🥺❤️
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Come quando al luna park, tutto fiducioso sali su una giostra convinto che ti divertirai e pochi istanti dopo ti ritrovi piegato in un angolo a vomitare, la vita è così.
Lucrezia Beha
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Era così abituata a sopravvivere
alle dosi di veleno che la vita le dava
che quando non ne riceveva
provava quasi una sensazione di astinenza.
Lucrezia Beha
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Si passa la vita ad “imparare a trattenere”..
si trattiene la pancia quando si cammina,
si trattengono le lacrime davanti alle persone,
si trattiene un pensiero troppo pungente,
si trattiene l'istinto quando sale la voglia di farsi giustizia,
si trattiene il fiato sotto l'acqua e si trattengono le parole giuste che lasciano andare le persone lontano da noi.
Lucrezia Beha
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“La vita va gustata intensamente, vissuta pienamente, assaporando ogni istante come una torta così buona che non puoi fare a meno di mangiare a grandi morsi.”
— Lucrezia Beha
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Questa storia mi piace sempre. Una bella storia d'amore, di proibito ma certo, di distanza riempita di lettere. L'amore della vita, oltre ogni condizione.
Pinacoteca Ambrosiana, Milano.
In una piccola teca è conservato un tesoro.
Un garbuglio di sottili fili gialli che formano un intreccio ad anello verso l’estremità. Niente di che all’apparenza, forse solo una reliquia; e invece se vai a fondo scopri che dietro c’è un mondo. Una storia d’amore bellissima quanto proibita, tra un dotto umanista e una ragazza tormentata. Per viverla bisogna spostarci un po’ più ad est, e tornare indietro nel tempo, tanti e tanti anni fa.
Ferrara 1502. Quel giorno, alla corte ducale, erano attesi giovani poeti e letterati.
Per il ragazzo era un’occasione d’oro. Poteva finalmente mettersi in mostra e farsi notare dalla duchessa. Se tutto fosse andato come sperava, avrebbe avuto anche l’occasione di entrare nella sua cerchia ristretta di letterati. Lei amava gli artisti, e ovviamente far parte del suo “circolo” era garanzia di fama e ricchezza. Così giunse il suo momento. Il ragazzo entrò in sala e la vide. Conosceva la duchessa solo per sentito dire, e che fosse molto bella lo sapeva già, gliel’avevano ripetuto un milione di volte. Quello che lo sbalordì e lo lasciò senza parole fu che fosse così bella. Il poeta ci mise un po’ di tempo a presentarsi, letteralmente folgorato dal bagliore della giovane duchessa. I suoi capelli biondi splendevano, illuminati dai raggi del sole che filtravano dalle grandi vetrate del palazzo. Già quei capelli, come si può dimenticarli? Non ci riuscì, e continuò a pensare a lei anche le ore successive all’incontro. Anche i giorni dopo. Anche le settimane dopo.
La duchessa era il suo pensiero fisso. Si invaghì così tanto da giungere a cambiare la struttura della sua prima opera che stava per uscire in quel periodo. La modificò sulla base di quel suo nuovo invaghimento. Un uomo che apriva il suo cuore verso l’amore più sincero e appassionato. E quando l’opera, chiamata “gli Asolani”, uscì, il poeta ne regalò subito una copia alla duchessa, che rimase positivamente colpita. Cominciarono a frequentarsi sempre più spesso, i due innamorati clandestini, e intrapresero una relazione platonica ma appassionata.
Poi però arrivò la peste e il poeta fu costretto a scappare dalla città. Lei rimase. Non poteva la duchessa abbandonare il suo popolo decimato. E tanto platonicamente quanto si erano frequentati di persona, così iniziarono un rapporto epistolare a distanza fatto di bellissime lettere d’amore. Lui però aveva ancora quel pensiero fisso: i capelli di lei, e glielo scrisse. Alla fine lei non mancò di compiere un gesto fortemente simbolico: si tagliò una ciocca dei suoi amati capelli e la inviò insieme a una lettera. Quando lui la ricevette, la tenne stretta a se, e la volle conservare per sempre all’interno di uno scrigno, che ormai era il più prezioso di tutti i tesori che possedeva. Quello che conteneva le lettere d’amore della duchessa.
