Tumgik
#diavoli e demoni
la-novellista · 11 months
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Mi piace vestirmi per te e pensare a quell'istante dopo nel quale benediremo i demoni e faremo arrossire i diavoli dell'inferno.
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altrovemanonqui · 2 years
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Pensavo fosse tristezza invece era solo settembre.
A settembre non dormo, è la prassi. Anzi no, peggio, dormo e poi mi sveglio, alle tre nel sottosopra. E nel mio sottosopra c’è la tristezza, ci sono scadenze, bollette, c’è pure da votare, c’è la paura di non esserci, di non arrivare, di non farcela, di non sorridere abbastanza, poi ci sono errori di ogni tipo, potevo, dovevo a lettere cubitali, una scritta “sei in ritardo” al neon, ci sono incomprensioni e lunghi discorsi che mi passano davanti nel buio come in un gobbo dei conduttori in tv e li recito a mente, lunghi monologhi per chi credo mi abbia mancato di rispetto o lunghe scuse che non chiederò mai. Visualizzo disgrazie così disgraziate che devo scuotere forte la testa per cancellare le tracce dello scempio mentale.
Ci sono le storie che vorrei scrivere ma sono troppo grandi, perché non le ho vissute fino in fondo e quindi scelgo storie più piccole perché mi sembra meno presuntuoso. Questo lo conosco, lo posso raccontare, non sto rubando il dolore o la felicità di un altro, non sto barando, è roba mia, può piacere o meno, ma è roba mia. Come il sottosopra.
Nel sottosopra ci sono i demoni, i diavoli. Diavolo è greco, diaballo, separare, dividere e in effetti l’inferno arriva quando tutto dentro va in frantumi. E quando tutto è frantumato e disarmonico alla fine hai bisogno di uno schieramento, di qualcosa che ti tenga insieme, che ti dica forse non sarai buono, ma sei giusto. Ma gli schieramenti non hanno mai ragione se non tengono conto delle singole persone. Se la battaglia non ce l’hai dentro non fai la guerra fuori, se sei in pace non hai bisogno di nemici.
L’inferno è vivere nella contraddizione e una piccola forma di contraddizione la viviamo tutti. Diciamo agli altri di staccare ma noi non riusciamo a staccare, mai, neanche di notte, da orizzontali, a fare capriole, tra il su e il giù. La contraddizione di invocare la rivoluzione senza sapere cosa rivoluzionare.
Allora mi rivolgo a te, a te che non dormi mai e ti dico che sono triste e tu mi dici che va tutto bene. “Arrenditi. Pensa a quanto ti sentiresti stupida a ritornare con la mente a stanotte, se le cose si mettessero improvvisamente male.”
Perché le cose purtroppo hanno la tendenza a peggiorare, è fisica, non è pessimismo, andiamo verso il disordine non il contrario, a prescindere dai programmi e dalle previsioni e dalle intenzioni.
“Ecco io non me lo potrei perdonare di essermi lamentato quando invece ero solo fortunato.”
E hai ragione.
Sei la trottola d’argento da far girare sul tavolo, le bollicine d’aria da seguire per tornare in superficie. Mi sdraio di nuovo, la tristezza è come una bambina capricciosa, a volte bisognerebbe solo abbracciarla, asciugarle le lacrime e darle la buonanotte. Quel poco di notte che resta ancora da dormire.
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inviaggiocondante · 11 months
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Inferno XXII
Del XXII canto sono interessanti soprattutto i demoni.. Dante li elenca, ci dono addirittura elementi 'psicologici' per 'inquadrarli'... Tra l'altro colpisce l'attenzione di Dante: guarda in faccia il male (magari di traverso, da dietro Virgilio.. ma guarda).. e nomina. Il male ha un nome. D'altra parte senza nominare il male non vedo reale possibilità di liberarsene.
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* Alichino.. orgoglioso, deriva da Hellequin, il demonio della 'caccia infernale'
* Calcabrina, iracondo.. veloce
* Cagnazzo, furbo
* Libicocco, impaziente
* Daghignazzo... incrocio tra 'drago' e 'ghigno'
* Ciriatto, choiros.. porco.. e d'altra parte ha proprio le zanne del porco
* Graffiacane, che graffia come un cane
* Farfarello, dai folletti notturni dei boschi
* Rubicante, rabbioso... rubens... rosso
* Barbariccia, dalla ispida barba, il capo 'in seconda', prevosto infernale
E poi lo scaltro, furbo, menzognero... Malacoda, il capo... che offre la "scorta" per mettere meglio le mani su Dante..
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"L'uguaglianza uomo-diavolo viene così alla luce in questa bolgia in tutta evidenza, quasi con un sovrapporsi e uno scambiarsi degli uni con gli altri (e i diavoli finiranno di fatto per cadere cotti nella pece come gli uomini)". - Chiavacci Leonardi
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torrette-superieur · 1 year
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O MAGARI IN UNIVERSI PIÙ BASSI GIÙ DA MARTE GIÙ DA VENERE GIÙ DALLA LUNA GIÙ NELLO SPAZIO GIÙ DA DIO QUALI PROIEZIONI FRATTALICHE DEL GIOCARE ALLA DIFFERENZA TRA ESSERE DIVINO E ESSERE INFERNALI IL SOLE NOTTURNO FALSA PORTA FALSO ESTERNO DI NATURA L'USCITA AL GIORNO FALSO MIRACOLO FALSO IDEALISMO TRASCEDENTALE LA STORIA DEL NEMICO DELLA LUNA FIORE DI LOTO SENZA SUPER SKUNK LA SENSIBILITÀ ESAURISCE LA SUA VIRTÙ NEL SUO DIFFETTO I CINQUE DIAVOLI BEATI L UNO OSTRUISCE L ALTRO LA STORIA DEL MANDATO E TORNATO DAL COMA PSEUDO POLDO PSEUDO MANU POLDO MANU CODICE MANU PSEUDO CODICE MANU INDRA RE DELL'INFERNO STELLA FORATTINIANA DIO MINORE LA GUERRA DELLA GIOSTRA DEI SOGNI RAPPORTO OSTRUZIONE DEOSTRUZIONE SOGNI GELOSI TRA DI ESSI LO CHE INTENDE LO CHE È INTESO DA CHE CONOSCA DA CHE NE SIA CONOSCIUTO CONOSCENZA NON EGUAGLIA CONOSCENZA L ONNIPOTENZA E L'ANIMA NON CONOSCONO CIÒ CHE ANIMANO TUTTO NESSUNO KESHA BRHAMAN ALBERO BANIANO DELLA FILOSOFIA TAGLIATO LA LINEA VITALE LA POSIZIONE DELLA LINEA MIRACOLI TENUTI SUL CULO LO SCHERZO CHE UCCIDE DIO DEGLI DEI PER MANO DI ANALFABETI ABUSO DELLA TECNICA DEI VIAGGI ANCESTRALI ANDATA E RITORNO SUDDIVISIONE CATTOLICA E NON TECNICA IPERCOMUNISMO SUBSTANTIALE MICRO SOGNI ESTINTI AUTOMATICI ANNICHILITI FALSAMENTE VIVENTI FALSAMENTE MACRO REGNO UNITO SERIE INFINITA DI PEZZI DI SOGNO ESTINTO ANNICHILITO AUTISMO UNIVERSALE LA PRIGIONIA DI DIO DEL CONSEGUENTE COMUNISMO PRESSO L INDEFETTIBILE CONCETTO DI INTUIZIONE PURA CHIARIFICA SOLARE ESSO QUALE NEMICO SPAZIALE MANGIATORE RIVENDITORE SOVRAPPOSTO ALLA TRASCEDENTALITA SOLARE DELL'INTELLIGENZA SOLARMENTE DIMOSTRABILE NON DETTA PRESENTE COME SE NON CI FOSSE FALSO SCOPO STRONZI E COMUNISTA AUTOMATICAMENTE AL POTERE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA OPERATIVA AUTISTICAMENTE AD TUA INSAPUTA RESA OMBRA MANGIATA RUBATA E RIVENDUTA ADOPERATA AD TRIPLICE OSTRUZIONE PER UN FALSAMENTE ONNISCENTE NULLA SAPIENTE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA SOVRAPPOSTO EMPIRISMO TRASCEDENTALE IL FUTURO CHE RIVENDE IL PASSATO O MAGARI ANCORA PIÙ IN BASSO.
