Tumgik
#e han toccato terra!
ilsalvagocce · 2 years
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Lacrimosa
Era forse quest’ora che camminavo sul parco sotto casa in attesa di una chiamata, l’erba già cotta, l’aria di primavera intatta comunque, il mio respiro storto d’affanno, non sapevo come si respirava il mio respiro, per fortuna lui faceva da sé, senza badare a me
Dovevamo aspettare, aspettare per vedere mamma, dovevano passare delle ore prima che si accertasse la morte, c’è un nome per dirlo ma non voglio cercarlo non voglio chiederlo. Aspettavo solo, io devo vedere mamma devo capire cosa è successo, che significa mamma è morta? posso vederla, posso vedere mamma?
Più ci avvicinavamo al momento più impaurivo rimpicciolivo benjamin button cuore insetto, punte dritte sotto pelle, stavo alla scrivania delle pompe funebri e mamma era tre stanze più in là, da poco arrivata dall’ospedale. Babbo chiede di vederla, l’addetta dice faremo uno strappo alla regola, dovrebbe prima vederla il dottore, e io dico vi prego dobbiamo vederla, ma babbo a me fa no, tu no, meglio di no, Francé stai qui, voi restate qui. da quel giorno tremai tutto il tempo da sveglia, e qui, lì, io tremavo di tutta la vita terra del mondo guardavo a terra, guardavo loro, dietro lo specchietto di lacrime, dovevo esser protetta? volevo esser protetta? sì lo voglio tutta la vita, ma lì no, lasciatemi andare io mamma la devo vedere io devo capire, fatemela vedere oggi, non domani, non vestita coi vestiti scelti con gli occhi appannati, pettinata come non la pettiniamo mai noi, con la sciarpa a nascondere le pieghe, con le mani congiunte come una madonna in chiesa
Babbo va, babbo torna al tavolo, è vivo. babbo ha gli occhi liquidi ma c’è, mi mette la mano sulla mano, io dico ora vado io, fatemi andare, fatemi entrare
Esco dalla stanza della scrivania, seguo l’addetto, percorro la strada che faremo per giorni così tanto da sembrare una casa, entro è di qua, sì di qua, prego, mi dicono con la voce sommessa e delicata sottovoce ma io sento tutto, mi rimangono dietro, mi lasciano spazio, aria, stanno lì alle spalle così se cadrò se sverrò se urlerò stanno a 5 passi da me, forse 10 io non mi giro, sento la vita che pulsa, ogni vita, so che ci sono, l’addetto e Pietro.
Vado avanti, piccolo spazio, scosto la tenda, e mamma è lì con le spalle scoperte, gli zigomi scoperti, senza la mascherina, senza l’ossigeno portato per mesi, rivedo finalmente il volto intero, come fa ora senza l’ossigeno, credo di averlo pensato, in una scheggia di secondo il tempo di portar la mano dai fianchi miei alla sua guancia, il tempo di dire mamma mamma mia mamma mia mamma amore mio mamma mamma sento che è ancora tiepida
Un corpo amato senza vita è una pietra, è un sasso, è un guscio è freddo come il sole spento — la prima volta toccai la mia gatta amica morta, al mattino all’alba, ho toccato la testolina il corpo era ghiaccio era freddo era sasso era pietra, corpo amato senza vita, come puoi essere così freddo, dove sei andata e hai lasciato le finestre aperte d’inverno?
Mamma invece era tiepida, ultimo calore suo che andava via da sé, e a me sembrava di avere i grani di sabbia di Fantàsia, prima che il vento il Nulla il buio te li porti via, avevo ancora il suo grammo di calore dove passare le mani sulla fronte, sugli zigomi, sulle ciglia, il cervello mio l'ha sentita la temperatura di vita, eoni di amore che han bruciato scaldato osannato creato dentro quel guscio, calore che s’abbassa s’abbassa, si stacca sempre più da me,
bocca socchiusa, ultime gocce, all'orecchio dire tutto mamma mamma mia, mio amore,
salva gocce, salvo tutto
salva
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p3rryy · 1 year
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Come volevasi dimostrare una settimana del cazzo yay, però sono stupito, perché oggi alle ennesime volte in cui qualcosa è colpa mia, non mi han toccato minimamente, meno del solito, le parole, compreso il suo "poi vediamo quando mi romperò i coglioni" eh Bru, pensa quando me li romperò io. Sono stupito ma inquietato, sto posto sta "vincendo" contro tutto il mio ottimismo e buoni propositi di qualche mese fa.
Ora, da mio padre, ennesima volta che non sa toccare gli argomenti nel modo giusto, aggiungendo pressioni e voglia di lanciarmi da un balcone pur di non star in sua presenza, ma soprattutto un "ieri ho cercato di seguirti ma tu fai troppo tardi" e con ciò? Cioè apprezzo per carità, ma mica sto facendo live per te.
