HOT ROD / RODIMUS PRIME: speciale lista di tutti i giocattoli e personaggi.
Benvenuti ad uno speciale, erede delle schede gli Heroes of Cybertron del forum storico di Autorobot.it, dove illustrerò le varie apparizioni dei modellini di taluni personaggi con un po’ d’infarinatura sulle serie da cui sono tratte, iniziando dal Prescelto per antonomasia dell’universo dei Transformers.
Esordito come protagonista del film d'animazione del 1986, l'Autobot HOT ROD si presenta come un "giovane" dalla testa calda, ma presto il destino della razza Cybertroniana dipenderà da lui, scoprendosi l'Eletto dalla Matrice, con la quale diventerà RODIMUS PRIME e sconfiggerà la minaccia del Divoratore di Mondi, Unicron.
Nonostante riesca a contenere la minaccia dei Decepticon di Galvatron, così come quella dei malvagi Quintesson, guidando gli Autobot non più come un esercito ma come degli ambasciatori di pace per le varie razze alieni della galassia, Rodimus sente sempre di dover provare di essere degno del suo predecessore defunto, fino a rinunciare alla sua responsabilità di Prime, prima solo per capriccio, poi per restituire la Matrice al redivivo Optimus Prime.
1986
Nel 1986 sono presenti entrambi i giocattoli sia di HOT ROD, presentato come normale veicolo Autobot, che RODIMUS PRIME, che eredità il look di camion di Optimus Prime, con il rimorchio che diventa una postazione di battaglia.
- G1 HOT ROD [ Folgore]
- G1 RODIMUS PRIME [ Captain ]
1987
L’anno succesivo, Hot Rod ritorna insieme ai suo colleghi Kup e Blurr come TARGETMASTER, con lo stesso stampo ma con appunto le armi diverse, qui impersonata dal Nebulano Firebolt, apparendo così nella quarta, breve ed ultima stagione dei cartoni animati made in Usa, Rebirth.
- G1 HOT ROD & Firebolt ( Targetmaster )
1991
In Giappone i Transformers continuarono ad uscire in maniera diversa sia come cartoni animati che come giocattoli, e la linea Return of Convoy, come suggerisce il nome, presenta un rinato Optimus Prime / Convoy, Star Convoy, il cui modellino è accompagnato da un Hot Rod versione MICROMASTER, una delle gimmick in voga in quegli ultimi anni del marchio.
- G1 Star Convoy & HOT RODIMUS ( Micromaster )
2002
La nuova serie Armada presenta fra le fila Autobot un epigono di Hot Rod, HOT SHOT, colorato però di giallo, che nella versione giapponese si chiama direttamente Hot Rod. Viste le somiglianze anche caratteriali, Hasbro non mancherà di riproporre lo stampo in una versione repaint che omaggia la livrea del Folgore G1.
* Armada HOT SHOT ( SuperCon - Hot Rod Legends of the Microns )
Nella terza parte della cosiddetta Trilogia di Unicron iniziata con Armada, Cybertron, sempre Hot Shot si presenta con un look che ancora una volta omaggia l’Hot Rod G1, ma colorato di blu, e successivamente, manco a dirlo, salta fuori un repaint di questo color rosso a nome però di un altro personaggio, EXILLION.
* Cybertron EXILLION -> Universe 2.0 2008
2004
Non contenti dell’omaggio al solo Hot Rod con Hot Shot, Energon, la seconda parte della succitata trilogia giapponese, vede anche un omaggio al solo RODIMUS, rappresentato come un comandante Autobot che ritorna a dare man forte all’esercito di Optimus Prime.
* Energon RODIMUS ( Deluxe )
2006
Con l’esordio della linea Classic, immancabile è la presenza di una versione moderna del buon vecchio Hot Rod.
- Classic HOT ROD ( Deluxe )
2007
La linea Titanium presenta invece un Rodimus Prime come tanti lo immaginavano nei cartoni originali, ovvero con il robot ricavato dal camion intero, rimorchio compreso.
- Titanium RODIMUS PRIME
Nello stesso invece, Alternator propone un Rodimus che sarebbe più un Hot Rod, ricavato dallo stampo del Mirage della stessa linea.
- Alternator RODIMUS ( stampo Mirage )
2008
L’eclettica linea Universe, erede della Classic, propone anche una versione mignon Legends sempre del personaggio Hot Rod, battezzandolo sempre Rodimus per un evidente problema di mancanza di copyright del nome più consono.
- Universe (2.0) RODIMUS ( Legends ) -> Dotm 2011
2010
Nell’universo di Animated, dove è il titolo di Magnus a comandare ed i Prime sono dei sottoufficiali o comandanti di vascelli, insieme ai vari Optimus e Sentinel immancabile fa la sua comparsa anche un RODIMUS PRIME, ma al solito con la modalità alla H.R. di auto sportiva.
* Animated RODIMUS MINOR ( Deluxe )
Nel mentre, il nostro viene omaggiato come personaggio nel video gioco di War for Cybertron, ma senza però venir traslato in giocattolo nella neonata linea Generations,come invece alcuni altri robot lì apparsi.
