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rdemeij · 2 months
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kommunic8 · 1 year
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A quanto pare la lingua che parliamo influenza le decisioni morali che prendiamo. Provate anche voi e fatemi sapere. I LINK agli studi citati li trovate a fondo pagina, dopo la traduzione in inglese. TRASCRIZIONE [ENG translation below] A quanto pare, quando parliamo un'altra lingua, non solo cambiamo il tono di voce, la cadenza con cui parliamo, ma abbiamo anche un diverso approccio quando dobbiamo prendere delle decisioni morali. Il fatto che la mia voce cambi dipendentemente dalla lingua che parlo lo so già, perché ascoltando le registrazioni la mia voce è molto diversa se parlo in italiano o in inglese o in tedesco. Però questa cosa delle decisioni morali interessante, l'ho trovata in diversi studi, ormai è da decenni che questa questione viene studiata e come, come funzionano gli esperimenti? Si prendono delle persone che hanno una madrelingua e che però parlano una lingua diversa, molto bene naturalmente, e poi si fanno dei quesiti morali tipo: sei sopra un ponte, vedi che il treno arriva a tutta velocità, tu puoi salvare dieci [erano 5] persone che sono dentro al treno, però devi buttare questa persona BUM! sopra i binari, quindi mi ammazzi una per salvarne cinque. E a quanto pare se il quesito viene posto nella lingua madre c'è più, come dire c'è più difficoltà a buttare sotto il treno una persona per salvarne cinque. E invece quando si fa il ragionamento in una lingua che si è acquisita da adulti, c'è più propensione verso una decisione più utilitaristica. Ora io non so veramente come vengono fatti questi esperimenti perché secondo me entrano in campo tanti altri fattori, non solo il fatto che la lingua si sia imparata da adulti piuttosto che alla nascita, ma anche in che ambiente si imparata la lingua, da che ambiente si proviene eccetera. È una cosa reale però, e me ne rendo conto anch'io, me ne sono sempre resa conto, che quando si è più o meno bilingui, anche se non dalla nascita, io sono più o meno bilingue ma non dalla nascita, però mi rendo conto che uso ad esempio l'inglese in alcune situazioni. Me l'aveva fatto notare mio figlio quando era bambino, dice mamma, quando ti arrabbi parli sempre in inglese. E in effetti è ancora così quando mi arrabbio con mio figlio, vabb non succede spesso, però quando sono un po' agitata, un po' arrabbiata, automaticamente BUM mi vengono fuori le frasi in inglese. E quando mi sforzo di parlare in italiano traduco le frasi che ho in mente in inglese, in italiano, naturalmente non funziona così, perché le frasi tradotte, soprattutto quando sono frasi che esprimono forti emozioni, come quando siamo molto contenti o molto arrabbiati, non vengono mai tradotte letteralmente. Quindi fateci caso, anche perché chi mi ascolta sicuramente bilingue perché parla il sardo, l'italiano e altre lingue regionali, fateci caso al vostro processo decisionale parlando in una o nell'altra lingua. TRANSLATION Apparently, when we speak another language, we not only change the tone of voice, the cadence with which we speak, but we also have a different approach when it comes to making moral decisions. I already know that my voice changes depending on the language I speak, because listening to the recordings, my voice is very different if I speak Italian or English or German. But this thing about moral decisions is interesting, I found it in several studies, this question has been studied for decades now and let's see, how do experiments work? You take people who have a native speaker but who speak a different language, fluently of course, and then you ask moral questions such as: you are on a bridge, you see that the train is coming at full speed, you can save ten [actually 5 ] people who are inside the train, but you have to throw this person BOOM! over the tracks, so you kill me one to save five. And apparently if the question is asked in the mother tongue there is more, how can I say, there is more difficulty in throwing one person under the train to save five. On the other hand, when reasoning is done in a language that one acquired as an adult, there is more propensity towards a more utilitarian decision. Now, I don't really know how these experiments are done because in my opinion many other factors come into play, not only the fact that the language is learned as adults rather than at birth, but also in which environment the language was learned, from which environment you come etc. It's a real thing though, and I realise it on myself, I've always realised it, that when you're more or less bilingual, even if not from birth, I'm more or less bilingual but not from birth, I realise that I use for example English in some situations. My son had pointed this out to me when he was a child, he said mum, when you get angry you always speak in English. And in fact it's still like this, when I get angry with my son, oh well, it doesn't happen often, but when I'm a little upset, a little angry, automatically BOOM, I switch into English. And when I try to speak in Italian, I do so but I translate the sentences that I have in mind in English, into Italian, of course it doesn't work like this, because the translated sentences, especially when they are sentences that express strong emotions, such as when we are very happy or very angry, never translate literally. So pay attention to it, also because you listeners are certainly bilingual because you speak Sardinian, Italian and other regional languages, pay attention to your decision-making process by speaking in one or the other language. LINK Alcuni studi che parlano delle decisioni morali prese in lingue diverse dalla madrelingua https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0094842 https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpsyg.2020.549083/full
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misslaurae4yc · 2 years
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Educazione in inglese = più disuguaglianza
Educazione in inglese = più disuguaglianza In sintesi, molti professori non conoscono l’inglese o non lo conoscono abbastanza da poter insegnare interi corsi accademici. Molti alunni non colgono quello che viene insegnato in una lingua che non padroneggiano affatto, trovandosi in affanno sin dalla più tenera età riguardo anche alle nozioni più basilari da scuola dell’obbligo
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gotaholeinmysoull · 2 years
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data la mia inesistente vita sociale anche questo sabato sera lo sto passando à la maison
donc se avete film carini da consigliare vi prego fatevi avanti che se no guardo il terzo Transformers
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stella--splendente · 5 months
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Si vutassi pi mia…inchiesta supra a pulitica linguistica in Sicilia
La lingua siciliana è unu di lu risultatu dâ evoluzioni dû latinu au latu dû sardu, francisi, spagnolu, catalanu, portuchisi, gagliegu, talianu ecc. In Sicilia parlanu sicilianu 4,6 migliuna di cristiani lassannu stari tutti i siciliani chi travaggianu fora dâ Sicilia.
