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#esclusione
magecian86 · 8 months
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La spasmodica ricerca della felicità
In questi ultimi giorni di Agosto sono a casa in smart working, rientrato da una 10 giorni di mare, e tornato operativo sul mio quotidiano. C’è parecchia calma, almeno per quanto riguarda il mio settore, e le giornate scorrono abbastanza lente, segnate più dal caldo afoso che toglie le forze e che se ne andrà nel peggiore dei modi. Nei momenti morti della giornata mi perdo a scrollare home e…
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imcinderella · 1 year
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Oggi pomeriggio stavo parlando con una ragazzina di 12 anni che abita nel mio stesso condominio e che conosco praticamente da quando é venuta al mondo.
L’argomento principale della conversazione era l’imminente gita organizzata dalla sua scuola, la prima che prevede alcune notti da passare fuori.
Come é successo a tutti noi anche lei é super elettrizzata ed emozionata all’idea e mi ha dato veramente tanta gioia sentire i suoi pensieri in merito.
Fino a che, inesorabile e tagliente come lo é stato e sarà per ogni gita di più giorni che si rispetti, siamo giunte a trattare l’argomento CAMERE.
Sappiamo tutti che, soprattutto per le ragazze, organizzare le camere é decisamente il momento più complicato che esista e si finisce puntualmente per litigare. Questo perché, purtroppo, c’é sempre quella persona che nessuno vuole in stanza con sé.
La cosa deprimente é che non é mai una singola ragazza a volerne escludere un’altra, ma sempre tutto il gruppo completo. Perché nella fase combattiva e trasformista dell’adolescenza sono veramente pochi quelli che scelgono di imboccare la propria strada invece di comportarsi da pecora. Chi ha un carattere più forte attrae al punto da essere imitato/a in tutto ciò che fa, soprattutto nelle cose brutte.
Un adolescente vuole far vedere al mondo che é ormai adulto e quindi capace di poter fare qualsiasi cosa. E cosa c’é di meglio di una cattiveria gratuita per farlo capire?
Peccato che queste dimostrazioni di onnipotenza vanno a discapito di chi sceglie di non omologarsi o non ce la fa a farlo perché, pur volendo, non ha lo stesso tipo di carattere degli altri. Magari tende ad essere timido/a, preferisce un colore rispetto a quello che tutti scelgono, é attratto dai maschi invece che dalle femmine o viceversa, ha qualche chilo in più rispetto a quello che la sciocca e dannata società impone con tanta naturalezza.
Insomma, di motivi per il quale una persona può essere diversa dalla fottuta massa ce ne possono essere a migliaia e, diciamocelo, non é normale nemmeno sentire il bisogno di elencarli.
Eppure questa ragazzina di 12 anni che ho visto nascere e crescere davanti ai miei occhi, é furiosa dopo aver scoperto di essere costretta a stare in camera con una sua compagna di classe che, guarda caso, a nessuno/a oltre a lei sta simpatica.
Premetto che non conosco questa ragazzina, ma mi viene da chiedere quanto si possa essere antipatiche a dodici anni per meritarsi tanto odio da parte di una sezione intera. Cosa potrà mai aver fatto di tanto terribile? E, soprattutto, chi, tra tutti loro, ha deciso per primo/a di odiarla?
Qualunque sia il motivo, nessuno vuole trascorrere quelli che, diciamocelo, sono i migliori momenti di una gita, con questa ragazzina. E un’altra domanda mi viene spontanea: lei che ne pensa? Sa di essere disprezzata da tutti i suoi compagni? Con chi vorrebbe stare di loro se dovesse essere lei a scegliere? Si rende conto che stanno soltanto fingendo di darle questa possibilità?
Ho guardato negli occhi questa mia vicina di casa e ho provato a farle qualcuna di queste domande, ma lei ha sempre cambiato discorso facendo in modo di non tornare più sull’argomento.
Io invece non riesco proprio a smettere di pensarci perché c’é stato un preciso momento della mia vita in cui nessuno mi voleva con sé al momento di decidere le camere per la gita. Io non avevo 12 anni, ma 17 ed ero molto più consapevole di ciò che mi accadeva intorno di quanto mi piace ammettere.
