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#lasciare accadere
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Perdonare qualcuno non significa condonare il suo comportamento. Non significa nemmeno dimenticare il modo in cui ti ha ferito e neppure concedergli di farti ancora del male.
Perdonare significa fare pace con ciò che è successo.
Significa riconoscere la tua ferita, dandoti il permesso di sentire dolore e di comprendere che quel dolore non ti serve più.
Il perdono è un dono a te stesso.
Ti libera dal passato e ti consente di vivere nel tempo presente.
Perdonare significa liberare un prigioniero e scoprire che quel prigioniero eri tu.
- Daniell Koepke
Foto Chris Mok, unsplash
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ragazzoarcano · 5 months
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❣️
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occhietti · 19 days
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Mi piace pensare che i tempi sbagliati non esistano... Che le "cose" (gli incontri di vita e non) accadano quando devono accadere. Con i propri tempi, i propri errori, i propri assurdi conti che non tornano mai.
Mi piace pensare che tutto abbia un senso profondo, a volte confuso, altre solo in parte svelato, spesso ignoto.
Mi piace pensare che un qualsiasi Noi abbia radici nel cuore, prima ancora che "lo e Te" sappiano... E che poi semplicemente ci si riconosca. Per fare un po' di strada insieme. Per farsi un po' di bene e un po' di male. Per lasciare impronte l'uno nella vita dell'altro.
Perché ognuno di noi è il risultato di ogni anima con cui entra in sintonia di cuore o di pensieri.
Ci si tocca così: fondendo appartenenze.
Come Tu che mi tocchi sempre,
anche quando non mi tocchi mai.
- Letizia Cherubino, Se non t’incontro nei sogni, ti vengo a cercare 
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Mi piace pensare che i tempi sbagliati non esistano...
Che le cose (gli incontri di vita e non) accadano quando DEVONO accadere.
Con i propri tempi, i propri errori, i propri assurdi conti che non tornano mai.
Mi piace pensare che tutto abbia un senso profondo, a volte confuso,
altre solo in parte svelato,
spesso ignoto.
Mi piace pensare che un qualsiasi "Noi" abbia radici nel cuore, prima ancora che “Io e Te” sappiano...
E che poi, semplicemente, ci si riconosca.
Per fare un po’ di strada insieme.
Per farsi un po’ di bene e un po’ di male.
Per lasciare impronte l’uno nella vita dell’altro.
Perché ognuno di noi è il risultato di ogni anima con cui entra in sintonia di cuore o di pensieri.
Ci si tocca così: fondendo appartenenze.
Come tu che mi tocchi sempre, anche quando non mi tocchi mai.
Letizia Cherubino
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fuoridalcloro · 5 months
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Iniziano ad accadere le cose giuste quando affidi al tuo coraggio l'entusiasmo di lasciare andare via chi non vibra più nella tua frequenza e chi non frequenta più le tue vibrazioni le guarigioni non iniziano mai accarezzando una ferita, iniziano quando trovi il motivo del graffio, lo squarcio si sana quando cogli l'insegnamento dietro l'impatto, il “perché” è il primo disinfettante il “come”, solo una garza iniziano ad accadere i miracoli quando smetti di educare i tuoi sguardi alla tragedia e ti giri dall'altra parte del dramma, i miracoli esistono sempre dopo il terrore vivono al di là del guaio, non possono accadere se non li prevedi dritto negli occhi quando ti parlano inizia a mostrarsi il tuo cammino quando ti accorgi che l'universo ti suggerisce la vita, che un inciampo nel buio vuol dire cambia strada che un paesaggio senza anima vuol dire non fermarti, che un autunno incastrato nel respiro vuol dire vai a fiorire altrove e che un tramonto che protegge cuore e amici, vuol dire resta ancora.
-Gio Evan-
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la-novellista · 6 months
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Mi piace pensare che i tempi sbagliati non esistano… Che le cose (gli incontri di vita e non) accadano quando devono accadere. Con i propri tempi, i propri errori, i propri assurdi conti che non tornano mai.... E che poi semplicemente ci si riconosca. Per fare un po’ di strada insieme. Per farsi un po’ di bene e un po’ di male. Per lasciare impronte l’uno nella vita dell’altro. Perché ognuno di noi è il risultato di ogni anima con cui entra in sintonia di cuore o di pensieri. Ci si tocca così, fondendo appartenenze. Come Tu che mi tocchi sempre, anche quando non mi tocchi mai.
