#gennaro savastano | Explore Tumblr Posts and Blogs

der-papero · 5 months

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Questo è uno di quei post dove per raccontare un episodio devo fare tutto un giro assurdo, quindi adesso mi armo di santa pazienza, ma siete dispensati dal fare altrettanto e passare oltre. Non è un post politico, anche se può sembrare tale, non faccio più politica sui social da anni ormai, sono in una fase della vita dove mi interessa parlare con le persone, non schierarmi in una curva, pur non togliendo nessun valore al dibattito (e anche allo scontro, purché civile) politico.

L'episodio in sé è una festa di compleanno del 28 ottobre, davanti a me c'è un mio amico russo, Yuriy. Siamo a tavola, si parla di tante cose, sta per arrivare Halloween, e si scherza su usi e costumi tra Italia e Russia, e io tiro fuori quella gag stranota di Vincenzo De Luca che, sul suo canale, al grido di ALLAUIN in pieno Covid, minaccia chiusure, segregazioni, pattugliamenti armati e coprifuoco mai visti.

Congelate un attimo questo istante, perché devo parlarvi di due cose, della mia gente, i campani, e della storia della presidenza della Regione Campania.

Premetto che ho viaggiato e lavorato in talmente di quei posti da poter dire che Gennaro Savastano aveva ragione quando diceva 'a merd sta a tutt part, ten sul culor divers, quindi non cado più nei tranelli dipinti da quegli imbecilli che liquidano malamente realtà lontane nascondendo la propria sotto al tappeto, dato che il dito è sempre stato più facile da guardare rispetto alla luna, ma è un fatto che il tessuto sociale della mia terra è costruito nel quotidiano di espedienti e micromeccanismi sul bordo della legalità che fanno "sistema", nella maggioranza dei casi a danno della collettività, a volte gestibile, a volte distruttivo. Avevo già scritto tanto tempo fa qui una famosa battuta di Riccardo Pazzaglia,

Eeeehh galera ... galera ... Professo’, voi mi state trattando come se avessi commesso chissà quale delitto. E invece, in questa casa, non ci sono delitti da scoprire o, se ci sono, sono delitti di ordinaria amministrazione, piccoli sotterfugi, piccole invenzioni per sopravvivere. Quanto a voi, Dott. Cazzaniga, voi siete milanese: certe cose non le potete capire. Voi dovete sapere che, a Napoli, siamo tutti assassini ... nous sommes tous des assassins, come diceva Jean Gabin. Però con questa differenza: che da noi ci sono delinquenti colpevoli e delinquenti innocenti. Se voi, in questo palazzo, entrate in tutte le case, voi troverete almeno un delinquente innocente.

e questo pensiero, che trovo stupendo e che rispecchia fedelmente la quotidianità della mia terra, ha un grandissimo limite, ovvero che funziona con persone come la figura impersonata da Pazzaglia (un artista che, squattrinato e in un perenne stato di necessità, vendeva dei falsi d'autore, spacciandoli per originali, tuttavia con delle storie di vita familiare inventate al momento e con tanto di rappresentazione teatrale), persone che hanno una coscienza sociale solida e un rispetto profondo per la propria comunità (i delinquenti innocenti), ma quando questo pensiero lo trasferite nella testa di coloro ai quali queste cose mancano (i delinquenti colpevoli), allora quel pensiero sarà la giustificazione perfetta dei propri atti per, nella migliore delle ipotesi, un balordo coglione, o nella peggiore, ovvero il disperato che non ha nulla da perdere, per un potenziale soldato della camorra. E questo è uno dei grandi punti dolenti della mia terra, non è, e lo ribadisco, l'origine dei mali, ma ne è uno dei vettori.

Passiamo adesso ai Presidenti di Regione. Non posso tornare indietro fino a Garibaldi, ma posso parlarvi di coloro dei quali ho una memoria politica più o meno valida, ovvero da Rastrelli in poi.

Rastrelli, 1995, beh, che dire, il classico governo FI/MSI (pardon, AN) degli amici che quando non c'era più da magnare rovesciarono il tavolo, dando l'opportunità ad un mastelliano (Losco, 1999) per un anno di mantenere lo status quo. 5 anni dove non è successo praticamente un cazzo.

