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#inettitudine
apolid33 · 11 months
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nonostante tutto vivrai
nei ricordi che si sgretolano,
come briciole di roccia,
giorno dopo giorno;
proverò questi sentimenti,
e vivrò di tale affanno
se questa è dunque la mia condanna…
vorrei non esser nato poeta,
avrei non voluto vivere di malattia
di questo immortale sentimento;
e sulla tua tomba vuota,
senza il tuo nome inciso,
io mi ci rammento.
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Fiamma danzante
Racconti segnanti e il bello del sommo bene
Miei cari lettori, vi racconto una storia del mio passato. Una volta fui in vacanza con un amico a far baldoria in un'isola festosa, cercando droghe e modi vari per perseguire la dolce arte dell'alterazione. In quel clima di allegria, immersi nelle caldi notti d'estate, mi persi.
Io non riuscivo più a trovare le mie qualità, mi resi conto che non ero buono a far nulla in particolare, che possedevo poco potere. É come se mi fosse caduto un macigno sopra la testa e tenerlo era troppo affaticante. Infatti persi piano piano tutte le energie e il mio spirito si tinse pian piano di nero.
Nel momento di peggior turbamento chiesi al mio caro compagno d'avventure: "Riccardo, rispondi sinceramente, ma io ho qualche qualità? Riesco in qualcosa? Qualsiasi cosa?" E lui, con tono freddo come si usa rispondere alle infanti petulanti, rispose senza guardarmi negli occhi: " no matte, non ce l'hai" a quel punto scoppiai a piangere così forte da sovrastare il rumore del vuoto che scaturiva dal mio cuore.
Da quel momento in poi, ovviamente mi rialzai e da quel momento in poi cambiai. Divenni più forte, ma non più potente, solo più difficile da domare. Vivetti con più impegno, nel combattere, nel tenere testa, nel capire e nel parlare. Imparai la scioltezza della parola, la retorica della maschera e l'esercizio di stile.
Tuttavia a volte ho bisogno di stare da solo per ritrovare quella sofferenza, ho bisogno di ricordarmi che non ho qualità, nessuna in particolare. Questo mi rende umano, questo mi rende vivo, questo mi aiuta a ricordarmi che dall' inettitudine si può generare una fiamma danzante.
La seconda morale é che nel mondo esiste l'ignoranza, come quella di Riccardo che non riconosce il valore dell'introspezione, il valore di aiutare chi non ha valore (apparente) con le vibrazioni del proprio cuore. Tuttavia se esiste l'ignoranza esiste anche la profonda conoscenza, che é il sommo bene. E io umilissimo, la perseguo. E intanto amo, amo aiutare gli altri smarriti, e guardo con dolce pena chi vuole rimanere smarrito.
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jellygim-blog · 2 years
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Cadere nelle dolci coperte Sprofondando nel cuscino risucchiato dai pensieri ti tirano giù e giù e giù D’un tratto ti ritrovi unito al materasso Lui ti abbraccia Te ti fai avvolgere Il tepore ti accarezza Il volere scompare
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deathshallbenomore · 2 years
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love really is finding someone whose presence doesn’t feel like an invasion of your space but in fact makes it even more comfortable [and vice-versa, not terrifying at all]. i am probably right
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ross-nekochan · 2 years
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Rispetto a quando mi ero laureata in triennale, i miei sentimenti dopo questa laurea sono completamente diversi.
In triennale ero (giustamente) molto preoccupata, perché ero entrata faccia a faccia con la realtà e con la poca spendibilità della mia laurea umanistica di merda nel mondo lavorativo. Tant'è che la magistrale non la volevo fare perché era una inutile ripresentazione degli stessi corsi della triennale, così decisi di inviare cv e cominciare a lavorare.
Ad oggi, quel senso di perdizione post laurea e quel tartassante "e mo che faccio?" non c'è. Semplicemente, non mi interessa.