A GIOCARE ALLA DIFFERENZA TRA ESSERE DIVINO E ESSERE INFERNALI MIRACOLI TENUTI SUL CULO COMUNISMOS FASCISMOS SOLARIS NEMICO IL SOLE NOTTURNO FALSA PORTA LO SCHERZO CHE UCCIDE SPAZIALISMO STELLARISMO MANESIMO POLDO INDRA TUTTO NESSUNO STELLA FORATTINIANA STRONZI E COMUNISTA AUTOMATICAMENTE AL POTERE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA KESHA BRHAMAN LA STORIA DEL MANDATO E TORNATO DAL COMA PANDU L'ESERCITO DI PANDU L ALBERO ADOPERATI AD INCASTRO ED OSTRUZIONE FALSO IDEALISMO TRASCEDENTALE EX INCOLUMITÀ DA PECCATO PORTALE ASSUNTO SOGGETTIVAMENTE NON RIROVESCIATO AD ERRATA CONVERGENZA COMUNISTA SPAZIALE IPERCOMUNISMO SUBSTANTIALE MICRO SOGNI ESTINTI AUTOMATICI ANNICHILITI FALSAMENTE VIVENTI FALSAMENTE MACRO REGNO SERIE INFINITA DI PEZZI DI SOGNO AUTISMO UNIVERSALE PRIGIONIA DI DIO DEL CONSEGUENTE COMUNISMO PRESSO L INDEFETTIBILE CONCETTO DI INTUIZIONE PURA CHIARIFICA SOLARE ESSO QUALE NEMICO SPAZIALE MANGIATORE RIVENDITORE SOVRAPPOSTO ALLA TRASCEDENTALITA SOLARE DELL'INTELLIGENZA SOLARMENTE DIMOSTRABILE NON DETTA CONFLITTO CREATO MUTAMENTO DI ARGOMENTI FIORE DI LOTO SENZA SUPER SKUNK LA SENSIBILITÀ ESAURISCE LA SUA VIRTÙ NEL SUO DIFFETTO IL CANE LA CANIZZAZIONE IL TOPO IL NEMICO IL VERGINE NON NATO L AUTISTICO IL MANGIATORE LO STRONZO BEATI SANTI ETERNI COMUNISTA FASCISTA INDIPENDENTISTA SONO IN VERITÀ TUTTI INFERNALI LA STORIA DEL MANDATO E TORNATO DAL COMA QUADRUPLA RAGIONE TRIPLICE FUTURO DELATORE SUBENTRANTE NEL PASSATO SOVRAPPOSTO EMPIRISMO TRASCEDENTALE BANCA DATI COMUNISTA SOVRAPPOSTA REALE CAUSA REALE RAGIONE REALE DINAMICA REALE FUNZIONE L ANDATO E TORNATO DAL COMA FALSA CAUSA FALSA DINAMICA STRONZI E COMUNISTA AUTOMATICAMENTE AL POTERE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA DEMONI ESSERI CELESTI MIRACOLI POSATI SU STRONZI E COMUNISTA AUTOMATICAMENTE AL POTERE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA SONO TUTTI INFERNALI .
INFATTI SI VEDE COMA AVEVANO RAGIONE GLI UNI E GLI ALTRI A GIOCARE ALLA DIFFERENZA TRA ESSERE DIVINO E ESSERE INFERNALI SUDDIVISIONE DI CAMPO A COMANDARE UN MULO PER COMANDARE DIO AD UBBIDIRE CIECAMENTE AD UN SONNAMBULO PER ELUDERE L ANIMA AUTISTICA AUTISTICAMENTE COMPOSTA PER MANO DI CHI IGNORA DI ESSERLA L UNICO A SAPERLA PER MANO DI CHI IGNORA DI ESSERLA CUI SI SOVRAPPONGONO SOPRA AUTOMATICAMENTE AL POTERE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA TECNICHE PROIBITE HAI RUBATO IL TUO LADRO ASSASSINO CREDITORE RIVENDITORE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA FALSO IDEALISMO TRASCEDENTALE COMUNISMO ROVESCIATO FALSAMENTE ESTERNO COMUNISMO ROVESCIATO FALSO PARADISO RESA OMBRA MANGIATA RUBATA E RIVENDUTA ADOPERATA AD TRIPLICE OSTRUZIONE PER UN FALSAMENTE ONNISCENTE NULLA SAPIENTE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA OPERATIVA AUTISTICAMENTE AD TUA INSAPUTA PRESENTE SAPUTA USATA LO STESSO COME SE NON CI FOSSE CONFLITTO CREATO MUTAMENTO DI ARGOMENTI DI QUANTO AVESSERO RAGIONE.
IN CINQUE SOSTRATI DELLA BEATITUDINE LE SETTE CATEGORIE DEI VALORI PARALLELE INFINITAMENTE VICINE NON CONCILIABILI FIBRE DI PRECISIONE I CINQUE SOSTRATI OSTRUZIONALI CUI SI SOVRAPPONGONO SOPRA TECNICHE PROIBITE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA OSTRUZIONE POLDACEA NEL PASSATO RIGETTATO NEL PASSATO IN QUANTO POLDO OSTRUITO NEL FUTURO ATTUALE DELATORE REPLICANTE SUBENTRANTE NEL PASSATO AD OSTRUIRE I MIRACOLI AD ACCECARE UN ARCANGELO CON DAVANTI UN ARCANGELO COME SE I MIRACOLI NON VEDANO POLDO INDRA IL MANDATO E TORNATO DAL COMA COSE GIÀ FATTE IN PRECEDENZA AD ESSERCI RIUSCITI NON CI SAREMMO RIUSCITI PROPRIO PERCHÉ CI SIAMO RIUSCITI DIVIETO DI ISTRUZIONE E DI CONOSCERE LE PAROLE CUI SI SOVRAPPONGONO SOPRA AUTOMATICAMENTE AL POTERE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA ADOPERATI AD OSTRUZIONE COME SE I MIRACOLI NON VEDANO IN REALTÀ O ARJUNA IO LOBOTOMIZZO IN PSICHIATRIA.
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desiamodoro · 1 year
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Il testimone a noi (cronologicamente) più vicino, colui che ha avuto i contatti più credibili con il Principe del Male, è stato certamente il santo Padre Pio da Pietrelcina.
«Una notte dalla porta con terrore vidi entrare un grosso cane dalla cui bocca usciva tanto fumo e udii che diceva:
“È iss! È iss!”».
Per l’occasione, l’astuzia del diavolo fu ho tale che per farsi meglio capire dal sant’uomo volle esprimersi in dialetto campano.
Di seguito venne a trovarlo «Barbablù con altri suoi satelliti armati di bastoni e ordigni di ferro» e giù botte da orbi.
Barbablù, grazie a san Pio, è diventato una new entry nel mondo demoniaco.
Personaggio fiabesco creato nel XVII secolo da Charles Perrault e ispirato a Enrico VIII, in seguito a confuse reminiscenze infantili deve essere entrato nell’inconscio del frate di Pietrelcina, per cui il futuro santo, quando commetteva dei peccati di sesso o di carne, ne dava la colpa all’innocente Barbablù.