La lingua siciliana è un elementu funnamintali di appartininza a na comunità. Sempre ha sidu a lingua propria da Sicilia. Accamora a nostra lingua s’attrova na situazioni di piriculu i hamu stari accura. La rialità di na lingua chi ‘un happi i ‘un havi ricanuscimentu i cu un nummmaru nicu di parlanti nu cuntestu internaziunali. Accamora è prisenti na situazioni di diglussia o bilinguismo suciali disecuilibratu, cu talianu in situazioni duminanti senza pinsari a chiddu chi significa la falta di pristiggiu suciali nû futuru di sta lingua. Ni sta situazioni gravi ja è nicissaria na pulitica linguistica pi putiri firmari lu prucessu di sustituzioni linguistica.
U primu pinseru chi li cristiani hannu cuannu si parla di lingua siciliana i di ricanuscimentu è chiddu rilativu a u piriculu di vuliri spartiri u Statu, l’appartinenza a quarchi partitu puliticu, di innipinnenza, ect. Mi pari giustu riurdari cû Forum LinguaSiciliana.org sempri ha sidu un Forum sociali senza culligamenti câ politica. Jo ‘un sugnu siparatista ni sicilianista. Sugnu ‘un sicilianu chi si cundisira talianu i europeu. U nostru scopu ha sidu sempri chiddu di travagghiari pi criari na cuscienza civili; pi fari a manera chi li siciliani ‘un si virgugnassiru di parlari  i scriviri in sicilianu. P’arrinesciri a sajtari u disaggiu di sentirisi furasteri in casa propria. Pi li picciotti siciliani u sicilianu addivintau na lingua forastera na lingua ammucciata dinta i muri da casa. Pinsamu a tutti li libbra chi si pubblicanu ogn’annu in sicilianu. A maggiuria portanu a traduzioni in talianu. Picchi sti libbra, chi sunnu distinati a lu mircatu sicilianu hannu essiri scrivuti miremma in talianu? Un sicilianu avissi arrinesciri a leggiri u sicilianu. Pero ‘un u sapinu fari i si mpappinanu.
N’autru pinseru chi hannu chiddi  chi ‘un sunnu d’accordu pi ricanusciri u sicilianu (i dintra di sta categoria ci sunnu puru intillittuali), è chi insignari u sicilianu a li picciliddi è na perdita di tempu i di risursi. Megghiu cuncintrarisi pu studi di li linguii furasteri.  Cettu semu d’accordu cu stu concettu di canusciri megghiu i linguii forasteri però un semu d’accordu pu culligamentu chi sti intillittuali fannu pi giustificari u fattu chi ‘un s’avissi insignari u sicilianu na li scoli. I chistu mi pari chiaru pi l’Italia unni sunnu picca li cristani chi ponnu diri di canusciri na lingua forastera. Chistu significa chi in Italia l’attiggiamentu di chiusura pu sicilianu miremma s’attrova pi li lingui forasteri. I nuatri putissimu fari u stissu discursu pu talianu. A lingua taliana cumparata cu lu spagnolu, u francisi i chiossai cu l’inglisi è na lingua nica, i minurtaria pu nummaru di li cristiani chi a parlanu nu munnu. Si è na perdita di tempu i di sordi insignari u sicilianu na li scoli putissimu fari u stissu discursu pu talianu: in Italia s’avissa scriviri, parlari i comunicari sulu in inglisi, accussi semu cchiu aperti au munnu i sparagnamu sordi i tempu…Cuanti, di chiddi chi raggiunu accussi ni confronti du sicilianu, ci mittissiru a firma a stu tipu di raggiunamentu?
Nuatri chi vulemu cu sicilianu si insignassi na li scoli semu d’accordu ci ‘nzemmula s’avissi insignari di na manera cchiu forti na lingua forastera ‘nzemmla a lu sicilianu i au talianu. Na situazioni unni sunnu li cristiani chi ponnu dicidiri comu discutiri patennu da na situazioni di parità di canuscimentu linguisticu. Semu cunsapivuli chi a nostra lingua accuminciau un prucessu di assimilaziuni cu talianu. Sempri cchiu cristiani ‘un parlanu in sicilianu i li paroli si vannu pirdennu. Si cuntinuamu accussì a nostra lingua scumpari manciata pi lu talianu. Nuatri cummattemu sta situazioni i addumannamu a gran vuci l’insignamentu du sicilianu nta li scoli pi cuntrastari a perdita culturali di nostri picciotti.
