Tumgik
#effettiva
buscandoelparaiso · 10 months
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io volevo solo dire che quando gioca l'italia la mia dash riprende vita nel mood che ho sempre amato, i meme i post le gif mettono da parte le polemiche le lamentele etc per 90 minuti ed è tutto bellissimo 🥹 ❤️
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noneun · 6 months
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Effective population size di Homo sapiens
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Tempo fa scrivevo del perché siamo biologicamente uguali, di quanto scarsa fosse la variabilità genetica nella specie umana e di quali potrebbero essere le cause.
Un modo affascinante per vedere la questione è di considerare il concetto di effective population size (o grandezza effettiva della popolazione).
L’effective population size è una misura, usata in genetica, che stima quanti individui stiano effettivamente contribuendo al pool genetico della popolazione stessa.
Da un altro punto di vista, questa stima corrisponde al numero minimo di individui che servono a giustificare tutta la diversità genetica che osserviamo in una popolazione. Tutti gli altri individui sono così simili ai primi che non apportano nuove mutazioni genetiche al totale.
Se quindi la grandezza effettiva è molto simile alla popolazione reale, allora vuol dire che c’è molta variabilità genetica. Viceversa, se è molto più piccola della popolazione reale, la variabilità è scarsa.
Per Homo sapiens, con una popolazione di circa 8 miliardi di individui, l’effective population size è stimata essere compresa fra 10.000 e 100.000 individui.
Sarebbe quindi sufficiente lo 0,001% o forse addirittura 10 volte meno, della popolazione mondiale per rappresentare tutte le varianti genetiche esistenti. Questo ci mostra ancora una volta che, nonostante le nostre innumerevoli differenze culturali, etniche e personali, geneticamente parlando, siamo molto più simili di quanto potremmo immaginare.
E, in un'epoca in cui la società sembra sempre più divisa, la scienza ci offre un promemoria potente: siamo tutti collegati, legati dalla trama invisibile del DNA che ci rende unici e, allo stesso tempo, universali.
*immagine di apertura generata a scopo illustrativo tramite DALL-E
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emozionidinchiostro · 9 months
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Appena uscita dall’ultimo incontro di diagnosi con la mia psi perché sospetta che io abbia l’ADHD
Mezzo che non so se mi viene da ridere o da piangere
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orotrasparente · 12 days
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una volta pensavo solo a chiavare
a 26 (quasi) anni mi alzo alle 8 di sabato dopo una settimana di lavoro per andare presto a fare la spesa prima che si faccia il bordellone al centro commerciale e soprattutto per non fare 40 minuti di traffico sul doppio senso per 3 minuti di strada effettiva
cosa è successo?
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falcemartello · 3 months
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Se credete all’effetto serra, allora dovete considerarvi dei terrapiattisti.
Volete la prova?
Ve la mostrerò senza usare matematica complicata. Basta un minimo di concentrazione.
Sono d’accordo con l’IPCC che la radiazione del Sole che arriva sulla Terra è pari a 1367 W/m2 su una superficie piana come il disco in figura.
Sono d’accordo con l’IPCC che dato che la Terra ha una superficie 4 volte superiore al disco, allora posiamo considerare che la radiazione su ogni m2 sarebbe 1/4, cioè 1367/4 = 341,5 W/m2.
Sono d’accordo con l'IPCC a considerare un albedo pari a 0,3 e quindi otteniamo che su UNA TERRA PIATTA la radiazione diventa 239,05, approssimato a 240 W/m2.
Sono d’accordo che, se la Temp è uniforme su tutta questa TERRA PIATTA, allora possiamo ricavarci il suo valore applicando la legge di Stefan Boltzman
S = σT^4 da cui T = (240/σ)^(1/4) à255 °k = -18 °C
Ma quindi è proprio il risultato dell’IPCC, direte voi! Sì certo, per l'IPCC che è terrapiattista!
Ma io non sono un terrapiattista e so che:
La Terra è sferica e, per questo:
1) la T non è uniforme sulla sua superficie.
