MAG 139 - #0063011 - “Prescelta”
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[Int. Istituto Magnus, Archivi, ufficio di Jon]
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ARCHIVISTA
Dichiarazione di Eugene Vanderstock, riguardo la creazione di Agnes Montague, la sua vita, la sua cura, e la sua morte. Dichiarazione originale rilasciata il 30 novembre 2006. Registrazione audio di Jonathan Sims, l’Archivista. Londra.
ARCHIVISTA (DICHIARAZIONE)
Arthur mi ha chiesto di dirti che Agnes Montague è morta. L’ha chiesto a me specificamente, perché sapeva che avrei dovuto mettere per iscritto tutta la mia dannata storia per te è che avrebbe fatto un male cane. Ma gli ho parlato in modo inappropriato, ho suggerito di bruciare tutto questo posto con te dentro, quindi immagino che questa conti come la mia punizione.
Pensa che io abbia abbastanza paura da non tenere fede alle mie minacce senza il suo permesso. E probabilmente ha ragione. Meglio così, che tu non sia qui. Mossa intelligente da parte tua. Lo sono sempre, non è vero? Mosse intelligenti. Un giorno tenterai troppo la tua sorte, e quando lo farai… beh, faresti solo meglio a sperare che non sia Jude a venire a riscuotere.
Quindi, io? Io sono nato nel ‘36 - lo so, non sembro settantenne, ma bruciare la candela a tutte le estremità ha in effetti qualche vantaggio. Finché non ci si consuma completamente, voglio dire. È difficile dire quanto ancora mi rimanga, quanto tempo ancora il mio sacrificio mi abbia guadagnato. Ma quando me ne andrò, puoi scommettere che me ne andrò alla grande, e che farà male.
Sai, ho iniziato durante il Blitz. Me lo ricordo come se fosse ieri. È stata la casa di [Glenn] Dunlop a iniziare tutto, sai. Giocavamo sempre fuori insieme; a volte sua mamma ci faceva del tè. Beh, era andata. Nient’altro che macerie e - (heh) e Desolazione. Glenn e i suoi genitori erano stati nel rifugio sul retro, ma immagino che non fosse proprio abbastanza riparato, e solo suo padre è riuscito ad uscirne. Era un uomo alto e forte, abituato a lavorare come lavoratore portuale, e non lo avevo mai visto senza un’espressione severa e una pipa. Ma adesso, barcollante tra le rovine della sua vita, lo sguardo che ho visto sul suo volto - ha risvegliato qualcosa in me. Qualcosa di davvero terribile.
Chiunque parli dello “spirito del Blitz” non era là, o vuole nascondere la sua paura con la nostalgia. Sono successe cose terribili durante il Blackout, e ci siamo fatti del male a vicenda almeno tanto quanto i tedeschi ce ne hanno fatto. E io ho fatto del male a così tante persone.
L’incendio di un edificio è una cosa tremenda, ma molto più tremenda quando stava splendendo in quella notte.
È stato il primo dei miei crimini, ma non l’ultimo, e l’incendio doloso è sempre stato il mio campo. È una maniera così semplice di distruggere tutto ciò che qualcuno ha costruito, sia letteralmente che figurativamente. Ho trovato il mio dio attraverso il mio sentiero, l’ho servito a modo mio, e quando Arthur e Diego mi hanno trovato, e mi hanno detto che c’erano altri che condividevano la mia devozione - beh, non posso dire che non sia piacevole avere un senso di appartenenza. Anche se in effetti abbiamo le nostre… divergenze.
E una di queste divergenze si è risolta in… immagino che si possa chiamare destino. Tutti sentivamo la chiamata, i sogni, che ci tiravano sempre più vicini ad un mondo di fuoco e perdita, un luogo di incendio e agonia, quando ricreavamo il mondo ad immagine della Fiamma Senza Luce, per ciò che Diego chiamava Asag.
