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#castori
sandratognarini · 2 years
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oaqyvnw2lcg3 · 1 year
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zydlksvbfzjq · 1 year
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kon-igi · 8 months
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VERRÀ LA MORTE E BERRÀ IL TUO SANGUE
(Prima parte di una serie divulgativa sulla prossima apocalisse pandemica)
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Buongiorno, bambini! Chi mi sa dire qual è l'animale più pericoloso sul pianeta terra?
Il leone! Lo squalo! L'orca sassina! La tigre! Il gorilla! Il rinoceronte! I fascisti di forza nuova!
Gigino ricordami di non lasciarti tutto il giorno con zio Stanislao, comunque, no bambini... l'animale che ha ucciso più esseri umani nei nostri secoli di storia è...
... la zanzara!
Repubblica.it dice che ha sterminato 50 miliardi di persone nei nostri 300.000 anni di storia ma siccome sarò anche vostro papà però anche un castoro senza pollice opponibile non ho possibilità di verificare le fonti in modo approfondito.
Diciamo, però, che le zanzare sono praticamente ovunque, tranne in Islanda e ai poli, e nei millenni di convivenza con l'uomo sono diventate un vettore preferenziale per molti virus che si sono mutati per replicarsi all'interno delle loro ghiandole saliv...
Anche il raffreddore?
No, Genoveffa, solo alcuni patogen...
Anche l'aids dei finocchi?
No, Balilla... e ricordami di non lasciarti tutto il giorno con zio Benito. Ecco, vi ho appena inviato sui vostri tablet la lista di virus, batteri e parassiti trasmissibili dalla famiglia delle Culicidae (che sarebbero le zanzare).
Malaria Chikungunya Filariasi Dirofilariasi Dengue Zika West Nile Virus Febbre gialla Febbre della Rift Valley Encefalite giapponese Encefalite di Saint Louis Encefalite LaCrosse Encefalite equina orientale Encefalite equina occidentale Encefalite equina venezuelana Febbre di Ross River Febbre da Barmah Forest
Naturalmente non tutte le 3540 specie di zanzara trasmettono tutte queste malattie sia perché non tutti i patogeni sono adatti a replicarsi in ogni ghiandola salivare sia perché molte malattie sono tipiche di un paese specifico con un certo tipo di zanzara che sopravvive solo con un certo clima.
A tale proposito, mi premeva farvi notare come quando io ero giovane non solo saltavo i fossi per il lungo e invece voi vi fate venire la tendinite da smartphone ma d'inverno venivano quattro metri di neve e l'estate si poteva stare a torso nudo senza morire di ustioni attiniche di 4° grado e questo è colpa de...
Delle scie chimiche massoniche dei poteri forti!
No, Giustino… e ricordami di non lasciarti tutto il giorno con zio Beppe.
È colpa del cambiamento climatico che ha portato a una tropicalizzazione di latitudini dove normalmente le zanzare tropicali vettrici di tali virus non sarebbero sopravvissute.
Siccome, a dispetto di quanto gli italiani credano, noi castori siamo una specie che fino al 1540 ha popolato per secoli lo stivale (salvo poi diventare tutti copricapi), ho le carte di cittadinanza in regola per parlare di tale paese e pubblicare questa mappa:
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con cui nel 2008 si registrava l'iniziale presenza della zanzara Aedes albopictus, la cosiddetta Zanzara Tigre, che ha quasi completamente soppiantato la meno feroce Culex pipiens, la nostra 'vecchia' zanzara monocolore che pungeva solo di notte
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(albo+pictus, pitturata di bianco... anche se a me sembrano pallini e non le presunte strisce di una tigre)
e di seguito una vecchia proiezione statistica - oggi realtà - su come si sarebbe riprodotta ed espansa
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Voglio dirvi però, piccoli castorini, che le quattro malattie che puntualmente gli italiani si ritrovano a scoprirsi addosso ogni estate (Zika, Dengue, Chikungunya e Febbre da West Nile Virus) in realtà hanno modalità di incubazione e trasmissione che le rendono meno pericolose di quanto sembra, perché ci devono essere parecchi fattori concomitanti per la comparsa:
PRIMA DI TUTTO CI VUOLE UNA ZANZARA INFETTA
Graziarca' mi direte voi ma considerate che una zanzara può replicare il virus nelle proprie ghiandole salivari solo se punge una persona infetta in fase attiva, quindi non nei prima 4-7 giorni della comparsa dei sintomi e non dopo 15 giorni.
La zanzara può infettare solo dopo 7-10 giorni (tempo di replicazione nelle ghiandole) e dal momento che una zanzara ne vive solo 30, il tempo utile è poco (il virus non si trasmette da zanzara a zanzara o alle uova).