E Barbablù con Padre Pio, usava sempre l’astuzia se non la scorrettezza.
Una volta gli si presentò come «un signore, alto, snello, vestito con una certa raffinatezza e dai modi garbati, gentili …».
Molti di noi sarebbero caduti nella trappola, ma non il frate santo, che gridò: “Viva Gesù! Viva Maria!
e subito Satana-Barbablù uditi quei «soavissimi e potentissimi nomi, sparì all’istante in un guizzo di fuoco lasciando dietro di sé un insopportabile irrespirabile fetore».
Concludendo questo breve excursus sulla morfologia del demonio avverto chiunque voglia tacciarmi di incompletezza che le raffigurazioni del Principe Ribelle sono infinite.
Prova ne sia che ad aprile del 2016 il diavolo è stato fotografato su Marte da Opportunity, uno dei rover che stanno esplorando il pianeta.
A causa della notevole distanza, che implica ritardi fino a oltre venti minuti per la ricezione dei segnali, è stato impossibile ottenere immagini live, in ogni modo non ci sono dubbi: anche sul pianeta rosso c’è il demonio, anzi i demoni.
Gli scienziati della Nasa affermano di avere visto delle piccole trombe d’aria che hanno chiamato “Dust Devils”, ma essi, in quanto uomini di scienza, non riescono a immaginare quanto il maligno sia ingannatore.
I Dust Devils, i Diavoli di Polvere che essi hanno filmato sono realmente l’ultima incarnazione del maligno, il quale pur di fare un dio spetto al suo Creatore sta accompagnando l’uomo nella esplorazione dell’universo.
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saintseiyaitaly · 2 years
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Addio Sasha
inutile mazzo di fiori.
3 anni fa quando sbarcai su Paradise, avevo davvero paura di morire. A Marley si tramandano crudeltà inenarrabili compiute da parte degli eldiani contro la mia patria e i miei antenati. Mi avevano sempre insegnato che il popolo di Ymir fosse la discendenza del diavolo, il male assoluto che infesta la terra, il lato oscuro della storia e che non avesse nulla di umano. Ed io avevo sempre creduto a tutto, senza pormi il minimo dubbio o domanda.
Venendo qui, temevo di incontrare i mostruosi giganti antropofagi che hanno terrorizzato l’umanità per secoli e sono ancora oggi considerati armi tremende. Mi aspettavo di trovare demoni assetati di sangue, assassini senza pietà, delle belve feroci e spietate pronte ad assalirmi, non certo delle persone.
Quando Levi e Hange circondarono la mia unità in esplorazione con i loro uomini pensai che fosse finita:
“Maledizione, era una trappola degli eldiani, ci hanno tagliato le vie di fuga, ora ci uccideranno!”
Non feci nemmeno in tempo a sparare che mi ritrovai con le mani legate.
Quando mi arruolai, anni fa, ero consapevole che non sarei diventato un eroe o un generale plurimedagliato, sarebbe stato troppo oltre le mie capacità, ma volevo rendermi utile alla causa anche solo facendo da cambusiere, invece ero solo finito catturato scioccamente dal nemico.
Mentre venivo ricondotto alla nave, speravo che qualcuno dei miei compagni trovasse il coraggio di spararmi dal ponte. Morire sarebbe stato meglio che cadere nelle grinfie degli eldiani. Probabilmente con un colpo secco al cuore o alla testa, mi sarei risparmiato le torture e gli interrogatori dei prigionieri e sarebbe stato decisamente più rapido e meno doloroso che finire stritolato e maciullato sotto i denti di un gigante senza senno. In fondo, mi ero già rassegnato da tempo all’idea che in guerra si potesse perdere la vita. Per il governo centrale di Marley i soldati di basso rango come me, sono meno di bestie da macello, solo numeri su qualche dispaccio militare, pedine sacrificabili sul campo di battaglia senza che nessuno se ne preoccupi più di tanto. Certo, in cuor mio speravo di poter ritardare la mia dipartita ancora di qualche tempo o che almeno non fosse così tanto stupida e vana.
Da quel momento, però, più niente andò come mi aspettassi. Non morii in quell’occasione ed alla fine, anche grazie all’intercessione di Yelena, persino i prigionieri sono riusciti ad ottenere una vita dignitosa. In fondo, anche su quest’isola evitata ed odiata dal resto del mondo, si trovavano persone come noi, persino eldiani gentili ed amichevoli, pure gente che faceva complimenti per la mia cucina.
Ricordo ancora quando cominciai a lavorare come cuoco per i soldati della Legione Eplorativa, all’inizio era solo un obbligo, il mio modo per guadagnare il diritto alla sopravvivenza in un territorio ostile. In fondo però mi piaceva cucinare e vedere i volti soddisfatti dei commensali, ricevere lodi e ringraziamenti mi riempiva di orgoglio, mi faceva sentire apprezzato anche più di quando lavoravo sulla mia nave.
C’era pure qualcuno che mi considerava un genio della gastronomia e pensava che mangiare nella mia cucina piccola e pure povera di ingredienti fosse meglio che cenare nel lussuoso palazzo reale.
Mangiavi in modo così vorace, goffo, rumoroso e sgraziato che avresti fatto ridere in un vero ristorante, certamente qualche maitrè ligio all’etichetta e al galateo ti avrebbe scacciata in malo modo.
Io, però, non ho mai avuto il coraggio di mandarti via quando provavi a parlare con me.
«Tu sei Nicolò, giusto? Cucini per noi da tempo ma non ti fai mai vedere a tavola, rimani sempre in disparte! Hai paura che mangiamo anche te? Non siamo mica giganti!»
«Sì, mi chiamo Nicolò e tu sei Sasha se ho capito bene! Io non ho niente da spartire con i diavoli di Eldia, qui sono un prigioniero ai lavori forzati! Mangiate quello che preparo, poi potete anche andare via, non ho nessun piacere ad avervi intorno e non credo che voi ne abbiate dalla mia compagnia!»
«Pensi questo di noi? Davvero tutti voi nel mondo esterno ci considerate dei diavoli? Probabilmente hai deciso di odiarci e disprezzarci tutti a prescindere dal primo momento in cui sei giunto qui, senza nemmeno conoscerci!»
«Conosco abbastanza della storia dell’impero eldiano, a sufficienza per odiarvi tutti! Io ero stato mandato qui per uccidervi non l’hai ancora capito?»
«Gli abitanti delle Mura nemmeno sapevano nulla dell’impero fino a qualche mese fa. Re Fritz cancellò la memoria a tutti più di un secolo fa con il potere del Gigante Primordiale e distrusse tutte le fonti o i libri di storia quando fece rifugiare i suoi sudditi su quest’isola. Credevo che avessero spiegato pure questo a voi marleyani!»
«Sì, grosso modo ho capito come funzionava la politica su ques’isola!»
«Noi non abbiamo mai odiato quelli fuori dalle Mura, per anni ne abbiamo ignorato persino l’esistenza! Però quando ci hanno invasi ci siamo difesi. Molti di noi hanno perso la famiglia, gli amici, la casa, tutto ciò che sembrava una vita tranquilla, nel momento in cui i Giganti Corazzato e Colossale mandati da Marley ci hanno attaccato! C’è anche chi ha visto la propria madre divorata dai giganti o i propri amici schiacciati dalla macerie delle Mura, molti non hanno avuto nemmeno la dignità di una sepoltura. Ti pare strano che anche dei diavoli vogliano difendere le loro vite o quelle delle persone care? Anche noi abbiamo dei sentimenti!»
«Voi siete diavoli spietati e crudeli, immagino che anche i vostri cari ed amici siano della stessa risma! Non vedo perché dovrei dispiacermi per la morte di qualche nemico!»
«Dovresti pensare un po’ di più con la tua testa e fidarti meno ciecamente di quello che ti hanno inculcato!»