Lo sentivamo tutti, lo bramavamo. Ma una brama non è la stessa cosa di un’istruzione. Eravamo tutti stati toccati e avvolti dalla vicinanza al sacro fuoco ardente, ma nessuno di noi aveva alcuna conoscenza speciale, indipendentemente da ciò che Diego sostiene di avere letto. Lui voleva un grandioso inferno, un rituale di incendio apocalittico che avrebbe fatto sembrare l’attacco a Dresda con bombe incendiarie una scintilla.
Il che suonava… fantastico. Ma alcuni di noi hanno fatto notare che la forza aerea degli Alleati aveva un briciolo più di potenza di fuoco di noi, visto che nessuno di noi sarebbe probabilmente sarebbe diventato Air Marshal di lì a poco.
Ed è stato allora che Arthur ha proposto il suo piano: un prescelto. Avremmo creato un messia, la fiamma incarnata, uno che avrebbe saputo accompagnare in questo nuovo mondo, e condurci a quello che Diego ha chiamato “la Terra Ripulita”.
Quando abbiamo finalmente deciso, è stata Eileen Montague a farsi avanti come volontaria. Al tempo era incinta di cinque mesi, e si era già sbarazzata del padre nella solita maniera della nostra piccola congregazione. Alcuni hanno obiettato, hanno detto che a meno che il bambino non fosse concepito nella fiamma, non avrebbe mai potuto essere una vera incarnazione. Ma non avevano idea di come un tale concepimento potesse anche solo funzionare, quindi è stato deciso che sarebbe stato abbastanza fare nascere il bambino nel fuoco.
Abbiamo bruciato cinque acri di terreno boschivo per creare il sito. Al centro della foresta annerita e coperta di cenere abbiamo costruito una pira così alta e robusta che le fiamme sarebbero state visibili chiaramente per miglia, e costruita così abilmente che avrebbe preso fuoco in pochi attimi. Davanti ad essa, la grande ciotola di acqua pura per il battesimo rovente di Asag. A al centro della pira, una cavità, dove Eileen si sarebbe sdraiata.
Abbiamo pregato, e abbiamo fatto sacrifici, e abbiamo consacrato il suo corpo con olio sacro e una corona di esche per il fuoco. Ho protestato riguardo l’ultima cosa, sentivo che potevamo fare di meglio che scimmiottare i Cristiani, ma mi hanno urlato di stare zitto.
Alla fine, l’ora è arrivata, e come sono iniziate le prime contrazioni, Arthur ha acceso un fiammifero. Il fuoco è stato così immediato e così intenso che mi ha quasi fatto cadere in ginocchio, la luce della pira così luminosa per un secondo prima di rivolgersi verso il suo interno, privata del suo bagliore e conforto, e si è trasformata completamente in rovente e insopportabile calore.
Ha ricoperto Eileen in un secondo, la sua carne si è annerita e spaccata, le labbra aperte in un grido che era agonia e gioia e terrore e comunione tutte allo stesso tempo, mentre strato dopo strato di pelle e muscolo e ossa sono stati uno ad uno distrutti dalla forza delle fiamme, fino a che alla fine non è rimasto nient’altro che cenere e ossa.
E in cima a tutto ciò, che dormiva pacificamente nel fuoco, una bambina. Intoccata, incolume, e ai nostri occhi risplendente di ardente divinità.
L’abbiamo battezzata con l’acqua bollente di Asag e l’abbiamo chiamata Agnes, come era stata l’ultima richiesta di sua madre. Ma crescere una messia, come abbiamo scoperto, è molto più impegnativo che crearne una. I sacrifici con i quali nutrivamo Agnes facevano il loro dovere, e mantenerla come tramite della Fiamma Senza Luce non si è rivelato per niente un problema. Ma occuparsi di lei come bambina era molto più duro.