Semu cunsapivuli chi pi valurizzari la nostra lingua n’hamu a moviri dintra dû cuntestu puliticu. Chiddu chi n’addumannamu i hemu addumannatu a li partiti politici in Sicilia è: zoccu facistivu o aviti in progettu di fari pi na politica linguistica in Sicilia. Pi stu mutivu cuntattamu tutti i partiti pulitici in Sicilia i li capigruppu di li gruppu pallamintari a l’ARS.
Finu accamora li unici documenti di liggi da Riggiuni Siciliana supra la valurizzaziuni dû sicilianu dû dopuguerra a oggijornu forunu la liggi n. 58 du 1953 chi detti un contributu spiciali a lu “Centro studi Filologici e Linguistici siciliani”, a liggi n. 85 du 1981 ”Provvedimenti intesi a favorire lo studio del dialetto siciliano …” i lu DPR n. 246 del 14 maggio 1985. Chistu voli a diri chi a riggiuni fu pillica na ligislaziuni linguistica i nenti s’ha fattu pi valurizzari lu sicilianu. Picchì comu sapemu ‘un si pò fari na pulitica linguistica seria lassannu li scoli dicidiri si fari cuacchi ura di attività extra-curriculari pi li piccioti di la scola e finanziannu sti tipi di attività cu sulu £ 5.000,00 pi institutu.
Puru  li prupusizioni di liggi hannu mancatu. A niveddu riggiunali a sula prupusizioni intirissanti fu chidda dû diputatu riggiunali Nino Strano nû 1996 a la Riggiuni Siciliana. Sta prupusiziuni addumannava di renniri obbligatoriu u studiu da lingua, da storia i da littiratura siciliana accuminciannu du annu scolasticu 1996/1997. Sta liggi intirissava i classi cuarti i quinti da scola ilimintari cu 3 uri simanali. Di sta pripusiziuni ‘un si sappi cchiu nenti. Nuatri di LinguaSiciliana.org cuntattammu lu diputatu Ninu Strano però ‘un appimu riscontri. Lu sicilianu ‘un conta nenti i ‘un havi un rolu ufficiali nâ riggiuni. I nenti sa fattu finu accamora. I hamu pinsari chi a riggiuni putissi ligifirari pi so cuntu senza essiri in cuntrastu cu li liggi du Statu Italianu grazzi a l’articulu 14 du propriu Statutu Riggiunali chi finu accamora ‘un attruvatu n’applicaziuni china.
A niveddu naziunali li diputati siciliani nenti ficiru i nenti dissiru cuannu fu appruvata la liggi naziunali n. 482 du 15 dicemmiru 1999 supra i linguii minuritari in Italia intuata “Norme a tutela delle minoranze linguistiche storiche . Sta liggi mancu nintua au sicilianu i è in tutali cuntrastu cû l’articulu 6 da Custituzioni: “la Repubblica Italiana protegge le minoranze linguistiche…”.
A niveddu europeu a situazioni è drammatica. Putemu attruvari sulu na ‘ntirrugaziuni scritta n. E-3030/01 du 30 Ottoviru 2001 chi u diputatu europeu Francesco Musotto prisintau ammatula. Sta ‘intirrugaziuni happi na risposta ufficiali dû Commissariu Reding pi cuntu dâ Cummissioni Europea. A sustanza fu chi la Cummissioni ‘un po fari nenti contra un Statu pi addumannari mudifichi na ligislazioni supra i linguii minuritari. Pò addumannari canciamenti sulu si la liggi in chistioni è in contra a li diritti funnamintali di li cristiani.
Chista è a situazioni ginirali pi la pulitica linguistica in Sicilia. Miremma cumparannu a Sicilia cu l’autri riggiuni in Italia sauta na l’occhi la differenza di l’attività pulitica ni stu campu. Lassannu fora a Sardigna i la riggiuni Friuli, chi happiru a propria lingua ricanusciuta, hamu annintuari lu Piemonti, cû la liggi riggiunali dû 10 Aprili 1990, nummaru 26, la Lombardia, lu Venetu, l’Emilia Rumagna, la Campania, la Liguria. Tutti riggiuni a statutu ordinariu chi hannu liggi pi addifenniri a propria lingua.
Chiddu chi n’addumannamu i hemu addumannatu a li partiti politici in Sicilia i li capigruppi di l’Assemblea Riggiunali Siciliana è: zoccu faciti o aviti in progettu di fari pi na politica linguistica in Sicilia. Pi stu mutivu spiammu a tutti i partiti pulitici in Sicilia. Mannamu na littra l’8 Innaru 2005 (in talianu), i n’autra littra u 16 Innaru a tutti chiddi chi ‘un ni havianu arrispunnutu.
