourites they would be Casa Galimberti + Casa Guazzoni
 As to museums:
My favourite is the GAM (modernart: 18-20th) – it’s free on the first and the third Tuesdays of the month from 14:00 onwards, so you should be able to get in gratis (otherwise it’s 3€ with a student ID).  The park next to it is really good (ignore the sign that says only children), and the building itself is gorgeous. The other park next to it (Indo-Montanelli) is also nice and there are a couple of buildings inside which are nice to look at.
Free museums I love that cover moreor less the same period are Palazzo Morando and Casa Museo Boschi di Stefano.
Museo del 900 is really good and it’sfree if you are under 25.
I really like the Gallerie d’Italia and their current exhibition, but I think that if you see the GAM and the 900 then you already experience much of the same period the Gallerie d’Italia cover.
Next to the Cenacolo (…… which I suppose could be a must see), there’s the Casa degli Atellani/Museo Vigna di Leonardo which is really good but has a rather expensive ticket
If you are into religious art then the Museo Diocesano & Pinacoteca di Brera & Pinacoteca Ambrosiana – I love all of these but that’s just me. All costs €€.
About Brera: typically considered a must see, many paintings are fundamental for Italian art, it spans a couple of centuries (until 16th?). It will be free on the 15th but the 15th is national holiday so there’s going to be loads of people. During the other days it costs 2€ if you are under 25€.
Make a list of all the museums you are interested in and consider the Abbonamento Musei Lombardia (30€ if under 26), which might be worth it if you also want to go other cities in the region
The Castello Sforzesco is a landmark and it’s worth to go there just to see it from the outside. However, it also houses a bunch of different museums (my favourite is the Museo delle Arti Decorative). It’s free on the third Thursday of the month (which is today, sorry for the late reply).
Other architecture: Piazzale Dateo, viale Tunisia, Bosco Verticale, Scuole Palatine,via Lincoln
Landmark churches: the Duomo (to enter you have to pay), Basilica di Sant’Ambrogio, Chiesa di Santa Maria presso San Satiro, Santuario di San Bernardino alle Ossa
Churches: it’s difficult to choose but San Fedele (there’s a small museum inside for 3€, if you want to spend it it’s nice, but it’s not fundamental), San LorenzoMaggiore,  Chiesa di San Maurizio alMonastero Maggiore (fav), San Nazaro in Brolo Maggiore, Chiesa di San Marco,Basilica di San Simplicaino
Other nice parks include Giardini della Guastalla and Parco Sempione (landmark: Arco della Pace)
I suppose a ‘must do’ is to walk down the Navigli – go there in the evening
The Cimitero Monumentale is also quite amazing
Have an aperitivo and honestly I would spend spend the majority of your money on food
Recs for places to eat: Pastsa Fresca Brambilla (pasta), Gelsominan(coffee shop), Slow Sud (italian restaurant), Spontini (pizza alta, cheap, v famous),Sidro (good wine, the aperitivo is a food place), Lentini (truly amazing food,it’s mid-range price, expect to spend about 30€ pp), TOM (best place for anaperitivo imo if you want the buffet-style one which is typical of milan), MacelleriaPellegrini (great meat), La Teiera Eclettica (tea shop), Dhalia Lab or Pavè orClotilde Bistrot are all good coffee shops but honestly there are so many,Fiordiponti  (great focaccia), Ammù(cannoli), Chocolat (gelato), Trattoria Sabbioneda or Brutto Anatroccolo (cheapgood traditional food), Luini (famous place for panzerotti), Panzarotti (betterpanzerotti), Pescetto (not expensive fish), Signorvino (wine), Marghe or Pizz(great pizza), Pizzottella (still pizza but peculiar)
These are all places I’ve tried - in general for recs I trust ‘amilanopuoi’ on instagram
I don’t have time to get into details but other beautiful places you can reach bytrain: Bergamo, Como, Mantova, Pavia and I would feel bad if I didn’t include Arona/Stresa which is where I am from
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