Tumgik
#devo andarmene
sebaxyana · 1 year
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quando dai tutto e non è sufficiente,
vattene.
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camdenhells · 2 months
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4riscrive · 13 days
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“La gente mi svuota e per ricaricarmi devo andarmene.”
[C.Bukowski]
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belladecasa · 5 months
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Non ho fatto altro che rimandare questo giorno, ma domani devo andarmene; non ho che quattro cose nella stanza di Francesca, perché qui non c’è più un posto mio. Lascio questi muri che ho abitato grossolanamente, pateticamente, per tre anni, e, come è naturale, e come si dice, tiro le somme, mi riconnetto al momento in cui ho messo piede per la prima volta in via San Vitale e Bologna mi sembrava un presepe, un diorama, non una città; forse non è stata mai una città, ma un’entità viva, senziente, osservatrice. Occhi, vetri, braccia e strade, muri e ossa, le piazze e i mercati che si affacciano sui i capelli umidi di sudore dentro a letto, da sola o sempre con qualcuno di diverso, quindi sempre da sola. Come ogni volta, vorrei aver vissuto di più e sofferto di meno; c’è così tanto che ancora non ho visto, per colpa della letargia, del logorio interiore, della claustrofobia psichica, di tutte le cose visibili e invisibili che dalla mia testa hanno risuonato fuori coprendo ogni altro suono, ogni parola di conforto, ogni volto amico, ogni nostalgia abbandonata per la fame di fuga. Eppure c’è sempre qualcosa o qualcuno che mi riacchiappa, una lacrima di commozione delle mie coinquiline che non vorrebbero mai me ne andassi. E alla fine cos’altro importa? Le cose grandi finiscono sono quelle piccole che durano. Che mi resta di tre anni di vita? Di una città? Di una casa? Una scatola piena di oggetti inutili, qualche lacrima, e basta
#s
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tettine · 3 months
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Sono in biblioteca e la mia pancia sta brontolando tantissimo. Raga che imbarazzo vorrei andarmene ma devo studiare
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sofysta · 2 months
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Non è che ogni volta che sono libera posso andarmene girando per Parigi e postare foto. Io vivo attualmente in un quartiere che si chiama Magny le Hongre dove ci sono parte degli alloggi per i lavoratori Disneyland. Questo luogo dista dal centro di Parigi la bellezza di 3 quarti d'ora quando non c'è traffico e tra mezzi di trasporto, pranzo e visite ai posti che più adoro di Parigi se ne vanno qualcosa come 100 euro a botta. Per cui caro anon capirai anche che i primi mesi che sto qui non posso mettermi a fare foto ovunque, andare ovunque, non sto giocando, sono qui per lavorare seriamente e se devo "stringere la cinghia" ( come diceva mio nonno) è quello che farò. Servono sacrifici per poi ottenere il massimo risultato ed è ciò che ho intenzione di fare. Ed infine stai certo/a che quando avrò voglia di postare foto lo farò di mio, non mi piace farlo sicuro a comando. I comandi lasciamoli ad altri luoghi, compris? Oh.
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sisif-o · 7 months
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i miei che due anni fa mi tagliano i fondi, mi obbligano a lavorare
il lavoro che mi allontana dallo studio e mi fa abbandonare l'università
i miei che oggi vogliono che paghi bollette, spese e affitto, perché ho uno stipendio e devo contribuire
uno stipendio che manco volevo
uno stipendio che manco avrei dovuto avere se solo avessero fatto i genitori
sono a tanto così 🤏🏻 da andarmene via e chiudere per sempre ogni tipo di rapporto con loro
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mineestellepolari · 2 months
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Devo andarmene da questa casa.
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poisonedbybeauty · 9 months
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Caro Fede,
Tanti auguri di buon compleanno e ti dico subito che ti voglio un mondo di bene.
Questo è il mio momento preferito lo sai: mettermi seduta e scrivere quello che non dico a voce perché non so esprimermi, perché non trovo l’occasione giusta, il coraggio e le parole migliori.