Vabbè l'unica consolazione è vedere la mia troia ogni giorno. Anche se o abbaia o sta vicino al portone di casa perché lì a terra fa caldo
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mindingpoems-blog · 6 years
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stanza delle memorie
Sono seduta sul tuo letto, nella tua camera. L'odore tuo impregna queste pareti che tanto sanno, ma poco dicono; un profumo che inebria i miei pensieri lanciando via i miei terrori, scagliandoli contro un muro che li sfracella, ed io, ancor qui seduta, mi abbandono ai ricordi che non fanno altro che subire mutamenti a seconda del mio umore. Passo la mano con le mie unghie leggermente cresciute dall'ultima volta che le mie dita ti hanno toccato, l'immagine di te disteso su un letto che apparentemente sembrava saper cullare il tuo corpo non fa altro che ripetersi nella mia mente. Le ultime immagini che ho di te le ho stampate nella mente: le labbra che prima venivano attraversate da parole docili e confortanti erano circondate da chiazze rosse causate dalla troppa medicina che ormai niente più faceva, le mani che mi han curato fino all'ultimo non erano più le stesse poiché più magre, con le unghie meno lucide del solito ed infine, quel tuo sorriso che tanto amavo, non c'era più. Nei tuoi occhi c'era solo sofferenza, la voglia di vivere che ti assaliva giorno dopo giorno ti aveva consumato, eri ormai una candela. Salivo le scale, mi fissavi ed io capivo: eri stanco. Le tue gambe non riuscivano più a sorreggerti, eri diventato come una candela che prima o poi era destinata a spegnersi, ma io volevo essere quell'avanzo di cera che poteva conservare il suo calore ancora per un po'. Non mi dicevi più che ero bella, che i miei lunghi capelli biondi dal manto indefinito ti piacevano, non mi dicevi più che dovevo mangiare, non riuscivi più ad accarezzarmi, ma io ne avevo bisogno. Avevo bisogno di altro tempo per dirti che qualsiasi cosa sarebbe stata incapace di dividerci, perfino la morte. Avevo bisogno di altro tempo per parlarti di un ipotetico amore, di un buon voto a scuola, di un'amicizia stretta per caso. Adesso ho il vuoto dentro di me. Mi sento come un uccello incapace di volare, un animale che possiede ossa cave inutilizzabili, una pena per chiunque lo guardi. Sento gli sguardi arpionati sul mio viso quando dalla mia bocca fuoriesce il tuo nome, non posso far altro che trattenere il groppo alla gola che mi si forma perché temo di scoppiare a piangere da un momento all'altro, ed è una cosa terribile. Mi sento deviata, stanca, vuota, senza vita, instabile e forse anche un po' rotta. Davanti a me scorrono i piccoli pezzi del mio corpo che man mano vanno a sfociare nel vuoto, cammino in bilico su una corda che non sembra in grado di sorreggere né me, né i miei pensieri. Questo è male, pensare, dico. Pensare è un male. Realizziamo cose che non vorremmo mai che accadessero, pensiamo al futuro e forse a quante altre sofferenza potrebbero ancora ripresentarsi, sono, anzi, siamo spaventati dal dolore all'avvenire e questo è il risultato della terra su cui cammino: aspettarsi troppo da lei fa male. Alla fine, cos'è che siamo? Corpi messi a nudo dalle parole che teniamo dentro, piccole anime che si avvicinano a delle mine vaganti alla ricerca di un posto nel mondo che non troveremo mai. Ecco, forse è così che mi sento da quando non ci sei: uno spettro della solitudine, un carro armato ricco di sentimenti che non riesce a sparare data la troppa sporcizia sul davanti del fucile posto nel bel mezzo. Avrei preferito un dolore fisico, piuttosto che un dolore al cuore. Cado da mesi nelle fauci di questo senza pietà, la notte è un dramma poiché i peggiori mali sembrano voler stringere amicizia con me ed io, un fiore indifeso, rovescio le mie lacrime sulla federa di quel cuscino che di me ha visto sogni ed incubi. È questo ciò che devo essere? È questo il mio destino? Temere il male e affrontare il bene con la paura del dolore? Non è così che voglio continuare a vivere, tu avresti dovuto aiutarmi. Mi manchi, ho bisogno di te tanto quanto l'essere umano ha bisogno di ossigeno per vivere. Eri parte di me, l'anello mancante alla mia felicità, eravamo ad un solo passo dal farcela. Ti cerco ogni notte, dov'è che sei nascosto?
