Tumgik
#bimby belly
awesomebitchyuniverse · 9 months
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radiosciampli-blog · 9 months
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millelenzuola · 24 days
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E per la barca che è volata in cielo
Che i bimbi ancora stavano a giocare
Che gli avrei regalato il mare intero
Pur di vedermeli arrivare
Per il poeta che non può cantare
Per l'operaio che ha perso il suo lavoro
Per chi ha vent'anni e se ne sta a morire
In un deserto come in un porcile
E per tutti i ragazzi e le ragazze
Che difendono un libro, un libro vero
Così belli a gridare nelle piazze
Perché stanno uccidendo il pensiero
Per il bastardo che sta sempre al sole
Per il vigliacco che nasconde il cuore
Per la nostra memoria gettata al vento
Da questi signori del dolore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Che questa maledetta notte
Dovrà pur finire
Perché la riempiremo noi da qui
Di musica e parole
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
In questo disperato sogno
Tra il silenzio e il tuono
Difendi questa umanità
Anche restasse un solo uomo
Chiamami ancora amore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Perché le idee sono come farfalle
Che non puoi togliergli le ali
Perché le idee sono come le stelle
Che non le spengono i temporali
Perché le idee sono voci di madre
Che credevano di avere perso
E sono come il sorriso di dio
In questo sputo di universo
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1acas0 · 5 months
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Comunque i bimbi che alleno sono troppo belli! Sentire come parlano e toglierli dal telefono per un'ora e mezza due giorni alla settimana è così soddisfacente. Avrei sempre voluto avere un figlio o una figlia. Forse per il troppo amore che mi è mancato fin da piccolo. Cerco di essere il loro papà in campo e cerco di insegnare ogni cosa possibile anche che non riguarda il calcio.
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unafarfallablu · 7 months
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Soffermiamoci un attimo a parlare di questa mia amica che (per comodità chiameremo X)
E di questo suo ragazzo che sempre (per comodità chiameremo Y)
X È fidanzata con Y da circa due anni,
X è sempre stata una ragazza che amava cucinare e (fortunatamente) anche mangiare, solare, bella, spigliata, libera (punto cardine di questo discorso)
Y è un ragazzo amante di se stesso, ego smisurato, e prima di lui solo ed esclusivamente la palestra e il fitness, per il resto, è lui la persona più importante.
Sta di fatto, che l’altro ieri mi interrogavo, mentre li guardavo fare aperitivo (per modo di dire) l’una affianco all’altra, di come X sia da due anni a questa parte (tó che coincidenza) dimagrita, con gli occhi un po’ spenti e il bisogno quasi doverso di controllare l’andamento della sua vita, i suoi capelli sempre in ordine, il vestito che deve mettersi a posto ogni 2x10, il rossetto (che non ha mai indossato prima di Y) e i grammi di pasta e il fatto che se ha fatto aperitivo alle cinque, allora deve assolutamente non mangiare più niente fino a domani, per lei che una volta si finiva una teglia di parmigiana. (o quasi)
Ad un certo punto della giornata di ieri, Y ha fatto raccomandazione a X di non bere la coca cola, e di “prediligere l’acqua naturale che è più sana.” Davanti a tutti tra l’altro, come se non bastasse, qualche secondo dopo avergli “consigliato” di non bere bevande zuccherate, gli ha tolto il bicchiere della coca avvicinandogli una bottiglietta d’acqua.
Aspetto il momento giusto per parlare con X, per provare quantomeno a fargli accendere un minuscolo campanello d’allarme sul quel poveraccio d’animo tutto muscoli che da due ha palesemente spento la sua luce.
Nel frattempo però, io mi sono ricordata di A…
Il mio A, che mio non è mai stato poi, e di tutte le volte in cui mi sono lamentata con lui per il mio corpo, per le gambe troppo grosse, le braccia enormi e la pancia non perfettamente piatta come le altre ragazze. E mi sono ricordata di tutte le cose sbagliate di A, dei suoi difetti, che sono tanti e forse più grandi di me.
Il mio A è fissato con la palestra, si sveglia tutti i giorni alle nove per allenarsi almeno un paio d’ore, mangia sano, ha un fisico prettamente asciutto, le spalle grandi e i muscoli belli in vista e non si ricorda neanche l’ultima volta che ha mangiato una crêpes.