Oltretutto non è detto che la carica virale dell'umano infetto sia sufficiente alla replicazione nella zanzara o che la puntura della zanzara abbia sufficiente carica virale da infettare.
Quegli R0 e Rt esponenziali che abbiamo visto con il Covid scordateli, insomma.
Infatti, tranne l'ultimo caso di Dengue del 70enne lodigiano che è sempre rimasto in Italia, tutte le infezioni sono state contratte all'estero e 'portate' senza grosse conseguenze in Italia.
La mia è un'intuizione e quindi vale solo per fare apocalisse zombie su tumblr ma credo che se si cominciasse a fare titolazioni anticorpali tra la popolazione, sono quasi sicuro che verrebbero fuori MOLTE persone positive a vecchie infezioni causate da questi virus.
Perché i sintomi comuni a tutte queste infezioni sono spossatezza, mal di testa, dolori articolari e difficoltà alla concentrazione...
Praticamente io sono ammalato di Dengue ogni Lunedì.
Seguiranno approfondimenti su modalità di manifestazione e trattamento.
Grazie dell'attenzione e dell'eventuale gentile reblog di condivisione.
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piovascosimo · 1 year
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In questa onesta tomba, giace serena Glyconis: era dolce nel nome, ma ancor più dolce nell'anima. Non si curò mai degli onori della vita per lei (troppo) austeri, ma (fu) piuttosto (incline a quanto ci fosse di) sfrenato e piacevole, (preferi) essere inebriata dal vino (Bacchus) ed eseguire canti con semplicità. Spesso come divertimento lei stessa intrecciava con dolce amore morbide corone (di fiori) per sé e per i suoi figli che lasciò nella pubertà, (figli) che generò fratelli ad immagine dei Castori. Degna sì di godere una beata vita eterna, si affretta però dove i fati benigni chiamano. Publius Mattius Chariton fece (fare il sepolcro) per la benemerita moglie.
In this respectable tomb Glyconis lies serenely: sweet in name, but even sweeter in her soul. She never cared for splendid honors for her (too) austere, but rather she preferred to be wild and pleasant, to be inebriated by wine (Bacchus) and to perform songs with simplicity. She often amused herself by weaving beautiful wreaths of flowers with sweet love for herself and for her children, who she left in puberty; (the sons) she created were brothers in the likeness of Castor and Pollux. Worthy to enjoy a blessed and eternal life (lux), she hurried to where the good fates call. Publius Mattius Chariton saw to (the making of this tomb) for his well-deserving wife.
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mezzopieno-news · 9 months
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LE NUOVE TURBINE ELETTRICHE SALVANO I PESCI
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Le centrali idroelettriche e le dighe forniscono enormi quantità di energia pulita nel mondo, contribuendo in modo essenziale alla lotta al cambiamento climatico. La loro presenza, tuttavia, può rappresentare un ostacolo per i cicli e i fenomeni naturali come la vita dei pesci e i processi riproduttivi.
In una centrale idroelettrica l’acqua viene convogliata attraverso turbine per far girare le pale che alimentano i generatori. Le pale feriscono o uccidono circa il 22% dei pesci che le attraversano. Le centrali idroelettriche tentano di ovviare a questo fattore, tenendo i pesci fuori dalle loro turbine, modificando il loro percorso con reti o attraverso canali di deviazione. Ciononostante, la mortalità dei pesci è un elemento che il settore idroelettrico sta cercando di eliminare. Per questo motivo è stata inventata una turbina che permette ai pesci di attraversarla rimanendo illesi. Il sistema Restoration Hydro Turbine dell’azienda californiana Natel Energy è stato progettato per consentire il passaggio sicuro del 99% dei pesci attraverso la turbina, grazie all’impianto di lame con bordi d’attacco disegnati con smussature, curve e inclinature che riducono al minimo gli impatti, senza compromettere l’efficienza. La nuova turbina adotta un design più olistico, creando strutture più naturali, più vicine alle dighe dei castori che alle dighe in cemento.
L’energia prodotta nel mondo dall’idroelettrico rappresenta circa il 20% del totale e copre il fabbisogno di circa 1 miliardo e mezzo di persone, senza produrre emissioni nocive e con limitati impatti ambientali; un settore che sta evolvendosi anche nell’utilizzo delle maree e delle piogge.
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Fonte: Natel Energy; foto di Piat Van Zyl
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versegm · 11 months
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Don't have the link on me rn but I'm proud to say my japanese level is now good enough to know that there is at least one comic out there where Castori walks into Gudao & Oberon and she turns around to yell, and this is a direct quote, "MURAMASA! RITSUKA AND OBERON ARE DOING WEIRD KINK SHIT!"
