Tumgik
#inchiostrosullacartaesullapelle
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Vorrei solo
respirare
a pieni
polmoni
osservando il
mare.
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nika054-blog · 3 years
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Vorrei prometterti tante cose
ma le promesse le fanno in tanti
e la maggior parte sono infrante
Vorrei dirti che ci sarò sempre per te...
Ma non fino alla mia morte
perchè non sarei sincera...
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solospine-blog-blog · 9 years
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Vi fu un giorno,  un giorno come tutti gli altri  in cui lei ritrovò lui e lui ritrovò lei.  Era un giorno di pieno inverno e non si vedevano da così tanto.  Lui, appoggiato contro un lurido bancone da bar, vide lei.  E lei, sorseggiando il suo thè caldo, vide lui.  Vi fu un momento in cui i loro occhi s'incontrarono s'incastrarono e loro avevano voglia di raggiungersi proprio come anni prima.  Proprio come quella notte,  la loro prima notte.  Quella notte,  in un capanno, dopo una serata a mangiare pizza, lui la denudò.  Denudò, non solo dei suoi vestiti, ma anche dalle sue paure, dalle sue ansie.  E lei ci mise il cuore, non solo il corpo, in quello che stava facendo, che stavano facendo. E lo sguardo, adesso, non riuscivano a spostarlo.  Entrambi si fissavano.  Si fissarono dritto negli occhi come se fossero la cosa più bella che avessero mai perso.  Come se incontrarsi fosse stato l'unico motivo per durare tutti questi anni.  E continuarono a fissarsi.  Prima gli occhi,  poi le labbra,  poi le mani e poi il corpo stesso.  Ed ora ne erano certi,  dopo tutto questo tempo loro erano ancora la cosa più bella che avessero avuto, e poi perso.
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aspettarsi · 10 years
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inchiostrosullacartaesullapelle
toxic-visi0n
Contattateci, se volete partecipare.
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Tu sei stata l’attimo che non torna più, quello che lascia il segno.
Ho amato dopo di te, sì, ma mai quanto ho amato te.
Perché la verità è che tu, solo tu, mi completi.
Tu.
Solo tu.
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Ma tu sai che dolore al petto
è
guardare il cielo
senza te?
Fare tutte quelle piccole cose
che un tempo facevamo assieme
in estrema solitudine?
Sai che dolore al cuore è
girarmi per cercare
il tuo sguardo
tra miliardi di persone,
sedere in un'auto
con la speranza che parti una stupida canzone
che sappia di te.
L'avresti cantata con me ancora una volta?
Avresti cercato il mio sguardo regalandomi
Di nuovo
un sorriso impacciato?
Sai che dolore allo stomaco è
Vedere i giorni passare
Uno ad uno
Talvolta lentamente
Altre velocemente
Ma sempre caratterizzati dalla tua assenza?
Sai quanto costano
le notti passate ad osservare un soffitto troppo bianco?
E gli incubi?
Io che ancora ti sogno,
io che ancora ti cerco,
ed il tuo volto che appare e scompare,
che mi fa svegliare in un fiume di lacrime,
che mi devasta;
Mi distrugge.
E le gambe?
Le gambe che cedono ad ogni mio passo,
che non sanno più dove andare,
dove trovarti;
La voce che trema
ogni volta che
Le labbra pronunciano il tuo nome
E gli occhi lucidi
Lo sguardo assente.
Sai quanto rumore fa il tuo silenzio?
Sai che peso ha la tua assenza?
Dovevi esserci.
Dovevamo crescere insieme,
dovevi tenermi ancora per mano.
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In giorni come questi, un po' tristi, un po' vuoti, avrei solo bisogno di vederti arrivare; percorrere, nel tuo modo goffo, passi verso di me, ricevere un tuo messaggio, restare in silenzio a guardare il cielo con te affianco, piangere sulla tua spalla, fra le tue braccia, cuore contro cuore, inumidirti la felpa con le mie lacrime, sentirle raccogliere dalle tue dita. C'era una cosa che facevi sempre tu: restare in silenzio. Accoglievi il mio dolore in modo silenzioso, comunicando solo attraverso il tuo corpo, solo attraverso il tuo sguardo. Erano le tue mani, i tuoi occhi e le tue orecchie a diventare parole. La tua bocca restava lì, silenziosa, ferma. Oggi, con gli occhi sporchi di lacrime, stanca, sono uscita afferrando la borsa. Sono rimasta da sola su una lurida panchina gelida, in una stazione. Ho fissato i binari, i treni che sfrecciavano, poi il cielo. L'ho fatto in silenzio, con il telefono poggiato di fianco. Poi il cielo si è tinto di rosa, ed accanto a me si è seduto un ragazzo, capelli arruffati, felpa grigia, cuffie nelle orecchie. Guardandomi mi ha regalato un sorriso poi ha alzato lo sguardo al cielo. Ho condiviso il tramonto con occhi non tuoi ma che un po' mi hanno ricordato te e per un attimo non ero più sola.
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Abbracciati più forte
per tutte le volte in cui
ti sei odiata,
hai sputato su te stessa
ed hai calpestato i tuoi sentimenti.
Abbracciati più forte
per tutte volte in cui
hai fatto prendere polvere ai tuoi diritti
ed hai soffocato le tue lacrime.
Abbracciati più forte
per tutte le volte in cui
hai creduto di non meritare amore.
Abbracciati più forte
per tutte le volte in cui
ti sei resa pedina
per rendere qualcun altro dama
della tua vita.
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il silenzio della città
ed il rumore dei tuoni in lontananza.
niente di più bello in questa notte d'inizio luglio.
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Tumblr media
sono anche su Instagram 🌻
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Abbagliante come un pavone
nelle notti gelide d'inverno
Tu
ti fai spazio nei miei pensieri
più tetri
facendone tua dimora
e con la tua maestosità
illumini loro.
Ti muovi
leggiadra e pura
con tale raffinatezza
allontanando
mestizia e sconforto
affinché io
possa tornare a gioire.
E se questo è amore
amore sia.
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mi chiedi se ho voglia di qualcosa per cena
ti sussurro un "no" ingoiando tutte le lacrime possibili, la maggior quantità che io possa ingoiare
probabilmente te ne accorgi perché, nel medesimo istante, mi inciti a parlarti
"cosa c'è? sei triste?"
sai benissimo la risposta
e maledico la tua domanda, scuotendo la testa a suon di no.
"perché non me ne parli?"
la verità è che non capiresti, proprio non capiresti
perché quest'attaccamento morboso non lo capisco neppure io
so solo che una sola notte senza te passa troppo, troppo lentamente
con la stessa lentezza di un anno e poco più
però se te ne parlassi, se solo facessi uscire una sola parola di questo macigno che ho dentro
mi diresti "non comprendi"
e allora annego in silenzio.
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Un'Italia fascista
Un'Italia razzista
Un'Italia sessista
Un'Italia omofoba
Un'Italia priva di libertà
Un'Italia ignorante
La nostra Italia
L'Italia di oggi, l'Italia di domani.
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mi devi Parigi e l'ultima neve in città
mi devi le pizze che ho lasciato a metà
mi devi il sorriso spento di fronte al mare
mi devi le notti passate a soffocare
mi devi i risvegli senza la musica
la colazione solo di domenica
e tutte le ragazze che non ho vissuto
che solo su di te mi sarei abbattuto.
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casa, adesso, profuma di incensi consumati e assenza di te.
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spicchi di una bellezza che
tu
(e solo tu)
possiedi.
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