2) su un corpo con temperatura non uniforme, la legge di Stefan Boltzman non si può applicare.
3) Farlo come fa l’IPCC è un errore concettuale di fisica grave.
Ma non basta.
Immaginiamo di avere un pianeta sferico di cui conosciamo le temperature che vanno da 100 a 380 °K.
Sulla sua superficie la radiazione varia tra 0 e 1200 W/m2.
La sua Smedia sarebbe perciò = 600 W/m2. La sua Tmedia effettiva è 240 °K
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Se facciamo il ragionamento da terrapiattista, applicando la legge di S-B con una S = a 600, otteniamo una Tm calc pari a 320°K che non ha nulla a che fare con la Tm vera del pianeta!
Lo si capisce che il calcolo dell’IPCC è completamente fasullo?
Questo ragionamento dovrebbe essere mandato su tutte le TV a reti unificate tutti i giorni. Perché non viene spiegato per bene nelle scuole?
Perché il calcolo IPCC è artatamente sbagliato proprio per inventare l’ipotesi dell’effetto serra!
Critica Climatica
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ma-come-mai · 27 days
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La lunghezza effettiva della vita è data dal numero di giorni diversi che un individuo riesce a vivere. Quelli uguali non contano.
Il tempo infatti come aveva intuito Einstein con quella sua famosa teoria della relatività è un'emozione. Ed è una grandezza bidimensionale, nel senso che lo puoi vivere in due dimensioni diverse: in lunghezza e in larghezza. Se lo vivete in lunghezza, in modo monotono, grigio, sempre uguale, dopo sessant'anni, voi avete sessant'anni. Anzi ve ne sentirete anche di più addosso!
Se invece lo vivi in larghezza, con alti e bassi, con passione, innamorandoti, magari facendo pure qualche sciocchezza, allora dopo sessant'anni avrai solo trent'anni. Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla.
Luciano De Crescenzo
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abr · 5 months
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L’attentatore che ha ucciso a Parigi un turista tedesco e ha ferito sua moglie e un uomo intervenuto in loro difesa, è un ragazzo di 26 anni nato in Francia ma di origini siriane, noto alla polizia e a rischio radicalizzazione (era stato già fermato nel 2016 perché stava preparando un attentato, una cosuccia insomma che fa chiedere in cosa consista la differenza tra rischio di radicalizzazione e radicalizzazione effettiva). Alla polizia che lo ha arrestato ha dichiarato di “non poterne più dei musulmani che muoiono in Afghanistan e in Palestina”. Per fortuna però, fa sapere la polizia, il ragazzo avrebbe anche problemi psichiatrici, cosa che eviterà il vero pericolo in questi casi: strumentalizzazioni politiche della vicenda.
vis https://twitter.com/AndreaVenanzoni/status/1731223910325096904
Unire i puntini ...
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bicheco · 1 month
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Provate
Se date un'occhiata ai programmi TV, in particolare ai canali che trasmettono film, scoprirete a livello anche empirico a cosa servono tutti questi canali televisivi.
Un qualunque ipotetico film inizia alle 16 e 10 e finisce alle 18 e 55. Bene. Poi uno si prende la briga di vedere la durata originale ed effettiva del film e scopre che questo dura, anzi durerebbe un'ora e 47. Ciò significa che "loro" ci infileranno all'incirca un'ora (porco Dio!) di pubblicità. E questo vale per tutti i film!!! È sempre così, provate, fate una verifica.
Queste TV hanno il solo scopo di veicolare pubblicità, pubblicità di cui il film è soltanto il mezzo, una sorta di cavallo di troia della merda.
Secondo voi è umanamente possibile non dico godersi ma semplicemente guardare un film interrotto continuamente da blocchi pubblicitari di un quarto d'ora?
Questa religione del profitto che si mangia tutto tutto tutto, anche l'arte.
Poi dopo uno diventa marxista!