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libriaco · 7 months
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Sì, viaggiare (28 settembre 1786)
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Sul libro del destino era dunque scritto alla mia pagina che il 28 settembre 1786, alle cinque di sera secondo la nostra ora, entrando dal Brenta nella laguna, avrei visto per la prima volta Venezia, e subito dopo avrei toccato e visitato questa meravigliosa città insulare, questa repubblica di castori. Così, a Dio piacendo, Venezia non mi è più una mera parola, il nome vuoto che per me, nemico giurato delle vacue sonorità, fu tante volte motivo d'angoscia. Quando la prima gondola si accostò alla nave (lo fanno per trasportare più presto a Venezia i passeggeri che hanno fretta) mi ricordai d'un giocattolo della mia infanzia al quale non avevo più pensato da almeno vent'anni. Mio padre aveva portato con sé dall'Italia una bella gondola in miniatura, che teneva molto cara, ed era per me un gran privilegio quando mi si permetteva di baloccarmi con essa. Tutto, dai primi rostri di lamiera lucida ai felze neri, mi salutava come una vecchia conoscenza, mi dava una piacevole sensazione di gioventù non più provata da lungo tempo.
J. W. von Goethe, [Italienische Reise, 1816-17], Viaggio in Italia, Milano, Mondadori, 1985 [Trad. E. Castellani]
Goethe aveva compiuto 37 anni esattamente un mese prima.
Immagine: da ebay.
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patron-minette · 9 months
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In this article snippet from Qui? Détective (1949), a real criminal gang is briefly compared to the fictional Patron-Minette. (source).
Some brief context on this publication— the Qui Detective magazine, which was being published weekly at this time, was regularly criticised for the “sensationalist” portrayal of crime in its articles in order to maintain “suspense”.
Within this extract we can observe how theatrical language is used to liken real-life murderers Nédelec, Babin, Planchais, and Bardy to the fictional characters Gueulemer, Montparnasse, Claquesous, Babet (and Thénardier). These individuals are referred to as “silhouettes farouches d’escarpes” who masterminded the murder of a man called Mariotti.
While I can’t imagine much thought was put into the specific comparisons made here— e.g Nédelec being a real-life Gueulemer, and Babin being a real-life Montparnasse (I really don’t think that the publication would’ve expected any readers to unpack these fleeting references at all!)— ultimately, the Patron-Minette and Thénardier are employed as a metaphor for dramatic, sensationalised crime in this context—thus providing an intriguing insight of how crime and theatrics have remained entwined in both fictional works and accounts of real-life criminality over time.
Attempted translation into English. [It's like reading a chapter from the Misérables, the one that shows us the hideous depths of the underworld: Montparnasse, Babet, Gueulemer, Claquesous... But in this Assize Court of Versailles, these actors of darkness are called Babin (that's Montparnasse); Nédelec (that's Gueulemer); Planchais (that's Claquesous). The innkeeper of Montfermeil, Thénardier, is now a Parisian innkeeper; his name is Bardy. It was at his place that the evil deeds were prepared; it was at his place that the fierce silhouettes of escarpes crept in one evening and masterminded the murder of the crémier Mariotti. The crime netted them 480,000 francs. But now they had to pay. The two ringleaders, Nédelec and Babin, were sentenced: Nédelec to death; Babin to life imprisonment; thanks to M Georgie Myers, always moving and able to win the hearts and minds of jurors, Babin saved his head: T. F.** to life imprisonment; the others were sentenced: Planchais, to 15 years' imprisonment; Bardy and Coche, to 10 years' imprisonment; Alexis Le Rhun and Victor Castori, to 3 years' imprisonment; the Golhen woman, Barby's mistress, to 5 years' imprisonment; the Gandon woman: 1 year's suspended sentence.]
(**‘T.F’ likely stands for ‘travaux forcés’, aka hard labour.)
For those curious to read more of the (very limited) information I’ve been able to source about the real-life criminals discussed in this source, please see below the cut:
I haven’t been able to discover too much about Nédelec and Babin or learn a lot about this crime that they committed— I’m assuming that it didn’t break into the realm of becoming a national news story as there’s seemingly only very limited information available online. However, what I can confirm with absolute certainty is that Nédelec, Babin, and the other criminals listed in Qui? Detective’s article were indeed real people.
Other newspapers at the time, including Combat, also documented Nédelec’s arrest and subsequent execution (please note that while the article in Combat spells the name ‘Nédellec’ rather than ‘Nédelec’, the crimes committed by the individual were identical, so I think it is safe to assume that both of these publications were talking about the same man here). In addition, a man named ‘Nedellec’ appears as a ‘co-détenus’ in French execution records in 1950— I can only assume this also is the same ‘Nédelec’ we see mentioned in Qui? Detective. 