Nel 2000 arriva Bassolino, DS (ex-ex-PD, per i più giovani). Sulla carta, l'uomo giusto. E' stato un ottimo sindaco di Napoli, nulla da dire, e sarebbe andato alla grande anche come Presidente della Regione, però aveva un grosso limite, ovvero che la regione non era arte sua, e il problema stava nel fattore di scala. L'ordine di grandezza dei problemi, da Napoli ad un intera regione, non è ovviamente lo stesso, e questo salto non l'ha retto, soprattutto nel suo secondo mandato, è vero, afflitto da vicende giudiziarie dalle quali ne è uscito pulito, ma ad ogni modo vittima di un immobilismo politico che, a mio parere, si sarebbe verificato anche in una carriera tutta rose e fiori. La Maionchi direbbe: bene, bene, bravo, ma per me è no.

Dopo 10 anni, arriviamo a Caldoro, 2010, FI (diciamo piuttosto un prodotto delle ceneri del PSI, ma la zuppa è quella). Nonostante il mio tono vagamente supponente, non avrei delle critiche da fare alla persona, anzi, Caldoro per me è quel classico bravo ragazzo figlio di papà del liceo tutti 10 in pagella che viene rovinato dagli amici, fosse per lui farebbe tutto a modino e non torcerebbe una ala ad una mosca, ma poi arriva l'amico di banco con la mano sul pacco e il rutto in canna, gli piscia sul compito di matematica e lui muto. Tradotto: ci provò anche a sistemare qui e là, talvolta con successo, ma poi una volta caduto Cosentino e tutto il sistema camorristico che ci girava intorno, anche la storia di Caldoro finì. Chi vuole capire capisce.

E arriviamo al nostro eroe, Vicienz pall 'e fierr De Luca, imperat ... ehm, governatore dal 2015. Ecco, diciamo che De Luca è la versione brutta di Bassolino. Uno dalle idee chiare, purché siano le sue, le cose le fa, e anche molto di più dei suoi predecessori, ma con questa condizione: se ti stanno bene, ok, altrimenti attaccati al cazzo, perché se non capisci il bene che sto facendo a questa terra sei un coglione. Uno frenato dalle leggi e dalla costituzione, altrimenti 'na chianett a mana smerz (= ceffone dato di dorso) te la darebbe volentieri, e non tanto come forma educativa, ma perché lui ha ragione e tu hai torto, e non ci sono altri argomenti. Un fascistone, quindi? Mmmm, sì e no, ciò che lo salva da essere un vero fascista alla Storace o La Russa è che è una persona studiata, a Napoli si direbbe nun è l'ult'm strunz, però purtroppo sì, la botta gliela dà. Ora, il punto del mio ragionamento non è fare un post pro o contro De Luca, quanto sottolineare il fatto che, al di là della persona dai modi discutibili, sono abbastanza convinto che lui sappia benissimo che, per governare una regione come la Campania, dato il ragionamento che ho fatto sopra sul "campano medio", l'unico modo è, sì, legiferare, e si spera legiferare bene, ma quando serve la pedata nel culo è necessaria, perché altrimenti si ricade sempre in quel substrato anarchico che è stampato nel nostro DNA, e che, se lasciato libero, purtroppo danni ne fa, e Bassolino questa cosa l'ha provata sulla pelle, arrivando al punto tale da non poter combinare più nulla. Lo so, è populista come ragionamento, e tanto è. Anzi, adesso ci arriviamo al populismo quello vero, tenetevi forte.

Io non so se avete avuto il coraggio di seguirmi fin qui, ma se ci siete riusciti, mettiamo finalmente insieme i pezzi. Ritorniamo alla festa di compleanno e la mia chiacchierata con Yuriy.

