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#filosofia di vita
danielfaw · 7 months
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"Sfiorando la felicità con la punta delle dita..." D.Faw 🍃
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illsadboy · 7 months
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Stiamo tutti tentando di farcela, in una maniera o nell’altra, tentando di trovare l’amore, tentando di trovare il sesso, tentando di trovare un po’ di pace e un po’ di senso prima di gettare la spugna.
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mcs-mancini · 1 year
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L’unico modo per essere quello che tutti vogliono essere, è fare quello che nessuno vuole fare.
@mcs-mancini
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Oggi vi parlerò di una antica filosofia di vita, molto saggia e di difficile messa in pratica. Solo con gli anni e l'esperienza, le menti più elevate riusciranno a convertirsi a tali insegnamenti denominati già anticamente "filosofia di vita degli sti cazzi". In pratica tutto si riassume in pochi, semplici e fondamentali punti salienti: dovremmo vivere senza accanirci verso cose, persone e situazioni, anzi dovremmo vivere accettando e lasciando andare tutto ciò che si ribella e non scorre verso di noi. Perché tanto le cose che devono accadere accadono, le persone vanno dove vogliono andare e stanno dove vogliono stare, e se una cosa non è reciproca, non c'è sforzo o forzatura che tenga.
Seguitemi per altri consigli...
-laragazzadagliocchitristi
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orchideesauvage · 2 years
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Continuo a pensare alla morte.
Mi fa paura per gli altri, per chi mi sta vicino. Ho paura di perdere le poche persone che amo.
Ne ho paura per me, di morire prima di aver fatto “qualcosa” (cosa? Boh)
Allo stesso tempo però la vedo come una piccola ancora di salvezza, pensare che comunque nulla ha valore perché tanto prima o dopo morirò. Mi fa pure passare la voglia di farlo io stessa, tanto accadrà, che io mi metta in mezzo o no.
È inquietante/patetico o solo strano che il mio pensiero felice sia la mia futura morte?
Io so solo che oggi è l’unica cosa che mi impedisce di frantumarmi in 1 milione di pezzi.
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La vita è una scopata e noi dobbiamo uscirne soddisfatti.
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ventiquattro3 · 1 year
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Pain, Uncertainty and Constant Work
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"Nell'affrontare una nuova situazione bisogna lasciare aperta la porta sull'ignoto, ammettere che c'è sempre la possibilità di non sapere esattamente come stanno le cose e come andranno."
-R. P. Feynman
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gregor-samsung · 10 months
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“ Per fare dell’ironia bisogna avere una certa padronanza del linguaggio, o del gesto. Diciamo pure del linguaggio in senso lato. E quindi la cultura è essenziale. Una cultura ristretta fa sì che le regole del gioco, qualunque sia il gioco, vengano intese in un modo così rigido da cancellare ogni aspetto coraggiosamente innovativo. In ambito scolastico, per esempio, può essere significativo, mentre un professore fa lezione, che uno degli allievi si alzi per dichiarare: «Però, io la penserei diversamente». Ecco, il pensare diversamente può essere conseguito in modo ironico, e guai se la scuola non è più la zona dove l’ironia ha questo diritto di cittadinanza. E non è comunque bene che l’ironia venga riutilizzata da coloro che rimangono delusi della rigidità delle istituzioni? Allora, il legame con la cultura è essenziale: l’ironia su cosa gioca? Sul fatto che una parola, che noi solitamente impieghiamo in una certa accezione standard, venga usata in una accezione un po’ diversa. E questa è una cosa divertente, o no? «Oggi il tempo è perverso» uno dice. Oddio, che visione pessimistica! «Veramente, io mi stavo riferendo al tempo atmosferico.» La padronanza del linguaggio e dei significati è ineliminabile. È cruciale per tutte le situazioni in cui rigidità vuol dire morte dell’istituzione di cui ci stiamo occupando. La rigidità nella scuola, per esempio, è letale; la rigidità nella ricerca scientifica alla fine uccide la ricerca stessa; la rigidità in campo artistico vuol dire solo stanchezza e noia. Possibile che Antoni Gaudí o Pablo Picasso non fossero ironici? E poi ci sono i grandi umoristi. Qui sarebbe adeguato indicare qualche grande ironista che è stato al tempo stesso un maestro. Un candidato ce l’avrei: Achille Campanile. E poi si può essere ironici perfino in una situazione drammatica, in letteratura o nelle arti. Pensiamo al teatro di Shakespeare. È un sommo artista che in mezzo ai più torbidi massacri spinge Amleto a pronunciare una miriade di battute ironiche. “
Giulio Giorello, La danza della parola. L'ironia come arma civile, Mondadori (collana Orizzonti), 2019¹. [Libro elettronico]
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mintcigarettes · 1 year
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Platone diceva:
“Scegli come partner qualcuno migliore di te. Non hai bisogno di qualcuno che ti ami così come sei.