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valjean-or-javert · 7 years
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Come benzina al fuoco
Andiamo via, Arica, fuggiamo da questa tomba a cielo aperto che Katovic’ è diventata. Smettiamola di nasconderci fra i ricordi, fra i cumuli delle fosse comuni. Smettiamola di rincorrere i proiettili e di solleticare la fortuna. È un amore sbagliato il nostro, Arica. Un cecchino non ha da innamorarsi del bersaglio, bimba mia, nemmeno se il bersaglio ha i tuoi occhi e i tuoi capelli e le tue belle gambe. Nemmeno se il bersaglio sei tu.                  Sto appostato giorno e notte, un avvoltoio con un solo artiglio letale, d’acciaio, ad osservare la vita che cade e si rialza prepotente. Sto appostato quasi solo per te, oramai, per seguirti dall’ottica mentre vai a raccogliere l’acqua. Ho imparato a conoscerti dallo specchietto di un mirino e da sagoma di cartone sei diventata umana, amante immaginaria. Ieri ti han chiamata e ho scoperto il tuo nome. Arica. Non riesco a far a meno di ripeterlo la notte, sottovoce, o nel buio fitto della mia mente. Solo tu riesci a rischiararlo, Arica. Vorrei strapparti alla miseria, agli sguardi dei soldati, alle carezze del tuo popolo. Perché tu, amore mio, non stai dalla mia parte. Immagino quanto potresti odiarmi, se solo m’incontrasti. Anche per un istante. E mi vorresti morto, Arica, per il colore della mia divisa, per le atrocità dei miei compagni, per le lande innevate del tuo paese che non smettono di bruciare. Mi detesterai quant’è vero che io ti amo, quant’è vero che il primo pensiero che ho avuto, quando ti ho vista, è stato: “puttana katovita”. Pagherei la diserzione con la morte, com’è giusto che sia, solo per afferrarti la mano e portarti via con me, lontano dai carri, dai mortai, dalle notti fredde. Tradirei la Patria solo per poter scoprire il colore dei tuoi occhi e baciare le tue guance pallide. Tradirei e non ne sarei pentito, Arica, in nome del tuo sacrosanto odio.            Come ogni mattina, alle sei e mezza, sgusci fuori dal rudere di via Krupskaja. Hai un bel fazzoletto bianco sulla testa bruna, il viso triste e il secchio dell’acqua tra le mani. Alla fontana sta un compagno dei nostri, e tu, piccola Arica, ti stringi nelle spalle impaurita. Lui ti lascia spazio per pompare l’acqua, ti regge il secchio e tu stai a testa bassa. Fremo di gelosia. Quel secchio lercio, di legno marcio, lo riempirei di baci solo perché le tue dita l’han toccato. Se potessi, piangerei come un bambino.              Aumento l’ingrandimento dell’ottica. Il soldato non è altro che il caporalmaggiore Conste, ragazzo simpatico ma permaloso, assegnato alla nostra squadra. E non è un bene, perché è di lui che sto parlando mentre, con gelosa violenza, tengo un fucile puntato contro il suo torace. Conste ti fa un gesto tu scuoti la testa. Ti strappa il secchio d’acqua dalle mani, lo posa per terra e apre lo zaino. Dentro c’è qualcosa che t’interessa, probabilmente cibo, sapone, cioccolata. Allora, Arica mia, con lo sguardo incastonato al suolo gli fai cenno di sì con il capo. Scomparite entrambi nel palazzo bombardato. Mi sento morire.        
*
Sto ancora disteso come un avvoltoio, negandomi ancora il diritto di versare qualche lacrima. Due giorni sono trascorsi dalla prima volta che li ho visti contrattare vicino alla fontana, due giorni di muta rassegnazione e di rabbia malcelata. Due giorni in cui, al mattino, il caporalmaggiore Conste ruba la purezza della mia donna in cambio di quattro bocconi di pane. Non dormo, non mangio, non ragiono. I miei compagni mi credono un eroe incrollabile, un cecchino che non lascia mai la postazione nemmeno per pisciare, mangiare o dormire. Conste viene a portarmi l’acqua e qualcosa da mettere sotto i denti, e a stento riesco a masticare un grazie. Le sue premure cameratesche sono come benzina al fuoco, mi accendono, mi rendono folle. Ma Conste non sa, Conste non capisce che Arica non è una puttana katovita e basta, non comprende che conto i giorni, le ore, i minuti dall’istante esatto in cui mi sono innamorato di lei. Non può saperlo. Arica, l’unico vero ideale per cui avrei preferito combattere, l’unica ragione che tiene la canna della pistola lontano dalla mia bocca. Arica. 
