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#giustizia
gregor-samsung · 2 months
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Il signore delle formiche (Gianni Amelio, 2022)
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donaruz · 3 months
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15 Gennaio 1988
Gennaio/Febbraio 2016
Oggi sarebbe stato il suo compleanno,
penso a una figlia che ha la sua stessa età,
penso che oggi è il compleanno della Giorgia nazionale,
penso che nessuno ha mai fatto abbastanza per fare giustizia su di una morte assurda.
Probabilmente Giulio non era abbastanza importante, probabilmente se fosse stato un politico, un console, un calciatore… avrebbe avuto tutte le migliori attenzioni.
Invece Giulio era uno qualunque, un povero cristo, così è morto in croce, dopo terribili torture e sevizie, senza che nessuno abbia mai saputo condannare fermamente questo delitto.
Ciao Giulio, noi non dimentichiamo! Auguri per questo tuo giorno.💔
MIB
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scogito · 8 months
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Mala tempora currunt.
(Torino, 2023)
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superfuji · 10 months
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C’è uno sketch di Corrado Guzzanti del 2001, realizzato per il programma L’ottavo nano, in cui viene associato il centrodestra al menefreghismo e al desiderio di infrangere tutte le regole. La casa delle libertà di Guzzanti prende il nome dalla coalizione guidata da Silvio Berlusconi in quegli anni e raccoglie sketch esilaranti in cui la gente piscia su un divano o rutta durante una cena, per poi concludersi con una musica gioiosa e la frase “Facciamo un po’ come cazzo ci pare”. Credo che questa sia la principale eredità del berlusconismo assimilata dal governo Meloni, e leggendo il ddl Nordio per la riforma della Giustizia sembra che la parodia guzzantiana sia ancora tremendamente attuale.
Apricena, in provincia di Foggia, è il primo comune italiano a intitolare una via a Silvio Berlusconi. Per svariate ragioni può sembrare grottesco, ma mai come il fatto che il governo gli abbia dedicato addirittura la riforma della Giustizia, che non a caso sembra scritta dall’ex leader di Forza Italia. Se fosse ancora vivo, lui ci taccerebbe di essere dei poveri comunisti, e già a destra – ma anche dalle parti del Terzo Polo – c’è chi sta tentando di ridurre tutto a un’improbabile faida tra garantisti e giustizialisti. In realtà il ddl Nordio non rientra nella sfera del garantismo, ma in quella delle proposte tragicomiche. Per capirlo c’è soltanto una cosa da fare: leggerlo.
LA LEGGE NORDIO SERVIRÀ ANCHE A SNELLIRE LA BUROCRAZIA, MA SEMBRA PIÙ UNO SCUDO PER MOLTI REATI
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aitan · 3 months
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Quino, senza null'altro aggiungere.
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illsadboy · 2 months
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Sono fuori dal carcere di massima sicurezza e mi fa tornare in mente tutte le visite, alzarsi alle 4 del mattino e fare tutta la trafila… ma il vero carcere è costruito dalle nostre scelte non solo dalle mura di cemento e la vera punizione non è la privazione della libertà ma la perdita della speranza, la libertà la diamo per scontata ma è un privilegio perché non serve essere dietro le sbarre per sentirsi in prigione cambia solo la location.
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Io rimarrò sempre ferma sui miei principi di correttezza e giustizia, sempre e mi batterò nel mio piccolo perché vengano rispettati ogni volta che mi troverò davanti ad una via che è una scorciatoia scorretta, anche e soprattutto a costo di venire odiata per questo.
L'unico mio sbaglio nell'aver espresso il mio concetto è quello di aver alzato la voce ma ci tengo a precisare che comunque ho ribadito che anche le altre avevano il diritto di parola e che se fossi rimasta in minoranza avrei dovuto accettare la loro decisione. Nessuna ha parlato quindi si è fatto come ho detto io ma ai loro occhi è stato solo come accontentare un mio capriccio e non effettivamente fare la cosa giusta.
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ilblogdellestorie · 3 months
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Sono passati sette anni dalla tragedia dell'hotel Rigopiano: era il 18 gennaio 2017 quando, alle 16.49, una valanga travolse e distrusse il lussuoso resort alle pendici del versante pescarese del Gran Sasso, provocando la morte di 29 persone. 
Tra le vittime della valanga che ha travolto l'hotel anche Valentina Cicioni, 32 anni, originaria di Mentana e infermiera al Policlinico Gemelli di Roma. Era in vacanza con il marito Giampaolo, di Monterotondo, estratto vivo da quella montagna di neve e detriti che ha sommerso tutto. Erano andati lì per festeggiare il loro anniversario di matrimonio, lasciando a casa con i nonni la figlioletta di appena cinque anni. Una breve vacanza per godersi un po’ di relax e che invece si è trasformata in tragedia.