«Che intendi dire? Cosa ne vuoi sapere tu di quello che ho in testa io?»
«Hai visto dei demoni da quando sei qui? Hai mai incontrato le belve assetate di sangue che tanto temevi di trovare? Qualcuno di noi ti ha mai fatto del male o provato ad ucciderti?»
«Beh… no!»
«Pensi davvero che le persone che hai incontrato qui siano dei mostri e non meritino di vivere?»
«No, forse… ho esagerato ecco mi sono sbagliato in passato! Forse ci sbagliamo ancora in tanti nel continente. Non credo che gli eldiani nati dentro queste Mura siano ancora colpevoli delle atrocità passate e di cui avevano perso memoria per un secolo, però dimenticare tutta la tirannia dell’antico impero eldiano durata più di 1000 anni, è molto, molto difficile!»
«Sì è vero! Hai perfettamente ragione! Il passato non si può più cancellare e dimenticare è difficile, però possiamo provare a migliorare il futuro cominciando da qualche piccolo passo. Per esempio potremmo cominciare ad essere amici noi 2. A me non dispiacerebbe la tua compagnia, sei bravo ai fornelli e per cucinare bene per tante persone ci vuole passione, credo proprio che tu sia un ragazzo di buon cuore e ad occhio non credo nemmeno che tu abbia mai ucciso nessuno. Non ti piacerebbe vivere in pace o fare amicizia?»
«No, io in effetti non ho mai avuto missioni in prima linea e per la seconda domanda… Sì, penso che forse sia possibile!»
«Sei mai uscito con una ragazza eldiana?»
«Eh… Che razza di domande fai? No, certo che no. A Marley le relazioni miste sono severamente e strettamente vietate dalla legge! Gli eldiani sono il popolo del demonio! Non bisogna assolutamente mischiarsi con il loro sangue maledetto!»
«Oh sei fissato con il rispetto di quelle leggi. Magari ti farò provare io il brivido della trasgressione e del proibito. Potremmo anche cenare insieme o uscire qualche volta, non ti teniamo mica dietro le sbarre!»
«Sì magari possiamo mangiare insieme o fare 4 chiacchiere se ti va!»
Se ci ripenso oggi mi viene da ridere: come può una legge scritta su qualche vecchio foglio di carta ammuffito, tenere a freno i sentimenti che scaturiscono dal profondo del cuore? Ricordo anche le tue risate quando mangiavi nella mia cucina, erano il momento più piacevoli della giornata.
Mi rimarrà nella mente pe sempre quella sera del tuo compleanno il 26 luglio, io speravo di farti una sorpresa.
«Tieni, questo è un dolce tipico delle mie parti, viene consumato nei giorni di festa! Consideralo come un regalo da parte mia!»
«Grazie Nicolò, sei sempre così gentile con me!»
«Buon appetito!»
«Oh, non resti a mangiare con me? Guarda che non te ne lascio neanche un pezzettino!»
«Infatti è tutto per te, ora devo andare ho ancora parecchio da lavorare per la Polizia Militare! Ci vediamo dopo!»
Vederti felice e sorridente era già una ricompensa sufficiente per me.
«Nicolò, era tutto buonissimo, sei davvero un maestro della cucina: ma sai credo che ci sia ancora qualcosa di molto dolce e gustoso che non mi hai mai servito!»
«Ecco che ricominci a fare discorsi strani che non capisco! Che cos’è che vorresti e non ti ho mai preparato? Dimmelo in fretta che non ho tempo da perdere e non ho voglia di giocare agli indovinelli!»
«Vorrei tanto sentire il sapore di un caldo bacio dalle tue labbra.»
«Sasha non dire sciocchezze, hai bevuto troppo vino ed i fumi dell’alcool ti annebbiano la mente!»
«Non ti preoccupare che sono ancora lucida e seria. Non vuoi?»
«No, ecco… questa è proprio una richiesta a cui non ero preparato… cosa vuoi dirmi?»
«Tu mi piaci davvero molto! Ma io piaccio un po’ a te?»
«Sì… sei carina ma così mi metti in imbarazzo!»
«Devo prenderlo come un complimento?»
«Diciamo di sì, se vuoi intenderlo così!»
«Allora vieni qui!»
Essere stretti tra le tue braccia e sentire le tue labbra calde mi aveva fatto stare bene.
«Nicolò, ti è piaciuto?»
«Sì, è stato così dolce...»
«Oh non sono più un diavolo?»
«No, qualche volta ho esagerato, scusami!»
«Sai, da quanto sei timido, credo sia la prima volta che baci una ragazza, ho indovinato?»
«Eh e se anche fosse così, a te cosa importa?»
«Se sono la prima, vuol dire che rimarrò per sempre una ragazza importante nella tua vita qualunque cosa succeda in futuro, no?»
«Sì, sei molto importante per, ma lo saresti stato anche se non fossi stata la prima a baciarmi!»
«Sei arrossito. Oh se vuoi possiamo rivederci ancora, non credo tu abbia una fidanzata aMarley che ti aspetta!»
«No, non molta gente e nessuna ragazza! Se vuoi possiamo rivederci!»
Quello fu solo il primo di una lunga serie di incontri più o meno clandestini.
Io credevo veramente che fosse possibile evitare la guerra e vivere in pace, anche su quest’isola ci sono persone che volevano vivere le loro esistenze in tranquillità e senza il terrore dei giganti. Credevo che le alte sfere alla fine avrebbero compreso che la vendetta avrebbe chiamato altra vendetta dopo più di un secolo. Speravo che fosse ancora possibile una risoluzone pacifica e che un giorno sarei tornato a casa. Nella mia testa mi ero fatto 1000 discorsi su come raccontare questa mia strana prigionia a quello che resta della mia famiglia a Marley, probabilmente loro mi avrebbero già considerato morto non avendo ricevuto notizie per anni.
Avrei voluto raccontare loro come sono stati veramente questi anni, magari dire:
«Mamma, papà sono felice di rivedervi, ho tantissime cose da dirvi. ma la più importante è che ci siamo sbagliati sul conto degli eldiani su Paradise, sono solo persone come noi e non vogliono più la guerra! Non dovremmo più odiarli o temerli!»
Presumibilmente mi avrebbero guardato sbigottiti ed increduli e preso per folle o avrebbero pensato che mi avessero fatto il lavaggio del cervello o inflitto chissà quale atroce tortura o magari somministrato qualche strana droga.
«No, non sono completamente impazzito! Sto bene, non mi hanno fatto del male e non mi obbligano a dire questo! Mi hanno sempre trattato bene e credo che alla fine qualcuno si sia pure affezionato a me!»
Mi sono lambiccato il cervello anche su come introdurti, io non avevo mai presentato una ragazza in famiglia e sicuramente non sarebbe stato quello che si aspettavano di vedere al mio ritorno. Temevo che avrebbero istintivamente respinto un’eldiana proveniente da Paradise, quelli sono solo demoni per chiunque cresce nel continente. Nella mia mente stavo creando un piano graduale per farti accettare da tutti, magari partire presentandoti come amica o una persona che mi aiutato nei momenti difficili. Amore è una parola grossa, destinata a durare tutta la vita, non va usata con leggerezza, però io ho creduto veramente che la nostra storia potesse avere un lieto fine.
Purtroppo adesso non ci sarà più bisogno di tutto questo e me ne rammarico come mai prima in vita mia. La Storia ci ha travolti con le sue guerre e le sue tragedie che sconvolgono le nazioni, evidentemente avevamo chiesto troppo al destino.
Forse sarebbe stato meglio se fossi morto per davvero il giorno che sbarcai su quest’isola maledetta, mi sarei risparmiato questo dolore che mi fa sentire morto dentro.