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manoomagoo · 2 years
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Ho portato i gattacci del demonio dai miei, da adesso vivranno lì: avranno più spazio e potranno uscire in giardino. Mi sento davvero un'inetta di prima categoria: non riesco a tenere neanche i gatti. Vado a piangere nella doccia.
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et3rnauta · 7 months
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Le ultime ore sono un manifesto di inettitudine politica che va raccontata per filo e per segno. Si parte con le dichiarazioni di Giorgia Meloni a fine G20 in cui trova il tempo di attaccare anche il commissario italiano in Europa Paolo Gentiloni. La colpa, secondo la presidente del Consiglio, sarebbe quella di non avere mai “risposto” all’accordo trovato dal governo per svendere la compagnia aerea nazionale Ita (vi ricordate? Quella che “non si doveva toccare”, proprio quella) ai tedeschi di Lufthansa.
Meloni contro Gentiloni è in buona compagnia: non ha fatto altro che mettersi in scia con il suo alleato di governo Matteo Salvini che da giorni attacca. “Ogni tanto ho avuto l’impressione di avere un commissario italiano che giocava con la maglia di altre nazionali”, aveva detto il ministro ale Infrastrutture esibendo la solita poca conoscenza delle istituzioni politiche, delle rispettive competenze e della lealtà del proprio ruolo.
Da Bruxelles a stretto giro di posta già ieri è arrivata una prima risposta che diceva più o meno che Meloni e i suoi compagni di governo stavano strillando per la mancata risposta a una domanda che non avevano mai posto. Sulle vicissitudini della compagnia aerea Ita la Commissione europea semplicemente sta ancora aspettando il governo italiano. Una brutta figura, non c’è che dire, a cui si aggiunge il grossolano errore di attaccare Gentiloni senza sapere (o fingendo di non sapere) che non è lui ad avere il ruolo sul tema.
I giornali di destra a voce unita però continuano a sparare. Non stupisce che lo facciano con il tono che pare una voce sola: sono ormai una voce sola che risponde alle dipendenze dell’editore unico Antonio Angelucci. Stupisce però che l’acredine verso il politico del Pd si sia accesa all’improvviso, senza un valido motivo apparente per scatenare così tanta bile. Ieri l’arcano si è svelato.
Sapevano, Giorgia Meloni con Matteo Salvini e tutta la ciurma, che sarebbero arrivati i dati della Commissione europea (leggi servizio a pagina 3). E sono numeri che smentiscono in toto la baldanzosa propaganda di un governo che vorrebbe piegare la realtà alla narrazione, da Caivano all’economia, senza sapere che la realtà prima o poi arriva.
Ecco il punto: le prospettive economiche italiane vengono tagliate per l’anno in corso dello 0,3% fermandosi allo 0,9% e l’Italia è il fanalino di coda nelle previsioni economiche per il 2024. A dirlo è proprio lui, Gentiloni, che di fronte alle telecamere spiega le difficoltà economiche dell’Unione europea e interrompe bruscamente la propaganda di prosperità del governo italiano.
A chiudere una giornata difficile sono arrivati anche i dati dell’Istat che segnano uno 0,7% in meno nella produzione industriale nazionale. I numeri, si sa, non si possono piegare. Tanto che perfino al ministro Adolfo Urso non resta che ammettere che siano “segnali d’allarme, in qualche misura aspettati”.
La trama diventa visibile. Gli attacchi scoordinati al commissario Gentiloni non erano altro che il perpetuarsi della strategia – la solita – di questo governo: additare un nemico per coprire gli errori. La mole di dichiarazioni e di editoriali contro Gentiloni non erano altro che il concime per preparare il proprio elettorato alle pessime notizie che sarebbero uscite dalla sua bocca.
Additare la persona per coprire ciò che comunica è l’anima del populismo. Avere attaccato inutilmente per l’ennesima volta l’Ue per poi ritrovarsi bastonati (con una Legge di Bilancio all’orizzonte sempre più difficile) è lo scotto del governo sovranista. Gentiloni da parte sua non ha risposto “per non fare male all’Italia”. Del resto a fare male ci pensano già quelli che la governano.