Era silenziosa, cortese, ma incline ad attacchi di rabbia violenta i quali, anche se non inaspettati visto quello che bruciava dentro di lei, rendevano impossibile vivere in un solo posto per un certo tempo. Non le si poteva permettere di stare vicino ad altri bambini per paura di essere scoperti, non poteva essere lasciata da sola per un lungo periodo, e chiunque non fosse direttamente benedetto era spesso non riusciva a sopravvivere neanche un’ora in sua compagnia. Abbiamo addirittura perso qualche membro le quali benedizioni si sono rivelate… insufficienti.
Arthur ha provato a dipingere tutto questo come una prova di fede, e ha dichiarato che quelli che avevamo perso crescendo Agnes erano stati giudicati carenti nella loro devozione verso la Fiamma Senza Luce.
Stronzo.
Era solo una monella.
Alla fine ha cominciato a calmarsi, a raggiungere un equilibrio e a prendere più a cuore le sue lezioni. È diventata studiosa, silenziosa, sembrava accettare e riconoscere il suo destino, i suoi dovero come nostra prescelta, e certe volte parlava persino in modo sognante della Terra Ripulita e del dolore del mondo che sarebbe venuto. Le sue forze crescevano di giorno in giorno, e persino alcuni tra i nostri più devoti non potevano toccarla per più di pochi secondi.
C’era un po’ di divisione tra di noi riguardo alla migliore linea d’azione, una cosa che di sicuro non la sorprenderà a questo punto. Alcuni pensavano che avesse bisogno di stare in mezzo a bambini normali, di interagire con quelli che la vedevano come una di loro. Alcuni pensavano che dovesse continuare ad allenare la sua concentrazione. E alcuni pensavano che avessimo aspettato abbastanza a colpire i nostri nemici, e che lei fosse già abbastanza potente.
Il compromesso a cui siamo giunti è stato Hill Top Road. Sapevamo che era una roccaforte della Ragnatela, piena di altri bambini dell’età di Agnes. Avremmo controllato da una certa distanza, ma eravamo sicuri che non fosse in alcun pericolo. La Madre delle Marionette ha sempre sofferto per mano nostra; tutta la manipolazione e il discreto veleno del mondo non significa niente di fronte alla pura e sfrenata forza della distruzione e della rovina.
Avevamo ragione su quel fronte, ma se avessimo saputo esattamente quanto era forte la Ragnatela in quel posto, forse avremmo cambiato idea.
Io non ero… uno di quelli assegnati a vegliare sulla nostra prescelta, quindi non posso dire molto riguardo a cosa esattamente sia successo nelle mura di quella casa, ma sembra che il combattimento abbia segnato il posto in modo molto più profondo che un semplice incendio. Una cicatrice nella realtà, che io credo sia stata complicata dall’interferenza di altri poteri.
Ad ogni modo, l’effetto che ha avuto su Agnes è stato imprevisto. Per quanto ne sapevamo, aveva distrutto il posto completamente. E nonostante ciò rimaneva vincolata ad esso, legata ad esso in qualche maniera vitale. Quando Arthur mi ha detto che aveva tenuto la mano di Raymond Fielding, ho capito che era preoccupato. Ma nessuno di noi poteva sapere che cosa avresti fatto tu.
A dire il vero, non so esattamente cosa tu abbia realmente fatto; neppure Arthur ne’ Diego me l’hanno saputo spiegare in dettaglio, e Jude semplicemente va su tutte le furie quando viene menzionato. Immagino che fosse per questo che stavamo aspettando, guadagnando tempo per decenni, incapaci di portare a compimento i nostri piani. Jude si era unita solo di recente al tempo, ed era - infatuata di Agnes, anche se non saprei dire se la amasse come dea, o come donna. O come entrambe.
Qualsiasi fosse la situazione, qualsiasi cosa tu abbia fatto, siamo rimasti paralizzati. Incapaci di andare avanti in qualsiasi modo con il nostro destino, e, mi è stato assicurato, impossibilitati a rimuovere l’impedimento.
Quindi abbiamo aspettato. Agnes era diventata adulta ma non sarebbe più invecchiata, quindi non ci dovevamo preoccupare di quello. Il suo fuoco un giorno si sarebbe spento, ovviamente, ma fino ad allora non si sarebbe affievolito o svanito.
