(Stamattina stavo parlando di te con un'amica. O meglio, la nostra conversazione mi ha portato a parlare di te.
Scherzando in merito al tuo abbondono, le ho detto 'Peggio per lui, ha perso una donna fantastica'.
Lei, molto carinamente, mi ha risposto 'Hai ragione, sei bella e intelligente'.
Mah... penso che ci siano sicuramente donne più belle di me - e più giovani... sigh! Sob! Sniff sniff... - ma col tempo e con l'età ho imparato ad amarmi, a piacermi così come sono. Mi piace la donna che vedo nello specchio e mi sento bella... una bella persona, soprattutto. So di esserlo. Immodestamente, me lo dico da sola...
Intelligente... sì, credo di esserlo stata, non chiedendoti mai più di quello che potevi darmi. Non pretendendo nulla. Mai arrabbiata per i programmi saltati, o per gli impegni non rispettati.
Mi bastava averti, prendermi cura di te. Ascoltarti e supportarti.
Mi bastava il tempo, anche se poco, che riuscivi a dedicarmi. Il tempo che passavamo insieme, tanto più prezioso essendo così limitato.
Ebbene... credo proprio che la mia amica abbia ragione.
Sono bella e intelligente.
Forse troppo ingenua...
Ma va bene così.
Sono io, sono vera.
Barbara)
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Non sono asociale, né me la tiro, sono selettiva, parecchio.
Non amo parlare con chiunque, soprattutto del nulla.
Non temo il giudizio di nessuno, me ne frego altamente del pensiero di chi non mi conosce... a volte anche del loro 😜
Ho bisogno di stimoli, di emozioni, o mi annoio.
Sono sensibile, sì. Non debole.
Alla mia età metto quasi sempre la mia serenità prima di quella degli altri.
Egoista? In modo sano.
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pensando a tutte le persone che non capiscono il testo della canzone di geolier e chiedono i sottotitoli in italiano.... piacere mi chiamo francesco sono di Milano (proprio Milano Milano), non ho letto la traduzione del testo della canzone e questo post è qui per provare un punto
disclaimer: sono un dottore in lingue specializzato in lingue scandinave, parlo 4 lingue tra il B2 e il C2 e altre 2 al B1, credo sia l'unica cosa che possa avvantaggiarmi. non ho mai avuto contatti prolungati con la lingua, il dialetto o la cadenza napoletana. Qui sotto è tradotta la strofa 1, il pre-ritornello e la strofa 2. Il ritornello è praticamente in italiano neostandard e non ho abbastanza tempo per tradurre tutta la canzone.
in corsivo le parole/termini/frasi di cui non sono convinto
lesgo
Noi siamo due stelle che stanno precipitando
Ti stai vestendo consapevole che ti devi/dovrai spogliare
Pure il male ci fa bene, insieme io e te
Ci avevamo/abbiamo sperato di stare per sempre insieme io e te
No, no, no, come si fa, no no no, ti sei scordata?
Per ora no, non lo posso fare, se non ci stavi (credo sia "se non fossi esistita" , ma mi attengo al letterale), ti avrebbero dovuta inventare
La felicità quanto cosa se i soldi non la possono acquistare?
Ho sprecato tempo a parlare
Non ci avessi mai pensato
Che l'inizio della storia era già la fine della nostra storia (che l'inizio della nostra storia era già la sua fine?)
Il cielo ci guarda
E quando piove è perché è dispiaciuto per me e per te
Tu mi intrappoli abbracciandomi, pure il diavolo era un'angelo
Come mi si può amare se non ti amo? Come si può volare senza ali?
E no, è passato tanto tempo dall'ultima volta
Dammi un poco più di tempo per l'ultima volta
E no, no, no, no come si fa, no no no, ti sei scordata?
Per me, no, non lo posso fare
Conclusione: ritengo che chi nemmeno leggendo il testo capisca per lo meno il senso generale della canzone debba farsi un esame di coscienza sul suo livello di comprensione dell'italiano
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Allora.
Sono d'accordo sul fatto che da artista sentirsi tirare addosso buuu e fischi perché il pubblico non è d'accordo con la tua vittoria è brutto.
Però mannaggia a cristo, veramente veramente quel primo posto non se lo meritava assolutamente.
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Comunque basta andare a seguire un paio di conferenze all'università per farmi sentire di nuovo studentessa *_* stasera ho pure avuto il coraggio di fare una domanda *_* chissà se in questi giorni riesco a mettere nero su bianco le impressioni e i pensieri che mi vorticano in testa...
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Ho avuto una tastiera rotta per un sacco di mesi e mi sono ritrovata a fare decine di riassunti lunghissimi con quella tastiera. Aveva un suo modo assurdo di funzionare, tipo che se cliccavi sull'1 ti scriveva la parentesi tonda.
Oggi sono ritornata sui libri a studiare, questa volta con una tastiera nuova comprata qualche giorno fa.
E quindi io che ho fatto...ho iniziato a pigiare i tasti sbagliati che però erano i tasti giusti sulla vecchia e rotta tastiera. La tastiera nuova è perfetta, i tasti corrispondono tutti, ma l'abitudine mi porta comunque a sbagliare.
Tutta sta storia per dire cosa? Per dire che ci si adatta a tutto, anche alle cose che non funzionano come dovrebbero. Anche ai rapporti che non ci fanno bene. Quando poi, finalmente, ci troviamo nella situazione giusta, continuiamo ancora a comportarci come quando eravamo in quella sbagliata e no, non lo facciamo consapevolmente ma solo perché siamo abituati a doverci difendere per sopravvivere e lo facciamo anche quando di difenderci non ce n'è più bisogno.
Ecco, la mia vita è tutta così. Continuo a spingere i tasti sbagliati perché l'ho dovuto fare per tanto tempo. E finisco per risultare cattiva e insensibile, pazza, strana, complicata e ingrata. Pochi hanno la pazienza di aspettare che impari nuovamente a voler bene e lo capisco anche, detto tra noi.
Zoe, la pazza che ha scritto tutta sta storia pensando ad una tastiera bluetooth 🥲
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