* WfC RODIMUS ( video game )
2011
Fra i primi Masterpiece del cosiddetto nuovo corso, quello dedicato a Hot Rod e Rodimus è certamente già il più ambizioso, dato che vede l’effettiva evoluzione dal primo al secondo nello stesso modello, sia i robot che le modalità veicolari, anche se il risultato finale non è purtroppo così soddisfacente per via di problemi a livello strutturale...
- Masterpiece 09 RODIMUS CONVOY
2016
... cosa poi in parte riparata con l’uscita di un nuovo MP dedicato al solo Hot Rod, più in scala col resto dei colleghi, e seguito nel 2018 da una sua versione Targetmaster.
- Masterpiece 28 HOT RODIMUS
2014
Ma facciamo un passo indietro e torniamo alle linee di giocattoli più comuni, o quasi, dato che un nuovo Folgore esce per la linea Giapponese Cloud, ed ha la particolarità di essere però solo un repaint dello Springer uscito per Generations Thrillin’30.
- Cloud HOT RODIMUS ( GenT30 Springer repaint )
2015
Ma il nostro testa calda è sempre presente anche nelle linee da supermercato, iniziando in sordina prima come Legend - Scout di Combiner Wars...
- Combiner Wars RODIMUS ( Legend - Scout )
2016
... per poi arrivare in grande stile come novello Headmaster in Titans Return, con il partner Firebolt / Firedrive passato da pistola a testa.
- Titans Return HOT ROD & FIREDRIVE ( Deluxe )
O anche no, dato che per il Giappone i TR escono perlopiù sia come HM che come Targetmaster, per completezza.
- Legends Targetmaster Hot Rodimus ( Deluxe )
Infine, gli avanza di comparire pure solo come testa per il pack di Chaos on Velocitron.
- Titans Return RODIMUS PRIME ( Titan Master - Chaos on Velocitron pack )
2018
Il concetto alla base dei Leader della linea di Power of the Prime è ispirato direttamente al potenziamento da Hot Rod a Rodimus Prime, quindi chi meglio di lui per incarnare questa gimmick negli Evolution Leader, con il rimorchio che diventa ora power up / armatura per il passaggio da Folgore a Captain!
- Power of the Prime RODIMUS PRIME ( Leader Evolution )
2017
Intanto, un Hot Rod appare finalmente anche nei film dal vivo del marchio, ovvero il quinto, THE LAST KNIGHT, ma a guardare quanto sia distante dall’originale, forse era meglio che non appariva affatto, e non tanto per la modalità alternativa, ma più per il suo ridicolo accento francese... ^^’’
* The Last Knight HOT ROD ( Deluxe )
2019
Il personaggio appare poi nella filologica linea Movie Studio Series prima nella sua versione di auto blindata del flashback durante la Seconda Guerra Mondiale ...
* Studio Series 50 “The Last Knight” HOT ROD WW II ( Deluxe )
2022
... ma infine anche nella sua versione normale, dato che il giocattolo originale era comunque un remold del Lockdown di Age of Extinction.
* Studio Series 93 “The Last Knight “ HOT ROD ( Deluxe )
2019
Ma ancora, il semplice Hot Rod è anche fra i protagonisti della nuova serie a cartoni CYBERVERSE, sopratutto nella terza stagione dove guida la ribellione dei Cybertroniani soggiogati dai Quintesson. Nonostante la linea presenti giocattoli per bimbi piccini, verso la fine vengono proposti anche delle versioni “abbastanza” Deluxe di alcuni personaggi, H.R. compreso.
* Cyberverse HOT ROD ( Deluxe )
2020
Tornando agli Studio Series, in occasione del 35ennale del film del 1986, propone non più personaggi apparsi nei film dal vivo, ma anche quelli più classici G1 apparsi appunto nel lungometraggio originale d’animazione, con il semplice suffisso 86, ed ovviamente il nostro Hot Rod è il fiore all’occhiello, promosso addirittura ad una strabordante classe Voyager, per l’occasione.
- Studio Series 86 HOT ROD ( Voyager )
2022
Riproposto anche l’anno successivo, questo stampo di Folgore riapparirà in seguito anche per l’esclusiva sotto linea Velocitron Speedia 500 di Walmart, con unico cambiamento la colorazione più fedele al giocattolo del 1986.
- Legacy Velocitron Speedia 500 Collection HOT ROD ( Voyager )
2021
Ma i festeggiamenti per il 35ennale di Transformers The Movie 1986 strabordano dalla Studio Series e invadono la contemporanea War for Cybertron KINGDOM, che vede quindi presentare nella classe Commander un Rodimus Prime degno contraltare del H.R. SS 86, con un robot Voyager possente ed un appagante rimorchio / stazione di battaglia che riabilita il concept dell’originale G1.
- WfC Kingdom RODIMUS PRIME ( Commander )
2022
Infine, citavamo prima l’odierna linea Legacy, nuova linea Generations, che prosegue dopo Kingdom nel presentare personaggi storici in versioni piccina come furono Legends ed affini tempo addietro, e quindi ecco anche HOT ROD presenziare nella classe Core, sia in coda alla terza parte della trilogia WfC che appunto ad inizio della linea di quest’anno.