Il mio compito era di prendermi cure dei suoi bisogni meno banali. Dovevo trovare dei sacrifici per lei. Ti risparmierei i dettagli, ma non mi va. Lavoravo in una fabbrica, sai, con grandi fornaci che risplendevano di rosso rovente a tutte le ore del giorno e della notte. Ad un certo punto, abbastanza dei miei superiori avevano sofferto incidenti o ferite perché io ottenessi una posizione in amministrazione.
Era difficile prendermi lo spazio di cui avevo bisogno, e fare i necessari adattamenti, soprattutto senza che nessuno se ne accorgesse, ma alla fine sono riuscito a creare un piccolo laboratorio, appena sotto la fornace principale. Era di gran lunga troppo calda perché qualcuno controllasse, quindi avevo il mio ritmo.
Ho assunto lavoratori stranieri, per la maggior parte, quelli che con meno collegamenti con affari complicati, e più sogni speranzosi di ciò che la loro vita avrebbe potuto essere. Erano loro che rappresentavano per Agnes il nutrimento più soddisfacente.
Aspettavo che fossero da soli, e poi li sorprendevo ignari. Sciogliere le loro bocche per chiuderle era cosa facile, e le urla che riuscivano ad emettere solo con la gola erano facilmente sommerse dai macchinari sempre rumorosi.
Li trascinavo giù nel mio laboratorio e lentamente, pezzo per pezzo, li scioglievo, prosciugando il grasso ormai liquido dai loro corpi, che avrei più tardi trasformato in sego. Il loro cuore, i loro occhi e la loro lingua li bruciavo fino a farli diventare cenere e ce la mescolavo per texture, mentre il resto lo incenerivo semplicemente.
Una volta completamente sciolte, trasformavo quelle povere anime in candele maleodoranti, gli stoppini di capelli e tendini sopravvissuti intrecciati che non si accendevano con nessuna fiamma, ma bruciavano invece di nera brace. E se si ascoltava molto attentamente, si riusciva quasi a sentire urlare.
Agnes le portava nel suo piccolo e spoglio appartamento, le posizionava sul pavimento e le accendeva. Per le lunghe ore durante le quali le candele bruciavano, lei stava piegata su di esse, o almeno così mi dice Arthur, ad inalare tutta l’agonia, sofferenza e perdita dalle quali erano create. Oppure avrebbe potuto stare mentendomi, solo per tenermi occupato con tortura e omicidio perché non mi mettessi in mezzo a niente.
Non penso che mi sarebbe importato, in realtà. Almeno mi sentivo utile.
A parte quello, Agnes aspettava semplicemente. Tutti lo facevamo, ma penso che a lei pesasse più. Con così tanto fuoco e distruzione intrappolati e furiosi dentro di lei mentre stava seduta semplicemente, placida, ad aspettare… qualcosa.
Ovviamente, nessuno di noi sospettava cosa avrebbe effettivamente fatto colare a picco tutto. Voglio dire, se me l’aveste detto, vi avrei riso in faccia. Quello stupido idiota del cafè. Sinceramente non so perché Arthur lo abbia permesso, o perché Jude non sia intervenuta; di solito è così gelosa. Ma Agnes - (espira) Forse Agnes ha chiesto loro di lasciarlo in pace. O forse erano semplicemente sorpresi dal suo interesse per questo - noioso, ordinario sciocco. Forse hanno immaginato che fosse qualche lungo, complicato piano, e che stesse semplicemente costruendo l’esca per un falò di dolorosa perdita e sofferenza come mai ne avevamo visti. (sospira) E immagino che, in un certo senso, lo stesse facendo.
Solamente non uno che nessuno di noi si aspettava.