Ed è Arica che Conste bacia con violenza sulla bocca, che tira a sé come un ladro, che stringe e che marchia e che sporca davanti a me, giù alla fontana. Cosa mi è rimasto di umano, in questa guerra, oltre a lei? Niente. Nessun compagno, nessun credo, nessun altro potrebbe restituirmi quello che lei mi ha dato e che Conste si è preso con la forza.     Aguzzo la vista, trattengo il respiro, il caporalmaggiore è una figurina di cartone al centro del mirino. Sono troppo vicini, devo essere veloce. Così veloce da non sbagliare. Forse troppo veloce. Talmente veloce che Arica ora è a terra, a colorare la neve di sangue. Non sento più il mio cuore battere, sotto la pelle scorre fuoco. Mi son rimasti solo gli occhi per piangere e la voce per gridare. Nient’altro. Per me, e solo per me, la guerra è persa. Arica è persa. Arica, l’unica ragione che teneva la canna della pistola lontano dalla mia bocca.    
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Tutto è iniziato con una serie di concept art trapelati che parevano provenissero dall’originale Star Wars: Episodio IX che Colin Trevorrow aveva progettato quando la Lucasfilm aveva dato l’avvio alla nuova trilogia di Star Wars, che avevano ricevuto abbastanza consensi da diverse intestazioni e fan autorevoli come noi, cosa che ha portato tutti a pensare che la percentuale di possibilità che fossero informazioni vere fosse piuttosto alta.
Leggi anche: L’Episodio IX di Colin Trevorrow e i punti di connessione con Gli Ultimi Jedi
Successivamente, dopo un lungo leak della trama e un report in cui vi abbiamo mostrato le immagini, Colin Trevorrow in persona ha confermato la provenienza, lasciandoci quindi qui dietro i nostro device a sognare come sarebbe stato Episodio IX (intitolato Duel of the Fates), se il regista di Jurassic World non si fosse allontanato per “divergenze creative”.
Adesso, dopo avervi quindi confermato la provenienza dei concept, vi mostriamo un’altra manciata d’immagini provenienti dall’originale progetto di Trevorrow, che ci mostrano Kylo Ren che sfoggia la nuova maschera, la nuova abilità del villain in grado di risucchiare la Forza vitale dalle forme di vita che gli stanno intorno, la doppia spada laser di Rey, Yoda e gli altri fantasmi della Forza e altri momenti che sarebbero dovuti apparire nel lungometraggio mai girato. Anche se non possiamo dire se sarebbe stato un film migliore, visto che si parla di concept art primari di un film in estrema fase embrionale, la trama sarebbe stata sicuramente più intrigante di quella presentataci in L’Ascesa di Skywalker.
Qui sotto potete vederne alcuni con una descrizione proveniente da CBR:
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Rey giace sulla lastra di pietra ancora ferita. La luce riempie lo spazio intorno a lei. Particelle di energia che fluttuano. Sorge con l’energia. La luce l’avvolge fino a raggiungere un posto oltre ciò che conosciamo. Il piano astrale. Yoda, Luke e Obi Wan appaiono davanti a lei Rey: “È questa la morte?” Obi-Wan: “In questo posto, non esiste una cosa come la morte”. Yoda rivela che Rey ha avuto successo dove loro hanno fallito. Luke: “Hai scelto di abbracciare il lato oscuro e la luce. Per trovare l’equilibrio”.
Offrono a Rey la scelta di stare nel comfort del Piano Astrale o di tornare tra i vivi dove sperimenterà sia l’amore che la perdita. Gli spiriti svaniscono. Obi-Wan: “Sei una Jedi, Rey Solana, ma non sarai l’ultima”.
Finn legge una storia a dei ragazzini che si chiedono se pensano davvero che Rey sia sparita. Finn crede che sia viva a causa della Forza. Poe e Chewie stanno volando e trovano un faro su un pianeta. Rey è viva e si trova sul pianeta Wavett, dove la vedono estrarre il Falcon dall’acqua gelida.
Su Modesta, BB-8 vede un volto familiare. E’ Rey che arriva per addestrare una nuova generazione di Jedi.
Qui sotto potete vederne altri:
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Per fare un confronto ecco la lista di informazioni trapelate al leak dell’Episodio IX di Colin Trevorrow:
Durante il title crawl iniziale apprendiamo che il Primo Ordine aveva interrotto tutte le comunicazioni tra i pianeti per reprimere la crescente ribellione ispirata da Luke Skywalker. La missione della Resistenza è di riaprire la comunicazione e chiamare la galassia in guerra.
Nella sequenza iniziale, la Resistenza ruba una nave piena di vecchie armi e veicoli imperiali. Durante questa rapina, Finn vede uno Stormtrooper caduto senza l’elmetto. Lo riconosce e ciò riaccende il suo conflitto interno visto che si tratta di suoi fratelli e sorelle in armi che vengono uccisi.
Il fantasma della Forza di Luke appare più volte allenando Rey e perseguitando Kylo. Quindi combatte letteralmente al fianco di Rey nel finale.