Nel mio racconto della storia della mia terra, tutti i vari cazzi (per quello che può essere stato possibile fare in un paio d'ore), in particolare il discorso di ALLAUIN del 2020, dove Vicienz temeva che, senza una posizione da calci nel culo, il campano medio se ne sarebbe bellamente fottuto dei distanziamenti e delle regole, mi è uscita, vi giuro, ma tipo un istinto riflesso, io manco ci ho pensato, una roba così

visti tutti quelli che han governato prima di De Luca, alla fine vince e vincerà lui perché non c'è un'alternativa, chi ci metti, quelli che non hanno mai prodotto nulla?

e lui, da cittadino di San Pietroburgo, mi ha freddato con

questa è la stessa identica frase che dice la mia gente quando supporta Putin

Ora, premesso che provai disperatamente ad arrampicarmi sugli specchi, fallendo, l'ultima cosa che voleva fare Yuriy è fare un paragone sulla persona tra Putin e De Luca, anche perché lui non sapeva manco chi cazz è Vincenzo, e infatti qui il punto non è tanto sul personaggio, quanto sul fatto che una persona forte al potere, può essere pure Gesù Cristo, crea di fatto un sistema subdolo di condizionamento nella scelta, ed è un processo purtroppo fisiologico, iniziamo a barattare spirito critico con la fiducia parzialmente poggiata sulla pigrizia, magari di più sulla paura di tornare indietro. Non ho più potere di voto in Campania, ma se potessi, io non avrei problemi a votare di nuovo lo sceriffo, però, dopo la mia chiacchierata con Yuriy, penso che nella cabina elettorale ci passerei stavolta molto più tempo, mi tremerebbe quasi la mano, perché sentirei che dietro quella X non c'è più quel pensiero naïve di credere ciecamente che Vincenzo sistemerà tutto, e lo ripeto, non perché De Luca non ne sia capace, magari ci riesce, ma lo stramaledetto punto qui è un altro, è che dietro quel voto, quella conferma, io ho aiutato a mettere l'ennesimo mattoncino su un qualcosa che, prima o poi, potrebbe diventare più grande di me, e, Dio non voglia, un qualcosa contro la quale un giorno potrei non riuscire a farci più nulla.

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defensefilms · 2 years

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Reviewing The 5th And Final Season Of Gomorrah

*WARNING: THE FOLLOWING REVIEW CONTAINS MAD SPOILERS*

Sad to see this show come to an end but it had to end.

As the 5th season begins, Gennaro Savastano is still on the run from prosecutor Ruggieri, who almost came within an inch of getting Patrizia, Gennaro’s most trusted employee, to turn on him, but moreover, Gennaro Savastano is literally and figuratively, in a hole.

He has literally taken to living underground to avoid being seen, and from a business perspective, he is as isolated as he has ever been with many of his block bosses ready to look elsewhere for new supply.

Ciro’s death in the finale of season 3, coupled with Patrizia’s betrayal in season 4, and the attempted takeover by Gerlando Levante’s family, thought to be Gennaro’s last remaining relatives, has all left Gennaro a tad bit desolate.

And add to that, his wife won’t speak to him.

But make no mistake, Gennaro is not a sympathetic figure. He’s a mob prince turned mob kingpin. About as far from relatable as a man can possibly be. Guy went from rich to richer and keep this in mind because it’s going to matter as far as the alliances that are formed later.

Among the things that are very real, and/or genuine, about Gennaro, was his affinity for his best friend, Ciro Di Marizio.

When Gennaro finally gets the prosecutor off his back, thanks to an alibi provided by his wife, Azzura, he wipes out what remains of the Levante clan and then sees to it that some of the their co-conspirators meet the same fate, and it’s here that Gennaro finds out that Ciro Di Marizio is still alive.

While you are more than welcome to have your doubts, given how tired this trope is, you have to bear with me because the writers of this show took it, and absolutely gave it new life with how much subtexts it adds to the themes of this show in it’s 5th and final season.

When the two are reunited, Gennaro appears to embrace Ciro and even talks about bringing him back in to the fold and “taking over the world” again.

When Ciro refuses, he proceeds to calmly sit back as his bestie is kidnapped and taken to what looks like a dog pound to be kept as a slave, because he dared to try to establish any kind of independence from Gennaro.

See that’s the major difference between Gennaro and Ciro.

The reign of the Savastanos, both Pietro and Gennaro, has been particularly brutal and treacherous.

Forgiveness doesn’t exist in the Savastano realm and what cannot be controlled, or manipulated, must be destroyed. There is no room for oxygen at the top of this pyramid and it’s an all-or-nothing game with anyone and everything the Savastano’s come in to contact with.

Contrast this with Ciro, whom upon freeing himself, seeks out SangreBlue, the man thought to have killed him, and allies with him.

