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#esplorazione urbana
divulgatoriseriali · 7 days
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Urbex: Alla Scoperta dei Luoghi Abbandonati e della Bellezza Decadente delle Città
L’urbex, abbreviazione di “esplorazione urbana“, incarna un’esperienza avventurosa e affascinante, invitando gli appassionati a scoprire i recessi nascosti e dimenticati delle città. Attraverso la fotografia, l’arte e la pura curiosità, gli esploratori si immergono in luoghi abbandonati, affascinati dalla loro bellezza decadente, dalla storia silenziosa e dal mistero che li circonda. In questo…
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lamilanomagazine · 4 months
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Modena, capodanno festa per tutti all'aperto con luci e suoni
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Modena, capodanno festa per tutti all'aperto con luci e suoni Modena saluta l'anno "vecchio" ed entra in quello "nuovo" con uno spettacolo unico, in anteprima mondiale, che combina musica e arte elettronica trasformando piazzale Sant'Agostino in un palcoscenico a cielo aperto: nella serata di domenica 31 dicembre, a partire dalle ore 23, dieci laser ad altissima precisione creano forme, oggetti e texture sul telo che copre la facciata dell'ex ospedale Sant'Agostino, unendola idealmente al Palazzo dei Musei e generando una proiezione monumentale di oltre 80 metri. Si intitola "20232024" la performance audiovisiva dell'artista tedesco Robert Henke: un'opera multimediale commissionata da Node Festival in cui ogni nota è al tempo stesso luce e suono e dà vita a un percorso raffinato, immersivo, in dialogo col luogo in cui si svolge e, per questo, unico. Lo spettacolo gratuito, che dura circa un'ora, è promosso dal Comune di Modena e curato da Node col sostegno di Fondazione di Modena e in collaborazione con Ago Modena Fabbriche culturali. A seguire è in programma l'aftershow di Electric Indigo. L'iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa a Palazzo comunale a cui hanno partecipato Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena; Andrea Bortolamasi, assessore alla Cultura; Donatella Pieri, presidente di Fondazione Ago - Modena Fabbriche Culturali; Valerio Zanni, consigliere di amministrazione di Fondazione di Modena; Filippo Aldovini, direttore artistico di Node; l'artista Henke. Tra musica laser e proiezioni digitali piazzale Sant'Agostino, con gli edifici che vi si affacciano, non è solo lo spazio in cui si svolge lo spettacolo, bensì diventa parte stessa della scenografia, mostrando la sua vocazione di spazio a uso pubblico atto a ospitare eventi culturali. La scelta di riportare l'evento del 31 dicembre nel piazzale va letta anche in quest'ottica e alla luce degli importanti interventi di rigenerazione urbana che si stanno realizzando nell'area destinata a diventare un unico polo culturale, il principale della città. Piazzale Sant'Agostino costituisce, infatti, il naturale collegamento tra Palazzo dei Musei (sede di Gallerie Estensi, Museo Civico, Archivio Storico) ed ex ospedale Sant'Agostino con Ago e i nuovi spazi espositivi. La piazza è destinata a diventare essa stessa un luogo culturale aperto attraverso un percorso di riqualificazione e pedonalizzazione condiviso da Comune, Ago e Fondazione di Modena, oltre che allargato agli altri soggetti a partire dalle Gallerie Estensi. L'evento di Capodanno fonde i nuovi linguaggi della tecnologia con l'arte e la creatività nell'ambito di Modena città creativa Unesco per le Media arts; come hanno spiegato gli organizzatori, l'opera rappresenta l'ultimo stadio di ricerca nel percorso di esplorazione del laser come strumento di espressione artistica, sfruttando le proprietà del medium e spingendolo oltre le sue potenzialità più estreme. Dalla purezza del bianco assoluto all'oscurità quasi totale, da colori impossibili da ottenere mediante tecnologie video tradizionali a forme e fenomeni cinetici eleganti ed elaborati, tutti in profonda connessione con l'elemento