Letizia Cherubino
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be-appy-71 · 21 days
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No che non è vero che le cose succedono all'improvviso. Tutte le cose hanno un tempo in cui accadere ed è il tempo che ci vuole a quella cosa lì... a volte è un minuto, altre un mese o una vita, ma cosa importa. Lasciare accadere le cose nel tempo e avere cura di guardarle con gli occhi, le mani, le orecchie, i pensieri, i polsi, che dopo le cose accadono e si fanno comprendere, magari non tutte, magari non subito ma un po' sì.... ♠️🔥.
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canesenzafissadimora · 8 months
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Molte persone si innamorano molte volte nella vita, ma poche amano o trovano un amore vero. A volte lo incontrano e non prestano attenzione a questi segnali, e lo lasciano passare senza accadere veramente. E’ libero arbitrio. Per questo, presta attenzione ai segnali, non lasciare che le follie del quotidiano ti rendano cieco alla miglior cosa della vita: l’amore! Quello che è sincero non cambia mai!
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Carlos Drummond de Andrade
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lunamagicablu · 6 months
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Tu non presti attenzione a te stesso. La tua mente è sempre con gli oggetti, le persone e le idee e mai con te stesso. Mettiti al centro dell’attenzione, diventa consapevole della tua esistenza. Guarda come funzioni, osserva le motivazioni e i risultati delle tue azioni. Esamina la prigione che hai costruito intorno a te, per inavvertenza. Conoscendo ciò che non sei, arrivi a conoscere te stesso.
Hai soltanto bisogno di sbarazzarti della tendenza a definire te stesso.
Per fluire con la vita intendo l’accettazione: accogliere ciò che viene e lasciar andare ciò che va. Il passato è nella memoria, il futuro nell’immaginazione.
Il desiderio è il ricordo del piacere e la paura è il ricordo del dolore. Tutti e due rendono irrequieta la mente. I momenti di piacere non sono altro che intervalli nel flusso del dolore. Come potrebbe essere felice la mente? La gioia è gioia solamente se contrapposta al dolore.
Per sua stessa natura, la mente divide e oppone. Può esserci un’altra mente che unisce e armonizza, che vede il tutto nel particolare e il particolare come interamente collegato al tutto? La puoi trovare andando oltre la mente che limita, divide e oppone.
La mente crea l’abisso, il cuore lo valica.
Come tutto ciò che è mentale, anche la cosiddetta legge di casualità si contraddice. Nessuna cosa esistente ha una casualità particolare; l’intero universo contribuisce persino all’esistenza delle cose più minuscole. Se la gente sapesse che niente può accadere se l’universo non lo fa accadere, otterrebbe molto di più con minor impiego di energie.
Tratto da: “Io sono Quello”, di Nisargadatta Maharaj ************************* You don't pay attention to yourself. Your mind is always with objects, people and ideas and never with yourself. Put yourself at the center of attention, become aware of your existence. See how you function, observe the motivations and results of your actions. Examine the prison you have built around you, inadvertently. By knowing what you are not, you come to know yourself.
You just need to get rid of the tendency to define yourself.
By flowing with life I mean acceptance: welcoming what comes and letting go of what goes. The past is in the memory, the future in the imagination.
Desire is the memory of pleasure and fear is the memory of pain. Both make the mind restless. Moments of pleasure are nothing but intervals in the flow of pain. How could the mind be happy? Joy is joy only when contrasted with pain.
By its very nature, the mind divides and opposes. Can there be another mind that unites and harmonizes, that sees the whole in the particular and the particular as entirely connected to the whole? You can find it by going beyond the mind that limits, divides and opposes.
The mind creates the abyss, the heart crosses it.
Like everything mental, the so-called law of randomness also contradicts itself. No existing thing has any particular randomness; the entire universe contributes to the existence of even the tiniest things. If people knew that nothing could happen if the universe didn't make it happen, they would achieve much more with less energy.