I due non si rividero mai più ma continuarono a scriversi ancora per sedici anni. Poi lei morì giovanissima e lui divenne Cardinale. Uomo di chiesa e personaggio di spicco dell’umanesimo italiano, famoso ancora oggi con il nome di Pietro Bembo.
Come quella ciocca di capelli sia giunta a Milano, non lo sa nessuno. Ma forse un motivo c’è.
Se la guardi all’interno della piccola teca, noti che è ancora perfettamente conservata, liscia e fresca come se fosse stata appena recisa.
Ecco, pare che in alcune notti, se osservi bene attraverso le finestre della Pinacoteca Ambrosiana, scorgi un bagliore. Una luce intensa che proviene dalla stanza dove è conservata la bionda treccia. Dicono che sia proprio la duchessa, che arriva e legge le lettere del suo amato Pietro Bembo, non prima di aver pettinato la propria ciocca di capelli.
Poi se ne va, svanisce in un educato silenzio, ma felice perché si è sentita amata. Lei, la discussa e tormentata duchessa di Ferrara, Lucrezia Borgia.
Roberto Colombo
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Lei aveva il potere di incasinarsi la vita da sola.
~Lucrezia Beha~🌹❤🖤🔥
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Le foto di Barbara Berlusconi sul red carpet con il figlio Edoardo Un accompagnatore d’eccezione per una serata celebrativa di una lunga storia di amicizia. Barbara Berlusconi ha chiesto al figlio Edoardo di essere il suo +1 all’anteprima romana del biopic su Ennio Doris, socio e grande amico del padre Silvio Berlusconi. A un passo dai 15 anni che festeggerà il 13 luglio e già più alto della madre (e secondo i followers con una somiglianza schiacciante con il nonno), il nipote dell'ex premier scomparso il 12 giugno 2023 ha fatto così il suo debutto ad un evento ufficiale. Ennio Doris e Silvio Berlusconi si conoscono nei primi anni ’80 e instaurano subito un rapporto di amicizia e stima che sfocia con la nascita della holding Mediolanum e poi di Banca Mediolanum. Una relazione fraterna durata quarant'anni che le figlie del Cav hanno voluto onorare presenziando alla prima del film Ennio Doris - C’è anche domani tratto dal romanzo biografico edito da Sperling & Kupfer e diretto dal regista Giacomo Campiotti, che uscirà in più di 150 sale come evento speciale il 15, 16 e 17 aprile. Il debutto di Edoardo sul red carpet insieme a mamma Barbara Berlusconi Al cinema The Space Moderno di Roma per festeggiare la prima, oltre alla famiglia Doris al completo, la moglie Lina Tombolato e i figli Sara e Massimo e agli interpreti del film, tra cui il protagonista Massimo Ghini, hanno presenziato anche il fratello di Silvio Berlusconi, Paolo, e le figlie del tycoon Marina con il marito Maurizio Vanadia, e Barbara a braccetto del suo secondogenito Edoardo. "Serata emozionante ieri a Roma Onorata di essere stata con mio figlio Edoardo e mia sorella Marina all'anteprima del film che racconta la vita di Ennio Doris. Per mio padre un vero amico, ancor prima che un socio", ha scritto sul suo profilo Instagram la terzogenita di Silvio Berlusconi dopo Marina e Pier Silvio e la prima nata dal matrimonio con Veronica Lario (dopo di lei Eleonora e Luigi). I nipoti dell'ex proprietario dell'AC Milan invece sono 15 a cui si aggiunge la pronipote Olivia, la figlia della primogenita di Piersilvio, Lucrezia Vittoria, nata nell’aprile 2021. "Un grande uomo che ha saputo coniugare visione e genio imprenditoriale a umanità e sincera attenzione per chi aveva