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(Extract from Combat, 1949. Source).
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teratomarty · 2 years
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Memento castori
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leopardsealz · 1 year
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SAMMY show me the lionsss
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i have over 20 lions so ill only show a few here kjhgfg
first is my king amphitrite, i love her <33 other players carefully choose kings but i just get cubs from the giving tree until i get something that i like kjhgfdfg thats my plan so far for her successor
next is sandstorm, shes the last surviving cub of my first king castoris! im going to breed her when shes ready in 6 days & shes who im going to give the lion meat to (thank u to my mutual birds for giving me the meat <33)
next is one of my two mutated lions! his name is ice! sadly hes getting old 😢
my other mutated lion spark <33 shes fluffy!
lastly one of my fave gals, luna <33
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Mi sto guardando un documentario sui castori e intanto penso che non ho voglia di andare domani dalla psicologa... quand'è che è diventata una pacchia? Forse quando mi sono resa conto che nemmeno lei capisce quello che intendo
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settegiorni · 4 days
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Gli ormoni di Lacan
Il salmone precario
disinteressato al minino scoglio. il salmone precario conduce il pascolo spesso controcorrente. sicché in casa sua la luce s’accende al contrario aspirando il colore dagli oggetti e gettando ombre sinistre. mancine e ambidestre. il salmone durante i diluvi trasversali. salmodia riti reti e peti. così. giusto per non fare qualcosa. si narra. si narra addosso. che ai tempi del terzo concistoro di castori. il salmone smise di essere controcorrente e aprì un conto corrente. oltre tutto il contro corrente non esisteva e non sarebbe mai esistito per ovvi motivi illogici. infatti versare soldi sul latte macchiato non è proprio un gargarismo da nulla. e d’altra parte è simile allo scus-scus tipico piatto camaldolese. che si serve o si prepara quando non si ha nulla in casa e si trovano. mille scuse. per non andare a pranzo o a cena e. però sembra ineducato declinare l’invito. a pranzo o a cena. e allora si inventano mille scuse. da cui. appunto. il piatto scus-scus. e sarebbe vero se esistesse il piatto scus-scus. ma non esiste. per questo è preparato dai migliori chef. ma il salmone precario. ancora non si conosce l’origine del comportamento salmonico. sappiamo solo che nel primo millennio prima della nascita del salmone e dei pesci. moltiplicare i pani e i pesci era molto ambiguo. non sappiamo perché. l’unica cosa sicura è la morte. e quindi. sicuramente. anche se il salmone precario non esiste. è sicuramente morto. abbiamo. infatti. un morto-metraggio. esiguo documento filmico sulla morte del salmone precario. girato dal cugino. il salmone martoriato e dalla sorella del medesimo. la pannocchia striata delle ardenne. Le famose ardenne paraboliche che permisero. agli scalatori dell’everest di seguire i programmi televisivi dal vicino Egitto. nelle ore di punta quando erano in cima. e qui apro una breve parentesi. voglio parlare della parentesi e del suo ruolo nella statocastica dei baluginii. la parentesi. infatti. nacque alla fine di un periodo lungo e incomprensibile. dove lutti e letti si condensavano a furor di popolo. sulle finestre aldobrandine e sulle aldobrandine dormivano a frotte le cicale cilene di belgrado. le parentesi ebbero un ruolo incisivo. a differenza di altri segni che hanno ruoli molari. canini o premolari. fu l’incontro tra la parentesi e il salmone a detestare lo scandalo. ai tempi del re salmone e non il contrario. in quanto che. il contrario fu rinomato per il vino ancestrale di borgogna. ai tempi della seconda involuzione francese e della penultima convulsione industriale. a quel tempo. le parentesi concessero al salmone più di quanto il salmone stesso avrebbe concesso alle parentesi. e di qui. infine. nacque il disinteresse del salmone al minimo scoglio. allo stato attuale degli studi. leonardo da vinci non ha ancora destato il minimo interesse nei salmoni precari.