sonoro a realizzare un'esperienza multimediale coinvolgente ed emozionante. Henke, conosciuto anche come Monolake e considerato tra i maggiori innovatori nell'ambito della produzione musicale contemporanea, fin dall'inizio della carriera ha intrecciato sperimentazione sonora e programmazione informatica, il lavoro di artista con quello di ingegnere del suono che costruisce i propri "strumenti". Lo spettacolo di Capodanno costituisce, infatti, la prosecuzione ideale di uno dei suoi show più popolari, "Lumiere", che ha debuttato al Centre Pompidou di Parigi nel 2015 e che ha portato anche in città nel 2016, ospite di Node, al Teatro Storchi. All'area dello spettacolo si accede da largo Moro e da via Emilia centro; all'entrata dello spazio adibito all'esibizione sono previste procedure di sicurezza con controllo a campione. Come previsto da un'ordinanza del sindaco, inoltre, in centro storico è vietata la vendita, cessione e somministrazione per asporto di ogni genere di bevanda in contenitori di vetro o lattine. L'obiettivo è evitare che le persone circolino con recipienti che possono risultare pericolosi ed è il motivo per cui si vieta anche di circolare con cosiddetti offendicula, facendo l'esempio specifico dello spray al peperoncino. La performance in piazzale Sant'Agostino è affiancata da altre proposte culturali in città. Il Teatro Storchi chiude, infatti, l'anno all'insegna della comicità con lo spettacolo "La macchina comica": dalle ore 22 il graffiante Natalino Balasso, l'attrice Marta Cortellazzo Wiel e gli allievi del corso di Alta formazione della Scuola di teatro Gazzerro diventano i protagonisti di una serata speciale di risate. Al Michelangelo, invece, spazio al musical "Footloose" sia domenica 31 dicembre (alle 21.30) sia lunedì 1 gennaio (alle 18): la Compagnia delle Mo.Re. mette in scena un adattamento teatrale dell'omonimo film, accompagnando la rappresentazione con un'orchestra dal vivo. E il primo giorno del 2024 appuntamento anche al Teatro Comunale Pavarotti-Freni: ritorna infatti, dopo l'esordio della scorsa stagione, il concerto di Capodanno eseguito dalla Filarmonica del Teatro Comunale guidata dal suo direttore principale Hirofumi Yoshida (ore 17.30). Approfondimenti online sul sito... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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gonagaiworld · 8 months
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NetEase Games ha annunciato l'RPG open-world di esplorazione urbana Project Mugen per PC, PS5 e smartphone Il gioco sarà presentato alla Gamescom 2023. Info:--> https://www.gonagaiworld.com/annunciato-lrpg-open-world-di-esplorazione-urbana-project-mugen-per-pc-ps5-e-smartphone/?feed_id=393772&_unique_id=64e352c910b9d #Android #iOS #NetEaseGames #PlayStation5 #ProjectMugen
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lucadea · 2 years
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Un caseggiato a Riva Trigoso di Levante
Un caseggiato a Riva Trigoso di Levante
Un caseggiato a Riva Trigoso di Levante. Nel mio girovagare per la mia cittadina mi piace fare un po’ di documentazione fotografica (esplorazione urbana) anche dei luoghi che non sono propriamente turistici e molto fotografati. Come per questo caseggiato di Riva alla fine di via Genova. Edilizia popolare del secolo scorso in un borgo che aveva bisogno di abitazioni per i lavoratori del…
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whiskeygin23 · 5 years
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Meridiana by AntonelloBerardi
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talkurbex · 7 years
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Old songs stay 'til the end Sad songs remind me of friends
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Photo of the Day: Old songs stay 'til the end Sad songs remind me of friends by Fabio Simone Sebastiano Via Flickr: Somewhere in Piemonte, Northern Italy
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a-tarassia · 2 years