riposto fiducia in lui. Come quando decise, insieme a mio padre, di coprire personalmente le perdite dei correntisti dopo il crack di Lehman Brothers", ha continuato Barbara, 40 anni il prossimo 30 luglio, elogiando l’imprenditore e banchiere scomparso nel novembre 2021, "Un uomo che, nato nella provincia veneta fatta di piccoli risparmiatori, conosceva il valore della fatica e sentiva sulle sue spalle la grossa responsabilità di gestire al meglio i risparmi delle persone". Barbara Berlusconi, chi è la terza figlia di Silvio Berlusconi e Veronica Lario Dirigente d'azienda e parte del CdA di Fininvest, Barbara è mamma alla quinta di cinque maschietti. I primi due, Alessandro (nato nel 2007) ed Edoardo (2009) sono nati dalla relazione con Giorgio Valaguzza terminata nel 2010. Si aggiungono alla crew, Leone (2016), Francesco Amos (2018) ed Ettore Quinto (2021) frutto della relazione con il compagno Lorenzo Guerrieri, nata 10 anni fa dopo la fine della storia super mediatica con il calciatore brasiliano Alexander Pato durata dal 2011 al 2013. "La famiglia si allarga... speriamo che questa volta sia femmina!!! Oppure mi toccherà chiamarlo Quinto..." scriveva Barbara Berlusconi su Instagram il 10 maggio 2021, annunciando (con ironia) l'arrivo della quinta cicogna e non nascondendo il desiderio di un fiocco rosa. Il 20 novembre è nato Ettore Quinto e la promessa (social) è stata rispettata.
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tempo fa trovai una citazione che era del tipo ' se non ti piace una situazione in cui ti trovi aspetta 3 mesi e vedi che si sarà evoluta' e sinceramente è molto utile oltre che veritiera.
sono passati 3 mesi esatti, io sono riuscita per la prima volta con un ragazzo (siamo rimasti amici), ne ho avuti altri a cui interessavo, ho conosciuto molte persone nuove tutte molto simpatiche e carine, sono stata per la prima volta all'estero dove ho compiuti i 'fatidici' 16 anni, sono andata anche in Puglia dove ho incontrato un gruppo favoloso di persone con la quale spero di mantenere questo bel legame per quest'estate e ora piaccio anche ad un ragazza.
ma la cosa più importante è forse che non mi importa quasi più di te.
a san valentino le portasti una misera rosellina con dei tulipani, ogni tanto vi vedevo in giro ma mai mano nella mano, l'hai postata 2 volte sul privato e forse chissà anche negli stretti, a Canterbury hai incontrato il 4c con la quale sei rimasto amico, e lo sei ridiventato con tutta gente che dicevi di non sopportare (falsooooo), ti sei lasciato una settimana fa con Gaia e un pò mi ero abituata a lei, poi in Puglia quando mi dissero che erano ormai 2 mesi che stavate insieme (apparte nel momento in cui lessi il messaggio) non mi è fregato nulla di ciò (pensa venerdì ho iniziato ad ascoltare Calcutta ed ero felicissima, e di ciò (che ero più felice) in realtà se ne sono accorti in molti dicendomi infatti che stavo meglio), però ora ti piace un'altra che ti sta palando ma boh può essere che la conquisterai a pasquetta che per caso, alla fine, non passeremo più insieme con Simone.
Però sei stato molto carino (ironia coglione) martedì ad interessarti di me chiedendo a Sara se fosse successo qualcosa e poi hai passato la giornata o ad origliarmi o a guardarmi, hai mezzo riso quando Giulio mi lanciò i fazzoletti e io non li raccolsi impegnata a mangiare (me li hai passati tu), ed infine abbiamo fatto eye contact perchè tu mi stavi fissando.
