A volte mi chiedo se tutto questo male serva davvero, che la corazza mi sembra di averla già eppure non basta. Quanto bisogna sopportare? Quanto per aver un briciolo di rapporto e felicità? A che prezzo? E perché? Perché allora non voglio, e non posso fingere di non starci a pensare da ieri sera, mentirei a me stessa, fingere che tutto sia ok, che vada tutto bene e che certe parole non mi abbiano ferita. Fingere che ieri il mio cuore non si sia mai sentito così rotto, che singhiozzare accovacciata per terra mentre infilavo le scarpe per volermene andare sia una cosa da nulla, voler uscire da quella porta, non saper nemmeno che fare, sentirsi sbagliati, aggrediti, non penso che sia una cosa che qualcuno meriti. Nella mia testa ora c'è molto, forse troppo, e forse è colpa del mio carattere, ma non riesco a togliermi quelle sensazioni, non posso e in un certo senso non voglio, anche se si è fatta la pace, anche se si è chiarito.
“Ma l’attesa non va confusa con passività, immobilismo, apatia. L’attesa è dolore e progetto, speranza, pazienza, capacità di continuare e di rinnovare l’esistenza, nonostante tutto.
eu gosto dos meus momentos sozinha, mas eu amo conversar, puxar assunto, adoro ver as pessoas contando sobre como foi seu dia e também gosto quando vejo que estão interessadas em saber como estou. eu gosto de falar sobre coisas importantes e fúteis, teorias, música, universo... entretanto, a única pessoa com quem estou conversando é o meu reflexo no espelho.
gostaria de ter alguém para compartilhar as coisas simples da vida, não falo só no sentido romântico, até poderia ser, não dispensaria isso, só que... eu só queria ter alguém, entende? apesar de gostar da minha própria companhia, a falta do calor de alguém às vezes aparece em meu peito, e eu fico perdida, pois nunca tem Alguém.
Ci sono momenti in cui mi chiedo perché una scelta così radicale come un addio invece di un mi prendo del tempo per me per dimostrare che posso anche non sentirti tutti i giorni ma comunque possiamo ancora sentirci quando vogliamo davvero. Sento di aver sbagliato, sento di essermi fatta condizionare da mio padre nel prendere questa decisione, proprio lui che non sapeva nemmeno che ti amavo, mamma invece appena le ho detto quel che ho fatto ha risposto come se si potesse tornare indietro appena mi sarei sentita meglio... Ma io ora sono combattuta da questi pensieri, sì sento il rimorso che mi dice "stupida quando inizierai a ragionare esclusivamente con la tua testa eh". Intanto il tuo numero non l'ho più, mi ricordo vagamente i tuoi link social però non so se ritornare indietro si può, come reagiresti tu poi "ehi mi sono resa conto che il problema non era la nostra amicizia ma l'abitudine di comunque poter immaginare una favola nostra". Eppure anche l'amicizia non era tutta rose e fiori quel separare l'idea di amicizia alla lontana e quindi virtuale dall'amicizia vera e reale mi faceva male tanto tantissimo, non potevo nemmeno essere sempre io quella che prende e viene da te a quel punto era un rapporto unilaterale. Quindi non so, non ci sto capendo nulla davvero so solo che mi manchi e che mi chiederò ancora se è stata la decisione giusta o meno. Chi l'ha detto che l'amicizia tra uomo e donna non può funzionare, chi l'ha deciso che un'amicizia finirà sicuramente nel momento in cui uno dei due troverà l'amore della sua vita, perché dovrebbe andare per forza così, perché? È vero l'ho amato ma magari sforzandomi di più sarei riuscita a togliere completamente l'amore che era rimasto e dedicarmi esclusivamente all'amicizia, a smettere di provare tutta quella gelosia al solo pensiero che nei momenti in cui non era in chat con me stava chattando con un'altra, stava cercando su altri social la sua anima gemella. Ma davvero ci sarei potuta riuscire? Purtroppo credo di no, quindi ero diventata anch'io tossica sotto questo aspetto e questo addio dovrebbe permettere a entrambi di vivere senza reprimere o fingere più nulla. Dovrebbe essere un donarci l'un l'altro la libertà e allora perché fa così fottutamente male?
Aquele vazio, aquela sensação de estar perida, sozinha...
Quem achávamos que eram amigos, hoje enxergamos que não são.
Na atualidade é tão díficil achar alguém verdadeiro, tanto para fazer amizade quanto para o amor...
Falando em amor, o amor está escasso hoje em dia, principalmente entre os jovens de 18 a 30 anos. Ninguém tem interesse em ter uma conexão real com outras pessoas, querem sempre algo casual e quando fica sério caem fora.
O mundo está bagunçado, e muitos valores se inverteram.
Normalmente, eu tomo decisões sozinha, mas têm momentos que quero uma segunda opinião. Então, por favor, se eu te pedir isso é porque estou confusa e quero ter outra opção.
Tenho uma mania de racionalizar sentimentos para evitar senti-los. Então hoje não sei bem o que escrever, estou bem confusa com o que de fato pode estar acontecendo na minha vida. O que é real?
Cansei de acreditar no que me falam, porque na maioria das vezes não é a verdade. E justamente por ser assim que eu só acumulo mais histórias trágicas que sempre vão parar no meu instagram.
Mas e aí?
Me afasto? Me aproximo?
Será que há algum jeito mais fácil de lidar com as vivências?
O meu corpo e a minha alma querem aproveitar o que me aparece, e isso se torna complicado com a maldade que muitos tem. Fica a critério da minha mente, extremamente racional, cuidar de uma forma talvez mais rígida de cada passo que tomo. Inteligente ou perigoso?
O que sai de mim é a minha verdade e tenho observado que isso assusta. As pessoas não parecem querer um envolvimento sincero e de mentes abertas ao diálogo sobre si, seus problemas, sucessos e necessidades.
Bloccata immobile mentre il tempo scorre, mentre tutto ruota. Tutti vanno avanti, indietro o se stanno fermi è perché decidono loro di farlo.
Io sono bloccata.
Le gambe, per quanto io comandi loro di muovere almeno un passo, decidono di loro iniziativa di stare ferme. Vorrei accarezzarmi i capelli ma le braccia, alleate fedeli degli altri due arti, sono immobili anche loro. Per quanto i miei polmoni necessitino di riempirsi, la bocca filtra solo un pochino di aria. E mi fa tanto male la gola. Il collo tira, e fa male. Mi bruciano gli occhi e allora li chiudo e dormo. Non riposo.
Non farmi discorsi troppo lunghi perché non riuscirei ad ascoltarti come meriti. Nella mia testa parliamo sempre in tre, una buona, una cattiva e me. Come potrei prestare attenzione a quello che dici?
Oggi leggo. Nella scelta opto per un classico. Per il mio bellissimo e tristissimo Pinocchio. Le lunghe righe che compongono la prima pagina si allungano, poi si accorciano, si sovrappongono e giocano a rincorrersi sul foglio.
Cara, eu não sei mexer nesse lugar, Tumblr pra mim é muito confuso, eai eu vejo um tanto de gente curtindo meus desenho, não sei nem seguir a pessoa cara