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Episodio 9 - Maionchi il sogno e la grande ansia
Era una scena un po’ decadente, più che altro perché si svolgeva all’interno di un salotto classico, arredato con uno stile del 700 in un palazzo evidentemente appartenuto ad una famiglia nobile, poi magari passato ad una discendenza di mercanti, ma vai a sapere, deve essere sicuramente perché è qualche giorno che mi sono infognata con l’urbex, quei gruppi di esplorazione di archeologia urbana, qui in Lombardia è pieno di edifici abbandonati (mentre al sud sono più quelli incompiuti), che siano capannoni di aziende, case, ville nobiliari, cascine, stanze lasciate così com’erano al momento della morte dell’ultimo erede o al momento della fuga perché a volte quello che si vede quando si varca la soglia sono scenografie di vita quotidiana di tazzine del caffè lasciate ancora calde, di pentole ancora in cottura o coperte appena scostate e quindi ti chiedi se chi le abitava non fosse dovuto scappare da qualcosa ad un tratto e io parlo di questa mia nuova ossessione con tutti quelli che conosco, tipo che ci sono case di design con interni di design, tappeti di design, sculture ancora sui mobili, specchi appesi e abbandonate da anni e nessuno le vuole più e poi ci sono libri, montagne di libri, riviste, fumetti e allora i miei colleghi m mandano i video delle cascine piene di libri di proprietà di accumulatori seriali e quindi mi viene ancora di più la fregola di visitarle, ma io ho paura, io ho paura di tutto, credo nei fantasmi, credo nel paranormale, credo nell’ipocrisia, negli arcobaleni e le pentole d’oro e credo nella nebbia a fine novembre e nelle onde del mare e nel mostro sotto al letto e che i gatti vedano i morti, quindi l’urbex è per forza una di quelle cose che devo fare in compagnia mano nella mano con una persona sicura che mi dice che sono una cretina i morti non vagano sulla terra. Poi ho scoperto che non è vero che le case vengono lasciate così come appena usate, ma ci sono quelli che le sistemano, gli “arredatori”, apposta per le foto suggestive e ci sono rimasta male, ma se qualcuno ha mai sentito parlare del palazzo d’oro me lo dica pure dove si trova che qui questa gente gli indirizzi se li tiene per se, giustamente sennò gli sciacalli e i vandali e i barboni. In quel salotto dall’aria decadente era pieno di anziani, gente vecchia piena di piercing e tatuaggi su pelli cadenti e si lamentavano della difficoltà di utilizzare questi nuovi aggeggi tecnologici. Sicuramente la scena stava svolgendo tra trenta, cinquant’anni perché i vecchi eravamo noi, i nostri tatuaggi, i nostri piercing ancora al loro posto e la nostra pelle più flaccida e noi e i nuovi problemi con il progresso ormai inarrestabile, in questo momento siamo ai livelli di Ironman, niente schermi, niente tasti, ma comandi sospesi che chiaramente quei vecchi non capivano ed erano soli, senza figli che spiegassero il funzionamento, sconsolata una di loro prende un pacco di biscotti, gallette ricoperte di cioccolato, stantie, vecchie come i vecchi le offre con parsimonia che sono le ultime e da quando non esiste più il cibo è scomparsa anche la sensazione e la soddisfazione del masticare, sono le ultime, mangiatene poche, ma uno dei vecchi si lamenta che son muffe e quindi sarebbe anche ora di buttarle via ste gallette che facevano schifo prima figurarsi adesso. Si apre una grande porta e compare Mara Maionchi con in mano una cofana di rigatoni al ragù, che son pure quelli un bene che scarseggia e quindi ogni giorno si sorteggia il trio che potrà mangiare un pasto vintage, un sorteggio random per una cena alla cieca dice Mara, random perché si sorteggia, cieca perché i rigatoni si mangiano dopo essersi cavati gli occhi. Ebbene su questa scena mi sono svegliata e poi sto sogno l’ho raccontato al telefono a Fabio che alla comparsa di Mara Maionchi s’è strozzato, ma gli sta persin bene, che è la seconda volta che gli telefono e per strada passo davanti ad un cadavere di animale proprio mentre parliamo, è un segno mi dico, quanta probabilità c’è, è che poi a me ste cose fanno