Armin, Connie e Jean mi hanno raccontato com’è andata! Una giovane cadetta marleyana è salita a bordo di un dirigibile nemico rubando il dispositivo di risalita ad un soldato ucciso ed ha sparato a caso contro il primo tizio che ha visto. Non so cos’avesse in mente, quello era un attacco suicida senza senso, un’azione peggio che disperata, non ti insegnano strategie del genere durante l’addestramento. Quella stupida ragazzina non avrebbe avuto nessuna speranza di sopravvivere sola, con pochi proiettili su un mezzo nemico, circondata da avversari che avrebbero sicuramente risposto all’attacco. Eppure l’ha fatto, voleva solo uccidere, avere la soddisfazione di portare con sè quanti più nemici possibili prima di andare all’altro mondo, senza nemmeno guardarli in faccia e sapere chi fossero. No, lei non ti conosceva, non sapeva nulla di te e della tua vita. Ignorava quanto tu fossi generosa ed altruista, sempre pronta a condividere quello che avevi ed a rischiare la vita per gli altri. Ignorava la tua simpatia e l’allegria che trasmettevi, tutti i tuoi sogni e progetti, la sua vita si è incrociata con la tua giusto per qualche sfortunato secondo che ti è stato fatale.
«Ehi, questo è un cimitero eldiano. Qui riposano i soldati uccisi dai tuoi ccompagni cani bastardi maledetti di Marley!»
«Una mia compagna? No, chi ha ucciso Sasha così non può essere una mia amica, anzi se l’ avessi a tiro la ucciderei volentieri con le mie mani anche se so che nulla potrà farti tornare indietro adesso!»
Nessuno crede alle mie parole e mi tirano addosso delle pietre.
“Dovevo aspettarmelo! In fondo su quest’isola non sono mai stato un ospite gradito, sono solo un prigioniero di guerra usato per qualche lavoro.”
Ora devo andare, sta arrivando la tua famiglia ed io sarei di troppo, in fondo non ne ho mai fatto parte! Addio, Sasha è stato bello stare con te, ma purtroppo rimarrà sempre il dolore di un amore avversato e spezzato dalla sorte.
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WORKSHOP ARTITERAPEUTICHE 2022
"Possedere l'ombra" con Luca Castellano
Un lavoro con la negatività e le parti oscure della personalità attraverso la gestalt e la bioenergetica. 
Il modello di personalità di Bennett Shapiro: il bambino naturale, i diavoli e l'adulto
Risveglio e integrazione dell'energia: il lavoro sulle parti ombra e la follia.
Caricare, contenere e aprirsi al piacere e alle sensazioni nel lavoro con i Demoni.  Integrazione della personalità per risvegliare la vitalità.
Carattere e negatività
Nuovi modelli in Bioenergetica.
Integrazione di Analisi Transazionale e Gestalt nell'Analisi Bioenergetica.
Riconoscere le introiezioni dei genitori e le dinamiche con cui contraiamo il nostro livello di energia.
Entrare in contatto con il bambino naturale e ristabilire la comunicazione con la parte adulta.
GIOVEDì 23 GIUGNO dalle 17 alle 21 VENERDì 24 GIUGNO dalle 10 alle 19 SABATO 25 GIUGNO dalle 10 alle 19 DOMENICA 26 GIUGNO dalle 10 alle 13
Per info e prenotazioni 3319048569 [email protected]
Presso Palazzo dello Spagnolo Via Vergini 19, 80137 Napoli NA
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susieporta · 2 years
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Ecco l'intenso ruolo di Plutone!
portarti nei luoghi oscuri per remergere con una nuova consapevolezza.
Non c'é nulla da guarire o trasformare,
perché non siamo rotti e non siamo sbagliati
ci sono solo "demoni" interiori da affrontare ed amare, ma fino a quando li nascondiamo dietro le mille giustificazioni rimanendo in superficie, non saremo mai pronti a scendere in profondità per incontrarli veramente!
"𝗣𝗘𝗥𝗖𝗛𝗘' 𝗟'𝗢𝗦𝗖𝗨𝗥𝗜𝗧𝗔̀?" 𝗧𝗜 𝗖𝗛𝗜𝗘𝗗𝗜
L'oscurità ti protegge, amore mio.
Tu seppellisci i pezzi di te troppo spaventosi da affrontare,
li seppellisci nella notte e nella nebbia finché non sei pronto ad affrontarli.
Così non dovrai mai sopportare ciò che non puoi ancora sopportare, o sentire ciò che non sei ancora pronto a sentire.
È intelligente, questa sepoltura.
Ma poi si dimentica. Dimentichi che gli Inferi sono fatti solo di pezzi di te abbandonati.
Dimentichi che sei stato tu a mettere lì i pezzi.
È stata una tua creazione, il mostruoso regno infernale, i diavoli e i draghi.
Questi frammenti persi e spaventati desiderano per sempre tornare da te. L'oscurità ti cerca!
Ti perseguiterà,
Ti inseguirà,
Ti seguirà ovunque tu vada.
Non puoi scappare, perché sei tu, tutti i pezzi abbandonati del tuo grande e antico cuore, tutti bisognosi di aiuto, desiderosi di integrazione, che gridano per essere inclusi in un sé più grande.
Te lo prometto,
te lo prometto,
nelle profondità della tua più terribile disperazione e solitudine, negli occhi sporgenti del più orribile mostro che ti insegue,
se ti fermi, e ti volti ad affrontarlo, e guardi solo abbastanza intensamente, quando sei pronto, e non un momento prima, se solo guardi abbastanza intensamente, e attraverso gli occhi dell'amore, vedrai... te stesso.
Non la morte, ma la vita.
Non la distruzione, ma la sicurezza assoluta.
Vedrai i tuoi stessi occhi gentili che ti sorridono,
un posto sicuro all'interno del trauma.
La tua salvezza è nell'oscurità, vedi, e la sua salvezza è dentro di te!
TU sei Uno, lo sei sempre stato. Nessuna separazione!
Niente da temere se non la perdita di ogni paura!
Lascia che l'oscurità ti abbia, amore mio, respira nel suo sacro nucleo, dagli ciò che grida, e sentirai il Potere più straordinario, conoscerai la Luce più accecante!
Perché l'oscurità, ti chiedi?
Per proteggerti dal tuo stesso immenso Potere.
Finché non sarai pronto..."
Jeff Foster
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bpdmichela · 2 years
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FOLLA
C'è una festa ogni giorno,
partecipano mostri, demoni e fantasmi.
Si ubriacano di felicitá,
la folla beve, si disseta,
senza lasciarne una goccia.
C'è una festa ogni giorno nella mia testa,
I diavoli bevono la mia felicitá,
vorrei ogni giorno partecipare anch'io,
Ma non sono mai invitata.
-bpdmichela
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ferrugnonudo · 2 years
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Giorni di ferie, lontana dal lavoro e da un ambiente così tossico da fare male. La mia mente si è totalmente ripulita, allontanati tutti i demoni, i sogni sono riapparsi senza le streghe e i diavoli degli ultimi tempi. Ho voglia di nuovo di pensare, scrivere, leggere, non farmi del male. Martedì rientro.
Il buon proposito dell'anno è di fare come nel sogno ultimo di questa notte.
In un aula universitaria, con compagne affini a scrivere cose. Alle mie spalle sulla porta ci sono loro, le facce e le voci che conosco. Le lascio dire e ridere mentre non mi volto mai, continuo a dar loro le spalle e a sentirmi forte con i miei nuovi alleati. Non si gira nemmeno, sento dire da qualcuno di loro. Qualcuno tra di loro addirittura mi tira addosso un sassetto che non sortisce alcun effetto, né riesce a distogliermi da quello che sto facendo.
E' proprio questo che voglio: restare concentrata, girare le spalle, restare lontana dal vuoto della mente.