A sa che amo mangiare, che a volte non sto attenta per niente, che mangio troppe caramelle e almeno cinque biscotti inzuppati nel latte. Lui mi prende in giro, mi dice che faccio come i bimbi, la merenda alle quattro del pomeriggio.
Eppure in tutti questi anni, non mi ha mai, neanche per una volta detto che forse è meglio non bere coca cola e/o mangiare meno biscotti nel latte. Ad A non piace più mangiare a notte fonda, è un vizio che si è tolto da molto, eppure quando parliamo dei giri in macchina che dobbiamo fare, poi lui conclude sempre con “andiamo a mangiare qualcosa.”
Silenziosamente allora io, ripensando ad A e a tutte le volte che mi sprona a mangiare di più se a pranzo ho mangiato solo del riso, a quella volta in piena estate in cui mi ha detto “mangia e bevi acqua che fa caldo.” E a quelle volte che mi ricorda che a lui il mio corpo piace anche se mangio caramelle, io alla fine mi sono sentita estremamente fortunata.
Io e A non abbiamo una bella storia, direi piuttosto una grande storia, fatta di una strada piena di fossi, e dio solo sa come facciamo entrambi a camminarci sopra come se fosse asfalto liscio.
Eppure, se in giro c’è questo tipo di amore, quanto sono fortunata io a raccontare che A sparisce nel nulla ed è un assoluto coglione, ma è capace di prendersi cura della mia luce in un modo tutto suo.
Grazie A, sei la cosa più incasinata che ho avuto dalla vita, ma se non ci fossi stato tu avrei mangiato meno caramelle.
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parolerandagie · 9 months
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Sera d’Estate
Bello dei bimbi,
il gridar nelle strade.
Più belli i baci,
che m’hai dato ridendo,
dei loro giochi sciocchi.
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turuin · 1 year
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Cuspide scarlatta!
Ho il cervello troppo pieno di cose per poterle scrivere in maniera ordinata, mettendole in fila come tanti soldatini di plastica. Avevo anche io, come tanti bimbi della mia età, dei soldatini di plastica, ma non mi divertivano un granché. Nell'epoca in cui sono stato bambino c'è stata una esplosione di giocattoli che faceva sembrare i soldatini di plastica un passatempo per sfigati: tutti a gara a farli più belli, con più funzioni, con più accessori. La mia vera droga sarebbero stati i Masters of the Universe prima, i Cavalieri dello Zodiaco dopo. Il primo che ricevetti in regalo (non posso davvero dire "comprai" anche se lo scelsi personalmente, in un negozio che vendeva giocattoli misti a zaini, materassini da pare e altre cose che non c'entravano un cazzo) fu Crystal, il cigno. Che non sapevo si chiamasse così: la scatola era tutta in giapponese e l'unica cosa che vi si poteva leggere sopra era questa scritta, "Cygnus". Ma era fighissimo: aveva un sacco di punti di giunzione, e l'armatura (smontabile! con un pezzo per ogni arto!) era in gran parte di metallo. Solo dopo sarebbero arrivati i cartoni animati (e non sulla cazzo di mediaset, ma sulle benemerite reti locali) e solo dopo sarebbero arrivati quelli di Giochi Preziosi a commercializzarli persino alla Standa (se non sapete cos'è la Standa non posso farci niente, magari ci farò un post più avanti). Solo dopo avrei avuto anche Artax, Sirio (il mio preferito) e tutti gli altri. Ora non mi ricordo più quali. Avevo un sacco di "pupazzetti". Spariti tutti: con tanti nipoti da una parte e dall'altra e cugini, parenti di terzo grado... a un certo punto la roba si distribuisce dove capita. Ma finché li ho avuti, ci giocavo. Creavo storie. Parlavo da solo (spesso venivo preso allegramente in giro dalla famiglia per questo, ma sticazzi) e inventavo le peggio trame su quei pezzetti di plastica. Per un periodo l'ho fatto anche assieme ad un compagno di classe, ed erano dei pomeriggi bellissimi. Vedevamo i cartoni assieme e poi andavamo a fare le nostre storie. Avevo altri pupazzetti. Le Tartarughe Ninja! Mica quelle deformi di Nickelodeon, quelle cicciose e muscolose. Avevo un pupazzetto di B.A. Barracus di A-Team. Avevo UN SACCO di Masters of the Universe, e poi a un certo punto mi ricordo di intere estati passate a ripescarli dal cesto che c'era in terrazzo, chi senza testa e chi senza braccia o gambe, e rimetterli insieme mischiandone i pezzi a colpi di scotch. E poi è finita l'infanzia. Non ho capito bene quando. E oggi, non riesco a mettere in fila i pensieri o a riarrangiarli come se fossero quei pupazzetti; riesco solo a tirare avanti questo cranio pieno di cose dove ci sono ancora due parti di me che fanno a pugni tra loro, una che vorrebbe vivere da eremita e l'altra che muore non appena si trova senza un minimo d'attenzione da parte delle altre persone. Ed io li affogherei entrambi.
