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#cesarepavese
lapoesiestdanslarue0 · 2 months
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“Non ci si abitua ai cambiamenti”
“Ci si abitua a tutto, Ginia. Non bisognerebbe mai abituarsi al dolore”
La bella estate, 2023. Film diretto da Laura Luchetti, basato sull’omonimo romanzo di Cesare Pavese
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salliland · 1 year
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#pavese #cesarepavese #salliland (Testo completo 👇🏻) Tutto mi è morto intorno e sono come un povero viandante che trema di stanchezza dentro il buio. O ricordo lontano, fragile ultima stella della mia notte atroce, ritornerai mai piú, piccolo fiore biondo, miracolo di luce e di profumo . a riscaldarmi di una tua carezza? Da quando ti ho perduta, tutte le strade buie non mi son state che una lunga febbre di morte allucinante. Fino la tua memoria ch'era un tenero cielo a primavera, sa solo piú crearmi nel desiderio il brivido del tuo fiore d'ebbrezza che sboccia in ombre bionde nelle tûe membra pallide. E son tanto stremato e tanto vile, che mai oserò strapparti ciò che solo mi darebbe la forza di una vita piú sincera, rotto l'incanto che ci tiene muti. Ma, mia stella tremante, per conoscere questo dovremmo poter vivere in un cielo, sopra di un mondo splendido dove non fosse tutta l'esistenza che un sussulto allacciato dell'anima e del corpo, in una luce. . . . #frasi #citazioni #pensieri #aforismi #amore #frasitumblr #frasibelle #frasiitaliane #love #frasiamore #parole #frasedelgiorno #tumblr #poesia #vita #scrivere #like #frasivere #frasimotivazionali #frasitop https://www.instagram.com/p/Cly0qsMqxT6/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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abridurif · 2 years
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L’art de développer les petits mobiles pour nous résoudre à accomplir les grandes actions qui nous sont nécessaires. L’art de ne pas se laisser décourager par les réactions d’autrui, en se rappelant que la valeur d’un sentiment est notre jugement personnel puisque ce sera nous qui l’éprouverons et non celui qui assiste. L’art de mentir à nous-mêmes en sachant que nous mentons. L’art de regarder les gens en face, nous-mêmes y compris, comme s’ils étaient des personnages d’une de nos nouvelles. L’art de se rappeler toujours que, nous-mêmes ne comptant pour rien et aucun des autres ne comptant pour rien, nous comptons plus que chacun, simplement parce que nous sommes nous-mêmes. (…) L’art de toucher de façon foudroyante le fond de la douleur, pour remonter d’un coup de talon. L’art de nous substituer à chacun et de savoir en conséquence que chacun s’intéresse seulement à lui-même. L’art d’attribuer n’importe lequel de os gestes à un autre, pour nous faire voir à l’instant s’il est sensé. L’art de se passer de l’art. L’art d’être seul.
Cesare Pavese, Le Métier de vivre, Gallimard, 1958
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luigidelia · 1 year
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LE PAROLE SONO TENERE COSE grazie ❤ Ci metto un po' a scriverne. Se qualcosa possono restituire queste foto, il debutto de "La luna e i falò" è stato così. Appena una settimana fa. Lo terrò nel cuore a lungo. E lo rifarei anche domani. Il teatro pieno. Adulti, anziani, ragazzi insieme. Pubblico venuto per vedere una prima e riascoltare le parole di Pavese. Altro che titolo difficile. Le persone vogliono le cose alte, mettiamocelo in testa (parlo di Pavese, no di me). Amici, operatori che seguono il mio lavoro da anni, addetti ai lavori e non, venuti da ovunque, fino dalla Svizzera. Persone hanno fatto 300 km e preso la camera d’albergo. Non ho parole. Istituzioni mai così vicine e commosse per il mio lavoro. È la mia opera prima questo testo. 