I risultati ‘un sunnu cunfurtanti cumu putiti biriri nâ tabedda câ sutta. I partiti chi si putissiri chiamari riggionalisti (Nuova Sicilia, FNS, Sicilia 2010, Patto per la Sicilia, Primavera Siciliana), chi avissiru essiri chiddi chi s’avissiru ‘ntirissari chiossai a la chistioni linguistica i culturali siciliana, mancu n’arrispunneru.  Chi diri pi esempiu da tutali mancanza di intiressi dû Partitu “Nuova Sicilia” chi havi miremma un Consulenti Culturali” o u FNs chi hannu miremma a prumuziuni da cultura siciliana nu programma puliticu. Sta mancanza chi n’aspittavamu pi esempiu pi tutti lìautri partiti naziunali. Happimu na littra ‘ntirissanti da Giovanni Bruno, Vici-sicritariu Riggiunali dû Sdi Sicilia, chi mi passi cunsapevuli dâ prublematica. N’arrispunniu miremma u sicritariu du Partitu du Populu Sicilianu. Putiti attruvari chiddu chi n’arrispunneru cchiu sutta.
U mutivi principali dû fattu chi ‘un happimu pulitici chi n’arrispinneru pò essiri varia: chistu è un mumentu puliticu senza elezioni ni campagni elettorali; li pulitici cuntattati sunnu troppu inchiffarrati; o picchi a li pulitici siciliani ‘un intiressa pi nenti a chistioni dû sicilianu; . Vi lassu a vuatri la dicisioni finali.
Ogni jornu chi passa è na parola chi si perdi, un pezzu da nostra cultura chi scumpari pi sempri. ‘Un s’hava perdiri cchiu tempu. Cu dici chi si voli intirissari da Sicilia i da so ricchizza culturali ‘un si po scurdari da propria lingua.  Nuatri ‘un ni damu abbentu.
Chisti sunnu i nostri prupusiziuni pi valurizzari a nostra lingua:
Ricanuscimentu da Riggiuni dû sicilianu comu lingua riggiunali ‘nzemmula a lingua taliana.
Insignamentu dû sicilianu nta li scoli di l’isula accuminciannu da li scoli ilimintari.
Criari na l’Univirsità siciliani (Palemmu, Missina, Catania i Castrugiuanni) na cattidra di “Lingua e letteratura siciliana”
Criari na Cummissioni Riggiunali pi la nurmalizzaziuni lingistica du sicilianu.
Utilizzu obbligatoriu dâ lingua siciliana nta l’amministrazioni pubblichi nzemmula a lingua taliana.
Diffunniri i appujari la cultura, u tiatru, la littiratura i giunnali in sicilianu.
Criaziuni di un canali tilivisivu riggiunali in lingua siciliana.
Toponomastica in sicilianu nta li strati i nta li cidadi di l’isula.
Chisti ponnu rapprisintari i primi passi di na pulitica cchiù granni cu scopu di ripigghiarisi na lingua chi cchiu passa u tempu cchiu si va pirdennu.
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tulipanico · 9 months
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Ciao, posso chiederti un parare? (Ho scoperto ora che sei logopedista)
Mia nipote farà due anni tra un mese circa, solo che mi preoccupa un po’ il fatto che ancora non parli, dice realmente poche parole: come mamma, papà, cacca e ultimamente, “si”
È una bambina nata in una famiglia che parla un’altra lingua oltre l’italiano, io noto che lei capisce entrambe le lingue, si fa capire molto a modo suo, indica le cose quando le vuole, capisce quando dire si e no con la testa, è molto furba e sveglia, ma questo fatto che ancora riesce a parlarmi mi fa preoccupare, è giusto secondo te? Grazie se mi risponderai!❤️
Ciao! Intanto grazie per aver chiesto, non so mica se fai bene a fidarti di me!
La cosa che mi preme chiederti è: i genitori cosa dicono a riguardo? È fonte di preoccupazione oppure trascurano la cosa?
In merito alla questione bilinguismo, è buono che lei sia in grado di comprendere entrambe le lingue parlate e che abbia intenzionalità comunicativa, nonché un modo per farsi comprendere. Ma avere un vocabolario così ridotto, a due anni, è comunque un campanello d'allarme. Non si parla di ritardo di linguaggio, a maggior ragione nei casi in cui non vi è un'esposizione ad una sola lingua, fino ai trentasei mesi, ma sarebbe comunque opportuno magari fare una valutazione completa in modo da avere un quadro più approfondito ed escludere ogni cosa. Si potrebbe, così, iniziare una sorta di trattamento indiretto/diretto con un professionista, che sappia fornirvi le indicazioni e i consigli giusti per stimolare al meglio il linguaggio della tua cuginetta.
In ogni caso, se hai bisogno scrivimi senza problemi, che nel mio piccolo aiuto volentieri! 🧚🏻
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lamilanomagazine · 10 days
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In Valle d'Aosta si è tenuto il Comitato di Sorveglianza Interreg Italia Francia Alcotra 2021-2027, in merito ai progetti dell'area frontaliera.