Il 18 gennaio 2017 la regione era in piena emergenza maltempo: la neve superava anche i due metri, mentre migliaia di cittadini, su tutto il territorio, erano senza energia elettrica. A partire dalla mattina si registrarono quattro scosse di terremoto di magnitudo superiore a 5, con epicentro in provincia dell'Aquila. Gli ospiti dell'hotel erano spaventati e volevano andare via, ma la neve non consentì loro di ripartire. Ci furono diverse richieste di aiuto e soccorso, tra cui quelle di alcune delle vittime. Richieste che, però, non trovarono risposta. Nel pomeriggio, poi, la tragedia, quando il resort fu travolto da quell'inferno di ghiaccio e detriti pesante 120mila tonnellate.   
Oggi i parenti delle vittime si riuniscono e si incontrano a Rigopiano per ricordare i propri cari. Alle 15 una fiaccolata davanti all'obelisco dell'hotel, seguita dalla deposizione di fiori, da una messa e dalla lettura dei nomi dei "29 angeli". Alle 16.49, un coro intonerà "Signore delle cime", poi verranno liberati in cielo 29 palloncini bianchi. Commemorazioni sono previste anche a Chieti e a Montesilvano (Pescara).   
I parenti delle vittime pretendono ancora che sia fatta giustizia. Il processo di primo grado, a febbraio 2023, si era concluso, con rito abbreviato, con 25 assoluzioni e cinque condanne. Condannati il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, a 2 anni e 8 mesi di reclusione, il dirigente del settore viabilità della Provincia di Pescara e il responsabile del servizio viabilità dell'ente, Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio (3 anni e 4 mesi di reclusione), l'ex gestore dell'albergo, Bruno Di Tommaso, e Giuseppe Gatto, redattore della relazione tecnica per l'intervento sulle tettoie e verande dell'hotel (sei mesi di reclusione ciascuno). É in corso da dicembre il processo d'appello all'Aquila: la sentenza è prevista per il prossimo febbraio.
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elenascrive · 3 months
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È così!
Ho voglia di staccare da tutto e da tutti,
far perdere le Mie tracce
andando via per un po’
per vagare lontana
verso posti e persone sconosciuti,
per ritrovare la serenità messa a dura prova
da menti ottuse e furbe
A ritrovarmi intera
senza più ansie e né preoccupazioni,
per ritornare poi
con maggiore forza di andare avanti
nonostante i casini
Riprendere tra le mani la battaglia
per far trionfare la verità e la giustizia
ai quali, cascasse il Mondo,
non smetterò mai di credere
perché Voi
non l’avrete vinta mai!
@elenascrive
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ragazzoarcano · 1 year
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“Quando avete seri problemi e non sapete quale sia la cosa giusta da fare, il respiro profondo, il respiro consapevole è la cosa giusta da fare, forse la cosa migliore da fare in quel preciso momento.
Rimane ancora una verità per me:
ogni volta che ho difficoltà, ogni volta che non vedo la via d’uscita da una situazione difficile, ho sempre fiducia nel mio respiro.
Respirare profondamente e consapevolmente è la cosa giusta da fare in quel momento.”
— Thich Nhat Hanh
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sonosololily · 1 month
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«La giustizia è un artificio della prospettiva, non un valore universale»
- (Carlos Ruiz Zafón, Il Gioco dell’Angelo)
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gregor-samsung · 10 months
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“ L'umanità in quanto tale non può condurre nessuna guerra, poiché essa non ha nemici, quanto meno non su questo pianeta. Il concetto di umanità esclude quello di nemico, poiché anche il nemico non cessa di essere uomo e in ciò non vi è nessuna differenza specifica. Che poi vengano condotte guerre in nome dell'umanità non contrasta con questa semplice verità, ma ha solo un significato politico particolarmente intenso. Se uno Stato combatte il suo nemico politico in nome dell'umanità, la sua non è una guerra dell'umanità, ma una guerra per la quale un determinato Stato cerca di impadronirsi, contro il suo avversario, di un concetto universale per potersi identificare con esso (a spese del suo nemico), allo stesso modo come si possono utilizzare a torto i concetti di pace, giustizia, progresso, civiltà, per rivendicarli a sé e sottrarli al nemico. L'umanità è uno strumento particolarmente idoneo alle espansioni imperialistiche ed è, nella sua forma etico-umanitaria, un veicolo specifico dell'imperialismo economico. A questo proposito vale, pur con una modifica necessaria, una massima di Proudhon: chi parla di umanità, vuol trarvi in inganno. Proclamare il concetto di umanità, richiamarsi all'umanità, monopolizzare questa parola: tutto ciò potrebbe manifestare soltanto — visto che non si possono impiegare termini del genere senza conseguenze di un certo tipo — la terribile pretesa che al nemico va tolta la qualità di uomo, che esso dev'essere dichiarato hors-la-loi e hors-l'humanité e quindi che la guerra dev'essere portata fino all'estrema inumanità. Ma al di fuori di questa utilizzazione altamente politica del termine non politico di umanità, non vi sono guerre dell'umanità come tale. L'umanità non è un concetto politico e ad essa non corrisponde nessuna unità o comunità politica e nessuno status. “
Carl Schmitt, Le categorie del ‘politico’, saggi di teoria politica a cura di Gianfranco Miglio e di Pierangelo Schiera, Il Mulino (Collezione di testi e di studi / Scienza politica), Bologna 1972; pp. 139-140. (Corsivi dell’autore)
Nota: il volume raccoglie una serie di testi tratti da opere di Carl Schmitt pubblicate fra il 1922 e il 1963 dall'editore Duncker & Humblot, di Berlino.