Mi sembra ancora di vedermi appoggiata alla ringhiera delle scale a scuola mentre ascoltavo i discorsi delle mie compagne al piano di sotto, ignare che fossi lì.
La cosa che mi ha fatto più male, e lo dico da adulta, fu la semplicità con cui sputavano tanta cattiveria su una persona alla quale davanti proferivano tanta dolcezza. É vero ero una ragazza difficile, soprattutto in quel periodo. Non lo dico per giustificare la loro cattiveria, ma perché é un dato di fatto. Il ragazzo che mi piaceva, quello del mio primo bacio e delle prime esperienze si era fidanzato da poco con una delle mie più care amiche. Tutti quanti si erano coalizzati per far si che io non venissi mai a sapere della loro relazione che avveniva indisturbata alle mie spalle mentre io sognavo ad occhi aperti.
Reagii male, troppo considerando che ancora non avevo idea di come si facesse a fingersi forti pure nei momenti più difficili e a nascondere il proprio dolore come la società ci impone di fare. Perciò, inevitabilmente, nessuno mi voleva intorno perché frignavo troppo.
Sfortunatamente in classe eravamo dispari e indovinate chi era l’unica a rimanere fuori da ogni lavoro di gruppo e organizzazioni varie? Ovviamente la frignona.
Quando, un giorno, provai a chiedere perché ero sempre io a rimanere sola, una mia compagna di classe mi rispose: “beh dovresti iniziare a farti qualche domanda no?” Non aveva idea di quante me ne facessi ogni fottuto secondo in quel periodo, talmente tante da farmi scoppiare la testa.
Evidentemente non bastava.
Quando, anche solo per un secondo, pensate di poter decidere le sorti di qualcuno solo perché si comporta in un modo che non capite o non ha la forza necessaria per dare valore ai propri pensieri e paure, sappiate che rischiate di rendere insicura una persona per il resto della vita. Anche quando sarà circondato/a dalle persone giuste continuerà sempre ad aver paura di chi é e persino di dare origine a qualsiasi proprio pensiero.
Persino quando sa di sapere come muoversi e cosa dire, preferirà fingere il contrario e rimanere in silenzio.
A me succede ogni giorno e ci combatto con tenacia, con il passare degli anni ovviamente va sempre meglio, ma sono anche consapevole che in un piccolo angolo di me queste paure rimarranno per sempre.
Chissà magari riuscirò a spiegarlo anche alla mia vicina di casa prima di questa tanto attesa gita, magari eviterà di riempire per sempre di paranoie la vita di una coetanea che non ha fatto nient’altro di sbagliato a parte rifiutarsi di seguire la massa.
Spero sinceramente di riuscirci 🩵
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Si escludono dalle mie decisioni e poi pretendono che io me ne sia andato senza dire una parola.
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arxhz · 1 year
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Perché se una persona non fa schifo, e non tratta male gli altri, viene esclusa dal mondo?
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guidomura · 2 years
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Esclusione e meritocrazia
Ce l’hanno gridato in tutti i modi e in tutti i toni: ci vuole la meritocrazia. Solo chi è più intelligente, capace, geniale può essere scelto per svolgere qualsiasi tipo di attività lavorativa. Con questo slogan nella testa siamo dimenticati degli altri; agli altri abbiamo chiuso tutte le porte. Un tempo chi non sapeva cos’altro fare poteva scegliere di arruolarsi in qualche corpo militare.…
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pietroalviti · 2 years
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Il Ceccano fuori dal campionato di calcio di eccellenza
Il Ceccano fuori dal campionato di calcio di eccellenza
E’ lo stesso club a comunicarlo con una certa amarezza in una nota stampa che riprendiamo da Frosinonetoday: Nonostante gli sforzi profusi sul campo e a livello societario, l’ultimo comunicato del Comitato Regionale Lazio ufficializza il mancato ripescaggio in Eccellenza per il Ceccano Calcio. Dopo il grande campionato chiuso al secondo posto in classifica – continua la nota della società…
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alessandrovilla1982 · 2 years