senso e mi manca il fiato, la prima volta che è successo ho visto un gatto che pareva dormisse e quando mi sono accorta fosse morto mi è mancato il respiro e mi si è fermato il cuore la stessa cosa poi è successa di sera che avevo bevuto e stavamo tutti un poco offuscati e Davide più di tutti tanto che ha saltato il bancone del bar con un volo ad unica gittata senza poggiare il culo e io senza fiato e col cuore a mille non so manco se l’ho visto davvero, ma shock. Davide è bellissimo e in quel gesto era un angelo e io in paradiso. Sto vedendo Please like me, è bella, è poetica, è cruda un poco surreale, ma la tematica è fragile e forte e ieri mi è successo di piangere in una scena con Hannah Gadsby che interpreta (interpreta?) una ragazza che soffre di depressione e raccontava che le vengono gli attacchi di panico nei supermercati perché non sa mai quale tonno scegliere, la scelta è troppa e i tonni sono ognuno diverso e boh e quindi piange davanti alla corsia del tonno e io pure. Quando avevo 19 anni un mio ex è dovuto venire a raccattarmi all’auchan perché non trovavo i pomodori secchi e mi si annebbiava la vista anche per la carta igienica e piangevo, mi mettevo a piangere pietrificata nelle corsie perché era difficile. Sono stata con un ragazzo che mi faceva fare la spesa da sola e io ci stavo male, malissimo, io trovo una difficoltà atroce dover scegliere tra i reparti in mezzo a tutte quelle cose uguali e assurde e vado con la lista e comunque torno sempre con robe inutili e inservibili e raramente vado da sola, anzi Luca ha timore quando mi manda da sola: ce la fai? Ti va? Vuoi che venga, prendi solo el cose che ti ho scritto, mi raccomando, non perderti. E l’anno scorso io ho avuto il covid a marzo e luca invece a natale e anche tutta la sua famiglia e allora io ho dovuto fare la spesa per tre famiglie (che anche i nonni non uscivano) per natale e capodanno e panico e ansia e sudore e ce l’ho fatta, non sono morta in nessun supermercato l’anno scorso e ancora oggi me la racconto come un’impresa per me assurda e quindi quando ieri la Gadsby parlava del suo problema a me m’è venuto da piangere perché è come se per la prima volta qualcuno mi rivelava una verità solo mia che per tanto tempo non sono riuscita ad accettare e ad affrontare e che ancora sta lì, sepolta tra le miriadi di ansie che mi ritrovo ancora a dover affrontare oltre alle miriadi a cui sono già sopravvissuta e quelle che ancora non conosco.
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samruggeri · 6 years
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divulgatoriseriali · 7 days
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Skateboard: Tra Evoluzione Urbana e Stile di Vita
Lo skateboard è più di uno sport, è una cultura radicata nelle strade urbane. Nato dall’idea di muoversi su quattro ruote, è diventato un simbolo di stile e design. Gli skater non sono solo praticanti sportivi, ma membri di una comunità dalla moda informale e creativa. La cultura si estende dagli skatepark e agli “spot” urbani. La nascita del primo skateboard: quando il surf incontra…
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lamilanomagazine · 4 months
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Bari, riqualificazione waterfront di San Cataldo aggiudicata la gara per l’accordo quadro finalizzato alla realizzazione degli interventi
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Bari, riqualificazione waterfront di San Cataldo aggiudicata la gara per l’accordo quadro finalizzato alla realizzazione degli interventi È stata aggiudicata in favore del raggruppamento temporaneo di imprese DE GRECIS COS.E.MA VERDE S.R.L. - RESTA S.R.L. - IMERA S.R.L. la gara di accordo quadro finalizzata a realizzare gli interventi di riqualificazione che interesseranno l'area del lungomare di San Cataldo. L'accordo quadro prevedeva due progetti distinti da aggiudicare a un unico appaltatore al fine di garantire gestione unitaria e piena autonomia funzionale nello svolgimento dei lavori: il primo relativo al progetto dei lavori di