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donaruz · 1 month
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Il 20 Marzo del 1994 vengono uccisi in un agguato a Mogadiscio Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
Questa foto è stata scattata pochi giorni prima dell’agguato dal fotografo inviato del Corriere della Sera Raffaele Ciriello ucciso il 13 marzo del 2002 in Cisgiordania da un tank israeliano.
A queste persone a questi tre reporter lo stato italiano non hanno mai voluto dare giustizia ai familiari per le loro morti.
Noi non dimentichiamo Ilaria, Miran e Raffaele.
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scogito · 1 month
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Questo video vale per quattro.
- Il principio spiega l'importanza delle scelte individuali.
- Una parte mostra gli effetti delle azioni giuste.
- Un'altra suggerisce che se non si vedono gli effetti difficilmente si creano azioni giuste progressive e continuative, (e magari invece di chiedersi come correggersi, si smette anche di tentare).
- La quarta indica che chi compie azioni giuste solo per ottenere qualcosa in cambio, sta ragionando in termini di premialità, e chi vive dentro queste dinamiche non ragiona affatto.
C'è tuttavia un bonus di causa-effetto per il quale chi non ragiona imita la maggioranza, dunque se la maggioranza ragiona si attiva un circolo virtuoso.
La fregatura è che la maggioranza non lo fa mai. Da qui si capisce che a fare la differenza sono le scelte individuali, svolte nel discernimento quotidiano delle giuste azioni e per l'espansione del benessere soggettivo e collettivo.
Solo da qui si genera un'altra massa capace di depotenziare la preesistente.
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b0ringasfuck · 1 year
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Per tutti quelli che "confidiamo nella magistratura" e che si dimenticano che tutti quelli che hanno soldi spesso la fanno franca grazie alla prescrizione.
Ah a proposito di facce da culo... il consulente di Pivetti la quale un giorno dice che è innocente e il giorno dopo dice che vive in un dormitorio con 1000 (capito pensionati) euro al mese... ha patteggiato.
Le Ferrari però le aveva nel box lei. Che persona ingenua che abbiamo avuto come presidente della Camera... con tutto il male che è stato detto dei 5S, poveri cocchi... e invece la presidente della Camera le ficcavano a sua insaputa le Ferrari in box.
È sempre colpa dei commercialisti... o degli hacker...
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aitan · 25 days
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– I sacrifici umani
– La legge del taglione
– Lo schiavismo
– La crocefissione di Cristo e la liberazione di Barabba
– Il feudalesimo e la servitù della gleba
– Il colonialismo
– I libri all’indice e la censura
– L’apartheid
– La leva obbligatoria
– Il suffragio ristretto basato sul censo, sul sesso o sul grado di istruzione
– Le scuole differenziate in base alla provenienza o al ceto
– La divisione della società in caste
– Le barriere doganali
– Le cinture di sicurezza e i caschi
– I vietato fumare
– I vaccini obbligatori
– I confini
– La legge Bossi-Fini
– La tortura
– La pena di morte
– L’ora legale
Tutte queste modalità di intervento nelle vite altrui sono state o sono ancora legali in determinati luoghi e in determinati lassi di tempo (che potrebbero pure coincidere, in taluni casi, con quelli in cui viviamo noi oggi in un regime che si autoproclama democratico).
Ma a me (quasi) nessuna di queste misure mi sembra giusta.
La giustizia e la legalità non sono coincidenti.
Antigone fece bene a non conformarsi alla norma.
Ci sono momenti in cui è doveroso ribellarsi alla legge per seguire la giustizia o i dettami della propria coscienza.
__________
Il discorso ha qui un suo seguito e una manciata di versi come premessa.
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