Vorrei dirti un sacco di cose belle perché è il tuo compleanno e perché bisogna dire sempre le cose belle che si pensano di un’altra persona anche se ahimè non lo faccio spesso io…solo quando scrivo e sono “costretta” a riflettere e dire ciò che penso senza troppi freni.
Innanzitutto vorrei dirti quanto sia fiera di te per tutto quello che sei riuscito a fare e che stai facendo, per il coraggio di metterti sempre in gioco, per la tua estroversione, per il tuo senso dell’umorismo, per la tua immensa pazienza e il buon cuore che metti sempre in tutto quello che fai.
Ti ammiro veramente per tutte queste meravigliose qualità e riconosco il tuo essere superiore rispetto a me in questo. Se sono qui accanto a te è perché ho profonda stima di te per queste e altre tue mille sfaccettature (oltre che per l’amore chiaro).
Sei la persona a cui mi sento legata più di chiunque altro, mi sento capita, mi sento apprezzata e amata.
Mi sento male all’idea di perdere una persona come te.
Mi spaventa l’idea di andarmene per un anno senza di te che sei la mia àncora dal giorno in cui ci siamo trovati, ma ho bisogno di farlo perché è così che si diventa grandi. So che non è facile essere la mia àncora. 
So di non essere una persona senza difetti e facile con tutte le mie spine e i miei buchi neri, a volte impossibili da comprendere. In alcuni momenti non mi capisco neanche io. Però ogni tanto mi sembra che tu riesca a capirmi più di quanto riesca a farlo io e mi sorprende perché non credo ci siano tante persone che riescano a capirmi, a comprendere i miei momenti bui, il mio umorismo e i miei sorrisi che a volte non lo sono.
Recentemente su Instagram ho letto un post che diceva “Qual è la persona con cui hai condiviso i momenti migliori della tua vita?”. E ti giuro che io mi sono sforzata di pensare a un’altra persona che non fossi tu ma non ce la facevo proprio. Ora non voglio dire che i bei ricordi sono solo con te perché sarei un’ipocrita ma se randomizzando chiudessi gli occhi e pensassi a dei momenti belli della mia vita, sicuramente per la maggior parte di questi ci sei tu nell’immagine nella mia testa. Perché è così che mi succede, soprattutto la sera quando vado a letto. Appena ho pensato a questa cosa non ti nascondo che ho provato dell’amarezza nel pensare che i ricordi più belli ce li avessi con il mio ex ragazzo, però poi ho pensato a quello che mi dice sempre Franci M. ovvero che bisogna essere grati di quello che c’è stato perché non è detto che nella vita tutti possono provare questo tipo di amore che noi abbiamo provato, a non tutti è concesso e non tutti riescono a trovarlo e io e te siamo fortunati e siamo ancora più fortunati degli altri perché siamo qui ora.
Ti regalo alcuni miei ricordi.
Leuven, il sole e il parco, Batman.
Bruges, Gent e il ristorante marocchino ad Anversa.
La quarantena e il campo da golf.
Lisbona, io e te su un motorino a Cascais.
Viareggio, Puccini, io e te sulla ciclabile che andiamo a prenderci una granita.
Sardegna mentre ti guardo uscire dall’acqua entusiasta del tuo snorkeling prima di andare a fare la passeggiata sulla costa fino a Santa Margherita.
Io e te sul Porsche con il vento tra i capelli.
Io, te e Ginevra sul bagnasciuga che ci abbraccia perché giochiamo con lei.
Ne avrei milioni e so che stasera quando andrò a letto e chiuderò gli occhi me ne verranno in mente altri e per 3 secondi proverò una sensazione bellissima che non so spiegarti proprio bene: è come se mi si gonfiasse il petto ma allo stesso tempo mi si stringesse il cuore. Io sono veramente grata. Immensamente grata perché mi è stata concessa una cosa così bella.