Non era amore; di questo sono sicuro. Non penso che fosse neppure felicità. Penso che fosse dubbio. In quella piccola scheggia di affetto era contenuto un intero universo di dubbio. Il tipo di dubbio che l’incarnazione della fiamma che tortura non può avere, ma che troppi anni passati con silenziosa pazienza, seguiti da un goffo flirt in un cafè possono creare. Una piccola frattura dello spessore di un capello che distrugge tutto.
Quando ci ha detto - (inspira) Ho conosciuto angoscia e distruzione come pochi a questo mondo, ma il ricordo di quella notte mi fa ancora fremere. La tristezza e il lutto che abbiamo provato quando abbiamo saputo cosa avevamo perso.
È stata Agnes a suggerirlo. Se avessimo provato il rituale e avessimo fallito, ha detto, avrebbero potuto passare centinaia di anni prima che avessimo la forza di provare di nuovo. Ma se lei avesse cessato di esistere, non di una culminazione di fuoco, ma di una morte fredda e silenziosa, forse la sua scintilla sarebbe ritornata alla Fiamma Senza Luce e avrebbe potuto provare di nuovo.
Non immediatamente, probabilmente neanche durante quel che rimaneva della mia vita, ma prima rispetto a se fosse bruciata. E così l’abbiamo impiccata, come aveva richiesto. Tutto a causa della più insidiosa delle emozioni: la speranza.
Abbiamo dato carta bianca a Jude riguardo a cosa sarà del ragazzo del cafè, anche se Agnes le ha chiesto di non interferire. Non gli ha ancora fatto del male, ma non riesco ad immaginare cosa le stia passando per la mente. La miseria e il dolore che si è portato addosso.
Nonostante tutta la sua rabbia, non è avventata. E ho molta più paura della sua silenziosa riflessione che della sua irascibilità. Potrebbe essere che lui vivrà il resto della sua vita naturale, ma lei si assicurerà che non sia mai felice, e mai senza dolore.
E per quanto riguarda te, (ispirazione tremante) qualsiasi cosa tu abbia fatto, e qualsiasi protezione ciò ti possa avere garantito si è spezzato con la morte di Agnes. Arthur ci ha detto di non farti ancora del male, ma tutta questa storia ha piuttosto indebolito la sua autorità, e molti di noi stanno adesso guardando Diego come leader. Ma lo vedremo, immagino.
Spero, quando sarà ora, che ti potremo bruciare per sempre, Gertrude.
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Fine della dichiarazione. (inspira) Bello sapere che anche Gertrude riceveva molte minacce. Per adesso, sembra che nessuna di esse sia andata disperatamente bene, tranne che Elias, ovviamente, ma lui non ha minacciato, l’ha solamente - fatto.
Sono curioso di sapere che cosa abbia fatto per deragliare questo grande rituale, perché sono sicuro che non abbia pagato il povero Jack Barnabas per innamorarsi di Agnes. (pausa) Beh, sicuro al novanta per cento.
Non è venuto nessuno a cercare vendetta di recente, comunque, e a giudicare dai dettagli dell’impianto siderurgico [Butcher’s] a Scunthorpe, sembra davvero che Eugene sia ancora in giro, quindi posso solamente immaginare che sia stato trovato un qualche tipo di equilibrio. Visto quello che è successo quando ho incontrato Jude Perry, non ho fretta di rintracciare lui, o nessuno di loro, da solo.
Diego immagino essere Diego Molina, che Basira ha incrociato durante i suoi giorni da sezionata, e Arthur - potrebbe essere Arthur Nolan, anche se passare da capo di un culto a controllare Jane Prentiss come padrone di casa sembra in realtà una certa retrocessione. Dio solo sa. Non è che io non abbia le politiche del mio stesso ufficio da tenere sotto controllo
[Sospira]
Gli altri stanno… meglio, penso. Basira è occupata a fare ricerche per qualcosa di segreto, non sorprendentemente, ma sembra che si stia abituando, a, uh… alla nuova Daisy.
In realtà adesso Daisy mi piace, che è una… sensazione molto strana. Melanie è silenziosa, ma penso che la terapia stia aiutando. Non ho visto molto Helen. La porta è - lì a volte , a volte no. Non ho bussato. Non mi fiderò mai di essa. Fiderò - di lei.