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nessunotrannenoi · 10 months
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1/07/2023 - 13:58
Oggi ho invitato i miei colleghi a pranzo. È stata una cosa del tutto improvvisata. Ero stata invitata per un aperitivo ma stavo già mettendo qualcosa in pentola dato l'orario e allora ho colto la palla al balzo per estendere l'invito a tutti. Amo cucinare e adoro farlo per gli altri. Mi rilassa e mi rende soddisfatta. Ha pranzato con noi anche un bimbo di un anno e mezzo e ha deciso di voler mangiare seduto in braccio a me. Ha mangiato le stesse cose nostre e con gusto, tant'è che la mamma ne è rimasta incredula perché lui fa sempre i capricci per mangiare.
E ti ho pensato tantissimo. Mi sei mancato così tanto da farmi venire il magone e mi è passata la fame. Avevo quella creaturina bellissima in braccio, con quelle manine tonde e i piedini come panzerottini, come tutte le foto dei bimbi che mi mandavi. Avrei voluto ci fossi anche tu seduto a quel tavolo, a condividere i miei momenti di lavoro e di spensieratezza e a sorridermi con quegli occhi bellissimi e le fossette.
Ti sono grata anche io, ma non ti metto tra "le cose". Ti tengo nel cuore, con i ricordi e i regali più belli.
Ciao bimbo ❤️...
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dhufflebee · 1 year
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Pinguini Tattici Nucleari || Monopoli
Italian lyrics + English translation + notes under the cut
Quello che mi ricordo io The one thing that I remember È un viaggio in autostrada Is a trip along the highway Un cellulare buttato via A mobile phone thrown away Con dentro la tua mamma che gridava While your mom was yelling on a call Cinquanta occhiali da sole Fifty pairs of sunglasses Ma solo uno spazzolino But just one toothbrush Occhi diversi tutte le sere Different eyes each night Ma sempre il solito vecchio sorriso But always the same old smile Quello che mi ricordo io The one thing that I remember Erano i denti stretti sempre Was constantly gritting our teeth E la paura di inciampare And the fear of stumbling Nelle vite della gente Into other people’s lives Non guardavamo mai la luna We would never look at the moon E lei non guardava noi And she wouldn’t look back at us Eravamo bimbi piccoli We were little kids Vestiti da supereroi Dressed as supeheroes
Ma se mi vuoi davvero But if you truly want me Allora dimmi chi sei Tell me who you are then Belli i tuoi occhi verdi Your green eyes are beautiful Sì, ma non ci vivrei [1] Yeah, but I wouldn’t live in there [1] Ma se mi vuoi davvero But if you truly want me Allora dimmi chi sei Tell me who you are then Anche dopo cent'anni Even after a hundred years Non ti capirei (3x) I wouldn’t figure you out (3x)
E ti porterei anche in America And I’d even travel with you to America Ché ho venduto la macchina apposta I sold my car expressly for that Mille euro per la Panda del 2006 A thousand euros for a 2006 (Fiat) Panda L’anno dei Mondiali e della mia prima volta [2] The year of the football World Cup and of my first time [2] Stanotte voleremo via Tonight we’ll fly away Chissà che cosa ti dirà tua mamma I wonder what your mom will tell you Ché ti guardava andare in bici senza mani For she would watch you ride your bike without using your hands E ora ti guarda andare via senza un domani And now she watches as you leave without a future
Ma se mi vuoi davvero But if you truly want me Allora dimmi chi sei Tell me who you are then Belli i tuoi occhi verdi Your green eyes are beautiful Sì, ma non ci vivrei Yeah, but I wouldn’t live in there Ma se mi vuoi davvero But if you truly want me Allora dimmi chi sei Tell me who you are then Anche dopo cent'anni Even after a hundred years Non ti capirei (3x) I wouldn’t figure you out (3x)