Le arance del Bangladesh
le arance verdi del bangladesh conciliano i temporali. assieme alle porte e alle finestre. gli aranceti del bangladesh trillano come telefoni arancioni. al tempo delle risacche a crepapelle. il mare si sganasciava di onde elettromagnetiche. v’erano agenti di pompe funebri. che praticavano sesso orale ai morti per impiccagione. c’erano anche i cavilli. cavalli puntigliosi il cui dado non era tratto ma era trotto. al tempo delle arance verdi tutti i nodi venivano al vento. e in tutti i modi e questa associazione. invero. erano in pochi a comprenderla. me compreso incompreso. si parla addirittura di 8000 lingue. e si sapeva già che la lingua batte un po’ dove capita. per strada e nei parchi. e clienti occasionali di facevano ladri di piacere. d’altra parte a quel tempo. il tempo delle arance verdi. le gatte frettolose mettevano ansia e se i topi non c’erano. si andava a cercarli per non far ballare i gatti. che organizzavano feste rumorose fino all’alba. da cui il fenomeno e la successiva fondazione della rabbia saudita. il tempo delle arance verdi fu un bel periodo. gli spremiagrumi non esistevano ancora. i divani ospitavano raramente strisce pedonali. gli automobilisti soccombevano più facilmente al flashback dell’autovelox.
Inconvenienti del canto a cappella
cantare a cappella è rischioso. poiché esiste la possibilità di un organo. molti cantano a cappella nella spermanza di raggiungere i chioschi dell’orgasmo. a pen vedere. non c’è divertimento senza farfugliamento e se poi ci mettiamo l’organo a canne. ecco. il discorso non cambia. insensato era prima insensato resterà. trallallero trallallà. un po’ come l’infradito dei canti gregoriani. ma non c’entra questo. cantare a cappella coinvolge parte delle alpi svizzere. parte delle alpi apuane. parte delle alpi a pois. e parte della alpi relgine. le alpi relgine producono il muco ambrosoli che è proprio il gargarismo più adatto ai canti a cappella. d’altro canto non si può prescindere da alcuna scala. soprattutto se la scala è a chiocciola. vista la sua lentezza. le scale a chiocciola sono di madri con i pioli. e se non avete capito la metafora. vuol dire che non potrete mai capire la doppiafora. d’altronde il doppio è sempre stupefacente. anzi didascalico o se volete. diarreico. e la diarrea non si augura a nessuno. figuriamoci la triarrea e la quadriarrea. il canto a cappella è essenzialmente d’altri tempi. i tempi cambiano e restano sempre gli stessi. il 68 c’era solo nel 68 e il 69 esisteva solo l’anno dopo. e non prima. nel 69 i canti a cappella erano abbastanza proibiti perché cappella io cappella tu. alla fine nessuno cantava per via. appunto. dell’eccessiva spermanza nel futuro orale. anche il futuro è passato. perché fu turo. è un passato terremoto e il presente è un congiuntivo apoplettico. per non parlare del condizionale areato e dell’infinito impresentabile. ecco. tutto questo mallarmé di concetti deriva dalla pulsione del canto a cappella. pulsione dubbiosa. a volte animalesca. dubbiosa perché. beh. pecora. sulle prime si direbbe ah si? no. Una pulsione asinina pecoral statuaria. eppure. spesso. priapo d’iniziare a cantare a cappella. ci si marmorizza bene il fallo. il calcio d’angolo. e si inizia immantinente il giuoco del coglione. dunque ando coglio coglio. e non si capisce perché solo duomo è il canto a cappella. e mai di donna. tanto di cappella. dunque. dunque un canto a cappella non solo non è consigliabile ma. nemmeno scaricabile dalla tasse. da ciò ne consegue che il canto a cappella è solo un canto del cazzo. un canto del cigno. il famoso cigno delle ande.
Il cigno giallo
il cigno delle ande è giallo. verde. ha forma di semaforo grigio. la sua personalità è quella tipica dell’orso yoghi. orso yoghi? no. non yogo. E quando ti affacci alla finestra il cigno ti spiega che quella non è una finestra. ma una iniziostra e lì appunto inizia. incigna la storia del cigno. pure la sua geografia. si stima che il fallo del cigno. infatti. abbia la forma di una clessidra elettrica. e il corpo del cigno sia enorme come un piccolo stato dell’asia. ma il cigno tutto questo non lo sa. e le nostre sono soltanto congetture astrali. congiunture a strali. congiunzioni a strati. congiuntivi astratti. confetture di cloaca. si narra. a questo sproposito. che le confetture di cloaca fossero un palliativo della cloaca di monza. suora sporca e puzzolente che non avendo pallone per giocare e. scarpe per calciare. s’inventò il palliativo della cloaca. rimedio sferico a forma di palla di cacca. un solido di merda. cosa che non riguarda il cigno delle ande. che non ha mai fatto la cacca. di questo mistero non si sa ancora la mistura. non si conosce nulla. fatto sta che il cigno non fa la cacca. se ne ciba ma non la fa. è un altro mistero. la donna di cigno. infatti. è così oscura o chiara. comunque. per gentilezza la si chiama sempre miss tero. si dice che il cigno delle ande è giallo. ma questo è in parte vero in parte pure. in parte falso in parte parte. in parte resta in parte ha ragione il cigno delle ande quando s’inalbera. mettendo su foglie e rami. e muovendosi al vento gelido delle ande. ha proprio ragione nel dire che non c’è motivo di voler scoprire il mistero del cigno giallo delle ande. perché. come si ostina ormai da secoli a ribadire. egli non esiste. non è giallo. non è delle ande. e da cento secoli e due minuti. il cigno quando gli si chiede. ma tu. chi sei veramente? risponde col tono grazioso di un cellulare e dice. fatti i cazzi tuoi.