Hai bisogno di qualcuno che ti aiuti a crescere giorno dopo giorno.
Il vero amore è ammirazione, quindi il partner che scegli dovrebbe avere quelle qualità che ti mancano.
Se voi due vi impegnate ad aiutarvi a vicenda a crescere, prenderete i periodi burrascosi di qualsiasi relazione come opportunità di crescita reciproca sarà tutto più semplice e duraturo.
Ecco perché la persona giusta per te non è solo quella che ti accetta, ma quella che ti fa sviluppare il tuo massimo potenziale in questa vita.
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edward-elric-2 · 1 year
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Papillon: "Henri Charriere"
Gli essere che sono privi dell'ipocrisia delle persone civili, reagiscono naturalmente, al momento che percepiscono le cose. È nell'immediato che sono contenti o scontenti, allegri o tristi, interessati o indifferenti.
Notevole è la superiorità di indios puri come questi guajiros. Ci superano in tutto perché, se adottano qualcuno, tutto ciò che essi hanno e suo e, a loro volta, quando da questa persona ricevo la più piccola attenzione sono commossi profondamente, nel loro essere ipersensibile.
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danielfaw · 11 months
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"Crediamo di non farcela da soli ma è proprio quando siamo soli che risuciamo a farcela..." D.Faw 🍃
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illsadboy · 10 months
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Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così il trauma è bello che superato. Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno. Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio. Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono. Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro. Lavori quarant’anni finché non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa. Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare. Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finché non sei bebè. Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene. Gli ultimi nove mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni. E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo.
~Woody Allen~
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mcs-mancini · 2 years
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So come funziona il mondo, lo so. Sono ancora nudo, ancora sconvolto. Ma stavolta non voglio che ci sia qualcosa a prendere il sopravvento. Voglio, con tutto me stesso essere. Senza sbroccare perché un dettaglio mi ricorda il passato. Ho troppo da fare. Troppo da vivere.
@mcs-mancini
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princessofmistake · 1 year
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…la vita è una pioggia, che anche se sotto l’ombrello si sta asciutti e protetti, i momenti migliori saranno sempre quelli in cui te ne freghi, chiudi l’ombrello e ti metti a correre. I momenti in cui ti lasci bagnare. I momenti in cui ti lasci vivere.
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costancen · 11 months
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A volte provo ribrezzo per questa realtà rapida e superficiale.
Qualcuno ricorda quella canzone che iniziava così: "Tell me something, girl, are you happy in this modern world"?
Ecco, la mia risposta è: NO.
Non sono contenta delle mete che ci vengono imposte dalla società. Non sono contenta dell'assenza di lavoro per i giovani; degli orari che non consentono di avere una vita privata, del tempo per sé, libero, da trascorrere con i propri cari. Siamo sottoposti a un costante stress psico-fisico! Non è possibile passare l'intera vita inseguendo mete effimere; sì, effimere! Il tempo di raggiungerle e subito occorre passare alla meta successiva.
Il filosofo contemporaneo Galimberti sostiene che i giovani sono sempre di più oggetto di nichilismo sociale e lavorativo; non riescono a trovare la loro strada perché all'età di 30 anni, troppo spesso, si trovano ancora imbrigliati in percorsi di formazione talvolta sterili. Carichi di nozionismo e poca pratica.
Non siamo solo menti, ma anche corpi! Necessitiamo di empirismo per comprendere ciò che ci piace e ciò che non ci piace. Il tempo è denaro e gli anni migliori, nella società postmoderna he abbiamo tanto desiderato, rischiamo di perderli cercando il nostro posto, invece di crearne uno per le generazioni che verranno.
Porte sbarrate e menti imbrigliate. I corpi non passano, ma i soldi sì! Siamo sempre lì a pagare corsi, università, master, libri e dispense, ma i nostri corpi rimangono sempre fermi!
Manca la vita.
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