L’imperatore era visto solo come un ologramma all’inizio. Kylo si reca al castello abbandonato di Vader, dove trova un ologramma con un piano di emergenza lasciato per Vader nel caso in cui Palpatine venisse abbattuto da Skywalker ne Il Ritorno dello Jedi. Il messaggio di Palpatine dice a Vader di mandare Luke a farsi addestrare da un’antica creatura forte del lato Oscuro. Qui imparerà ad estrarre la Forza vivente dalla materia grezza. Padroneggiare questa abilità permetterà a Kylo di assorbire la Forza vivente dal cuore di Mortis e raggiungere il potere assoluto.
Per trovare Mortis e fermare Kylo, ​​Rey, Poe e Chewie, vanno su un nuovo pianeta che sembrava una sorta di mercato notturno nell’acqua, un luogo che ricorda la Thailandia. C’era una scena simile a quella in cui si recamp da Babu Frik e il piccolo alieno sensibile alla Forza può leggere la visione di Rey su Mortis per tracciare una mappa. Nel frattempo Finn, Rose e i droidi OT vanno su Coruscant occupato dai nemici per attivare un antico faro nel vecchio tempio Jedi e chiamare la galassia alla guerra. Inizialmente ci riescono, ma il messaggio viene interrotto e vengono catturati. Finn viene mandato in un campo di lavoro di prigionieri di guerra, Rose viene interrogata da Hux.
Hux era un cattivo, non una spia della Resistenza. C’è una scena divertente in cui è solo e lo vediamo provare a muovere una moneta con la Forza, invidioso degli altri che hanno questo dono. Quando cerca di estrarre informazioni dalla mente di Rose, lei ride di lui. Alla fine, si uccide in stile seppuku con una spada laser che tiene in una custodia da collezionista (aveva diverse spade laser che aveva acquisito negli anni, parte della sua “invidia della Forza”, come la chiama Rose).
I Cavalieri di Ren avevano nomi e abilità portate dalla Forza. Rey li combatte sul pianeta del mercato notturno, su una struttura mobile di piattaforme d’atterraggio (design difficile da spiegare ma interessante). In questa sequenza, viene rivelato che i genitori di Rey – che erano dei nobili – furono uccisi da Kylo e dai Cavalieri di Ren (questo momento è stato visto per la prima volta nella visione di Rey quando ha toccato la spada laser ne Il Risveglio della Forza). Quando Rey lo viene a sapere, uccide uno dei cavalieri con un fulmine della Forza, e la sua rabbia la spinge ulteriormente verso il Lato Oscuro.
Rey e Poe hanno avuto un’attrazione che si intensifica durante la loro avventura insieme. Tutto viene complicato dalla visione di Rey che morirà su Mortis e la sua innegabile connessione con Kylo. C’è una scena emotiva in cui Rey inganna Poe con i suoi poteri mentali per lasciarla e andare ad aiutare la Resistenza, a quel punto però va su Mortis da sola.
Kylo si allena con la creatura Sith (una specie di Yoda dal lato oscuro) su un pianeta simile a Mercurio. Qui entra in una caverna della Forza dove combatte Darth Vader e perde la sua paura più profonda. Quando padroneggia completamente la nuova abilità della Forza, uccide la creatura Sith con questo potere, succhiandogli via la vita. Kylo sembra irredimibile a questo punto.
Nel campo di prigionia di Coruscant, Finn si collega con lo Stormtrooper che lo sorveglia. Quando Finn fugge dalla prigione, questo stormtrooper lo salva, togliendosi l’elmetto come una volta fece Finn. Altri si uniscono e lui e formano un piccolo esercito. L’ultima battaglia a terra viene guidata da Finn e dai riformati Stormtroopers (senza elmetti) per le strade di Coruscant, ora la Capitale del Primo Ordine occupata. La Resistenza si unisce con dei veicoli imperiali rubati (AT-ST, ecc.) dipinti con i loro colori da rivoluzionari. Avviene anche una battaglia aerea simultaneamente sopra la città, guidata da Poe, che ora è il loro generale.
Il ruolo di Lando era diverso, lo trovano a gestire un bar / club segreto per gli ufficiali del Primo Ordine in stile Casablanca. Rifiuta inizialmente la richiesta di aiuto di Poe, ma poi arriva con uno squadrone di persone prese qua e la per la galassia, come in L’Ascesa di Skywalker.
Nella battaglia a terra, R2-D2 viene distrutto. C-3PO inserisce l’unità di memoria di R2 in BB-8, che deve correre per le strade per portarla a Rose, che ha bisogno dei dati per calibrare l’hyper drive della Capitol Ship e volare direttamente in una stella, come Han Solo aveva avvertito fosse possibile. L’esplosione viene vista in lungo e in largo nella galassia, fungendo da faro che chiama il popolo alla rivoluzione.