Le prugne scissioniste
a quel tempo. oggi 7 novembre 2012. accadde la rivoluzione delle prugne secche. che decisero di occupare le piazze perché reclamavano diritti e. manrovesci in quanto che. non sopportavano più la nomea di essere frutti da evacuazione. i diritti dei lavoratori intestinali. infatti. come i diritti dei lavoratori interinali. erano stati lesi e gli stipendi da fame. invece. continuavano a essere illesi. Sempre gli stessi. la gente non mangiava più e dunque. le prugne non potevano più assolvere ai loro diritti. di lavoratrici intestinali. avvenne la rivoluzione. durò poco. finì in un battipanni. in un battito di cinghia ma non delle forze ordinate. infatti. in seno e in intestino a queste lotte di piazza. si collocarono. tra capo e collo del sistema digestivo e politico. s’insinuarono. i diritti delle prugne scissioniste. le quali. al contrario delle prime. reclamavano il diritto di essere considerati frutti da evacuazione e. volevano essere ingerite dai ricchi. questo era il punto. i ricchi. quei pochi rimasti. non mangiavano più per non evacuare. ragion per cui. il consumo di prugne scissionista calò radicalmente. scontri di piazza di una violenza inaudita. e puzzolente. la spuntarono le prugne scissioniste. ovvero le prugne orgogliose di essere considerate frutti da evacuazione. e. infatti. quella fu una rivoluzione di merda. e le prugne antagoniste. che odiavano essere considerate frutti adibiti allo smaltimento della cacca. furono costrette a autoingerirsi e quindi evacuarsi. proprio le prugne pruriginose e. stanche di essere considerate frutti di merda. si trovarono nella loro stessa cacca. in linea con il famoso principio della fisica per cui. nulla si crea e nulla si distrugge. sicché le prugne antagoniste si trovarono nel circuito chiusino di mangiarsi e cacarsi. ad libitum. condizione stagnante che favorì la parte contraria. cioè delle prugne scissioniste. ultraortodosse. che chiedevano. imponevano. di essere consumate in maggior quantità dai ricchi che. per l’appunto. si rifiutavano di mangiare per non cacare. le prugne rivoluzionarie. divennero il frutto preferito dai poveri i quali per. far girare l’economia si misero a mangiare solo. le prugne autodivoranti e come loro. mangiavano per cacare e cacavano per mangiare la loro stessa merda. non che la merda la si mangiasse sempre e unicamente allo stesso modo. intorno al consumo autarchico di merda nacque tutto un sistema di ristoranti. pub. birrerie. pizzerie che riciclavano la merda e anche in televisione spopolavano i piatti di merda. al vapore. cotti. fritti. freddi. persino la cacca dura dei cani. lo scizio e lo scilabo. trovò un suo utilizzo per fare collanine. vestiti. certo sempre vestiti di merda erano alla fine. ma l’industria del riciclo conobbe un notevole escremento. persino i ricchi. invidiosi come sempre della merda altrui. specie della merda dei poveri. iniziarono a cacare e a riciclare la loro stessa merda. meno profumata. e questo con buona pace delle prugne scissioniste. quelle ultraortodosse che finalmente si videro decimate. dagli intestini pigri dei ricchi stitici. tutto ritornò al suo posto. la rivoluzione della merda riportò la serenità e la prosperità. per quanto puzzolente. con lentezza. politica ed evacuazione permisero all’economia di riprendere il suo ciclo digestivo. da quel momento in poi ‘nazione di merda’ significava ‘superpotenza economica’ e. allo stesso modo. ottenere l’epiteto di ‘popolo di merda’ divenne l’aspirazione massima di ogni popolo assennato. l’ambizione spinse tutti a considerarsi uomini e donne di merda. la merda divenne oro e l’oro. di conseguenza. divenne merda. il problema restava l’oro. quando il lingotto da evacuare. attraversare il retto. sfiorire aldilà del buchetto anale. ma l’ingegno umano supera i confini della fantasia. e per ovviare al provante problema dei lingotti impossibili da evacuare. gli uomini e le donne di merda. si sottoposero alla semplice operazione dello sfondamento del culo. ma di questa operazione si parlerà più avanti. se avremo tempo e culo.