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weekendance · 6 months
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“Agosto, Repubblica mia non ti conosco”. Premesso come di consueto che il Foglio e Domani non sono certificati, a margine dei dati ADS di diffusione dei quotidiani ad agosto 2023 Il Post ha elaborato l’abituale tabella che indica un dato maggiormente ponderato e attendibile rispetto alla semplice “diffusione”, ovvero quello che si ottiene “…sottraendo da questi numeri quelli delle copie gratuite o scontate oltre il 70% e quelle acquistate da ‘terzi’”, e che restituisce quindi un quadro più efficace della effettiva “scelta attiva” dei singoli lettori rispetto all’acquisto. Il dato tra parentesi è il confronto con lo stesso mese dell’agosto 2022. Non bastasse la sconfortante serie storica dei risultati de La Repubblica, sempre dala newsletter del Post (via il Sole 24 Ore) si apprende pure che “…nella prima metà del 2023 le perdite di Gedi [editore di Repubblica e Stampa, ndr] sono aumentate del 68%”. Le perdite. CHARLIE/IL POST
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deathshallbenomore · 7 months
Note
Io non credo proprio che avere o meno una laurea sia esattamente il criterio con cui giudicare la preparazione di una persona in una materia. Abbastanza classista come posizione. Una persona può formarsi fuori dal sistema d'istruzione istituzionale. Facendo un esempio concreto e vissuto in prima persona, sono stata recentemente ad un incontro sulla violenza di genere dove una giornalista laureata che ha seguito diversi casi di femminicidio nella mia zona non credeva nell'esistenza del patriarcato...
guarda mi fa piacere che tu abbia deciso di impiegare del tempo della tua vita per commentare un post di tre righe come se esso potesse rappresentare il punto definitivo sul rapporto istruzione-effettiva competenza, non senza buttare lì anche un "ma hai detto una cosa classista", ché evidentemente in questi tempi si deve per forza vivere di emozioni forti.
a dire la verità, andando oltre la superficie (la butto lì: forse perché tre righe di post non sono sufficienti per esprimere un giudizio completo [né questa è mai stata la mia intenzione], né per esprimere gratuitamente un giudizio necessariamente incompleto sul summenzionato?), va a finire che sono più d'accordo con te che altro. il titolo di istruzione può voler dire ben poco. ce n'é finché vuoi di gente iper-titolata a cui non potresti lasciare in mano manco i soldi del caffè da reggere finché ti allacci le scarpe, da quanto è inetta. e, di contro, ci sono sia esempi eccellenti, sia più "ordinari" (che magari conosciamo nella vita quotidiana senza che diventino mai casi noti) di persone con cultura e competenze sconfinate, che non hanno "il pezzo di carta". non stiamo dicendo niente di nuovo, l'acqua è bagnata e il fuoco brucia, tanto per chiudere il cerchio.
in ogni caso, fermo restando quanto detto sopra, non è che proprio tutti possano dire proprio tutto, sempre e in ogni caso. non vai a farti curare dalla persona che si è formata individualmente, non ti fai costruire la casa da una persona che non ha studiato entro il sistema "canonico" ma ha davvero una grande grandissima passione per l'edilizia. e via dicendo. per fare determinate cose servono determinate competenze, le quali, spesso, si acquisiscono mediante uno o più percorsi di studi (o di formazione più empirica, a seconda, ma pur sempre di formazione si tratta - che non rientra nel campo dell'hobby). è una garanzia infallibile? assolutamente no. è però sensato esigere persone competenti, la cui competenza possa essere misurata (anche) secondo un metro di paragone convenzionale, seppur alle volte fallibile? secondo me sì. e il classismo magari lo lasciamo da un'altra parte, ché tanto ne è già pieno il mondo
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ninna--nanna · 7 months
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Aggiornamenti degli ultimi giorni. Ho lavorato martedì e ieri, oggi sono di riposo e poi lavoro venerdì, sabato e domenica. È un po' uno sclero, perché ci sono mille cose da sapere e da fare, sto in piedi 8 ore di fila correndo come una trottola ma mi piace avere a che fare con le persone. I colleghi sono fantastici, anche se a quanto pare ne ho conosciuti metà di quelli che ci sono. Mi aiutano un sacco e si vede che sono una grande famiglia, nel giro di 2 gg sono già riusciti a farmi sentire a casa.