(breve pausa) Fiderò di essa. E non dovrei. Qualunque sia la relazione con la persona che era o è Helen, pensare che potrò mai conoscerne le motivazioni è un errore. E ciò lascia solo Martin, che… (lunga pausa, inspira)
Perché siamo stati scelti? Agnes è stata creata, fabbricata con uno scopo specifico messo a punto così finemente che persino un granello di incertezza ha minacciato l’interezza della sua esistenza. (risata amara sulle prossime parole) Ma io sono così pieno di dubbio, che sembra non esserci spazio per nient’altro, e - (grande inspirazione) - sono sicuro che per Martin sia lo stesso.
C’è un destino qui? Linee di sangue, e - profezie? O-o siamo solo - incappati in questo? Forse… siamo l’opposto di Agnes. Forse i nostri dubbi sono esattamente ciò di cui abbiamo bisogno. S-se questo è il caso, io sono - un fantastico prescelto. (respiro che si calma) Non so come quello funzionerebbe, però.
Sono solo preoccupato per Martin. (sospira, sotto voce) Cristo. (normale) Ogni altro Avatar riesce a farsi bruciare via i sentimenti, ma io? Devo solamente tenermeli.
Lo so che ha detto di avere tutto sotto controllo. (inspira) Ho bisogno di fidarmi di lui. Qualsiasi cosa stia facendo con Peter, è - (inspira) Sa cosa sta facendo. Probabilmente. Devo solamente - ho bisogno che stia bene; ne ho solamente bisogno.
Se - sapessi qual’è il suo piano, se sapessi cosa sta facendo Peter, se solamente - (si ferma, bloccandosi) Posso?
[Il basso brontolio della statica dell’Archivista comincia a risuonare di sottofondo. L’Archivista fa qualche suono di sforzo, che cominciano a diventare più forti e più affaticati.]
[Poi la statica acuta che assomiglia alla statica di un microfono si sovrappone su di essa con la sua qualità strana, musicale e quasi angelica, e diventa chiaro che l’Archivista sta mettendo molto sforzo in questa Contemplazione, e che, come in “Merci Pesanti”, non è chiaro quanto ne sia in controllo.]
[Continua a sforzarsi durante l’impresa, e mentre lo fa, anche la distinta e stridula statica di Peter Lukas comincia comincia a mescolarsi.]
[C’è un suono difficile da collocare, potrebbe possibilmente essere qualche cosa rovesciata dalla scrivania dell’Archivista, ma potrebbe anche essere il suono di una porta che si apre. L’Archivista grugnisce.]
[Poi all’improvviso, tutta la statica sfuma; l’Archivista comincia a riprendere fiato.]
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(boccheggiando) Fine della registrazione.
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[Traduzione di: Cate]
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The Beach Luxury Club @ Domina Coral Bay - Sharm: Halloween con Irina Kant e show sorprendenti... Aspettando il doppio party di Capodanno
Halloween 2023 al The Beach Luxury Club, spiaggia total white, meeting point e ristorante d'eccellenza situato presso Domina Coral Bay, a Sharm El Sheikh, è un'esperienza da vivere tra piatti fusion oppure d'ispirazione mediterranea, show che creano meraviglia e poi dj set scatenati. Gli eventi in realtà sono due: il 31 ottobre la festa è Witches Night, una notte delle streghe tutta da vivere.
Il 3 novembre invece in console c'è invece la dj russa Irina Kant, capace di far ballare chiunque con un mix molto personale di lounge, chill out, deep house e pop. Originaria dell'Asia centrale, di cognome Irina fa Khasraeva e dal 2007 vive tra la Svizzera e l'Italia, dove prima di iniziare la sua carriera in console sfilava sulle passerelle come modella. Come sound designer ha collaborato con brand come Ermenegildo Zegna, Trussardi, Jacob Cohen, Jil Sander e si esibisce spesso in location di alto profilo (a Capri, allo Yacht Club del Principato di Monaco).