Solo ora mentre scrivo mi sono presa qualche secondo per abbandonarmi ai ricordi scoprendo che in fondo quel fissarmi in quel modo lo facevi quando ti eri appena accorto che esistevo anche io nell'ecosistema della classe e ti incominciai a piacere. Non lo so mi è apparso spontaneo questo pensiero/ricordo, senza che lo forzassi per provare anche solo a pensare che ti interesso ancora minimamente (a detta di Angelo, detto da Giulia e Lucrezia, tu mi pensi ancora, che cretino). In fondo ti interessa una ragazza dagli occhi scuri (mi pare) e molto simpatica con la quale vuoi passare l'estate insieme, quindi non so magari ti sei finalmente rinnamorato di qualcun'altra e avevi bisogno di un ultimo saluto/sguardo prima di voltare definitivamente pagina. Te lo auguro, per la prima volta, sarà perchè non mi interessi più né mi piaci. Non penso torneremo mai insieme e mi va bene così cioè sono in pace con me stessa per la prima volta da non so quanto tempo.
Ho riletto alcune chat e penso che si, ho esagerato, ma anche che tu mi hai mentito spudoratamente volendo poi farmi passare per la falsa bugiarda che sfortunatamente per te (e per Giulio) non sono. Per una volta nella tua vita caccia fuori le palle e ammettilo che non mi amavi più da tanto tempo e che ti facevo solo pena.
Meglio per me, ora so di poterti dimenticare un pò più velocemente e soffrire un pò meno ogni giorno :)
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Non dirò il tuo nome, perché non ne sento il bisogno e perché voglio tenere nascosto questo pensiero nella sua innocenza e nella sua semplicità.
A volte penso che con te farei meglio a nascondermi e basta. Perché non voglio nulla da te. Eppure, voglio piacerti. Voglio sentirmi apprezzata da te, voglio la tua approvazione. Penso mi manchi qualche brivido, la sensazione di curiosità verso l’altro, e quella di sfida. Non so come andrà a finire, e forse non voglio saperlo. So solo che sto capendo come dare il giusto valore alle cose. Amo Lucrezia, la desidero, desidero il suo affetto, desidero il suo corpo premere contro il mio, eppure, desidero anche le tue attenzioni e i tuoi sorrisi, che nulla c’entrano con l’amore che provo per lei.
L’innocenza e la vita che conduco mi fanno mantenere vivi entrambi, dandogli il giusto spazio, per ora. Da te non voglio niente, vorrei solo piacerti o essere un po’ più come te a volte.
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Così
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Flaminia
FLAMINIA, il primo film di e con Michela Giraud, arriva al cinema dall’11 aprile distribuito da Vision Distribution. Nel cast: Michela Giraud, Rita Abela, Antonello Fassari, Nina Soldano, Edoardo Purgatori, Catherine Bertoni de Laet, Ludovica Bizzaglia, Francesca Valtorta, Fabrizio Colica e con Lucrezia Lante Della Rovere.
https://www.youtube.com/watch?v=nh7nWsCYPwU
Flaminia, il film di Michela Giraud
Sceneggiato dalla stessa Giraud con Francesco Marioni, Greta Scicchitano e Marco Vicari, la stand up comedian ne è anche protagonista nei panni della giovane donna piena di ambizioni e prossima al matrimonio che dà il titolo al film. Per la sua opera prima Giraud sceglie un tono spensierato e sagace per raccontare una storia che affronta temi importanti e delicati, rivelando un altro lato della sua sensibilità di artista.
Prendendo spunto dalle difficoltà e dalle ipocrisie che si celano dietro le porte delle case borghesi Michela Giraud ci racconta una storia divertente e toccante e se qualcuno vi dirà che è una storia vera, non credetegli.
Il film è una produzione Eagle Original Content e Pepito Produzioni in collaborazione con Vision Distribution e con Prime Video.