G. Cavalli
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falcemartello · 10 months
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L'importazione dell'estetica trap non poteva che sostanziarsi, nelle giovani generazioni europee, nel teppismo emulativo maschile (YT) e nell'assimilazione della prostituzione negli immaginari di normalità femminile (OF).
Ciò testimonia il fallimento della generazione di genitori ed insegnanti figlia del Sessantottismo, incapace ed assente per inettitudine nichilista.
Il sistema ha tutto l'interesse a plasmare questo tipo di persone giacché maschi inetti in competizione per gli accessori e femmine abituate alla prostituzione visiva sin da adolescenti non saranno in grado di svolgere alcuna mansione sociale o economica. Accetteranno quindi qualsiasi condizione di lavoro, qualsiasi stipendio e qualsiasi imposizione ideologica in quanto cresciuti come consumatori ideali e pronti per la vita-a-debito.
In tale modo sarà altresì giustificata l'immigrazione di massa in quanto soltanto nelle fila degli schiavi pronti ad accettare ogni stipendio si potranno trovare addetti alle mansioni ed ai lavori necessari (edilizia, agricoltura), mentre le professioni "di concetto" saranno assorbite dalla IA. Appare ancora una volta evidente come si tratti, come sempre, di dinamiche di dominio attuate da una élite nichilista che (da vent'anni) ha deciso sia giunto il momento di portare l'attacco ai valori che rappresentano l'idea stessa di uomo, di società e di civiltà.
[Boni Castellane]
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vintagebiker43 · 24 days
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Cresce una generazione destinata all'analfabetismo funzionale per colpa di una generazione di genitori capaci solo di scaricare sulla scuola la loro inettitudine che li rende incapaci di assolvere ai loro doveri.
E poi ci meravigliamo che vinca la destra scaricabarile?
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scogito · 9 months
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L’accoglienza asettica e “incondizionata” di tutto lo schifo che c’è nel mondo, è creata da inetti contenti di fare parte di un immondezzaio, perché scambiano la loro inettitudine per “amore cosmico”.
Le forze Sacre, quelle vere, usano lame e rabbia quando servono. Non stanno mai a guardare lo sfracello dell’Essere dietro applausi di incoerenza.
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abatelunare · 2 months
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Sabotaggi pubblici
L'umiliazione sembra essere la cifra dominante dei programmi costruiti sulla competizione fra concorrenti. Non si incoraggiano gli aspiranti. Si tende a smontarli, a sabotarli. Minando quel poco di autostima che si ritrovano per le mani. Non mi arrivi, puoi fare molto di più, sei moscio. E la strategia si fa feroce in presenza del talento genuino. Sembra che il saper fare sia quasi un crimine. Bisogna mortificarlo, affinché gli incapaci non prendano coscienza della loro inettitudine. Queste fabbriche di mediocrità bisognerebbe chiuderle per sempre. Perchè veicolano l'idea che la Vera Bellezza non sia più importante. La verità è che non sanno riconoscerla, o meglio valorizzarla. Così fanno l'unica cosa di cui sono capaci. La distruggono.
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blacklotus-bloog · 2 months
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La saccenza insegna a tutti cosa fare, ma davanti alla pratica si pecca sempre di inettitudine...
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BLACK LOTUS
Buona serata...