La morte della morte
che poi. disse. e morì. la cassa da morto insonorizzata con lo sterco di capro espiatorio. morte avvenuta all’improvviso. proprio mentre era ancora in vita. avesse potuto scegliere. avrebbe aspettato ancora un po’ prima di morire. il giorno prima stava così bene che il giorno dopo morì. i familiari non ne furono molto felici. ma faceva sempre di testa sua. la bara fu infibulata in un terrapieno vuoto sotto il balcone. il giradischi se lo portò con sé. portò con sé anche i vinili. i birrili. i campi di soia. e il corpo. nemmeno il corpo lasciò alla famiglia. che so. almeno un arto. una vena. un pelo di cazzo o il buco del culo. nulla. lasciò solo il niente. e del niente che cosa ce ne facciamo. ora che ci affacciamo al balcone della sua bara. non possiamo esporre che la foto di niente. e così avvenne. il cielo era grigio come un lampadario sporco. le mani non avevano lavate. e il san dalo e la san pantofola. e la sant anche. anche lei. venne accumulata nei cimeli di famiglia. tra i gioielli di famiglia. tra i testicoli. testimoni del cazzo che preannunciarono la venuta della morte. la cassa. intanto. era di legno di frassino con bordure di frattempo. per resistere ai temporali sottoterra. da che morì. i suoi lo mandarono via da casa. e da quel giorno. sconcluso come una cisterna in pieno deserto. tutti lo vissero felice e contento.
Senza indugi
senza indugi. il barattolo scalcagnò via il concetto stesso di contenitore. si scambiò per un altro e fece un baratto. camminò al contrario e confuse la lana caprina per una questione di lana pecorina. la mattina dopo. senza indugi. chiuse il calendario. ovvero sia l’insiemistica delle calende greco-romane e. vidimò un biglietto causando il cortocircuito delle amebe. il barattolo. si sa. è un infischiante monogamo dalle sopracciglia a spazzola e i piccioni redimono. coi loro canti tubistici. i dolori del giovane merder. egli diede inizio alla saga delle serpi. colanti contenute nel barattolo di cui sopra e. di cui a destra e a sinistra. la mattina che avvenne la saga. era sera. e tra una saga e l’altra. si accavallò un pomeriggio robo-dionisiaco. il barattolo. senza indugi. scapicollò le finestre e tradusse le porte in chiese chiuse. dopo i fedelissimi del giovane merder. trassero bigodini dal fondo del tempo. in tutto questo parapiglia in puglia. il giovane merder creò il primo barattolo di pietra secca e. lungi dall’essere solo un contenitore. il barattolo che ne derivò si trastullò. per poco col concetto di. contenitore. tanto da essere senza indugi definito baratto. questo provocò. per la storia ufficiale. la crisi arabo-marziana ai tempi della rivoluzione gaelica nei pressi di albarattolo bello.
Il meteorismo dei gatti
sillabanti e sterili i gatti. spesso. attraversano le strade maestre infischianti delle classi che sono acqua. in modo simile e contrario. i tappertugi sillabici consolano coi loro portolani i cieli assiderati della notte di san lorenzo. proprio nel cemento di questa notte. sfolgorano i cieli le pertugie meteoriche che danno. alito ai meteorismi celesti. antichi navigatori utilizzavo il portolano. ovvero sia un essere marino che si premurava di portare l’ano. con il passare degli ani. questa usanza divenne parvenza e infine rientranza. a tutt’oggi non esistono più navi da guerra. romane nascoste con sotterfugio dentro. la barriera corallina di una qualsivoglia isola cottura. ma torniamo ai gatti. e ai loro attraversamenti stradali. sempre più rari. avari e ilari. quindi è meglio non torniare ai gatti. bensì proseguire con il sidereo annuncio dei meteorismi di san lorenzo. accade in questa notte che. lunghe scie di zolfo e merda solchino il cielo e ognuno. se non è stitico. desidera esserlo e non lo è. si gloria e s’inalbera per la sua consustanziale cretineria cacchesca. i gatti che miagolano alla luna. sono un problema della luna stessa. laddove i prepuzi dell’aurora testicolano contro gli orizzonti del cielo. i gatti che abbaiano. invece. sono un problema del meteorismo celeste. in particolare per i gatti che nascono sotto il segno dei pesci. se li mangiano e non per fame. ma per vantarsi con gli amici. sono questi i gatti ratti. i cui ani generano meteorismi giganti in trasformazioni costanti nel cielo. infatti. proprio san lorenzo. si dice fosse un gatto estetico dalla stitica. protuberanza alciona che proprio la notte di san lorenzo meteora. di stelle il cielo. in realtà non di altro si tratto che. appunto. di flatulenze feline.