This in itself shows the differences between Gennaro and Ciro.

Gennaro could never allow SangreBlue to live even if his reasons for “killing” Ciro were justified, and indeed SangreBlue is still on the run from Gennaro and his business partners in season 5, having lost his territory due to not having any supply because he trusted Patrizia.

That type of benevolence doesn’t exist in Gennaro’s world.

In fact, while Gennaro and Ciro’s relationship is very much built on loyalty, and the two have always insisted that it was them against the world, and that they are two peas in a pod, the way friends do, this season showed they are, in fact very different people.

I mentioned how treacherous Gennaro’s time as a mob kingpin had been, but it has also been efficient, pragmatic, adaptable and reliable. His business partners knew that he could come through, no matter what.

But the drawback of this, is a man who allows his need to control, and moreover his desperation, to get in the way of what is actually best for him, his business and his family.

He makes an unnecessary enemy out of the Gentlemen’s wife when he cannot accept the Gentlemen’s refusal, and that turns out to have long term consequences but also speaks to Gennaro and the Savastano way.

What we are watching, are two conflicting styles of leadership.

Gennaro’s being the more traditional, pragmatic, business-minded, and at times even corporate, leadership style.

Ciro’s style is one that borders more on kinship, loyalty, and most of all, belief.

While Genaro gives his business partners confidence, Ciro gives his closest allies faith, and these things are, in fact, very, very different.

Gennaro’s allies back him because they think his triumph is the likeliest outcome, Ciro’s allies having nothing but a belief in the idea that a man once thought to be dead, is said to have come back to life, and this turns Ciro into something of an urban legend and a unifying force against the Savastanos.

Gennaro has had many different foes throughout five seasons of this show.

He went to war with the old time mobsters in Rome, and claimed one of their daughters as a prize. He built his drug empire up again at a time when it seemed that no one could possibly control the block bosses of Naples, and one-by-one, he has eliminated the top bosses of his father’s generation.

None of those people were like Ciro.

His old foes were leaders because of their business savvy, their charisma, their money, or their legacy/ family name.

That is nothing like a guy that people believe to be immortal. A guy that fills them with belief in something outside of themselves.

Gennaro’s defeated foes always had someone that would turn on them for the right price. Ciro’s followers appear to be operating on blind faith and an out of place sense of moral justice, much like the Gentlemen’s wife.

As it turns out, it’s way harder to pay people off when they’re fighting for something other than money.

The politics of Gomorrah have always been fascinating to observe or ponder, and this season, it really feels like the writers were more ham fisted in depicting how each situation, or new scenario forces a kind of compromise that otherwise wouldn’t be ideal.

That’s not new as far as this show’s themes are concerned, the difference is for a change it actually harms the Savastano clan in a way that Gennaro cannot recover from.

His decision to trust the Monk and bring him in to the fold of his organization is arguably his worst mistake in the war against Ciro, and he completely misreads The Mistral’s devotion to his wife, a decision that weakens him severely in his war effort.

He also unnecessarily makes an enemy out of Nunzia, who ironically browbeats Gennaro about a lack of respect for his elders and the dead, which pretty much sums up Gennaro better than most.

Up to this point, Gennaro’s leadership is the tried and tested, immovable institution of the criminal world. It’s as set in stone as the monarchies of King Louis the great, and as expansive and as robust as the Roman Empire before Christ. It is the hegemonic power of it’s day.

But even empires have limits.

The Soviet Union, Germany in World War 2, and yes, even the Roman Empire, all collapsed because it is not practical to wage war on two different fronts, and in the same way, Gennaro simply had too many enemies.

Compare this with Ciro, whose leadership is like socialist democracy in action. He unites what remains of his own loyalists with SangreBlue’s that remain in Forcella, then allies with Gentlemen’s wife for financial backing.

However that doesn’t mean Ciro is free, and his unholy alliance with the Gentleman’s wife, is the constant theme of his life and it is really unironic at this point, how his own goals always clash with those in power, leadership, or in this case, positions of leverage.

Ciro really only wants to take down the Savastano clan and claim Naples as his own. The Gentlemen’s wife wants to go a few steps further than this, and Ciro is in the same pattern, he’s always been in, doing the bidding of more powerful forces even when he’d rather not.