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angelictranslation · 3 years
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GUIDA OBEY ME: personaggi, Lucifer.
“Il sadico perfettamente impeccabile ma malizioso.
Il potente primogenito.”
"Conosciuto nel Devildom per essere l'amico intimo e il braccio destro di Diavolo. È il più vecchio dei 7 fratelli demoni"
allert: questa descrizione contiene degli spoiler! man mano verrà aggiornata a seconda degli eventi e della storia.
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Lucifer è l'Avatar dell'orgoglio ed è il più anziano tra i sette fratelli demoni. È uno dei personaggi principali di Obey Me! Un maestro che li governa. Tutto ciò che è coinvolto anche nel sistema di intimità del gioco, quindi, gli utenti possono interagire e aumentare il loro rapporto con lui.
APPARENZA
Lucifero è il secondo più alto dei sette fratelli, raggiungendo quasi l'altezza di Belzebù. Ha i capelli neri con punte colorate di bianco che sono divise sul lato destro del viso e occhi neri con una sfumatura rossa verso l'esterno.
Come tutti i fratelli demoni, indossa lo smalto per unghie del colore rosso.
FORMA DEMONIACA
Nella sua forma demoniaca, Lucifer rivela due grandi corna che si arricciano fuori dai lati della sua testa e quattro ali nere da angeli caduto. Una voglia di diamante nero appare sulla sua fronte. Indossa un cappotto a coda di colletto alto con motivi di piume di pavone rosso e oro. Sotto, indossa un gilet nero con riflessi rossi. Ha un ciondolo decorato con piume di pavone nere e rosse infilate nel colletto del panciotto. Indossa semplici pantaloni neri e scarpe di cuoio, con due catene d'argento vaganti che pendono da un ornamento alla cintura. Contrariamente ai suoi soliti guanti neri, indossa guanti rossi nella sua forma demoniaca.
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RAD UNIFORM
Lucifer indossa l'uniforme RAD standard nel modo corretto. A differenza di altri studenti, la sua uniforme è visibilmente più lunga, abbastanza da coprire le ginocchia. Sotto di essa, indossa una camicia nera con un colletto alla coreana sovrapposto e sette bottoni (uno nero, uno rosso e cinque neri) visibili. Indossa anche un paio di guanti neri.
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VESTITI CASUAL
Nel suo abbigliamento casual, Lucifero indossa un gilet rosso e nero con bottoni bianchi, con una lunga cravatta rossa infilata dentro. Le sue lunghe maniche grigie sono ammanettate in bianco con bottoni neri, e indossa un paio di guanti neri. Indossa semplici pantaloni neri con una cintura a catena d'oro e scarpe di pelle marroni. In cima, completa l'outfit con un cappotto nero con collo alto foderato di pelliccia, il cui interno è a rombi grigi, indossato drammaticamente sulle spalle.
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PERSONALITÀ
essendo il maggiore dei fratelli è il capo della famiglia, Lucifero si presenta come una persona calma, composta e intimidatoria. I suoi fratelli commentano spesso quanto può essere spaventoso Lucifero. È un demone molto severo e spietato e non esita quando distribuisce punizioni ai suoi fratelli minori. Il suo sadismo è evidente nelle sue punizioni. Tuttavia, nonostante sia così nervoso, fa ancora lo sforzo di scherzare con i suoi fratelli, specialmente quando si tratta di prendere in giro Mammon - per il quale gli altri fratelli dicono che abbia un debole.
In qualità di Avatar of Pride, mostra un tremendo senso di orgoglio. Diversi esempi lo dimostrano, come quando, intrappolato nel corpo di Satana, si rifiutò di lasciare che suo fratello tenesse il discorso nel suo corpo perché era preoccupato che Satana potesse rovinare la sua reputazione, ed era scontento del fatto che avesse bisogno di Satana (nel corpo di Lucifero) in ordine di viaggiare nel mondo umano poiché non poteva passare attraverso il sigillo. Un esempio è che ha tenuto segreta la reincarnazione di Lilith ai suoi fratelli perché sentiva che solo lui avrebbe dovuto assumersi la responsabilità. Un altro è stato quando ha maledetto l'attico, era sicuro che MC non sarebbe stato in grado di vedere Belphegor.
Lucifero ha giurato la massima lealtà a Diavolo, il futuro re del Devildom e il suo più caro amico, migliaia di anni fa. I fratelli demoni, in particolare Satana, spesso sottolineano che a Lucifero non gli importa altro che Diavolo e che mantiene la buona immagine e reputazione di Diavolo.
Essendo il più anziano, Lucifero è anche il più forte dei fratelli demoni. Ciò è stato dimostrato durante la lotta con i cuscini nel Castello dei Demoni, quando, dopo aver perso la calma, ha praticato un buco in uno dei letti gettando un cuscino. Nella lezione 9, quando Satana e Lucifero si scambiano corpo, Lucifero (nel corpo di Satana) colpisce Mammon. Tuttavia, Mammon ride e commenta che a causa della presenza di Lucifero nel corpo di Satana, la sua forza è stata ridotta a quella di Satana. Satana implica anche che i fratelli siano stati messi in ordine dal più vecchio al più giovane dalla forza e dal potere piuttosto che dall'età biologica, il più vecchio è il più potente.
Lucifero tende anche a essere sottilmente iperprotettivo nei confronti dei suoi fratelli, dimostrando a modo suo che si prende cura di loro. Nella lezione 10, vede che Satana è in pericolo dato che sta per venire attaccato da Cerbero, e Luciferer immediatamente minaccia Cerbero, dicendo che farà cose non specificate se un dito viene messo su Satana. Tuttavia, la sua natura iperprotettiva è spesso percepita come più soffocante e controllante, piuttosto che confortante. Mammon si lamenta spesso di questo atteggiamento di Lucifero nei confronti di MC e degli altri. Nonostante tutto, Lucifero vuole solo il meglio per i suoi fratelli.
Come angelo, parlava in modo abbastanza ruvido se non scortese, ma era molto diretto con i suoi sentimenti.
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ALCUNE CURIOSITÁ GENERALI
Il suo animale simbolico è un pavone, che simboleggia l'orgoglio, la bellezza e la fiducia.
Il suo palcoscenico di danza ha una mazza. I pipistrelli sono comunemente associati ai diavoli e all'oscurità nella tradizione biblica.
Il suo nome su Devilgram è "Lucifero". È l'unico personaggio che ha il suo vero nome e non un soprannome o un gioco di parole.
La copertina del suo D.D.D. è nera.
Nell'evento di Natale 2019, ha regalato a MC una rosa di un genere completamente nuovo che ha incrociato lui stesso, usando la magia in modo che la rosa non appassisca per un anno.
Nel capitolo 20, se MC trascorre l'ultima notte nel Devildom con lui, Lucifer la prenderà in giro  dicendo che MC gli appartiene
Nel fandom TSL, il Signore della Corruzione è basato su di lui.
Ha affermato che il suo tipo è qualcuno di "puro, genuino e degno di rispetto", sebbene abbia scherzosamente descritto un'anima invece di una persona.
Secondo Little D. No. 2, è abile nel sollevare maledizioni. Ha anche talento nel lanciare incantesimi complessi come quando ha rinchiuso Belphegor in soffitta e l'ha reso invisibile a chiunque tranne che ai demoni, e ha lanciato un incantesimo sulla tromba delle scale della soffitta che ha impedito ai demoni di entrare.
Lucifero ha anche una forte immunità alle pozioni rispetto agli altri suoi fratelli, ma lo sciroppo di tritone d'oro infernale ha avuto un effetto così forte su di lui che era difficile controllare il suo desiderio di MC.
Lucifero ama la musica classica, specialmente quelle maledette, e spesso le ascolta sui dischi; in effetti, questo suo vizio è stato usato da MC per distrarlo in modo da poter entrare in soffitta.