riqualificazione del waterfront San Cataldo, con la realizzazione di spiagge, del giardino del faro e di un'area verde; il secondo afferente ai lavori di riqualificazione del lungomare ovest, con la pedonalizzazione del lungomare Starita nel tratto prospiciente il faro di San Cataldo, inserita in un sistema di spazi pubblici pedonali/ciclopedonali e attrezzati per la sosta, sistemati in parte a verde e accessibili. Il RTI che si è aggiudicato l'appalto ha proposto un ribasso del 22,77% per un importo complessivo di 5.546.468,98 euro. Nelle prossime settimane si procederà con il perfezionamento della progettazione esecutiva secondo le migliorie offerte dall'azienda e l'avvio delle attività di cantiere che avverrà nel mese di febbraio. "La realizzazione del progetto di riqualificazione del waterfront costituisce un banco di prova per l'individuazione di una rinnovata identità del quartiere di San Cataldo, che potrà riconoscersi nel progetto dei nuovi spazi pubblici e nella restituzione di senso e ruolo a questi luoghi significativi per la storia della città - spiega Antonio Decaro -. Le opere che saranno realizzate mirano proprio a riconnettere il tessuto urbano con il mare, passando per un nuovo disegno del lungomare che oggi si compone di uno spazio carrabile sovrastimato rispetto agli usi. La riqualificazione del waterfront si inserisce in un programma ben più ampio che si sviluppa tra la realizzazione del porto turistico, la rifunzionalizzazione dell'Arena della Vittoria, lo sviluppo della Fiera del Levante e del faro di San Cataldo dove sono in corso gli ultimi interventi propedeutici all'apertura del Museo dei fari e della radio. Prende così forma un nuovo tassello del grande mosaico del mare che in questi anni abbiamo tratteggiato sulla costa di Bari provando a valorizzare gli elementi identitari e naturalistici dei singoli ambienti, senza rinunciare però allo sviluppo di nuove vocazioni e possibili usi dello spazio pubblico". Le opere di riqualificazione urbana del waterfront di San Cataldo intendono rispondere a una strategia di ricucitura urbana-sociale, oltre che recepire quanto emerso dalle consultazioni partecipate con i residenti del quartiere attraverso le passeggiate di esplorazione urbana e gli incontri pubblici: l'obiettivo è realizzare spazi di incontro con la finalità di ricostruire un rapporto di contiguità fisica tra i cittadini e il mare, accessibili e attrezzati con verde, campi da gioco, percorsi pedonali e ciclabili, spiagge, aree sosta, belvedere, servizi ricettivi e con elementi di arte urbana. Con la riqualificazione complessiva dell'area l'amministrazione comunale intende valorizzare quella parte della città, sviluppando le potenzialità ambientali e paesaggistiche dell'affaccio sul mare e trasformando una condizione di marginalità del sito e del quartiere in una nuova centralità fondata sull'accessibilità e sulla funzionalità dello spazio pubblico per cittadini e turisti. Grande attenzione sarà posta al tema della sostenibilità ambientale per quanto riguarda gli impianti di pubblica illuminazione (a led in modo da ridurre i consumi energetici) e la progettazione idraulica dello smaltimento delle acque meteoriche (attraverso la permeabilità diretta del suolo a verde e dei percorsi pedonali e l'immissione in rete delle acque bianche nelle aree impermeabili). I temi progettuali fisici, da realizzarsi con stralci funzionali, riguardano: - l'attuazione degli standard di PRG relativi a servizi alla residenza; - il primo impianto di un'ampia dotazione a verde pubblico di quartiere; - la realizzazione di punti di servizio e ristoro nei nuovi spazi pubblici; - il recupero della permeabilità delle aree da destinare a verde pubblico; - il superamento delle attuali barriere architettoniche fra aree pubbliche contigue; - la protezione a mare delle spiagge, del Lungomare Starita, dei punti di ristoro esistenti; - la creazione di una passeggiata a mare panoramica intorno ai punti ristoro privati; - la valorizzazione della forma del faro, come uno "gnomone di una meridiana