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Ne hanno parlato tutti del caso #CloeBianco: la prof #transgender che si è suicidato dandosi fuoco nel camper dove viveva. Si è tanto discusso sulle teorie secondo le quali, dopo essere stata vittima di #bullismo, ha trovato come una soluzione alla sua situazione di #esclusione e #discriminazione, ha deciso di togliersi la vita. Per l'ennesima volta, parlando di questo caso (diventato il cavallo di battaglia della propaganda politica del #Pd in favore del #ddlzan e del consenso elettorale) voglio ribadire il concetto che trovo sia di tutti il #diritto di vivere serenamente la propria vita senza farsi disturbare, offendere of ostacolare da chi non condivide il tuo modo di #essere e di #vivere, però devo anche ammettere che trovo disgustoso, dato che ormai è morta, che ci si permetta di continuare a parlarne in toni polemico ed inquisire per poter stabilire chi sia il colpevole attribuendo volpe a destra ed a manca. Detto questo, se volete, qui di seguito, vi lascio il link al mio post nel quale non ho parlato di CLOE BIANCO per parlare semplicemente di lei, bensì, ho colto l'occasione di portare la mia #testimonianza in merito ad un triste momento (non ancora superato) risalente ad Ottobre 2018 nel quale, a seguito della fine di un rapporto di #amicizia (che, per me, anche se è durato poco, è stato importante perché mi ha aiutato a capire cosa desiderassi davvero dalla mia vita), mi ha portato sull'orlo del baratro fino a farmi pensare di essere arrivato "all'imbrunire dei miei giorni": un brutto momento che, anche se in seguito mi è stato d'isoirazione per costruire un progetto di #sensibilizzazione sulle tematiche legate al #sociale, non auguri a nessuno di vivere perché mi ha fatto capire che, quando hai davvero bisogno, non hai vicino praticamente nessuno (oltre alla #famiglia, in alcuni casi), per il resto, nemmeno le istituzioni hanno saputo darmi il supporto che chiedevo ed, anzi: nel mio specifici caso, ho dovuto anche pagare le spese per quel gesto, lasciandomi solo con i miei guai. È così per tutti! https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02kQonSkLPok3b6t1FPiFiPWkaXPcU56RYpFMSseAAN7ZyC5atDPBaXuJabbadKQWCl&id=100063568211726&sfnsn=scwspwa https://www.instagram.com/p/CfOW7FisbV3/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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gregor-samsung · 2 months
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" Nel 1925, un manifesto di artisti francesi che si firmavano la « revolution surrealiste », indirizzato ai direttori dei manicomi, cosi concludeva: « Domattina, all’ora della visita, quando senza alcun lessico tenterete di comunicare con questi uomini, possiate voi ricordare e riconoscere che nei loro confronti avete una sola superiorità: la forza ». Quarant’anni dopo - legati come gran parte dei paesi europei, ad una legge antica ancora incerta fra l’assistenza e la sicurezza, la pietà e la paura - la situazione non è di molto mutata: limiti forzati, burocrazia, autoritarismo regolano la vita degli internati per i quali già Pinel aveva clamorosamente reclamato il diritto alla libertà… Lo psichiatra sembra, infatti, riscoprire solo oggi che il primo passo verso la cura del malato è il ritorno alla libertà di cui finora egli stesso lo aveva privato. La necessità di un regime, di un sistema nella complessa organizzazione dello spazio chiuso nel quale il malato mentale è stato isolato per secoli, richiedeva al medico il solo ruolo di sorvegliante, di tutore interno, di moderatore degli eccessi cui la malattia poteva portare: il valore del sistema superava quello dell’oggetto delle sue cure. Ma oggi lo psichiatra si rende conto che i primi passi verso la « apertura » del manicomio producono nel malato una graduale trasformazione del suo porsi, del suo rapporto con la malattia e col mondo, della sua prospettiva delle cose, ristretta e rimpicciolita, non solo dalla condizione morbosa, ma dalla lunga ospedalizzazione. Dal momento in cui oltrepassa il muro dell’internamento, il malato entra in una nuova dimensione di vuoto emozionale… viene immesso, cioè, in uno spazio che, originariamente nato per renderlo inoffensivo ed insieme curarlo, appare in pratica come un luogo paradossalmente costruito per il completo annientamento della sua individualità, come luogo della sua totale oggettivazione… "
Franco Basaglia, Le istituzioni della violenza, in:
AA. VV., L'istituzione negata. Rapporto da un ospedale psichiatrico, (a cura di Franco Basaglia; collana Nuovo Politecnico, n° 19), Giulio Einaudi editore, 1974⁷ [1ª edizione 1968]; il brano citato si trova alle pp. 129-130 (corsivi dell’autore).