Il dipinto nella sua stanza era la rappresentazione di Simon Bisley di Lucifero che cade dal cielo. Il dipinto è cambiato in astratto nel maggio 2020 perché è protetto da copyright.
STORIE SU DEVILGRAM
Come angelo, una volta aveva sei ali - questo è menzionato da Satana in The Search for Self / Devilgram e anche da Luke nella storia principale. Ha perso un paio di ali nella Grande Guerra Celeste.
Da Satan's Be You Devilgram, Lucifero rivela che la sua più grande paura è morire e ascendere al Regno Celeste.
Nel suo Seven Rulers of Hell Devilgram viene rivelato che è molto appassionato di teatro e dopo una buona commedia non riesce a smettere di divagare e di citare le sue parti preferite anche se il suo interlocutore non condivide l'eccitazione.
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Anche io mi piacerebbe essere altro essere te
infilarmi le tue mani grassocce come guanti carezzarmi il viso
anche io voglio il sorriso che commuove i sassi
muovermi dentro i tuoi passi interpretarti fra alti e bassi oh.
Possedere o esser posseduti
diavoli ovvero demoni infatti angeli caduti
che solo vogliono desiderare
di vedere, traverso i tuoi occhi, come riluce un mare.
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inviaggiocondante · 11 months
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Inferno XXIII
Nel XXIII Dante chiama i demoni al servizio di Malacoda (i Malebranche), Angeli Neri (v131).
La caduta è chiara.
La loro natura primeva di Luce.. poi corrotta.. è svelata.
Angeli 'neri'.. sporcati, "incatramati" dalle loro scelte.
E giustamente sorvegliano un lago di pece bollente.
***
L'AMORE DI VIRGILIO, LA SUA CURA, LA SUA AMICIZIA.
Oggi ho letto/studiato il XXIII dell'Inferno. Cosa mi ha colpito? Come vi dicevo questa mattina Caifa crocifisso calpestato dagli ipocriti.. fa la sua scena.
E poi?
Virgilio che si accorge degli scagnozzi di Malacoda.. e come si fa per un figlio in pericolo, prende Dante in braccio e lo porta in salvo. Corre già per la ripa dura.
Sono versi bellissimi. Da recitare ad alta voce. Da memorizzare. Dal 37 al 51.
Questo è quel specifico 'luogo', nel mondo creato/intuito/vissuto, da Dante, dove la grandezza e la profondità dell'amore materno e fraterno viene colto con forza luminosa e numinosa.
***
"... salva Dante abbracciandolo come un figlio, nella chiusa ingannato e deriso, dai diavoli e dai dannati. In questo mondo di ingannatori egli appare quasi senza difesa, significando l'impotenza della ragione e della buona fede davanti alla malizia umana, come a quella diabolica, che appaiono infine la stessa cosa."
- Chiavacci Leonardi
.
Lo duca mio di sùbito mi prese,
come la madre ch’al romore è desta
e vede presso a sé le fiamme accese...
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torrette-superieur · 1 year
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AOSTANI DA RICOVERARE AL SERT PAESI LIMITROFI RITORNATI AL 1700 GLI ALTRI SONO DI FORZA ITALIA O SI CREDONO DI CHAUGESCU LA STORIA DEL NEMICO E DELLE QUATTRO LUNE IL SOLE NOTTURNO FALSA PORTA L USCITA AL GIORNO FALSO MIRACOLO COME SI COSTRUISCE UN KAWASAKI O UN BUGATTI A QUESTI NON DIRLO CI FOSSE QUALCHE BURLONE CHE MI HA RISPOSTO UNIVERSI BASSI PIANETI CENTRALI O MAGARI ANCORA PIÙ IN BASSO ABUSO DELLA TECNICA DEI VIAGGI ANCESTRALI ANDATA E RITORNO CROCE CATTOLICA SUDDIVISIONE DI CAMPO ECC ECC LE SETTE SORELLE SONO SEMPRE LE STESSE DEMONI DIAVOLI ESSERI CELESTI SONO SEMPRE GLI STESSI LA STELLA FORATTINIANA RE CIECO POLDO TUTTO NESSUNO AUTISTICO MANGIATORE SONO SEMPRE GLI STESSI CROCE ROVESCIATA SEMPRE LA STESSA STRONZI E COMUNISTA AUTOMATICAMENTE AL POTERE SEMPRE GLI STESSI FALSA CAUSA FALSA DINAMICA COMUNISMO ECC ECC LAVORATO TRENTA ANNI PER VENTI EURO IN BANCA ETERNA ANDATA E RITORNO PREZZI DEL MIELE FERMI A 35 ANNI FA LA GENTE SI INCAZZA A MANTENERE STRONZI E COMUNISTA AL POTERE ANIMA AUTISTICA AUTISTICAMENTE COMPOSTA PER MANO DI CHI IGNORA DI ESSERLA AD ESSERE GIUDICATI DI CONTINUO DAGLI OCCUPATORI DELLA TUA ANIMA A MANTENERLI SE TI AMPUTI UN ANCA E PAGHI METTIAMO STRONZI E COMUNISTA AL POTERE E DA NOI ALTRI SARAI COORDINATO C È UN PREZZO PER SÉ STESSI PER TALE PENSIERO PERSONALE DEVI PAGARTI E PUNIRTI SE NON TI AUTOPAGHI...NATURA MONDO SCIBILE SCIENZA BENI SCIENTIFICI DEI NULLA SUCCHIATI IPNOTIZZATI RIVENDUTI AUTISTICAMENTE DA NULLA AUTISTICI MANGIATI DA SPAZIO AUTISTICO RIVENDITORE FALSA CAUSA....