Gennaro’s price to pay is that he is betrayed by those closest to him, in very much the same way as he had encouraged those that eventually betrayed his foes in almost every conflict he’s ever been involved in.

See, Ciro and Gennaro, are reunited at very different points of their narratives in this 5th and final season, and for as intelligent, pragmatic and resourceful as they are, neither truly attains what they set out for.

Gennaro is not venerated as the gangster-turned-businessmen, and in doing so also legitimizing his family, and thus becoming the greatest of the Savastano line.

Ciro doesn’t attain any sense of freedom or independence. HIs proletariat visions of the common criminals ruling over the blocks of Naples are never realized.

Gennaro is at a point where years of controlling and monopolizing Naples’ drug market, compounded with the isolation of his time on the run, has resulted in him being pushed as close to breaking point as he’s ever been, as shown when he admits feeling overwhelmed to Azzura on a few occasions this season.

The demands of Gennaro’s business, his ambitions and his family life, stretching him thin before all coming together to contribute to his demise.

Ciro has reached where he is for very different reasons, which are explored better in a prequel called l’immortale, but Ciro realizes how good criminal independence could be, and this is the reason he does not return to Naples, even if Gennaro is his friend.

While Gennaro seeks to maintain control, Ciro seeks to dismantle and disrupt the old order, but the way he approaches this is with a sense of inevitability, a sense that what will be, will be, and always clouded in desperation.

You get the sense that this guy actually thinks he’s immortal.

Ciro assembling a ragtag group of dealers with no funding or arms, to take on the machine that is the Savastano empire, is a suicide mission, and Ciro approaches it with a brazen, devil may care attitude, that requires one to lose all regard for themselves before undertaking it.

In the end, for all the ways these guys differ, they still shared the same ending, and the series end the way it began.

Genny and Ciro in a hail of bullets versus everyone else.

I enjoyed this series more than any other television series in this decade, and it’s rare for there to be a show that I like as much as this given how narrow my tastes can be sometimes when it comes to television.

I mentioned earlier that there was a kind of follow up, with a show called l’immortale, which depicts what Ciro’s life was, in between being thought to be dead and reuniting with Gennaro in season 5.

it’s worth checking out for the Ciro fans like myself, but note to future producers of Italian television shows, don’t bother re-dubbing with English voice actors, the shows are better when dudes are speaking their native tongues and subtitles are still cool.

I don’t care what anyone says, SUBTITLES WILL NEVER BE OUT OF STYLE!!!!

#tv #tv shows #crime #crime drama #hbo #gomorrah #gomorrah season 5 #marco d'amore #salvatore esposito #sky #sky atlantic #long post #napoli #napoli fc #l'immortale #max original

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cinquecolonnemagazine · 4 months

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Gomorra: il successo di una serie tra popolarità e storia della TV