- Legacy HOT ROD ( Core )
Infine, dopo questa lunga carrellata e sopratutto l’abbuffata del personaggio negli ultimi anni, c’è da chiedersi cosa porterà il futuro su questo personaggio... magari apparirà anche lui nella nuova serie EARTHSPARK, o forse ci sarà un periodo di calma dopo la sua recente sovraesposizione, ma di sicuro ne sentiremo di nuovo parlare, vista la sua importanza, assurto sin dalla sua nascita fra i Transformers più iconici di sempre.
fonte: https://tfwiki.net
5 notes
·
View notes
Sculture di quasicristallo modellato dalla forza dei fulmini
Folgorite e quasicristalli, la nuova rarissima specie chimica. La folgorite, come suggerisce il nome stesso, è un ammasso vetroso generato da una folgore. È un fenomeno incredibilmente affascinante che modella delle vere e proprie sculture similari a dei fulmini.
Non a caso, è chiamata anche fulmine pietrificato. Già di per sé, la formazione della folgorite è un evento sporadico, ma negli scavi eseguiti nelle Nebraska Sandhills, negli Stati Uniti, è stato recuperato un campione di composizione anomala, ancora più singolare della folgorite “comune”. Il suo ritrovamento ha portato alla luce uno dei materiali più rari al mondo.
Cos’è e come si forma la folgorite
La formazione della folgorite avviene grazie all’elevatissima temperatura sviluppata dai fulmini (circa 30000°C), che permette di fondere il quarzo (SiO2) presente nella sabbia. La scarica elettrica altera lo stato molecolare del minerale colpito, fornendo una massa vetrosa con un assetto differente. Tale massa è classificata come Lechatelierite, un mineraloide. Essendo un mineraloide, la sua struttura non è ordinata come quella di un solido cristallino. È amorfo, molecole e atomi sono distribuiti in modo disordinato.
La sua lunghezza va da qualche centimetro a diversi metri, è tubolare ed è cava all’interno. Il fulmine compie il percorso a minor resistenza elettrica, fornendo la tipica struttura a folgore. Il colore, solitamente grigiastro, è dovuto alle impurità presenti nella sabbia.
La folgorite si forma maggiormente nei deserti e nelle dune costiere, a causa della bassa coesione della silice presente in questi terreni. Avendo una bassa coesione, ha anche una scarsa capacità di resistere alla rottura, favorendo la penetrazione dei fulmini nel sottosuolo.
Folgorite
Scavi delle Nebraska Sandhills
Un gruppo di ricerca dell’Università di Princeton, guidato dal geologo Luca Bindi, docente di mineralogia e cristallografia presso l’Università di Firenze, nel 2008 entra in possesso di un frammento estremamente singolare di folgorite. Viene ritrovato durante gli scavi nelle Nebraska Sandhills, negli Stati Uniti. La sua genesi, non essendo stata osservata da nessuno, è incerta. Si pensa che possa essere dovuta ad un fulmine o alla scarica di una linea elettrica. Il frammento è di 2 metri e 8 centimetri e si è formato ad una temperatura di 1700°C circa. Tale frammento è così speciale perché nasconde al suo interno un quasicristallo estremamente raro.
Luca Bindi
Il nuovo quasicristallo
A differenza dei solidi cristallini, che presentano una struttura ordinata e ripetitiva, i quasi cristalli dimostrano un certo ordine, ma senza nessun tipo di ripetizione. Questo pattern così raro è dovuto alla loro particolare simmetria. Vengono scoperti nel 1984 da Dan Shechtman, vincitore del Premio Nobel per la chimica nel 2011. Le ricerche vengono proseguite da Luca Bindi. «Quindici anni fa fui io a scoprire che tale materiale esisteva anche in natura, grazie all’individuazione del quasicristallo in un campione di meteorite conservato nel Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze. Dopo quello, abbiamo scoperto altri quasicristalli di natura extraterrestre e il primo di natura antropica, formatosi nel processo di detonazione del primo test nucleare condotto dagli Usa nel 1945: tutti prodotti in condizioni di pressioni e temperature estreme in nano-secondi».
Modello atomico di un quasi cristallo
Pressioni e temperature, raggiungibili con una scarica elettrica. La genesi del quasicristallo ritrovato negli scavi effettuati negli Stati Uniti è infatti similare. La sua formula molecolare è Mn72,3Si15,6Cr9,7Al1,8Ni0,6 e ha un’insolita simmetria a 12 (rispetto alla maggior parte dei quasicristalli che hanno una simmetria a 5).
La sua composizione, per essere originato da una folgore, è anomala. Oltre alla silice sono presenti tracce di metalli. Luca Bindi e il suo gruppo, riconducono questa anomalia alla presenza di una linea elettrica nelle vicinanze, che può aver partecipato al processo. In particolare, i metalli derivanti dalla linea elettrica sono il manganese, il cromo, l’alluminio e il nichel.
La scoperta di questa specie così rara, è un prezioso traguardo per la ricerca inerente ai quasicristalli, parte integrante dei processi industriali per la produzione di utensili di tutti i giorni.
Read the full article
0 notes