75 minuti di drammaturgia in solitaria tra parole mie e parole di Pavese diventate, spero, carne. Alla fine mi raggiunge Gerardo Guccini commosso per la scrittura, mi dice. Sono onorato. Paolo Ponzio, nuovo Presidente del Teatro Pubblico Pugliese, emozionato a parlarne dopo. Sono io che ringrazio te. Patrizia Ghedini, Presidente di ATER Fondazione, e ora cosa possiamo dire. Roberta Gandolfi, Università di Parma, che riporta a tutti che questo testo taglia e fa male. Molto. Pierluigi Vaccaneo, Direttore della Fondazione Cesare Pavese, che mi dice e mi commuove “sei nel gesto”. E so quanto vale questa citazione tra quelle di Pavese. A tutti faccio un dono. E' la cosa più decente che possa fare da qui. Non sono parole mie ma di Pavese ancora. Vengono da un articolo che si intitola "Gli uomini e le parole". È del 1946. E' a sua volta un dono che ho ricevuto. Lo ha ritrovato Cira Santoro, amica cara e forte di questo debutto e da ora custode con me di quanto è accaduto, nella sua copia del romanzo. Era stato ripubblicato, guarda caso, uno dei tanti “casi”, il 25 febbraio 1995, stesso giorno del debutto. Se siete arrivati a leggere fin qui leggete ancora questa parte che vi riporto in basso. È commovente. Siamo noi. A tutti quelli che hanno sostenuto con gli studi intermedi dell’estate 2022, con la co-produzione, con le parole distillate in radio, a loro e a chi non c’era fisicamente, ecco l’articolo. Con tenerezza e amicizia. Grazie. A prestissimo. “(…) Parlare. Le parole sono il nostro mestiere. Lo diciamo senza ombra di timidezza o ironia. Le parole sono tenere cose, intrattabili e vive, ma fatte per l’uomo e non l’uomo per loro. Sentiamo tutti di vivere in un tempo in cui bisogna riportare le parole alla solida e nuda nettezza di quando l’uomo le creava per servirsene. E ci accade che proprio per questo, perché servono all’uomo, le nuove parole ci commuovano e afferrino come nessuna delle voci più pompose del mondo che muore, come una preghiera o un bollettino di guerra (…)” Cesare Pavese, 20 maggio 1945 𝗟𝗔 𝗟𝗨𝗡𝗔 𝗘 𝗜 𝗙𝗔𝗟𝗢' 𝗧𝗶𝗺𝗲 𝗻𝗲𝘃𝗲𝗿 𝗱𝗶𝗲𝘀 𝘥𝘪 𝘦 𝘤𝘰𝘯 Luigi D’Elia 𝘭𝘪𝘣𝘦𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘴𝘱𝘪𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘢 𝘓𝘈 𝘓𝘜𝘕𝘈 𝘌 𝘐 𝘍𝘈𝘓𝘖’ 𝘥𝘪 𝘊𝘦𝘴𝘢𝘳𝘦 𝘗𝘢𝘷𝘦𝘴𝘦 𝘳𝘦𝘨𝘪𝘢 Roberto Aldorasi 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘢 𝘙𝘰𝘣𝘦𝘳𝘵𝘰 𝘈𝘭𝘥𝘰𝘳𝘢𝘴𝘪 𝘦 Francesco Esposito 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘢 𝘊𝘰𝘴𝘪𝘧𝘪𝘤𝘪𝘰 – 𝘊𝘳𝘦𝘢𝘵𝘶𝘳𝘦 𝘚𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢𝘤𝘰𝘭𝘢𝘳𝘪 𝘭𝘶𝘤𝘪 Davide Scognamiglio 𝘧𝘰𝘵𝘰 𝘦 𝘤𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 Michela Cerini 𝘥𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘭𝘶𝘤𝘪 Francesco Dignitoso 𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘳𝘪𝘣𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 Francesca Vetrano e Archètipo 𝘶𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘮𝘱𝘢 Michele Pascarella una produzione Compagnia INTI di Luigi D’Elia e Archetipo con il sostegno di Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del progetto “𝘏𝘦𝘳𝘮𝘦𝘴” 𝘧𝘪𝘯𝘢𝘯𝘻𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘗𝘳𝘰𝘨𝘳𝘢𝘮𝘮𝘢 𝘐𝘯𝘵𝘦𝘳𝘳𝘦𝘨 𝘝-𝘈 𝘎𝘳𝘦𝘦𝘤𝘦-𝘐𝘵𝘢𝘭𝘺 2014-2020 Festival Parthenium calling   e la collaborazione della Fondazione Cesare Pavese
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Can not remember the days, the moments are remembered
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La luna e i falò
"Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti."
Cesare Pavese
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lapioggiamiaamica · 7 months
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Se vuoi viaggiare lontano e veloce, viaggia leggero. Spogliati di tutte le invidie, gelosie, ripicche, egoismi e paure.
Cesare Pavese
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“También eres el amor” de Cesare Pavese de “Poesía completa” 1991.