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In Valle d'Aosta si è tenuto il Comitato di Sorveglianza Interreg Italia Francia Alcotra 2021-2027, in merito ai progetti dell'area frontaliera. Si è riunito presso il Castello di Aymavilles, in Valle d'Aosta, alla presenza dell'assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria Alessio Piana, del presidente della Provincia di Imperia Claudio Scajola e del direttore generale di Anci Liguria Pierluigi Vinai, il Comitato di Sorveglianza del Programma Interreg Italia Francia Alcotra 2021-2027. Due le strategie che riguardano l'area ligure di frontiera ad esser state approvate: il piano integrato territoriale Paysage+, coordinato dalla Provincia di Imperia, in collaborazione con Regione Liguria, Camera di Commercio Riviere di Liguria, Asl1 Imperiese, Anci e i partner francesi e piemontesi e il Piano integrato territoriale Alpimed+, con coordinatore la Città Metropolitana di Nizza e con Regione Liguria, Provincia di Imperia, Arpal e Camera di Commercio Riviere di Liguria tra i partner, in associazione a quelli cuneesi e francesi. "Si tratta di strategie importanti, ognuna porterà circa 7 milioni di euro nell'area di confine imperiese, cuneese e francese e affronterà temi molto attuali come l'utilizzo responsabile dell'acqua, i servizi socio-sanitari, il turismo e i rischi naturali" spiega l'assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana. "Un opportuno momento di confronto, in linea con i contenuti del Trattato del Quirinale, che mira ad avvicinare l'Europa e le istituzioni alle esigenze dei territori. Oltre all'approvazione di questi nuovi progetti - aggiunge l'assessore Piana - è emersa la necessità di potenziare il bilinguismo a livello scolastico, così come è stata ribadita l'importanza di lavorare congiuntamente a progetti sempre più concreti e rispondenti ai bisogni delle comunità". Il Comitato di Sorveglianza, con l'occasione, ha discusso le prossime scadenze che riguardano il primo bando dei microprogetti, chiusosi a marzo con una buona risposta, ed ha approvato il nuovo bando dei progetti singoli, che prevede una disponibilità di 55 milioni di euro e sarà aperto fino al 14 novembre. "Dare concretezza al Trattato del Quirinale e ai progetti per lo sviluppo del territorio - afferma il presidente della Provincia di Imperia Claudio Scajola - lo abbiamo ribadito insieme all'assessore Alessio Piana di Regione Liguria, con cui siamo in perfetta sintonia, ai partner italiani e francesi riuniti nel Comitato di Sorveglianza. Sono soddisfatto degli esiti dell'incontro, dove ho ribadito la necessaria centralità del ruolo di Province e Dipartimenti, luogo di elezione per la concretizzazione delle attività progettuali. La Provincia di Imperia è l'epicentro di una sempre più consolidata alleanza transfrontaliera, che si estende in triangolazione con la Città metropolitana di Genova e di Torino". Per quanto riguarda la chiusura della programmazione 2014-2020 il Programma Alcotra ha raggiunto ottimi risultati con il 98% di realizzazione e a breve verrà organizzato un evento per presentare i risultati dei progetti al grande pubblico dell'area frontaliera. "Gli ottimi risultati possano essere ponte tra quello che abbiamo fatto e quello che andremo a fare negli anni a venire nel nostro ruolo di facilitatori verso i territori - commenta il direttore di Anci Liguria Pierluigi Vinai - Con Regione Liguria e Provincia di Imperia stiamo costruendo un percorso efficace, riuscendo a tradurre in soluzioni i bisogni dei cittadini. Ripartiamo da questo virtuoso interscambio per dare concretezza alle necessità delle comunità locali. L'intesa tra Provincia e Regione ci gratifica molto perché rinnova un ruolo gestionale di Provincia che bene integra il ruolo di programmazione di Regione, cosa che non esisteva più dai tempi del disastroso impatto della legge Delrio n. 56 del 2014".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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gazeta24br · 3 months
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Sob o tema 'Ressignificar', a Casa do Zezinho apresenta o Projeto Artitude 2024, uma exposição vibrante de artes plásticas, mosaico e cerâmica. O evento é resultado do projeto de oficinas de arte da instituição, que une a criatividade de 420 crianças, adolescentes e jovens, oferecendo uma jornada única por meio da expressão artística. A exposição vai até o dia 15 de março e apresenta os frutos do empenho e aprendizado dos Zezinhos e Zezinhas. O projeto, viabilizado pelo apoio da Lei Rouanet do Ministério da Cultura, é uma iniciativa que visa promover o desenvolvimento artístico e cultural desses jovens talentosos. A edição deste ano aborda como ponto de partida, Ressignificar. Em um contexto de mudanças constantes, a proposta é estimular a reinvenção pessoal e artística, desafiando os participantes a enxergarem a si mesmos como obras de arte únicas e valiosas. "Será uma exposição memorável para todos os Zezinhos e Zezinhas (nome carinhoso dado às crianças e jovens matriculadas na Casa), pois eles são os artistas de seus próprios destinos. A proposta é encorajá-los a transformar suas vidas com coragem e ousadia, e é uma grande oportunidade para mergulhar na perspectiva única de cada participante que transforma suas experiências e visões em obras de arte", destaca a fundadora da ONG, Dagmar Rivieri, conhecida como Tia Dag. Durante as oficinas do projeto, os participantes tiveram a oportunidade de aprender técnicas, explorar a criatividade e expressar suas visões individuais. A arte é apresentada como uma ferramenta poderosa de transformação, capaz de ampliar a percepção, imaginação e habilidades expressivas. A Exposição Artitude é considerada como uma oportunidade para os participantes continuarem suas jornadas de pesquisa, observação e produção de arte desde a infância. Inspirados na exposição de suas obras, eles são motivados a continuar explorando novos horizontes criativos. Serviço Projeto Artitude - Artes Plásticas, Mosaico e Cerâmica Data: 15 de janeiro à 15 de março Horário: Segunda à sexta- feira, das 10h às 15h Local: Galpão da Casa do Zezinho - Rua Anália Dolácio Albini,77 / São Paulo- SP Entrada: Gratuita Sobre a Casa do Zezinho A Casa do Zezinho é uma organização sem fins lucrativos que atende mais de 1.000 crianças, adolescentes e jovens. Oferece acesso gratuito a bilinguismo, gastronomia, programação, audiovisual, artes, esportes e alimentação de qualidade. Estas oportunidades farão com que os atendidos rompam as barreiras da exclusão e sejam protagonistas para a construção de uma sociedade mais justa. Fundada em 1994, por Dagmar Rivieri, conhecida como Tia Dag, a ONG fica localizada no Capão Redondo, zona sul de São Paulo.