Sinossi
Flaminia De Angelis è tutto quello che una ragazza di Roma Nord dev’essere: sorridente, ossessionata dalla forma fisica e soprattutto ricca o meglio arricchita. Sotto la pressione di sua madre Francesca, sta per sposare Alberto, il figlio di un importante diplomatico regalando all’intera famiglia la tanto agognata scalata sociale.
Tutto è pronto per il grande evento quando nella vita patinata di Flaminia piomba Ludovica, la sua sorellastra, un uragano di complessità dal cuore ingestibile.
Trentenne nello spettro autistico, Ludovica irrompe nella vita di Flaminia con la forza di un terremoto, mettendo a nudo tutte le ipocrisie con cui Flaminia crede di convivere benissimo. Proprio quando la convivenza delle sorelle fa riaffiorare il sentimento di un rapporto dimenticato, un evento inaspettato mette di nuovo a repentaglio tutto.
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Lucrezia Lombardo "Berggasse 19. Una donna di nome Anna Freud", Les Flaneurs Editore
Les Flaneurs Edizioni
«È solo grazie a te, Dorothy, mia preziosa amica d’una vita,paziente e gentile, se sono riuscita a ritornare, dopo un lungo esilio,in Berggasse 19, laddove tutto ha avuto inizio».
Intellettuale amante delle trasgressioni alla tradizione, Anna Freud (Vienna1895 – Hampstead 1982) fu la caposcuola della “psicologia dell’io”. Si dedicò a tempo pieno alla psicoanalisi, che dal…
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Il blog consiglia "Nemmeno Dio può giudicarci" di Francesca Sgobba, Fides Edizioni. Da non perdere!
«Perché non possono giudicarmi. Non hanno trascorso mesi come fidanzati di Lucrezia, non hanno condiviso i momenti di dolore chiusi in camera dopo ogni litigio. Non l’hanno vista attraverso i miei occhi. Non possono giudicare me, né te, perché non hanno vissuto la tua vita. Nemmeno Dio può giudicarci, Alberto».
Quattro studenti universitari condividono un appartamento: si tratta di Alissa,…
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Il 15febbraio nasceva a Firenze Pietro il Fatuo, ovvero il tragico destino di un figlio di papà (quando il papà è Lorenzo il Magnifico).
Tutti i figli di padri famosi devono affrontare lo spauracchio del confronto con il padre, oltre al normale complesso d’Edipo. E per un Alessandro Magno che ce la fa, c’è un Pietro il Fatuo che miseramente fallisce. E dire che Pietro, povera creatura, dalla sorte aveva avuto anche qualche dono, tipo quello di assomigliare fisicamente a mamma Clarice Orsini, una delle donne più belle del rinascimento e non al babbo, fascinoso quanto si vuole, ma bruttino. Clarice gli aveva donato anche antenati illustri e nobili che a casa Medici mancavano, e buoni agganci a Roma. Il padre gli aveva invece dato tutto quello che i Medici potevano, ed era molto: una fortuna immensa, i migliori precettori, fra cui Angelo Poliziano amico di famiglia, una corte zeppa di artisti e il potere su Firenze.
Pietro però aveva il tocco di Mida al contrario: ignorante come una talpa, usò Michelangelo per farsi fare pupazzi di neve dopo una nevicata a Firenze. Vanesio, si fece odiare per le spese folli in vestiti. In politica, era un disastro. Non riuscì nemmeno a convincere il papa Alessandro Borgia a far sposare ad un Medici Lucrezia Borgia, e sì che Alessandro fece sposare la figlia praticamente a chiunque. Quando i Francesi scesero in Italia, cincischiò senza senso, e poi dovette arrendersi e concedere loro il passaggio e piazzeforti gratis. A Firenze il popolo si infuriò, e Savonarola riuscì a far cacciare Pietro e instaurare la Repubblica.