Nello scontro su Mortis, Rey viene accecata e lasciata morire sui gradini del Tempio. Il fantasma della Forza di Luke Skywalker sembra confrontarsi con Kylo. Mentre Luke intona le parole pronunciate da Obi-Wan (la Forza lega insieme la galassia ecc….), a Rey viene data forza da tutti i suoi amici della battaglia di Coruscant (Poe, Finn, Rose) connettendosi a lei attraverso la Forza. La Jedi si alza quindi e combatte Kylo con gli occhi bendati, fidandosi del suo istinto.
Nei suoi ultimi momenti, Kylo dice a Rey il suo nome completo: Rey Solana (in spagnolo Solana è il fianco di una montagna dove l’ombra non cade). Rey muore. Si innalza verso il piano astrale, dove Yoda, Luke, Obi-Wan e Anakin la stanno aspettando. Insieme, la riportano in vita con l’incarico di formare una nuova generazione di Jedi, trasmettendo ciò che ha imparato. La galassia crede che Rey non ci sia più. Ma Finn crede che tornerà. Finn e Rose portano quindi tutti i bambini sensibili alla Forza trovati in una fattoria remota per aspettarla, fra cui c’è anche il bambino de Gli Ultimi Jedi.
L’unità di memoria di R2 viene riparata. Leia, Chewie e Threepio guardano mentre R2 scorre attraverso tutti gli ologrammi che abbia mai registrato. Leia riporta in auge il Senato e diventa il nuovo leader della galassia. Nella scena finale, Rey ritorna nella remota fattoria di Finn per addestrare la prossima generazione di Jedi.
Queste informazioni sono tutto quello che Jason Ward di Making Star Wars avrebbe appreso dalla prima bozza di Star Wars: The Duel of the Fates. Pare non aver letto questa versione della sceneggiatura in prima persona, ma solo una versione finale che era abbastanza diversa in molti modi. Dagli artisti con cui ha parlato, sembra che Colin Trevorrow e Derek Connolly abbiano escogitato le loro idee e poi abbiano collegato quelle idee dai piani prestabiliti di Star Wars. Va detto che la sceneggiatura è davvero bella e intrigante, ma capisco perché uno come JJ Abrams non abbia voluto legare le sue mani a concept e idee come Mortis.
Star Wars: Duel of the Fates, ecco una serie di nuovi concept art dal film di Colin Trevorrow Tutto è iniziato con una serie di concept art trapelati che parevano provenissero dall'originale Star Wars: Episodio IX che Colin Trevorrow aveva progettato quando la Lucasfilm aveva dato l'avvio alla nuova trilogia di Star Wars, che avevano ricevuto abbastanza consensi da diverse intestazioni e fan autorevoli come noi, cosa che ha portato tutti a pensare che la percentuale di possibilità che fossero informazioni vere fosse piuttosto alta.
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Nonostante qualche giorno fa sembrasse fossero trapelati alcuni concept art provenienti dall’Episodio IX ideato da Colin Trevorrow, di cui ultimamente si è molto parlato per via del fatto che un leak sulla trama è trapelato online, ed ha ricevuto abbastanza consensi da diverse intestazioni e fan autorevoli, cosa che ha portato tutti a pensare che la percentuale di possibilità che siano informazioni vere sia piuttosto alta.
Leggi anche: L’Episodio IX di Colin Trevorrow e i punti di connessione con Gli Ultimi Jedi
Quei concept però si rivelarono in realtà creati appositamente per Star Wars: L’Ascesa di SKywalker di J.J. Abrams, e rappresentati alcune scene scartate o semplicemente sostituite con altro.
Stiamo però tornando all’argomento per via di una serie di nuovi concept art davvero intriganti che parrebbero invece provenire appunto dall’Episodio IX di Colin Trevorrow, in quanto parrebbero riportare proprio alcune delle scene che abbiamo potuto leggere nel leak. Non ce la sentiamo di darvi la conferma ufficiale circa la provenienza, ma possiamo regalarvi il dubbio che avvolge anche noi mostrandovi le immagini e la loro descrizione.