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viendiletto · 4 months
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“Quello che ci siamo lasciati alle spalle”, valuta Cergnul, “è stato un anno in cui abbiamo stipulato un accordo con gli esuli per la salvaguardia e cura di 18 tombe abbandonate: abbiamo valorizzato pure il nome di Pietro Ciscutti e garantito i finanziamenti per il regolare funzionamento della Comunità degli Italiani di Pola”
Il 2023 che ci siamo appena lasciati alle spalle ha registrato un incoraggiante miglioramento dell'applicazione del bilinguismo, specie quello visivo, nella città di Pola. Gli esempi di maggior spessore sono l’introduzione del bilinguismo nelle tabelle digitali indicanti direzione e fermate negli autobus della “Pulapromet” e la correzione della precedente scritta monolingue sulla facciata principale delle piscine cittadine.
Protagonista di questi passi compiuti in direzione del recupero dell’identità storica e linguistica di Pola è stato Bruno Cergnul, vicensindaco eletto in rappresentanza della componente cittadina italiana.
“L’applicazione del bilinguismo è stata sin da subito una delle mie priorità”, ci ha detto Cergnul. “Il primo passo”, ci spiega il vicesindaco italiano, “è stata la Decisione sull’uso della lingua italiana parlata e scritta nell’esercizio delle attività delle società commerciali e degli enti il cui proprietario di maggioranza/fondatore è la Città di Pula – Pola adottata dal sindaco Filip Zoričić il 25 luglio 2022. Essa è conforme alle disposizioni della Costituzione della Repubblica di Croazia e dello Statuto della Città di Pola e quest’anno abbiamo voluto iniziare ad applicare nello specifico l’articolo 3. Questo articolo prescrive l’uso della lingua italiana negli avvisi pubblici, nella modulistica, nelle promozioni, negli annunci di eventi e comunicazioni varie”.
Cergnul ha sottolineato che tale disposizione riguarda la sia la Città di Pola, sia le sue aziende municipalizzate. “Per quel che le aziende fondate dalla città di Pola”, prosegue il vicesindaco italiano, oltre alla Pulapromet, ci sono anche l’Herculanea e la Monte Giro che spesso hanno contatti con un pubblico a cui il bilinguismo serve davvero. Nei loro annunci nei giornali del territorio applicano già il bilinguismo”.
In relazione alla Monte Giro, il vicesindaco ha ricordato pure che nel 2023, per il tramite della Città di Pola, tra la Monte Giro e l’Associazione Italiani di Pola e Istria – Libero Comune di Pola in Esilio (AIPI-LCPE) è stato stipulato un accordo con il quale si affida all’AIPI-LCPE la cura e la salvaguardia di 18 tombe abbandonate allo scopo di tutelarle e salvarle dall’ulteriore degrado.
In riferimento all’amministrazione cittadina e ai vari assessorati, Cergnul rileva che il Bollettino ufficiale esce sempre in versione bilingue, mentre il sito web ufficiale della Città di Pola viene aggiornato costantemente con le traduzioni italiane. “Per consentire e unificare le traduzioni dal croato all'italiano”, dice Cergnul, oggi abbiamo in rapporto di lavoro due persone, mentre nel 2021 ne eravamo totalmente privi”.
“Il 2023”, ha concluso Cergnul “è stato anche un anno in cui, di concerto con l’amministrazione cittadina, mi sono impegnato per assicurare il supporto finanziario della Citta di Pola alla Comunità degli Italiani di Pola. Inoltre, sono state avviate attività per valorizzare il nome di Pietro Ciscutti, quali l’assegnazione del suo nome della sala maggiore del Teatro con il suo nome. E poi una curiosità: a Maniago (Pordenone), suo paese natale, sia riusciti a venire in possesso del suo atto di nascita”.