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medicomunicare · 1 month
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Autoironia: la difesa contro rabbia e disagio
Le battute autoironiche sono le migliori – a meno che non le crei. “Vedi cosa ho fatto lì? A giudicare dal mio umorismo (o dalla sua mancanza), potresti pensare che non sono una persona molto sicura di sé o che ho la tendenza a essere triste”. Secondo alcuni studi, tuttavia, nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. Qualche anno fa, ricercatori dell’Università di Granada in Spagna si sono…
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queerographies · 1 year
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[Linguaggio inclusivo ed esclusione di classe][Brigitte Vasallo]
Questo dovrebbe essere un libro sul linguaggio inclusivo. E lo è. Ma è anche un libro che si domanda chi include chi, e dove.
Quante volte sentiamo dire che cambiando le parole che usiamo cambieremo il mondo? Spesso ci abbiamo creduto, e forse ci crediamo ancora. Ma nonostante tutti gli sforzi il potere di trasformare la realtà e l’immaginario resta nelle mani di chi ha sempre avuto privilegi. Brigitte Vasallo mostra le strategie di adattamento di chi non ha ereditato nulla e si ritrova, come un errore nel sistema, a…
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stilouniverse · 1 year
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Marcello Lombardi "Senza esclusione di polpi", presentazione
“Una raccolta di racconti umoristici nei quali, mediante una narrazione ironica, a tratti grottesca e surreale, […] ci si imbatte in un medico che, tradendo le attese, esegue correttamente un intervento chirurgico; in un ragazzo che, con la collaborazione del genitore, tenta disbarcare il lunario con il crimine ottenendo un esito tragicomico; in un soldato della Seconda guerra mondiale che, con…
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artborghi · 1 year
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65. Enrico Borghi - Particelle indistinguibili
Particelle indistinguibili.
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simonecarmignani · 2 years
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VIA LIBERA ALL'ESCLUSIONE DAL LIMITE DEL SALARIO ACCESSORRIO GLI INCENTIVI DI PERSONALE FINANZIATI DA ALTRA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - CORTE DEI CONTI LOMBARDIA DELIBERA N. 111/2022
VIA LIBERA ALL’ESCLUSIONE DAL LIMITE DEL SALARIO ACCESSORRIO GLI INCENTIVI DI PERSONALE FINANZIATI DA ALTRA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – CORTE DEI CONTI LOMBARDIA DELIBERA N. 111/2022
Il Presidente della Provincia di Lecco ha posto, alla Sezione regionale di controllo per la Lombardia, una richiesta di parere in merito all’applicabilità, per il personale già in servizio presso i centri per l’impiego, dei limiti di spesa per il trattamento economico accessorio di cui all’art. 23, c. 2, del D.Lgs. n. 75/2017. Riconosciuta l’ammissibilità soggettiva e oggettiva dell’istanza, la…
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alessandrovilla1982 · 2 years
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Dopo essere recentemente (e per la prima volta, stato citato da Sammy Varin nel suo programma in onda sulle frequenze di Radio Libertà sul tema della #disabilità e dell'esposizione mediatica che NON hanno rispetto alla comunità LGBTQIA+), quest'oggi mi ritrovo addirittura sul portale inFormazione Cattolica il quale, dopo quella "citazione", l'altro giorno mi ha chiesto se volevo fare un articolo a mia firma per parlare della realtà dell'handicap per cercare di fare un quadro della situazione il più sincero possibile. Ho accettato e questo è il link per andare a leggere l'articolo... <<Con il DDL Zan vogliono davvero promuovere la “cultura del rispetto”?>> https://www.informazionecattolica.it/2022/06/23/con-il-ddl-zan-vogliono-davvero-promuovere-la-cultura-del-rispetto/ #ddlzan #rispetto #diritti #handicap #emarginazione #esclusione #società #informazione #trend #lgbtqia #gender #cloebianco #malgioglio #luxuria #matano #massmedia #genderfluid #pride #società #sociale #zan #politichesociali https://www.instagram.com/p/CfJYU7GsKA8/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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