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quotenova · 1 year
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He knows not his own strength that hath not met adversity. https://www.quotenova.net/authors/cesare-pavese/qg45g3
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karenlojelo · 1 year
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IL MESTIERE DI SCRIVERE (1)Un libro di Cesare Pavese si intitolava il mestiere di vivere, purtroppo non c’è una scuola dove lo si impari davvero, e vivere la vita è il miglior surrogato di scuola a nostra disposizione. Non ne esiste nessuna nemmeno per il mestiere di scrivere secondo me, ufficialmente sì, si può imparare la grammatica, la forma, si può studiare ciò che altri hanno scritto, ma, non è detto che ciò insegni noi come si fa. “Il mestiere di scrivere” secondo me è un’attitudine, un’arte, un’ispirazione, saper elaborare i nostri ricordi, sentimenti e sensazioni, è saper osservare, vivere nel presente ogni raggio di luce e la sua discesa, ogni sorriso sconosciuto incrociato sulla nostra strada, cogliere le lacrime di una donna su un autobus, elaborare tutto questo donandogli una curva di leggera poesia, innalzandolo a opera d’arte, questo per me è scrivere…è sentire, elaborare e saper riportare con le migliori parole a nostra disposizione… “Preferisco pensare alla scrittura come ad una testimonianza delicata, un gesto di affetto nei riguardi di una memoria che se ne va e muore anzitempo. Una esperienza che ti fa cambiare l’angolo dello sguardo, un arricchimento di prospettive. Accompagnata forse da un infantile desiderio di seduzione. Ma fuori dei canoni, dentro le allegre invenzioni di una mente inquieta.” Diceva Dacia Maraini. Ho una cosa in comune con lei, aveva scelto Sabaudia per scrivere come me, le terre del Circeo…sarà la Maga Circe che ci ispira o questo mare che ispirò anche Omero…perché ogni vita vissuta è una piccola Odissea…se si è disposti a mettersi in gioco e rischiare avremo molte più cose da raccontare. Poi qualcuno una volta mi disse che per scrivere devi avere qualcosa da dire, decidere di dirlo, e poi lasciarlo uscire, quindi in fondo è anche un atto di coraggio. “Il tempo è una scusa. Quando si ama una cosa il tempo lo si trova.” Disse sempre Dacia Maraini.#karenlojelo #ioscrivo #scrivere #writer #scrittura #scritturacreativa #scrittrice #riflessioni #quotes #cesarepavese #daciamaraini #citazioni (presso Every Where) https://www.instagram.com/p/CqZs_N-IZRY/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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angiolinobenedetti · 1 year
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#20marzo La felicità è inseparabile dalla dedizione di sé agli altri. #CesarePavese. (MANDORLO IN FIORE, 1888, Van Gogh Museum, #Amsterdam) #Equinozio #Equinozio2023 #Primavera #Primavera2023 #giornatadellafelicità #giornatamondialedellafelicità #InternationalDayOfHappiness #PuntoLettura . https://www.instagram.com/p/CqAMz5zAgRZ/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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...disperatamente bello come tutto ciò che ha scritto Pavese...ogni pagina è degna di nota. Pavese annota, nell'arco di 15 anni le sue illuminanti riflessioni sulle questioni che più gli stanno a cuore...quelle esistenziali e letterarie, giocate in continuo equilibrio tra il fatto culturale e quello personale. Soprattutto, rimane la prova più cruda e lucida di quella solitudine che lo scrittore viveva come vizio e che, come vizio, lo uccise...Il mestiere di vivere e' rigorosamente claustrofobico, non tanto per la mancanza di spazio, piuttosto per l'assoluta mancanza di vie d'uscita. Una solitudine cosmica senza nessuna possibilità di salvezza...una sofferenza che, non è sorgente di niente e che, sfocia come un fiume carsico nel nulla. Un indietreggiare consumandosi, spinto a forza dalle mani operose della scrittura che lo lascia in bilico sul precipizio dell' abisso. Rabbia e grido di dolore di un diario intimo dal silenzio assordante. Si distacca da qualsiasi scuola di pensiero che del dolore ne fa virtù, fonte di redenzione e misticismo. Così il cerchio si chiude: solitudine, amore, disillusione, destino e morte...È forse il libro che amo di più...Lo consulto e lo rileggo continuamente, la sua solitudine, ironia, erudizione mi accompagnano ovunque io vada...#ravenna #booklovers #instabook #igersravenna #instaravenna #ig_books #consiglidilettura #librerieaperte #narrativa #cesarepavese (presso Libreria ScattiSparsi Ravenna) https://www.instagram.com/p/Cp4R9oeIp7F/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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salliland · 1 year
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Cesare Pavese - (9 giugno 1928) Poesia completa;👇🏻 O ballerina bruna, anima nuda di carne agilissima, che ti bruci di folli colori, sotto tempeste di musica, che ti scuotono rapide un istante ma sono per te tutta l'esistenza, come ti contorci di amori che ti mordono e schiantano, ma rinnovano sempre: o ballerina nuda, tu chiudi in te il segreto di una vita divina, ch'io ho tant'anni cercata, sanguinando nel buio, finché l'anima ormai mi s'è afflosciata stanca. Eppure tu la vivi questa limpida vita, semplicemente, come dài il passo alla danza ed il corpo all'amore. Dentro gli occhi, nel volto, negli scatti e nei brividi del corpo, sotto musiche nuove, com'è nel cielo e nel battito della vita degl'uomini. E io, piegato e distrutto, me la sento pulsare d'intorno formidabile e viva, ma l'ho anelata tanto che non ho ormai piú forza di levare la fronte a fissarla e comprenderla. *E mi accascio in un buio dolorante rabbiosamente a torcermi. Mentre tu, o anima nuda, o giovanissima, ne sei il sogno inconscio.* #salliland #cesarepavese #poesia #tumblr . . . . #frasiitaliane #frasi #frasitumblr #aforismi #citazioni #frasibelle #pensieri #amore #frasiamore #frasivere #frasedelgiorno #frasitop #parole #tumblr #frasimotivazionali #frasidolci #scrivere #poesia #love (presso Sally食藝美學坊) https://www.instagram.com/p/CoictMMIABK/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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abridurif · 2 years
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Raconter les choses incroyables comme si elles étaient réelles – système antique ; raconter les choses réelles comme si elles étaient incroyables – moderne.