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Rey con una spada a doppia lama (ibrido del suo bastone + la spada di Skywalker) su uno Star Destroyer
Bisc Kova viene giustiziato con una ghigliottina a lama laser su Coruscant
Rey si allena su Koralev col fantasma della Forza di Luke
La squadra vola a Bonadan, dove Poe viveva con suo nonno
Poe e Rey guidano una Razer Sail attraverso le acque di Bonadan, inseguiti dai Cavalieri di Ren nel Knife-9
Tor Valum
Kylo combatte Vader durante la sequenza delle caverne
Coruscant occupato dal Primo Ordine
Rose, Finn, 3PO e R2 tentano di attivare il faro su Coruscant per trasmettere l’ologramma di Leia alla galassia
R2 e 3PO vagano per le strade di Coruscant
Finn raduna i cittadini della Coruscant Underground per combattere
Rey affronta un mostro fuori dalla foresta di Mortis
Underground Coruscant (?) – I cittadini dipingono e preparano vecchi camminatori
Stormtrooper disertori e cittadini Coruscant fanno il tifo per i vecchi camminatori del Primo Ordine dipinti
Gli Stormtroopers si preparano alla battaglia contro i cittadini Coruscant
Nella Battaglia di Coruscant, R2 viene distrutto. La testa di R2 è bruciata. Emozione che non abbiamo mai visto prima da 3P0. Finn è senza parole. È schiacciato da tutto. Chewie prende il guscio bruciato di R2 sulla schiena.
Rey e Kylo combattono in cima al tempio su Mortis (la nuova maschera di Kylo è visibile)
Luke blocca la spada laser di Kylo a mani nude
Una volta che diventa chiaro che il Primo Ordine sta perdendo la battaglia di Coruscant, Hux estrae una spada laser viola e commette seppuku
Leia e BB-8 (probabilmente Leia che registra l’ologramma)
Per fare un confronto ecco la lista di informazioni trapelate al leak dell’Episodio IX di Colin Trevorrow:
Durante il title crawl iniziale apprendiamo che il Primo Ordine aveva interrotto tutte le comunicazioni tra i pianeti per reprimere la crescente ribellione ispirata da Luke Skywalker. La missione della Resistenza è di riaprire la comunicazione e chiamare la galassia in guerra.
Nella sequenza iniziale, la Resistenza ruba una nave piena di vecchie armi e veicoli imperiali. Durante questa rapina, Finn vede uno Stormtrooper caduto senza l’elmetto. Lo riconosce e ciò riaccende il suo conflitto interno visto che si tratta di suoi fratelli e sorelle in armi che vengono uccisi.
Il fantasma della Forza di Luke appare più volte allenando Rey e perseguitando Kylo. Quindi combatte letteralmente al fianco di Rey nel finale.
L’imperatore era visto solo come un ologramma all’inizio. Kylo si reca al castello abbandonato di Vader, dove trova un ologramma con un piano di emergenza lasciato per Vader nel caso in cui Palpatine venisse abbattuto da Skywalker ne Il Ritorno dello Jedi. Il messaggio di Palpatine dice a Vader di mandare Luke a farsi addestrare da un’antica creatura forte del lato Oscuro. Qui imparerà ad estrarre la Forza vivente dalla materia grezza. Padroneggiare questa abilità permetterà a Kylo di assorbire la Forza vivente dal cuore di Mortis e raggiungere il potere assoluto.
Per trovare Mortis e fermare Kylo, ​​Rey, Poe e Chewie, vanno su un nuovo pianeta che sembrava una sorta di mercato notturno nell’acqua, un luogo che ricorda la Thailandia. C’era una scena simile a quella in cui si recamp da Babu Frik e il piccolo alieno sensibile alla Forza può leggere la visione di Rey su Mortis per tracciare una mappa. Nel frattempo Finn, Rose e i droidi OT vanno su Coruscant occupato dai nemici per attivare un antico faro nel vecchio tempio Jedi e chiamare la galassia alla guerra. Inizialmente ci riescono, ma il messaggio viene interrotto e vengono catturati. Finn viene mandato in un campo di lavoro di prigionieri di guerra, Rose viene interrogata da Hux.
Hux era un cattivo, non una spia della Resistenza. C’è una scena divertente in cui è solo e lo vediamo provare a muovere una moneta con la Forza, invidioso degli altri che hanno questo dono. Quando cerca di estrarre informazioni dalla mente di Rose, lei ride di lui. Alla fine, si uccide in stile seppuku con una spada laser che tiene in una custodia da collezionista (aveva diverse spade laser che aveva acquisito negli anni, parte della sua “invidia della Forza”, come la chiama Rose).
I Cavalieri di Ren avevano nomi e abilità portate dalla Forza. Rey li combatte sul pianeta del mercato notturno, su una struttura mobile di piattaforme d’atterraggio (design difficile da spiegare ma interessante). In questa sequenza, viene rivelato che i genitori di Rey – che erano dei nobili – furono uccisi da Kylo e dai Cavalieri di Ren (questo momento è stato visto per la prima volta nella visione di Rey quando ha toccato la spada laser ne Il Risveglio della Forza). Quando Rey lo viene a sapere, uccide uno dei cavalieri con un fulmine della Forza, e la sua rabbia la spinge ulteriormente verso il Lato Oscuro.