Con Irina Kant il 3 novembre 2023 al The Beach Luxury Club va in scena un beach party decisamente scatenato, Rock Noir. L'atmosfera misteriosa e mistica, il ritmo profondo e seducente ha le forti vibrazioni della musica rock. E' un susseguirsi di canzoni, coreografie e performance cariche d'energia e trasgressione. Va in scena anche l'energia dei Vibes, due musicisti capaci di stupire anche grazie ad un visual laser show ad alto impatto.
The Beach Luxury Club, tra l'altro, sembra crescere sempre di più nel cuore dei propri ospiti, visto che per due anni consecutivi, nel 2022 e nel 2023, ha conseguito il prestigioso Traveller's Choice Award. "E' una bella soddisfazione per me e per tutto il nostro staff", spiega Manuel Dallori, creatore di The Beach Luxury Club e corporate entertainment director di Domina. "Ma come sempre lavoriamo per il futuro. Ad esempio, il nostro nuovo show 'Welcome to my World', interpretato da decine e decine di artisti, è stato un grande successo. Lo proporremmo di nuovo, nel deserto, una location magica. Non sarà però una replica in tutto uguale alla prima messa in scena, perché ogni notte i nostri spettacoli sono sempre diversi", spiega Manuel Dallori, creatore di The Beach Luxury Club e corporate entertainment director di Domina.
Per le feste di fine anno a The Beach torna anche The Beach on the Snow, immensa struttura panoramica al coperto per party scatenati da vivere fino alle ore piccole. "Per Capodanno abbiamo scelto di raddoppiare. Oltre a un dinner show scatenato, proporremo proprio di fronte al mare una cena soft per sole 80 persone, a lume di candela, dedicata a chi preferisce le atmosfere più romantiche e rilassate. Non solo, nel periodo festivo ospiteremo diversi show cooking e avremo, a sorpresa, diversi vip chef", conclude Dallori.
Cos'è The Beach Luxury Club
The Beach Luxury Club è un concept di beach club con intrattenimento, pensato per tutti coloro che cercano l'esclusività e il divertimento. Prende vita tutto l'anno a Sharm El Sheikh presso Domina Coral Bay e dalla primavera all'autunno in Sicilia, a Santa Flavia (Palermo) presso Domina Zagarella. The Beach è un ambiente rilassante e chic, in cui godere il mare e la spiaggia e "celebrare la vita" ogni giorno. Cucina raffinata, presentata in un contesto unico, con piatti di ispirazione mediterranea. Il menu dà ampio spazio alla tradizione italiana e alle specialità di pesce fresco, ma anche a piatti della cucina internazionale Sushi e Thai firmati The Beach.
Cos'è Domina
Da più di 30 anni, milioni di ospiti da tutto il mondo vivono emozioni uniche e indimenticabili negli hotel e nei resort Domina. La cultura italiana di tutte le realtà del gruppo è il segreto del successo di una marca che fa dell'innovazione il suo spirito guida. Tra le strutture gestite dal gruppo, Domina Coral Bay Hotel, Resort, Spa & Casino; Domina Zagarella Sicily; Domina Borgo degli Ulivi; Domina Milano Hotel & Congress; Domina St. Petersburg; Domina Novosibirsk; Domina PK Parkhotel Kurhaus. Domina, happiness in your free time. www.domina.it
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The Beach Luxury Club al Domina Coral Bay - Sharm: ad Halloween la dj Irina Kant e show che sorprendono. Aspettando il doppio party di Capodanno
Halloween 2023 al The Beach Luxury Club, spiaggia total white, meeting point e ristorante d'eccellenza situato presso Domina Coral Bay, a Sharm El Sheikh, è un'esperienza da vivere tra piatti fusion oppure d'ispirazione mediterranea, show che creano meraviglia e poi dj set scatenati. Gli eventi in realtà sono due: il 31 ottobre la festa è Witches Night, una notte delle streghe tutta da vivere.