Se devo essere sincera pensavo che la nostra relazione sarebbe stata una funzione esponenziale crescente ma a quanto pare le relazioni non sono come la matematica e le cose non sono così “lineari” e forse la nostra equazione è un po’ più complicata di una semplice y = 2^x . Fa niente Fede alla fine sapremo quale sarà la nostra equazione e sarà tutto più chiaro.
Con amore,
Tua Ema/Tati/Bubu.
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ross-nekochan · 3 months
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La malattia della settimana scorsa, come è giusto che sia, mi ha fatto "rallentare" e riflettere sui ritmi che sto sostenendo in questi mesi e su alcuni punti di questo lavoro. I ritmi sono molto serrati, ma è anche perché io decido quotidianamente di perseguire la mia passione della palestra, sottraendo ore di riposo e di preparazione pasti - quindi un po' è anche colpa mia.
In quella settimana di malattia e per il discorso ferie ho odiato la mia azienda nella maniera più forte possibile - avrei voluto andarmene via subito. Tuttavia, quando penso a dimettermi nel momento in cui sono nell'azienda che mi è stata assegnata mi sento abbastanza in pace: l'ambiente è multiculturale, il lavoro non è complicato, i colleghi non sono per niente male e ho il caffè e il cappuccino gratis.
Se dovessi pensare a quello che proprio non va è una cosa sola: il viaggio. Perdo praticamente 3h della mia giornata solo per raggiungere e tornare dall'ufficio.
E allora il punto è: devo cambiare lavoro o devo cambiare casa?
Se cambiassi casa e mi avvicinassi a Tokyo potrei, sì, dimezzare i tempi ma perderei l'aiuto all'affitto che attualmente l'azienda mi offre (ovvero mezzo affitto me lo pagano loro per 2 anni) e, cosa più importante, perderei il contatto diretto con tutti gli amici che ho conosciuto qui. È pur vero che so già che prima o poi ci si abbandona, ma è come se non mi sentissi in grado di fare il primo passo (specialmente se si aggiunge al discorso economico). Inoltre, anche questo lavoro nell'attuale azienda potrebbe essere temporaneo e potrei essere spostata da un giorno all'altro.
Quindi che fare? La soluzione sarebbe fare una scala delle priorità e capire cosa fare. Però nel momento in cui mi decido a cambiare casa, sto lì a pensare a quanto mi costerà in più e alla perdita umana che dovrò affrontare (e che forse non sono ancora pronta ad affrontare).
In tutto ciò, ogni tanto mando cv totalmente a caso e questo mi ha portato oggi (che sono in smartworking*) a fare due colloqui con due aziende diversissime tra loro:
- nel primo caso è nell'industria dei viaggi e del turismo. Azienda internazionale solida con 2 giorni a settimana in smart e con 10 giorni di malattia in aggiunta alle ferie retribuite. Tutto molto allettante, se non fosse che mi sono resa conto che il giapponese probabilmente non potrei usarlo più frequentemente come adesso;
- nel secondo, industria dell'insegnamento dell'inglese. Orari un po' strambi e con il lunedì di riposo invece del sabato. In questo caso dovrei praticamente gestire una mini scuola tra genitori e personale per cui il giapponese è richiesto e lo utilizzerei. Poco chiaro il discorso ferie (120 annual leaves che significano? Che leaves sono? Boh).
Non so come andrà a finire (dato che sembrano sempre tutti interessati ma poi ti ghostano). Sebbene l'unica cosa certa che so è che in generale non sento che il mondo IT mi appartenga e che un giorno cambierò campo, ogni volta che comincio a muovermi, tutto quello che lascio indietro diventa evidente e mi mette sempre molta tristezza al punto che vorrei che le cose rimanessero come sono. Sarà sicuramente la paura dell'ignoto...