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cinquecolonnemagazine · 4 months
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Italiani all'estero: come mai in Australia c'è una nutrita comunità italiana
L’Australia è stata sempre una delle mete preferite dagli immigrati italiani nel corso degli ultimi anni. Infatti, molti nostri connazionali sono stati attirati dalle vaste terre di questo Paese e da un’economia fortemente in crescita. Ma ci sono anche delle ragioni storiche e culturali che hanno fatto in modo che in Australia si costituisse nel corso del tempo un’ampia comunità italiana. Qual è stato l’impatto di questa migrazione massiccia per l’Italia e per l’Australia? Il contesto storico di riferimento Una comunità italiana in Australia è costituita dai lavoratori che sfruttano la possibilità di inserirsi in settori specializzati. Ma ci sono anche molte persone che scelgono di andare in questo Paese per studiare, grazie alle tante opportunità di formazione proposte da istituzioni di qualità. Infatti, la già numerosa comunità italiana ha continuato a crescere negli anni, non solo per via degli studenti che in virtù delle opportunità di studio in Australia (il sito ufficiale di Lae Educazione Internazionale le descrive a tutto tondo) hanno scelto di sviluppare qui il loro percorso formativo e vi si sono poi stabiliti definitivamente, ma anche per effetto dei tanti giovani che vi si sono trasferiti per lavorare. La migrazione italiana nei confronti dell’Australia ha radici molto profonde nel tempo, visto che è iniziata nel periodo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il nostro Paese, dopo la devastazione della guerra, affrontava una situazione economica molto precaria. Per questo, molti italiani cercavano delle opportunità all’estero. Contemporaneamente l’Australia voleva che gli immigrati contribuissero attivamente nell’aumentare la sua forza lavoro e la sua popolazione. Sono proprio questi incontri di necessità differenti che hanno creato un flusso migratorio da non trascurare. L’introduzione di precise politiche di immigrazione Nel corso degli anni ’50 e ’60 il governo australiano ha introdotto delle precise politiche di immigrazione. Si trattava di condizioni più aperte che hanno incoraggiato l’arrivo di europei, tra cui molti nostri connazionali. Molti hanno visto proprio nell’Australia una destinazione facilmente accessibile per tentare di costruirsi una vita migliore. Le caratteristiche della comunità italiana attuale Tutto ciò ha portato al costituirsi di una significativa comunità italiana in Australia, che ha delle caratteristiche molto importanti. Infatti, non è solo rilevante dal punto di vista quantitativo, ma anche piuttosto influente. In questo senso, non si deve trascurare il fatto che gli italiani abbiano contribuito in maniera imponente al formarsi di un certo tipo di cultura, di gastronomia, di arte e di commercio. Ci sono alcuni quartieri, come, per esempio, Leichhardt a Sydney e Carlton a Melbourne, che sono famosi proprio per essere sede di una vivace cultura italiana. L’impatto della comunità italiana a livello economico Gli italiani che hanno scelto l’Australia come destinazione di vita non hanno apportato contributi soltanto dal punto di vista culturale, ma hanno avuto una certa importanza anche nel contribuire alla crescita dell’economia australiana. Ci sono stati molti italiani che hanno iniziato a lavorare come operai, diventando poi imprenditori di successo. Ci sono settori lavorativi che hanno avuto nuovo impulso grazie alla presenza di nostri connazionali, come, per esempio, il commercio al dettaglio, l’agricoltura e l’edilizia. L’impatto sui giovani In particolare, un ruolo fondamentale è stato svolto dai giovani, coloro che si possono definire italo-australiani. Questi ultimi hanno avuto delle opportunità molto importanti, fra le quali, per esempio, non bisogna dimenticare il ruolo del bilinguismo, che ha portato loro ad avere dei vantaggi educativi e professionali. La capacità di parlare sia in italiano che in inglese ha aperto a questi giovani molte possibilità in ambiti internazionali, rafforzando anche i legami culturali e commerciali tra il nostro Paese e l’Australia. Le scuole e le istituzioni culturali italiane in Australia svolgono un ruolo essenziale nel mantenere viva la lingua e la cultura italiana, mettendo a disposizione dei giovani corsi di lingua, storia e arte, in modo che le nuove generazioni possano mantenere vive le loro radici. È come se si fosse creato un vero e proprio ponte culturale di incontro e di scambio. Image by StockSnap from Pixabay Read the full article
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Parceria da OEI promove bilinguismo na América Latina e Caribe
Em ação inédita, a fim de desenvolver programas e projetos conjuntos para a promoção do bilinguismo, da educação, da ciência, da cultura e do … O post Parceria da OEI promove bilinguismo na América Latina e Caribe apareceu primeiro em RFM Editores.
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alta-onda · 5 months
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"La fiducia degli altri é all'origine dell'esperienza di un mondo stabile;che ha la coscienza di sé e non ha alcuna primazia sulla consapevolezza degli altri. Questa, implica errori categoriali, attribuendo dei concetti tipici degli adulti, distinguendo persone, oggetti, animali, dai bambini che non hanno ancora la capacità della differenzazione. La fiducia negli altri può essere respirato come parte integrante della realtà, dove gli uomini possono trovare lo spirito il soffio, il profumo e la traccia sbiadita del significato del loro bilinguismo originale, (da qui la loro felice imperfezione)." (Giddens-Eco) "Ghirlande per le regine, possono esserci, l'alloro-per meriti rari di spirito o spada. Si, ma pensando a me, ricordando te, la natura per cortesia-la natura per carità - la natura per equità - elesse la rosa! (Dickinson)."
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curso-online · 6 months
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English Fluency Online: A Chave para o Bilinguismo?