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crossroad1960 · 3 months
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Nel rinnovato e non sempre appassionante dibattito su nazismo e comunismo, su quale fu peggio e quale meno peggio, e se ci si debba dire anti l’uno e l’altro, ha catturato la mia attenzione il giudizio di un amico come Giuliano Cazzola, per il quale perlomeno una differenza va notata: il nazismo fu disumano sin dai presupposti, invece nobili nel comunismo. Non un giudizio inedito, e infatti già molti anni fa Milan Kundera espresse il suo smarrimento: il male per il male aveva permesso di rifondare ad Auschwitz un’etica europea, mentre il male per il bene ha reso vuoti pure i diritti universali, se in loro nome si è prodotta la carneficina. Ma talvolta si barcolla anche sulle saldezze. Un libro che si promette magnifico, e di cui ieri ho letto qualche decina di pagine, si intitola “Lapidi – La Grande Carestia in Cina”, è scritto da Yang Jisheng e edito da Adelphi. L’abbiamo sempre conosciuta così, la grande carestia (’58-’61), poiché quand’ero ragazzo era attribuita a eventi naturali. Poi lessi in un libro, non ricordo quale, che Mao Zedong fece abbattere tutti i passeri per salvaguardare le piante e finì con lo spasso degli insetti e la catastrofe dei raccolti. Ma non era nemmeno inettitudine, perché nel libro di Yang la verità è un’altra: i contadini vennero affamati per nutrire le città su cui si basava la crescita cinese. I morti furono 36 milioni. Cercarono di salvarsi in ogni modo, mangiando cortecce, cotone, argilla, guano. Si mangiarono fra di loro. Alcuni genitori si mangiarono i figli. Avete presente quando si diceva che i comunisti mangiano i bambini? I comunisti no, le loro vittime sì. (Mattia Feltri)
Impressionante l’analogia con la carestia genocida scatenata da Stalin in Ucraina nota come Holodomor, entrambi i totalitarismi hanno ridotto alla fame i loro popoli promettendo un radioso futuro e il paradiso dei lavoratori.
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odioilvento · 5 months
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Vorrei fosse già mercoledì, per sapere come è andata. Vorrei saper dire quello che forse non ha parole giuste. Stanotte ho fatto uno di quei sogni angoscianti, dove sai benissimo che è un sogno, vuoi svegliarti ma non riesci. Correvo e non riuscivo, sapevo cosa dovevo fare, dove dovevo andare, ma non era così, tutto andava in modo innaturale. Era un sogno, lo so, ma era l'esatto stato in cui sono, non posso farci niente, non posso interagire, solo attendere e questa inettitudine è incolmabile. Ieri in macchina per quasi tutto il viaggio siamo stati accompagnati da un tramonto che ha cambiato mille volte colore, bellissimo, sereno, eppure ogni tanto tornava quel fastidio in mezzo al petto. È passato per un momento, quando l'ho raccontato, ma oggi è ancora lì ed è in quel sogno di stanotte. Adesso mi preparo e vado, con la miglior espressione io possa indossare.
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deathshallbenomore · 1 year
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indovinate chi ha fotocopiato un’ottantina di pagine tagliando fuori l’ultima riga di ciascuna pagina? proprio così.
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generalevannacci · 6 months
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Ida Dominijanni
La Ue licenzia il testo sul conflitto Israele-Hamas con la richiesta di "pause umanitarie" (linea tedesca). Un'altra prova della sua inettitudine subalterna al carro del più forte di turno. L'alternativa, la richiesta del cessate il fuoco (linea spagnola), è parsa troppo poco solidale con Israele. E' un'indecenza che non sta né in cielo né in terra. L'appello all'umanitario, intanto, è l'altra faccia della politica dell'orrore e serve solo come arma di distrazione di massa dal diritto internazionale. Secondo il quale (si legga Piero Ignazi sul Domani di oggi) , Gaza è un territorio occupato e come tale gode del diritto di resistenza, ma tale diritto di resistenza non può esercitarsi massacrando i civili. Specularmente Israele gode del diritto a difendersi, ma tale diritto a sua volta non può esercitarsi massacrando i civili. Dunque il cessate il fuoco si impone anche in punta di diritto. Peccato che il diritto internazionale non conti più nulla non per Israele (che se n'è sempre infischiato) o per Hamas (idem), ma nemmeno per l'Unione europea.
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