Pietro per tutto il resto della vita tentò di tornare a a Firenze, senza riuscirci. I cugini più svegli saliranno al potere. Lui morirà affogando in un fiume durante una campagna di guerra in cui, tanto per cambiare, non cavava un ragno dal buco, e il fratello papa Leone penò parecchio per trovare un posto dove seppellirlo, mettendolo poi provvisoriamente a Cassino, di cui era abate. Era il 28dicembre 1503.
Una fine fantozziana, senza gloria e senza dignità, per un bel ragazzo che era decorativo ma non riuscì mai ad essere altro e nella vita sbagliò ogni singola mossa, perché i padri possono essere sì potenti e lasciarti il mondo, ma se non hai la testa per gestirla ogni eredità è solo una maledizione.
foto da Wikipedia
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Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/giornata-internazionale-delle-donne-e-delle-ragazze-nella-scienza/?feed_id=1313&_unique_id=65c880ce9a9b6
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La Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza si celebra l'11 febbraio di ogni anno per riconoscere il ruolo fondamentale delle donne nella scienza in un mondo in cui è sempre stato difficile per loro potersi esprimere.
Basti pensare che la prima donna a cui sia stato permesso di laurearsi è stata Elena Lucrezia Cornaro Piscopia nel 1678, laureata in Filosofia perché Teologia in cui voleva laurearsi non era considerato adatto a una donna. L'università di Bologna esisteva già da più di seicento anni, dal 1088. Poi goccia a goccia pian piano ne sono seguite altre
1678. Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, Prima laureata in Filosofia1732: Laura Bassi Verati, Prima laureata in Storia naturale e medicina1751: Cristina Roccati, Prima laureata in filosofia e fisica1877: Ernestina Paper, Prima laureata in medicina1891: Fabri Cornelia, Prima laureata in Scienza Matematiche
Secondo il ‘Rapporto tematico di genere’ realizzato dal Consorzio interuniversitario AlmaLaurea (https://short.staipa.it/x6eat), ad oggi le donne costituiscono quasi il 60% dei laureati in Italia, e registrano performance migliori sia in termini di regolarità negli studi sia di voto di laurea (concludono gli studi in corso il 60,2% delle donne, rispetto al 55,7% degli uomini; il voto medio di laurea è, rispettivamente, pari a 103,9 e 102,1/110). Eppure, gli uomini sono più valorizzati sul mercato del lavoro, guadagnano il 20% in più e occupano professioni di più alto livello.
Quanti di noi immaginando una persona di scienza la immaginano donna? E quanti una persona che lavora in casa per la famiglia la immaginano uomo? Si tratta di uno dei tanti stereotipi di genere che ci portiamo avanti dai secoli in cui alle donne non era neppure permesso studiare ma poi ci scandalizziamo di popolazioni che consideriamo arretrate dove viene impedito alle donne di realizzarsi.
Per questo è importante ricordare a tutte le donne, ma soprattutto a tutte le ragazzine e le bambine che possono essere ciò che vogliono che non è impossibile diventare come Fabiola Gianotti che direttrice del CERN fino al 2025, l'astronauta Samantha Cristoforetti, Elena Cattaneo la più giovane senatrice a vita della storia della Repubblica italiana e una tra i maggiori esperti per gli studi nel campo delle cellule staminali, Lucia Votano dal 2009 al 2012 direttrice del Laboratorio nazionale del Gran Sasso, Anna Grassellino, fisica dei materiali e ricercatrice nel campo della superconduttività, che dal 2020 dirige il centro Sqms (Superconducting quantum materials and systems) al Fermilab di Chicago, Ilaria Capua virologa che dirige dal 2016 il centro di eccellenza One Health dell’Università della Florida.
Leggete e fate leggere alle ragazze libri come "Sei donne che hanno cambiato il mondo" di Gabriella Greison (https://short.staipa.it/6kjtt) o la serie di "Storie della buona notte per bambini ribelli" (https://short.staipa.it/avveu). Sono sicuro che loro, e il mondo un giorno ringrazieranno.
https://www.staipa.it/blog/sei-donne-che-hanno-cambiato-il-mondo/
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