Il 3 novembre invece in console c'è invece la dj russa Irina Kant, capace di far ballare chiunque con un mix molto personale di lounge, chill out, deep house e pop. Originaria dell'Asia centrale, di cognome Irina fa Khasraeva e dal 2007 vive tra la Svizzera e l'Italia, dove prima di iniziare la sua carriera in console sfilava sulle passerelle come modella. Come sound designer ha collaborato con brand come Ermenegildo Zegna, Trussardi, Jacob Cohen, Jil Sander e si esibisce spesso in location di alto profilo (a Capri, allo Yacht Club del Principato di Monaco).
Con Irina Kant il 3 novembre 2023 al The Beach Luxury Club va in scena un beach party decisamente scatenato, Rock Noir. L'atmosfera misteriosa e mistica, il ritmo profondo e seducente ha le forti vibrazioni della musica rock. E' un susseguirsi di canzoni, coreografie e performance cariche d'energia e trasgressione. Va in scena anche l'energia dei Vibes, due musicisti capaci di stupire anche grazie ad un visual laser show ad alto impatto.
The Beach Luxury Club, tra l'altro, sembra crescere sempre di più nel cuore dei propri ospiti, visto che per due anni consecutivi, nel 2022 e nel 2023, ha conseguito il prestigioso Traveller's Choice Award. "E' una bella soddisfazione per me e per tutto il nostro staff", spiega Manuel Dallori, creatore di The Beach Luxury Club e corporate entertainment director di Domina. "Ma come sempre lavoriamo per il futuro. Ad esempio, il nostro nuovo show 'Welcome to my World', interpretato da decine e decine di artisti, è stato un grande successo. Lo proporremmo di nuovo, nel deserto, una location magica. Non sarà però una replica in tutto uguale alla prima messa in scena, perché ogni notte i nostri spettacoli sono sempre diversi", spiega Manuel Dallori, creatore di The Beach Luxury Club e corporate entertainment director di Domina.
Per le feste di fine anno a The Beach torna anche The Beach on the Snow, immensa struttura panoramica al coperto per party scatenati da vivere fino alle ore piccole. "Per Capodanno abbiamo scelto di raddoppiare. Oltre a un dinner show scatenato, proporremo proprio di fronte al mare una cena soft per sole 80 persone, a lume di candela, dedicata a chi preferisce le atmosfere più romantiche e rilassate. Non solo, nel periodo festivo ospiteremo diversi show cooking e avremo, a sorpresa, diversi vip chef", conclude Dallori.
Cos'è The Beach Luxury Club
The Beach Luxury Club è un concept di beach club con intrattenimento, pensato per tutti coloro che cercano l'esclusività e il divertimento. Prende vita tutto l'anno a Sharm El Sheikh presso Domina Coral Bay e dalla primavera all'autunno in Sicilia, a Santa Flavia (Palermo) presso Domina Zagarella. The Beach è un ambiente rilassante e chic, in cui godere il mare e la spiaggia e "celebrare la vita" ogni giorno. Cucina raffinata, presentata in un contesto unico, con piatti di ispirazione mediterranea. Il menu dà ampio spazio alla tradizione italiana e alle specialità di pesce fresco, ma anche a piatti della cucina internazionale Sushi e Thai firmati The Beach.
Cos'è Domina
Da più di 30 anni, milioni di ospiti da tutto il mondo vivono emozioni uniche e indimenticabili negli hotel e nei resort Domina. La cultura italiana di tutte le realtà del gruppo è il segreto del successo di una marca che fa dell'innovazione il suo spirito guida. Tra le strutture gestite dal gruppo, Domina Coral Bay Hotel, Resort, Spa & Casino; Domina Zagarella Sicily; Domina Borgo degli Ulivi; Domina Milano Hotel & Congress; Domina St. Petersburg; Domina Novosibirsk; Domina PK Parkhotel Kurhaus. Domina, happiness in your free time. www.domina.it
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