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#distinguersi
maurosempre · 4 months
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Le belle persone si distinguono, non si mettono in mostra.
Semplicemente, si vestono ed escono.
Chi può, le riconosce.
(Cesare Pavese)
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moonlightbaeba · 2 years
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I'm happy I'm not like the others.
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“Perché integrarsi se ci si può distinguere”
Da “Cheerleader per sempre”
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themhac · 2 years
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tutti entrano in sala video normalmente e poi c'è nicolò che ha le ciabatte e un solo calzino
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ultrabeauty-it · 4 months
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L'Accessorio di Moda Inutile
Nel mondo della moda non di rado emergono accessori che sfidano la logica e lasciano il pubblico con un interrogativo: sono davvero necessari? Ma perché questi accessori inutili continuano a conquistare l'attenzione nella scena della moda?
L’Accessorio di Moda Inutile: Quando l’Eccesso Diventa Eccentricità Nel vasto mondo della moda, dove lo stile è spesso una forma di espressione individuale, emergono occasionalmente accessori che sfidano la logica e lasciano il pubblico con un semplice interrogativo: sono davvero necessari? Uno di questi capolavori di superfluità è senza dubbio l’accessorio di moda che, a prima vista, sembra non…
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l-incantatrice · 4 months
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Non si appartiene
mai totalmente a qualcuno
ma ci sono momenti
in cui è difficile
distinguersi l'uno dall'altro
Rino Forni
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il-gualty1 · 11 months
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Distinguersi… Voce del verbo “Essere”
Lia Brunetti
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dolcementefemmia · 1 month
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Distinguersi sempre ...
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crazy-so-na-sega · 2 months
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L'utopia egualitaria è la conseguenza di tutte le gerarchie posticce: quelle che non armonizzano un corno, perché sono disordine cristallizzato, aristocrazia capovolta, quelle che per distinguersi hanno bisogno di un alibi.
-Berto Ricci (Stoccate)
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occhietti · 1 year
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Al giorno d'oggi, per distinguersi
dalla massa, basta così poco...
L'educazione, per esempio.
web
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mancino · 2 months
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Al giorno d’oggi, per distinguersi dalla massa, basta così poco. L’educazione, per esempio.
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principessa-6 · 10 months
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Distinguersi significa mostrarsi senza pretendere di piacere a chiunque... 🤍
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animatormentata · 4 months
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Ma in che senso è “Peppa Pig” in tutto il mondo mentre in spagnolo no bisogna distinguersi e la chiamano “Josefa la cerda ”
Cioè io boh
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libriaco · 4 months
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🎄 Natale a Firenze [1736]
Le origini dell’attuale Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze risalgono al lontano 26 maggio 1714, quando l’erudito e bibliomane, nonché bibliotecario di casa Medici, Antonio Magliabechi, ormai sul letto di morte, dichiara al notaio Giovanni Evangelista Miccinesi la volontà di lasciare i suoi beni, che consistevano soprattutto in una eccezionale raccolta libraria di circa 30.000 volumi, ai poveri della città di Firenze, allo scopo di formare “una publica Libreria a benefizio universale della città”. […] Un simile istituto, aperto liberamente a tutti e di carattere generale per poter servire ad una vasta area di lettori, mancava ancora a Firenze; sotto quest’aspetto la situazione complessiva del Granducato all’inizio del XVIII secolo risultava in notevole ritardo rispetto ad altre realtà italiane. Il bibliotecario fiorentino aveva impiegato tutto il tempo e il denaro di una vita condotta miseramente per soddisfare la sua unica necessità: accumulare libri e vivere in mezzo ad essi in modo da distinguersi all’interno della società degli eruditi per la sua sterminata conoscenza bibliografica. Senza eredi a cui lasciare l’amata raccolta, dopo molte pressioni perché ne disponesse a vantaggio della città, si decide infine a questo passo, ma malgrado le sue dettagliate disposizioni testamentarie occorreranno molti anni per l’apertura della biblioteca. Le difficoltà – di carattere economico e normativo per la trasformazione di una raccolta privata in una biblioteca pubblica – videro una svolta con i provvedimenti del granduca Gian Gastone: il giorno di Natale del 1736 l’ultimo dei Medici emana tre leggi riguardanti la Magliabechiana che risultano fondamentali per le sorti della Biblioteca e per la natura pubblica dell’istituto; per questo a buon diritto esse vanno ricordate, assieme al testamento Magliabechi, come i documenti istitutivi della biblioteca fiorentina. Nel primo motuproprio si dispone che il Magistrato Supremo, organo istituzionale fra i più importanti, prenda possesso a nome del Pubblico di Firenze della libreria di Antonio Magliabechi e del legato dei libri di Anton Francesco Marmi, il quale aveva disposto nel suo testamento il lascito dei propri libri alla Magliabechiana a condizione che la biblioteca non fosse retta da religiosi, ponendo così le basi della natura laica dell’istituto. Viene inoltre incaricato il medico e bibliografo Antonio Cocchi di stendere l’inventario di tutti i libri della biblioteca, sui quali si dovrà apporre il sigillo del Pubblico di Firenze; per aumentarne il posseduto le tipografie della città dovranno consegnarle una copia di ciò che stampano. Col secondo motuproprio si nomina soprintendente il marchese Carlo Rinuccini, uno degli uomini più potenti della corte medicea, e col terzo Lorenzo Comparini come bibliotecario.
Fonte: Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Le evidenziazioni sono mie.
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io-e-la-mia-mente · 5 months
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ADORO
Adoro ogni centimetro del mio Padrone, del mio Signore, del mio Maestro, della mia Guida...sembra la solita frase detta da una qualsiasi schiava in un qualsiasi momento della sua noiosa o articolata giornata .. e invece ... rullo di tamburi ... forse è davvero così ... vediamo un pò .. adorare cosa vuol dire per i tanti e cosa vuol dire per i pochi ? se non si ha ben chiaro il significato della parola come si può inserirla correttamente in un contesto ? è anche vero che oggi , soprattutto per distinguersi, si è oramai giunti al punto di comportarsi nei modi più strampalati possibili e ad inventarsi nuovi termini o , a mio avviso , cosa più grave , a travisare invece il significato di parole già esistenti regalando loro un significato alquanto bizzarro .. come se scrivessi ... BACIO ... e tutti sappiamo cosa vuol dire , ma io , visto che desidero essere diversa , voglio invece far intendere .. FRULLATORE .. capirete bene che ha poco senso e che forse qualche problemino posso anche averlo .. Quindi quando scrivo ADORO scrivo veramente ADORO ( trova e leggine il significato in rete o su un bellissimo vocabolario della lingua italiana ) nel suo più semplice e reale significato e il tutto indipendentemente a chi quella parola è rivolta o a chi si ritrova a leggerla per caso .. Quando al Padrone scrivo TI ADORO lo faccio con il cuore , con l'anima e con la mente, tutte parti di me a Lui dedite , in qualsiasi momento della mia giornata , noiosa o articolata che sia
PS
e va bene dai , mettiamoci anche il corpo
Tua schiavetta
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ultrabeauty-it · 2 years
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Come distinguersi dalla massa
Come distinguersi dalla massa e rimanere impressi? Leggi
10 consigli per farsi distinguere dal resto della gente e rimanere impressi La domanda su come distinguersi dalla massa preoccupa non solo gli adolescenti alla ricerca di se stessi. Questa domanda viene posta da ogni pretendente per un ambito posto di lavoro, dove c’è una concorrenza abbastanza seria. Anche un casting può servire da esempio. Di solito nel corridoio aspettano un paio di dozzine…
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