solare"; - l'attrezzatura e l'arredo della percorrenza pedonale e ciclabile, quest'ultima in coerenza con lo strumento strategico metropolitano del Biciplan che nello specifico del contesto collegherà Porto - San Cataldo - Fiera del Levante - San Francesco - San Girolamo; - la rivisitazione progettuale delle aree del lungomare Starita intese come luoghi di sosta, di incontro e di eventi culturali a servizio dei cittadini e dei turisti. Nel dettaglio i due interventi progettuali previsti: Riqualificazione del waterfront e creazione di spiagge In particolare il progetto riguarda la realizzazione di: · il primo impianto di un'ampia dotazione a verde pubblico attrezzato di quartiere · la realizzazione di aree per attività sportive e ludico-ricreative · la realizzazione di punti di servizio e ristoro · il recupero della permeabilità delle aree da destinare a verde pubblico · il superamento delle attuali barriere architettoniche fra aree pubbliche contigue · la creazione di una passeggiata a mare panoramica · la valorizzazione della forma del faro · la realizzazione di una nuova piazza del faro e di un'arena all'aperto. Riqualificazione del lungomare ovest con pedonalizzazione del lungomare Starita sotto il faro di San Cataldo L'area interessata corrisponde allo spazio pubblico connesso al "giardino del faro" e a quelli circostanti. La delimitazione della zona pedonale sarà realizzata con dissuasori in pietra e di tipo pilomat pneumatici che apriranno un nuovo contesto urbano, la cui pavimentazione di progetto è stata riconfigurata con pendenze e rialzi tesi a creare uno spazio unitario. Lungo il percorso dello spazio pedonale sono previste panchine in massello in pietra a forma di barche, portabiciclette e cestini portarifiuti. L'affaccio sul mare è connotato dalla sequenza di un sistema di panche in legno e ferro e dal sistema dei lampioni pubblici di tipo storico. Saranno, inoltre, piantumate delle palme di tipo Washingtonia filifera, protette alla base da una griglia su disegno in lamiera di ferro e da un cordone in pietra. Le aiuole fungeranno anche da trincee di dispersione delle acque meteoriche e saranno "inglobate" da un marciapiede rialzato, pavimentato in pietra calcarea spuntata.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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doppelgaengerstuff · 7 years
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The final part of our exploration to Poveglia Island is up!
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gazzaladra · 6 years
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Sturm und drang
Qui è successo qualcosa di forte, devastante. Qui qualcosa ha distrutto tutto, all’improvviso, come un incantesimo scagliato da un mago impazzito. Per questo motivo, aggirandomi qui, fra mura crollate e statuette spaesate, ho pensato a Dorothy quando ritorna alla città di Smeraldo e la trova stravolta.
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  fotogramma tratto dal film “Nel fantastico mondo di Oz” del 1985
Forse, come succede nel…
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onirotarologia · 3 years
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Tarocchi ed esplorazione urbana: l'Imperatore degli Arcani Maggiori
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talkurbex · 7 years
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/ne·glèt·to/
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Photo of the Day: /ne·glèt·to/ by Fabio Simone Sebastiano Via Flickr: Somewhere in Piemonte, Northern Italy
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gabrieleguida17 · 4 years
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Un angolo di Napoli che ho incontrato durante una mia esplorazione urbana. Un petit morceau de Napoli en Italie. Je le ai trouvé pendant une exploration de ma ville #urbanexplorer #urbanview #ville #mer #paesaggiurbani #paesaggidimenticati #pictureoftheday #picoftheday😎 https://www.instagram.com/p/CCJsVjmpGtZ/?igshid=1jpiz27k6yr70
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