Gomorra - La serie è una serie televisiva italiana trasmessa dal 2014 al 2021, liberamente ispirata all'omonimo romanzo di Roberto Saviano. La serie racconta le vicende dei clan camorristici di varie zone di Napoli, in particolare Secondigliano. Gomorra, perché la serie ha avuto successo? Gomorra è stata un successo internazionale, vincendo numerosi premi, tra cui il David di Donatello per la miglior serie televisiva nel 2015, 2016, 2017, 2018 e 2020. La serie è stata anche esportata in oltre 190 paesi, diventando una delle più famose produzioni italiane all'estero. Il successo di Gomorra è da attribuire a diversi fattori. Innanzitutto, la serie è una produzione di alta qualità, con una regia e una sceneggiatura impeccabili. Inoltre, la serie è riuscita a raccontare la camorra in modo realistico e senza filtri, mostrandone la violenza, la crudeltà e l'assenza di scrupoli. Gomorra ha avuto un impatto significativo sulla cultura popolare italiana. La serie ha contribuito a rendere la camorra un tema di discussione più diffuso e a sensibilizzare l'opinione pubblica sul fenomeno. Inoltre, Gomorra ha contribuito a promuovere l'immagine di Napoli all'estero, mostrando una città complessa e contraddittoria, ma anche ricca di bellezza e cultura. La trama La serie si concentra sulle vicende del clan dei Savastano, una delle organizzazioni criminali più potenti di Napoli. La storia inizia con Pietro Savastano, il capo del clan, in pieno controllo della zona di Secondigliano. Il tutto inizierà a mutare con l'arresto del boss e la conseguente necessità di passare il comando al figlio Gennaro, un ragazzo ambizioso ma inesperto. La successione di Pietro non è però facile e il clan viene presto coinvolto in una guerra con altri clan camorristici ma anche da diversi problemi interni. Nel corso delle cinque stagioni, la serie segue le vicende di Gennaro e degli altri personaggi della storia, mostrando come la camorra sia un mondo spietato e corrotto che non lascia spazio alla redenzione. I personaggi I personaggi sono uno dei punti di forza della serie. I personaggi sono ben caratterizzati e credibili, e le loro storie sono coinvolgenti e appassionanti. Tra i personaggi più importanti della serie ci sono: - Gennaro Savastano, il protagonista della serie, è un ragazzo ambizioso e spietato che cerca di affermarsi nel mondo della camorra. - Pietro Savastano, il padre di Gennaro, è un boss della camorra carismatico e violento. - Ciro Di Marzio, un giovane camorrista fedele a Pietro Savastano, è un personaggio complesso e ambiguo, che incarna la contraddizione del mondo della camorra. I temi Gomorra è una serie che affronta diversi temi, tra cui la violenza, la crudeltà, la corruzione, il potere e la famiglia. La violenza è uno dei temi centrali della serie. La serie mostra la violenza della camorra in modo realistico e senza filtri, mostrandone l'orrore e la brutalità. La crudeltà è un altro tema importante della serie. La serie mostra come la camorra sia un mondo spietato e senza scrupoli, in cui la violenza e la brutalità sono all'ordine del giorno. La corruzione è un tema ricorrente nella serie. La serie mostra come la camorra sia corrotta e come sia in grado di infiltrarsi in tutte le sfere della società, dalla politica alla finanza. Il potere è un altro tema importante della serie. Gomorra mostra come il potere sia un elemento centrale del mondo della camorra, e come sia in grado di corrompere e trasformare le persone. La famiglia è un tema ricorrente nella serie. La serie mostra come la famiglia sia un elemento importante nel mondo della camorra, ma anche come possa essere distrutta dalla violenza e dalla criminalità. Gomorra ed il suo impatto culturale Gomorra è una serie che ha avuto un impatto significativo sulla cultura popolare italiana. La serie ha contribuito a rendere la camorra un tema di discussione più diffuso e a sensibilizzare l'opinione pubblica sul fenomeno. Inoltre, la serie ha contribuito a promuovere l'immagine di Napoli all'estero, mostrando una città complessa e contraddittoria, ma anche ricca di bellezza e cultura. La serie è un prodotto di alta qualità, con una regia e una sceneggiatura impeccabili. Una serie che non lascia indifferenti, che coinvolge e appassiona. Foto di Pexels da Pixabay Read the full article

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dinerchezdorsia · 2 years

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Gennaro Savastano in Gomorra, season 5 episode 4

#first of all i am so in love with him he's so beautiful and that shottttttttt omg #second of all i'm kinda late in watching the current season ; i'm watching really slowly and taking my time with each ep #because literally every ep breaks me in half??????#gomorra #gennaro savastano #salvatore esposito #my gifs #series #fav series #also my italian is so still so bad and their slang is not helping me learn lmao but i love them sm #might gif ciro & enzo too because ciro got so much love in this ep he deserved it!!!!!!!!!!#also i need to gif genna & ciro in the gulag because i have been traumatized by that scene #and genna having his panic attack right after that!!!!!#gosh this season is so wild it's so gonna end with ciro killing genna and holding him in his arms as he confesses his eternal love #or am i tripping here

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giandra-videoedits · 2 years

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Ciro, Enzo and Genny: their story

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spadotto-ottodespade · 2 years

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Cresciuti col buio Col sangue che cola dagli occhi, non frega a nessuno E sei solo uno fra tanti che prova dolore Tutto quello che ho mi finisce in un attimo Può finire in un attimo Non puoi chiedere aiuto Cammini su un filo sottile ma senza paura Se vivi per questa città, tu puoi perdere l'anima Tutto quello che hai finisce in un attimo Può finire in un attimo.