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mccek · 10 months
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Tumblr media
Raige ft. Anda - Via da qua
Amore mio lascio Black City e la sua gente
qua in città apparte te il rap e pochi simili
niente mi appartiene veramente
Viaggio controcorrente a noi
vivo dei risultati possibili
e non possiamo viverli possibilmente
Qua si sente il freddo, si muore
e ho spesso gridato al sole
che volevo più calore, più calore
Le parole sono l'amore per chi lo conquista
e infatti muoiono in gola se le si viola, come ametista
e ti hanno vista sola, ma con la sola vista
e fortunatamente tu sei più potente di chi ti depista
Ed è per fissazione,
se ti dico sta scelta è fatta col cuore
poi è la disperazione a volerla, merda
il mio animo diserata
e Dio nel panico dimentica di darmi una conferma
lascio questa terra devo andarmene
lo faccio presto perchè se perdo me stesso
non ho niente per combattere
L’abc del rap italiano pt.60
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nitroglycerin-a · 3 months
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Andarmene da questa casa è una delle cose più dolorose che abbia mai fatto, rivedo mio nonno seduto sulla sedia vicino al termosifone in cucina in inverno, che mi sbuccia un’arancia, o mia nonna che tira la pasta fresca anche d’estate, sapere che non potrò mai più vedere questa casa mi uccide, quando la venderanno piangerò per ore come sto facendo da giorni, io ho amato questa casa come fosse una parte di me, un braccio una gamba un organo, abitarci è stata un’esperienza bellissima, sentivo sempre la presenza di chi mi ha voluto bene nei miei momenti più brutti passati qui dentro, da sola, vorrei avessi le gambe come il castello errante di Howl ma ti devo lasciare andare casetta, non ti dimenticherò mai
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elabrazodelaserpiente · 5 months
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Non vorrei raccontare di quando con il primo mi tolse la verginità raccontandomi che in quel punto del parco le prostitute portavano i clienti e che la spazzatura di fianco a noi erano i rimasugli delle dosi di eroina. Non vorrei raccontare che mi disse che non si usava il preservativo al primo rapporto perché si sarebbe rotto e io ci credetti.
Non vorrei raccontare di quando mi tolse la parola perché aiutai un suo amico a scrostare la padella sostenendo che "gli avevo tolto delle attenzioni" e mi puní con il silenzio e io non potevo nemmeno andarmene.
Non vorrei raccontare di tutte le volte che mi costrinse ad avere rapporti, e di quel pompino nel parco che feci sotto ricatto.
Non vorrei raccontare delle nottate che passava a chiamarmi dandomi della puttana, e non potevo attaccare il telefono, altrimenti avrebbe chiamato a quello di casa svegliando la mia famiglia.
Non vorrei raccontare di quando mi impedì di andare in gita, e io per non sentirlo gli ubbidii, e non vorrei raccontare di quando lo lasciai e mi perseguitò e minacciò di mandare i miei video ai miei genitori.
Sono ancora viva probabilmente solo perché viveva a 300 km.
Non vorrei raccontare di quanto ci ho messo a tornare a letto con una persona.
Non vorrei raccontare di quelle volte che sono stata toccata e accarezzata senza consenso, da amici e non.
O di quando mi sono sentita in pericolo perché nonostante i miei no, sono stata costretta con la forza.
Non vorrei raccontare di quando un mio ex lo incontrai, e mi attaccò al muro, e prese un bastone, e lo spezzò in due per colpirmi e per fortuna non ero da sola.
Non vorrei raccontare che non ho avuto paura, ma tornai tremando dal ragazzo con cui uscivo in quel periodo e mi disse "è colpa tua"
Non vorrei raccontare di quello schiaffo, di quel livido, di quella faccia gonfia e del mio pensare "è stata colpa mia"
Eppure io le cose le so.
Eppure io lo so da cosa devo scappare.
Eppure io sono stata educata da una madre che mi ha detto "al primo schiaffo scappa"
Eppure mi è successo. Non da uno, da tanti.
Forse anche io sono solo fortunata ad essere viva.
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Devo andarmene da quí, non ce la faccio più.
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istoowrong · 1 year
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devo andarmene da questa casa
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rinascimentoprivato · 7 months
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Devo andarmene. Devo uscire da qui, da questa città, da questa eredità di bile e bava nera che mi hanno lasciato. Solo quando me ne andrò tornerà la pioggia.
 Adalber Salas Hernández
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