Se você já se perguntou se dominar o inglês é realmente possível, o curso “English Fluency” está aqui para mostrar que é. Este curso oferece as ferramentas e o suporte de que você precisa para se tornar fluente no idioma. A busca pela fluência no idioma inglês é um passo crucial em direção a um futuro de possibilidades ilimitadas. A plataforma online English Fluency oferece um programa…
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scienza-magia · 6 months
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Invia la tua candidatura lavorativa a Poste Italiane
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Poste Italiane: MAXI ASSUNZIONI postini, sportellisti e impiegati, scadenza OTTOBRE. Nuove opportunità di lavoro per maxi assunzioni in Poste Italiane, è possibile infatti presentare la domanda come postini, sportellisti e altre posizioni. Le assunzioni per postini in tutta Italia Poste Italiane ha annunciato l’intenzione di assumere circa 10.000 nuove risorse in tutta Italia. Le prime opportunità sono legate a contratti a tempo determinato per il ruolo di Postino. Vediamo quali requisiti sono richiesti per diventare parte del team di Poste Italiane: Requisiti Richiesti: - Diploma di maturità o laurea, con un punteggio minimo di 70/100 per il diploma di scuola media superiore o 102/110 per la laurea, anche triennale. - Patente di guida valida. - Abilità alla guida del motomezzo aziendale (generalmente il motorino Piaggio liberty 125 cc). - Certificato medico di idoneità al lavoro generica, rilasciato dalla USL/ASL di appartenenza o dal medico curante, con indicazione del numero di registrazione del medico presso la propria USL/ASL. - Per la sola provincia di Bolzano, patentino del bilinguismo. - Non sono richieste conoscenze specifiche. Dove Saranno Effettuate le Assunzioni Ecco un elenco delle regioni e province italiane in cui sono disponibili opportunità di lavoro con Poste Italiane: -
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Lombardia – Varese, Como, Sondrio, Milano, Bergamo, Brescia, Pavia, Cremona, Mantova, Lecco, Lodi, Monza e Brianza; - Veneto – Verona, Vicenza, Belluno, Treviso, Venezia, Padova, Rovigo; - Piemonte – Torino, Vercelli, Novara, Cuneo, Asti, Alessandria, Biella, Verbano Cusio Ossola; - Valle d’Aosta – Aosta; - Friuli Venezia Giulia – Udine, Gorizia, Trieste, Pordenone; - Trentino Alto Adige – Trento, Bolzano; - Umbria – Perugia, Terni; - Toscana – Massa Carrara, Lucca, Pistoia, Firenze, Livorno, Pisa, Arezzo, Siena, Grosseto, Prato; - Liguria – Imperia, Savona, Genova, La Spezia; - Emilia Romagna – Parma, Bologna, Ravenna, Forlì Cesena, Rimini, Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Ferrara; - Marche – Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Fermo; - Molise – Campobasso, Isernia; - Puglia – Foggia, Bari, Taranto, Brindisi, Lecce, Barletta Andria Trani; - Basilicata – Potenza, Matera; - Lazio – Viterbo, Rieti, Roma, Latina, Frosinone; - Abruzzo – L’Aquila, Teramo, Pescara, Chieti; - Sardegna – Sassari, Nuoro, Cagliari, Oristano, Olbia Tempio, Ogliastra, Medio Campidano, Carbonia Iglesias; - Sicilia – Trapani, Palermo, Messina, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Catania, Ragusa, Siracusa; - Campania – Caserta, Benevento, Napoli, Avellino, Salerno; - Calabria – Cosenza, Catanzaro, Reggio di Calabria, Crotone, Vibo Valentia. I candidati possono selezionare una sola zona lavorativa per la candidatura. La scadenza per l’invio delle domande è il 13 ottobre 2023, ma è possibile inviare candidature spontanee anche successivamente. Le assunzioni per spotellisti Le candidature sono aperte fino al 31 dicembre 2023. Di seguito troverai tutte le informazioni utili su come candidarti. Poste Italiane ha avviato il processo di selezione di professionisti per il settore front end destinati a lavorare nella Provincia di Bolzano, in particolare nelle aree di Val Venosta, Val Pusteria, Valle Isarco, Val Gardena e Burgraviato. I candidati prescelti svolgeranno le loro mansioni negli uffici postali, dove si occuperanno di fornire assistenza alla clientela e avvieranno diverse attività di vendita di prodotti e servizi. REQUISITI Per partecipare alla selezione per il lavoro presso Poste Italiane a Bolzano, è necessario soddisfare i seguenti requisiti: - Diploma di scuola superiore. - Patentino di bilinguismo. Le assunzioni per impiegati Attualmente, Poste Italiane è alla ricerca di candidati per la posizione di addetti allo smistamento in Italia per l’anno 2023. Requisiti - Disponibilità a lavorare su turni notturni - Conoscenze professionali, non sono richieste conoscenze specialistiche. Luoghi di lavoro previsti: Ancona, Bologna, Firenze, Pisa, Napoli, Bari, Lamezia Terme, Padova, Verona, Venezia, Genova, Novara, Brescia, Milano Borromeo, Milano Roserio, Roma Via Affile, Fiumicino, Cagliari Le Regioni o le Province di assegnazione saranno definite in base alle necessità aziendali. Data di scadenza per la presentazione delle domande: 20 ottobre 2023.
Le candidature
Per ulteriori dettagli e per inviare il tuo curriculum vitae, visita il sito ufficiale di Poste Italiane nella sezione “lavora con noi“. Tieni presente che gli annunci potrebbero essere rimossi una volta raggiunto un numero prefissato di candidature, ma è sempre possibile inviare candidature spontanee. Read the full article
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