1, 2, 3

#suburra #gomorrah 5 #spadotto #ciro di marzio #gennaro savastano #malammore #manfredi and donna nunzia jeez

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suicide-inthe-trenches · 2 years

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'Heavy is the head that wears the crown'

Gomorra, Episode 5 Season 5

#gomorra #gomorrah #gennaro savastano #salvatore esposito #screenshot #mine

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theawesomedashing · 2 years

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I started Gomorra. Why do I have the impression that Genny and Ciro are going to kiss every time they look at each other? 😭

#gomorra #gomorrah #ciro di marzio #gennaro savastano #genny savastano #gomorra la serie #Genny/Ciro #GennyxCiro

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sewerfight · 26 days

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Gomorra La Serie/Querencia by Stephen Dobyns

#sorry the ciro genny life never dies #gomorrah #gennaro savastano #Ciro di Marzio

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itisa-profoundbond-sarandom · 1 year

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Ieri sera con il rewatch su Tv8 comunque la conferma che di solito attribuiscono alle donne ma qua è palese: se Gennaro e Ciro avessero scop*to (tra di loro) il drama non si sarebbe proprio presentato🤗

La perfect 'oh the pain': Mr. SperanzaUltimaAMorire and Mr. MaiNaGioia

#gomorrah #gennaro savastano #ciro di marzio #let me humor the stage #I loved the final episode anyway

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viperesdefamille · 2 years

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#gennaro savastano #gomorra

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der-papero · 2 years

Note

Le vorrei porre un quesito importantissimo, che non mi ricordo se le avevo già posto o meno. Non rida, ma...cosa vuol dire esattamente SFACCIM'??? E quando si usa?! 🤣🤣

Buongiorno a te ❤️ e a tutti i provetti seguaci della scuola del Forcellenismo.

Direi di iniziare subito questa nuova lezione di

Impariamo il napoletano con Papero 🦆

con la SIGLAAAAAAAA

Come in molte scienze, partiamo subito da una applicazione pratica, così da contestualizzare il tutto.

Ieri l'Italia ha preso 5 pappine dalla Germania, puzzat jitta' 'u sang.

OFF-TOPIC: Ora, cari Azzurri, del calcio non me ne frega niente, ma siete responsabili di quello che mi accade, perché è da stamattina che i tedeschi mi prendono per il culo, e le mie umiliazioni e vessazioni ricadono sulla vostra coscienza di rubastipendi.

Dato l'inizio di giornata all'insegna dello sfottò da parte dei mangiawürstel, si può esclamare in codesto modo

Ora, partiamo da un punto che forse pochi sanno.

La parola originale, e confesso che io l'ho scoperta quando andai all'Uni a Napoli, dalla quale è stata derivata sfaccimm, è spaccimm, che significa sperma, e non ha altri significati.

La sua deviazione in sfaccimm ne ha modificato (non so se ampliato sia corretto) il significato, e varia a seconda del contesto.

Nel caso della GIF riportata su, assume il significato dispregiativo di "schifezza", "roba di poco valore", "scarto".

Può essere usata come esclamazione al posto di cazz oppure maronn, quando vuoi esternare delusione o sconforto relativamente ad una situazione che è andata, negativamente, oltre le aspettative, come ci mostra il nostro Gennaro Savastano, alle prese con i lunghi tempi della burocrazia politica:

Può essere infine usata come complimento, in espressioni tipo UAAAA si' proprie 'nu sfaccimm, per indicare una persona sveglia, arguta, che di fronte ad un problema apparentemente complicato lo risolve in maniera geniale ed efficace.

Credo che questi siano i principali usi della parola sfaccimm. Se poi qualche mio conterraneo la vuole buttare in caciara facendo la persona precisina, rispondo così come ha risposto Genny nella GIF, e appost accussì.

Bene, futuri figli del Vesuvio, per oggi è tutto. Ricordiamo che questa lezione è stata gentilmente offerta da quell'Angelo della Maremma che è @hope-now-and-live, alla quale dedico, visto che è una personcina molto romantica, così come a tutti voi, il ballo del saluto, come ci è stato tramandato da quel Guru dell'Amore che è il Maestro Nino D'Angelo:

#FOZZA NAPOLI #je che sfaccimm e lezion!

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