Io sono nato a Monopoli I was born in Monopoli E tu invece a Shanghai And you in Shanghai Se giochi con me perdi tutto If you play with me you’ll lose everything Se gioco con te crollerai [3] If I play with you you’ll collapse [3] Se mi vuoi davvero torna ora If you really want me come back now Ma so già che non tornerai But I already know you won’t come back Se mi vuoi davvero torna ora If you really want me come back now Oppure non tornare mai Or don’t come back at all
Ma se mi vuoi davvero But if you truly want me Allora dimmi chi sei Tell me who you are then Belli i tuoi occhi verdi Your green eyes are beautiful Sì, ma non ci vivrei Yeah, but I wouldn’t live in there Ma se mi vuoi davvero But if you truly want me Allora dimmi chi sei Tell me who you are then Anche dopo cent'anni Even after a hundred years Non ti capirei I wouldn’t figure you out
[1] These lines reference the common saying “bella Venezia, ma non ci vivrei” (meaning “Venezia is beautiful, but I wouldn’t live there”) – it denotes an appreciation for the tourist-y, fleeting beauty of a place but not for the prospect of its day-to-day life.
[2] In 2006 Italy won its fourth football World Cup with the men’s national team.
[3] The first four lines are a wordplay on two cities (Monopoli, Apulia and Shanghai, China) and the boardgames of the same – Italian – name, with their inherent dynamics (monopoli/monopoly and shanghai/mikado).
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Bimbi belli, ma seriamente ci stiamo facendo infinocchiare da articoli di giornale che sono delle palesi pubblicità alle università private?
Mi spiace ma se non c'è Carletto che impugna la tesi mentre mangia un sofficino non ci casco.
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vaerjs · 2 years
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Ma questo bailamme è normale in una scuola montessoriana? Io ho conosciuto solo scuole tradizionali e sentendo chi mi parla delle varie montessoriane e steineriane come posti belli fighi i bimbi apprendono in maniera naturale, mi immagino tutt'altro... mi sembra il solito coacervo di genitori apprensivi e coordinatori poco capaci, comune a tante scuole statali e non.
parliamoci chiaro.
questa non è una scuola montessoriana, ma solo "d'ispirazione montessoriana" (tutte le scuole dell'infanzia lo sono perché Montessori è stata la prima a dire che il mobilio deve essere a misura di bambinə); in più hanno una delle maestre che è educatrice del Metodo e sfruttano questa cosa a loro vantaggio.
tutto questo - nella mia esperienza - non è comunque normale neanche in una scuola privata. la scuola è un'istituzione che supporta le famiglie creando con loro un'alleanza educativa il cui fine è l'accompagnamento sano nella crescita di bambinə felici. se la scuola non fa sì che venga rispettato il ruolo di docenti ed educatorə tutte queste sono solo belle parole da scrivere sui documenti per convincere i genitori a pagare la retta
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bimbi belli dopodomani è il mio compleanno 🖤🖤🖤🖤
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giosport1973 · 2 months
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BIMBI BELLI
CARNEVALE GIÒ SPORT 2024
#carnevale #giòsport
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corrierino · 3 months
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Bimbi belli Paola Ferrarini (come Lina) e Clod (Claudio Onesti) Tratto dal Giornalino nº 6 del 6 febbraio 1983. Oggi sul blog.
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venusbook · 3 months
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Diary 01/02/2024.