Tracontanti soldi
quando finì la crisi io ero morto. decisi di resuscitare perché. dopo la crisi è possibile farlo. senza farsi a dismisura di usura. le banche danno soldi a gogò. a gagà. ai gigolò e ai baccalà. cioè i pesci che hanno conseguito il baccalaureato in gnoseoidrologia dell’ascolto. una specializzazione in nulla. per questo il temporale fu talmente gentile che si poté. a ragione. parlare di buon tuon in quanto che. la cerniera lampo scalpitava nel cielo. seguita da un silenzioso tremore intergalattico. ero morto in un orto in un. battibaleno di battiscopa rullante. povero e belando come una pecora slava. slava come lava. battendo i denti contro i consigli del ministro di soda caustica. gluostrato di neuroletti a vapore. incetriolato di vampiti cuneiformi.
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flightfoot · 3 months
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I wonder how would you have zeus react to jasons death and how owuld you have hera react to zeus reaction. I can easily imagine zeus going oh I guess this is the first time you lost a demigod you cared for. Zeus points out that he had lost tons of demigods to short lives.
I saw on spacebattles forujm that alot of gods would say something like gods saying something like
"human lives have no more value then that of insects no matter how much their numbers dwindle its always possible for them to multiply and restore their number or "demigods are like our tools/soldiers to enact our will/serve us if they die we can just make new demigods."
why make a fuss over one dead demigod the moment they started on their missions we knew there was a chance they would die young ( you know names have power in pjo and the twins named after castory and pollux castor died. percys "step dad"/unwanted man was turned to stone like original perseus along with causing the deaths of their grandpa.
so jason grace dying how he did ( has parallels to the original jason heck they both had gotten a lover due to hera but medea was crazy unlike piper) I wonder would zeus have known that.
would zeus go I will have to get hera a new champion
...I mean you'll know my take on this soon, I'm currently publishing a "Reading the Books" type fanfic for TOA where the gods are watching what happens in TOA, and I'm about halfway through TBM now. https://archiveofourown.org/works/49991350/chapters/126220774
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mezzopieno-news · 1 year
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SONO TORNATI I CASTORI IN ITALIA, SCOMPARSI DA 500 ANNI
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I castori sono tornati in Italia, mancavano da circa 500 anni.
Piccole tracce della presenza del piccolo roditore risalgono al 2018 nei pressi dei laghi di Fusine a Tarvisio (Udine) e al 2021 in Val Pusteria (Alto Adige) ma solo recentemente è stata individuata una diga lungo il fiume Tevere, a Sansepolcro, in provincia di Arezzo. Ad annunciarlo sono stati i tecnici del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno che hanno visto il roditore durante il loro monitoraggio dei corsi d’acqua. La conferma è poi arrivata anche dagli esperti dell’Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue (Anbi).
L’ultimo esemplare del castoro europeo chiamato Castor fiber fu segnalato nel 1541 nell’area padana. Questo roditore è un eccellente ingegnere ecosistemico, in grado di cambiare notevolmente il paesaggio e l’ambiente, apportando la regolarizzazione dei flussi d’acqua e la creazione di nuove zone umide, incrementando la biodiversità animale e vegetale. Oggi il castoro sta avendo una grande ripresa in Europa, specialmente grazie al successo delle sue numerose reintroduzioni.
Il nucleo individuato a Sansepolcro sembra essere particolarmente numeroso. Qui sono stati riscontrati tanti segni riproduttivi e le tracce indicano la presenza di un paio di famiglie con cuccioli. Secondo gli esperti, oltre al valore per la sua conservazione, il castoro potrà rivelarsi utile da un punto di vista botanico perché abbattendo piante e costruendo dighe sull’acqua, potrà favorire un rinnovo dal punto di vista ecosistemico, creando degli ambienti favorevoli ad altri organismi.
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Fonte: Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno; Italian Journal of Mammalogy
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anchetatorulmonden · 4 months
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Castorii au invadat Alaska şi fac prăpăd
Castorii conduc la eliberarea de metan și încălzirea Arcticii, din cauza schimbărilor climatice, spun oamenii de știință. Creșterea temperaturilor a determinat un aflux masiv de castori în Alaska și nordul Canadei, care acum distrug mediul și contribuie devastator la schimbările climatice, la rândul lor. Castorii au invadat Alaska şi fac prăpăd Rozătoarele fac prăpăd în tundra arctică. Cursul de…
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