Adoro fare apertura, perché lavori prima dell'apertura effettiva per un po' di ore e alla fine lavori chiacchierando con gli altri. Ieri ho fatto apertura con 3 veterani e un manager. È partito ovviamente il terzo grado e il manager ad un certo punto mi fa: ma sei fidanzata? Al mio no se ne esce con: guarda ti posso dire menomale? Il mondo della moda ai single regala solo gioie. Uno dei responsabili (quello con cui ho legato di più fin ora) si gira e fa: le regala anche a quelli fidanzati come me porca puttana Lù (gli piaccio palesemente, ma stella sei fidanzato e non voglio problemi grazie).
Le colleghe anche stupende, una più gentile dell'altra.
Sto imparando tutti i nomi perché ogni giorno spunta qualcuno di nuovo. Ieri ad esempio entra un ragazzo e mi fa: piacere Francesco, quello dell'altro store. Perché giustamente già devo imparare i nomi (tutti uguali per giunta, due Valentina, due Alessandro, due Stefano, che minchia variate un po' con questi nomi che mi confondete) di quelli che sono del mio di store, poi arrivano anche quelli da fuori 🫠.
Stasera prima cena aziendale, per i 20 anni e mi vengono già a prendere i colleghi per portarmi con loro 🥹 dove conoscerò tutti i colleghi anche degli altri posti.
Tra l'altro super felice, perché sto imparando tantissime cose e mi hanno messa a fare mansioni che danno a gente che lavora lì da almeno 2 settimane (io dopo 2 giorni ho già fatto quasi tutto).
La mia responsabile era talmente felice che è arrivata in ufficio e fa al manager: indovina cosa le ho fatto fare al secondo giorno ehhhh?.
Il manager: l'hai già portata giù a fare 'nome di mansione'?
Lei: sii è troppo sveglia quindi le ho già insegnato tutto.
Il manager tutto gongolante dicendo che lui da subito ha detto che si vede che sono intelligente e sveglia e che me la so cavare.
Super mega felice ❣️.
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generalevannacci · 3 months
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(...) Nel complesso il sistema fiscale italiano appare “blandamente progressivo” e “diventa addirittura regressivo” per il 5% degli italiani più abbienti, che pagano un’aliquota effettiva inferiore al 95% dei contribuenti.
Lo studio inoltre conferma che esistono importanti differenze in relazione alla tipologia di reddito prevalente: sono i lavoratori dipendenti a pagare più imposte, seguiti dai lavoratori autonomi, dai pensionati e, infine, da chi percepisce soprattutto rendite finanziarie e locazioni immobiliari (...).
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abatelunare · 3 months
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Segnali da non sottovalutare
Mi sveglio. Allungo una mano per prendere l'orologio, che tengo sulla testiera del letto. L'orologio cade per terra. Impreco con una certa ferocia. Lo recupero. Lo allaccio al polso. Guardo il quadrante. Come, l'una meno dieci? Giro le lancette fino a ottenere l'ora effettiva. Non so cosa significhi. Ma temo che lo scoprirò.
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clacclo · 3 months
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Addio Adele, grazie di tutto, grazie di Bruce.
youtube
Voglio ricordarla così, più che con le parole di The Wish, l'unico brano che Bruce abbia dedicato alla madre, ma anche uno dei più toccanti di una discografia che ha spesso fatto vibrare le corde del cuore, o attraverso le parole della autobiografia\spettacolo teatrale: sul palco dello stadio Marassi di Genova nel 1999 quando, con la sorella (la zia di Bruce), ballò una tarantella davanti al pubblico venuto a vedere quel bambino a cui comprò quella prima chitarra troppo grande per le sue mani.