Cesare Pavese, Le Métier de vivre, Gallimard, 1958
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luigidelia · 2 years
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A Cesare. <3 Senza perdere il sorriso. (Santo Stefano Belbo-Valsamoggia 9-10 sett 2022) Scrivo alla fine di serate belle, piacevoli. Dal sapore buono. Ho appena lasciato i genitori promotori di una scuola paritaria nella Valsamoggia (Bazzano). Mi avevano invitato per Cammelli a Barbiana. Era una platea di genitori e bambini. Non me l'aspettavo. Come fai a raccontare della democrazia cristiana o dell'obiezione di coscienza a dei bambini, della lotta di Lorenzo? Prima di cominciare mi è tornata in mente Lettera ai bambini di Rodari, bambini imparate a fare le cose difficili. L'abbiamo fatto. Lo spettacolo è andato bene con silenzi tirati come nel teatro dei grandi. Forse che i grandi cerchino di capire è più grave dei bambini che si perdono i passaggi storici di una storia. Molto di più. Appena ieri sera eravamo a Santo Stefano Belbo a riportare lì il nostro studio su La luna e i falò. Mi succede raramente ultimamente ma ieri a fine spettacolo ero commosso. Chiamavo, cercavo, Cesare Pavese nei boschi e le piante che avevo intorno. Era chiara la sensazione che lì non c'è più. Fanculo ai romanticismi. In quel paese non c'è più lui. Ma a fine spettacolo avevo una disperazione dentro che non provavo da tanto. Con Roberto (Aldorasi) ci siamo detti che abbiamo saldato un conto. Con ieri, Cesare, che siamo venuti a te nel giorno del tuo compleanno, è finita la nostra lunga adolescenza. Siamo adulti ora. Camminiamo insieme (lo spettacolo vero e proprio verrà a gennaio). Parlavamo a cena con i genitori della scuola di questa sera del "successo". Su quale indice lo tariamo per noi, per i nostri figli, per gli altri. Questione dura. Non ve ne uscite con le ricette. Non vi crederò. Mi metto a scrivere ora a questo tavolo all'aperto con la certezza che tutti abbiamo i "cazzi" per la testa, giusto? Ma la questione è cosa facciamo nel frattempo. Bhe, io non voglio perdere il sorriso, Cesare. Forse per questo in fondo siamo venuti a te. C'è qualcosa nell'aria e in me. Mi manca già quello che è successo ieri lì a Santo Stefano, eppure già oggi qui in Valsamoggia la vita è andata avanti senza il tempo di languori e addii. Evviva. Senza perdere il sorriso, ecco. "Gli istanti taceranno e le cose parleranno sommesso" Notte caro Cesare, ovunque tu sia. Grazie. Si può dire?: ti voglio bene. Da qui in avanti sappiamo più cose di me e di te. 
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Il desiderio mi brucia il desiderio di cose belle che ho viste e non vissute. Il desiderio mi brucia ed impera ardente e solo nel mio cuore e nel mio cervello. Desidero tante cose che ho viste in trasparenza di musica fiori e profumi. Di luci e di brusii strani che avvicinano l'anima alla poesia. [...] - Cesare Pavese #desiderio #poesiaitaliana #cesarepavese https://www.instagram.com/p/CpaMV2ptpoi/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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