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Diary 01/02/2024
Torniamo un pò indietro con gli anni, tipo nel 1999/2000. Parto col dire che sono stati i migliori anni di sempre e non perchè io sia di parte. Spesso scriverò degli aneddoti o delle cose che mi frullano nel cervellino che è sempre e costantemente attivo. Ricordo come fosse ieri, e avevo solo 6 anni nel '99. Ricordo che era una sera d'estate, l'odore della terra di fronte al balcone che affacciava su essa, lì abitavano i miei nonni, Raffaela e Gennaro, e mia zia Maria, sorella di nonno. Ripeto, ricordo ancora gli odori, ora ho 30 anni ma è come se fosse ieri; epoca di festivalbar, ritornati dal mare e quelle sere magiche di musiche magiche le cui cantanti erano Britney Spears e tutto il resto.. ricordo le risate che riecheggiavano la sera su quella terrazza, mentre si mangiava fuori sul tavolino. Ricordo che i ''grandi'' ridevano per cose a cui nemmeno noi bimbi facevamo caso, perchè eravamo troppo presi o a mangiare quella pasta al ragù che cucinava nonna o che ballavamo per le hit in tv. Ricordi impresse nella mia mente che non andranno mai via. L'odore intorno era diverso da adesso, anche i sapori, i profumi, tutto ciò che ci circondava era diverso, più piacevole. Dopo finito di cenare scendevo giù a casa della mia amichetta Nadia, a quei tempi migliore amiche, e c'era anche Daniele, eravamo praticamente inseparabili, ricordo quelle sere in cui ci mettevamo sul terrazzo di Nadia, si anche lei ne aveva uno, e chiacchieravamo raccontandoci storie horror. A quei tempi non erano importanti i cellulari, esistevano? Si, ma non erano come adesso, noi abbiamo goduto di un'infanzia più bella, più pulita. Il cellulare era importante solo per chiamare con urgenza, ma veniva dimenticato sul mobile perchè correvi fuori a giocare, goderti il cielo della sera che era ancora pieno di stelle, ancora incontaminato. Pensavi a quando saresti diventato grande al futuro, ma non pensavi ai problemi, no, quello era per i grandi! Ti bastava un pallone, o semplicemente giocare a nascondino dietro le auto ed eri totalmente felice. Ricordo che quando era il momento di andare a casa, salivo prima a salutare i miei nonni, si perchè ora non è così importante per questa generazione, ma per noi lo era, salutare un nonno era la cosa migliore di sempre. Il loro abbraccio era unico e sono stata abbastanza fortunata da averli vissuti giorno per giorno. Certe volte vorrei tornare a quando avevo quell'età solo per un loro abbraccio, sentirmi di nuovo voluta bene. Poi correvi via perchè mamma ti chiamava e tornavi a casa, stanca ma non crollavi, perchè tu eri ''grande'' e volevi guardare un film ma poi alla fine crollavi perchè stanca del giorno che avevi VISSUTO. Gli anni più belli di sempre, poi man mano scriverò altro, per ora va bene così.
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claudiastascrivendo · 5 months
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L’orologio gira in senso antiorario.
Siamo tornati indietro.
Ma senza i valori di un tempo
lo chiamano progresso,a me sembra un regresso.
intelligenza artificiale va avanti, quella umana eclissa
si muore come un tempo, per un opinione, perché la gente non sa gestire le emozioni
e allora, uccide senza pensare, oppure pensando, perché tanto non ci saranno conseguenze.
Tre anni, o poco più e poi via. Sei fuori.
E così che va che la gente che dovrebbe agire parla,parla dall’alto del pulpito e non fa nulla per mutare questa anarchia in democrazia.
Dicono che il futuro è in mano nostra. Ma quale futuro? Un futuro che non c’è come l’isola di Peter Pan.
E noi ,Bimbi Sperduti nell’ hikomori
dei social a non vivere la vita attraverso un vetro, che lobotomia.
Mamma mia!
Pure i genitori e i nonni ormai hanno questa TikTok
mania.
Voglio tornare agli anni degli 883
"Gli anni d'oro del grande Real Gli anni di Happy Days e di Ralph Malph Gli anni delle immense compagnie Gli anni in motorino, sempre in due Gli anni di "Che belli erano i film" Gli anni dei Roy Rogers come jeans Gli anni di "Qualsiasi cosa fai" Gli anni del "Tranquillo, siam qui noi, siamo qui noi" che non ho mai vissuto poi. Sento questa voglia di urlare tutta la rabbia che mi esplode dentro come le bombe a Gaza. Di andare in piazza, come gli studenti di una volta. Per cambiare sta vita qua.
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