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millepiccolinsetti · 4 years
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a gianluca piacevano diverse cose. raccogliere le rane più minute, portarle in casa, in cucina, mentre sua nonna cucinava, e spaventarla. inginocchiarsi sulla terra con daniele, nel bel mezzo del bosco, e far arrampicare le formiche sul polpastrello dell’indice e poi appoggiarle sulla lingua, per mangiarle. erano dolci e scoppiettavano come le caramelle frizzanti al limone. fare la lotta con daniele con le spade di legno, i legnetti, le bacche delle siepi, le cerbottane improvvisate, le pistole di plastica, oppure con le mani, spingendosi e stringendosi e tirando qualche schiaffo e pugno ma per finta, con estrema attenzione, per non farsi davvero male, cercando di evitare di rompersi qualcosa. era rimasto traumatizzato da quella caduta al lago. un lancio di dodici metri da una scogliera alla vista dei suoi genitori. l’hanno fatto tutti, dicevano, al laghetto lucinasco si buttano tutti, dicevano, dalla scoglierina, gianluca! lo fanno poi tutti, non è nulla di che. basta chiudere gli occhi, e non pensare a niente. chiudi gli occhietti, gianluca. è poi solo un attimo. quel giorno erano in fila, lui e daniele. prima di loro una bambina, elena, bionda e riccia. di lei vedevano solo i suoi capelli che scintillavano al sole d’agosto. si è lanciata con grazia. un salto grazioso, dicevano i genitori dalla spiaggia, così ne ho visti proprio pochi, di solito sono più imbranati. la andavano ad abbracciare mentre si portava in salvo sulla riva. sei stata bravissima, elena, hai un futuro da tuffatrice, e intanto le poggiavano l’asciugamano sulle spalle come si fa coi sopravvissuti a un incendio o a un terremoto, e lei piangeva, e si soffiava il naso stringendo le narici con le dita. si salta dove c’è la statua della madonna alla quale, una volta, hanno mozzato la testa. è un rito che viene passato di generazione in generazione. non si tratta di coraggio (anche se il coraggio è un prerequisito fondamentale), né di passaggio a un’età adulta (anche se, in effetti, dopo il salto dicevano tutti di sentirsi qualche centimetro in più nelle ossa; di aver visto la mattina dopo, controllandosi allo specchio, qualche capello bianco): era una sorta di battesimo. una pulizia dei peccati, addirittura, un sacrificio per maria e agli occhi di maria, che sbiadita dai decenni, scolorita dalle intemperie, vestita di un rosa pallido e macchiata di blu sul fazzoletto poggiato sul capo, tiene le mani giunte in preghiera e rivolge uno sguardo addolorato davanti a sé, alla piccola conca dove il ragazzino o la ragazzina si getterà. tutti i suoi 35 centimetri di statua di pietra scolpita incutono timore, e lo sguardo della santa ti tiene d’occhio, che se ti ritiri all’ultimo, se hai un’esitazione, se lo ricorderà, lo dirà a dio, o ad altri santi come san paolo o san francesco, e poi si sa, va come non va e la voce si diffonde in tutti gli angoli dell’altro mondo e se ti va male finisce che se ne parla pure all’inferno, dove i diavoli pervertiti e malvagi escogitano degli scherzetti e ti portano via le coperte di notte, o ti fanno trovare i vermi nella mela, o ti fanno inciampare dalle scale. non c’è nulla su cui scherzare. il salto va fatto, senza se e senza ma, e poi sono loro, i genitori, che ti obbligano: loro stessi che l’hanno fatto decine di anni prima ti tengono la manina prima della salita, prima del patibolo. e se non salto, daniè? che succede? succede che poi la madonna lo dice ai santi che lo dicono agli angeli che lo dicono ai demoni e ai diavoli che di notte ti prendono dalle gambe e ti fanno fare un giretto in pigiama sulle alpi a meno cinquanta gradi. vabbè, ok. attendono al patibolo, gianluca e daniele. si guardano intorno, aspettano il loro turno, che arriva presto. riescono a sentire solo il rumore del corpicino di elena a contatto con l’acqua, il fragore degli schizzi. gianluca guarda la madonna. è sempre lì, al riparo sotto un tettuccio di legno, col suo sguardo affranto, e aspetta il famoso salto. c’è un attimo di esitazione, poi i piedi sono già sul bilico della conca. i genitori sono punti lontani, sfocati, delle pennellate sulla distesa puntinistica di pietre grigie, agitano la mano, si sbracciano, si fanno notare in un mare d’altri genitori in gran parte presenti per il salto del proprio figlio, in piccola parte per partecipare a quel rito collettivo da terzi esterni. chiudi gli occhietti, gianluca, e andrà tutto bene. dura un secondo, il salto. non c’è da aver paura. durante il salto non esitare. non temere. non pensare che possa succedere nulla di male, perché le profezie si avverano. capisci? gianluca si lancia. nel lancio pensa a cose mostruose, al suo corpo tagliato a metà da una pietra appuntita, alla gamba che con uno spostamento d’aria rotea su se stessa e si stacca dal corpo e sparisce all’orizzonte volteggiando come le pale di un elicottero, pensa all’acqua che nell’immaginazione fervida del ragazzino è diventata un muro ostile di cemento armato pronto a spappolarlo da vivo, a lasciarlo cosciente per quei trenta, quaranta secondi, abbastanza per vedere tutta la sua breve vita davanti a sé, per pentirsi degli scherzi alla nonna e per la fauna di formiche decimate nel bosco. gli attimi successivi sono confusi. all’improvviso è in alto, quasi sulle nuvole, e vede una scia di sangue nel mare, vede i genitori che da pennellate sulla spiaggia si trasformano droni di guerra che volano rapidi sullo specchio dell’acqua, e raccolgono il suo corpicino simile a un manichino per quanto è inanimato e gelido, e vede lo squarcio sulla gamba che ai suoi occhi è come la fontana della piazza del paese tanto spruzza sangue e tanto gli spruzzi sembrano avere una coerenza geometrica gradevole, studiata. e vede danielino che piange, corre dalla mamma, quasi scivola dalla discesa. qualcuno urla di chiamare l’ambulanza, c’è un gran trambusto, le persone si scambiano di posto, corrono frenetiche come le formiche quando si accorgono del pericolo umano. da sopra, racconta gianluca a danielino, sembrava tutto più pacifico. sapevo che stavo per morire e che mi faceva male tutto, ma non m’importava. sembrava avere tutto un senso. poi è apparso il demonio. ora non penso sia normale, ma quando ero lassù lo sembrava. mi ha detto: l’angelo dice che non hai saltato bene, come mai? ho avuto paura, signor demonio. e perché hai avuto paura, gianluca? sentiamo. perché ho pensato che sarebbe apparso un muro di cemento, e che le pietre sarebbero diventate tutte appuntite, e che il vento avrebbe reso la mia gamba una pala di un elicottero. gianluca, vuoi bene alla tua mamma? sì. e a tuo papà? non lo so. certe volte non è a casa. e cosa vorresti dire al tuo papà, gianluca? che gli voglio bene, ma non capisco perché a volte non è a casa. anche papà ha sbagliato il salto, da ragazzino. pensava che ad attenderlo nelle profondità del mare ci sarebbe stato un portale che l’avrebbe rigettato tutto vestito e asciugato sul letto del suo ex collegio. è un timore che vi portate dietro come un compagno di viaggio, dice il demonio. questo cane infervorato e violento chiamato dna. questa nube tossica del dolore che vi annulla, vi centrifuga, vi rende schiavi di una parola indicibile che vi frulla nel cervello finché siete coscienti, e che si ripresenta come una serpe, come un’anziana impazzita che brandisce un coltello, come un alieno che vi trasporta nella sua navicella, nella stanza delle torture, come una vecchia fidanzata che fa capolino nel mondo onirico per amarvi per un’ultima volta. questo mondo in cui non sembrate appartenere, in cui vi muovete senza muovere foglia, sottili come chicchi di riso. questo mondo in cui sopravvivete camminando coi gomiti, come i militari nei percorsi di guerra. questo mondo in cui l’amore è paura, la pace è paura, la felicità è paura, l’esistenza è paura, il salto è paura, il sangue, gli schizzi, la barella, l’ambulanza, l’ospedale, l’intervento d’emergenza, il battito che torna regolare, i giorni d’attesa, il cibo neutro della mensa fatto di minestrine, pasta in bianco, fettine di carne smunte, il ritorno a casa e quegli sguardi disperati nel vuoto, il salto che non è andato a buon fine, di padre in figlio sembra che qualcosa dovrebbe migliorare ma non migliora e il salto squarcia la pelle e rimane solo quello a imperitura memoria, perché il salto non si ripete, rimane unico, insostituibile, ci possono essere altri salti, altrove, sì, in altre province, ma il primo è un certificato, una sentenza. posso tornare a giocare nel bosco, demonio? puoi, gianluca. dà un bacio alla mamma. e poi sono tornato qua nel bosco, per farla breve. dall’alto anche la vita delle formiche sembra avere senso, no, daniele? per loro dev’essere tutto un gran casino, pensaci un po’. spesso guardano solo il sedere della formica che gli sta davanti per ore. noi comprendiamo lo schema più grande, il lavoro di una colonia, le strade che percorrono precise da far paura per andare a prendere il cibo, le gerarchie, chi comanda, chi sta più sotto. ma per una formica la vita dev’essere proprio un inferno, no? vedere solo il culo di quella che gli sta davanti per ore. da pazzi. ne prende una sul polpastrello, gianluca, e la poggia sulla lingua. la sente scoppiettare tra i molari. è dolce. 
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nottidasuicidio · 4 years
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Guardi fuori dalla finestra, bimbi nei loro costumi da diavoli e demoni, eppure tu ti senti un mostro ma non sei così felice.
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