Rey e Poe hanno avuto un’attrazione che si intensifica durante la loro avventura insieme. Tutto viene complicato dalla visione di Rey che morirà su Mortis e la sua innegabile connessione con Kylo. C’è una scena emotiva in cui Rey inganna Poe con i suoi poteri mentali per lasciarla e andare ad aiutare la Resistenza, a quel punto però va su Mortis da sola.
Kylo si allena con la creatura Sith (una specie di Yoda dal lato oscuro) su un pianeta simile a Mercurio. Qui entra in una caverna della Forza dove combatte Darth Vader e perde la sua paura più profonda. Quando padroneggia completamente la nuova abilità della Forza, uccide la creatura Sith con questo potere, succhiandogli via la vita. Kylo sembra irredimibile a questo punto.
Nel campo di prigionia di Coruscant, Finn si collega con lo Stormtrooper che lo sorveglia. Quando Finn fugge dalla prigione, questo stormtrooper lo salva, togliendosi l’elmetto come una volta fece Finn. Altri si uniscono e lui e formano un piccolo esercito. L’ultima battaglia a terra viene guidata da Finn e dai riformati Stormtroopers (senza elmetti) per le strade di Coruscant, ora la Capitale del Primo Ordine occupata. La Resistenza si unisce con dei veicoli imperiali rubati (AT-ST, ecc.) dipinti con i loro colori da rivoluzionari. Avviene anche una battaglia aerea simultaneamente sopra la città, guidata da Poe, che ora è il loro generale.
Il ruolo di Lando era diverso, lo trovano a gestire un bar / club segreto per gli ufficiali del Primo Ordine in stile Casablanca. Rifiuta inizialmente la richiesta di aiuto di Poe, ma poi arriva con uno squadrone di persone prese qua e la per la galassia, come in L’Ascesa di Skywalker.
Nella battaglia a terra, R2-D2 viene distrutto. C-3PO inserisce l’unità di memoria di R2 in BB-8, che deve correre per le strade per portarla a Rose, che ha bisogno dei dati per calibrare l’hyper drive della Capitol Ship e volare direttamente in una stella, come Han Solo aveva avvertito fosse possibile. L’esplosione viene vista in lungo e in largo nella galassia, fungendo da faro che chiama il popolo alla rivoluzione.
Nello scontro su Mortis, Rey viene accecata e lasciata morire sui gradini del Tempio. Il fantasma della Forza di Luke Skywalker sembra confrontarsi con Kylo. Mentre Luke intona le parole pronunciate da Obi-Wan (la Forza lega insieme la galassia ecc….), a Rey viene data forza da tutti i suoi amici della battaglia di Coruscant (Poe, Finn, Rose) connettendosi a lei attraverso la Forza. La Jedi si alza quindi e combatte Kylo con gli occhi bendati, fidandosi del suo istinto.
Nei suoi ultimi momenti, Kylo dice a Rey il suo nome completo: Rey Solana (in spagnolo Solana è il fianco di una montagna dove l’ombra non cade). Rey muore. Si innalza verso il piano astrale, dove Yoda, Luke, Obi-Wan e Anakin la stanno aspettando. Insieme, la riportano in vita con l’incarico di formare una nuova generazione di Jedi, trasmettendo ciò che ha imparato. La galassia crede che Rey non ci sia più. Ma Finn crede che tornerà. Finn e Rose portano quindi tutti i bambini sensibili alla Forza trovati in una fattoria remota per aspettarla, fra cui c’è anche il bambino de Gli Ultimi Jedi.
L’unità di memoria di R2 viene riparata. Leia, Chewie e Threepio guardano mentre R2 scorre attraverso tutti gli ologrammi che abbia mai registrato. Leia riporta in auge il Senato e diventa il nuovo leader della galassia. Nella scena finale, Rey ritorna nella remota fattoria di Finn per addestrare la prossima generazione di Jedi.
Queste informazioni sono tutto quello che Jason Ward di Making Star Wars avrebbe appreso dalla prima bozza di Star Wars: The Duel of the Fates. Pare non aver letto questa versione della sceneggiatura in prima persona, ma solo una versione finale che era abbastanza diversa in molti modi. Dagli artisti con cui ha parlato, sembra che Colin Trevorrow e Derek Connolly abbiano escogitato le loro idee e poi abbiano collegato quelle idee dai piani prestabiliti di Star Wars. Va detto che la sceneggiatura è davvero bella e intrigante, ma capisco perché uno come JJ Abrams non abbia voluto legare le sue mani a concept e idee come Mortis.
Star Wars: Duel of the Fates, alcuni concept art mostrerebbero il film di Colin Trevorrow Nonostante qualche giorno fa sembrasse fossero trapelati alcuni concept art provenienti dall'Episodio IX ideato da Colin Trevorrow…
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