Taken from: “I am That”, by Nisargadatta Maharaj
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mynameis-gloria · 6 months
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Lunedì: ho scritto un po' di amore sì perché in questa giornata era quello che mi serviva. Un day off non proprio day off, dato che son raffreddata e stamattina il controllo non è andato come mi aspettavo, così tornata a casa dopo tante parole che hanno fatto vacillare la mia testa mi sono preparata un piatto di quelli che solo al pensiero mi fan venire l'acquolina in bocca, che questo è l'amore che intendo quando parlo di cibo, la cura ed il piacere nel farlo e preparlo. Dedicarmici. Gustarlo e dirsi "ahh al diavolo oggi me lo merito!"
Nel pomeriggio ho camminato tra i colori ancora poco autunnali ma in paesaggi che i miei occhi avevano bisogno di vedere, per cambiare un attimo, staccare. E poi ancora qualche coccola con una ricetta per dei biscotti. Una giornata passata quasi ai fornelli tra una pagina e l'altra dei mille vocaboli che mi devo studiare in vista dell'esame
E la notizia ricevuta da V, proprio stasera "non so se accettano il trasferimento", con un tempismo perfetto, che non so nemmeno che dire, se ridere, piangere o semplicemente stare zitta e assimilare, accettare e lasciare tutto in mano al tempo, all'incertezza, alle variabili, che alla fine non va poi così? Non è forse già successo con la notizia stessa? Abbiamo forse avuto potere di scelta?! Ed allora alzo le mani e dico va bene, stavolta mi arrendo, nemmeno ci provo ad oppormi, fasciarmi la testa, iniziare a pensare a mille soluzioni e mille pensieri, ancora prima di, lascio che accada..qualsiasi cosa debba accadere, lascio ed attendo..ed allora sì che in questo lunedì è necessario un po' di amore, e forse qualche parola che al momento le ho terminate ed è meglio chiuda gli occhi.
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pettirosso1959 · 7 months
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La musica trance, anche all'alba, pompa altissima. È uno dei momenti più intensi dello sballo al Rave di Sukkot, o più semplicemente la Festa della Natura, iniziata venerdì verso le ore 23 e durata tutta la notte fino al sabato mattina, vicino al Kibbutz Re'im, poco distante dalla Striscia di Gaza. Sono migliaia i ragazzi israeliani tra i 20 e 40 anni, arrivati da ogni parte del paese, ballavano liberi tra i gazebo del festival organizzato nel deserto nordoccidentale. Nessuno poteva immaginare cosa stesse per accadere da lì a breve. L'assalto di Hamas Tra i presenti qualcuno filma il momento dell'assalto, nel cielo da lontano si vedono delle macchie nere in movimento che si avvicinano, quei punti sono i combattenti di Hamas che usano i parapendii per infiltrarsi in Israele. Quando sono atterrati nella zona della festa scatta il panico generale. La musica non c'è più, lo speaker invita gli ospiti a lasciare l'area lentamente, i primi feriti vengono soccorsi sul posto, poi un nuovo attacco violento di Hamas che lancia i primi razzi, da terra i terroristi sparano colpi di arma da fuoco sulla folla, in migliaia tentano la fuga nel deserto. La fuga sotto i razzi I più fortunati riescono a raggiungere le proprie auto per tentare la fuga, altri invece hanno i mezzi lontani e corrono nel deserto. Una testimone ventenne al Times of Israel ha raccontato le scene di panico di massa mentre i razzi venivano lanciati in alto. La jeep sulla quale è riuscita a fuggire lungo la strada ha recuperato una coppia di giovani bloccata, poi la fuga veloce a sud di Nitzana. Secondo un rapporto del sito di news israeliano Ynet, molti feriti sono stati evacuati proprio negli ospedali del sud. Le amiche salve solo per essersi finte morte Un'altra testimonianza drammatica è quella di una ragazza salvata da un automobilista che l'aveva presa a bordo dopo che 5 uomini armati avevano aperto il fuoco sulla sua auto. Ha raccontato di come il gruppo ha sparato ancora e ucciso anche il conducente. Lei e una sua amica si sono salvate solo perché si sono finte morte. Dopo due ore dall'attacco, le ragazze hanno riconosciuto le voci di alcuni soldati che si muovevano tra i corpi delle vittime del massacro, gli hanno chiesto aiuto e sono state portate in ospedale. Le ragazze prese in ostaggio Durante il brutale attacco alla Festa nella Natura, è stato confermato dagli organi di sicurezza di Israele che decine di partecipanti sono stati catturati e, secondo quanto riferito, alcuni di loro sarebbero stati uccisi. Ci sarebbero anche numerosi dispersi. Come Noa Argamani, catturata mentre era aggrappata alla moto del suo fidanzato. Urla e disperazione, il suo ragazzo Avi Nathan, anche lui prigioniero, non ha potuto fare nulla contro la violenza dei membri di Hamas.