Se abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti di Bruce, per tutte le volte che la sua musica ci ha tirato fuori dalle paludi dell'anima e per tutte le volte che ci ha fatto da sottofondo nei momenti più belli, allora il debito nei confronti di questa donna umile, che tutti i giorni si vestiva, truccava, metteva i tacchi e andava a fare la segretaria per mantenere una famiglia di tre figli ed un marito alcolizzato e depresso, sempre con il sorriso, sempre con leggerezza e allegria. Quella donna che ascoltava la radio in casa e faceva scoprire al figlio quella cosa per la quale era nato: il rock'n'roll.
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A dire il vero, la musica era il soul, a cui oggi Bruce è approdato con il suo ultimo disco Only the strong survive, ma la frase non sarebbe stata né di effetto né onesta rispetto alla carriera effettiva del nostro.
Non è un caso se uno dei bootleg più famosi, quello del concerto di San Siro del 1985 (comporto dei più belli che abbiano fatto, a detta di tutti i componenti della band), si chiami Back to roots - Bruce Zirilli.
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@clacclo
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klimt7 · 1 year
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Stanotte cambio l'ora.
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Entro dentro la Primavera effettiva
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telefonamitra20anni · 4 months
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Dai bordi di periferia, al cielo sopra Berlino.
26 novembre 1988,
Volo sopra Berlino e nell'attesa di atterrare, un muro divide l'Europa, la stessa Europa che condivide e esercita il mio sogno. Con la forza di un sogno e dell'immaginazione, quel muro diventa cielo, telo bianco su cui proiettare immagini, dove riversare fantasia. Questa sera, lo smoking è la mia divisa di "maschio italiano", incarnazione perfetta della mia dolce vita che mia ha portato fino qui, non con poco sacrificio e passione, ma si deve pur "timbrare il cartellino!". Lo confesso, mi sento teso, in queste occasioni lo sono sempre un pò, ma cerco un distacco. Prendere premi, riconoscimenti è piacevole e per certi versi, per me, poco sostanziale, in me, c'è quella lotta eterna che mette in discussione mia effettiva bravura. Sono occasioni queste per stare in vetrina, lasciarsi spiare, mettersi sotto una luce tagliente di giudizi, ma questo è circostanziale. A me importa solo amare il mio mestiere, farlo bene e con passione, in realtà dello smoking me ne farei probabilmente ben poco. Dalle quinte mi sento chiamare, " ladies and gentleman, Marcello Mastroianni!" passo sicuro e da buon professionista, conquisto il centro del palco. Il teatro esplode in un applauso e mi riversa il suo calore. In queste occasioni, sono bravo a schermare un emozione tradita, ma qui, in questo teatro, a Berlino, quell'applauso mi è sembrato significativo. La mia storia l'avevo scritta come una sceneggiatura imperfetta, caratterizzante, io protagonista di mille storie, vite, anche equidistanti dalla mia, ho lasciato che si raccontassero, che dicessero anche un pò di me, come adesso, in questo esatto momento che a tradire, proprio me, ironicamente sono io. Per un attimo ho pensato a mia madre, a cosa avrebbero visto i suoi occhi, al suo esortare "Bravo"! ma è stato un solo attimo. Applaudono me, opportunamente sbagliato ed onesto, il "romano tranquillo", l'immagine italiana, esito di un tipo d'uomo che vorrebbe pigramente migliorarsi, progredire, ma che alla fine vorrebbe solo eternamente giocare al mestiere d'attore. Applaudono me, e lo fanno in piedi, con il rispetto dovuto, di chi si sente in debito per aver ricevuto bellezza, applaudono e lo fanno referenzialmente e mi sembra di ricevere incredibilmente tante pacche sulla spalla. Applaudono, e dicono che sono grande, ed io mi sento sempre più piccolo e distante.
Stasera la mia Hollywood è l'Europa. "ma adesso, guarda quanta bellezza ricevo, come potrò contraccambiare?"
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