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immensoamore · 8 months
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Mi piace pensare che i tempi sbagliati non esistano,che le cose accadano quando devono accadere. Con i propri tempi, i propri errori, i propri assurdi conti che non tornano mai.
Mi piace pensare che tutto abbia un senso profondo, a volte confuso, altre solo in parte svelato, spesso ignoto.
Mi piace pensare che un qualsiasi Noi abbia radici nel cuore, prima ancora che “Io e Te” sappiano. E che poi semplicemente ci si riconosca. Per fare un po’ di strada insieme. Per farsi un po’ di bene,per lasciare impronte l’uno nella vita dell’altro.
Perché ognuno di noi è il risultato di ogni anima con cui entra in sintonia di cuore o di pensieri.
Ci si tocca così: fondendo appartenenze.
Come Tu che mi tocchi sempre anche quando non mi tocchi mai..
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alonewolfr · 29 days
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"Puoi spendere ore, giorni, settimane o mesi ad analizzare una situazione, cercando di mettere insieme i pezzi, giustificando cosa sarebbe potuto accadere o cosa sarebbe stato giusto che accadesse. Oppure puoi semplicemente lasciare i pezzi sul pavimento e andare fottutamente avanti."
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be-appy-71 · 24 days
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Mi piace pensare che i tempi sbagliati non esistano...
Che le cose (gli incontri di vita e non) accadano quando DEVONO accadere.
Con i propri tempi, i propri errori, i propri assurdi conti che non tornano mai.
Mi piace pensare che tutto abbia un senso profondo, a volte confuso,
altre solo in parte svelato,
spesso ignoto.
Mi piace pensare che un qualsiasi "Noi" abbia radici nel cuore, prima ancora che “Io e Te” sappiano...
E che poi, semplicemente, ci si riconosca.
Per fare un po’ di strada insieme.
Per farsi un po’ di bene e un po’ di male.
Per lasciare impronte l’uno nella vita dell’altro.
Perché ognuno di noi è il risultato di ogni anima con cui entra in sintonia di cuore o di pensieri.
Ci si tocca così: fondendo appartenenze.
Come tu che mi tocchi sempre, anche quando non mi tocchi mai.♠️🔥
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Letizia Cherubino
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telefonamitra20anni · 1 month
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Turista di lusso:
I'm a traveller or a free man?
Il mestiere dell'attore lo ha preso per mano e portato in giro per il mondo, e per questo, si definiva un turista di lusso. Viaggiare era una cosa che amava, meno gli aerei, ma poi, inevitabilmente, ha imparato. Marcello era sempre stato curioso, e viaggiare alimentava quella sua "fame di curiosità". Mescolarsi con altre lingue, luoghi e culture dava un concreto e stimolante spazio, al diverso da lui. Nel viaggio non c'erano confini o solitudini, c'era quella nutriente, libera e intelligente voglia di conoscere e comprendere, cercare e scoprire, legare ad un filo di un telefono e raccontare. C'era la giusta distanza tra il distacco e la mancanza, quando tutto si faceva meno leggero, opprimente, Marcello partiva. Inseguiva un lieve spazio di libertà per lasciare andare, accadere, vigliaccamente rifuggire, riservarsi il dolce gusto di un'evasione, anche con il furbo alibi di lavorare, perché quando la tolleranza si faceva lieve la soluzione era distaccarsi, vedere con altri occhi seppur in necessità di intenti. Il viaggio era un aspetto del suo lavoro, una parentesi messa tra vita che accadeva e voglia di fuga e ritorno. Nel viaggio per lui c'era quell' allenamento emotivo, atletico, che poi, riporta sempre a casa.
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